"Io ti salverò" (Spellbound)

Aperto da Eutidemo, 24 Agosto 2023, 12:25:23 PM

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Eutidemo

"Io ti salverò" (Spellbound) è uno dei migliori film di Alfred Hitchcock, da lui diretto nel 1945; la cui scena più spettacolare, è quella della pistola con la quale, alla fine del film, l'assassino si suicida prima di essere catturato dalla polizia.
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Considerati gli "effetti speciali" allora a disposizione, si tratta di una "simulazione" davvero sorprendente e degna di nota; anche perchè, nel tamburo, mi sembra di riconoscere le "ogive" di "autentici" proiettili calibro .38 special, e non delle semplici "cartucce a salve".
Però, visto che poi il tamburo ruota sul serio, probabilmente si trattava solo di "ogive" di "finti" proiettili calibro .38 special, molto ben riprodotti; oppure di cartucce calibro .38 special autentiche, private della polvere da sparo.
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Però:
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1)
Il pollice non risulta nella posizione giusta, perchè una "vera mano" non lo terrebbe "orizzontale", bensì con il "polpastrello sulla pistola"; il che mi fa pensare ad una "mano finta", per quanto ottimamente realizzata.
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2)
Ipotesi, questa, che mi sembra avvalorata anche dal fatto che, mentre nella realtà il dito medio è più lungo dell'anulare, nella finzione cinematografica essi risultano lunghi uguali.
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3)
Inoltre, quando qualcuno vuole suicidarsi con un revolver, la prima cosa che fa è alzare il "cane" della pistola, per poter far partire il colpo in "azione singola", e non certo in "doppia azione"; ed invero non bisogna essere certo un esperto di armi per capire l'"opportunità" di una manovra del genere.
Nel film, invece, il cane è visibilmente tenuto abbassato; nè una mano finta avrebbe potuto alzarlo con il pollice.
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4)
Dovendo sparare in "doppia azione", molto realisticamente il tamburo del revolver ruota; ma la cosa incongrua è che il dito indice sul grilletto , invece, (essendo finto)rimane immobile.
Il che, nella realtà, sarebbe impossibile, perchè,  in "doppia azione", è la pressione (e, quindi, il movimento) del dito indice sul grilletto a far ruotare il tamburo.
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5)
La vampata ed il rumore dello sparo, ovviamente, sono "finti", altrimenti la macchina da ripresa e l'operatore sarebbero stati colpiti; ma è notevole e scenograficamente davvero "pregevole" e "ragguardevole" che la fiammata venga simulata a colori, pur essendo il film in bianco e nero!
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6)
 Che la vampata ed il rumore dello sparo siano "finti", peraltro, risulta anche dal fatto che la pistola non subisce alcun "rinculo" e "rilevamento" (neanche simulati).
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Concludendo, anche se la posizione da cui spara la pistola è poco congruente con un vero suicidio, visto l'innaturale torsione del polso del suicida, tuttavia, da punto di vista "cinematografico" e, soprattutto, "scenografico" ritengo che quella commentata sia una scena degna davvero di passare alla storia del cinema!
Hitchcock  è un vero "maestro"!
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Eutidemo

P.S.
Inoltre dimenticavo di dire che, nel 1945, già da molto tempo le cartucce non erano più caricate con "polvere di vecchio tipo" (che faceva fumo dalla canna), bensì con "polvere infume"; per cui la fumata finale della pistola, ci sta bene ed è moto scenografica, ma è del tutto irrealistica ed anacronistica! :)