Unione Europea > Organizzazione Mondiale Multinazionali

Aperto da Gyta, 30 Gennaio 2024, 10:40:14 AM

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niko

#30
Citazione di: Gyta il 01 Febbraio 2024, 08:21:09 AMOh mio dio..!!! (In inglese suona meglio però..) Oh, my God!!

Dunque, riassunto (di alcuni interventi precedenti):
Chissenefotte degli agricoltori che perdono la loro (leggi: NOSTRA) terra e il loro sostentamento.
Chissenefrega se pagheremo tre volte tanto prodotti sul mercato senza controllo alcuno (di tali prodotti).
Chissenefrega se gli inquinanti (trattori a diesel) vengono usati fuori dall'Europa.
Chissenefrega se neppure i nazinazionalisti deputati a bruxelles riescono ad essere coerenti nella loro politica nazinazionalista.
(in tal caso) L'attività produttiva è (ammesso e non concesso!) fisicamente in Italia ma non Italiana.
Gli agricoltori sono una categoria che (cerca di) difende 1)i propri interessi che sono gli interessi 2)dei commercianti che venderanno le loro merci, 3)dei camionisti che le trasportano, 4)del consumatore che le acquista, 5)dell'economia italiana e 6)dello Stato Italiano che ne è la sintesi.
Non è necessario riferire il concetto alle BR, il problema dello Stato Imperialista delle Multinazionali era già stato sollevato da Lenin nel l'Imperialismo:

e comunque è altrettanto non necessario essere un cultore del pensiero di Marx per notare l'assoluta coincidenza tra imperialismo e multinazionali, in entrambi i casi la politica è volta al monopolio non alla collaborazione, non al consorzio;

seppure vi siano ancora individui che continuano a sostenere l'assurdità secondo cui il libero scambio e la leale concorrenza siano, in questa realtà politica mondiale, tuttora possibili. (l'argomento non si esaurisce certo in due righe se vogliamo essere seri, è auspicabile però perlomeno la volontà di distinguere ciò che senza tanti giri di parole emerge netto, non è necessario essere degli economisti per constatare se una normativa è un imbroglio e non è finalizzata al bene comune, bella parola che però ancora esiste)

p.s. : provate a scrivere nella pagina di google traduci in inglese: "Oh, mio dio"  :))  Mamma santa!!!! (FATELO VI PREGO!!!)
comunque penso che "Oh" sia internazionale..



Gyta, io mi interesso di storia e politologia, e ti posso garantire che scrivere letterarlmente: Stato Imperialista delle Multinazionali, in maiuscolo, e con l'acronimo SIM, non e' un riferimento a Lenin, e neanche alla telefonia mobile.

Ma a strutture che volendo portare in modo fantasmatico la guerra, la lotta armata, il combattentismo (e non la rivoluzione) laddove essa non c'era, cioe' in Italia, dovevano in qualche modo identificare in modo fantasmatico e proiettivo il nemico, l'archetipo del nemico (il putativo "SIM") laddove esso "non c'era", o meglio c'era eccome, in senso lato, come nemico di classe, ma non era unitario o unitariamente mobilitato e non corrispondeva, nel bene o nel male, a singoli individui (persone) del tutto non egemonizzabili e gestibili su un piano politico e culturale e di cui fosse giustificata, da parte degli autoproclamatisi "combattenti", l'eliminazione fisica in contesti non di immediata autodifesa (agguati terroristici). Sono questi gli errori, teorici, e secondo me storicamente ricorrenti, del populismo, che e' una contestazione "alle multinazionali", e dintorni, su base spontaneista, individualista e piccolo borghese.

Pure Salvini, in campagna elettorale ha detto testualmente di essere contro le multinazionali. Tra poco, saranno contro le multinazionali pure gli azionisti di maggioranza, delle multinazionali stesse.

Che cosa sia il terrorismo lo ha gia' detto Marx: la lotta del piccolo borghese che non accetta la societa' di massa, e che, con i suoi atti violenti e sostanzialmente impotenti, vorrebbe porre se stesso come avanguardia e fulgido esempio delle masse. Non capendo, con cio', l'impersonalita' del meccanismo, che idealmente vorrebbe combattere, e di cui fa parte. Non capendo che se ne ammazzi uno, di politicante o sfruttatore, se non hai costruito consenso e egemonia, se non hai costruito vera forza e organizzazione, al posto di quello che hai ammazzato ne mettono su al potere un altro, senza che il mondo cambi, in meglio, di una virgola, e poi a te che hai fatto l'atto terrorista ti prendono, ti ammazzano, o ti mettono in galera a vita, e di testa calda come te che ammazzera' un politico a caso, due giorni dopo ce ne sara' un'altra (a maggior gloria, putativa, dell'ideologismo terrorista), e cosi' via all'infinito. Condizione impersonale in cui l'individuo "medio" non liberato, socialmente ecceedente, polarizzato tra istanze del proletariato e della borghesia, si trova a vivere e a lottare, iperpersonalizzata in chiave ideologica, e in questo caso di odio, anziche' accettata e portata alle sue estreme conseguenze. Se qualcuno fosse tornato indietro nel tempo e avesse ammazzato Hitler nella culla, e poi fosse tornato a casa sua nel duemila tutto soddisfatto, a parita' di altre condizioni in Germania sarebbe andato al potere il terribile gerararca reazionario e antisemita Hans von Wustel, e non sarebbe cambiato niente, a parte il nome. Inerzia delle cose che non si muovono, o si muovono per poco, quando la forza non e' sufficiente.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: Gyta il 01 Febbraio 2024, 08:21:09 AMOh mio dio..!!! (In inglese suona meglio però..) Oh, my God!!

Dunque, riassunto (di alcuni interventi precedenti):
Chissenefotte degli agricoltori che perdono la loro (leggi: NOSTRA) terra e il loro sostentamento.
Chissenefrega se pagheremo tre volte tanto prodotti sul mercato senza controllo alcuno (di tali prodotti).
Chissenefrega se gli inquinanti (trattori a diesel) vengono usati fuori dall'Europa.
Chissenefrega se neppure i nazinazionalisti deputati a bruxelles riescono ad essere coerenti nella loro politica nazinazionalista.
(in tal caso) L'attività produttiva è (ammesso e non concesso!) fisicamente in Italia ma non Italiana.
Gli agricoltori sono una categoria che (cerca di) difende 1)i propri interessi che sono gli interessi 2)dei commercianti che venderanno le loro merci, 3)dei camionisti che le trasportano, 4)del consumatore che le acquista, 5)dell'economia italiana e 6)dello Stato Italiano che ne è la sintesi.


E' interessante l'idea che gli agricoltori tutelano gli interessi di tutti. Probabilmente non hanno neanche la capacità di comprendere in cosa consiste l'Interesse di tutti. Interesse dei consumatori é pagare meno i prodotti agricoli, mentre interesse degli agricoltori é che gli stessi prodotti abbiano prezzi alti, per cui già su questo sono in conflitto d'interesse. 
Interesse dei consumatori é che vengano utilizzati il meno possibile elementi chimici, mentre interesse dei coltivatori é utilizzarne in quantità adeguata per ottimizzare la produzione, e anche in questo sono in conflitto.
Credo che la soluzione trovata, dalle istituzioni europee, di dare maggiore potere di coordinamento delle coltivazioni alle multinazionali specializzate, sia una soluzione molto intelligente. In ucraina in pochi anni le stesse multinazionali hanno fatto miracoli, certamente anche perché si sono trovate ad avere a che fare con un popolo ucraino mentalmente molto aperto.
Nella vecchia Europa, invece, ci si trova ad avere a che fare con mentalità antiquate, che rifiutano l'innovazione, e naturalmente anche con pregiudizi ideologici che poi appaiono evidenti anche leggendo i post di questo topic.
Io comunque ho fiducia nel progresso, e credo che queste frizioni non lo bloccheranno. 

daniele22

Citazione di: sapa il 01 Febbraio 2024, 10:13:03 AMLasciando per un attimo da parte gli imperialismi e le multinazionali e per tornare all'agricoltura e alle proteste degli agricoltori europei che in questi giorni balzano agli onori della cronaca, vorrei sottolineare alcuni punti: 1) la protesta è, essenzialmente, rivolta contro le istituzioni europee, che, da anni, tentano di riequilibrare, abbassandolo, il montante di finanziamenti e sovvenzioni alle aziende agricole. A dispetto di ciò, quindi in contraddizione, la nuova PAC prevede una cosiddetta transizione green del mondo agricolo,  con la quale si  vorrebbe che  le imprese di produzione del settore primario si trasformassero in "guardiani del territorio". La botte piena e la moglie ubriaca è una chimera, se si vogliono abbassare le sovvenzioni all'agricoltura, bisogna promuovere l'intensivazione delle coltivazioni, non certo le estensivazioni, a meno di non remunerare molto di più le produzioni, a scapito però dei consumatori finali. In pratica, si vorrebbe che l'agricoltore continuasse a presidiare le campagne, evitandone lo spopolamento,  ma, detto in parole povere, in modo più ecocompatibile. Per far ciò, si vorrebbe arrivare ad un consumo di agrofarmaci e concimi ridotto del 50%, rispetto all'attualità. E qui, volendo, si potrebbe discutere tanto, ma non lo farò in questa sede, per brevità 2) sul punto 1 si innesta un'altra questione, cioè quella delle aperture dei nostri mercati a produzioni simili alle nostre, ma di provenienza extra europea. Gli agricoltori, su questo, hanno ragione da vendere, perchè spesso queste importazioni disturbano il nostro mercato interno, indirizzandolo al ribasso anche perchè riguarda prodotti ottenuti spesso senza il rispetto delle norme etiche che, tranne qualche caso sporadico, da noi sono imposte. Il problema dell'uso, nei prodotti extra UE importati,  di sostanze chimiche vietate in Europa in realtà sarebbe un falso problema per il consumatore europeo, se venissero monitorati adeguatamente i vari lotti alle dogane. Sarebbe, tutt'al più, un problema per i produttori extra UE. D'altra parte, se si vogliono far crescere le economie dei paesi in via di sviluppo, che sono essenzialmente agricole, non possiamo certamente chiudere i nostri mercati alle loro produzioni. Se, insomma, vogliamo aiutare i migranti a casa loro, affinchè non si imbarchino in massa verso le nostre coste, dobbiamo comprare anche i loro prodotti agricoli, che non sono necessariamente di scadente qualità, ma che costano sicuramente meno. 3) una delle lamentele che gli agricoltori europei alzano più spesso in questi giorni, si riferisce al cosiddetto set-aside, cioè all'abbandono della coltivazione in certi terreni. In realtà, la pratica di finanziare la non coltivazione risale agli anni 80-90 e aveva lo scopo, allora, di arginare le sovrapproduzioni interne e quindi di salvaguardare i mercati, perciò gli agricoltori stessi. Andò a finire che questi finanziamenti furono sfruttati sui terreni marginali, cioè quelli scarsamente produttivi e quindi l'obiettivo risultò inefficace e la norma fu soppressa. Per il momento mi fermo qui, ma ci sarebbe tanto da parlare. Sto con gli agricoltori ma, in questo caso, giudico velleitaria e sbagliata la querelle antieuropea, anche perchè so per esperienza che la protesta che oggi sembra unitaria e comune a tutti gli agricoltori europei, in realtà nasconde spinte ( a volte anche giuste, per carità) nazionaliste a salvaguardia dei propri orticelli nazionali. Se non si è contenti della PAC, si chieda di cambiarla, in primis esprimendo un voto alle prossime elezioni, poi organizzandosi. Sotto il profilo agricolo l'Europa ha un suo perchè, da molti anni. Non engo che  a volte si sia sbagliato, ma non credo si possa pensare di tornare indietro. Certo, sentir parlare di proteste dei "contadini" infastidisce, perchè gli agricoltori di oggi sono a tutti gli effetti degli imprenditori e se si mettono a fare i conti, come fa ogni buon imprenditore, capiscono di dover chiudere.
Dal tuo discorso non riesco a capire se agli agricoltori in generale andrebbe bene di essere espropriati dietro pagamento di una congrua somma oppure no. Immagino di no per quello che dici sulla situazione in cui si trovano e per la quale forse auspicherebbero una via di uscita che li vedesse essere ancora agricoltori. Non capisco infine se vi sia un interesse poco visibile nelle proteste. Sarebbe importante avere coscienza di questa cosa anche perché l'agricoltura, in primo luogo per tradizione, sarebbe comunque un interesse nazionale, almeno per me che la penso diversamente da anthonyi

anthonyi

Certo Daniele che l'agricoltura é un interesse nazionale. Ma tu dove lo vedi  che le scelte del parlamento europeo danneggiano l'agricoltura? Secondo me la rafforzano rendendola più efficiente e meno inquinante. 

Ipazia

Lenin aveva ragione sull'imperialismo "fase suprema del capitalismo", ma nella sua epoca lo Stato nazionale non era totalmente sussunto alla forma imperiale del capitale che si è attuata solo dopo la seconda guerra mondiale, con una perdita progressiva di potere deliberante e operativo da parte degli stati nazionali.

Era necessaria la globalizzazione economica per ridurre il mondo a SIM e gli stati nazionali dell'area SIM a meri fantocci esecutori di geopolitiche e geoeconomie decise al di fuori dei riti grotteschi delle democrazie parlamentari ridotte a parcheggio di scappati di casa a disposizione dei lobbisti, i commessi viaggiatori dello Stato lmperialista delle Multinazionali.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Gyta


CitazioneChe cosa sia il terrorismo lo ha gia' detto Marx: la lotta del piccolo borghese che non accetta la societa' di massa, e che, con i suoi atti violenti e sostanzialmente impotenti, vorrebbe porre se stesso come avanguardia e fulgido esempio delle masse. Non capendo, con cio', l'impersonalita' del meccanismo, che idealmente vorrebbe combattere, e di cui fa parte. Non capendo che se ne ammazzi uno, di politicante o sfruttatore, se non hai costruito consenso e egemonia, se non hai costruito vera forza e organizzazione, al posto di quello che hai ammazzato ne mettono su al potere un altro, senza che il mondo cambi, in meglio, di una virgola, e poi a te che hai fatto l'atto terrorista ti prendono, ti ammazzano, o ti mettono in galera a vita, e di testa calda come te che ammazzera' un politico a caso, due giorni dopo ce ne sara' un'altra (a maggior gloria, putativa, dell'ideologismo terrorista), e cosi' via all'infinito. Condizione impersonale in cui l'individuo "medio" non liberato, socialmente ecceedente, polarizzato tra istanze del proletariato e della borghesia, si trova a vivere e a lottare, iperpersonalizzata in chiave ideologica, e in questo caso di odio, anziche' accettata e portata alle sue estreme conseguenze. Se qualcuno fosse tornato indietro nel tempo e avesse ammazzato Hitler nella culla, e poi fosse tornato a casa sua nel duemila tutto soddisfatto, a parita' di altre condizioni in Germania sarebbe andato al potere il terribile gerararca reazionario e antisemita Hans von Wustel, e non sarebbe cambiato niente, a parte il nome. Inerzia delle cose che non si muovono, o si muovono per poco, quando la forza non e' sufficiente. (Niko)
Su questo sono assolutamente d'accordo e sono altrettanto certa che lo sia pure Ipazia!
Penso che sia naturale a caldo inneggiare al fuoco.. ma è chiaro che una rivoluzione necessita di una mutazione del pensiero e non può essere forzata.. ciò non toglie che visto che non siamo eterni e viviamo ora, non solo sia lecito, ma si debba in ogni modo possibile contrastare ciò che riteniamo dannoso, controproducente e contrario alla nostra libertà di individui, al nostro sostentamento, e non ultima alla nostra legittima aspirazione alla felicità ed al benessere.
Se qualcuno mi sta schiacciando la testa cerco di divincolarmi quanto posso e se non ho la forza sufficiente a farlo uso qualunque mezzo a mia disposizione.. augurandomi che non si debba giungere al vita mia morte tua.. di fronte quest'ultima ipotesi.. non saprei prevedere..

p.s. : da idiota precisina ho cercato "Hans von Wustel" salvo capire solo dopo che era un nome di fantasia..:))
CitazioneSe non si è contenti della PAC, si chieda di cambiarla, in primis esprimendo un voto alle prossime elezioni, poi organizzandosi. Sotto il profilo agricolo l'Europa ha un suo perchè, da molti anni. Non engo che  a volte si sia sbagliato, ma non credo si possa pensare di tornare indietro. Certo, sentir parlare di proteste dei "contadini" infastidisce, perchè gli agricoltori di oggi sono a tutti gli effetti degli imprenditori e se si mettono a fare i conti, come fa ogni buon imprenditore, capiscono di dover chiudere. (sapa)
Mah.. le europee comunque sono tra 5 mesi.. nel frattempo è ovvio che si cerchi di frenare di un poco il disastro..

CitazioneDal tuo discorso non riesco a capire se agli agricoltori in generale andrebbe bene di essere espropriati dietro pagamento di una congrua somma oppure no. Immagino di no (daniele22)
E immagini bene. (Seppure non sia una "congrua somma")
Vorrei fare presente che sul web e anche youtube le informazioni si trovano (io ho postato qualcosa)..
anche se i media italiani tacciono quasi..

CitazioneE' interessante l'idea che gli agricoltori tutelano gli interessi di tutti. Probabilmente non hanno neanche la capacità di comprendere in cosa consiste l'Interesse di tutti. (anthonyi)
Molti contadini sono laureati in scienze agrarie, hanno medie imprese, efficienti.. senza nulla togliere allo stereotipo della vecchietta che munge le capre e heidi (quella a cui sorridevano i monti)..
"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

sapa

Citazione di: daniele22 il 01 Febbraio 2024, 14:13:58 PM
Dal tuo discorso non riesco a capire se agli agricoltori in generale andrebbe bene di essere espropriati dietro pagamento di una congrua somma oppure no. Immagino di no per quello che dici sulla situazione in cui si trovano e per la quale forse auspicherebbero una via di uscita che li vedesse essere ancora agricoltori. Non capisco infine se vi sia un interesse poco visibile nelle proteste. Sarebbe importante avere coscienza di questa cosa anche perché l'agricoltura, in primo luogo per tradizione, sarebbe comunque un interesse nazionale, almeno per me che la penso diversamente da anthonyi

Sul discorso degli espropri per l'agrivoltaico non mi esprimo, perchè non so quasi nulla e, dai video postati da gyta relativi al Piemonte non capisco se si tratterebbe di servitù di elettrodotto per collegare alla rete gli impianti, per i quali la pubblica utilità ci può stare,  o di espropri proprio per la realizzazione degli impianti, per i quali la pubblica utilità mi pare francamente improbabile. Normalmente, gli espropri per pubblica utilità vengono realizzati da enti o ditte a partecipazione pubblica, non da privati e all'espropriato si concede un indennizzo a valore di mercato. Quindi, logico che gli agricoltori rimangano abbastanza indifferenti. Per l'altro aspetto, quello degli interessi poco visibili nelle proteste, io direi di no. Gli agricoltori devono però mettersi d'accordo con sè stessi, perchè se si oppongono, anche giustamente a seconda dei casi, all'intenzione espressa dalla nuova PAC di ridurre del 50% l'uso di pesticidi e fertilizzanti, di fatto fanno il gioco delle multinazionali della chimica. Multinazionali, queste, tipo Bayer, Syngenta, Corteva ecc, che con il mondo agricolo hanno sempre flirtato e che hanno visto negli ultimi anni calare i loro fatturati. L'agricoltura, come dici giustamente, è un interesse nazionale, non vedo come potremmo pensare di diventare totalmente o in massima parte dipendenti dalle importazioni di generi alimentari, al di là del made in italy che è una formula cara ai consumatori verso i quali esportiamo, più che a quelli nostrani.

Gyta

Generalmente cerco di parlare con minima cognizione di causa, in questo caso le notizie che ho sono sufficienti a me, alle mie di scelte, leggendo però difficoltà a reperire info tento una sintesi estrapolata da interviste frammentarie e spezzettate.

I punti chiave sono:
contro le direttive di bruxelles in vigore da gennaio (scritte tra l'altro secoli fa),
riguardano la coltivazione a rotazione (e questo ci può stare.. tranne in alcuni casi..e non da calendario però! )
L'obbligo di non coltivare il 4% del terreno al fine di rientrare negli incentivi economici,
taglio del 50% degli incentivi, aggiunta dell'irpef, assenza di benefici sui carburanti
(i pesticidi non c'entrano, già sono normati da tempo), l'ingresso di merci dall'estero esenti da certificazioni(è sufficiente l'autocertificazione), l'esproprio di terre da parte di privati anche stranieri e multinazionali al fine di installare fotovoltaico non per destinazione d'uso del posto, il razionamento di acqua in zone a rischio siccità a favore di corsi d'acqua dove però l'acqua per i pesci già non è mai mancata, l'abbattimento dei prezzi di vendita e il vertiginoso aumento per l'acquisto delle materie prime. Quindi bruxelles  ma anche chi non conosce il terrorio, la conformazione, le reali esigenze.
(ora scappo ;-)



"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

sapa

Citazione di: Gyta il 01 Febbraio 2024, 18:20:53 PMGeneralmente cerco di parlare con minima cognizione di causa, in questo caso le notizie che ho sono sufficienti a me, alle mie di scelte, leggendo però difficoltà a reperire info tento una sintesi estrapolata da interviste frammentarie e spezzettate.

I punti chiave sono:
contro le direttive di bruxelles in vigore da gennaio (scritte tra l'altro secoli fa),
riguardano la coltivazione a rotazione (e questo ci può stare.. tranne in alcuni casi..e non da calendario però! )
L'obbligo di non coltivare il 4% del terreno al fine di rientrare negli incentivi economici,
taglio del 50% degli incentivi, aggiunta dell'irpef, assenza di benefici sui carburanti
(i pesticidi non c'entrano, già sono normati da tempo), l'ingresso di merci dall'estero esenti da certificazioni(è sufficiente l'autocertificazione), l'esproprio di terre da parte di privati anche stranieri e multinazionali al fine di installare fotovoltaico non per destinazione d'uso del posto, il razionamento di acqua in zone a rischio siccità a favore di corsi d'acqua dove però l'acqua per i pesci già non è mai mancata, l'abbattimento dei prezzi di vendita e il vertiginoso aumento per l'acquisto delle materie prime. Quindi bruxelles  ma anche chi non conosce il terrorio, la conformazione, le reali esigenze.
(ora scappo ;-)






Ciao Gyta, la questione della riduzione dei pesticidi non è assolutamente marginale, ma dirimente e preoccupa molto. Te lo dico per esperienza, poichè da 40 anni svolgo attività di consulente fitoiatrico in agricoltura convenzionale e biologica. Senza gli agrofarmaci, le produzioni agricole sono destinate a ridursi molto, perciò o si alzano i prezzi dei prodotti agricoli, o i redditi degli agricoltori andranno calando ulteriormente. Non so se le multinazionali della chimica stanno soffiando sul fuoco delle proteste, ma il problema esiste ed è molto sentito. Ci sarebbe molto da discutere su questo tema, ma non è la sede giusta. Riguardo agli espropri per agrofotovoltaico,  dai video che hai postato non capisco come stiano effettivamente le cose: un esproprio è un trasferimento coatto di proprietà. Come si può pensare che una proprietà privata possa essere alienata coattivamente verso un altro privato? Potrei capire un esproprio da parte dello Stato, che poi dà il terreno in concessione  a termine a una ditta privata. In concessione, non in proprietà. Io sono comproprietario di circa 15 ettari di vigneto nel forlivese ( Romagna), nel podere passa la linea dell' alta tensione. Circa 6 mesi fa mi è arrivata la raccomandata di una ditta di fotovoltaico, che era interessata ad acquistare i terreni, al prezzo di mercato maggiorato del 25%, o ad un affitto trentennale, a canone maggiorato del 50%. Ho telefonato e ho rifiutato, mi hanno detto che se ci ripensavo loro erano molto interessati, perchè potevano allacciarsi facilmente all' alta tensione. E qui è finita la storia. Se un giorno mi arrivasse l' avviso di esproprio da parte dello Stato, dovrei, obtorto collo, accettarlo. Da parte di una ditta privata, sarebbe una cosa dell' altro mondo e chiamerei i carabinieri.


anthonyi

Citazione di: sapa il 01 Febbraio 2024, 19:58:50 PMCiao Gyta, la questione della riduzione dei pesticidi non è assolutamente marginale, ma dirimente e preoccupa molto. Te lo dico per esperienza, poichè da 40 anni svolgo attività di consulente fitoiatrico in agricoltura convenzionale e biologica. Senza gli agrofarmaci, le produzioni agricole sono destinate a ridursi molto, perciò o si alzano i prezzi dei prodotti agricoli, o i redditi degli agricoltori andranno calando ulteriormente. Non so se le multinazionali della chimica stanno soffiando sul fuoco delle proteste, ma il problema esiste ed è molto sentito. Ci sarebbe molto da discutere su questo tema, ma non è la sede giusta. Riguardo agli espropri per agrofotovoltaico,  dai video che hai postato non capisco come stiano effettivamente le cose: un esproprio è un trasferimento coatto di proprietà. Come si può pensare che una proprietà privata possa essere alienata coattivamente verso un altro privato? Potrei capire un esproprio da parte dello Stato, che poi dà il terreno in concessione  a termine a una ditta privata. In concessione, non in proprietà. Io sono comproprietario di circa 15 ettari di vigneto nel forlivese ( Romagna), nel podere passa la linea dell' alta tensione. Circa 6 mesi fa mi è arrivata la raccomandata di una ditta di fotovoltaico, che era interessata ad acquistare i terreni, al prezzo di mercato maggiorato del 25%, o ad un affitto trentennale, a canone maggiorato del 50%. Ho telefonato e ho rifiutato, mi hanno detto che se ci ripensavo loro erano molto interessati, perchè potevano allacciarsi facilmente all' alta tensione. E qui è finita la storia. Se un giorno mi arrivasse l' avviso di esproprio da parte dello Stato, dovrei, obtorto collo, accettarlo. Da parte di una ditta privata, sarebbe una cosa dell' altro mondo e chiamerei i carabinieri.


Considera sapa che meccanismi di esproprio sono già previsti per impianti energetici, come per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi. Comunque l'esproprio non lo fa l'azienda privata, lo fanno le autorità per l'energia dopo aver verificato la necessità è opportunità di usare proprio quella localizzazione.

niko

#40
Citazione di: Ipazia il 01 Febbraio 2024, 15:26:23 PMLenin aveva ragione sull'imperialismo "fase suprema del capitalismo", ma nella sua epoca lo Stato nazionale non era totalmente sussunto alla forma imperiale del capitale che si è attuata solo dopo la seconda guerra mondiale, con una perdita progressiva di potere deliberante e operativo da parte degli stati nazionali.

Era necessaria la globalizzazione economica per ridurre il mondo a SIM e gli stati nazionali dell'area SIM a meri fantocci esecutori di geopolitiche e geoeconomie decise al di fuori dei riti grotteschi delle democrazie parlamentari ridotte a parcheggio di scappati di casa a disposizione dei lobbisti, i commessi viaggiatori dello Stato lmperialista delle Multinazionali.


Sara' ma io resto convinto che ci sia di (molto) meglio, anche teoreticamente, oltreche' umanamente, nell'ambito della, diciamo cosi', "critica marxista"...

da marxista non sento proprio il bisogno, di certe "ambiguita' " (e intendo ambiguita' populiste nella misura in cui puntano il dito sui falsi problemi, perche' il destino dello stato nazione in se', per un marxista e', o almeno dovrebbe essere, e rimanere, un falso problema; pupazzi, lobbisti, commessi viaggiatori, son tutti giri di parole, che dicono solo la fascinazione per l'uomo forte, per lo stato forte, per lo stato etico, e per i bei tempi andati: per me bisogna guardare avanti, sempre, i morti non ritornano, mai, nel bene e nel male, figuriamici gli stati nazione. Il capitale, e soprattutto il profitto, e' un problema in se', come fenomeno sociale dissociativo e alienante, non e' un problema solo nella misura in cui controlla o sottomette lo stato. O c'e' lucidita' nell'analisi, o certe beghe di condominio smettono presto di interessarmi, in quanto tali.).



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Citazione di: Marx-Engels Il Manifesto del Partito Comunista cap. I-Borghesi e ProletariVediamo dunque come la borghesia moderna è essa stessa il prodotto d'un lungo processo di sviluppo, d'una serie di rivolgimenti nei modi di produzione e di traffico.

Ognuno di questi stadi di sviluppo della borghesia era accompagnato da un corrispondente progresso politico. Ceto oppresso sotto il dominio dei signori feudali, insieme di associazioni armate ed autonome nel Comune, talvolta sotto la forma di repubblica municipale indipendente, talvolta di terzo stato tributario della monarchia, poi all'epoca dell'industria manifatturiera, nella monarchia controllata dagli stati come in quella assoluta, contrappeso alla nobiltà, e fondamento principale delle grandi monarchie in genere, la borghesia, infine, dopo la creazione della grande industria e del mercato mondiale, si è conquistata il dominio politico esclusivo dello Stato rappresentativo moderno. Il potere statale moderno non è che un comitato che amministra gli affari comuni di tutta la classe borghese.

Già Marx aveva capito che il "comitato d'affari" non si sarebbe fermato allo stato nazione e che il mercato mondiale avrebbe istituito uno stato mondiale con le stesse caratteristiche. Ovvero il SIM. Lo sbracamento della sinistra arcobalenata non riguarda lo stato-nazione, ma la resa di fronte a Davos.

La sbalinata finita in catene a Budapest mica è andata a Davos, a Wall Street, o a Kiev a picchiare i neonazi dichiarati Azov. E' andata in Ungheria per la gioia di Soros e di tutti i filo impero canaglia Nato. A pensar male si fa peccato, ma ...


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: Ipazia il 01 Febbraio 2024, 21:02:15 PMGià Marx aveva capito che il "comitato d'affari" non si sarebbe fermato allo stato nazione e che il mercato mondiale avrebbe istituito uno stato mondiale con le stesse caratteristiche. Ovvero il SIM. Lo sbracamento della sinistra arcobalenata non riguarda lo stato-nazione, ma la resa di fronte a Davos.

La sbalinata finita in catene a Budapest mica è andata a Davos, a Wall Street, o a Kiev a picchiare i neonazi dichiarati Azov. E' andata in Ungheria per la gioia di Soros e di tutti i filo impero canaglia Nato. A pensar male si fa peccato, ma ...





Diciamo piuttosto che Marx sapeva correttamente usare il singolare in un discorso filosofico. 

Incredibilmente, il singolare, con le sue regole di uso grammaticali e sintattiche esiste, non e' un complotto, non e' neanche un segnale di allarme del Marx profeta del Bene per indicare i complotti metatestuali del nemico borghese e non lo ha inventato Soros: si usa comunemente per indicare un concetto, e il suo uso non esclude, la pluralita' dei casi singoli dal concetto indicati, anzi spesso la allunde;

lo stato=gli stati: 

Il potere statale=i (vari) poteri statali.

grammaticalmente accettabile se si vuole indicare quanto hanno in comune tutti gli stati o tutti i poteri statali; se poi chi scrive si e' formato su Hegel, questo uso atratto e sintetico del singolare e' la cosa piu' naturale del mondo.

Rileggi il brano con calma e non ci troverai nessun complotto mondiale, e nessun superstato mondiale. Gli stati ipoteticamente costitutivi del (tuo) super stato, fanno perfino e tutt'ora la guerra, tra di loro. E la facevano pure ai tempi di Marx.

Quanto agli sbalinati, capisco la moda (socratico/populista) di non avere a priori rispetto per niente e per nessuno, e mai per l'intelligenza, di nessuno, almeno finche' costui non dimostri, presso un relativistico presente esteso, di essere un "uomo forte" sparando una cazzata abbastanza grossa, un rutto o un colpo di arma da fuoco; e obbiettivamente questo non e' il caso di Ilaria, e non per le tette.

Ma l'Ungheria fa (gia') parte, della nato e dell'ue. Il discredito, che l'Ungheria getta su stessa, ma fosse pure il discredito sorosiano gettato da un fantomatico complotto, ricade, sulla nato e sull'ue.

E' normale, avere problemi di ordine pubblico se tolleri i neonazisti e le loro celebrazioni. Bastava mettere in galera le persone giuste e non quelle sbagliate e nulla sarebbe successo. Ah gia', ma pure Trump...e pure la Meloni...


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Viene in mente Vandana Shiva, noglobal, noquello noaltro, no fertilizzanti "fatti con gli stessi materiali delle bombe", complotti a gogo, e finchè nessuno ti da retta si parla e si parla.. un giorno in Sri Lanka gli han dato retta, sono finiti senza cibo e con la gente che assaltava il palazzo del governo. Lei ancora circola e da interviste contro i "fertilizzanti-bomba", sorride, beata lei. Occhio a giocare coi fertilizzanti! E' curioso che lei come Lenin, profezie di macroeconomia come se piovessero, tutto corretto secondo i seguaci.. però poi la fame si sente.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: niko il 01 Febbraio 2024, 23:00:37 PME' normale, avere problemi di ordine pubblico se tolleri i neonazisti e le loro celebrazioni. Bastava mettere in galera le persone giuste e non quelle sbagliate e nulla sarebbe successo. Ah gia', ma pure Trump...e pure la Meloni...



Mi risulta che la celebrazione in Ungheria fosse ufficiale. Chi le manifestava contro, manifestava contro il governo. Se poi chi manifesta contro il governo commette anche reati penali, non c'é da meravigliarsi se viene arrestato. 

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