Breve commento ai passi topici del discorso di Putin

Aperto da Eutidemo, 25 Febbraio 2022, 14:47:13 PM

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Eutidemo

Come avevo già scritto in un mio altro TOPIC, un commento veramente "serio" al discorso di Putin, richiederebbe da parte mia un impegno critico eccessivamente approfondito e impegnativo;  e, purtroppo, ammesso e non concesso che io ne abbia la capacità, ora non ne ho proprio il tempo.
Però, molto sinteticamente, qualche passo topico del suo discorso posso anche provare a commentarlo "a volo d'uccello"; purchè chi legge tenga conto dei limiti della mia competenza in materia (e non mi sgridi per qualche imprecisione)
***
Peraltro, sebbene io conosca abbastanza bene il personaggio -che è mio coetaneo-, sin dagli anni '70 (non personalmente, ma soprattutto in base ai "dossier" che lo riguardano) ritengo di non poter esprimere un giudizio su Putin davvero esaustivo e soddisfacente.
Ed infatti, per poter esprimere su di lui un giudizio di tal genere, dovrei possedere delle competenze specifiche anche in materie che non sono propriamente le mie, quali:
- la psichiatria;
- la crimologia;
- l'esorcismo.
***
Però, almeno in generale, penso che qualcosa, al suo riguardo, posso dirla anch'io.
***

LA "DEZEINFORMATZIJA"
Dando uno sguardo "a volo d'uccello" al suo farneticante discorso, per prima cosa non si può non riconoscere in esso un vero e proprio capolavoro di "dezinformatzija" ("дезинформация") sovietica; così come venne a suo tempo elaborata dal KGB, di cui Putin era un agente operante anche all'estero.
***
La "dezinformatzija", da cui, poi, derivò il corrispondente termine "disinformazione" -che venne in voga in Occidente solo negli anni '80-, in realtà non fu creata nè dal KGB nè da Putin; il quale, però, ebbe l'indubbio merito  di portarla ai suoi estremi limiti  di perfezione, già da parecchi decenni.
Storicamemente, infatti, la "dezinformatzija", risale ad un'"arma tattica" russa risalente al 1923, quando il vice-presidente dell'NKVD, allora diretto da Feliks Dzeržinskij,  chiese al Soviet Supremo di poter creare "uno speciale ufficio di disinformazione per condurre operazioni tattiche di intelligence"; le quali dovevano consistere non nella semplice "controinformazione", bensì nella "manipolazione del sistema di informazione di una nazione attraverso la somministrazione di dati credibili ma fuorvianti".
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A differenza della "controinformazione", che si limita a contrastare l'informazione avversaria, la "disinformazione"  consiste precipuamemte (ma non solo):
- nel  mescolare un po' di verità con delle subdole menzogne;
- rivelare solo una parte della verità, spacciandola come un completo quadro d'insieme.
Oppure, quando i canali d'informazione non possono essere completamente chiusi, si può renderli inutili saturandoli, creando quindi disinformazione: in tal modo si riduce al massimo il rapporto segnale-rumore e si scredita l'opposizione attribuendole affermazioni false e facilmente confutabili.
***
Avrei materiali per un libro, se volessi raccontare tutte le specifiche tecniche di "dezinformatzija" russa; ma non è certo questo il luogo.
***
Tra le tante, però, non posso tacerne una che eccelle in "subdoleria"!
Tale "stratagemma disinformativo", consiste nel pubblicare foto o notizie false spacciandole come vere, nascondendo però il fatto che esistono anche foto e notizie vere riguardanti gli eventi focalizzati (che danno ragione al proprio avversario); in tal modo il "disinformatore", pubblicando alcune foto o notizie appositamente falsificate relative a un evento vero, in un secondo tempo, però, "sputtanandole",  può sostenere che tale evento è stato inventato  dal proprio avversario.
Quello di cui al sottostante link è un caso tipico!
https://www.nextquotidiano.it/foto-bare-lampedusa-bare-di-bergamo-non-erano-vere-video-bufala/

IL DISCORSO DI PUTIN
Mi limiterò solo ad alcuni esempi di "disinformazione"  tratti dal discorso di Putin.
1)
Putin ha detto:
"L'Ucraina non è un Paese confinante, ma è parte integrante della nostra storia e cultura ("Holomodor" compreso, però)"; la prima parte della proposizione è falsa, ma si tenta di "oscurarla" con la  seconda seconda parte della proposizione, che, invece, è vera.
Sarebbe come se:
- Alexander Van der Bellen dicesse, per giustificarne l'invasione: "Il Sud Tirolo non è un Paese confinante, ma è parte integrante della nostra storia e cultura";
- ovvero Sergio Mattarella dicesse, per giustificarne l'invasione: "La Corsica non è un Paese confinante, ma è parte integrante della nostra storia e cultura".
Il sofisma putiniano è ovviamente "paralogistico", in quanto, la circostanza che l'Ucraina sia parte integrante della storia e della cultura Russa, non toglie il fatto che, al giorno d'oggi, esso sia un Paese indipendente, membro dell'ONU, che vuole restare tale; e che, quindi, non può essere invaso, nè in tutto nè in parte, da un altro Paese membro dell'ONU.
La storia e la cultura non c'entrano niente!
2)
Putin ha detto:
"La situazione nel Dombass è diventata "critica e acuta!".
Il che è indubbiamente vero, però non dice che:
- l'ha resa critica e acuta lui, creando nel Dombass due "stati fantoccio",  ricorrendo a separatisti e a mercenari, tra i quali molti neonazisti (come il nostro emerito concittadino Andrea Palmeri);
- l'ha resa critica e acuta apposta, per poter giustificare un suo intervento armato.
E' un trucco vecchio come il mondo!
3)
Putin ha detto:
"L'Ucraina moderna è  stata creata dalla Russia comunista, ed è stato stato un errore del leader bolscevico (Chruščëv) strappare il territorio alla Russia!"
Evidentemente Putin si riferisce al fatto che, nel 1954, Chruščëv avrebbe "regalato" la Crimea all'Ucraina, mentre in precedenza faceva parte della Repubblica sovietica Russa; si tratta di una notizia assolutamente "vera", però utilizzata a fini chiaramente disinformativi.
Ed infatti, all'epoca, visto che l'Impero Sovietico era ancora in piedi, Chruščëv non fece altro che distaccare amministrativamente una certa area da una provincia all'altra del suo stesso Impero; cioè, è un po' come se si fosse tolto alcuni spiccioli dalla tasca destra, per metterseli nella sua tasca sinistra.
Però Putin non dice che nei referendum tenutisi sotto controllo internazionale nel 1991, alcune province dell'ex "Impero Sovietico" se ne distaccarono, rendendosi indipendenti da Mosca sia in "diritto" sia in "fatto"; il che avvenne con il pieno consenso internazionale, compreso quello della stessa Russia (la quale partecipò, più di tutti gli altri Paesi ONU, al controllo della regolarità delle operazioni elettorali).
In particolare, in occasione di tali referendum:
-  la stragrande maggioranza degli Ucraini votarono per separarsi dalla Russia e per creare il nuovo Stato indipendente dell'Ucraina.
- la maggioranza degli abitanti della Crimea (54,19%) e del Donbass (Donec'k 76,85%, Luhans'k 83,86%, e Charkiv 75,83%) votarono per separarsi dalla Russia e per aderire al nuovo Stato indipendente dell'Ucraina.
Senza considerare che, nell'accordo di Budapest del 5 dicembre 1994, la Russia aveva garantito l'appartenenza all'Ucraina di tali territori; così come erano stati attribuiti all'Ucraina dalle maggioranze elettorali di cui sopra.
4)
Putin ha detto:
"L'Ucraina non ha mai avuto una tradizione coerente dell'essere una vera nazione: ha sempre seguito modelli provenienti dall'estero che non trovavano riscontro nelle loro radici, nella loro storia".
Evidentemente Putin, che si diletta tanto a fare "appelli alla storia" per giustificare comportamenti inconcepibili nel XXI secolo, si è dimenticato del Principato di Kiev;  il quale esistette dal 1132 al 1471, e che fu senz'altro una vera e propria "nazione", senza minimamente rifarsi a modelli provenienti dall'estero.
5)
Putin ha detto:
" (Gli Ucraini) non hanno fatto altro che assecondare i voleri dell'Occidente!"
Qui è evidente il fallace "passaggio logico", per il quale, secondo lui, "non assecondare i voleri di Putin", equivale ad "assecondare i voleri dell'Occidente"; ma il "non sequitur" è evidente!
6)
Putin ha detto:
"Kiev è governata da oligarchi che non vogliono riconoscere i legami del Paese con la Russia, anzi: cercano di separarla con sentimenti nazionalisti e neonazisti!"
Ha, cioè, ribaltato la lampante verità. e, cioè, che:
"Mosca è governata da oligarchi (a cominciare da lui stesso) che non vogliono riconoscere l'indipendenza dell'Ucraina dalla Russia (come fa tutto il resto del mondo): essi cercano di annettersela con sentimenti e mezzi nazionalisti e neonazisti!"
Nei referendum sopra citati, è stata l'intera popolazione ucraina in massa volersi separare dalla Russia; gli oligarchi non c'entrano niente.
L'emulo di Hitler è lui, non Zelensky!
7)
Putin ha detto:
"Se l'Ucraina dovesse entrare in possesso di armi di distruzione di massa, la situazione del mondo cambierebbe in modo drammatico; tutti quelli che in Occidente vogliono manipolare l'Ucraina potrebbero aiutarla a dotarsi di queste armi!"
Però dimentica di dire che, nell'accordo di Budapest del 5 dicembre 1994, l'Ucraina cedette alla Russia tutte le sue 1.900 testate nucleari; in cambio di tale cessione, essendo rimasta ormai priva del suo "ombrello nucleare", l'Ucraina aveva ottenuto formali garanzie da Russia, Stati Uniti e Regno Unito, e successivamente anche da Cina e Francia, per la sua:
- sicurezza;
- indipendenza;
-integrità territoriale.

CONCLUSIONE
Avevo scritto che non si può non riconoscere nel discorso di Putin un vero e proprio capolavoro di "dezinformatzija" ("дезинформация") sovietica; però, dopo le mie osservazioni, mi si potrebbe obiettare che Putin, invece di essere nato a San Pietroburgo, sembra essere nato in qualche villaggio della KHAZARIA, visto il basso livello dei suoi espedienti "disinformativi".

Ribadisco, invece, che i suoi espedienti "disinformativi" sono un vero e proprio capolavoro di "dezinformatzija"; e, questo, proprio perchè la gran massa di coloro che sono destinati ad abboccarvi, sono al di sotto della specifica "soglia critica" prevista dagli esperti russi di disinformazione.
***

sapa

Perfetto Eutidemo. Posso copia- incollare questo tuo post ( citandolo come non mio, naturalmente) in un altro forum nel quale divampa la polemica? Se non si può o non vuoi, dimmelo pure sinceramente, proverò a farne un riassunto. Ciao

Ipazia

#2
Sul commento di Eutidemo

1) L'Ucraina è in gran parte legata alla storia russa. Lo è anche la sua lingua come il veneto rispetto all'italiano.

2) La strage impunita di Odessa fu architettata da Putin ?

3) La Russia di Gorbaciov e Eltsin non godeva grande attrazione e l'occidente prometteva mirabilie, poi convertite in badanti, prostituzione, corruzione e miseria. I referendum, 20 anni dopo nelle aree russofone, hanno dato esiti assai diversi.

4) A noi veneti è andata peggio, visto che siamo stati annessi a stati stranieri molto dopo il principato di Kiev e il nostro modello culturale si è adulterato assai rispetto alla Serenissima.

5) La occidentalizzazione ha avuto risvolti truci verso la componente russofona, con radicalizzazione dopo il golpe colorato.

6) vedi punto (5, e referendum seguenti in Crimea e Donbass.

7) Meno male che si sono portati via le atomiche (col senno di poi). Quanto agli accordi, non credo che contemplassero golpe neonazisti, pogrom e profughi di tradizione russa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Citazione di: sapa il 25 Febbraio 2022, 20:01:33 PMPerfetto Eutidemo. Posso copia- incollare questo tuo post ( citandolo come non mio, naturalmente) in un altro forum nel quale divampa la polemica? Se non si può o non vuoi, dimmelo pure sinceramente, proverò a farne un riassunto. Ciao
Non solo puoi, ma, anzi, ti ringrazio di cuore se prenderai una iniziativa del genere; se vuoi,anzi, puoi anche assumertene integralmente la paternità, in quanto non mi interessa di essere citato.
Grazie e ciao ;)


Eutidemo

Ciao Ipazia

1)
L'Ucraina è legata alla storia russa come lo è l'Alto Adige all'Austria e la Corsica all'Italia; ma questo non giustificherebbe nessuna delle due, se volessero riprendersele con la forza.

2)
La repubblica di San Marino è legata alla storia italiana, molto più di quanto l'Ucraina non sia legata alla storia russa; legami, questi ultimi, che, peraltro, non sempre sono stati positivi, come l'HOLOMODOR ci dovrebbe far sempre ricordare (e come di sicuro gli Ucraini non hanno dimenticato).
Allora, come mai non proponi che i nostri carri armati entrino in San Marino, per rinsaldare il suoi legami storici con l'Italia?

3)
Il veneto è un "dialetto", mentre l'ucraino è una "lingua"; come qualunque glottologo ti potrà confermare.
Ad esempio, la frase italiana: "La lingua ucraina è diversa da quella russa":
- in ucraino si scrive:
"Українська мова відрізняється від російської"
- in russo, invece, si scrive:
"Украинский язык отличается от русского"
Entrambe, ovviamente, sono lingue del ceppo slavo orientale e che hanno quindi la stessa origine;  ed infatti derivano entrambe dallo slavo ecclesiastico, ma grazie a influenze differenti, esse differiscono per tantissimi aspetti.
Ed infatti, ad esempio, il polacco, insieme al ruteno antico, ha influenzato moltissimo la lingua ucraina odierna, differenziandola dal russo.
La moderna ricerca linguistica dimostra che la lingua ucraina è più vicina ad altre lingue slave che non al russo; ad esempio al ceco, al  polacco e allo slovacco (per il 22%/23%), al croato e al bulgaro (per il 21%), ma solo per l'11% al russo.
Sulla base di tali dati, alcuni linguisti mettono in dubbio la classificazione delle lingue russa e ucraina nello stesso gruppo linguistico di lingue slave orientali.
Peraltro, le statistiche mostrano che solo il 62% delle parole sono comuni alle due lingue (russo e ucraino);  quindi, secondo questo indicatore, la lingua russa in relazione a quella ucraina è solo al quinto posto dopo il polacco, ceco, slovacco e il bielorusso (per confronto, si noti che l'inglese e l'olandese hanno una convergenza lessicale vicina al 63%,  che è maggiore di quella tra russo e ucraino).
Ti basta?

4)
La strage di Odessa non venne architettata nè da Putin nè da Zelensky, bensì fu perpetrata  da estremisti nazionalisti ucraini; ed infatti, purtroppo, gli estremisti nazionalisti di destra ci sono in tutte le nazioni (Ucraina, Russia, Italia ecc.ecc.).
Ed invero, non dimentichiamoci che estremisti nazionalisti di destra tempestarono per anni di bombe l'Alto Adige (ricordo ancora la "Notte dei Fuochi"); ma non per questo noi invademmo l'Austria!

5)
I referendum, 20 anni dopo nelle aree russofone (i russofoni, però, sono solo il 42%), hanno dato esiti assai diversi da quelli del 1991, ma assolutamente inattendibili e non confrontabili.
Ed infatti:
a)
Nei referendum tenutisi sotto controllo internazionale nel 1991, alcune province dell'ex "Impero Sovietico" se ne distaccarono, rendendosi indipendenti da Mosca sia in "diritto" sia in "fatto"; il che avvenne con il pieno consenso internazionale, compreso quello della stessa Russia (la quale partecipò, più di tutti gli altri Paesi ONU, al controllo della regolarità delle operazioni elettorali).
In particolare, in occasione di tali referendum, la maggioranza degli abitanti della Crimea (54,19%) e del Donbass (Donec'k 76,85%, Luhans'k 83,86%, e Charkiv 75,83%) votarono per separarsi dalla Russia e per aderire al nuovo Stato indipendente dell'Ucraina.
b)
Il 6 aprile 2014, alcuni manifestanti armati filorussi del Donbass si impadronirono "manu militari" di alcuni palazzi governativi delle regioni di Donec'k, Luhans'k e Charkiv; dopo di che, pretesero degli altri referendum al di fuori di ogni "controllo internazionale", i quali si tennero l'11 maggio 2014, con conseguente dichiarazione della loro indipendenza dall'Ucraina.
Da rilevare che tali referendum si tennero al di fuori di ogni "controllo internazionale", però sotto stretto "controllo russo"; ed infatti, così come rilevato per mezzo di SIGINT ELINT e HUMINT, numerose truppe sovietiche e mercenari filorussi (tra i quali alcuni neonazisti Italiani) erano penetrati illegalmente nel Donbass.

6)
Il Veneto fu per parecchi decenni sotto l'occupazione di una nazione straniera, l'Austria, contro la quale si ribellò nel 1848/49 per unirsi all'Italia in via di formazione; ma tale ribellione, purtroppo, fallì.
Il Veneto,  invece, riuscì finalmente ad unirsi all'Italia in seguito al plebiscito che si tenne nelle giornate di domenica 21 e lunedì 22 ottobre 1866; il che avvenne dopo la terza guerra d'indipendenza, per sancire l'annessione al Regno d'Italia delle terre venete.
I risultati di tale plebiscito vennero contestati, soprattutto da parte cattolica (cfr. il giornale papalino "La Civiltà Cattolica, 1866"); in quanto, il Papa temeva che anche Roma sarebbe stata annessa al Regno d'Italia (come poi avvenne 4 anni dopo).
In ogni caso, oggi come oggi, secondo i sondaggi più recenti, sia pure in misura diversa a seconda delle varie aree, i Veneti si sentono principamente Italiani ed Europei.
https://www.ilgiornaledivicenza.it/oltre-vicenza/veneto/veneti-separatisti-nosi-sentono-pi%C3%B9-italiani-1.81613

7)
Quanto a golpe neonazisti, pogrom e profughi di tradizione russa in Ucraina, a parte qualche effettivo episodio isolato, si tratta precipuamente di farneticante propaganda "putiniana", a benifici dei c. e dei c..
Qui, secondo me, il vero "nazista" è proprio Putin; il quale non solo ha una mentalità tipicamemente "nazista" ma si avvale e si appoggia a "neonazisti" dichiarati.
Al riguardo, infatti, è bene ricordare:
a)
I mandati di cattura emessi nel 2018 dal Gip del Tribunale di Genova, Ferdinando Baldini, nei confronti di sei uomini, di cui quattro italiani, per associazione a delinquere finalizzata al reclutamento di mercenari neonazisti, da inviare nelle milizie filorusse che combattono nel Donbass.
Altro che "neonazisti coperti dalla NATO"!
b)
Tra questi spicca la figura di Andrea Palmeri, già leader del gruppo "Bulldog 1998" e di Forza nuova, resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere; e finito a combattere nel Donbass tra i mercenari filorussi agli ordini di Putin.

8 )
Ma lasciando da parte i "neonazisti" moderni, che combattono al soldo di Putin e dei suoi oligarchi, la cosa per me più preoccupante è che certe dichiarazioni di Putin assomigliano in modo davvero impressionante ad alcune storiche dichiarazioni fatte da Hitler in occasione delle sue aggressioni a stati confinanti.
Ad esempio, qualche giorno fa  Putin ha dichiarato :"In Ucraina c'è una massiccia violazione dei diritti umani contro i cittadini russofoni!"
E' singolare quanto tale dichiarazione rassomigli a quella pronunciata da Hitler, al Reichstag convocato in seduta straordinaria nel 1939, per giustificare con un pretesto l'aggressione alla Polonia denunciando che in tale nazione si verificavano: "...continui  atti terroristici contro le unità etniche germaniche, e perenni maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Polacchi!"
https://manipoloavanguardia.files.wordpress.com/2017/09/discorsi-di-guerra.pdf
Dichiarazione molto simile a quella che precedette l'occupazione dei Sudeti; in quanto, anche in tale occasione, Hitler lamentò "maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Cechi"!

***
Grazie, Ipazia, per avermi dato modo di "sbugiardare" ancora meglio la "disinformazione" putiniana!
***
Un saluto!
***

InVerno

Secondo me sbagli, almeno in parte, e il motivo è molto semplice. La disinformazione presume che chi parla stia cercando di alterare la realtà attraverso mezzi retorici di vario tipo, e questo indubbiamente accade, precipuamente intorno ai fatti di cronaca, e senza neanche troppo sforzo retorico. Ieri TASS scriveva che non ci sono caduti tra le forze russe, quando su internet circolano filmati e foto che provano l'esatto contrario, non gli interessa fare subdole manipolazioni, mentono spudoratamente verso il proprio target, persone che si informano, volenti o nolenti, principalmente attraverso le fonti ufficiali (che sono anche le uniche citabili), ed evitano le informazioni fornite dai cosidetti "nemici del popolo" (ops, "agenti internazionali", cioè chiunque abbia preso un singolo rublo dall'estero).

Ma alla domanda fatidica "Putin ci è o ci fa", la risposta secondo me è chiaramente "ci è", per questo non sta realmente facendo disinformazione, ma esprimendo più o meno apertamente ciò che pensa, il che è già condito con un certo grado di deformazione storica\geopolitica. La sua visione dell'Ucraina, compresa di passato e presente e futuro, è assimibilabile tranquillamente a quella di Dugin, che nei suoi "Fondamenti di geopolitica" nel 1997 scrive "L'Ucraina come stato non ha significato geopolitico, nessun particolare o importante valore culturale, nessuna unicità geografica, nessuna specialità etnica, le sue ambizioni territoriali sono un pericolo enorme per l'Eurasia*, senza risolvere il problema ucraino, non ha senso parlare di politiche continentali".

Il discorso di Putin è una parafrasi, un po più articolata e condita, di quella che è una ideologia di stampo dichiaratamente fascista, che circola nelle elité russe da tempo, e ha progetti ben precisi per tutti i confinanti. Ora che sono andato a cercare la citazione di Dugin tralaltro, rileggendo un pò, vengono i brividi a vedere che quanto scrisse '97 si è in buona parte avverato.

*Per "Eurasia" si intende un progetto imperalistico preciso, non l'entità geografica.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

#6
Ciao Inverno. ;)
In realtà nessuno di noi due è in errore, solo che abbiamo considerato la "mendacità" di Putin sotto due prospettive diverse:
- io prevalentemente sotto quella della propaganda all'estero, la quale, soprattutto per mezzo dei "troll" * (ma non solo), ricorre quasi sempre alle vecchie tecniche della "dezinformatzija" sovietica;
- tu, invece, prevalentemente sotto quella della propaganda all'interno, laddove Putin può mentire in modo più sfacciato, soprattutto nei comizi in piazza (ma non solo lì), non avendo paura di poter essere contraddetto.
***
Poichè, però, quando fa un discorso in TV questo viene ascoltato sia all'interno che all'estero, a volte Putin passa da un "registro" all'altro: a seconda della bugia che deve dire.
***
Ad esempio:
a)
Se deve dare il numero dei caduti russi, cercherà di minimizzare il più possibile la cifra (trattandosi di una notizia molto "sensibile" all'interno); senza però dover ricorrere a particolari artifici "disinformativi".
Ed infatti, in tal caso, per lui è più facile occultare il vero numero dei morti, per cui gli basterà mentire.
b)
Se, invece, deve dare il numero dei caduti ucraini, soprattutto se civili, cercherà lo stesso di minimizzare il più possibile la cifra (trattandosi di una notizia molto "sensibile" all'estero ); però, in questo caso, dovrà necessariamente ricorrere a particolari artifici "disinformativi".
Ed infatti, in tal caso, dovrà cercare di falsificare notizie al di fuori del suo controllo diretto; per cui per cui non gli basterà semplicemente mentire.
***
Per il resto, chiarito quanto sopra, condivido pienamente tutto quello che hai scritto; soprattutto per quanto riguarda il "Progetto Eurasia", che, senz'altro, meriterebbe un apposito topic!
***
Un saluto ;)
***
* NOTA
Per meglio comprendere quello che intendo, leggi il mio post sui "troll" filoputin.
https://www.riflessioni.it/logos/attualita/i-troll-filoputin/

Ipazia

Spacciare Putin e la Russia per paradigmi di dezinformatzija dopo l'esperienza, a media unificati su scala globale, del regime covidemico è grottesco.

La dittatura covidemica si è spinta ben oltre il travisamento della verità politica, opinabile di suo, ma ha violentato una verità che andrebbe assolutamente salvaguardata: la verità scientifica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Eutidemo il 26 Febbraio 2022, 13:21:19 PMCiao Inverno. ;)
In realtà nessuno di noi due è in errore, solo che abbiamo considerato la "mendacità" di Putin sotto due prospettive diverse:
- io prevalentemente sotto quella della propaganda all'estero, la quale, soprattutto per mezzo dei "troll" * (ma non solo), ricorre quasi sempre alle vecchie tecniche della "dezinformatzija" sovietica;
- tu, invece, prevalentemente sotto quella della propaganda all'interno, laddove Putin può mentire in modo più sfacciato, soprattutto nei comizi in piazza (ma non solo lì), non avendo paura di poter essere contraddetto.
Hai effettivamente ragione! Infatti io parto dal presupposto che di quello che pensano i non russi, freghi veramente poco a Putin, certo immagino lo faccia felice sapere che c'è sempre qualcuno in occidente pronto ad appoggiare i dittatori in casa d'altri, penso che sarebbe buono e giusto fornire un servizio di voli di stato per espatriarli nei paesi governati dai loro beniamini preferiti, a spese nostre, invece che lasciarli qui a sbavare di invidia. Raccattare consenso internazionale con questo discorso, da parte di nazioni o singoli individui, penso sia fuori dallo spettro delle intenzioni e delle aspettative del suo autore, ma se visto in quest'ottica, effettivamente come dici tu, abbiamo ragione entrambi !
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

#9
...migrare possibilmente in un pianeta dove nessuno si fa gabbare dalle prove sulle armi di distruzione di massa di Colin Powell. A proposito di dezinformatzija guerrafondaia.

Yugoslavia, Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, e mettiamoci pure la evergreen Palestina con Gaza. Contro Ucraina. Chi è più mostruoso ? Chi ha meno rispetto dell'altrui sovranità (pur prescindendo dalle motivazioni vere che aggraverebbero ulteriormente la fedina penale dell'impero occidentale) ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#10
Le radici recenti della guerra affondano quanto meno al colpo di stato del 2014 in ucraina, e non so quanta differenza etica e morale ci possa essere tra "invadere" e destabilizzare politicamente un paese con un colpo di stato tipicamente "cileno", a marca e  organizzazione straniera, con cecchini e mazzieri prezzolati, come abbiamo fatto noi bravi angioletti euroamericani otto anni fa, o invaderlo militarmente come fa la Russia oggi...

queste sono le nostre belle "primavere" con cui esportato democrazia, e questi sono gli inverni conseguenti che ci possono piovere in testa,
se qualcuno mi pagassero tot rubli per dirlo, lo direi anche con piu' gusto...

quanto al resto voi che dite,  gliela vogliamo far togliere la svastica dalla bandiera al BATTAGLIONE AZOF, formazione paramilitare che per un po' di tempo ha fatto guerriglia ariana contro la feccia russa del dombass da gruppo di cani sciolti indipendenti, adesso che e' entrato formalmente nel glorioso esercito ucraino? No perche' fino adesso nato e ucraina gliel'hanno fatta tranquillamente tenere..

della serie: un gruppo di bravi ragazzi amiconi tra di loro ha meriti di iniziativa indipendente e patriottismo spontaneo nella guerra contro il male assoluto in corso, figuriamoci se quando si arruolano formalmente li separiamo gli uni dagli altri o gli facciamo cambiare la runa nazista sulla loro personale bandiera, sarebbero scortesie da ingrati, queste... si sa bene dal secolo scorso che le squadracce, se uno le ufficializza e le fa rientrate nei ranghi  troppo traumaticamente, poi hanno bisogno anche loro dello psicologo, o del criminologo, o dell'esorcista...
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

@Ipazia
Tanto per correggere un po' la tua "dezinformacija".

1)
Quanto alle "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein, come è noto, tali armi costituirono il "casus belli", addotto da Bush per giustificare l'occupazione dell'Iraq nel 2003, al fine di destituirne il sanguinario dittatore; però, una volta invaso l'Iraq, almeno sul momento, cioè, nel 2003, non se ne trovò alcuna traccia.
Però, dopo alcuni anni, sia dalle indagini delle agenzie di intelligence, sia da alcune interviste del New York Time, sia da alcuni documenti desecretati, è emerso che dal 2004 al 2011, l'esercito americano e i soldati iracheni hanno ripetutamente rintracciato numerosi arsenali di armi chimiche appartenuti a Saddam Hussein;  complessivamente, infatti, le truppe americane hanno rintracciato circa 5.000 testate chimiche, proiettili o bombe dell'aviazione (solo nel 2006 l'esercito trovò 2.400 missili caricati con un micidiale gas nervino).
Tali armi sono considerate "armi di distruzione di massa" dalla Convenzione di Ginevra, perchè il loro effetto è molto più devastante delle cosiddette "armi convenzionali" (per quanto potenti esse siano); ad esempio a Ypres, tra le 17.30 e le 17,40 del 22 aprile 1915, i tedeschi, rilasciando  gas di cloro su un fronte di circa sei chilometri, causarono circa 5.000 morti nello schieramento alleato nel giro di soli dieci minuti.
Ad Halabja Saddam Hussein uccise con il gas 5.000 curdi; per cui sono molto contento della fine che ha fatto.
La auguro di cuore a tutti gli altri tiranni come lui ("Sic semper tyrannis")!

2)
Quanto alla Yugoslavia (cioè, alla "Grande Serbia"),  alla Libia e alla Siria, si trattò e si tratta  di "guerre civili"; le quali c'entrano come i cavoli a merenda con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, e, cioè con l'aggressione di una nazione sovrana ad un'altra nazione sovrana.
Quanto alla Siria, peraltro, ti ricordo che il dittatore che la tiranneggia, Bashar Hafiz al-Asad (il quale è stato denunciato per la strage con i gas nervini a Ghouta nel 2013 e a Khan Shaykhun nel 2017), è "culo e camicia" con Putin; il quale, da buon tiranno sanguinario come lui, ne ha solidalmente giustificato e tutt'ora ne giustifica le efferatezze.

3)
Quanto all'occupazione dell'Afghanistan, essa avvenne nell'ambito della guerra internazionale al terrorismo, seguita agli attentati dell'11 settembre 2001; il tutto con lo scopo di combattere al-Qaida e di catturare o uccidere Osama bin Laden, negando all'organizzazione terroristica la possibilità di circolare liberamente in un Pase (s)governato dai Talebani.
Questi ultimi, purtroppo, hanno però recentemente ripreso con la forza il potere in tale Paese; costringendo ad una fuga all'estero migliaia di suoi cittadini.
Ma visto che a te tale regime piace tanto, ti invito caldamente a trasferirti in Afghanistan; ovviamente, con tanto di "burqua".
https://www.corriere.it/esteri/21_agosto_12/afghanistan-testimonianze-gia-tornato-l-obbligo-burqa-chi-parla-lingue-rischia-vita-1283232e-fb99-11eb-9a2d-4c80ac9904f4.shtml
Poi mandami una foto!

4)
Infine, quanto alla questione palestinese, con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia c'entra ancora meno dei tuoi precedenti aberranti riferimenti; per cui nessun confronto è neanche lontanamente possibile.
Sarebbe come voler instaurare un confronto tra una corsa di formula 1 e una partita di tennis!

***
Se proprio vuoi fare della "dezinformacija", almeno falla un po' meglio; a Mosca ci sono delle apposite scuole!
***

Eutidemo

@Niko
Ti faccio notare quanto segue:

1)
Zelensky fu regolarmente eletto, vincendo il ballottaggio con il 73% dei voti contro il presidente uscente Petro Poroshenko; il quale, pur essendo un fantoccio di Putin, riconobbe la sconfitta elettorale e dichiarò di accettare la volontà democraticamente espressa dagli ucraini.

2)
Quanto al "Battaglione Azov", ti ricordo che, quanto a "battaglioni neonazisti", il vero "campione olimpionico" è Putin; ed infatti è soprattutto nelle sua truppe, specie in quelle mercenarie, che i "neonazisti" pullulano!
E, in buona parte, si tratta di "neonazisti" italiani!
Al riguardo, infatti, è bene ricordare:
a)
I mandati di cattura emessi nel 2018 dal Gip del Tribunale di Genova, Ferdinando Baldini, nei confronti di sei uomini, di cui quattro italiani, per associazione a delinquere finalizzata al reclutamento di mercenari neonazisti, da inviare nelle milizie filorusse che combattono nel Donbass.
Altro che "neonazisti coperti dalla NATO"!
b)
Tra questi spicca la figura di Andrea Palmeri, già leader del gruppo "Bulldog 1998" e di Forza nuova, resosi latitante nel maggio 2014 dopo una condanna per associazione a delinquere; e finito a combattere nel Donbass tra i mercenari filorussi agli ordini di Putin.
Qui lo vediamo teneramente abbracciato con la figlia di un oligarca russo vicino a Putin, Irina Osipova.

La stessa Irina Osipova, che qui vediamo abbracciata, anche se con maggiore "aplomb", ad un noto politico italiano.

Ed è la stessa Irina Osipova che Giorgia Meloni inserì nelle liste elettorali del comune di Roma nel 2016.


3)
Ma lasciando da parte i "neonazisti" moderni, che combattono al fianco di Putin, la cosa per me più significativa è che certe dichiarazioni di Putin assomigliano in modo davvero impressionante ad alcune storiche dichiarazioni fatte da Hitler in occasione delle sue aggressioni a Stati confinanti.
Ad esempio, qualche giorno fa  Putin ha dichiarato :"In Ucraina c'è una massiccia violazione dei diritti umani contro i cittadini russofoni!"
E' singolare quanto tale dichiarazione rassomigli a quella pronunciata da Hitler, al Reichstag convocato in seduta straordinaria nel 1939, per giustificare con un pretesto l'aggressione alla Polonia denunciando che in tale nazione si verificavano: "...continui  atti terroristici contro le unità etniche germaniche, e perenni maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Polacchi!"
https://manipoloavanguardia.files.wordpress.com/2017/09/discorsi-di-guerra.pdf
Dichiarazione molto simile a quella che precedette l'occupazione dei Sudeti; in quanto, anche in tale occasione, Hitler lamentò "maltrattamenti dei tedeschi da parte dei Cechi"!

CONCLUSIONE
Quindi, quando Putin parla di "neonazisti ucraini" (che, ovviamente ci sono anche lì, come nel resto del mondo), dovrebbe prima "sciacquarsi la bocca" e farsi un esame di coscienza.
Ed infatti, è come "toro che dà del cornuto all'asino"!

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Se proprio vuoi fare della "dezinformacija", almeno falla un po' meglio; a Mosca ci sono delle apposite scuole!
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Eutidemo

Se siamo troppo "vigliacchi" per versare il nostro "sangue" in difesa dell'indipendenza di una nazione barbaramente aggredita da un sanguinario dittatore, almeno dovremmo cercare di non essere tanto "avari" da rimetterci un po' del nostro denaro.

Io ho spento la caldaia e ridotto gli altri consumi di gas; oggi, inoltre, farò una donazione all'Ucraina!
Come invito a fare anche  chiunque abbia un minimo di cuore e di cervello; ovviamente "troll" e trollioti a parte, i quali "omnes unius aestimaemus assis"!
https://dona.unhcr.it/campagna/emergenza-ucraina/

InVerno

Faccio finta di non aver visto degli offtopic..

Riguardo al discorso di Putin voglio dire una semplice cosa: si converrà che si tratta di una dichiarazione di guerra. Si converrà anche che è una dichiarazione che uno può giudicare come gli pare, ma fattualmente arriva dopo due mesi dove tutto l'estabilishment governativo russo ha giurato, spergiurato, e promesso in ogni possibile modo che si trattava di esercitazioni, prendevano in giro "dovreste preoccuparvi che gli USA non invadano il Canada", minimizzavano, negavano, l'intelligence NATO erano dei paranoici che volevano creare un conflitto che la Russia non era assolutamente interessata a continuare.

Poi dal giorno alla notte si "scopre" che è il conflitto meglio motivato del mondo, e che ci sono tutte le ragioni per invadere, e che i due mesi di dichiarazioni precedenti erano.. uno scherzo? La credibilità internazionale del governo di Putin ha fatto un tonfo peggio del rublo, a parte nelle teste di chi crede alle sue fanfaronate, come quelle sui neonazisti. Neonazisti-astensionisti, perchè alle elezioni l'estrema destra ha preso una percentuale fisiologica, identica a quella di molti paesi europei . Putin ha definito il governo ucraino "Neonazisti e una banda di drogati". Fattualmente si tratta di due considerazioni equivalenti, evidentemente Zelensky e il suo gruppo non sono realmente drogati, così come non sono realmente nazisti, è un "gergo" utile per arrivare alle orecchie dei vecchietti sulle panchine, le sciure che lavano i piatti con la tv accesa.. e qualche sveglione qui in occidente.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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