"Il ragazzo dai pantaloni rosa"

Aperto da Morpheus, 05 Dicembre 2024, 13:52:38 PM

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Morpheus

Andrea Spezzacatena si toglie la vita a 15 anni il 20 novembre 2012, dopo essere stato vittima di bullismo. La mia non vuole porsi come riflessione sul film e sulla tragica storia del ragazzo, ma su cosa è successo in sala durante la proiezione del film. Benché ci siano stati anche applausi e qualche pianto, ci sono stati ragazzi e ragazze (è stata una proiezione fatta in una sala lasciata completamente a un liceo) che hanno fatto commenti, sbadigli e addirittura grasse risate durante la proiezione del film. Sapevo che sarebbe successo (e credo sia già successo con altre scuole) poiché purtroppo le persone così insensibili e soprattutto stupide... sono tante!
Sono ateo, ma mi sembrava doveroso scrivere ad Andrea un qualcosa che magari potrà leggere dall'aldilà, un breve commento contro queste persone che del film e della vita non hanno capito proprio nulla!!!
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una è la verità: La Scienza.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Morpheus il 05 Dicembre 2024, 13:52:38 PM
Andrea Spezzacatena si toglie la vita a 15 anni il 20 novembre 2012, dopo essere stato vittima di bullismo. La mia non vuole porsi come riflessione sul film e sulla tragica storia del ragazzo, ma su cosa è successo in sala durante la proiezione del film. Benché ci siano stati anche applausi e qualche pianto, ci sono stati ragazzi e ragazze (è stata una proiezione fatta in una sala lasciata completamente a un liceo) che hanno fatto commenti, sbadigli e addirittura grasse risate durante la proiezione del film. Sapevo che sarebbe successo (e credo sia già successo con altre scuole) poiché purtroppo le persone così insensibili e soprattutto stupide... sono tante!
Sono ateo, ma mi sembrava doveroso scrivere ad Andrea un qualcosa che magari potrà leggere dall'aldilà, un breve commento contro queste persone che del film e della vita non hanno capito proprio nulla!!!

Io non ho visto il film, ma mi ricordo ciò che hanno raccontato i mass media, per cui vorrei fare qualche considerazione al riguardo. Intanto i mass media sembrano attirati dalle notizie negative ma non altrettanto da quelle positive, forse perché è vero che "fa più rumore una pianta che cade, rispetto a una foresta che cresce"! Però i mass media, anziché analizzare i fatti e cercare di comprendere i disagi, per evitare che si ripetano (sarebbe troppo difficile e incompatibile con la fretta e la frenesia cui siamo più o meno tutti costretti) non vanno quasi mai a fondo delle questioni: per loro esiste esclusivamente la notizia che fa audience, come il miele che attira le api! Se si andasse alla radice del problema si comprenderebbe di quanto i pregiudizi la facciano da padroni nei confronti degli esseri umani. Oggi si vive per gli applausi, per i like, e per altre manifestazioni del genere. Ben pochi capiscono l'importanza di scavare dentro sé stessi, per cercare di comprendere il nocciolo della questione. Viviamo nell'era in cui, la sera,  se non funziona internet sullo smartphone, si va a dormire, invece di uscire con gli amici, o di prendere in mano un buon libro, oppure ascoltare un disco, un cd o una cassetta di musica! Si è dipendenti in tutto e per tutto, da ciò che la società ha costruito per ingabbiarci, imprigionarci, renderci proni e servizievoli verso quella stessa società i cui componenti si stracciano le vesti in casi come questi, fingendo rabbia e indignazione; quella stessa società in cui i componenti, in caso di incidente, rissa o altro, invece di chiamare le forze dell'ordine, prendono in mano gli Smartphones e filmano la scesa, semplicemente per essere creduti quando parleranno di ciò che hanno visto!
Andando indietro nella storia, si scopre che qualche secolo fa l'azzurro era il colore delle femminucce e il rosa quello dei maschietti. Sul perché fosse così allora e perché ora sia l'esatto contrario non mi pronuncio: non saprei spiegarlo, mentre mi pare evidente che il colore abbinato a questo o a quel sesso, sia solamente un'etichetta come ce ne sono tante altre.
I ragazzini che fanno commenti stupidi, evidentemente non hanno ricevuto un'educazione adeguata e sufficiente a comprendere la stupidità di talune affermazioni, men che meno validi esempi al riguardo. Considerato che un frutto non cade mai lontano dalla pianta dove è nato e si è sviluppato, mi chiedo e vi domando: dove sono i genitori di questi ragazzini? Che cosa hanno insegnato loro?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Morpheus

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 10 Dicembre 2024, 16:00:37 PM
Io non ho visto il film, ma mi ricordo ciò che hanno raccontato i mass media, per cui vorrei fare qualche considerazione al riguardo. Intanto i mass media sembrano attirati dalle notizie negative ma non altrettanto da quelle positive, forse perché è vero che "fa più rumore una pianta che cade, rispetto a una foresta che cresce"! Però i mass media, anziché analizzare i fatti e cercare di comprendere i disagi, per evitare che si ripetano (sarebbe troppo difficile e incompatibile con la fretta e la frenesia cui siamo più o meno tutti costretti) non vanno quasi mai a fondo delle questioni: per loro esiste esclusivamente la notizia che fa audience, come il miele che attira le api! Se si andasse alla radice del problema si comprenderebbe di quanto i pregiudizi la facciano da padroni nei confronti degli esseri umani. Oggi si vive per gli applausi, per i like, e per altre manifestazioni del genere. Ben pochi capiscono l'importanza di scavare dentro sé stessi, per cercare di comprendere il nocciolo della questione. Viviamo nell'era in cui, la sera,  se non funziona internet sullo smartphone, si va a dormire, invece di uscire con gli amici, o di prendere in mano un buon libro, oppure ascoltare un disco, un cd o una cassetta di musica! Si è dipendenti in tutto e per tutto, da ciò che la società ha costruito per ingabbiarci, imprigionarci, renderci proni e servizievoli verso quella stessa società i cui componenti si stracciano le vesti in casi come questi, fingendo rabbia e indignazione; quella stessa società in cui i componenti, in caso di incidente, rissa o altro, invece di chiamare le forze dell'ordine, prendono in mano gli Smartphones e filmano la scesa, semplicemente per essere creduti quando parleranno di ciò che hanno visto!
Andando indietro nella storia, si scopre che qualche secolo fa l'azzurro era il colore delle femminucce e il rosa quello dei maschietti. Sul perché fosse così allora e perché ora sia l'esatto contrario non mi pronuncio: non saprei spiegarlo, mentre mi pare evidente che il colore abbinato a questo o a quel sesso, sia solamente un'etichetta come ce ne sono tante altre.
I ragazzini che fanno commenti stupidi, evidentemente non hanno ricevuto un'educazione adeguata e sufficiente a comprendere la stupidità di talune affermazioni, men che meno validi esempi al riguardo. Considerato che un frutto non cade mai lontano dalla pianta dove è nato e si è sviluppato, mi chiedo e vi domando: dove sono i genitori di questi ragazzini? Che cosa hanno insegnato loro?

Ciao Aspirante Filosofo58! Sono d'accordo con te. Anzi, ti assicuro che (essendo io di questa generazione fatta di like) percepisco dentro i miei coetanei un enorme vuoto... non hanno voglia di sapere, di conoscere... non hanno la minima idea di cosa fare della loro vita, non hanno una passione, né un hobby... le uniche cose importanti sono tik tok e instagram! La cosa più brutta è vedere ragazzi che vanno a un liceo scientifico (in cui dovrebbero esserci, in linea teorica, gli elementi migliori) essere tali e quali alla massa di ignoranti fuori le mura della scuola. (Ignoranti inteso come chi non vuole sapere, non chi non sa tutto poiché inteso in questo senso siamo tutti ignoranti)
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una è la verità: La Scienza.

Pio

#3
Quando frequentavo le superiori 40 anni fa circa, c'era un bullismo terribile, di cui sono stato pure vittima. Quando ho fatto la naja negli alpini c'era un bullismo durissimo che spesso arrivava alla violenza fisica. Avendo figli giovani mi sento di dire che adesso non siamo più a quei livelli. Adesso è più un bullismo virtuale, da social, da cui puoi benissimo svicolare, spegnendo lo smartphone o non frequentando quel particolare social che frequentano i bulli che ti perseguitano. È un bullismo che si accanisce soprattutto sull'immagine, che è la cosa più importante per i giovani attuali ( e per tantissimi loro genitori che li educano bene a parole, ma male con l'esempio). Il bullismo è sempre esistito. Nei college inglesi e tedeschi della fine ottocento era terribile, sadico e ritualizzato quasi. Personalmente sono sopravvissuto, forse perdendo quell'innocente fiducia che avevo da bambino verso gli altri. Ho lottato e lotto ancora per ritrovarne un po'. Comunque mi ha reso più forte. Seppur umiliato e offeso ho capito che resistere alla malvagità altrui alimenta la volontà di bene in te. Come superare una malattia o un limite ti rende più forte. Molti giovani di oggi sono però fragilissimi psicologicamente. Un terzo soffre di disturbi psichici che faticano a superare.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)