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Tutto scorre

Aperto da Jean, 03 Luglio 2019, 17:20:09 PM

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Jean

Mentre la Sea Wacht stava manovrando più o meno lecitamente, barchini su barchini scaricavano migranti a decine (nella sola Lampedusa... immaginarsi altrove) e dai confini est dell'Italia – 243 km, quasi il doppio di quelli messicani-americani che Pr. Trump vuol chiudere con il famoso muro -  giungeva e giunge quotidianamente un altro flusso cui ne vanno aggiunti altri da varie direzioni.

Una "buona" legge per il mare che affermi un "principio" come prospetta Ipazia, unito ad un muro alla Trump (per intanto allestito nei punti critici dei confini del Friuli Venezia Giulia) e... molti altri provvedimenti di cui si potrebbe parlare lungamente, fermeranno il surriscaldamento climatico e le temperature tropicali dell'estate (con giugno passato alla storia climatologica a causa dell'ormai famoso "teschio africano")?

Son fenomeni diversi (clima e migrazioni) ma sempre nella categoria "flussi" che divengono ingestibili quando oltrepassano una certa soglia. 
Avrai voglia a ritirarti sulle montagne quando il livello del mare inonderà gran parte della pianura padana... producendo dei "migranti nostrani" che dubito saranno entusiasticamente accolti...

Penso che la frammentazione (in questo caso dell'unica aggregazione in cui potremmo contare qualcosa, l'Europa) riduce forze e possibilità e se per finalità politiche non si vogliono vederne i limiti confidando di poter fare da soli arriverà il momento quando interverrà la ditta di espurghi condutture il cui il titolare ha dato il nome "tutto scorre" (è vera, se non ci credete potrei mandarvi una foto...) per dire che tutte le questioni, al fondo, son filosofiche...

 
Cordialement
Jean  

paul11

#1
Caro Jean,
la mia personale riflessione è che i flussi, lo scorrere delle situazioni,dei problemi che il tempo propone, o sono affrontati con stile vecchio per gestire nuove questioni, che poi sono i soliti ,ma più veloci del tempo della decisione e più complessi, in quanto la matassa è grande e trovare il bandolo è assai difficoltoso.
La mia constatazione è che vi sono miriadi di analisi anche serie su ogni singolo fenomeno, ma nessuno è in grado di affrontarli, anche perché impossibile da gestire, come singola persona,ma che dico, come singolo Paese, ma che dico, come intera umanità.....
Prima che ci si metta d'accordo, prima che ci si metta ad un tavolo a discutere, e anche se tutto fosse d'accordo..........la soluzione riguarderebbe un passato ,perchè intanto il fluire sempre più veloce del tempo ha costruito e creato nuovi scenari. La soluzione nasce già vecchia.

Ricordo una bella metafora di Giorgio Gaber, nel suo teatro canzone: il cacciatore e il beccaccino.
Il beccaccino ha un volo del tutto imprevedibile, non si può colpire dove è adesso, poiché il suo volo vira repentinamente, si alza, si abbassa, va a dritta, va a manca. Bisogna anticipare il volo, colpire in un punto vicino a dove adesso si trova, ma non precisamente quel punto, forse un po' più in su, forse un po' più in giù....
Manca una cultura che preveda l'anticipo di una dinamica, che abbia capacità visionarie di prevedere quale scenario vi sarà non domani, che il diman è già passato nell'oggi, ma un poco più in là. Non è semplice, prima di tutto perché si dovrebbe aver coscienza di un problema, che significherebbe "sentirlo", poi cominciare a studiarlo seriamente e pensarlo per generazioni. Preoccuparsi del dopodomani, e ancora più in là, attualizzare all'oggi quel che potrà essere il futuro. Ma soprattutto la coscienza dovrebbe sentire quel problema "come mio", e temo manchi questa premessa.Siamo tutti affaccendati ad altro

Ipazia

"Merita di essere signore del suo tempo colui che si limita ad anticiparlo", disse qualcuno. Ma il tempo nostro è un tardo impero bizantino in cui Filemazio, "protomedico, matematico, astronomo, forse saggio," si trova "ridotto come un cieco a brancicare attorno". Panta rei: non resta che seguire il flusso, imparando a nuotare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jean

Anche il tempo al governo di Tsipras pare concluso, con l'eterno ritorno dell'opposto, la destra in questo caso. 
Ma, allacciandomi alla metafora del beccaccino di Gaber, ricordo nella di lui ultima visione l'impossibilità di distinguere la destra dalla sinistra... ben più in là (a mio parere) di quella del Celentano ancora impostata sulla divisione del mondo in rock e lento... ma Gaber essendo per tutti non lo è di ognuno...

Lo stile "vecchio" richiamato dall'amico paul allo stesso modo non appartiene ad uno schieramento; Plinio (appunto) il Vecchio rivela il sommo segreto: per funzionar l'antidoto dev'esser assunto "cum grano salis", un piccolo quid che fa la differenza tra un momentaneo sollievo e la guarigione. 

Qui in altri topic si discute del problema del giorno, di tutti i giorni ormai... la questione migranti.
Adatto (eh, paul, te la sei scelta ganza la locuzione congiuntiva...) che ogni soluzione veda la luce quando è di già sorpassata dai nuovi scenari emergenti, tuttavia qualcosa bisogna pur fare... come scegliere?

Ci sarà un motivo se la storia riporta episodi di re e potenti a consulto da saggi sovente senza titolo (e quasi mai istruzione) al più indaffarati a cucinar la poca ortica per pranzo?

Certo potreste chiedere, intanto che cercate d'imparar a nuotar nel flusso che via via, ahinoi, assume la consistenza ed olezzo d'una ben differente acqua... ove si trovi appunto quel saggio magari di poco o null'altro dotato se non di quel minuscolo granellino di salis...

Forse dubitate che anche l'uomo solo al comando non debba render conto alla moltitudine di  vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba che lo supportano? 
Alcuno, al comando, è solo... essendo l'espressione di interessi coalizzati che ne determinano l'azione. 
Interessi contro altri interessi, è sempre stato e sarà cosi, come ci ricordava il Qoelet tanto caro all'utente J.Sebastian (tutto scorre, utenti compresi...).

Per chiudere, ove "dimori" quel granello di salis non saprei dirlo, al più sensazioni... ma dove non c'è ne son (quasi) sicuro... ma in merito ognuno ha le sue rispettabilissime opinioni.

 
Cordialement
Jean

Jean

Tutto scorre, anche il traffico, quando va bene...

Fatalità ieri percorrevo in auto la Firenze-Bologna, con un ritardo di mezz'ora sul previsto... ho preferito riposarmi prima del viaggio ed è stato un bene, perché ci sarebbero state alte probabilità d'incappare proprio nel luogo – coincidenza lo stesso dell'anno scorso - dell'incidente tra Tir avvenuto ieri. 
Dopo una mezz'ora di coda, grazie al navigatore di google sono uscito e rientrato dall'autostrada, dov'è rimasto un morto e prodotto l'ennesimo materiale con cui infarcire di retorica i telegiornali.

La verità, presentata in questo video (che è indispensabile vedere per seguire il seguito del discorso):
https://www.iene.mediaset.it/2019/news/bologna-incidente-tir-autostrada-incendio-camionisti_470936.shtml

si presta ad alcune considerazioni, non strettamente collegate.

1.     Basterebbe, per interrompere del tutto il fenomeno, la revoca della patente a vita per l'autista e il controllo di tutta l'attività della ditta che dovrebbe essere anch'essa penalmente perseguibile (i titolari) in casi accertati. Il nostro ministro dei trasporti che ne pensa?
 
2.     In altro topic Acquario parla delle nuove mafie, quella nigeriana in particolare. Pur se anche le mafie scorrono (nel senso che il loro posto vien preso da altre) tuttavia, come molti commenti al video proposto indicano, non sembra plausibile che quella "storica" si sia ritirata... dietro ogni nero c'è un bianco che ci guadagna, è scritto in un commento. L'inerenza col mio post sta nella domanda: cos'è una mafia? Necessariamente un'estesa organizzazione od anche illeciti comportamenti appresi ed attuati per proprio vantaggio a danno e sulla pelle d'altri e della collettività?
 
3.     In altri topic Eutidemo porta avanti la sua idea di legalità, di cui condivido gran parte, specie perché fornisce (pur se altri utenti ne hanno opinione diversa) documenti, accordi, dichiarazioni... numeri e riferimenti. Su tale materiale che  avrei difficoltà a reperire più che non sulle idee, analisi storiche, analisi politiche, prospettive, aspettative ecc. mi baso per il mio (parziale e personale) giudizio, mai definitivo e sempre work in progress, come per tutto, d'altronde. 
L'inerenza col mio post sta nella domanda: le dichiarazioni a botta calda, sull'onda dell'emotività e sovente stimolando quella che vien definita "pancia" delle persone, non è che lasciando il tempo che trovano (come l'ennesima tragedia stradale pur se numericamente limitata come quella di ieri parrebbe confermare) contribuiscono alla perdita di fiducia della collettività nelle istituzioni?
 
 
Cordialement
Jean

Ipazia

Citazione di: Jean il 31 Luglio 2019, 11:01:26 AM
In altro topic Acquario parla delle nuove mafie, quella nigeriana in particolare. Pur se anche le mafie scorrono (nel senso che il loro posto vien preso da altre) tuttavia, come molti commenti al video proposto indicano, non sembra plausibile che quella "storica" si sia ritirata... dietro ogni nero c'è un bianco che ci guadagna, è scritto in un commento. L'inerenza col mio post sta nella domanda: cos'è una mafia? Necessariamente un'estesa organizzazione od anche illeciti comportamenti appresi ed attuati per proprio vantaggio a danno e sulla pelle d'altri e della collettività?

Il solito paternalismo bianco. Come se i neri non sapessero gestirsi le porcate da soli. Ruanda, Somalia, Eritrea, Congo, Sud Sudan, Nord Nigeria (Boko Haram), ...

I bianchi (mafiosi) si sono ritirati dove il tasso di profitto è più alto e sicuro: appalti, accoglienza migranti (c'è anche una frase celebre), riciclo di capitali illegali. Prostituzione e droga li possono tranquillamente lasciare agli africani. A buon rendere ...

Cos'è la mafia ? Una impresa economica liberal-liberista. Ottima per profitti e a tutele crescenti per rischio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Tutto scorre.. fortunamente lascia una traccia sulla sabbia, o su un grafico..




Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jean

Citazione di: Ipazia il 31 Luglio 2019, 14:59:44 PM
Citazione di: Jean il 31 Luglio 2019, 11:01:26 AM
In altro topic Acquario parla delle nuove mafie, quella nigeriana in particolare. Pur se anche le mafie scorrono (nel senso che il loro posto vien preso da altre) tuttavia, come molti commenti al video proposto indicano, non sembra plausibile che quella "storica" si sia ritirata... dietro ogni nero c'è un bianco che ci guadagna, è scritto in un commento. L'inerenza col mio post sta nella domanda: cos'è una mafia? Necessariamente un'estesa organizzazione od anche illeciti comportamenti appresi ed attuati per proprio vantaggio a danno e sulla pelle d'altri e della collettività?

Il solito paternalismo bianco. Come se i neri non sapessero gestirsi le porcate da soli. Ruanda, Somalia, Eritrea, Congo, Sud Sudan, Nord Nigeria (Boko Haram), ...

I bianchi (mafiosi) si sono ritirati dove il tasso di profitto è più alto e sicuro: appalti, accoglienza migranti (c'è anche una frase celebre), riciclo di capitali illegali. Prostituzione e droga li possono tranquillamente lasciare agli africani. A buon rendere ...

Cos'è la mafia ? Una impresa economica liberal-liberista. Ottima per profitti e a tutele crescenti per rischio.

Buongiorno @Ipazia,

sembri informata ed intervieni su quasi ogni argomento venga discusso sul forum, supportandolo (ti rendo merito) in questa fase che vede storici ed anziani per vari motivi "distanti". I tuoi post mostrano la cura che gli dedichi, connotandoli del  tuo stile inconfondibile.

Piaccia o meno è soggettivo, la questione, per me, è che mi riesce difficile seguirti, certamente per mie mancanze ma anche a causa della forma ermetica che vi applichi, del dare sovente per scontata la conoscenza al tuo stesso livello di una problematica e del "tono" che nel tempo si è "indurito".

Ultimo, troppa carne al fuoco... la mia poca padronanza della grammatica fatica a collegare soggetti ed oggetti, così che rimango col dubbio d'averti compreso.
Quanto sopra per entrare nel merito della tua gradita risposta, riferita ad una parte del post, nella quale mi sfugge il soggetto cui ti riferisci: chi fa del paternalismo bianco?

Ho riportato il commento di Giuseppe Esposito che supporta e conferma quello di Fabio Guardasole (tra i primi a postare, insieme 267 like e nessun dislike... vorrà pur dire qualcosa) e grammaticalmente interpretando dovrebbero essere costoro i latori del paternalismo bianco, il sottoscritto considerate anche le loro opinioni trova plausibile (come ho scritto) la loro ipotesi.

Del Ruanda, Somalia, Eritrea, Congo, Sud Sudan, Nord Nigeria... non ho le conoscenze che mi permettano di formulare un giudizio sulla gestione delle porcate in casa loro... ma rilevo una cosa elementare, che tali infausti atti (di Boko Haram ho qualche notizia, inteso come verificata su più fonti) sono ovviamente a danno della loro stessa etnia, quale sia il loro grado di autonomia in un contesto differente (nel caso quello di Castel Volturno) forse solo un'inchiesta giudiziaria (se mai ci sarà)  potrebbe far luce.

Riguardo il buen retiro della mafia, quello dal quale si manovrano i sottostanti che arrivano sino alla manovalanza, qualcuno disse di guardare il alto e dov'è stato possibile attuarlo, magari in quarant'anni, si sono scoperchiate alcune (pochissime e solo parzialmente) pentole, ad esempio questa: 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/08/peppino-impastato-linchiesta-sul-depistaggio-e-la-pista-che-arriva-a-gladio-tutti-i-pezzi-mancanti-40-anni-dopo-lomicidio/4330087/

 
L'edulcorata definizione di mafia con cui – chiudendo - sintetizzi il fenomeno, lascia sullo sfondo il sacrificio (a danno e sulla pelle) di chi ha dato la vita per contrastarla, es. Falcone e Borsellino. Ognuno di una questione coglie gli aspetti che gli sono peculiari.
 
 
Cordialement
Jean

Jean

Citazione di: InVerno il 31 Luglio 2019, 15:17:46 PM
Tutto scorre.. fortunamente lascia una traccia sulla sabbia, o su un grafico..





 
Buongiorno @InVerno,

dopo qualche tentativo per trovare in internet la provenienza dei grafici che proponi ho desistito... anche vi fossi riuscito... quale il tuo pensiero al riguardo? 

Sicuramente numeri (e grafici) son più rappresentativi delle parole ma con i due strumenti insieme c'est plus facile...
 
Cordialement
Jean

InVerno

Citazione di: Jean il 01 Agosto 2019, 11:38:06 AMBuongiorno @InVerno,

dopo qualche tentativo per trovare in internet la provenienza dei grafici che proponi ho desistito... anche vi fossi riuscito... quale il tuo pensiero al riguardo?

Sicuramente numeri (e grafici) son più rappresentativi delle parole ma con i due strumenti insieme c'est plus facile...

Cordialement
Jean
Il primo si spiega da se, ad un aumentare della disparità tra i redditi alti e bassi, la scomparsa della classe media, è corrisposto un aumento della polarizzazione politica e fratturazione culturale delle nazioni. E' un buon grafico perchè la tesi attuale sarebbe che i "populisti" sarebbero dei gonzi presi in ostaggio da dei pifferai, e la soluzione sarebbe quella di spiegare ai gonzi di essere gonzi. Visto che fin'ora non è andata molto bene con questi "spiegoni", tanto varrebbe discutere delle cause reali di questa deriva politica.
Il secondo grafico mette in relazione sempre la disparità reddituale, questa volta con il numero di brevetti registrati, suggerendo che l'innovazione non è fatta da pochi CEO ben pasciuti, ma da una popolazione non ricattata dalla bolletta di fine del mese. Lo stesso ovviamente dicasi dei consumi. E' un grafico che ci dice che il capitalismo si sta mangiando la terra da sotto i piedi attraverso i capitalisti stessi.
Il terzo grafico è invece quello che può far prendere dei brividi lungo la schiena, illustrando il tentativo di globalizzazione della Belle Epoquè terminato nella prima guerra mondiale. Le transazioni, le migrazioni, le esportazioni salgono la china del grafico e poi incontrano uno scoglio, e precipitano a picco. Oggi stiamo ancora salendo la china, e non sappiamo se davanti troveremo un altro scoglio.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: Jean il 01 Agosto 2019, 11:36:53 AM


Buongiorno @Ipazia,

sembri informata ed intervieni su quasi ogni argomento venga discusso sul forum, supportandolo (ti rendo merito) in questa fase che vede storici ed anziani per vari motivi "distanti". I tuoi post mostrano la cura che gli dedichi, connotandoli del  tuo stile inconfondibile.

Grazie. Ho qualche annetto. Letto molto e di tutto, ma tendo a ragionare con la mia testa guardando il mondo in continua trasformazione che mi sta attorno.

CitazionePiaccia o meno è soggettivo, la questione, per me, è che mi riesce difficile seguirti, certamente per mie mancanze ma anche a causa della forma ermetica che vi applichi, del dare sovente per scontata la conoscenza al tuo stesso livello di una problematica e del "tono" che nel tempo si è "indurito".

Dipende dagli argomenti. La filosofia è soft. Politica ed economia sono hard.

CitazioneQuanto sopra per entrare nel merito della tua gradita risposta, riferita ad una parte del post, nella quale mi sfugge il soggetto cui ti riferisci: chi fa del paternalismo bianco?

Ho riportato il commento di Giuseppe Esposito che supporta e conferma quello di Fabio Guardasole (tra i primi a postare, insieme 267 like e nessun dislike... vorrà pur dire qualcosa) e grammaticalmente interpretando dovrebbero essere costoro i latori del paternalismo bianco, il sottoscritto considerate anche le loro opinioni trova plausibile (come ho scritto)la loro ipotesi.

Il paternalismo bianco è quella cosa per cui si tende ad assolvere sempre gli africani attribuendo tutte le colpe ai capitalisti cattivi, bianchi per definizione. Io cerco di dare ad ognuno le sue responsabilità e quelle degli africani a oltre mezzo secolo dalla decolonizzazione sono enormi. Tanto in termini di corruzione politica, che di degrado sociale, economico e civile (basti pensare all'ex Rodhesia ora Zimbabwe: roba da rimpiangere i peggiori colonialisti razzisti bianchi). A tutte queste schifezze si aggiunga che l'Africa è l'unico continente che non ha ancora attuato una decente politica demografica, preferendo scaricare l'esubero demografico sul resto del mondo con modalità ricattatorie (boat people). Il salto verso la procreazione responsabile lo ha fatto persino l'India (che ora si compra le nostre acciaierie !).

Per questo ritengo che le mafie africane siano perfettamente in grado di gestirsi da sole soprattutto nel campo dove la violenza è pane quotidiano: droga, prostituzione e caporalato. Quelle italiane (bianche) certamente sovraintendono, ma non fino al punto di trattare i neri come dei minus habens da teleguidare come la vulgata "umanitaria" vuole far passare.

CitazioneL'edulcorata definizione di mafia con cui – chiudendo - sintetizzi il fenomeno, lascia sullo sfondo il sacrificio a danno e sulla pelle di chi ha dato la vita per contrastarla, es. Falcone e Borsellino. Ognuno di una questione coglie gli aspetti che gli sono peculiari.

Falcone e Borsellino, come l'arcivescovo Romero, sono eroi due volte perchè sapevano che sarebbero stati schiacciati dalla morsa tra il potere legale e quello illegale totalmente collusi. Romero avrà pensato alla vita eterna, Falcone e Borsellino non so. La mia definizione non è edulcorata, è tragica: capitalismo è mafia. Non ci si libera dalla mafia se non ci si libera dal capitalismo.

Cordialement
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Ipazia il 01 Agosto 2019, 17:22:22 PMIl paternalismo bianco è quella cosa per cui si tende ad assolvere sempre gli africani attribuendo tutte le colpe ai capitalisti cattivi, bianchi per definizione. Io cerco di dare ad ognuno le sue responsabilità e quelle degli africani a oltre mezzo secolo dalla decolonizzazione sono enormi.
Fammi capire, in occidente per te (e ne ho letti di tuoi post, se non tutti quasi) E' colpa dei capitalisti sempre e comunque, in Africa, li dove il capitalismo è ancora più selvaggio e irregolato invece, non sempre e comunque. Curioso. Ben inteso che in linea di massima sono d'accordo con te, le malefatte coloniali sono spesso fonte di autocommiserazione pelosa, allo stesso tempo è difficile immaginare che comunità come quelle africane si adattino perfettamente al modus occidentale e facciano un salto tecnologico di quasi un millennio senza essere "un pò confusi".
E' un pò come se spedissero gli italiani avanti nel tempo nel 3.000dc (ma anche indietro) e ci si aspettasse che questi si adeguino nel giro di due generazioni  ai "tempi nuovi". D'altro canto è vero, Singapore fu una colonia inglese ed oggi sta benissimo, la corruzione dei sultanati arabi e i tribalismi africani NON sono un inevitabile conseguenza del colono bianco ma il fatto che non si siano ancora attrezzati a dovere va ancora a vantaggio dello sfruttamento occidentale, perciò è lecito credere che lo sfruttamento occidentale sia una forza per la conservazione di questo baillame anzichè la sua soluzione.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Il capitalismo imperversa ovunque e non fa sconti a nessuno, ma  gli africani ci mettano del proprio per complicarsi e complicarci la vita. Basta guardare le mappe demografiche e il genere di guerre che imperversano per rendersene conto. Se non possiamo fare confronti con l'occidente, li possiamo però fare con l'Asia dove i presunti mille anni di arretratezza se li sono bevuti all'incirca nello stesso tempo della decolonizzazione africana, ma con risultati assai diversi in termini di organizzazione sociale. Non di ricchezza certo, ma di senso dello stato. E della cooperazione tra stati.

Perchè è proprio su questo che l'Africa rivela la sua incapacità di resistere alle sirene del Mercato, vendendo per un Kalashnikov o una Toyota da impiegare in guerre tribali la sua primogenitura sovrana. E mentre si scannano in guerre tribali non riescono minimamente a gestire le enormi ricchezze di cui dispongono (perchè alcuni stati le hanno realmente) per realizzare quello stato sociale che eviterebbe le epidemie e carestie. E gli esodi biblici, dovuti pure alla loro incapacità di procreare responsabilmente. Cosa che ormai tutto il mondo, anche dei paesi più arretrati economicamente, ha imparato a fare.

Resistere a tali esodi e "stili di vita" ritengo sia l'unica maieutica che li costringerà a colmare il gap spremendosi un pochino il cervello e l'anima.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jean

Cfr post 4

Tutto scorre, anche il traffico, quando va bene...


La verità, presentata in questo video (che è indispensabile vedere per seguire il seguito del discorso):
https://www.iene.mediaset.it/2019/news/bologna-incidente-tir-autostrada-incendio-camionisti_470936.shtml

si presta ad alcune considerazioni, non strettamente collegate.

1.Basterebbe, per interrompere del tutto il fenomeno, la revoca della patente a vita per l'autista e il controllo di tutta l'attività della ditta che dovrebbe essere anch'essa penalmente perseguibile (i titolari) in casi accertati. Il nostro ministro dei trasporti che ne pensa?




oggi: https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/08/06/news/bologna_incidente-232934923/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1


L'ennesima sciagura nello stesso luogo, sempre un camionista con un'età (62) un tempo da pensione. Anche questo lascerà vedove e rabbia, il traffico riprenderà a scorrere in attesa del prossimo. Oggi il buco nella montagna ha la precedenza, prima era il ponte e domani qualcos'altro di grosso... le singole vite son troppo piccole e gli interessi coinvolti son alti alti alti...


J4Y    

bobmax

Tutto scorre. Ma se tutto, veramente tutto scorre, allora... nulla scorre!
Affinché qualcosa scorra, occorre infatti che vi sia qualcos'altro che non scorre.
Ma non vi è nessuna cosa che non scorra.

Se tutto appare scorrere, non vi sarà allora solo lo scorrere stesso?

Non vi è nessuno che vive, nessuno che muore. Solo la vita.

Non vi è nessuno, neppure, ovviamente, me stesso.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.