Per riflettere insieme - Obiettivi e Requisiti

Aperto da bobmax, 21 Gennaio 2024, 18:21:39 PM

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Freedom

Credo sia importante valutare con attenzione i tempi nei quali viviamo. Noi non possiamo che esserne i figli. Non sto affermando che dobbiamo vivere proni all'ineluttabilità delle circostanze ma che, semplicemente, non dobbiamo opporvi una strenua resistenza. Mi pare del tutto inutile. La storia è un pò la grande madre di tutto.

Non so se riesco a spiegarmi. Perchè negli anni '60 e '70 tutto il mondo, ripeto tutto il mondo, era pervaso da un flusso di nobili ideali rivoluzionari o comunque simil-rivoluzionari? E, sia chiaro, non era una caratteristica di una parte politica. Era un patrimonio condiviso. Che non sempre ha dato gli esiti sperati, anzi, a volte ha condotto al risultato opposto. Ma non è su questo che desidero soffermare il vostro interesse. E' sullo lo stato d'animo che vorrei riflettere. I pensieri, gli obiettivi, lo spirito di sacrificio che c'era allora. Io c'ero e molti di voi anche. E non erano uomini migliori di noi. Persino alcuni di noi erano nel flusso e dunque come è mai possibile che gli stessi uomini siano diversi a seconda dei tempi? Siamo forse noi peggiori di allora? Forse. Ma non per colpa nostra. Per carità, lungi da me qualsiasi tentativo di deresponsabilizzazione. Però io sono profondamente convinto che, anche se ci mettessimo in un milione a soffiare in una certa direzione, non si andrebbe comunque nella direzione del soffio (se non è nelle "corde del tempo"). Ma in quella voluta dalla storia. Che, intendiamoci, è pur sempre fatta dagli uomini. I quali sono figli dei tempi. Lo so sembra un cane che si morde la coda o, peggio, un ragionamento capzioso. Però perdonatemi ma non riesco a dirlo meglio.

Per concludere, già mi sono dilungato troppo per i miei canoni, mi accontento di questo Forum che mi pare essere una oasi di pensiero libero e qualche volta, costruttivo. E comunque mi sembra essere sempre un'occasione di crescita personale. I problemi che ci sono riguardano sostanzialmente e perlopiù aspetti caratteriali esattamente come nella vita in presenza. E non sono risolvibili dalla moderazione (che si occupa del rispetto del Regolamento e basta) ma da autocontrollo, pazienza, umiltà e maturità.

L'unica cosa veramente auspicabile, a mio modesto avviso, sarebbe l'ingresso di un numero significativo di utenti. Ma, in tutta onestà, non credo che sia colpa del Forum e dunque un problema risolvibile con maggiore attrattiva, organizzazione, obiettivi, etc.

E' semplicemente, scusate la ripetitività, il segno dei tempi.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

iano

#16
Forse basterebbe dire che in chiesa non ci si comporta come in un osteria, e viceversa, perchè non c'è un modo giusto di comportarsi che possa prescindere dal luogo. Così quando ci si trova in un luogo relativamente nuovo come un forum è prevedibile che qualunque aspettativa di comportamento abbiamo venga delusa, sia che proveniamo da un osteria che da una chiesa.
Siamo noi che dobbiamo adattarci al luogo o è il luogo che deve adattarsi a noi?
Provare a comportarsi in chiesa come ci si comporta in osteria e viceversa potrebbe risultare tanto stressante da risultare insostenibile.
Forse allora è da considerare che non ci siano buone regole di comportamento in assoluto, ma da ridefinire ad hoc in base al luogo, specie se questo è relativamente nuovo come un forum.
Ma ci sarà sempre chi all'inizio cercherà di forzarlo ad essere un osteria e chi ad essere una chiesa, finché alla fine non si capisce che questo non è ne l'una ne l'altra cosa.
Anche i monaci copisti che gridavano al liberi tutti alla fine avranno capito che il libro a stampa è un altra cosa, e un altra cosa ancora è scrivere in un forum.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Citazione di: Freedom il 31 Gennaio 2024, 17:42:45 PME' semplicemente, scusate la ripetitività, il segno dei tempi.

Ma non sarà, invece, che questi tempi siano dovuti proprio a me?
Cioè che mia, solo mia, sia la responsabilità?

Perché certo, sembrerebbe proprio che il mio contributo sia insignificante nello svolgersi del divenire del mondo.
Non sono che un misero granello sballottato dal flusso della Storia.

Ma è davvero così?

Come mai mi coglie una profonda insoddisfazione per come va il mondo?
E cosa significa la compassione, che irresistibile a volte mi prende, violenta quasi fosse manifestazione della Verità, e si ampia al punto di voler abbracciare ogni cosa?

Perché provo compassione?
Il mondo non va come dovrebbe andare. Ma quale ne è stata l'origine?

Chi sono davvero io? Sono forse stato all'origine di ogni cosa?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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