Full Metal Jacket

Aperto da Jacopus, 06 Agosto 2023, 22:47:27 PM

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Jacopus



Vi sono moltissime recensioni di questo film in rete e su carta. Questo vuole solo essere un mio insignificante riconoscimento rispetto ad un film monumentale. Ed è anche una lettura indicata solo per chi ha visto il film almeno due volte, perchè non ne farò una storia o una sintesi, ma mi soffermerò solo su alcuni momenti fondamentali. Per la precisione i momenti sono tre e sono quelli che sono corredati da una colonna sonora fatta di rumori piuttosto che da suoni, rumori inquietanti come di fischi o di porte arrugginite che si aprono a fatica.
Il primo momento è quello relativo all'aggressione collettiva e notturna di tutti i commilitoni contro "Leonard Lawrence Palla di Lardo", reo di non essere in grado di soddisfare il sergente istruttore Hartman, che pertanto puniva tutto il plotone per le mancanze di Palla di Lardo. Il secondo momento culminante è quello dell'omicidio-suicidio di Palla di Lardo e del sergente istruttore Hartmann. Ed il terzo, infine, è quello dello scontro a fuoco con la cecchina vietnamita al termine del film. In solo questi tre spezzoni viene usata questa colonna sonora inquietante e disturbante e pertanto vi deve essere un filo che li collega.
Ed il filo è il "tradimento". I commilitoni puniscono Palla di Lardo, tradendo il cameratismo, perchè a loro volta puniti dal sergente istruttore. Palla di Lardo tradisce sè stesso, uccidendosi e Jocker tradisce la sua personalità non violenta, uccidendo la cecchina vietnamita.
Non è possibile dare una interpretazione autentica di cosa volesse dimostrare o rappresentare Kubrick e del resto tutte le grandi opere diventano autonome dal loro autore e mandano i più disparati messaggi a secondo delle epoche e degli interpreti.
A me sembra che il messaggio che voglia dare Kubrick in merito a questi tradimenti, sia la loro inevitabilità, poichè collegati con le istituzioni che li organizzano e che disciplinano i traditori. Lo stesso Jocker, uccidendo la cecchina dimostra che, finito il tempo dei giochi intellettuali, alla fine è la violenza a muovere la storia e le istituzioni umane ed è una violenza che nasce dalla organizzazione sociale e non dalla struttura psicologica innata dell'uomo.
Sarebbe bello poter intervistare Kubrick su questi argomenti, ma si intuisce una certa vicinanza con un modello rousseauiano ed anti-hobbesiano nei confronti della vita. L'uomo, buono di nascita, viene piegato dalla società a diventare cattivo, captivus, ovvero prigioniero, prigioniero come si sente spesso il soldato di leva e metaforicamente tutti coloro che vivono nelle società complesse della storia. Al termine del film, mentre il plotone si inoltra verso il fiume dei Profumi, Jocker, dopo aver ucciso la cecchina, significativamente dice "ed ora non ho più paura". Ha in realtà finalmente accettato il Leviatano che lo gestisce, e grazie ad esso non ha più quella paura, che era il meccanismo fondamentale da cui Hobbes traeva la necessità della costituzione delle organizzazioni di potere (Lo stato reale assolutista, nel caso specifico).
Attraverso questi temi, Full Metal Jacket racconta la stessa trama di "Apocalypse Now" e di "La Sottile Linea Rossa", nei quali ancora una volta il tema è il dissidio fra libertà ed istituzioni, fra potere e violenza. In tutti e tre i film, l'unica possibilità di redenzione però è data dalla morte. Non c'è mai un lieto fine. Kubrick ci aggiunge una nota grottesca e iperealistica, solo sulla quale si potrebbe scrivere una seconda recensione, allorquando il plotone inizia a cantare la canzone d'infanzia "viva Topolino".
Invidio chi non ha ancora mai visto questo film, perchè mi piacerebbe rivederlo come se fosse la prima volta.

https://www.youtube.com/watch?v=LqNVBDuZuQE
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Jean

Ciao Jack...

bella recensione, che avrei letto e a cui (quasi, mai dire mai) certamente non avrei risposto... perché pur avendone avuto l'occasione non ho mai visto il film (sì invece per gli altri due che citi) e secondariamente, perché ritengo che il molto di cui ci si possa privare (la visione di un film, la lettura di un libro, una cena, lo studio di..., una vacanza ecc.) valorizzi il poco (secondo la propria misura) di cui si fa esperienza. 
Il mio poco, specie con l'avanzare dell'età, è sempre più riempito (?) di tempi e spazi vuoti... un nulla d'agosto, per dire (e se questo è il riempimento pensa te quello che non lo è...).   

Ma, truffaldina chiusura del post... dichiarar l'invidia per chi (metaforicamente) non abbia ancora riempito la pancia con del buon cibo diversamente cucinato, sì d'averne la possibilità di goderne all'occasione, mi ha fatto riflettere...

Riallacciandomi all'episodio di un film comico in cui veniva pagato l'odore del cibo col suono delle monete... direi che pur non avendolo visto, di codesto film i momenti salienti da te evidenziati mi son giunti, seppur non nell'interezza dell'arte cinematografica almeno in quella (tua, parziale)  descrittiva-narrativa, così come l'odore (Suskind docet) è parte dell'esperienza dell'alimentarsi  e concorre al nutrimento:

https://www.affaritaliani.it/costume/ingrassi-solo-a-guardarlo-studio-conferma-l-odore-di-cibo-fa-ingrassare-489517.html

Tuttavia il fulcro della tua recensione (su cui gli interessati – Ipazia in primis - potrebbero dibattere) è questo:

... finito il tempo dei giochi intellettuali, alla fine è la violenza a muovere la storia e le istituzioni umane ed è una violenza che nasce dalla organizzazione sociale e non dalla struttura psicologica innata dell'uomo.

che ritengo attuale, considerato quanto sta accadendo alla luce dell'est... ormai sono diverse centinaia di migliaia le persone a cui è stata tolta la luce della vita...

 
un cordiale saluto

Jean  

Ipazia

Sotto il segno di Eraclito ci siamo ancora. E la farsa ONU, con le sue emanazioni sociosanitarie, appartiene sempre più ad un giurassico in attesa del meteorite.

C'è un tempo per l'egemonia (in senso gramsciano) e uno per la forza (cit. Phil), direbbe l'ecclesiaste. Sgonfiata la bufala ONU post bellica, egemonizzata Wall Street, si torna alla forza.

Lo sapevano anche i padroni occidentali del vapore. Mica sono imbecilli come chi vi si affida a prescindere (The project for the new american century).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri