Menu principale

Tutti in pannolino!

Aperto da Fharenight, 07 Marzo 2017, 02:51:24 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

cvc

Secondo me ci si confonde sui fattori culturali e biologici. Il tema del fanciullino che è dentro di noi era stato trattato con ben altro spessore dal nostro Pascoli. Ma un conto è dire che una parte di fanciullo ci accompagna per tutta la vita, altra cosa è rimettersi in fasce da adulti per creare una connessione neurale coi vissuti dell'infanzia. Un conto è rivivere quei ricordi di infanzia che non moriranno mai dentro di noi - come fa il Pascoli e con le implicazioni psicologiche che hanno quei primi momenti sulla formazione del nostro carattere come rilevato da diversi studiosi - e un altro è mettersi a pecoroni esponendosi al ludibrio cosmico. Anche l'omosessualità ha un aspetto culturale e uno biologico. Ad esempio Clint Eastwood ha parlato di 'pussy generation', ossia la generazione di fighette. Qui si rischia di cadere nel pantano del confronto generazionale. Da una parte I 'duri e puri', la generazione forte figlia della guerra mondiale; dall'altra le nuove generazioni che inneggiano alla tolleranza delle diversità, al politically correct, alle pari opportunità. Di sicuro la società di oggi è ideologicamente più omosessuale rispetto a quelle precedenti. Basti pensare che alcune pratiche come la depilazione maschile e in generale la cura dell'uomo della propria estetica, sono considerate del tutto comuni. Diventa poi però difficile trovare il confine fra omosessualità culturale e biologica. C'è chi pensa che l'omosessualità sia un fenomeno sostanzialmente culturale e che si possa curare come una patologia psichica o comportamentale. Io credo invece che rispecchi un bisogno fisiologico e, pur non essendo un esperto di scienze, credo suggerisca qualcosa il fatto che gli embrioni maschile e femminile si differenzino solo ad una certa fase dello sviluppo, e che quindi si possa pensare ad una certa confusione biologica per cui un corpo di uomo si senta donna e viceversa.
Qualcuno ha poi pensato che l'incremento di omosesaulità abbia delle ragioni demografiche, ossia che l'aumento della popolazione abbia raggiunto dimensioni tali per cui l'inconscio collettivo della nostra specie, avvertendo che un ulteriore aumento porterebbe a metterla in pericolo, starebbe dirottando il piacere sessuale verso l'omosessualità, per proteggere la specie dalla sovra popolazione del pianeta.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

acquario69

Citazione di: Sariputra il 27 Marzo 2017, 09:24:01 AM
Credo che non si possa negare l'esistenza di comportamenti che noi umani definiamo omosessuali negli animali. Allo stato attuale delle conoscenze in materia però sembra non ci sia nessuna certezza sulle motivazioni biologiche o sociali del perché si manifesta. Anche perché questi comportamenti variano enormemente da specie a specie. Io non escluderei, per es. ( è una teoria già formulata da qualche etologo) che , almeno nei primati e nei mammiferi maggiori, sia una sorta di ricerca di "piacere maggiore". E' stato osservato , per es. che qualche ariete maschio , posto di fronte ( da tergo sarebbe più corretto dire... ;D ) con una pecora o un altro ariete, sceglie 'liberamente' di tentare di accoppiarsi con il maschio ( che però di solito si ribella e tenta di ammazzarlo a cornate...) . Questo ariete diciamo 'gay' aveva avuto precedenti rapporti con altri maschi ( riusciti) che probabilmente gli avevano dato più piacere ( per la maggior forza che esercita lo sfintere anale rispetto alla vagina) e quindi lo ricercava nuovamente.  Quindi c'è pulsione verso ma pure reazione avversa, in natura. Lo stesso possiamo osservare nell'uomo: in una minoranza c'è 'pulsione verso' ma è presente pure 'reazione avversa' nella maggioranza. Credo che , quando si parla di 'comportamenti naturali' bisognerebbe sempre usare le famose "pinze". In natura , per es. è una cosa perfettamente contemplata che alcune madri divorino i piccoli appena nati, per svariati motivi. Se una madre umana , dopo aver partorito, praticasse il cannibalismo sulla carne del suo bimbo lo dovremmo , per coerenza, definire come 'comportamento naturale'.


Infatti non sto negando ne' l'omosessualita in natura e ne tutto il discorso appresso che hai fatto tu.
Quello che a mio avviso non andrebbe negato ma dovrebbe essere assunto come semplice principio di realtà e' il fatto credo inequivocabile che tutto in natura "funziona" tramite "opposti e complementari"..(maschile e femminile- yin e yang,solo per farti capire meglio) altrimenti non vi sarebbe semplicemente vita, non solo biologica ma intesa qui come manifestazione, cioe di tutto

CitazioneLa natura è come un grande magma che ribolle, fatto di pulsioni inconsapevoli. L'uomo è semplicemente 'pulsione' o qualcosa di più ? Sta ad ognuno di noi il deciderlo..

Questo secondo me e' un punto importante della discussione....una cosa mi pare certa, anzi due; la prima e' che dovremmo essere qualcosa in più di un impulso e la seconda che se diamo troppo retta a questi e' riscontrato che si finisce molto male...
e se poi sta ad ognuno di noi deciderlo a maggior ragione non dovrebbe esistere nessun tipo di influenza e a cominciare dalle coscienze ancora integre dei bambini.

Sariputra

#62
Citazione di: acquario69 il 27 Marzo 2017, 10:17:56 AM
Citazione di: Sariputra il 27 Marzo 2017, 09:24:01 AMCredo che non si possa negare l'esistenza di comportamenti che noi umani definiamo omosessuali negli animali. Allo stato attuale delle conoscenze in materia però sembra non ci sia nessuna certezza sulle motivazioni biologiche o sociali del perché si manifesta. Anche perché questi comportamenti variano enormemente da specie a specie. Io non escluderei, per es. ( è una teoria già formulata da qualche etologo) che , almeno nei primati e nei mammiferi maggiori, sia una sorta di ricerca di "piacere maggiore". E' stato osservato , per es. che qualche ariete maschio , posto di fronte ( da tergo sarebbe più corretto dire... ;D ) con una pecora o un altro ariete, sceglie 'liberamente' di tentare di accoppiarsi con il maschio ( che però di solito si ribella e tenta di ammazzarlo a cornate...) . Questo ariete diciamo 'gay' aveva avuto precedenti rapporti con altri maschi ( riusciti) che probabilmente gli avevano dato più piacere ( per la maggior forza che esercita lo sfintere anale rispetto alla vagina) e quindi lo ricercava nuovamente. Quindi c'è pulsione verso ma pure reazione avversa, in natura. Lo stesso possiamo osservare nell'uomo: in una minoranza c'è 'pulsione verso' ma è presente pure 'reazione avversa' nella maggioranza. Credo che , quando si parla di 'comportamenti naturali' bisognerebbe sempre usare le famose "pinze". In natura , per es. è una cosa perfettamente contemplata che alcune madri divorino i piccoli appena nati, per svariati motivi. Se una madre umana , dopo aver partorito, praticasse il cannibalismo sulla carne del suo bimbo lo dovremmo , per coerenza, definire come 'comportamento naturale'.
Infatti non sto negando ne' l'omosessualita in natura e ne tutto il discorso appresso che hai fatto tu. Quello che a mio avviso non andrebbe negato ma dovrebbe essere assunto come semplice principio di realtà e' il fatto credo inequivocabile che tutto in natura "funziona" tramite "opposti e complementari"..(maschile e femminile- yin e yang,solo per farti capire meglio) altrimenti non vi sarebbe semplicemente vita, non solo biologica ma intesa qui come manifestazione, cioe di tutto
CitazioneLa natura è come un grande magma che ribolle, fatto di pulsioni inconsapevoli. L'uomo è semplicemente 'pulsione' o qualcosa di più ? Sta ad ognuno di noi il deciderlo..
Questo secondo me e' un punto importante della discussione....una cosa mi pare certa, anzi due; la prima e' che dovremmo essere qualcosa in più di un impulso e la seconda che se diamo troppo retta a questi e' riscontrato che si finisce molto male... e se poi sta ad ognuno di noi deciderlo a maggior ragione non dovrebbe esistere nessun tipo di influenza e a cominciare dalle coscienze ancora integre dei bambini.

Penso che, ad ogni bambino, dovrebbe essere insegnato solamente il rispetto per ogni persona e, aggiungo io, per ogni essere senziente. Sarà il principio del rispetto che lo porterà a non assumere comportamenti violenti o intolleranti, verso chiunque ( omosessuali, eterosessuali un domani, disabili, ecc.). Poi deve essere lasciato libero di formarsi un suo giudizio personale su argomenti come questi e non 'indottrinato' culturalmente secondo il politically correct della società in cui vive.

P.S. Ah...sulla famosa vittoria del battaglione omosex tebano contro gli spartani , la storiografia ha omesso di citare che non fu una vera battaglia ma che gli spartani, vedendo centinaia di omaccioni tebani barbuti completamenti nudi ( come usava all'epoca) venire avanti "lancia in resta" , si diedero prontamente alla fuga preferendo il disonore bellico a quello più doloroso delle terga... ;D ;D
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

sgiombo

Citazione di: Fharenight il 27 Marzo 2017, 01:04:35 AM

A proposito poi dell'omossessualità negli animali, questa è un'altra baggianata da smentire, l'omosessualità non esiste nel regno animale; il motivo, assolutamente ovvio, è che l'evoluzione non può premiare un tipo di copula se questa non dà luogo a discendenza. Punto. Tutto il resto è romanzo.
CitazioneRomanzesca ed ed antiscientifica é solo questa pretesa "libera interpretazione" della teoria scientifica dell' evoluzione biologica.

Anche corna dei cervi e code dei pavoni maschi non servono a riprodursi (e facilitano la morte, essendo relativamente poco adatti alla sopravvivenza e diffusione di quelle specie), ma nonostante la selezione naturale si sono diffuse e ingigantite.
Il fatto é che la selezione naturale correttamente intesa non tende affatto a portare alla sopravvivenza dei soli "adattatissimi" ad un ambiente in costante mutamento, ragion per cui ben presto si ritroverebbero ad essere del tutto inadatti, bensì all' eliminazione dei "troppo inadatti"; e questo spiega benissimo oltre alle corna dei cervi e le code dei pavoni un' infinità di altre meraviglia della natura, compresi accoppiamenti omosessuali (ovviamente non esclusivi) in non poche specie di animali.




Poi, lasciatemelo dire, il retto non è funzionale per un rapporto sessuale perchè causa innanzitutto molto dolore (quindi c'è sadomasochismo, anche tra uomo e donna), sia i muscoli rettali (chiamiamoli così) che le mucose interne di questa parte del corpo non sono idonei per quel tipo di "ricevimento" pertanto danno luogo a non poche patologie anche serie. Senza parlare dell'aspetto prettamente igienico. D

CitazioneBeh, credevo che solo i preti non capissero (o più probabilmente e molto più spesso fingessero di non capire) che vi sono un' infinità di modi di fare sesso oltre alla copula vaginale (atta alla riproduzione, salvo l' uso di anticoncezionali); a sollecitare il pene e provocare l' orgasmo nei maschi sono adatti anche (oltre probabilmente a altre dose cui la mia limitata fantasia non mi ha mai suggerito di ricorrere; ed ad altre ancora che il senso del pudore mi impedisce di menzionare qui) la bocca (femminile, per la cronaca, nel mio personale caso di eterosessuale di stretta osservanza), le mani (idem) i capezzoli e l' incavo fra le mammelle, ecc., ecc. ecc.


sgiombo

#64
Citazione di: acquario69 il 27 Marzo 2017, 07:45:41 AM
Citazione di: Eutidemo il 27 Marzo 2017, 07:07:19 AM
Citazione di: acquario69 il 27 Marzo 2017, 05:40:33 AM
CitazionePoi se un omosessuale decide, consapevole di tutto ciò, di fare quello che vuole, sono fatti suoi, ma non si può andare, a mio parere, nelle scuole a sostenere le teorie gender come fossero scoperte scientifiche.


Assolutamente d'accordo.
la cosa allarmante e' che si vuole far passare il falso per il vero e oltretutto attraverso l'innocenza dei bambini...evidentemente ce uno scopo ben preciso ed e' quello di dare il colpo di grazia alla stessa specie umana.

altro che complottismo!! qui (e non solo in questo specifico caso) si stanno davvero prefigurando i "tempi ultimi" ben descritti da tutte le sacre scritture


http://www.controinformazione.info/gender-la-colonizzazione-ideologica-nelle-scuole/

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51079

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52003


Quanto al fatto che non si dovrebbe andare nelle scuole a sostenere teorie sballate, come se fossero scoperte scientifiche (per esempio che non esiste omosessualità tra gli animali), sono perfettamente d'accordo.


non si nega (almeno io) l'esistenza dell'omosessualita il punto - fondamentale - pero e' un altro,e cioè che il finalismo biologico o della Natura in generale in tutta la sua manifestazione non funziona affatto con la "coppia" maschio-maschio o femmina-femmina.
Perche si e' arrivati a negare questa semplice ovvietà' ?
CitazioneIn natura non esiste alcun finalismo (a meno di considerare la "natura" in senso lato, includendovi anche la cultura umana).

Ciò non toglie che sia uno schifo (in questo concordo pienamente) la pretesa di insegnare a scuola l' "ideologia gender" e di "educare" i bimbi all' omosessualità; uno schifo secondo me non innocente ma finalizzato a plasmare "i sudditi" secondo i criteri necessari alla barbarie capitalistica imperante per la quale farsi una famiglia é troppo inadatto alla "necessaria" precarietà dell' occupazione professionale e della vita in generale).

Eutidemo

Caro Sariputra,
condivido in pieno quanto scrivi.
Ed infatti anche io penso che  ad ogni bambino, dovrebbe essere insegnato il rispetto per ogni persona (ed anche per gli animali e le piante); ed infatti, come tu scrivi, sarà proprio il principio del rispetto che lo porterà a non assumere comportamenti violenti o intolleranti, verso chiunque.
Fermo restando, però, che devono comunque esserci delle leggi idonee a reprimere i detti comportamenti violenti o intolleranti, qualora l'educazione scolastica che tu auspichi non abbia avuto successo.
Il bambino, altresì, deve essere lasciato libero di formarsi un suo giudizio personale su argomenti di carattere politico e religioso, senza essere 'indottrinato' culturalmente secondo il "politically correct" della società in cui vive; però, deve anche essere messo sull'avviso circa certe teorie pseudoscientifiche, quali il "creazionismo" e l'"omosessualità = malattia" ed altri ancora, che non hanno alcun serio fondamento, ma costituiscono solo lo schermo di vieti pregiudizi fondamentalisti (magari trasmessi dalle ignoranti famiglie di appartenenza).
Ed infatti, in tal caso, si tratta di "cultura scientifica" (in Italia del tutto assente), e non di "indottrinamento" politico e/o religioso.
P.S. 
La tua ricostruzione della battaglia di Leuttra non è del tutto esatta; ed infatti, la faccenda della "fuga" raccontata da Plutarco e da Diodoro Siculo(sulla base di un erroneo travisato testo di Callistene) non corrisponde assolutamente alla verità storica degli eventi, così come, invece, correttamente riportati dallo stesso Pausania e da Senofonte.
Ed infatti, gli Spartani combatterono aspramente, perdendo in battaglia circa 1.000 uomini, di cui 400 Spartiati (il che, per l'epoca, costituiva una perdita ingente); e poi si ritirarono ordinatamente, arretrando senza "fuggire", nel loro accampamento, dopo aver cercato vanamente di proteggere il corpo del loro re Cleombroto (morto anch'esso combattendo)!
I morti, avevano tutti ferite al petto, e non alla schiena; gli Spartani, infatti, NON FUGGIVANO MAI, neanche davanti al demonio in persona!
Termopili docent!
I Tebani prevalsero prima in un feroce scontro di cavalleria, ma poi ottennero la VERA vittoria per mezzo della fanteria, avvalendosi della rivoluzionaria tecnica della "falange obliqua" inventata dal generale tebano Epaminonda, appositamente per prevalere sull'ordine oplitico della falange spartana; la quale, quindi, per quanto elevato fosse il valore degli Spartani, non poteva che soccombere!
E la sconfitta (soprattutto per la morte degli Spartiati) ebbe un effetto devastante sul sistema politico spartano; che, a seguito di quell'evento, andò definitivamente in crisi.
P.S:
A proposito di Sparta, peraltro, Plutarco nella "Vita di Licurgo" parla della pederastia spartana come di un'istituzione giuridica obbligatoria, legata al sistema educativo della città. 

Eutidemo

Citazione di: sgiombo il 27 Marzo 2017, 12:32:24 PM
Citazione di: Fharenight il 27 Marzo 2017, 01:04:35 AM

A proposito poi dell'omossessualità negli animali, questa è un'altra baggianata da smentire, l'omosessualità non esiste nel regno animale; il motivo, assolutamente ovvio, è che l'evoluzione non può premiare un tipo di copula se questa non dà luogo a discendenza. Punto. Tutto il resto è romanzo.
CitazioneRomanzesca ed ed antiscientifica é solo questa pretesa "libera interpretazione" della teoria scientifica dell' evoluzione biologica.

Anche corna dei cervi e code dei pavoni maschi non servono a riprodursi (e facilitano la morte, essendo relativamente poco adatti alla sopravvivenza e diffusione di quelle specie), ma nonostante la selezione naturale si sono diffuse e ingigantite.
Il fatto é che la selezione naturale correttamente intesa non tende affatto a portare alla sopravvivenza dei soli "adattatissimi" ad un ambiente in costante mutamento, ragion per cui ben presto si ritroverebbero ad essere del tutto inadatti, bensì all' eliminazione dei "troppo inadatti"; e questo spiega benissimo oltre alle corna dei cervi e le code dei pavoni un' infinità di altre meraviglia della natura, compresi accoppiamenti omosessuali (ovviamente non esclusivi) in non poche specie di animali.




Poi, lasciatemelo dire, il retto non è funzionale per un rapporto sessuale perchè causa innanzitutto molto dolore (quindi c'è sadomasochismo, anche tra uomo e donna), sia i muscoli rettali (chiamiamoli così) che le mucose interne di questa parte del corpo non sono idonei per quel tipo di "ricevimento" pertanto danno luogo a non poche patologie anche serie. Senza parlare dell'aspetto prettamente igienico. D

CitazioneBeh, credevo che solo i preti non capissero (o più probabilmente e molto più spesso fingessero di non capire) che vi sono un' infinità di modi di fare sesso oltre alla copula vaginale (atta alla riproduzione, salvo l' uso di anticoncezionali); a sollecitare il pene e provocare l' orgasmo nei maschi sono adatti anche (oltre probabilmente a altre dose cui la mia limitata fantasia non mi ha mai suggerito di ricorrere; ed ad altre ancora che il senso del pudore mi impedisce di menzionare qui) la bocca (femminile, per la cronaca, nel mio personale caso di eterosessuale di stretta osservanza), le mani (idem) i capezzoli e l' incavo fra le mammelle, ecc., ecc. ecc.


Sottoscrivo tutto ;)

Sariputra

#67
Citazione di: Eutidemo il 27 Marzo 2017, 13:01:24 PMCaro Sariputra, condivido in pieno quanto scrivi. Ed infatti anche io penso che ad ogni bambino, dovrebbe essere insegnato il rispetto per ogni persona (ed anche per gli animali e le piante); ed infatti, come tu scrivi, sarà proprio il principio del rispetto che lo porterà a non assumere comportamenti violenti o intolleranti, verso chiunque. Fermo restando, però, che devono comunque esserci delle leggi idonee a reprimere i detti comportamenti violenti o intolleranti, qualora l'educazione scolastica che tu auspichi non abbia avuto successo. Il bambino, altresì, deve essere lasciato libero di formarsi un suo giudizio personale su argomenti di carattere politico e religioso, senza essere 'indottrinato' culturalmente secondo il "politically correct" della società in cui vive; però, deve anche essere messo sull'avviso circa certe teorie pseudoscientifiche, quali il "creazionismo" e l'"omosessualità = malattia" ed altri ancora, che non hanno alcun serio fondamento, ma costituiscono solo lo schermo di vieti pregiudizi fondamentalisti (magari trasmessi dalle ignoranti famiglie di appartenenza). Ed infatti, in tal caso, si tratta di "cultura scientifica" (in Italia del tutto assente), e non di "indottrinamento" politico e/o religioso. P.S. La tua ricostruzione della battaglia di Leuttra non è del tutto esatta; ed infatti, la faccenda della "fuga" raccontata da Plutarco e da Diodoro Siculo(sulla base di un erroneo travisato testo di Callistene) non corrisponde assolutamente alla verità storica degli eventi, così come, invece, correttamente riportati dallo stesso Pausania e da Senofonte. Ed infatti, gli Spartani combatterono aspramente, perdendo in battaglia circa 1.000 uomini, di cui 400 Spartiati (il che, per l'epoca, costituiva una perdita ingente); e poi si ritirarono ordinatamente, arretrando senza "fuggire", nel loro accampamento, dopo aver cercato vanamente di proteggere il corpo del loro re Cleombroto (morto anch'esso combattendo)! I morti, avevano tutti ferite al petto, e non alla schiena; gli Spartani, infatti, NON FUGGIVANO MAI, neanche davanti al demonio in persona! Termopili docent! I Tebani prevalsero prima in un feroce scontro di cavalleria, ma poi ottennero la VERA vittoria per mezzo della fanteria, avvalendosi della rivoluzionaria tecnica della "falange obliqua" inventata dal generale tebano Epaminonda, appositamente per prevalere sull'ordine oplitico della falange spartana; la quale, quindi, per quanto elevato fosse il valore degli Spartani, non poteva che soccombere! E la sconfitta (soprattutto per la morte degli Spartiati) ebbe un effetto devastante sul sistema politico spartano; che, a seguito di quell'evento, andò definitivamente in crisi. P.S: A proposito di Sparta, peraltro, Plutarco nella "Vita di Licurgo" parla della pederastia spartana come di un'istituzione giuridica obbligatoria, legata al sistema educativo della città.

Caro Eutidemo,
la mia era una ricostruzione ironica della battaglia. Spero si sia capito...! ;D
Sulla pederastia nella cultura ellenica, addirittura come forma giuridica obbligatoria...non ho parole ( ma un silenzio che tutte le comprende  :( ). Infatti per me si trattava di violenza bella e buona su fanciulli o adolescenti  che certo non potevano desiderare di essere oggetti sessuali per adulti o addirittura anziani ( anche filosofi per giunta...).  Che poi venissero indottrinati a credere che la loro maturazione umana passava anche dal concedere il didietro ad un vecchio bavoso è un aggravante, a parer mio ( e qui ritorna il discorso sul pericolo dell'indottrinamento culturale imposto ai piccoli dalla società...). Questo è uno di quegli aspetti che non mi fa rimpiangere per nulla la cosiddetta "classicità"...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo

Caro Sariputra, 
lo avevo capito perfettamente che la tua era una ricostruzione ironica della battaglia (che corrisponde, peraltro, a quella di Callistene); ho solo colto l'occasione per una piccola "divagazione storica", visto che la storia costituisce un po' il mio pallino.
Anche perchè mi dispiaceva un po', che qualcuno avesse potuto equivocare, circa il valore degli Spartani. :)
Quanto alla  pederastia nella cultura ellenica, in effetti, un conto è quella "volontaria", mentre un altro conto è quella "obbligatoria"; come, peraltro, secondo me dovrebbe considerarsi orripilante qualsiasi forma di costrizione e coartazione sessuale (sia "omo" che "etero").
Peraltro, non ci dimentichiamo che secondo Plutarco, a Sparta, i bambini nati da entrambi genitori spartiati venivano esaminati dagli anziani e, se non giudicati idonei fisicamente, venivano abbandonati a morire sul monte Taigeto, di freddo, di fame e di sete (nota*;) il che, forse, è anche un po' peggio della pederastia obbligatoria. 
Nel resto della Grecia Classica, invece, l'omosessualità, soprattutto, sotto la forma di "pederastia", non aveva minimamente i tratti "brutali" che aveva a Sparta, ma era una caratteristica generale di quella cultura.
***
Peraltro, occorre anche considerare che il termine "PEDERASTIA" (dal greco antico παιs- pais/paida, "ragazzo", e ἐραστής erastès, "amante") ha avuto diversi significati, a seconda dei tempi e delle diverse culture.
Ed infatti:
1)  
Nella Grecia classica, il termine indicava il rapporto (non necessariamente sessuale) fra un maschio adulto e un maschio "adolescente" (superiore almeno ai 12 anni), senza coinvolgere mai i bambini veri e propri (pedofilia). Si trattava di un modo riconosciuto di formazione delle "elités" sociali, che si traduceva nella relazione maestro-allievo. I vocaboli indicanti l'uomo e il ragazzo potevano variare da una città all'altra: per esempio erastes ("amante") e eromenos ("amato") ad Atene, eispnelas ("ispiratore") e aites ("auditore") a Sparta...e così via. Anche le modalità della relazione differivano a seconda delle città e i rapporti sessuali potevano o meno essere permessi all'interno della relazione.
2) 
In secoli più recenti (1600, 1700, 1800), la parola indicò impropriamente, per imitazione della lingua francese, l'atto della SODOMIA, e poteva apparire anche in espressioni oggi apparentemente incongrue come "pederastia su donne".  :D
3) Verso la fine del 1800, e dagli inizi del 1900, la parole cominciò ad essere usata come sinonimo di "omosessualità" maschile...ma non quella femminile.
4) Verso la fine del 1900, e dagli inizi del 2000, la parola "pederastia" si è riaccostata al significato originario, confondendola, però, spesso, con il fenomeno della "pedofilia", la quale, invece, è una cosa completamente diversa.
In diritto, l'età in cui una persona è ritenuta capace di consentire consapevolmente ad avere rapporti sessuali è definita "età del consenso": in Italia tale età è fissata a 14 anni, ma essa sale a 16 anni per particolari tipi di rapporti (Ad es., se il partner è una persona che potrebbe avere un particolare ascendente sul minorenne, come un insegnante, un genitore adottivo, un educatore ecc. la legge chiede che l'età del consenso salga in questi casi ai 16 anni).
Poi c'è il reato di  "prostituzione minorile", che è un delitto previsto dal codice penale italiano all'art. 600 bis., mentre, gli atti sessuali compiuti su minori di 10 anni sono considerati aggravanti, anche se il minore fosse consenziente ed in questo caso si procede d'ufficio, senza il bisogno di una querela; a rigor di termini, questa è la PEDOFILIA vera e propria, che può essere tanto "eterosessuale" quanto "omosessuale"....ma IN ENTRAMBI I CASI E' UNA COSA TERRIBILE!!!!

NOTE
* Tuttavia questa teoria non è supportata da scavi archeologici ed è stata smentita dallo studio dell'antropologo Tehodoro Pitsios della Facoltà di Medicina di Atene, il quale ha appurato che tutti i resti umani ritrovati nell'area del monte appartenevano a individui di sesso maschile di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

baylham

Domandina banale sulla discriminazione: che cosa è più discriminatorio a) trattare in modo indistinto situazioni distinte oppure b) trattare in modo distinto situazioni indistinte?

Esempi:

in un edificio pubblico i bagni o gli spogliatoi devono essere unisex o bisex (o n-sex alla Deleuze-Guattari) per non compiere discriminazioni in base al sesso o alla religione?

in una mensa pubblica i cibi devono essere uguali per tutti oppure devono tenere conto dei divieti, tabù alimentari per non compiere discriminazioni in base alla religione?

la teoria gender educa i bambini all'uguaglianza culturale tra i sessi, senza discriminazione di sesso direbbe chi ama la Costituzione e odia i sofismi. E' una teoria discriminatoria oppure no?

Sono alcuni problemi minimi e seri con cui ci si confronta nella vita quotidiana. Qualcuno è in grado di dare la soluzione?

Sariputra

#70
Citazione di: baylham il 27 Marzo 2017, 15:47:51 PMDomandina banale sulla discriminazione: che cosa è più discriminatorio a) trattare in modo indistinto situazioni distinte oppure b) trattare in modo distinto situazioni indistinte? Esempi: in un edificio pubblico i bagni o gli spogliatoi devono essere unisex o bisex (o n-sex alla Deleuze-Guattari) per non compiere discriminazioni in base al sesso o alla religione? in una mensa pubblica i cibi devono essere uguali per tutti oppure devono tenere conto dei divieti, tabù alimentari per non compiere discriminazioni in base alla religione? la teoria gender educa i bambini all'uguaglianza culturale tra i sessi, senza discriminazione di sesso direbbe chi ama la Costituzione e odia i sofismi. E' una teoria discriminatoria oppure no? Sono alcuni problemi minimi e seri con cui ci si confronta nella vita quotidiana. Qualcuno è in grado di dare la soluzione?

Bisogna chiarire il concetto di uguaglianza e quello di diversità. Dire che un maschio è diverso da una femmina non è discriminazione , ma semplice constatazione di una differenza naturale. Dire che il maschio è superiore ad una femmina sulla base di ipotetiche teorie ( scientistiche, religiose, personali, ecc.) è discriminatorio se questo comporta un atteggiamente intollerante e prevaricatorio nei loro confronti.. Fare bagni distinti tra maschi e femmine non è discriminazione. Fare un bagno magnifico per i maschi e viceversa uno orrendo per le femmine è discriminazione. Spiegare ai bimbi che i maschietti sono diversi dalle femminucce non è discriminazione; lo è dire che i maschietti sono migliori, più intelligenti, ecc. delle femmine e pertanto metterli tutti in prima fila e relegare le femmine agli ultimi posti.
L'uguaglianza mi sembra più un concetto giuridico, piuttosto che un'evidenza naturale. Pertanto vi può essere benissimo diversità naturale e uguaglianza giuridica, essendo valutazioni che si basano su piani diversi. Non è certo discriminatorio affermare che un maschio normalmente ha più forza fisica di una femmina e viceversa che una femmina è più dotata in tantissime altre attività ( innumerevoli altre, bisogna essere onesti ...). Quindi ritengo che sia corretto insegnare l'uguaglianza nella diversità, piuttosto che appiattire e tentare di sfumare le differenze in nome del principio di uguaglianza, che non viene minimamente messo in discussione dalla diversità. Anzi , è proprio facendo comprendere ed educando i piccoli al valore della diversità, che è anche arricchimento,  che si ottiene una migliore comprensione del principio di uguaglianza. Per es. personalmente apprezzo gli insegnanti che sanno valorizzare le diversità di ogni studente e mettere in risalto i talenti di ognuno senza svalutare i 'meno dotati' in qualche materia , ma anzi facendo notare ai 'più bravi' le doti ( magari anche al limite della competenza scolastica, tipo "guardate invece come è bravo a giocare" ecc.) dei più in difficoltà.
Sulla teoria gender non prendo posizione in quanto mi pare alquanto fumosa e tirata da una parte e dall'altra per dire tutto e niente...
Sul fatto che, in classe, qualche insegnante faccia apologia del valore di un genere denigrando l'altro, se capita, c'è un'unica soluzione : il licenziamento! Licenziamento che deve essere però eseguito anche nel caso il suddetto faccia l'apologia della superiorità dell'indifferenziazione rispetto alla diversità . In poche parole, se è un buon insegnante, non deve fare apologia di niente!! Far comprendere il valore e la bellezza della diversità è il suo lavoro di educatore ( sia che si ritenga etero-omo-bi-tri-quadri-sex), compreso questo ...il principio dell'uguaglianza viene da sé.
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo

Citazione di: baylham il 27 Marzo 2017, 15:47:51 PM
Domandina banale sulla discriminazione: che cosa è più discriminatorio a) trattare in modo indistinto situazioni distinte oppure b) trattare in modo distinto situazioni indistinte?

Esempi:

in un edificio pubblico i bagni o gli spogliatoi devono essere unisex o bisex (o n-sex alla Deleuze-Guattari) per non compiere discriminazioni in base al sesso o alla religione?

in una mensa pubblica i cibi devono essere uguali per tutti oppure devono tenere conto dei divieti, tabù alimentari per non compiere discriminazioni in base alla religione?

la teoria gender educa i bambini all'uguaglianza culturale tra i sessi, senza discriminazione di sesso direbbe chi ama la Costituzione e odia i sofismi. E' una teoria discriminatoria oppure no?

Sono alcuni problemi minimi e seri con cui ci si confronta nella vita quotidiana. Qualcuno è in grado di dare la soluzione?

Caro Baylham, 
secondo me è discriminatorio sia trattare in modo diverso situazioni uguali, sia trattare in modo uguale situazioni diverse.
Q quanto ai tuoi esempi:
1) 
In un edificio pubblico i bagni e gli spogliatoi è preferibile che siano differenziati, NON "per non compiere discriminazioni in base al sesso", sebbene perchè, per motivi "tecnici" i bagni femminili è preferibile che abbiano diversi accessori rispetto a quelli maschili (non entro in dettagli). :)
Ad ogni modo, un conto è la "separazione" degli ambienti, ed un altro conto è la "discriminazione", che ci sarebbe solo laddove, tra i due tipi di bagni e di spogliatoi, ci fosse una ingiustificata disparità di trattamento; per esempio, se in quelli femminili ci fosse il riscaldamento, mentre in quelli maschili no. ;)
2) 
In una mensa pubblica, a seconda delle disponibilità, dovrebbero esserci opzioni di cibo il più diversificate possibile, sia per motivi sanitari (ad es. "ciliaci"), sia pure per motivi religiosi; come, di fatto, di solito avviene.
Non mi risulta che esistano mense pubbliche che offrano esclusivamente carne di maiale (per far dispetto agli ebrei) o carne di vacca (per far dispetto agli INDU'); c'è sempre sufficiente varietà di cibi, per soddisfare tutte le esigenze...religiose o meno che siano. :)
3)
Quanto alla "teoria gender", si tratta di un neologismo nato in ambito cattolico e beghino negli anni novanta del XX secolo per riferirsi in modo polemico agli studi scientifici in materia "di genere sessuale": coloro che fanno uso di questa locuzione, di solito, sostengono che gli "studi di genere" nasconderebbero un progetto predefinito mirante alla distruzione della famiglia e della società.
Ognuno è libero di credere alle castronerie che preferisce.
Comunque NON E' AFFATTO VERO CHE TALI TEORIE SI INSEGNINO NELLE SCUOLE (guardati i programmi didattici), sebbene, semmai, si insegna ai bambini ad avere lo stesso rispetto per tutti, a prescindere dal colore della pelle e delle tendenze sessuali.
Il che dovrebbe essere considerato un bene, da  chi ama la Costituzione e odia i sofismi.  ;)
***

baylham

Un'ultima mia osservazione.

Se i gabinetti o gli spogliatoi vanno separati per motivi "tecnici" a maggior ragione varrebbe la discriminazione sul lavoro per simili e validi motivi: un imprenditore discrimina sessualmente non perché ritiene un sesso superiore all'altro, non per mancanza di rispetto verso un sesso, ma per ragioni economiche legate a motivi "tecnici", la diversità biologica dei sessi.

Se entro in un bagno di un locale pubblico e trovo quello riservato ai maschi occupato mentre quelle delle femmine libero, l'esito della discriminazione evidenzia una disfunzione e una diseconomia. I bagni nelle abitazioni private non fanno distinzioni tra i sessi ed i gabinetti con "turca" vanno bene per entrambi. Le ragioni della separazione sono legate alla cultura sessuale, che considera una scelta non discriminatoria in relazione al sesso senza accorgersi della contraddizione latente in qualunque scelta si faccia. Sostenere l'uguaglianza giuridica dei sessi significa proprio disconoscere le differenze tra i sessi, un circolo vizioso, autoreferenziale e contraddittorio.

Non insisto oltre, mi preme ribadire che il tema della discriminazione è meno scontato di quanto appaia e andrebbe trattato "discriminando" i casi specifici in cui essa è positiva da quelli in cui è negativa.
Tema che merita un argomento apposito.

Duc in altum!

#73
**  scritto da Eutidemo:
CitazioneQuanto al fatto che la scienza non abbia fornito spiegazioni rispetto alle ragioni della omosessualità (che è di vari tipi), anche qui ti sbagli; in un mio precedente intervento, ho riportato un link dove viene riportata una sintesi delle ricerche scientifiche in tale ambito.
Spiegazioni che valgono quanto il big bang, ossia, devi crederci per fede che sia così. Infatti, come osservo dai commenti degli altri utenti più saccenti di me in materia medica, sono solo certezze incomplete, alla stessa maniera del big bang. Sappiamo con certezza che esso è il principio del Tutto, ma non conosciamo ancora, ecco l'incompletezza, l'inefficacia della spiegazione senza la fede in essa, se sia stato casuale o perché voluto da qualcuno.

Infatti tu stesso aggiungi:
CitazionePerò, "in pratica", poichè l'uomo è un essere operativo, è parimenti ovvio che, ESSENDO TUTTE LE VERITA' MEDICHE (e non solo mediche) PROVVISORIE, si debbano assumere operativamente come "vere", quantomeno, quelle al momento più accreditate;altrimenti, dovremmo mettere sullo stesso piano le credenze "sciamaniche" e quelle "mediche".
...dove le credenze fideistiche che il big bang sia stato casuale o voluto sono sulle stesso piano, hanno la stessa possibilità di essere la verità assoluta.
Quindi allo stesso modo sia che si creda che l'omosessualità sia davvero un terzo genere alla pari con quello inevitabile oggettivamente maschile o femminile, o sia invece che si creda che aiutando chi lo desidera è possibile condurre gli individui a incontrare la propria identità biologica, hanno la stessa percentuale di essere la verità giusta e corretta.

-----
Cosa che ben spiega @Sariputra:
CitazioneP.S. Quindi giusto scegliere operativamente in base alle attuali conoscenze, ma non cercare sempre di spacciarle per verità assolute ( altrimenti non vedo una grossa differenza con il famoso sciamano che doveva , anche lui, scegliere operativamente in base alle sue conoscenze limitate...).

-----

Ecco perché io sostengo (e in questo sono d'accordo con te, @Eutidemo) che si può benissimo sostenere che l'omosessualità non è una patologia, al pari di un morbillo o di una depressione, però neanche si deve insabbiare la realtà di chi, vivendo l'omosessualità in prima persona, la definisce una complicazione nel sentiero della sua esperienza terrestre, chiede aiuto e ridà senso alla propria sessualità biologica.



Infine, come spesso capita, siamo giunti a questionare sull'omosessualità e non sull'atto sessuale omosessuale, allontanandoci dalla mia originale analisi.
Che due persone dello stesso sesso si amino, vadano a vivere insieme, e ottengano diritti, non è il problema per la dottrina evangelica (per non parlare che fatta la legge trovato l'inganno, infatti già persone etero, tra amici-che,  per non perdere i soldi della pensione stanno organizzando pseudo-unioni omosex, e in cuor mio spero che aumentino, alla faccia del politicamente corretto), ma che elevino il piacere del rapporto sessuale gay o lesbico, ecc. ecc., a cosa buona e giusta.
E' da qui che io accosto questa pratica a quella della "porneia" (il giusto termine presente nella Bibbia), e a quella del piacere evasivo negli stupefacenti.
E' da questa apparentemente banale diversificazione che io giungo alla conclusione che è pura ipocrita convenienza umana quella di sostenere che fare sesso tra persone dello stesso sesso è amore, mentre il sesso poligamo od orgiastico o tra individui con un'immensa differenza d'età è eticamente immorale, quindi, perciò, non vi diamo il beneplacito legale sociale, anche perché magari potreste illudervi che ci siano uguaglianze tra l'amore nel sesso omosessuale e l'amore in altre pratiche sessuali orgiastiche.
Oppure che è permesso alcolizzarsi o rovinarsi la vita alle mangiasoldi, ma se lavori non delinqui e ti vuoi drogare sei discriminato.
Tutto qua.

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

acquario69

Citazionesgiombo@
Ciò non toglie che sia uno schifo (in questo concordo pienamente) la pretesa di insegnare a scuola l' "ideologia gender" e di "educare" i bimbi all' omosessualità; uno schifo secondo me non innocente ma finalizzato a plasmare "i sudditi" secondo i criteri necessari alla barbarie capitalistica imperante per la quale farsi una famiglia é troppo inadatto alla "necessaria" precarietà dell' occupazione professionale e della vita in generale).


Si e' uno schifo.
ed e' pure troppo evidente.
Chi fa finta di niente o sostiene invece che non esiste vuole (o preferisce) che si rimanga dei sudditi 

Discussioni simili (2)