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Tutti in pannolino!

Aperto da Fharenight, 07 Marzo 2017, 02:51:24 AM

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Jacopus

#75
CitazioneE' da questa apparentemente banale diversificazione che io giungo alla conclusione che è pura ipocrita convenienza umana quella di sostenere che fare sesso tra persone dello stesso sesso è amore, mentre il sesso poligamo od orgiastico o tra individui con un'immensa differenza d'età è eticamente immorale, quindi, perciò, non vi diamo il beneplacito legale sociale, anche perché magari potreste illudervi che ci siano uguaglianze tra l'amore nel sesso omosessuale e l'amore in altre pratiche sessuali orgiastiche.
Oppure che è permesso alcolizzarsi o rovinarsi la vita alle mangiasoldi, ma se lavori non delinqui e ti vuoi drogare sei discriminato.

Ancora una volta, solo per restare a questo punto, c'è della confusione. Due persone dello stesso sesso posso immaginare che si possono amare e in questo amore rientrare anche pratiche sessuali. Si tratta normalmente di due persone adulte, consenzienti, che devono essere tutelate nei loro diritti.
I rapporti orgiastici invece non hanno bisogno di essere tutelati. Non credo che si pretenda di chiedere gli assegni familiari ad un partecipante ad un orgia. Se invece un orgiasta viene licenziato solo perché nel suo tempo libero si dedica al sado-maso, credo che in questo caso debba essere tutelato anche lui.
La poligamia è un'altra cosa ancora. Personalmente credo che vi sia una forma di dominio laddove un genere può disporre dell'amore di molteplici soggetti dell'altro genere, che vengono visti come un insieme collettivo privo di individualità, però in questo caso subentrano anche le istituzioni e la storia di una cultura. Del resto una forma di poligamia attenuata esiste già anche qui da noi, attraverso quelle famiglie allargate di persone che hanno divorziato e si sono risposate. Se i rapporti con la prima moglie sono buoni si presentano rapporti poligamici, almeno nel senso della cura dei figli, che è uno degli scopi della unione fra generi.
I rapporti fra persone adulte e minorenni non possono essere autorizzati proprio per tutelare i minorenni che in questo caso sono la fascia debole. La lotta contro le discriminazioni esiste proprio per tutelare le fasce deboli e non le fasce peccatrici, è questo il punto. Il minorenne quindi va tutelato esattamente come il pederasta che vuole vuole fare "comin out" ed ha paura perché il bullo di paese, rinforzato da quello che ha detto Don Salvatore, lo perseguita.
Chi, infine, si droga o si alcolizza ha diritto ad essere curato. Il discrimine esiste laddove questo diritto viene disatteso, perchè si tratta di dipendenze per le quali esistono delle strutture pubbliche i Ser.t. che si occupano di questa fascia di popolazione. Chi invece è omosessuale non ha diritto ad essere curato semplicemente perché non si tratta di una patologia, allo stato attuale delle conoscenze mediche.
Se queste conoscenze mediche le ritenete frutto di complotti o del demonio dovete però essere coerenti e interrompere le cure a base di omeoprazolo che vi hanno curato l'ulcera e tutte le altre meraviglie che ci hanno allungato la vita di 20-30 anni mediamente.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Duc in altum!

**  scritto da Jacopus;
CitazioneAncora una volta, solo per restare a questo punto, c'è della confusione. Due persone dello stesso sesso posso immaginare che si possono amare e in questo amore rientrare anche pratiche sessuali.
E chi l'ha detto il dottore che l'amore comporta pratiche sessuali tra persone dello stesso sesso? Io, come tantissimi, non faccio sesso con i miei amici, eppure forse li amo più di mia moglie.
Anzi, approfitto: "...nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici..." (Gv 15, 13) -
Ecco un punto interessante: la confusione di chi pensa che l'atto sessuale omosessuale sia "amore" mentre le altre pratiche sessuali scandalose no. E' questa la discriminazione, oltre che la confusione su cosa sia l'amore, infatti, addirittura, la "donna" sta diventando un distributore automatico di figli per chi non ne può avere, per chi vuole farsi passare lo sfizio, come andare a comprare le sigarette di notte.

CitazioneSi tratta normalmente di due persone adulte, consenzienti, che devono essere tutelate nei loro diritti.
Idem per le altre, specialmente per chi accetta di vivere in un harem. Quindi seconda discriminazione,

CitazioneI rapporti orgiastici invece non hanno bisogno di essere tutelati. Non credo che si pretenda di chiedere gli assegni familiari ad un partecipante ad un orgia.
Vedi, continui a farti le leggi secondo il tuo credo, ossia, secondo ciò che a te scandalizza o conviene, un po' alla Renzi: "...io sono cattolico ma non ho giurato sul Vangelo, ma sulla costituzione!..." (fin quando riesco a racimolare voti o  a non far incavolare mia moglie, aggiungerei io!)

Inoltre il mio provocante reclamo è proprio questo: incominciamo a permettere a un uomo di poter sposare legalmente quante donne vuole, così anche per la donna, rendendo la loro relazione poligama beneficiara degli stessi diritti acquisiti dalle unioni di fatto omosex, dicendo anche che è normale e naturale, e poi vediamo se allo stato gli conviene dare gli assegni familiari ai partecipanti di quell'orgia domestica.


CitazioneDel resto una forma di poligamia attenuata esiste già anche qui da noi, attraverso quelle famiglie allargate di persone che hanno divorziato e si sono risposate.
No, questa non è poligamia. Questa è la conseguenza di un fallimento coniugale.
Noi dovremmo, invece, seguendo l'indole in cui procede il politicamente corretto (nella mia provocante rivendicazione), rendere la società in maniera tale che, così come non è scandalo che un nostro figlio o figlia scelga di essere omosex, anzi, giustamente stargli accanto, dovremmo essere lo stesso soddisfatti alla notizia che i nostri figli decidano (da adulti consenzienti) di essere sposati con un uomo che la comparte con altre femmine, o con una donna che lo condivide con più uomini. E ancora più felici dovremmo essere se essi, i nostri figli, lavorassero mentre il/la capofamiglia bivaccasse sugli stipendi dei suoi "amori".

CitazioneI rapporti fra persone adulte e minorenni non possono essere autorizzati proprio per tutelare i minorenni che in questo caso sono la fascia debole.
Ripeto in America Latina è consuetudine, è molto diffusa, la relazione tra una ragazza quindicenne/sedicenne consenziente e un uomo molto adulto. Quindi dovremmo abbassare il limite della maggiore età e avremmo risolto il problema, soprattutto per "l'amore" che si sviluppa tra le adolescenti verso quella particola classe di uomini molto adulti e con molti quattrini.

CitazioneLa lotta contro le discriminazioni esiste proprio per tutelare le fasce deboli e non le fasce peccatrici, è questo il punto.
Sì, benissimo, se non sbaglio proprio un certo Bergoglio, Papa Francesco, in questi giorno abbia attirato l'attenzione mondiale per la sua (della Chiesa Cattolica Romana quindi) arringa diretta ed efficace contro il bullismo, contro la discriminazione delle fasce deboli, ma non per questo legalizza il peccato, anzi!

Quindi la scelta, e ti ringrazio per avermi offerto questa riflessione, come tu ben fai notare, in fondo in fondo, è presa in considerazione di ciò che si reputa personalmente immorale (peccaminoso), e non secondo un criterio di giustizia e libertà equa. Ecco quindi la motivazione del perché omosex sì e poligamo no, slot-machine sì e droga no.

CitazioneChi, infine, si droga o si alcolizza ha diritto ad essere curato.
Beh, se diresti questo a chi è morto comodamente da anziano dopo essersi scolato tutta la Toscana, o fumato tutta la Jamaica, penso che non la prenderebbe tanto bene. Anzi, forse (e spero che tu comprenda che sto solo provocando scherzosamente), potrei sostenere che questa tua affermazione è molto discriminante, anche perché chi chiede ausilio e si lascia curare, viene definito persona debole, fascia debole.

Ricordo, come ho già fatto altrimenti, che solo le persone dipendenti che giungono a riconoscere lo stupefacente un problema si lasciano curare, le altre, invece, pensano che chi si debba curare sia chi non ha mai goduto della droga.

CitazioneChi invece è omosessuale non ha diritto ad essere curato semplicemente perché non si tratta di una patologia, allo stato attuale delle conoscenze mediche.
Quindi tutte le persone omosessuali che chiedono (loro, personalmente) aiuto, perché sostengono che la loro omosessualità è un problema, sono dei pazzi?!
Quindi tutte le testimonianze di gente in principio omosex che vive serenamente la propria eterosessualità ritrovata sono dei paranoici!?

Beh, sarà pure così, ma la cosa non mi convince, nel frattempo ho trovato il testo di una canzone che, lasciati i pregiudizi e la discriminazione, può aiutare questa interessante discussione:

Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice  sono un altro uomo,  
Luca dice: prima di raccontare il mio cambiamento sessuale volevo chiarire che
se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell'uomo che su questo
argomento è diviso,
non sono andato da psicologi psichiatri preti o scienziati sono andato nel mio
passato ho scavato e ho capito tante cose di me
mia madre mi ha voluto troppo bene un bene diventato ossessione piena delle
sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni
mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare stava fuori
tutto il giorno per lavoro io avevo l'impressione che non fosse troppo vero
mamma infatti chiese la separazione avevo 12 anni non capivo bene mio padre
disse è la giusta soluzione e dopo poco tempo cominciò a bere
mamma mi parlava sempre male di papà mi diceva non sposarti mai per carità
delle mie amiche era gelosa morbosa e la mia identità era sempre più confusa  
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo  
sono un altro uomo ma in quel momento cercavo risposte mi vergognavo e le
cercavo di nascosto c'era chi mi diceva “è naturale” io studiavo Freud non la
pensava uguale
poi arrivò la maturità ma non sapevo che cos'era la felicità un uomo grande mi
fece tremare il cuore ed è li che ho scoperto di essere omosessuale
con lui nessuna inibizione il corteggiamento c'era e io credevo fosse amore sì
con lui riuscivo ad essere me stesso poi sembrava una gara a chi faceva meglio
il sesso
e mi sentivo un colpevole prima o poi lo prendono ma se spariscono le prove poi
lo assolvono cercavo negli uomini chi era mio padre andavo con gli uomini per
non tradire mia madre  
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo  
Luca dice per 4 anni sono stato con un uomo tra amore e inganni spesso ci
tradivamo io cercavo ancora la mia verità quell'amore grande per l'eternità
poi ad una festa fra tanta gente ho conosciuto lei che non c'entrava niente lei mi
ascoltava lei mi spogliava lei mi capiva ricordo solo che il giorno dopo mi
mancava
questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione
caro papà ti ho perdonato anche se qua non sei più tornato
mamma ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso ma
adesso sono padre e sono innamorato dell'unica donna che io abbia mai amato  
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo.

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Buona giornata a tutti, che questa giornata vi conceda tanta gioia e serenità.   :D
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Eutidemo

Citazione di: baylham il 27 Marzo 2017, 18:27:18 PM
Un'ultima mia osservazione.

Se i gabinetti o gli spogliatoi vanno separati per motivi "tecnici" a maggior ragione varrebbe la discriminazione sul lavoro per simili e validi motivi: un imprenditore discrimina sessualmente non perché ritiene un sesso superiore all'altro, non per mancanza di rispetto verso un sesso, ma per ragioni economiche legate a motivi "tecnici", la diversità biologica dei sessi.

Se entro in un bagno di un locale pubblico e trovo quello riservato ai maschi occupato mentre quelle delle femmine libero, l'esito della discriminazione evidenzia una disfunzione e una diseconomia. I bagni nelle abitazioni private non fanno distinzioni tra i sessi ed i gabinetti con "turca" vanno bene per entrambi. Le ragioni della separazione sono legate alla cultura sessuale, che considera una scelta non discriminatoria in relazione al sesso senza accorgersi della contraddizione latente in qualunque scelta si faccia. Sostenere l'uguaglianza giuridica dei sessi significa proprio disconoscere le differenze tra i sessi, un circolo vizioso, autoreferenziale e contraddittorio.

Non insisto oltre, mi preme ribadire che il tema della discriminazione è meno scontato di quanto appaia e andrebbe trattato "discriminando" i casi specifici in cui essa è positiva da quelli in cui è negativa.
Tema che merita un argomento apposito.

Caro Baylham,
non riesco assolutamente ad afferrare la logica del tuo ragionamento.
Ed infatti, se i gabinetti o gli spogliatoi vanno distinti per soli motivi "tecnici" di "separazione" degli ambienti (NON DI "DISCRIMINAZIONE"), ne consegue esattamente il contrario di quanto tu concludi in ambito lavorativo; ed infatti, non sussistendo in tale ultimo ambito analoghi motivi tecnici, la "discriminazione" tra uomini, donne e omosessuali non ha alcuna ragione d'essere (tanto è vero che tutti e tre sono ammessi persino in Polizia e nella FF.AA.).
Secondo me, tu confondi i cavoli con le barbabietole!
Ed infatti, per l'ennesima volta;
- un conto è la SEPARAZIONE ambientale, o di altro genere, per motivi tecnici o funzionali (tra l'altro, esistono anche i bagni per i disabili);
- un altro conto è la DISCRIMINAZIONE in ambito lavorativo, solo in ragione del sesso o delle tendenze sessuali, esclusivamente per mero immotivato pregiudizio.
Si tratta di un confronto assolutamente illogico, e che non ha alcun senso.
***
Ad ogni modo, per restare al tuo "assurdo" confronto, se entro in un bagno di un locale pubblico e trovo quello riservato ai maschi occupato mentre quelle delle femmine libero, io entro tranquillamente in quello delle femmine; perchè, in tal caso, la "necessità fisiologica" prevale sulla mera opportunità della "separazione tecnica" dei due ambienti... e nessuno/a ci ha mai trovato niente da ridire!
La disfunzione e la diseconomia io la trovo, senza offesa, solo nei tuoi paralogistici ragionamenti. 
***
Per concludere, a differenza di quanto dici tu tu, secondo me sostenere l'uguaglianza giuridica dei sessi significa proprio riconoscere che le ovvie differenze tra i sessi, non devono mai comportare un differenziato trattamento giuridico, salvo che nel caso in cui il differenziato trattamento giuridico sia giustificato da ragioni di equità e di perequazione economica (per esempio, le indennità di maternità).
Il che non costitituisce affatto una eccezione, bensì una mera conferma della regola; ed infatti, come ho già detto,è discriminatorio sia trattare in modo diverso situazioni uguali, sia trattare in modo uguale situazioni diverse.
;)

Eutidemo

Caro Duc in Altum,
alle verità "sperimentali" ci si crede non per "fede", ma per "prova"; ed invero, i fatti, se constatati accuratamente (soprattutto con esperimenti in cieco o doppio cieco), sono argomenti incontrovertibili, non meramente fideistici (per esempio, salvo avere gli occhi foderati di prosciutto, che anche tra gli animali ci siano comportamenti omosessuali, è innegabile) ;)
Ovviamente, salvo i casi di volontaria alterazione o di errore nella rilevazione dei dati; ma questo è un altro discorso, perchè, il fatto che taluno alteri i bilanci, o commetta in essi un errore di somma, non significa che la matematica sia sbagliata.
Equipare, perciò, SCIENZA e FEDE, è una cosa TREMENDAMENTE sbagliata...sia per la prima che per la seconda; non si rende un buon servigio a nessuna delle due, assimilandole impropriamente.
Ed infatti:
- Fede è sostanza di cose sperate, ed argomento delle non parventi;
- Scienza è sostanza di cose constatate, ed argomento delle parventi.
Si può incorrere in errore in entrambi i casi (perchè l'uomo non è mai infallibile, nè quando "crede" nè quando "sperimenta"), ma ciò non toglie cheSI TRATTA DI DUE MODI DI PERSEGUIRE LA VERITA' DEL TUTTO DIVERSI; i quali, a volte concordano, a volte no.
***
Quanto al fatto che "dove le credenze fideistiche che il big bang sia stato casuale o voluto sono sulle stesso piano, hanno la stessa possibilità di essere la verità assoluta", anche qui non sono d'accordo, perchè altrimenti, sia la credenza fideistica negli gnomi, sia la legge di gravitazione universale dovrebbero essere messe sullo stesso piano.
***
Quanto all'omosessualità, personalmente, non ho mai asserito che l'omosessualità sia davvero un terzo genere alla pari con quello inevitabile oggettivamente maschile o femminile; anzi, la ritengo una colossale castroneria, perchè i generi, fisologicamente, sono soltanto due (magari con qualche sfumatura tra l'uno e l'altro, nelle zone di confine).
Ma c'è davvero qualcuno così imbecille da ritenere che, in natura, esiste un terzo genere? :D
Magari esiste qualche caso di "ermafroditismo", ma di qui a parlare di un "terzo genere" ce ne passa!
Quello che penso (o meglio "constato") è che ci sono dei maschi i quali preferiscono accoppiarsi con altri maschi, e femmine le quali preferiscono accoppiarsi con altre femmine; ma sempre maschi e femmine restano, non si tratta mica di un altro "genere".
Ed entrambi meritano:
- che le loro propensioni sessuali vengano rispettate;
- di non essere discriminati in ragione delle stesse.
Tutto il polverone circa il presunto "terzo genere", è solo un polverone "mistificatorio", sollevato da qualche pretonzolo di provincia, "pour epater les bourgeoises"!
Non cascateci!
***
Quanto al fatto che un omosessuale, per ragioni religiose o di altro genere, possa preferire di essere un eterossuale e, quindi, tentare di essere "ricondizionato" in tal senso, personalmente non ci vedo niente di male.
Ciascuno, infatti, è libero di avallare o di reprimere le sue tendenze come meglio preferisce; ci mancherebbe altro.
Ovviamente, non si tratta di una "cura", perchè non è affatto "malato"; ma, se, nella sua ignoranza, gli piace crederlo, buon per lui.
Nessuno gliene farà una colpa!
Per cui, su questo, sono d'accordo con te: non si deve insabbiare la realtà di chi, vivendo l'omosessualità in prima persona, la ritiene una complicazione nel sentiero della sua esperienza terrestre, e vuole cambiare senso alla propria sessualità omosessuale, facendola diventare  eterosessuale.
***
Non sono invece d'accordo sul fatto che il matrimonio omosessuale sia necessariamente da accostare  questa pratica a quella della "porneia"; che, però, non è il termine originario della Bibbia ("zenut") bensì solo quello del traduttore greco.
Al riguardo, infatti, ricordo che:
- Per le chiese protestanti ed ortodosse il termine "porneia" è da intendersi come adulterio, fornicazione nel matrimonio,  che quindi diverrebbe causa legittima di divorzio. 
- Per la Chiesa Cattolica ciò è errato, poiché nel testo si sarebbe dovuto utilizzare più correttamente il termine  "moicheia" (adulterio)...il che, secondo me, è più corretto.
Dal punto di vista strettamente "filologico", invece, il termine ebraico originale "ZENUT"  sembra indicare il caso di un'"unione incestuosa" (non "omosessuale") che avrebbe determinato la nullità stessa del vincolo matrimoniale; in tale caso però  Gesù avrebbe ribadito una condizione nota a tutti, dicendo in sostanza che un matrimonio nullo è appunto nullo.
Ma, poichè "la lettera uccide, mentre lo spirito vivifica", secondo me quello che veramente importa è l'AMORE (che può essere "fisico" o meno, poco importa), nel senso che, se due persone maggiorenni si amano, non fa alcuna differenza se esse sia omosessuali o eterosessuali; l'importante è che, "se" c'è sesso, esso sia soltanto un mezzo per il tramite del quale l'AMORE si manifesta, e non meramente fine a sè stesso.
In altre parole, a mio modesto avviso, il vero peccato è la "LUSSURIA", cioè, il sesso ricercato come piacere in se stesso, senza autentico "amore" per l'altro; il che , secondo me, è "sempre" un peccato, sia dentro sia fuori del matrimonio (eterosessuale o omosessuale che sia).
Cioè, se il "sesso" (omo o etero) è un mezzo per manifestare l'amore, per me, non è mai peccato; mentre lo è sempre, se è esclusivamente fine a se stesso.
***
Premesso quanto sopra, ritengo una pura assurdità "controfattuale", asserire che, per principio, fare sesso tra persone dello stesso sesso NON PUO' essere amore; è PERCHE MAI?
Te lo ha detto l'uccellino? :D
Io ho avuto modo di constatare che -pur facendo sesso- ci sono coppie omosessuali che si amano sul serio, e coppie eterosessuali che non si amano affatto (e viceversa); qui, non si tratta di teorie, basta guardarsi intorno.
Quella che è pura ipocrita convenienza umana, è quella di sostenere il contrario!
Quanto al sesso al sesso poligamo o tra individui con un'immensa differenza d'età, invece,posso anche essere d'accordo con te; sebbene Abramo, Giacobbe, Davide e Salomone (pur essendo esimi esempi biblici di santità)non sarebbero stati sicuramente d'accordo con noi, perchè, da vecchi, si accoppiavano con più di una moglie fanciulla.
Quanto alle orge, si tratta di un'altra cosa ancora, che non ha niente a che vedere con l'omosessualità, con la poligamia, o con la differenza di età tra coniugi.
Senza offesa, secondo me, tu hai il difetto di fare "di tutta l'erba un fascio", senza alcun discernimento tra un caso e l'altro; ma ho notato che è un difetto molto diffuso.
::)

Sariputra

Una breve riflessione personale che c'entra solo in parte con i pannolini:
Perché il sesso è diventato una cosa così importante per noi? Perché pensiamo che dal sesso possa venire felicità? Quando dal sesso può venire solo piacere , che è una cosa diversa dalla felicità.
Perché legare il sesso all'amore, quando sappiamo benissimo che si può far sesso senza alcun amore e viceversa si può amare una persona più della propria vita senza alcun desiderio di far sesso con lei?
La felicità è un sentimento più profondo del piacere. La vera felicità è una dimensione "spirituale" della mente , mentre il piacere è la momentanea felicità di una sola parte, a parer mio, fuggevole e sempre incompleta. Infatti nel sesso alla fine è sempre presente l'insoddisfazione, ciò che è avvenuto in realtà ci appaga solo in parte e alla fine , con il passar degli anni ( e il decadere degli ormoni...) , se una mente è savia, subentra un disincanto , simile a quello di colui che ha abusato del cibo e adesso deve combattere con il diabete e l'ipertensione, quel senso di..."Sì, bello ma...quel tanto e non di più"...
La spiritualità e la religiosità, a parer mio, non si dovrebbero focalizzare troppo su questa tematica ( e qui faccio una critica alle tre religioni abramitiche in particolare...) ma spingere la persona a cercare quella dimensione interiore di vera felicità, che non ha nulla a che fare con il sesso. Così come , con una sana alimentazione, non si incorre nel dover poi usare i farmaci contro le malattie, con una mente in cui vi è comprensione della natura non materiale della felicità non si incorre poi nell'uso dei pannoloni e degli asili nido per adulti... :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Duc in altum!

**  scritto da Eutidemo:
Citazionea quella della "porneia"; che, però, non è il termine originario della Bibbia ("zenut") bensì solo quello del traduttore greco.
Grazie per la correzione, ho mancato di aggiungere: in quella greca.


CitazionePremesso quanto sopra, ritengo una pura assurdità "controfattuale", asserire che, per principio, fare sesso tra persone dello stesso sesso NON PUO' essere amore; è PERCHE MAI?
Te lo ha detto l'uccellino?
No, il Vangelo (come già ti ho mostrato precedentemente), se no non stavamo qui a discutere, ma esso potrebbe anche essere un testo frivolo e non sacra scrittura, quindi sia tu che io crediamo, per fede, alla nostra supposta verità.
E' anche questa la bellezza recondita nell'aver fede, o no??  8)


CitazioneQuanto al fatto che "dove le credenze fideistiche che il big bang sia stato casuale o voluto sono sulle stesso piano, hanno la stessa possibilità di essere la verità assoluta", anche qui non sono d'accordo, perchè altrimenti, sia la credenza fideistica negli gnomi, sia la legge di gravitazione universale dovrebbero essere messe sullo stesso piano.
E' un esempio fallace, che fa crepe da ogni parte, poiché la legge gravitazionale è un episteme, mentre al fatto che il big bang si sia avuto per accidente ci può credere solo chi crede negli gnomi.  ;)

CitazioneIn altre parole, a mio modesto avviso, il vero peccato è la "LUSSURIA", cioè, il sesso ricercato come piacere in se stesso, senza autentico "amore" per l'altro; il che , secondo me, è "sempre" un peccato, sia dentro sia fuori del matrimonio (eterosessuale o omosessuale che sia).

Esatto, condivido: la lussuria. Ecco cosa è l'atto sessuale omosessuale: un peccato di lussuria, confermato anche giuridicamente, giacché nelle unioni civili omosex, se non erro, a differenza di quelle etero, non c'è il vincolo di fedeltà. Amen e così sia!  

P.S. = ho sempre accostato, nella discussione, la lussuria omosex (altro che mezzo per manifestare l'amore!), alla lussuria etero. Entrambi peccato, quindi nessuna discriminazione. Solo che è normale che se uno vive quotidianamente a casa di Pablo Escobar, anche se non vuole drogarsi, anche se non sente nessuna attrazione per la droga, prima o poi una dose se la fa.

CitazioneSenza offesa, secondo me, tu hai il difetto di fare "di tutta l'erba un fascio", senza alcun discernimento tra un caso e l'altro; ma ho notato che è un difetto molto diffuso.
Ma se non fai di tutta l'erba un fascio incominci a discriminare (se non ad allucinare nel vedere amore nella pratica della sodomia), e siccome sei privo di ragioni per negare la libertà di autodeterminarsi anche agli altri, se non quella argomentata in virtù della tua fede, ben venga la ragione di fede della maggioranza del popolo: quindi referendum per abolire il peccato, prima si fa, prima avremo la Parusia.
Anche io desidero come cattolico dei diritti e anelo delle aspettative!  :D  ;)  :D


Pace & Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Citazione di: Sariputra il 28 Marzo 2017, 09:44:06 AM
Una breve riflessione personale che c'entra solo in parte con i pannolini:
Perché il sesso è diventato una cosa così importante per noi? Perché pensiamo che dal sesso possa venire felicità? Quando dal sesso può venire solo piacere , che è una cosa diversa dalla felicità.
Perché legare il sesso all'amore, quando sappiamo benissimo che si può far sesso senza alcun amore e viceversa si può amare una persona più della propria vita senza alcun desiderio di far sesso con lei?
La felicità è un sentimento più profondo del piacere. La vera felicità è una dimensione "spirituale" della mente , mentre il piacere è la momentanea felicità di una sola parte, a parer mio, fuggevole e sempre incompleta. Infatti nel sesso alla fine è sempre presente l'insoddisfazione, ciò che è avvenuto in realtà ci appaga solo in parte e alla fine , con il passar degli anni ( e il decadere degli ormoni...) , se una mente è savia, subentra un disincanto , simile a quello di colui che ha abusato del cibo e adesso deve combattere con il diabete e l'ipertensione, quel senso di..."Sì, bello ma...quel tanto e non di più"...
La spiritualità e la religiosità, a parer mio, non si dovrebbero focalizzare troppo su questa tematica ( e qui faccio una critica alle tre religioni abramitiche in particolare...) ma spingere la persona a cercare quella dimensione interiore di vera felicità, che non ha nulla a che fare con il sesso. Così come , con una sana alimentazione, non si incorre nel dover poi usare i farmaci contro le malattie, con una mente in cui vi è comprensione della natura non materiale della felicità non si incorre poi nell'uso dei pannoloni e degli asili nido per adulti... :)
Il "decadimento degli ormoni" provoca una differente dimensione in cui viene vissuta la felicità, il fatto che sia cronologicamente seguente a quella dove i gli ormoni sono belli pimpanti non credo sia una sorta di "saggezza" acquisita, ma una necessità mutata. A vent'anni la  prolungata mancanza di sesso si vede negli occhi, depressi o aggressivi, difficile trovare chi la viva diversamente per quanto si sforzi, anche i seminaristi. Poi con il tempo le cose cambiano, ma dubito fortemente di una dottrina che insegni ai ragazzi a vivere la sessualità come cinquantenni. L'esperienza conta, il proprio percorso conta, i mutamenti vissuti in prima persona contano, la teoria non conta niente, sopratutto su questioni cosi viscerali e chimiche, saltare le tappe è sempre una deprivazione di uno spaccato di vita. Poi che la società sia inebriata dal sesso è tutto un altro discorso. Ma è un discorso anche stupido, c'è sesso dappertutto, ma sotto forma multimediale, non reale. Se l'educazione sessuale dei nostri figli è lasciata ai film porno, siamo sicuri di vivere una società cosi "sessuale" come crediamo? A me pare che di sesso, quello vero, ce ne sia pochissimo in questa società. Le abramitiche sono ossessionate dal sesso, non parlano d'altro sopratutto oggigiorno, e la nostra morale è ancorata ad esse e ci comportiamo di conseguenza, ne parliamo tanto e ne facciamo poco.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Sariputra

#82
Citazione di: InVerno il 28 Marzo 2017, 10:19:07 AM
Citazione di: Sariputra il 28 Marzo 2017, 09:44:06 AMUna breve riflessione personale che c'entra solo in parte con i pannolini: Perché il sesso è diventato una cosa così importante per noi? Perché pensiamo che dal sesso possa venire felicità? Quando dal sesso può venire solo piacere , che è una cosa diversa dalla felicità. Perché legare il sesso all'amore, quando sappiamo benissimo che si può far sesso senza alcun amore e viceversa si può amare una persona più della propria vita senza alcun desiderio di far sesso con lei? La felicità è un sentimento più profondo del piacere. La vera felicità è una dimensione "spirituale" della mente , mentre il piacere è la momentanea felicità di una sola parte, a parer mio, fuggevole e sempre incompleta. Infatti nel sesso alla fine è sempre presente l'insoddisfazione, ciò che è avvenuto in realtà ci appaga solo in parte e alla fine , con il passar degli anni ( e il decadere degli ormoni...) , se una mente è savia, subentra un disincanto , simile a quello di colui che ha abusato del cibo e adesso deve combattere con il diabete e l'ipertensione, quel senso di..."Sì, bello ma...quel tanto e non di più"... La spiritualità e la religiosità, a parer mio, non si dovrebbero focalizzare troppo su questa tematica ( e qui faccio una critica alle tre religioni abramitiche in particolare...) ma spingere la persona a cercare quella dimensione interiore di vera felicità, che non ha nulla a che fare con il sesso. Così come , con una sana alimentazione, non si incorre nel dover poi usare i farmaci contro le malattie, con una mente in cui vi è comprensione della natura non materiale della felicità non si incorre poi nell'uso dei pannoloni e degli asili nido per adulti... :)
Il "decadimento degli ormoni" provoca una differente dimensione in cui viene vissuta la felicità, il fatto che sia cronologicamente seguente a quella dove i gli ormoni sono belli pimpanti non credo sia una sorta di "saggezza" acquisita, ma una necessità mutata. A vent'anni la prolungata mancanza di sesso si vede negli occhi, depressi o aggressivi, difficile trovare chi la viva diversamente per quanto si sforzi, anche i seminaristi. Poi con il tempo le cose cambiano, ma dubito fortemente di una dottrina che insegni ai ragazzi a vivere la sessualità come cinquantenni. L'esperienza conta, il proprio percorso conta, i mutamenti vissuti in prima persona contano, la teoria non conta niente, sopratutto su questioni cosi viscerali e chimiche, saltare le tappe è sempre una deprivazione di uno spaccato di vita. Poi che la società sia inebriata dal sesso è tutto un altro discorso. Ma è un discorso anche stupido, c'è sesso dappertutto, ma sotto forma multimediale, non reale. Se l'educazione sessuale dei nostri figli è lasciata ai film porno, siamo sicuri di vivere una società cosi "sessuale" come crediamo? A me pare che di sesso, quello vero, ce ne sia pochissimo in questa società. Le abramitiche sono ossessionate dal sesso, non parlano d'altro sopratutto oggigiorno, e la nostra morale è ancorata ad esse e ci comportiamo di conseguenza, ne parliamo tanto e ne facciamo poco.

Il mio discorso era un pò più ampio.  Intendevo dire che la spiritualità , che è ricerca di felicità autentica e duratura, e non piacere passeggero, non dovrebbe focalizzarsi troppo su queste tematiche che variano , nelle loro importanza biologica, con il variare delle età della vita. E' ovvio che gli impulsi di un adolescente o di un giovane sono diversi per intensità da quelli di un uomo di mezza età o di un vecchio ( senza generalizzare che nessuno può misurare l'entità del desiderio di un altro... :) ), ma si dovrebbe comprendere che la propria dimensione di possibile felicità non è necessariamente legata a questi impulsi, che sono necessità di soddisfazione sensoriale e non felicità spirituale.
La consapevolezza di questo fa vivere la stessa sessualità in maniera non nevrotica od ossessiva, ma dandogli la giusta dimensione ( limitata) nell'insieme della propria esperienza umana. Sembra invece che , per la cultura attuale, questo sia legato a quello e più godi di questo più hai quello. Il che è falso.
La nostra cultura attuale è tutta legata alla ricerca della felicità attraverso l'appagamento dei piaceri sensoriali ( cibo, sesso, oggetti da possedere, ecc. che darebbero la felicità) e invece ogni piacere soddisfatto ne reclama un altro, in una catena senza fine in cui scorre inconsapevole la nostra vita. E' una società del condizionamento profondo ( e funzionale al sistema economico...) dato dall'idea che la felicità non si può trovare che attraverso l'appagamento sensoriale...
Si comincia già con i bimbi in tenera età a istruirli che, se mangi la tal merendina, sarai felice, mostrandogli meravigliose immagini di bambini felicissimi e sorridenti che giocano allegri con la tal merendina in mano...il problema è che poi, questi bimbi, crescendo, continuano a crederci...

P.S. La 'saviezza' non è necessariamente legata all'età e alle esperienze. Possiamo trovare giovani 'savi' e viceversa anziani completamente attaccati ai loro piccoli piaceri possibili come zecche sulla pelle dell'animale. Si può essere disincantati della vita a vent'anni e non esserlo a novanta. Diciamo che l'esperienza dovrebbe semmai aiutare...ma spesso invece diventa un legame...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Duc in altum!

**  scritto da Sariputra:
CitazioneLa spiritualità e la religiosità, a parer mio, non si dovrebbero focalizzare troppo su questa tematica ( e qui faccio una critica alle tre religioni abramitiche in particolare...) ma spingere la persona a cercare quella dimensione interiore di vera felicità, che non ha nulla a che fare con il sesso.
Ma la felicità interiore, per una delle tre religioni, è impossibile incontrarla da soli, essa è direttamente proporzionale col credere, con l'avere fede, che essa giunga da una pace concessa da Dio, e non per un merito stoico. In soldini: Dio mi ama, se corrispondo sinceramente a questo amore ricevo la pace, e sperimento la felicità anche mentre sono nella prova più terribile.

Una volta sperimentata questa pace interiore ricevuta, non è che è per sempre, essa, inclusa la felicità che ne deriva (poiché non è mai il contrario), si allontana o si percepisce maggiormente soprattutto nella nostra condotta etico-morale. E la sessualità è una componente esistenziale importante per raggiungere e mantenere quell'equilibrio interiore. Altro che non ha nulla a che fare con il sesso.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Sariputra

Citazione di: Duc in altum! il 28 Marzo 2017, 16:55:35 PM** scritto da Sariputra:
CitazioneLa spiritualità e la religiosità, a parer mio, non si dovrebbero focalizzare troppo su questa tematica ( e qui faccio una critica alle tre religioni abramitiche in particolare...) ma spingere la persona a cercare quella dimensione interiore di vera felicità, che non ha nulla a che fare con il sesso.
Ma la felicità interiore, per una delle tre religioni, è impossibile incontrarla da soli, essa è direttamente proporzionale col credere, con l'avere fede, che essa giunga da una pace concessa da Dio, e non per un merito stoico. In soldini: Dio mi ama, se corrispondo sinceramente a questo amore ricevo la pace, e sperimento la felicità anche mentre sono nella prova più terribile. Una volta sperimentata questa pace interiore ricevuta, non è che è per sempre, essa, inclusa la felicità che ne deriva (poiché non è mai il contrario), si allontana o si percepisce maggiormente soprattutto nella nostra condotta etico-morale. E la sessualità è una componente esistenziale importante per raggiungere e mantenere quell'equilibrio interiore. Altro che non ha nulla a che fare con il sesso.

Duc, non si tratta di sminuire l'importanza della sessualità nell'individuo, visto che si tratta del piacere probabilmente più intenso che la forma materiale ci concede e dell'importanza dello stesso anche ai fini procreativi, quanto di focalizzare l'attenzione e l'insegnamento su quelle caratteristiche interiori ( di comprensione e di non-attaccamento) che fanno sì che il comportamento etico-morale di cui parli ne sia poi la conseguenza. In altre parole : è dalla comprensione della natura transitoria ed effimera che sorge la 'saggezza' nel trattare con il dovuto equilibrio queste questioni, che altrimenti paiono enormi, dirompenti , in grado addirittura di minare l'eventuale fede dell'individuo. Il tu devi funziona poco , se non c'è questa comprensione e distacco, anzi finisce quasi sempre nell'accrescere la morbosità e la ricerca di quel che devi ( deciso da altri )  fuggire. Non si tratta, nel caso della persona di fede in Dio, di relativizzare i precetti del magistero , ma bensì di mettere al primo posto quella dimensione di comprensione che fa sì che poi , i famosi precetti, diventino 'propria carne e proprio pensiero' e non qualcosa semplicemente imposto, e spesso non compreso fino in fondo...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Fharenight

#85
La discussione vedo sta andando avanti ma per mancanza di tempo non l'ho seguita, quindi riprendo dal mio ultimo post in risposta ad Eutidemo.

Eutidemo dice: "Le "discriminazioni per ragioni omofobiche"sono quelle che "sperequano" un cittadino rispetto ad un altro, solo in ragione delle sue caratteristiche omosessuali; per esempio, dovendo ridurre il personale, si licenziano esclusivamente gli omosessuali."

Questa è una baggianata, una scusa bella e buona; in vita mia non ho mai sentito o visto di una persona licenziata od emarginata solo in ragione delle sue caratteristiche sessuali. Poi, certo, bisogna vedere cosa fa e come si comporta. Se un uomo sul posto di lavoro da meccanico si presenta, invece che con la tuta, con rossetto e minigonna  mettendo in imbarazzo tutti, beh, almeno ci sarebbe da non consentirgli tale atteggiamento. Ma dovendo ridurre per forza il personale io sceglierei le persone non sposate e senza figli, quindi è probabile che finirei col licenziare involontariamente un omosessuale.

Ecco perché questa legge sarebbe pretestuosa.
Capito?

E sarebbe ancor più pretestuosa visto che si vuole paragonare la famiglia normale etero con quella omosessuale dove il figlio è generato da madre estranea e comprato dai due papà adottivi; roba mostruosa, sì, ma il mondo sta impazzendo.

Eutidemo dice: "Quanto al fatto che, a denuncia avvenuta, spetterà al giudice di interpretare e decidere se si tratta di reato o meno, questo è tipico di qualsiasi ordinamento giuridico, con riferimento a qualsiasi presunta fattispecie criminosa; non è affatto una caratteristica dei sistemi totalitari.
Per cui ti avevo chiesto: " Dimmi tu, a denuncia avvenuta, a chi mai dovrebbe spettare di decidere se si tratta di reato o meno?
Ad un postino?"
Sarò pure spiritoso...ma
mica mi hai risposto."

Al mio paese si dice "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".
Ma era proprio quella la mia risposta, NON la domanda  :D :

"Se c'è una legge contro l'omofobia, di grazia, mi si consenta almeno di capire e sapere PRIMA che caspitina è "l'omofobia". Giusto per non incappare in una denuncia per sapere DOPO dal giudice che ho commesso un reato."

Eutidemo dice: "Tu lo sai in cosa consiste il reato di "abigeato"?
Spero di sì, ma se non dovessi saperlo, basta che ti informi (prendendo visione della legge): è tuo dovere, perchè
IGNORANTIA LEGIS NON EXCUSAT.
Comunque, ormai,
te l'ho spiegato io...per cui stai tranquilla.
In ogni caso, non ci stiamo a prendere in giro, perchè
cosa sia l'"omofobia"lo sanno tutti molto meglio di quanto non sappiano cosa sia il reato di "abigeato".
Eppure nessuno si preoccupa di incappare, per ignoranza, in tale seconda fattispecie delittuosa!"


Non ho capito cosa sei, un avvocato? Cos'è che hai spiegato? Forse mi è sfuggito qualcosa...
Comunque no, non prendiamoci in giro, perché cos'è l'abigeato" si sa (basto prendere visione della legge) ed è molto chiaro. Mentre il vago concetto di "omofobia" oltre a farmi sorridere, non so bene cosa sia e come potrebbe essere considerato e interpretato da un giudice. In Gran Bretagna, dato che non è stato possibile stabilire cosa sia esattamente l'omofobia, la legge prevede allora di perseguire il reato attraverso ciò che viene "percepito" dalla vittima o da un terzo soggetto. E per me questo è un tentativo subdolo di limitare la libertà di espressione... tipico dei regimi totalitari.

Eutidemo dice: "Negli ultimi quindici anni, infatti, sono stati documentati comportamenti omosessuali  in circa 1.500 specie animali, sia in cattività che in ambiente naturale; questi comportamenti sembrano diffusi tra insetti, uccelli e mammiferi (in particolare delfini e pecore), e soprattutto tra le scimmie antropomorfe (come me e te).

Caspita! solo negli ultimi 15 anni si sono accorti che anche negli animali c'é omosessualita? E fino ad allora gli etologi che hanno fatto? Noi amiamo gli animali, ne abbiamo avuti diversi, ma non ho avuto il piacere di vedere animale gay.

Sono sciocchezze, baggianate, sono notizie devianti che modellano a piacimento la realtà. L'omosessualità non esiste nel regno animale. E' vero che è comune vedere un animale, maschio o femmina, "cavalcare" un altro dello stesso sesso più giovane o più debole, ma in realtà si tratta di atti simbolici con cui l'animale dominante ribadisce la propria autorità, null'altro; nel caso dei maschi infatti non si ha né penetrazione né eiaculazione giacché questi stessi individui mostrano sempre una corretta sessualità, e questo è un dato inoppugnabile che da solo vieterebbe qualsivoglia parallelo con l'omosessualità umana, la quale è invece quasi sempre irreversibile.

L'etologo konrad Lorenz spiega che nel comportamento animale (anche sessuale) vi è una sorta di modulo ripetitivo, di modelli istintivi, che solitamente sente di dovere eseguire pena la loro atrofizzazione, ecco spiegato perché, ad esempio, un gatto ripete, sin da cucciolo nei giochi, i soliti gesti nella cattura di un topo anche se non ha fame. Un altro modulo comportamentale è l'atto copulativo del "cavalcare". Ogni proprietario di cane conosce bene gli atti copulativi che spesso il suo cane compie abbrancandosi alle gambe delle persone, e nessuno vorrà affermare che le gambe costituiscano oggetti sessuali; questo caso è dunque la dimostrazione più schiacciante che il modulo viene esercitato indipendentemente dalla funzione. Tali atti sono molto diffusi anche nei greggi di pecore, soprattutto fra gli agnelli, che col gioco devono esercitarli in vista della funzione che un giorno dovranno espletare da adulti, ma non c'entra nulla con l'omosessualità.
Le brutte figure le fai tu, informati meglio ed abbi il coraggio di onestà intellettuale nell'ammettere ciò che è vero. Tanto gli omosessuali non li odia nessuno, e non hanno bisogno di essere difesi a spada tratta senza ragione, solo per pura ideologia.
Ripeto, in vita mia non ho visto mai discriminare qualcuno solo perché omosessuale; il problema e le polemiche le sto ravvisando solo in questi ultimi anni. Magari posso capire che oggi vogliano convivere anche dichiarando la propria omosessualità. Tutto il resto è romanzo.

Eutidemo dice: "Quanto al fatto che la scienza non abbia fornito spiegazioni rispetto alle ragioni della omosessualità (che è di vari tipi), anche qui ti sbagli; in un mio precedente intervento, ho riportato un link dove viene riportata una sintesi delle ricerche scientifiche in tale ambito.

Comunque, se ti rechi in libreria, troverai anche molti libri sull'argomento.

Ne hai mai letto qualcuno, o ti basi sui tuoi pregiudizi?

Ma caro Eutidemo, Non mi baso né su pregiudizi, né sui paraocchi determinati da ideologie.
Forse tu non ha mai letto un libro, o forse ti piacciono i romanzi, ma lascia stare la scienza che non mi pare il tuo forte. Quali sono gli argomenti "scientifici" in favore dell'omosessualità? Vedo che la tua cultura in merito è tutta internettiana! Quel link parla di TEORIE, cioè di supposizioni, ma non si è approdato a nulla.

Attualmente fa testo solo ciò che dichiara l'APA. Sai cos'é? Ora te lo spiego.

L'APA è l'Associazione di Psichiatri Americani che detta legge e regna sul mondo mediante il manual diagnostico statistico (DSM) a cui tutti devono rigorosamente attenersi affinché le diagnosi siano considerate valide. Tutte le altre (o quasi tutte) Associazioni di psicologi e psichiatri si accodano. Costa una valanga di soldi ed ha lo stesso valore etico e scientifico degli studi sulla razza e superiorità di quella ariana.

Eutidemo dice: "D'altronde, se ci pensi bene (a parte il fatto che sono più indolori e meno pericolosi), anche i rapporti "orali"non sono funzionali per un rapporto sessuale; eppure si fanno lo stesso.
Vorresti mettere al bando pure quelli?"

Che quel tipo di rapporto è praticato anche dagli eterosessuali è la dimostrazione che si tratta di un atto forzato e sadomasochistico, antigienico e che provoca malattie (tra cui la candida, nella donna, e non vorrei scendere nei particolari...), nella donna provoca gli stessi problemi e patologie che negli uomini. Voglio solo citare il caso di cronaca della bambina precipitata dal tetto di un palazzo, dove dalle analisi autoptiche si è rivelato che era stata ripetutamente abusata anche con rapporti anali e che perciò soffriva di incontinenza fecale. Detto ciò, ripeto, non voglio scendere in particolar, potei farlo benissimo e a lungo, ma non ritengo questo topic, e forse neanche il forum, adatto a ciò.
Stesso discorso col rapporto orale. Forse scendi dalle nuvole ma ti dico che anche questi possono provocare e trasmettere malattie, tra queste l'aids. Per non parlare delle ripercussioni di tipo psicologico in queste pratiche che sono spesso dettate da desideri sadomasochistici.


Quindi smettiamola di distorcere la realtà a tutti i costi nel tentativo di dare ragione a tutto e a tutti, di giustificare tutto e tutti. Così si precipita, non si cresce.

Sariputra

#86
Citazione di: Fharenight il 29 Marzo 2017, 02:03:42 AMLa discussione vedo sta andando avanti ma per mancanza di tempo non l'ho seguita, quindi riprendo dal mio ultimo post in risposta ad Eutidemo. Eutidemo dice: "Le "discriminazioni per ragioni omofobiche"sono quelle che "sperequano" un cittadino rispetto ad un altro, solo in ragione delle sue caratteristiche omosessuali; per esempio, dovendo ridurre il personale, si licenziano esclusivamente gli omosessuali." Questa è una baggianata, una scusa bella e buona; in vita mia non ho mai sentito o visto di una persona licenziata od emarginata solo in ragione delle sue caratteristiche sessuali. Poi, certo, bisogna vedere cosa fa e come si comporta. Se un uomo sul posto di lavoro da meccanico si presenta, invece che con la tuta, con rossetto e minigonna mettendo in imbarazzo tutti, beh, almeno ci sarebbe da non consentirgli tale atteggiamento. Ma dovendo ridurre per forza il personale io sceglierei le persone non sposate e senza figli, quindi è probabile che finirei col licenziare involontariamente un omosessuale. Ecco perché questa legge sarebbe pretestuosa. Capito? E sarebbe ancor più pretestuosa visto che si vuole paragonare la famiglia normale etero con quella omosessuale dove il figlio è generato da madre estranea e comprato dai due papà adottivi; roba mostruosa, sì, ma il mondo sta impazzendo. Eutidemo dice: "Quanto al fatto che, a denuncia avvenuta, spetterà al giudice di interpretare e decidere se si tratta di reato o meno, questo è tipico di qualsiasi ordinamento giuridico, con riferimento a qualsiasi presunta fattispecie criminosa; non è affatto una caratteristica dei sistemi totalitari. Per cui ti avevo chiesto: " Dimmi tu, a denuncia avvenuta, a chi mai dovrebbe spettare di decidere se si tratta di reato o meno? Ad un postino?" Sarò pure spiritoso...ma mica mi hai risposto." Al mio paese si dice "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". Ma era proprio quella la mia risposta, NON la domanda :D : "Se c'è una legge contro l'omofobia, di grazia, mi si consenta almeno di capire e sapere PRIMA che caspitina è "l'omofobia". Giusto per non incappare in una denuncia per sapere DOPO dal giudice che ho commesso un reato." Eutidemo dice: "Tu lo sai in cosa consiste il reato di "abigeato"? Spero di sì, ma se non dovessi saperlo, basta che ti informi (prendendo visione della legge): è tuo dovere, perchè IGNORANTIA LEGIS NON EXCUSAT. Comunque, ormai,te l'ho spiegato io...per cui stai tranquilla. In ogni caso, non ci stiamo a prendere in giro, perchè cosa sia l'"omofobia"lo sanno tutti molto meglio di quanto non sappiano cosa sia il reato di "abigeato". Eppure nessuno si preoccupa di incappare, per ignoranza, in tale seconda fattispecie delittuosa!" Non ho capito cosa sei, un avvocato? Cos'è che hai spiegato? Forse mi è sfuggito qualcosa... Comunque no, non prendiamoci in giro, perché cos'è l'abigeato" si sa (basto prendere visione della legge) ed è molto chiaro. Mentre il vago concetto di "omofobia" oltre a farmi sorridere, non so bene cosa sia e come potrebbe essere considerato e interpretato da un giudice. In Gran Bretagna, dato che non è stato possibile stabilire cosa sia esattamente l'omofobia, la legge prevede allora di perseguire il reato attraverso ciò che viene "percepito" dalla vittima o da un terzo soggetto. E per me questo è un tentativo subdolo di limitare la libertà di espressione... tipico dei regimi totalitari. Eutidemo dice: "Negli ultimi quindici anni, infatti, sono stati documentati comportamenti omosessuali in circa 1.500 specie animali, sia in cattività che in ambiente naturale; questi comportamenti sembrano diffusi tra insetti, uccelli e mammiferi (in particolare delfini e pecore), e soprattutto tra le scimmie antropomorfe (come me e te). Caspita! solo negli ultimi 15 anni si sono accorti che anche negli animali c'é omosessualita? E fino ad allora gli etologi che hanno fatto? Noi amiamo gli animali, ne abbiamo avuti diversi, ma non ho avuto il piacere di vedere animale gay. Sono sciocchezze, baggianate, sono notizie devianti che modellano a piacimento la realtà. L'omosessualità non esiste nel regno animale. E' vero che è comune vedere un animale, maschio o femmina, "cavalcare" un altro dello stesso sesso più giovane o più debole, ma in realtà si tratta di atti simbolici con cui l'animale dominante ribadisce la propria autorità, null'altro; nel caso dei maschi infatti non si ha né penetrazione né eiaculazione giacché questi stessi individui mostrano sempre una corretta sessualità, e questo è un dato inoppugnabile che da solo vieterebbe qualsivoglia parallelo con l'omosessualità umana, la quale è invece quasi sempre irreversibile. L'etologo konrad Lorenz spiega che nel comportamento animale (anche sessuale) vi è una sorta di modulo ripetitivo, di modelli istintivi, che solitamente sente di dovere eseguire pena la loro atrofizzazione, ecco spiegato perché, ad esempio, un gatto ripete, sin da cucciolo nei giochi, i soliti gesti nella cattura di un topo anche se non ha fame. Un altro modulo comportamentale è l'atto copulativo del "cavalcare". Ogni proprietario di cane conosce bene gli atti copulativi che spesso il suo cane compie abbrancandosi alle gambe delle persone, e nessuno vorrà affermare che le gambe costituiscano oggetti sessuali; questo caso è dunque la dimostrazione più schiacciante che il modulo viene esercitato indipendentemente dalla funzione. Tali atti sono molto diffusi anche nei greggi di pecore, soprattutto fra gli agnelli, che col gioco devono esercitarli in vista della funzione che un giorno dovranno espletare da adulti, ma non c'entra nulla con l'omosessualità. Le brutte figure le fai tu, informati meglio ed abbi il coraggio di onestà intellettuale nell'ammettere ciò che è vero. Tanto gli omosessuali non li odia nessuno, e non hanno bisogno di essere difesi a spada tratta senza ragione, solo per pura ideologia. Ripeto, in vita mia non ho visto mai discriminare qualcuno solo perché omosessuale; il problema e le polemiche le sto ravvisando solo in questi ultimi anni. Magari posso capire che oggi vogliano convivere anche dichiarando la propria omosessualità. Tutto il resto è romanzo. Eutidemo dice: "Quanto al fatto che la scienza non abbia fornito spiegazioni rispetto alle ragioni della omosessualità (che è di vari tipi), anche qui ti sbagli; in un mio precedente intervento, ho riportato un link dove viene riportata una sintesi delle ricerche scientifiche in tale ambito. Comunque, se ti rechi in libreria, troverai anche molti libri sull'argomento. Ne hai mai letto qualcuno, o ti basi sui tuoi pregiudizi? Ma caro Eutidemo, Non mi baso né su pregiudizi, né sui paraocchi determinati da ideologie. Forse tu non ha mai letto un libro, o forse ti piacciono i romanzi, ma lascia stare la scienza che non mi pare il tuo forte. Quali sono gli argomenti "scientifici" in favore dell'omosessualità? Vedo che la tua cultura in merito è tutta internettiana! Quel link parla di TEORIE, cioè di supposizioni, ma non si è approdato a nulla. Attualmente fa testo solo ciò che dichiara l'APA. Sai cos'é? Ora te lo spiego. L'APA è l'Associazione di Psichiatri Americani che detta legge e regna sul mondo mediante il manual diagnostico statistico (DSM) a cui tutti devono rigorosamente attenersi affinché le diagnosi siano considerate valide. Tutte le altre (o quasi tutte) Associazioni di psicologi e psichiatri si accodano. Costa una valanga di soldi ed ha lo stesso valore etico e scientifico degli studi sulla razza e superiorità di quella ariana. Eutidemo dice: "D'altronde, se ci pensi bene (a parte il fatto che sono più indolori e meno pericolosi), anche i rapporti "orali"non sono funzionali per un rapporto sessuale; eppure si fanno lo stesso. Vorresti mettere al bando pure quelli?" Che quel tipo di rapporto è praticato anche dagli eterosessuali è la dimostrazione che si tratta di un atto forzato e sadomasochistico, antigienico e che provoca malattie (tra cui la candida, nella donna, e non vorrei scendere nei particolari...), nella donna provoca gli stessi problemi e patologie che negli uomini. Voglio solo citare il caso di cronaca della bambina precipitata dal tetto di un palazzo, dove dalle analisi autoptiche si è rivelato che era stata ripetutamente abusata anche con rapporti anali e che perciò soffriva di incontinenza fecale. Detto ciò, ripeto, non voglio scendere in particolar, potei farlo benissimo e a lungo, ma non ritengo questo topic, e forse neanche il forum, adatto a ciò. Stesso discorso col rapporto orale. Forse scendi dalle nuvole ma ti dico che anche questi possono provocare e trasmettere malattie, tra queste l'aids. Per non parlare delle ripercussioni di tipo psicologico in queste pratiche che sono spesso dettate da desideri sadomasochistici. Quindi smettiamola di distorcere la realtà a tutti i costi nel tentativo di dare ragione a tutto e a tutti, di giustificare tutto e tutti. Così si precipita, non si cresce.

Devo ammettere che, anche se non sono d'accordo con tutto quel che hai scritto, hai argomentato bene le tue opinioni...
Molto interessante il riferimento a Lorenz...Io , pur non essendo ovviamente un etologo, mi ero modestamente fatto una teoria simile osservando ormai da ....anni  ;D il comportamento dei miei animali e devo dire che lo trovo ragionevole. Infatti , per es. il mio cagnazzo Black, tenta di ingropparsi qualunque cosa ( con particolare predilizione per la gambe delle signore che vengono in visita a Villa Sariputra... :-[ :-[ ) gli capiti a tiro . Ovviamente se , nel momento che sta 'fingendo' di ingropparsi un altro cane maschio capitasse un etologo vedrebbe immediatamente confermata l'eventuale sua teoria che il Black è 'gay' ( salvo poi dover fuggire perché il Black probabilmente tenerebbe di ingropparsi pure l'etologo... ;) ). C'è da rifletterci...
Son d'accordo con te che molte pratiche sessuali nell'essere umano hanno un'enorme valenza psicologica e simbolica e di affermazione del proprio ?potere' sull'altro...
Negli animali le pulsioni istintive appaiono in modo evidente e privo di remore sociali e sono piuttosto ' indifferenziate'. Per questo ho scritto in un precedente post che mi sembra una forzatura parlare di "omosessualità" negli animali, anche se sono evidenti e non negabili alcuni comportamenti che definiremmo omosessuali, ma credo che bisognerebbe tentare di studiarli senza gli occhiali umani...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo

Cara Fharenight,
non è affatto una baggianata; in vita mia, infatti, ho visto spesso licenziate o emarginate delle persone, solo in ragione delle loro caratteristiche sessuali. 
Beata te, che vivi nella Val Brembana! :)
Ad oggi, comunque, sono oltre 150 i casi patrocinati dalla rete Lgtbe a livello nazionale, di omosessuali licenziati in ragione delle loro caratteristiche sessuali; e non si trattava certo di "travestiti" (che è una cosa un po' diversa).
Poi, ovviamente, bisogna sempre valutare da caso a caso, come per tutti i casi di licenziamento; sicuramente, infatti, alcuni erano giustificati!
Ecco perché questa legge non è affatto pretestuosa.
Capito?
***
Quanto al fatto che si vuole paragonare la famiglia normale etero con quella omosessuale dove il figlio è generato da madre estranea e comprato dai due papà adottivi, ora stai passando ad un argomento diverso, che non c'entra niente con la legge "antidiscriminazione" di cui parlavamo.
Circa il figlio generato da madre estranea e comprato dai due papà adottivi, infatti, anche io non sono molto d'accordo, sebbene io terrei ben distinte le due questioni.
Ed infatti:
1) Per quanto riguarda l'"utero in affitto", anche da parte di coppie eterosessuali, io sono decisamente contrario per due ragioni:
- innanzitutto, mi sembra disumano sottrarre un figlio alla donna che lo ha tenuto in gravidanza (magari per necessità economiche), perchè è comprovato che il legame tra madre e figlio è collegato più alla "gestazione", che al "corredo genetico";
- in secondo luogo, con tanti bambini abbandonati che ci sono al mondo, trovo stupido ed egoista "farsene gestire" uno nuovo, a proprio esclusivo uso e consumo.
2) Per quanto riguarda i due due papà (o mamme)omosessuali adottivi:
- sono "assolutamente" contrario all'"utero in affitto" per i motivi di cui sopra, a prescindere dal fatto che si tratti di una coppia omosessuale, e dalla questione del "corredo genetico";
- sono "dubbiosamente" contrario, anche nel caso di adozione di trovatelli, perchè ritengo che psicologicamente un bambino abbia bisogno sia di una figura materna che di una paterna (sebbene la faccenda sia ancora molto controversa in ambito psicologico).
In ogni caso, ritengo sempre opportuno non fare MAI, di tutte le erbe un fascio.
***
Quanto al fatto del "postino", insisto nel dire che non mi hai ancora risposto. ;)
Anche al mio paese si dice "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire"; ma, evidentemente, tu non rispondi non perchè sei sorda, ma perchè non sai cosa rispondere.
Ed infatti, è ovvio che debbano essere i giudici a dirimere qualsiasi controversia interpretativa, riguardante qualsiasi legge...dai tempi dell'Antica Roma.
"Da mihi factum, et dabo tibi ius!" (ovvero " iura novit curia")
***
Quanto al fatto che: "Se c'è una legge contro l'omofobia, di grazia, mi si consenta almeno di capire e sapere PRIMA che caspitina è "l'omofobia". Giusto per non incappare in una denuncia per sapere DOPO dal giudice che ho commesso un reato."
Come già ho avuto modo di sottolineare, nel testo della legge la parola "omofobia" non viene mai utilizzata, ma si puniscono soltanto le "discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere della vittima."(così come quelle motivate dal colore della pelle, dalla religione ecc.).
Quale parte non ti è chiara?
Non sai cosa si intende per "discriminazione"?
Oppure non sai cosa si intende per "orientamento sessuale" ?
Non bisogna mica essere avvocato, per capire un testo di legge così elementare...a meno di non essere in malafede.
***
Circa l'omosessualità animale, anche in tale caso è inutile insistere con chi vuole negare l'evidenza, per mero ottuso preconcetto.
Quanto a Konrad Lorenz, per la mia tesi sul "Fondamento biologico del diritto naturale", ho letto tutti i libri da lui all'epoca pubblicati; per cui è sicuramente vero che determinati comportamenti (sia etero che omo), sono determinati dai cosiddetti "riti di supremazia"....perfino il nostro inchino "sembra" che derivi da essi! Stai tranquilla, in quanto sono molto ben informato al riguardo; anche perchè l'etologia rientra tra i miei interessi.
Ma questo, semmai, attiene all'"eziologia" di alcune pratiche sessuali (sia etero che omo), le quali, però, sempre sessuali "de facto" restano; e gli animali "eiaculano" e come, nel praticarli (le mie scarpe ne sono testimoni, purtroppo).
Quanto al fatto che "...nessuno vorrà affermare che le gambe costituiscano oggetti sessuali...", anche qui ti sbagli di grosso, almeno per quanto riguarda i "piedi"; esiste, infatti, una specifica molto diffusa perversione "fetish" al riguardo.
Quanto al fatto che un gatto ripete, sin da cucciolo nei giochi, i soliti gesti nella cattura di un topo anche se non ha fame, questo lo sappiammo tutti: ma che c'entra con l'omosessualità? 
Quanto al fatto che molti animali si accoppiano tra maschi fin da cuccioli, in vista della funzione che un giorno dovranno espletare da adulti, questo non c'entra nulla con l'omosessualità, in quanto si accoppiano tra maschi anche da adulti.
Le brutte figure le fai TU, informati meglio ed abbi il coraggio di onestà intellettuale nell'ammettere ciò che è vero. 
Quello che è vero, invece (e che è l'unica cosa che non hai detto), è che, pur essendo molto diffuse le pratiche omosessuali anche tra animali adulti, non sembra che esse conducano mai alla formazione di una "coppia stabile", come invece accade per l'uomo; qualcuno lo sostiene, ma, appunto per onestà intellettuale, devo ammettere che, a me (in base ai seri testi scientifici che ho letto) la cosa non convince, nè mi sembra affatto plausibile, nè comprovata.
Come vedi, mi sembra di essere abbastanza onesto intellettualmente, fornendoti anche argomenti a cui non avevi pensato; provaci anche tu, qualche volta.
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Quanto al fatto che io non abbia mai letto un libro, vedo che hai il vezzo di "toppare" alla grande: le mie librerie, infatti, contano (quasi) 7.000 libri, (quasi) tutti letti. :D  :D  :D
Il mio difetto, semmai, è di leggere troppo: la mia media di lettura è di circa 3 / 4 libri al mese...ad esclusione dei romanzi! :P
Quelli di fantascienza, in effetti,mi piacevano molto, ma ho smesso di leggerli a 20 anni.
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Quanto all'APA, non ti saprei dire; ma nemmeno l'APA italiana mi sembra un granchè (Associazione Preti Antiomosessuali).
Dovendo scegliere, preferisco la prima! :D  :D
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Quanto ai vari atti sessuali, "naturali" o meno, sono d'accordo con te: è meglio evitare di scendere in dettagli...anche perchè la cosa non c'entra niente con la legge volta ad evitare discriminazione nei confronti degli omosessuali.
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Ciao  :)

InVerno

#88
@Sariputra lo so che il respiro del tuo discorso era più ampio, l'ho abbassato apposta perchè mi sembrava non avesse senso pratico...comunque grazie per le precisazioni.

Ah.. i cani non "ingroppano" ne per allenarsi ne per copulare, è un segno di dominanza, o meglio, se si sentono dominanti dimostrano cosi la loro euforia. Che cosa c'azzecca con l'omosessualità non lo so, ma l'omosessualità nel mondo animale esiste eccome, e non è nemmeno cosi rara come si pensa. Basta chiedere ad un allevatore quanti  montoni ha mandato al macello perchè "incapaci".

Da un certo punto di vista sono contrario anche io alla legge sull'omofobia, perchè tutela una categoria per approssimazione. Da una parte ci sono i due estremi, l'eterosessualità e l'omosessualità e in mezzo ci sono una caterva di gradazioni intermedie che non sono facilmente classificabili quanto non è facilmente classificabile la mente umana, questo atteggiamento del legislatore non fa altro che delimitare perlomeno gergalmente due "fazioni opposte" quando in realtà  sono due facce della stessa medaglia e gioverebbe ricordarlo attraverso una visione graduale della questione. Lo considero tuttavia l'estrema ratio necessaria, e voglio sperare di natura transitoria in virtù di un lavoro scolastico ed educativo che andrebbe svolto, contro un pregiudizio millenario che necessita probabilmente di un intervento drastico di questo tipo per essere corretto (tanto quanto il cosidetto "femminicidio"). Non si può aspettare che a tutti "nasca un figlio gay", c'è tanta gente con il passatempo di sputare sull'altro solo perchè lontano dai propri interessi che neppure Lorentz se lo sarebbe spiegato parlando degli sciacalli..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Citazione di: Fharenight il 29 Marzo 2017, 02:03:42 AM
 Ogni proprietario di cane conosce bene gli atti copulativi che spesso il suo cane compie abbrancandosi alle gambe delle persone, e nessuno vorrà affermare che le gambe costituiscano oggetti sessuali; questo caso è dunque la dimostrazione più schiacciante che il modulo viene esercitato indipendentemente dalla funzione. Tali atti sono molto diffusi anche nei greggi di pecore, soprattutto fra gli agnelli, che col gioco devono esercitarli in vista della funzione che un giorno dovranno espletare da adulti, ma non c'entra nulla con l'omosessualità.

Non solo le gambe, ma moltissimi altri oggetti possono avere valenza sessuale.
Da bambino raggiungevo spesso l'estasi sessuale, un piacere ancora più potente dell'orgasmo, abbracciato ad un albero.
Perciò ritengo che la capacità di provare piacere sessuale sia specifica del soggetto più che dell'oggetto.
Inoltre il piacere, e quindi i suoi moduli espressivi, è autonomo dalla funzione riproduttiva: forse è la funzione riproduttiva che si è legata al piacere.

Personalmente non ho dubbi che l'omosessualità sia diffusa tra gli animali diversi dall'uomo ma non è importante. Ciò che è importante è che nulla vieta una relazione omosessuale consenziente tra uomini, come specie. 
Le dinamiche dell'amore omosessuale sono simili a quelle dell'amore eterosessuale, soltanto rese più difficili, sofferte a causa dei pregiudizi ancora diffusi nella società a maggioranza eterosessuale. Pregiudizi tuttavia che servono proprio a differenziare l'orientamento sessuale.

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