La "trappola" della "russofobia"!

Aperto da Eutidemo, 22 Marzo 2022, 15:01:10 PM

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Eutidemo

Al momento, a parte qualche sparuto caso, non pare che ci sia in Italia una "russofobia" dilagante tale da sfociare in atti di intolleranza nei confronti dei cittadini russi residenti nel nostro Paese; e, questo, perché gli italiani sono in larghissima maggioranza capaci di distinguere le responsabilità del Cremlino da quelle della popolazione russa.
***
A mio parere, in verità, qualsiasi forma di intolleranza, per non dire di violenza (fisica o verbale) nei confronti di cittadini russi residenti in Italia, dovrebbe considerarsi assolutamente inaccettabile e intollerabile!
***
E, questo, tanto più che la propaganda di Putin, sia direttamente, sia per mezzo dei suoi italici "all. o all."  (visto che "c. o c." ad alcuni non piace), cerca di confondere due cose completamente diverse tra di loro: come le pere con le mele (o meglio, le ciliege con i cocomeri).
E, cioè:
a)
La "russofobia", e, cioè, l'avversione per il popolo russo e la sua cultura,  che è un atteggiamento, questo, assolutamente insensato e deprecabile; soprattutto da parte mia, in quanto i tedeschi, i russi, e gli inglesi, per motivi diversi, sono popoli che prediligo in modo particolare (senza per questo disprezzare affatto gli altri).
b)
La "putinofobia", la quale, invece, è solo una forma di "antitotalitarismo" e, cioè, l'avversione per qualsiasi regime nello stesso tempo antidemocratico, militarista, imperialista e aggressivo; il che non ha niente a che vedere con la "russofobia", così  come l'"antinazismo" e l'"antifascismo" non avevano niente a che vedere con la "germanofobia" e l'"italofobia" (salvo che per i cretini).
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La propaganda di Putin, invece, seguendo anche in questo caso una collaudata tecnica della "dezinformacija" sovietica -la 4a direttiva-, cerca di metterci psicologicamente in difficoltà, cercando di farci credere che detestare il regime di Putin equivalga a detestare la Russia in quanto tale; e, poichè la seconda cosa è ovviamente deprecabile, in tal modo si cerca di far "passare" per deprecabile anche la prima cosa (che, invece, secondo me, è diversa e altamente elogiabile).
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Tale stratagemma disinformativo, benchè ormai vecchio come il cucco, è uno dei più efficaci, in quanto, inevitabilmente, nello scrivere e nel parlare è naturale che si faccia spesso ricorso ad una sorta di "sintesi metonimica".
Ad esempio;
- sicuramente, io avrò spesso scritto che "i Russi hanno deciso di aggredire ingiustificamente l'Ucraina", senza stare ad esplicitare che, ovviamente, è stato "l'attuale governo antidemocratico della Russia a decidere di aggredire ingiustificamente l'Ucraina";
- oppure avrò senz'altro scritto che "i Russi stanno facendo strage di civili ucraini con le bombe", senza stare ad esplicitare, ovviamente, che è stato "l'attuale governo antidemocratico della Russia ad ordinare ai suoi soldati di fare strage di civili ucraini con le bombe".
***
Ma anche un deficiente dovrebbe essere in grado di comprendere il senso "implicito" di tali affermazioni!
***
Ed invece, "traslando" il significato "metonimico" delle mie affermazioni, è un gioco da ragazzi anche per il più tonto del "troll" o dei "trollioti" putiniani, farmi passare per un "russofobo"; il che è davvero paradossale, in quanto, come ho scritto in premessa, io sono un grande estimatore del popolo russo.
Ed infatti:
- ho quasi sempre trovato una immediata empatia con i russi che ho conosciuto (anche se di idee diverse dalle mie);
- apprezzo moltissimo, sia loro musica che la loro letteratura;
- apprezzo molto anche il tipo di religiosità "esicastica" russa (ho riletto per ben tre volte la Filocalia).
***
In realtà, io detesto e disprezzo i _"putiniani"_ o chi, sia pure indirettamente, gli fa da sponda, non perchè sono _"russi"_, ma perche sono _"putiniani"_!
***
Peraltro:
*a)*
Mentre posso comprendere, o, quantomeno, compatire i _"russi"_, _"putiniani"_, in quanto:
- o sono stati suggestionati dalla sua pervasiva propaganda totalitaria;
- ovvero sono stati costretti ad aderirvi "per necessità familiari" (come molti nostri fascisti del ventennio);
*b)*
Provo invece una profonda e radicale disistima, per gli _"italiani"_, _"putiniani"_  in quanto:
- o sono dei veri è proprio "alleati", diretti o indiretti, di Putin;
- oppure, come "allocchi", sono stati suggestionati dalla loro ottusità ideologica antioccidentale (che è in parte anche condivisibile, ma che non è certo paragonabile alle dittature orientali).
***
Il che, ovviamente, non vuole affatto dire che non accetto critiche di sorta alla posizione occidentale nei confronti della crisi ucraina; anzi, a volte, se sono razionali e ben argomentate, posso addirittura condividerle.
***
AVVERTENZA
Il presente topic riguarda esclusivamente la "russofobia", e di come essa venga ingiustamente addebitata anche a coloro che, invece, pur detestando Putin, non hanno assolutamente niente contro l'etnia russa (in tutte le sue varie articolazioni). Qualsiasi commento che esuli da considerazioni riguardanti specificamente la questione in esame, verrà considerato OFF TOPIC, e, pertanto, non verrà recepito; così come verrà considerato UNDER TOPIC qualsiasi commento di carattere meramente "fuffogeno" o "benaltristico".
***
Nota esplicativa
Per "fuffogenismo"  mi riferisco  a quell'espediente espediente dialettico il quale , invece di contro-argomentare una tesi con un ragionamento, gli contrappone soltanto dei vuoti slogan e clichè ideologici.
Per "benaltrismo", mi riferisco, invece,  a quell'espediente espediente sofistico che consiste nell'eludere il tema posto in una discussione, adducendo l'esistenza di altre tematiche affini, ma non specificamente pertinenti al tema in oggetto.

Ipazia

Russofobia e Putinfobia sono due facce della medesima medaglia e la verifica di ciò è il consenso plebiscitario con cui la Russia investe il suo presidente-primo ministro da svariati lustri elettorali.

Che la medaglia sia una sola lo spiega bene l'ex ambasciatore a Mosca, Sergio Romano nel 2017.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Citazione di: Ipazia il 22 Marzo 2022, 20:01:48 PMRussofobia e Putinfobia sono due facce della medesima medaglia e la verifica di ciò è il consenso plebiscitario con cui la Russia investe il suo presidente-primo ministro da svariati lustri elettorali.

Che la medaglia sia una sola lo spiega bene l'ex ambasciatore a Mosca, Sergio Romano nel 2017.



Brava Ipazia. Anche in Italia, ad un certo punto.........ed il Germania, in altro punto.........vi furono partiti e personaggi che godettero di affermazioni plebiscitarie.

Il sito si chiama "riflessioni", non "osservazioni astoriche irriflessive perchè generate dalla incontrollata furia di voler replicare qualcosa". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Riflessioni implica un atteggiamento conoscitivo al netto di cialtronerie polemiche. Sergio Romano inquadra al meglio la sensibilità politica russa e la simbiosi popolare con il suo presidente. Dopodiché si capirà l'infondatezza delle pretese di questa discussione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Non condivido affatto questa moda di far derivare dalla paura tutto ciò che per cui si ha avversione, non ho paura di Putin, non vedo perchè dovrei averne, non vivo mica in Russia, la mia avversione per la sua visione di mondo non è dettata dalla fobia, al massimo dalla repulsione.

Non sono concorde con chi descrive i russi come un popolo in ostaggio di un dittatore, in parte perchè penso che in questo non hanno niente di diverso dagli altri, in parte perchè penso che Putin effettivamente abbia un consenso popolare ampio sopratutto nelle generazioni che vissero attivamente nell'URRS, e nei vasti territori extraurbani, molto basso nella classe media metropolitana e tra i giovani.

E' il giusto giorno di godersi i plebisciti, infatti oggi Navalny viene confermato a 9 anni di reclusione dopo esser sopravvissuto ad attentatati mortali di stampo mafioso. Sicuramente gonfiato nei numeri (ora per fare prima mette la votazione elettronica), ha passato gli ultimi vent'anni a farsi il vuoto intorno, difficili immaginare qualcosa che non sia un plebiscito, infatti in materia di essi, è solamente un principiante https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_parlamentari_in_Corea_del_Nord_del_2019
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

@Ipazia
Chiunque abbia un minimo di buon senso, dovrebbe essere in grado di comprendere che proprio il consenso plebiscitario con cui la Russia investe il suo presidente-primo ministro da svariati lustri elettorali, costituisce la prova più lampante che in Russia vige una pervasiva dittatura (propagandistica e coercitiva); ed infatti, anche qui da noi in Italia, durante le votazioni che si svolsero sotto il fascismo, il nostro primo ministro di nome Mussolini,  per svariati lustri elettorali  godette anche lui di un consenso pressochè plebiscitario (come anche Hitler).
Solo da quando le dittature vennero soppresse, sia in Italia che i Germania, con l'avvento della democrazia, i risultati elettoriali cominciarono a diventare un po' meno "plebiscitari".
Questa è una delle principali "pietre di paragone" tra "democrazia" e "dittatura"; e chi non si rende conto questo, o è un nazifascista, oppure non ha capito proprio niente di come funziona una vera democrazia!
::)

Eutidemo

P.S.
Dimenticavo di precisare che, come in tutte le "dittature" -o "democrature" che dir si voglia-, anche in Russia i risultati elettorali sono stati "pesantemente" condizionati:
- non solo dalla "coercizione" (migliaia di oppositori sono in carcere o in esilio);
- non solo dalla "propaganda pressochè unilaterale" (la stampa libera è stata sostanzialmente soppressa);
- ma anche da numerosi "brogli elettorali" a favore del partito di Putin.
***
Ed infatti, in tutto il Paese si sono moltiplicate le denunce di brogli, con tanto di video online in cui si vedono tutti i trucchi usati per infarcire le urne di voti (per "Russia Unita").
Perfino alcuni CEC (comitati elettorali circoscrizionali) russi, hanno avuto il coraggio di denunciare delle irregolarità in ben otto regioni.
***
Ovviamente, per le autorità russe e per gli "All. o All." italiani, si tratta solo di 'fake news'; ma di questo non c'è certo da stupirsi, vista la palese malafede o "buaggine" degli uni e degli altri.
***
Ciò premesso, con questo non intendo però dire che Putin non avrebbe potuto comunque vincere le elezioni.
***
Ed infatti, come giustamente scrive Inverno, non c'è dubbio che Putin goda di un "effettivo" consenso soprattutto:
- nelle vecchie generazioni che vissero attivamente nell'URRS (cioè gli "apparatchiki" del regime);
- nelle campagne e nei paesini  (cioè nella parte più reazionaria, ignorante e retriva del Paese).
Però, come sempre giustamente scrive Inverno, non c'è neanche dubbio che Putin goda invece di un consenso molto basso:
- nella classe colta del Paese;
- nella classe media metropolitana;
- tra i giovani.
***
Nonostante questo, tutto sommato, credo che anche senza coercizione, propaganda unidirezionale, e brogli, "forse" Putin le elezioni le avrebbe potute vincere lo stesso; però di stretta misura, e, comunque, non certo nella misura "plebiscitaria" alla quale solo un autentico "babbeo" può realmente credere.
Tuttavia, "forse", avrebbe anche potute perderle.
Chi può dirlo!
Purtroppo, però, temo che non lo sapremo mai.
Quello che è certo è che, con le sue ultime leggi liberticide, le prossime elezioni le vincerà di sicuro!
:(

daniele22

Mi iscrivo fuori concorso al Topic. La paura è fondamentale nei nostri comportamenti. La nostra non è per nulla russofobia. Tra noi vi è chi teme un regime del terrore, quello più evidente, quello di Putin tanto per dire, e chi teme i poveri e le loro pretese. Sempre paura resta. L'affermazione di tali paure trova trova sfogo attraverso vie diverse e soprattutto riesce a camuffarsi attraverso credibili o incredibili chiacchiere. La gestione della legna nella dedizione al fuoco mette in evidenza il carattere ambiguo di paure e piaceri. Ovverosia, non si sa mai quale sia il recondito più nascosto del gestore

Ps: mi è piaciuta la sintesi del signor Xi a Biden: tocca a chi a messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo. Mi son chiesto però chi fosse la tigre. La solita ambiguità della lingua. Siccome la tigre è un animale che mi piace spero si riferisse alla Russia e non all'Ucraina

Ipazia

La tigre è la Russia. L'Ucraina è il servitore incaricato dell'ingrato compito di mettere il sonaglio. Il sonaglio è la NATO, che l'impero occidentale si ostina a mettere al collo di tigri geopolitiche, fomentando azioni e reazioni di nome "guerra".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

#9
Citazione di: daniele22 il 23 Marzo 2022, 07:56:03 AMMi iscrivo fuori concorso al Topic. La paura è fondamentale nei nostri comportamenti. La nostra non è per nulla russofobia. Tra noi vi è chi teme un regime del terrore, quello più evidente, quello di Putin tanto per dire, e chi teme i poveri e le loro pretese. Sempre paura resta. L'affermazione di tali paure trova trova sfogo attraverso vie diverse e soprattutto riesce a camuffarsi attraverso credibili o incredibili chiacchiere. La gestione della legna nella dedizione al fuoco mette in evidenza il carattere ambiguo di paure e piaceri. Ovverosia, non si sa mai quale sia il recondito più nascosto del gestore

Ps: mi è piaciuta la sintesi del signor Xi a Biden: tocca a chi a messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo. Mi son chiesto però chi fosse la tigre. La solita ambiguità della lingua. Siccome la tigre è un animale che mi piace spero si riferisse alla Russia e non all'Ucraina

UNDER TOPIC (per "fuffogenismo" e "benaltrismo")
La paura che un regime dittatoriale possa estendersi, come quello di Putin, non ha assolutamente NIENTE a che vedere con chi teme i poveri e le loro pretese.
Queste considerazioni "veteronovecentesche", del genere  "ADDAVENI' BAFFONE", sono assolutamente RIDICOLE; tanto più che solo un deficiente può credere all'avvento di un "Putin Hood" che ruba ai ricchi per dare ai poveri, visto che Putin fa esattamente in contrario.
UNDER TOPIC (per completa oscurità)
Quanto al fatto che: "La gestione della legna nella dedizione al fuoco mette in evidenza il carattere ambiguo di paure e piaceri; ovverosia, non si sa mai quale sia il recondito più nascosto del gestore!", non significa assolutamente niente; e, comunque, non c'entra una sega, riguardo al tema in esame.
Quanto al fatto che "non si sa mai quale sia il recondito più nascosto del gestore", questo pure dovresti postarlo sulla settimana enigmistica, ma non qui.
OFF TOPIC
La sintesi del signor Xi a Biden: "tocca a chi a messo il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo", a parte il fatto che è una solenne cazzata, non c'entra una sega, riguardo al tema in esame.

Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 23 Marzo 2022, 08:46:14 AMLa tigre è la Russia. L'Ucraina è il servitore incaricato dell'ingrato compito di mettere il sonaglio. Il sonaglio è la NATO, che l'impero occidentale si ostina a mettere al collo di tigri geopolitiche, fomentando azioni e reazioni di nome "guerra".
OFF TOPIC (fuffa a parte)
Il presente topic riguarda esclusivamente la "russofobia", e di come essa venga ingiustamente addebitata anche a coloro che, invece, pur detestando Putin, non hanno assolutamente niente contro l'etnia russa (in tutte le sue varie articolazioni). Qualsiasi commento che esuli da considerazioni riguardanti specificamente la questione in esame, verrà considerato OFF TOPIC, e, pertanto, non verrà recepito; così come verrà considerato UNDER TOPIC qualsiasi commento di carattere meramente "fuffogeno" o "benaltristico".
***
Nota esplicativa
Per "fuffogenismo"  mi riferisco  a quell'espediente espediente dialettico il quale , invece di contro-argomentare una tesi con un ragionamento, gli contrappone soltanto dei vuoti slogan e clichè ideologici.
Per "benaltrismo", mi riferisco, invece,  a quell'espediente espediente sofistico che consiste nell'eludere il tema posto in una discussione, adducendo l'esistenza di altre tematiche affini, ma non specificamente pertinenti al tema in oggetto.
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Eutidemo

Ciao Inverno :)
Costituisce un vero sollievo, per me, leggere i post di qualcuno che, come te, pur non condividendo le mie opinioni, è però in grado di esprimere le sue con coerenza, logica, e ragionevolezza.
Non ce la facevo proprio più a dover leggere scempiaggini o osservazioni fuori tema!
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Innanzittutto, hai perfettamente ragione nel non condividere questa moda di far derivare dalla "paura" (fobia) tutto ciò che per cui si ha "avversione"; ed invero, ormai, nel linguaggio comune, col termine "omofobia", "russofobia" ecc., si intende "avversione" per qualcolsa, e non certo "paura" per essa.
Ed infatti, ovviamente, un "omofobo" detesta i gay; ma non è mica che "si spaventa" quando ne vede uno (come si spaventa un "aracnofobo" quando vede un ragno)!
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In realtà, la radice corretta, dal greco, sarebbe "misos", e, cioè, odio e disprezzo, che possono sussistere senza alcun timore; per cui hai tecnicamente ragione nel sostenere che, così come si dice "misogino" o "misantropo", io avrei dovuto parlare di "misorussia" e di "misorussi".
Però, visto che ormai, nel linguaggio comune, in determinati casi (omofobia, russofobia ecc.), si usa la radice scorretta, dal greco "phobia", per significare precipuamente "avversione", io, per farmi meglio capire da chi legge, mi sono adeguato al linguaggio comune.
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Però, in realtà, come per te, la mia avversione per la visione del mondo di Putin (non dei Russi come etnia) non è dettata tanto dalla "fobia", quanto, principalmente, dall'"avversione", dal "disgusto" e dalla "repulsione"; sebbene non ti nascondo che un dittatore criminale che ha a disposizione 7.000 ordigni atomici, un po' di "paura" me la fa sul serio.
E, se ci rifletti bene, un po' di "paura"  dovrebbe farla anche a te, anche se non vivi in Russia; ed infatti, se lanciasse quei missili, li lancerebbe qui, mica a casa sua!
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Quanto al fatto che i Russi siano un popolo  ostaggio di un dittatore, invece, hai ragione solo in parte; ed infatti non penso neanche io che tutti quelli che votano Putin lo fanno per paura della Siberia (così come non tutti gli italiani e i tedeschi aderivano ai loro dittatori perchè direttamente costretti).
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Però, visto che tu sei indubbiamente dotato di buon senso, dovresti anche essere in grado di comprendere che proprio il consenso plebiscitario con cui la Russia investe il suo presidente-primo ministro da svariati lustri elettorali, costituisce la prova più lampante che in Russia vige una pervasiva dittatura (propagandistica e intimidatoria); ed infatti, anche qui da noi in Italia, durante le votazioni che si svolsero sotto il fascismo, il nostro primo ministro di nome Mussolini,  per svariati lustri elettorali  godette anche lui di un consenso pressochè plebiscitario (come anche Hitler).
Solo da quando le dittature vennero soppresse, sia in Italia che in Germania, con l'avvento della democrazia, i risultati elettoriali cominciarono a diventare un po' meno "plebiscitari";  e infatti è proprio questo il "discrimine" tra democrazia e dittatura (più o meno elettoralmente mascherata).
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Questa è una delle principali "pietre di paragone", e di "riscontro", tra "democrazia" e "dittatura"; e chi non si rende conto questo, o è un nazifascista, oppure non ha capito proprio niente di come funziona una vera democrazia!
***
Ed invero, come in tutte le "dittature" -o "democrature" che dir si voglia-, anche in Russia, secondo me, gli "strepitosi" risultati elettorali di Putin sono stati "pesantemente" condizionati:
- non solo dalla "intimidazione" generalizzata (migliaia di oppositori sono in carcere o in esilio);
- non solo dalla "propaganda pressochè unilaterale" (la stampa libera è stata sostanzialmente soppressa);
- ma anche da numerosi "brogli elettorali" a favore del partito di Putin.
***
Ed infatti, in tutto il Paese si sono moltiplicate le denunce di brogli, con tanto di video online in cui si vedono tutti i trucchi usati per infarcire le urne di voti (per "Russia Unita").
Perfino alcuni CEC (comitati elettorali circoscrizionali) russi, hanno avuto il coraggio di denunciare delle irregolarità in ben otto regioni.
***
Ovviamente, per le autorità russe e per gli "All. o All." italiani, si tratta solo di 'fake news'; ma di questo non c'è certo da stupirsi, vista la palese malafede o "buaggine" degli uni e degli altri.
***
Ciò premesso, con questo non intendo però dire che Putin non avrebbe potuto comunque vincere le elezioni.
***
Ed infatti, come giustamente hai scritto tu, non c'è dubbio che Putin goda di un "effettivo" consenso soprattutto:
- nelle vecchie generazioni che vissero attivamente nell'URRS (cioè gli "apparatchiki" del regime, quale era anche il colonnello del KGB Putin);
- nelle campagne e nei paesini  (cioè nella parte più reazionaria, ignorante e retriva del Paese).
Però, come sempre giustamente hai scritto tu, non c'è neanche dubbio che Putin goda invece di un consenso molto basso:
- nella classe colta del Paese;
- nella classe media metropolitana;
- tra i giovani.
***
Nonostante questo, tutto sommato, credo che anche senza coercizione, propaganda unidirezionale, e brogli, "forse" Putin le elezioni le avrebbe potute vincere lo stesso; però di stretta misura, e, comunque, non certo nella misura "plebiscitaria" alla quale solo un autentico "babbeo" può realmente credere.
***
Tuttavia, "forse", avrebbe anche potute perderle.
Chi può dirlo!
Purtroppo, però, temo che non lo sapremo mai.
Quello che è certo è che, con le sue ultime leggi liberticide, le prossime elezioni le vincerà di sicuro!
:(
***
Secondo me, invece, commetti un errore davvero "colossale", quando scrivi che a livello di democrazia, i Russi "non hanno niente di diverso dagli altri"; ed infatti, per quanti difetti possano avere le democrazie occidentali, confrontarle con la "democratura moscovita" è assolutamente insensato!
***
Non vorrei offenderti cercando di spiegartelo in dettaglio, perchè una persona di buon senso e ben informata come te, almeno se è in buona fede, non può assolutamente non rendersi conto della differenza "abissale" che intercorre tra le democrazie occidentali e l'autocrazia moscovita.
***
Anzi, ripensandoci bene, credo proprio che Putin abbia invaso l'Ucraina:
- non tanto per paura della NATO alle porte di casa;
- bensì per paura di avere una vera DEMOCRAZIA alle porte di casa della sua autocratica "democratura".
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La sua sì che è sicuramente  una "fobia", che io definirei "eleuterofobia"; cioè, la paura che un giorno anche il popolo russo possa aspirare ad una vera libertà democratica.
***
Un saluto :)
***

Eutidemo

P.S. per INVERNO
Mi sono ricordato adesso della famosa opera satirica di Vittorio Alfieri, comprendente generi diversi (in particolare prose e rime antifrancesi), intitolata "IL MISOGALLO"; parola derivante dal greco e dal latino che significa "odiatore dei  Francesi".
Mica il "FOBOGALLO", cioè, chi ha paura dei Francesi!

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D

daniele22

Ho messo un mi piace al post delle 11.03.18. Siccome i mi piace sorvolano sul motivo ... Mi piace perché in esso esonda l'idea dell'intelligenza scaduta. Restano solo i traditori

viator


Salve Eutidemo. Non per essere sterilmente polemico (oppure : per esserlo.......come molti giustamente mi rimproverano)......... ma forse il FOBOGALLO andrebbe chiamato GALLOFOBO, no?. Sterili (almeno questi, di questi tempi, potrebbero giovare) saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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