Ottimismo poetico

Aperto da hystoricum, 11 Agosto 2022, 18:16:25 PM

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hystoricum

Sono un tipo gioviale quindi amo la gioia in tutte le sue forme.
Per questo mi piace San Martino di Giosuè Carducci:

La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

Quello che trovo determinante nel dare un senso ottimistico a questa poesia,è quel "ma" che vedete all'inizio della seconda strofa!
Il mare è in tempesta,il vento infuria...
MA nel paese si GODE mentre i neri esuli pensieri se ne vanno via!
Applichiamo dunque questa poesia al nostro vivere attuale e troviamo la via del MA:prima che poi!






sapa

Poesia della mia infanzia scolastica, una vera e propria gemma. Concordo sul "ma", che sposta la visuale dalla natura inclemente alla realtà borghigiana quasi in festa. A me piace molto anche l'immagine del cacciatore che osserva fischiando, quasi con concupiscenza, gli stormi di uccelli che passano, la trovo di un realismo poetico quasi struggente. In realtà, leggevo qualche tempo fa e non ricordo dove, che qualche critico avrebbe messo in discussione la realtà della prima strofa, adducendo la motivazione che non può esserci nebbia piovigginosa, se tira vento di maestrale che fa urlare e biancheggiare il mar! In effetti.....

hystoricum

I critici non poeti fanno fatica a capire e godere la prima strofa:dovrebbero vederla nella sua potenza evocativa e non con i puntini sulle i.
Inoltre,perchè non prendersela con gli "irti colli" visto che i colli,cioè le colline non sono irte.
Alcuni critici risolvono questa stranezza spiegando che "irti" si riferisce agli alberi che si vedono sui crinali,una spiegazione che andrebbe verificata.
Uno dei piaceri che offre questa poesia è il godimento visivo misto a quello olfattivo(odor dei vini) insieme all'inimitabile slancio della prima strofa.



iano

#3
Lo smog sugli orti scende
Un Po come fà il fiume
Mentre risale il mare,
E le rossastre nubi
Salgon dai boschi accesi
I borghi  a illuminare.

Andiamo

E' tempo di migrare

In cinquecento
Con sopra il canotto
Ma non per andare al mare
Ma agli irti colli.

.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''