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La Grotta

Aperto da InVerno, 08 Ottobre 2019, 18:54:22 PM

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InVerno

Citazione di: viator il 16 Dicembre 2021, 18:27:17 PM
Salve InVerno. Citandoti :"Come si poteva ridurre più di così l'impronta individuale di co2? Eppure non ha funzionato..Se non si ha avuto prova più empiricamente inappuntabile di questa, che l'ecologismo da lampadina è inutile, cosa altro serve?".


Veramente ti mostri attento ed aggiornato sia circa l'attualità che circa la storia dell'ecologia umanamente interpretata.

Trovo però un poco deludente la domanda che infine ti/ci poni. Ma veramente non sai cosa risponderti ? Ciò che di altro e di risolutivo serve............esisterebbe ma non verrà mai messo in pratica dall'umanità.

Ci penserà la natura a risolvere il problema dei problemi. LA DEMOGRAFIA. Oppure non credi che sia quest'ultimo il problema da risolvere, e pensi che i rimedi giungeranno dalla scienza, dalla finanza, dalla politica, dall'etica individuale, dalla morale collettiva, dalla democrazia, dalle preghiere di qualche anima pia ? (Guarda che il mio motto personale "Solo l'amore ci salverà" - purtroppo - rappresenta solamente un mio augurio, non una mia previsione). Saluti.
Mi chiedo "cosa altro serve" non per risolvere il problema generale, ma per dimostrare che lasciare la risposta alla morale degli individui non è per niente sufficiente, e anzi spesso controproducente, e i problemi nonlocali vanno affrontati diversamente (la pandemia e l'obbligo vaccinale, per quanto surrettizio, dimostrano esattamente lo stesso) in un colpo solo ci siamo disincantati dal postmodernismo e dal liberalismo insieme. Io poi non mi lancio volentieri in previsioni, ma penso che storicamente si possa osservare un trend, ovvero che quando le condizioni del contesto biologico degradano, ben prima che gli effetti di tale degradazione impattino sulla vita delle persone in maniera da minacciare la loro sopravvivenza, gli uomini cominciano ad "agitarsi" e ad essere presi da un impellente "prurito alle mani" che gli fa scegliere di imbracciare le armi, agiscono in tal senso ben in anticipo della natura. Ma magari questa volta sarà diverso.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

Ancora filmsssss questa volta Don't look up : https://www.youtube.com/watch?v=DhYXSqz8H-o

La chiave del film, e il motivo per cui lo trovo un esperimento interessante anche dal punto di vista filosofico (ma è una mia speculazione che non sono andato a verificare in alcuna maniera) è peculariarmente racchiusa nel nome della casa di produzione: Hyperobject productions che è stata fondata per finanziare questo film e appare nei primi secondi della pellicola, in maniera quasi declamatoria. Una volta terminato il film appare molto chiaro che il pericolo imminente di estinzione di cui si sta parlando nel film, specialmente quando la narrazione si addentra nei meandri più ragionati e satirici della critica sociale con riferimenti precisi (anche troppo), non è per niente una cometa ma è il riscaldamento globale, ovvero l'iperoggetto per eccellenza.

Si potrebbe sostenere che anche la pandemia potrebbe rientrare nella metafora, ma ci rientra solamente essendo un iperogetto a sua volta, i riferimenti specifici indicano in maniera inequivocabile il problema ecologico. Essendo che per le sue caratteristiche spaziotemporali l'iperogetto non può essere racchiuso in un film, l'autore decide di rappresentarlo come un oggetto che comodamente rientra nei margini di una pellicola: la cometa. I protagonisti del film, tuttavia si comportano esattamente come se stessero avendo a che fare con un iperogetto: non vi sanno interagire funzionalmente, lo scalfiscono solamente all'esterno e tentano di approcciarvisi con le stesse modalità con cui si approccerebbero ai normali oggetti a seconda delle proprie inclinazioni, il politico prova a sfruttarlo elettoralmente, il capitalista prova a sfruttarlo economicamente, i media provano a cavalcarlo come un virus informativo. Nessuno, a parte la ragazza coprotagonista che funge da "bocca della verità", pare riuscire a vedere il "re nudo", anche lo scienziato DiCaprio, facendosi irretire dai media, dovrà prima superare un momento catarchico (onestamente, mal scimmiottato dal monologo di "Quinto potere"). La vis comica è fondata continuamente sul paradosso di un oggetto, la cometa, che le persone trattano con la stessa insipienza ed impotenza che ci si potrebbe aspettare di fronte ad un iperogetto, e che tale artificio è riuscito lo dimostra il fatto che si tratta di una commedia che va ben oltre il tabù dei 90minuti ma è ben conscia di poter arrivare a 145 senza paura di perdere per strada qualcuno.

Non fermandosi nemmeno per un secondo di attaccare con le unghie e con i denti la civiltà della "levitas infinita" dove il rifiuto della "gravitas" è talmente radicato che neanche l'impatto di un asteroide può fermare, il film segue le fasi del lutto e termina con l'accettazione, del lutto dell'umanità intera, inadeguata ad affrontare problemi che trascendono così radicalmente la dimensione del primate, gli iperogetti appunto. Don't look up aspira ad essere per la catastrofe climatica ciò che il Dottor Stranamore è stato per la guerra atomica, e ci riesce piuttosto bene a parte alcune parti secondo me un pò claudicanti, e la mancanza di un "autore forte" come Kubrik poteva essere.. ulteriori elucubrazioni sarebbero decisamente dovute, ma essendo che dovranno per forza di cose contenere spoilers, le rimanderò semmai a futuro intervento. C'è una bella citazione di autore cileno che purtroppo non riesco più a rintracciare e dovrò maltrattare a memoria e che più o meno diceva "non ci estingueremo tra i funghi nucleari e le guerre, ma tra le risate e le feste" .. il film ne è assolutamente convinto, e va fino in fondo nel rappresentarlo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

#257
Come è possibile che dopo quasi venti giorni, i Russi non hanno ancora guadagnato il controllo dei cieli in Ucraina?

Alcuni danno la colpa\merito alle armi antiaeree fornite agli ucraini, ma anche conteggiando queste si tratta di un confronto impari, altri fanno notare che i piloti russi non sono addestrati per operazioni di precisione ma solo per bombardare indiscriminatamente, altri puntano il dito sul tipo di equipaggiamento russo e la loro organizzazione, ci sono addirittura testimonianze del fatto che i piloti russi usino carta e penna per gestire le coordinate. Ma siccome io di organizzazione militare conosco quanto conosco della superficie di Marte, voglio dare un altra risposta, che in realtà si potrebbe applicare a tutta l' "operazione speciale". Ma per fare questo voglio parlare di qualcosa lontano nel tempo a centinaia di chilometri.

Siamo a Bucarest, nel 1985, durante la dittatura Ceaușescu, e sono in preparazione i lavori per la costruzione della metropolitana di Bucarest. I piani per la costruzione della metropolitana sono ormai stati redatti dagli ingegneri specializzati e dai tecnici adibiti, e vengono così poi mostrati nella loro forma finale all'illuminato dittatore romeno e alla sua consorte. Elena guarda la mappa delle stazioni in progetto, e nel pieno spirito del un vecchio adagio "se vuoi il comunismo, fallo in un paese di cui non ti interessa niente" se ne esce fuori con una brillante obiezione "Ci sono troppe stazioni! Le persone diventeranno pigre e grasse! Riducete il numero di stazioni!" dove in questo caso il paese a cui non interessa niente, per Elena, è ovviamente la vita delle persone che utilizzeranno la metro, non certo lei. I tecnici si guardano basiti, il progetto va bene così come è, o perlomeno non si può fare una modifica così importante che comporterebbe ridisegnare gran parte del percorso della metropolitana, peraltro per una motivazione così.. intelligente. Purtroppo i desiderata della illuminata Elena si trasformano in un ordine da parte del partito comunista: bisogna eliminare almeno una stazione.

Gli ingegneri se ne escono perciò con una brillante, dico sul serio, soluzione. Eliminare, almeno sulla carta, la stazione più importante di tutte, quella vicina alle università, per far si che  in seguito gli venga chiesto di costruirla, davanti alla evidente necessità che la stazione esista! E non si fermano a questo, ma mentre lavorano alla metropolitana, costruiscono "in segreto" la stazione che non dovrebbe esistere, sapendo che farla dopo sarebbe stato un problema logistico ed economico. Il risultato è che chi oggi volesse prendere la metro di Bucarest, fermandosi alla stazione di Piata Romana, si troverà a camminare su delle banchine estremamente strette ed asimmettriche, oltre che pericolose, perchè la stazione fu costruita in segreto e contrariamente ai desideri della dittatrice romena.



Chissà se l'esercito russo avrà costruito qualche stazione segreta, o si sarà fidato ciecamente dell'illuminatissimo leader?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Più plausibile che siano più interessati alla conquista di terra che di cielo, tipico dei giochi di guerra di chi, della popolazione che sta sotto, non gliene può fregare di meno. Come abbiamo visto da Belgrado a Bagdad.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Mi prendo il pericolo di passare come "anima bella", ma lascia che nutra qualche riserva riguardo alle intenzioni "compassionevoli" di chi bombarda con bombe a grappolo..

*****

Draghi il giamaicano

Sono le olimpiadi di Roma del 1960 e un giovanissimo e sconosciuto Robertino Loreti gironzola per le strade di Roma durante le olimpiadi, cantando varie arie tipiche della tradizione italiana. Viene qui notato da un produttore discografico danese, che gli propone di fare un disco da pubblicare in patria, Robertino accetta, e si prepara ad un inaspettato successo nei paesi scandinavi. Succede poi, la leggenda almeno racconta, che ad un posto di guardia sul confine finnico-sovietico, due guardie decidono di fare uno scambio pericoloso, un pacchetto di sigarette per un vinile di Robertino Loreti. Le canzoni di Robertino arrivano così nello spazio recluso e protettissimo dell'unione sovietica, superando persino la strettissima censura, che si accorge che le canzoni di Robertino non sono un pericolo sovversivo, questo infatti parla di amore, della mamma, del sole.. non come quei maledetti dischi americani che incitano alla ribellione contro il potere statuale. In poco tempo, Robertino Loreti, diventa nell'Unione Sovietica, un fenomeno musicale senza precedenti, tanto che Valentina Tereskova, prima donna nello spazio, alla richiesta da terra se avesse bisogno di qualcosa, chiede di trasmetterle una canzone del Loreti, che diventa così probabilmente, il primo cantante nella storia ad essere trasmesso fuori dalla stratosfera. Loreti inoltre preparerà la strada a tutti i vari Albano, Pupo, Celentano etc etc che supereranno la censura sovietica dimostrandosi altrettanto innocui.


E così il nostro amato banchiere-presidente, mentre, saggiamente, si allinea alle sanzioni globali atlantiste, prende nella dialettica belligerante una posizione di quarta fila, quasi inestitente, assicurando ai nostri amici russi, che nonostante l'obbligato e formale antagonismo diplomatico, di non preoccuarsi: siamo sempre noi, sole, cuore, mamma e amore.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

Nel 2020, mentre le proteste in Bielorussia montavano, un altro illuminatissimo leader, tale Lukashenko, viene preso da un idea incredibilmente intelligente: far finta di aver reperito una telefonata "Berlino e Varsavia" tra due agenti segreti delle rispettive nazioni. Questa telefonata avrebbe provato che le proteste in Bielorussia erano tutte una montatura occidentale.

Che idea geniale! La mandò persino al telegiornale principale Bielorusso per trasmetterla a tutto il paese, pensando probabilmente di aver fatto centro. Peccato, che la telefonata era talmente ridicola, dal lessico alla costruzione dei dialoghi, che praticamente tutti si misero a ridere, e anche il Cremlino dovette per forza di cose distanziarsene dicendo che non ne sapeva niente. Sembrava chiaro che Lukashenko stesso era l'autore di quei dialoghi, e che aveva chiaramente preso ispirazione da qualche film hollywoodiano per immaginare l'odiato occidente.

* Inizialmente l'agente di Varsavia chiede a quello di Berlino se l'avvelenamento era andato a buon fine, intendendo l'avvelentamento di Navalny, che sarebbe stata un altra operazione segreta della diabolica Merkel, per incolpare Putin di essere antidemocratico. Non c'entrava niente con i problemi di Lukashenko al momento, ma perchè perdere un occasione di leccare il culo dell'amato Putin, il tipico "prendere due piccioni con una fava!" dove la fava, a posteriori, era chiaramente Lukashenko.

Warsaw: Hello! Good afternoon, Nick. How are we doing?

Berlin: Everything seems to be [going] according to plan...the materials on Navalny are ready. They will be forwarded to the Chancellor's Merkel office.
We're awaiting her statement.

Warsaw: Is the poisoning definitely confirmed?

Berlin: Listen, Mike, in this case that's not so important...There's a war going on...And during war all methods are good.

* In seguito la telefonata continua affermando che se non riescono a fermare Putin a mettere il naso negli affari bielorussi, le cose si faranno difficili, perchè Putin essendo un grande leader, è l'unico che può proteggere la Bielorussia dagli odiati occidentali !

Warsaw: I agree, we need to discourage Putin from poking his nose into Belarus' affairs...The most effective way is to drown him in Russia's problems, and there are many of them! Moreover, they'll have elections in the near future, voting day in Russia's regions.

Berlin: That's what we're doing. How are things in Belarus in general?

* E qui arriva il colpo di genio, infatti quando si tratta di parlare di Lukashenko stesso, le due supposte spie, dicono che è letteralmente una "noce difficile da schiacciare", che vorrebbe dire "osso duro", ma è molto meglio tradotto letteralmente. Inoltre si disperdono dicendo che in Bielorussia sono professionali, organizzati, e leali al presidente.

Warsaw: To be honest, not so good. President Lukashenko turned out to be a tough nut to crack. They're professional and organized. It's clear that Russia supports them.  The officials and the military are loyal to the president. [We'll discuss] the rest during the meeting, not by phone.

*****

Ora io penso che questo stratagemma dovrebbe essere replicato da Putin, è un idea talmente intelligente... fornisco io i dialoghi se vuole:

Washington: Ciao John! Come va?

Parigi: Non bene Fred ! La nostra giornalista Ovsyannikova è appena stata arrestata! Fortunatamente la tratteranno bene, come fanno sempre i russi, sarà già in un albergo cinque stelle! Conosci altre giornaliste che si possono corrompere in Russia?

Washington: Purtroppo no! I giornalisti in Russia sono tutti estremamente corretti e non cascano nelle nostre FAKE NEWS e non prendono i nostri dollari.

Parigi: Eppure dobbiamo inventare qualcosa.. Hai visto le truppe russe quanto sono efficienti sul campo?

Washington: Ma che cosa possiamo fare? Quei maiali sovietici combattono davvero come degli eroi!

Parigi: Purtroppo si, sono davvero degli OSSI DURI! E quel Putin, gli sono tutti leali, e tutta la popolazione lo ama! E' una situazione disperata!

Washington: E' vero, eppure con tutti quei nazisti che abbiamo messo in Ucraina..

Parigi: Se continua così, Putin libererà il paese! Ci dobbiamo vedere Fred, al solito posto!

Washington: Va bene John, ciao!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

https://www.corriere.it/spettacoli/22_maggio_21/al-bano-nessuno-vuole-produrre-olio-vino-mie-tenute-colpa-reddito-cittadinanza-a9b56cf0-d90d-11ec-ace9-a49b5c59373f.shtml?refresh_ce

Felicità
È tenersi il grano, pagamento lontano, la felicità
È il tuo sguardo innocente, al processo non mente, la felicità
È non pagare i bambini, la felicità
Felicità

Felicità
È la finanza che arriva, dietro alle tende, la felicità
È abbassare la luce per nascondere i neri, la felicità
Felicità

Felicità
È un bicchiere di vino con un panino, col cazzo ti pago, la felicità
È lasciarti un biglietto da 5 euro dentro al cassetto, la felicità
È pagare a voce, quanto mi piace, la felicità
Felicità

Felicità
È far lavorare i bambini non dargli i soldini,
Felicità

Senti nell'aria c'è già
La sirena che suona e arriverà
Come una fiamma che sa
di finanzaaaa

Senti nell'aria c'è già
Un bambino ignorante che lavora per te,
Come un abuso sui minori che sa
di legalitàààà...
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

A proposito di vino e olive, la ripresa vegetativa del vigneto sta andando mi sembra bene


Quest'anno ho deciso di integrare i trattamenti con dell'olio di neem  e vediamo se migliora la situazione oidio che comunque l'anno scorso non ha impattato più di tanto, peggio ha fatto il cinghiale, per cui quest'anno ho ricostruito 500m di recinzione con una siepe di eleagno per irrobustire, fa delle bacche dolci e simpatiche, ma non saprei ancora che farmene. Per quest'anno grappoli ancora a terra,  dall'anno prossimo dovrei andare in produzione e comincerò ad allevare il bianco probabilmente un misto albarola/vermentino, con cui vorrei ricominciare a produrre un tipico passito della zona (simil-sciacchetrà).

In espansione anche l'oliveto, con un altra trentina di piante da aggiungere alle trenta presenti ora, per un totale di sessanta. Mi sono seccati gli impollinatori (pendolino) non so per quale motivo perchè la piantumazione era piuttosto tarda e gelate non ne sono arrivate, il leccino ha retto perfettamente. Misteri.



Il castagneto è in ottima ripresa, sembra che gli antagonisti del cinipide galligeno abbiano fatto il loro dovere e le galle si sono ridotte decisamente, purtroppo l'anno scorso ho saltato la raccolta per problemi familiari + una resa bassa per via dell'aridità che mi ha fatto desistere.

L'espansione più significativa però è probabilmente la serra, grazie alla quale ora posso partire da seme praticamente con ogni cultura (in foto, a sinistra, cinquanta pomodori pronti a lasciare la portaerei), il che mi rende finalmente autosufficiente da questo punto di vista, oltre ad anticipare le produzioni. I peperoni sono rimasti nanizzati comunque, strano anche questo. Non è riscaldata ma con dei fogli da 6mm l'isolamento termico è decisamente superiore al nylon, soddisfatto anche dalla qualità strutturale, ci sono salito sopra per raggiungere un ramo di ciliege senza problemi.



Buona annata anche per fragole, ciliege, e presto lamponi. Anche le prugne promettono molto bene, finalmente, ormai siamo al sesto anno dalla piantumazione e oltre a contendermele con gli uccelli e occasionali mal di pancia, non sono ancora arrivato alla quantità necessaria per ottenere ciò che volevo: fare la grappa di prugne. L'ho provata e riprovata in giro, anche nel veneto da marche rinomate: robaccia colorata e dolciastra, nessun retrogusto di mandorla, bassa gradazione...insomma, chi fa da sé fa per tre.

L'ospitalità, è forse il capitolo che va più a rilento, due anni fa ho cominciato la conversione del fienile per aggiungere sei posti letto.. i costi dei materiali moltiplicano, la manovalanza si da alla macchia, i miei soldi sono pochi, così me la cavicchio a pezzetti nel tempo libero.. quest'inverno mi sono divertito a fare una capriata di rinforzo, però spero di arrivare a fine lavori per marzo prossimo.

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

InVerno

#263
Quando è morto Richard Benson ho pensato che avrei dovuto fare un piccolo necrologio qui sul topic, l'intenzione iniziale era quella di collezionare grottesco anche se poi è mutato più in una sorta di blog personale, perciò mi ero detto che mancare l'occasione di scrivere su Benson, un vero e proprio piccolo re del grottesco, sarebbe stato un errore. Poi ho visto che praticamente tutti hanno voluto farlo, compreso di a volte anche interessanti analisi storico-antropologiche, e la voglia è scemata, sembrava di fare la cagatina insieme agli altri. Tuttavia, ieri mi imbatto in un articolo, e rimango decisamente sorpreso, come infatti il titolo mi preannunciava..

https://www.rollingstone.it/musica/il-primo-singolo-postumo-di-richard-benson-vi-stupira-ascolta-processione-in-anteprima/642979/#Part2

E che dire? Sono effettivamente sorpreso.. questo è un bel pezzo, ben arrangiato, ben scritto, ben cantato, ben prodotto. Un miracolo? Quanto influiscono le nostre aspettative sull'arte, che differenza c'è tra il trovare un David di Michelangelo in mezzo al deserto, o prendere l'aereo per andarlo a vedere? Non sto paragonando il pezzo di Benson al David, lungi, però devo dire che c'è qualcosa di estremamente dissetante nel vedere uscire postumo un singolo che sembra effettivamente riscattare la figura di un uomo che ha passato gli ultimi trent'anni tra bestemmmie di gruppo e uova in faccia, tra la derisione e l'umiliazione, giocando continuamente sul bilico della famosa domanda "ci è o ci fa?". Peraltro, operazioni musicali postume, solitamente unicamente vocate allo spremere anche le ultime goccie di vita da un artista per motivi commerciali, in questo rarissimo caso portano con sé una parola che generalmente è lontanda dai concetti della musica: giustizia. Se questa operazione andrà in porto io non lo so, sono felice comunque di parteciparvi quindi ho già, e lo faccio anche qui, condiviso questo pezzo in giro. Non penso che Benson debba ripulirsi di alcunchè, è stato quel che è stato e aveva senso finchè era quel che fu, e questa più che un operazione di pulizia come dice Rolling Stones, è un operazione di incoronamento.

Purtroppo il deserto non erano solamente le aspettative musicali su Benson, ma sulla musica in generale del periodo 2000-2020, che veramente ha toccato livelli di piattezza a mio avviso inauditi, salvo qualche rara duna accumulata dal vento. Devo dire invece che negli ultimi due anni, qualcosa si sta, per motivi a me sconosciuti e insondabili, finalmente risvegliando. Merito dei lockdown? Chissà, ma forse finalmente mi sentirò a mio agio a parlare di nuovo di musica, e sopratutto ad ascoltarne di nuova.

Uno di questi esempi è uscito pochi giorni fa, e sono contento di condividerlo. Li conoscevo già, anche se non approfonditamente e li avevo tenuti nel mirino perchè anche se avevano già fatto roba molto interessante, mi sembrava che fossero ancora un pò acerbi, questo singolo invece mi convince che siano maturati. Fare musica leggera completamente strumentale è un azzardo, il rischio di tediare con i tuoi tecnicismi ed essere una musica per soli "addetti ai lavori", statisticamente più che un rischio è quasi una certezza, questi ragazzi invece riescono nel sottile equilibrio di essere accessibili, con elementi ricorsivi molto melodici, arrangiamenti personali ed innovativi, al contempo mettere sul campo una tecnica inarrivabile per un non professionista ma anche per parecchi professionisti. Il titolo, azzeccatissimo, è il testo intero del pezzo: Giocare a essere Dio, essere giovani, avere una tecnica superlativa, navigare dal flamenco al jazz alla bossa nova, puntare unicamente all'equilibrio dell'armonia e della composizione, intervallando con virtuosismi pregiati ma senza complessi di superiorità, dando come unico spunto antropomorfo un fischiettar leggero. Che cos'è l'arte se non giocare ad essere Dio?


Well done, bravi, con piccola nota: se le chitarre giocano a essere Dio, il batterista e la sua abilità di creare lo spazio musicale nei vuoti e nei silenzi, potrebbe cominciare a pensare di non giocare.. ma di star facendo sul serio!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sapa

Ciao Inverno, non sapevo che l'olio di neem fosse anche un fungicida, io ne conoscevo le proprietà e l'efficacia come insetticida. Ho letto che c'è uno studio inglese che ne ha accertato la funzione come anti-oidico, sarei curioso di sapere come ti sarai trovato per la prevenzione del mal bianco. Per quanto riguarda il castagneto, qui da noi il cinipide è ormai stato debellato coi lanci del Torymus sinensis, una strategia che nel caso del castagno funziona egregiamente anche perchè non si effettuano trattamenti. Non va così bene, purtroppo, agli antagonisti della cimice asiatica, che nei frutteti padani fanno una brutta fine, a causa dell'impatto chimico. Vedo che l'ambiente in cui vivi e lavori è ben strutturato, ti faccio i miei complimenti. Probabilmente, non sarai tra coloro che sosterranno quest'altro abominio che si va delineando: https://www.ilpuntocoldiretti.it/attualita/economia/dopo-la-carne-artificiale-arriva-il-latte-senza-mucche-nuovo-attacco-alle-stalle-italiane/
Un saluto. A presto

sapa

Citazione di: InVerno il 04 Giugno 2022, 08:41:39 AMQuando è morto Richard Benson ho pensato che avrei dovuto fare un piccolo necrologio qui sul topic, l'intenzione iniziale era quella di collezionare grottesco anche se poi è mutato più in una sorta di blog personale, perciò mi ero detto che mancare l'occasione di scrivere su Benson, un vero e proprio piccolo re del grottesco, sarebbe stato un errore. Poi ho visto che praticamente tutti hanno voluto farlo, compreso di a volte anche interessanti analisi storico-antropologiche, e la voglia è scemata, sembrava di fare la cagatina insieme agli altri. Tuttavia, ieri mi imbatto in un articolo, e rimango decisamente sorpreso, come infatti il titolo mi preannunciava..

https://www.rollingstone.it/musica/il-primo-singolo-postumo-di-richard-benson-vi-stupira-ascolta-processione-in-anteprima/642979/#Part2

E che dire? Sono effettivamente sorpreso.. questo è un bel pezzo, ben arrangiato, ben scritto, ben cantato, ben prodotto. Un miracolo? Quanto influiscono le nostre aspettative sull'arte, che differenza c'è tra il trovare un David di Michelangelo in mezzo al deserto, o prendere l'aereo per andarlo a vedere? Non sto paragonando il pezzo di Benson al David, lungi, però devo dire che c'è qualcosa di estremamente dissetante nel vedere uscire postumo un singolo che sembra effettivamente riscattare la figura di un uomo che ha passato gli ultimi trent'anni tra bestemmmie di gruppo e uova in faccia, tra la derisione e l'umiliazione, giocando continuamente sul bilico della famosa domanda "ci è o ci fa?". Peraltro, operazioni musicali postume, solitamente unicamente vocate allo spremere anche le ultime goccie di vita da un artista per motivi commerciali, in questo rarissimo caso portano con sé una parola che generalmente è lontanda dai concetti della musica: giustizia. Se questa operazione andrà in porto io non lo so, sono felice comunque di parteciparvi quindi ho già, e lo faccio anche qui, condiviso questo pezzo in giro. Non penso che Benson debba ripulirsi di alcunchè, è stato quel che è stato e aveva senso finchè era quel che fu, e questa più che un operazione di pulizia come dice Rolling Stones, è un operazione di incoronamento.

Purtroppo il deserto non erano solamente le aspettative musicali su Benson, ma sulla musica in generale del periodo 2000-2020, che veramente ha toccato livelli di piattezza a mio avviso inauditi, salvo qualche rara duna accumulata dal vento. Devo dire invece che negli ultimi due anni, qualcosa si sta, per motivi a me sconosciuti e insondabili, finalmente risvegliando. Merito dei lockdown? Chissà, ma forse finalmente mi sentirò a mio agio a parlare di nuovo di musica, e sopratutto ad ascoltarne di nuova.

Uno di questi esempi è uscito pochi giorni fa, e sono contento di condividerlo. Li conoscevo già, anche se non approfonditamente e li avevo tenuti nel mirino perchè anche se avevano già fatto roba molto interessante, mi sembrava che fossero ancora un pò acerbi, questo singolo invece mi convince che siano maturati. Fare musica leggera completamente strumentale è un azzardo, il rischio di tediare con i tuoi tecnicismi ed essere una musica per soli "addetti ai lavori", statisticamente più che un rischio è quasi una certezza, questi ragazzi invece riescono nel sottile equilibrio di essere accessibili, con elementi ricorsivi molto melodici, arrangiamenti personali ed innovativi, al contempo mettere sul campo una tecnica inarrivabile per un non professionista ma anche per parecchi professionisti. Il titolo, azzeccatissimo, è il testo intero del pezzo: Giocare a essere Dio, essere giovani, avere una tecnica superlativa, navigare dal flamenco al jazz alla bossa nova, puntare unicamente all'equilibrio dell'armonia e della composizione, intervallando con virtuosismi pregiati ma senza complessi di superiorità, dando come unico spunto antropomorfo un fischiettar leggero. Che cos'è l'arte se non giocare ad essere Dio?


Well done, bravi, con piccola nota: se le chitarre giocano a essere Dio, il batterista e la sua abilità di creare lo spazio musicale nei vuoti e nei silenzi, potrebbe cominciare a pensare di non giocare.. ma di star facendo sul serio!
Questi sono mostruosi....Hanno una tecnica impressionante. Il sound è, per i mei gusti, un po' troppo metallico e stridulo, a causa forse dell' uso dello stoppare le corde delle chitarre e degli armonici, così come i tempi sincopati non mi si addicono troppo, ma giù il cappello! Il batterista è una macchina..

InVerno

Ciao Sapa!

- Mi fa piacere che ti siano piaciuti, anche io al primo ascolto ho avvertito quanto dici, riascoltandoli più volte l'orecchio si è abituato e ora li apprezzo di più. La buona musica non stanca dopo più ascolti, migliora!

- Ti confermo che ho visto una regressione molto rapida dell'oidio sugli zucchini, sarei molto sorpreso di sapere che le due cose non sono correlate essendo che non li avevo tratti con altro, mi è stato consigliato da un mio amico, in più la mia compagna mi ha raccontato che nei suoi viaggi in Kenya ed India che lì lo usano come elisir un pò per tutto, lo bevono anche in tisane. Ho visto che lo stesso produttore vende un formulato neem+zeolite, potrebbe essere interessante sperimentare anche quello.

- Il cinipide è decisamente regredito, avevo fatto dei lanci a spese mie (https://i.imgur.com/1BIOrhl.jpeg) e sono soddisfatto dei risultati. In compenso mio cugino ed altri si sono trovati il mal d'inchiostro, per prevenire ho tentato di ricostruire una serie di muretti/montagnette a secco che aiutavano il defluire dell'acqua.

- La carne/latte sintetica è un argomento molto interessante che in effetti non ho inquadrato ancora molto bene, ovviamente la prima reazione è la totale repulsione, però mi riservo di fare una ricerca accurata quando avrò più tempo (se Putin smette di sparare..) anche se penso che mi troverò tra due fuochi, i numeri dei produttori entusiasti e le ricostruzioni delle associazioni di categoria che, giustamente, si oppongono. Forse ti ricorda qualcosa riguardo quella discussione sulla "rivoluzione verde"? Progresso come surrogazione di risposta (tramite ingegnerizzazione) ad una risorsa depauperata. Per mettermi nei panni dell'avvocato del diavolo, potrei provocatoriamente dire, e se questo latte mandasse fuori mercato le produzioni industriali, e lasciasse il "latte vero" a piccole produzioni, a prezzi maggiorati (es +5€/l?), che vendono a nicchie interessate a "sapori forti", mentre le città si bevono le loro scatolette di cibo spaziale? Purtroppo mi trovo sempre nella stessa situazione, vedo che le cose vanno a puttane per la maggior parte, ma che per me si traducono anche in opportunità vantaggiose. Uno dei progetti a lungo termine che ho, una volta messa a posto la parte agricola, era infatti proprio di rimettere a nuovo un pascolo di 6 ettari lungo il fiume. Ma per ora ho altro da fare. ::)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Ho ascoltato i Polyphia. Bravi sono bravi. Anzi tecnicamente sono dei mostri. Manca un po' il cuore. Sembra quasi una gara a chi ce l'ha più veloce. Se ti piace la chitarra, ti propongo un classico che potresti già conoscere. Il fatto straordinario è la presenza di solo due chitarre per eseguire il pezzo.

https://youtu.be/A3m_SQFd3xg
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Il mistero di Dugin


Ci ho ragionato su , ho sentito pareri di giornalisti indipendenti russi, di amici di Dugin, non ne sono venuto a capo, si tratta di un mistero , ma che secondo me ha chiari risvolti nel capire la difficoltà occidentale nel ragionare la Russia.

Il mistero è: come mai, sui giornali/tv occidentali dove appare, Dugin viene titolato dell'informale onoreficenza di "Ideologo di Putin"? (teorico, filosofo, o che altro, ma sottolineando sempre un rapporto personale con Putin e la permeazione delle sue teorie al Cremlino?)Possibile che nessuno abbia mai voluto/dovuto verificare questo "titolo", portando uno straccio di prova ad una redazione, anche fosse una dichiarazione o un parere di qualche "insider" puranche anonimo? Niente, nessuno riesce a spiegarsi dove sia nata l'idea che questo barbuto personaggio scriva i copioni di Putin, o che Putin abbia mai letto quello che scrive e gli riconosca alcunchè, lo avesse mai citato: zero, nisba, nada. L'unica traccia sarebbe che quello che scrive Dugin è talmente generico che in qualche modo a volte coincide con le dichiarazioni, o le azioni, o i supposti pensieri di Putin. L'effetto Nostradamus è forte in questo caso. Si tratta di due uomini coetanei che provengono dalla vasta quanto criptica area di nostalgia zarista, ma forse anche fermando un "Ivan" a caso sulla piazza rossa, scopriremmo che c'è questo tipo di sovrapposizione, quindi che titolo daremmo a Ivan? Generale ombra? Le prove sono zero, le prove del contrario però sono parecchie, e specialmente riguardano la posizione che Dugin ricopre nella società russa: praticamente nessuna. Sei nel circolo ristretto privato di Putin, e ti cacciano dall'università? Hai acerrimi nemici politici vivi? Fondi partitelli esoterici dello zerovirgola che falliscono sistematicamente? Non sventoli la bandiera ufficiale del Putinismo, ovvero lo yacht? Insomma, dall'ideologo di Putin ci si aspetterebbe "qualcosina" di più.. a partire dal fatto che qualche russo ti riconosca per quel che sei, anzichè apprenderlo dai giornali occidentali. Dugin chi?

Ho ipotizzato una serie di cinque concause, non mutualmente esclusive:

- Orientalismo: Quando non si conosce qualcosa, o si studia, o lo si riporta a forme note e familiari. L'idea che lo "Zar" Putin abbia un suo "RasPutin" è molto rassicurante e riporta l'alone di mistero all'interno del cerchio magico di Putin in una forma razionalizzabile, con cui tutti gli occidentali che hanno finito le superiori riescono più o meno ad interfacciarsi, le vicende ultime dei Romanov. In più, parla francese, inglese ed italiano, e ha la sua audience in europa, perciò fornisce accessibilità ad una nazione che spesso non è rappresentata.

- Consolazione: Quanti "russofili" sono stati sorpresi dall'invasione di Putin, ma soprattutto della rabbiosa e necrofila ideologia che la giustifica, eppure il Cremlino sembrava un libro aperto per loro fino a ieri, che è successo? L'idea che un Dugin-Rasputin abbia portato "fuori dai binari" lo Zar è molto rassicurante, dal Putin del primo mandato a quello del secondo è accaduto qualcosa, che  è successo mentre Medvedev faceva lo scaldapoltrona? L'ideologo pazzo in questo caso ha la stessa valenza del cancro-malattia, la colpa del non aver capito la Russia non era dell'ignoranza di chi si professava esperto, ma di un agente esterno che ha dato un improvvisa virata agli eventi.

- Misticismo: "Ah io adoro la cultura russa, ho letto Tolstoj e Dostoevskij!" .. L'equivalente di "Ah, io adoro la cultura Italiana, ho letto Manzoni e Leopardi", che cosa pensereste? Grazie per averci provato, ma se vuoi conoscere l'Italia del 2022 forse ti conviene studiare ancora un pò. Dugin con la sua barba da staretz rappresenta quell'idea della Russia ipertradizionalista, mistica, esoterica, che è un meme già di suo, rassicura ulteriormente lo spettatore occidentale di avere una presa solida sulla Russia e la sua ortodossia. Il misticismo di chi dichiara guerra quando il petrolio tocca i 100 dollari al barile.

- Rossobrunismo: Il messaggio di Dugin agli occidentali è molto semplice, ed è la summa rossobruna: Siete frustrati, emarginati, coltivate del risentimento? Fascisti, comunisti, luddisti, abortisti, maschilisti, giacobini, saltimbachi: Tutti uniti con l'unico obbiettivo di distruggere l'occidente! Che importa se poi questo "ideologo" vorrebbe stare in un palazzo d'oro mentre voi gli lustrate le scarpe con la lingua, l'obbiettivo finale è la distruzione dell'occidente, quello che accadrà dopo ve lo diciamo alla fine. Queste idee in europa hanno un audience.

- Validazione: Coltivate idee rossobrune, oppure solo rosse, oppure solo brune, ma vi rendete conto che senza un "appoggio esterno" la "rivoluzione" è un ideale un pò etereo? Non basta un filosofo russo, serve un appoggio diretto con il Cremlino che certamente nutre lo stesso astio e quando arriverà il momento, vi tenderà la mano, e magari un arma, e così Dugin diventa l'ideologo di Putin, il ponte per trasformare le vostre idee da fantasie a progetti concreti.


Io non ho prove che Dugin non sia il deus ex machina dietro alla Russia del 2022, è possibile che alcune sue idee siano penetrate in alto, però il problema è che l'onere della prova non spetta a me, ma a chi lo sostiene,. Il sesto punto che non ho detto, è che probabilmente Dugin stesso contribuisce all'idea di meritarsi di questo titolo in qualche modo, altra cosa di cui non ho prove, ma che mi sembra ragionevole ipotizzare. Ma se di titoli completamente ingiustificati parliamo, e l'assenza di verifica e fattualità è la norma, tantovale che proponga un titolo alternativo, altrettanto fattualmente ingiustificato quanto a mio avviso calzante, spero un giorno perciò di vedere un intervista allo stesso con scritto nel sottopancia:

"Dugin: il cosplayer di Dostoevskij ci svela i piani segreti di Putin"
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Forse il successo ideologico della Russia e del suo rasPutin, deriva più semplicemente dal fatto che l'impero del Bene e i suoi oligarchi filantropi vampiri hanno talmente rotto i maroni che anche Satana riuscirebbe a fare bella figura.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri