Menu principale

Tutti in pannolino!

Aperto da Fharenight, 07 Marzo 2017, 02:51:24 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Duc in altum!

**  scritto da Eutidemo:
CitazionePerò, l'accostamento dell'omosessualità all'atto di tradire il coniuge, di unirsi in matrimonio con più persone ecc., invece, secondo, me, è del tutto surrettizio e privo di senso.
Il senso che li unisce è sempre la "lussuria" secondo la Fede Cattolica. E che per quindi li unisce a tutti gli altri peccati capitali. Ecco perché se non si legalizzano tutti, siamo innanzi a un reato d'ipocrita discriminazione, giacché il peccato morale non è più quello che propone la Chiesa, ma ciò che non conviene al laicismo/pagano.

Infatti...
Citazionemolti omosessuali, invece, sono monogami, e non hanno mai commesso adulterio.

...l'omosessuale non necessita tradire per commettere adulterio, giacché nel proprio atto sessuale omosessuale si è già compromesso col peccato.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da InVerno:
CitazioneSarebbe lecito se esistesse un solo "noi stessi" invece persone diverse hanno diversi modi per realizzarsi.
Benissimo, concordo, infatti sono io che reclamo (con le mie provocazioni nella discussione) affinché il poligamo, il tossico e il ludopata ottengano il diritto di realizzarsi liberamente.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Eutidemo

Citazione di: Duc in altum! il 30 Marzo 2017, 17:59:12 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazionePerò, l'accostamento dell'omosessualità all'atto di tradire il coniuge, di unirsi in matrimonio con più persone ecc., invece, secondo, me, è del tutto surrettizio e privo di senso.
Il senso che li unisce è sempre la "lussuria" secondo la Fede Cattolica. E che per quindi li unisce a tutti gli altri peccati capitali. Ecco perché se non si legalizzano tutti, siamo innanzi a un reato d'ipocrita discriminazione, giacché il peccato morale non è più quello che propone la Chiesa, ma ciò che non conviene al laicismo/pagano.

Infatti...
Citazionemolti omosessuali, invece, sono monogami, e non hanno mai commesso adulterio.

...l'omosessuale non necessita tradire per commettere adulterio, giacché nel proprio atto sessuale omosessuale si è già compromesso col peccato.


Caro Duc in Altum,
Secondo te , l'accostamento dell'omosessualità all'atto di tradire il coniuge, di unirsi in matrimonio con più persone ecc., è del tutto legittimo, perchè il senso che li unisce è sempre la "lussuria" secondo la Fede Cattolica. 
In verità, secondo la Fede Cattolica: "La LUSSURIA è un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione." (CATECHISMO CATTOLICO 2351); per cui, come anche chiarito in alta sede pontificia, si può avere LUSSURIA  anche nel MATRIMONIO, qualora si faccia, con il proprio legittimo coniuge, sesso fine se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione.
Per cui, la LUSSURIA in quanto tale, per definizione apostolica,non costituisce affatto uno specifico "carattere distintivo" dell'omosessualità rispetto alla eterosessualità, o della poligamia rispetto alla monogamia.
***
Quanto al fatto che molti omosessuali, invece, sono monogami, e non hanno mai commesso adulterio, mi puoi dire, semmai, che pur non avendo tradito il suo compagno, l'omosessuale monogamo ha comunque commesso un peccato: ma non il peccato di adulterio (sesto comandamento) bensì il peccato di omosessualità (non espressamente incluso tra i comandamenti, bensì nelle norme di purezza del Levitico).
Per cui, semmai, sono due peccati di tipo diverso...non lo stesso tipo di peccato!
***

Duc in altum!

**  scritto da Eutidemo:
CitazionePer cui, la LUSSURIA in quanto tale, per definizione apostolica,non costituisce affatto uno specifico "carattere distintivo" dell'omosessualità rispetto alla eterosessualità, o della poligamia rispetto alla monogamia.
Infatti, mica io sto a difendere l'eventuale "lussuria" nello sposalizio etero, o sto ammonendo un'unione civile omosex privo di rapporto sessuale.


Tue parole:
CitazioneIl piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione." (CATECHISMO CATTOLICO 2351
...quindi legalizzare l'unione civile omosex è un'istigazione a delinquere, dato che essendo esente la finalità di procreazione, gli individui sono più facilmente abilitati a peccare che una coppia etero, dacché invece di lussuria compie atti sessuali per unione di fatto naturale.


CitazionePer cui, semmai, sono due peccati di tipo diverso...non lo stesso tipo di peccato!
A me non importa la tipologia, ma il fatto che se si è deciso di legalizzare l'uno, si dovrebbero, per par condicio, e in nome del politicamente corretto, legalizzare tutte le probabili tipologie di peccato.

Con tutta la mia sincera e affettuosa stima che nutro verso di te, ma com'è che non riesci a distinguere il nocciolo della mia provocazione?

Un abbraccio, pace & bene!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Eutidemo

Citazione di: Duc in altum! il 31 Marzo 2017, 13:23:59 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazionePer cui, la LUSSURIA in quanto tale, per definizione apostolica,non costituisce affatto uno specifico "carattere distintivo" dell'omosessualità rispetto alla eterosessualità, o della poligamia rispetto alla monogamia.
Infatti, mica io sto a difendere l'eventuale "lussuria" nello sposalizio etero, o sto ammonendo un'unione civile omosex privo di rapporto sessuale.


Tue parole:
CitazioneIl piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione." (CATECHISMO CATTOLICO 2351
...quindi legalizzare l'unione civile omosex è un'istigazione a delinquere, dato che essendo esente la finalità di procreazione, gli individui sono più facilmente abilitati a peccare che una coppia etero, dacché invece di lussuria compie atti sessuali per unione di fatto naturale.


CitazionePer cui, semmai, sono due peccati di tipo diverso...non lo stesso tipo di peccato!
A me non importa la tipologia, ma il fatto che se si è deciso di legalizzare l'uno, si dovrebbero, per par condicio, e in nome del politicamente corretto, legalizzare tutte le probabili tipologie di peccato.

Con tutta la mia sincera e affettuosa stima che nutro verso di te, ma com'è che non riesci a distinguere il nocciolo della mia provocazione?

Un abbraccio, pace & bene!

Caro Duc in Altum
tu avevi scritto testualmente che, quanto all'omosessualità, a  tradire il coniuge, ad unirsi in matrimonio con più persone ecc., "...Il senso che li unisce è sempre la "lussuria" secondo la Fede Cattolica."
Io, invece, Catechismo Cattolico alla mano, ti ho dimostrato che la LUSSURIA in quanto tale, per definizione apostolica,non costituisce affatto uno specifico "carattere distintivo" dell'omosessualità rispetto alla eterosessualità, o della poligamia rispetto alla monogamia.
Quindi, non c'è alcun "senso che li unisce", come avevi scritto tu!!!
Il fatto che, poi, tutti i detti comportamenti possano costituire "autonomi" peccati, ciascuno con le sue caratteristiche distintive (non tutte riconducibili alla lussuria), E' UN DISCORSO DIVERSO! 
I peccati capitali sono SETTE, ed è meglio non confondere gli uni con gli altri...cucinando così indigeribili minestroni concettuali!
Tutto qui! :)

Duc in altum!

@Eutidemo

Benissimo, rettifico: il senso che li unisce è il "peccato"; ossia l'assecondare, nei fatti, quella situazione dove l'essere non si trova al suo livello di piena autenticità. Quindi l'adultero, il poligamo e l'omosessuale, attraverso la loro pratica specifica, sono uniti nel fine della loro opera : perdere dignità agli occhi di Dio.

Non è che un avaro è meno peccatore di un goloso o un lussurioso lo sia più di un invidioso, giacché la sentenza è uguale per tutti: aver soffocato la verità evangelica.
Tutto qui!  :)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Eutidemo

Citazione di: Duc in altum! il 01 Aprile 2017, 12:13:58 PM
@Eutidemo

Benissimo, rettifico: il senso che li unisce è il "peccato"; ossia l'assecondare, nei fatti, quella situazione dove l'essere non si trova al suo livello di piena autenticità. Quindi l'adultero, il poligamo e l'omosessuale, attraverso la loro pratica specifica, sono uniti nel fine della loro opera : perdere dignità agli occhi di Dio.

Non è che un avaro è meno peccatore di un goloso o un lussurioso lo sia più di un invidioso, giacché la sentenza è uguale per tutti: aver soffocato la verità evangelica.
Tutto qui!  :)

Ok, adesso ti sei espresso in modo corretto; per il Catechismo Cattolico, infatti, il senso che li unisce è il "peccato" (genere prossimo), non la "lussuria" (differenza specifica).
Io posso aggiungere solo qualche passo scritturale, facendo parlare chi è molto più DEGNO di me:
"Uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:  «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» E Gesù rispose: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento.  Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»."(Matteo 22,35-40)
Non so se qualcuno si è accorto che, in sostanza, Gesù, così dicendo, anticipa la distinzione che Emanuele Kant faceva tra "imperativi ipotetici" ed "imperativi categorici": i primi, in sostanza,   possono tradursi in "se vuoi A devi fare B" , i secondi in "è A che devi comunque perseguire, a prescindere da B".
Per cui, stando a quanto dice lo stesso Gesù ("da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti", quindi:
- i dieci comandamenti debbono considerarsi soltanto "imperativi ipotetici" (prescrizionali);
- i due comandamenti di Gesù, invece, costituiscono i soli veri "imperativi categorici" alla realizzazione dei quali i primi sono meramente strumentali.
E sono entrambi basati sull'AMORE! :)
"Dio è AMORE; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui." (LETTERA DI GIOVANNI 18).
E sant'Agostino, ne deduce: " "Dilige et quod vis fac"; cioè, "Ama e poi fa quello che vuoi!"
Il che, in sostanza, significa che non importa quello che fai, ma il motivo per cui lo fai; se lo fai per amore, non è mai peccato.
Punto! ::)

InVerno

Citazione di: Eutidemo il 02 Aprile 2017, 13:04:58 PM
Citazione di: Duc in altum! il 01 Aprile 2017, 12:13:58 PM
@Eutidemo

Benissimo, rettifico: il senso che li unisce è il "peccato"; ossia l'assecondare, nei fatti, quella situazione dove l'essere non si trova al suo livello di piena autenticità. Quindi l'adultero, il poligamo e l'omosessuale, attraverso la loro pratica specifica, sono uniti nel fine della loro opera : perdere dignità agli occhi di Dio.

Non è che un avaro è meno peccatore di un goloso o un lussurioso lo sia più di un invidioso, giacché la sentenza è uguale per tutti: aver soffocato la verità evangelica.
Tutto qui!  :)

Ok, adesso ti sei espresso in modo corretto; per il Catechismo Cattolico, infatti, il senso che li unisce è il "peccato" (genere prossimo), non la "lussuria" (differenza specifica).
Io posso aggiungere solo qualche passo scritturale, facendo parlare chi è molto più DEGNO di me:
"Uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova:  «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» E Gesù rispose: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento.  Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»."(Matteo 22,35-40)
Non so se qualcuno si è accorto che, in sostanza, Gesù, così dicendo, anticipa la distinzione che Emanuele Kant faceva tra "imperativi ipotetici" ed "imperativi categorici": i primi, in sostanza,   possono tradursi in "se vuoi A devi fare B" , i secondi in "è A che devi comunque perseguire, a prescindere da B".
Per cui, stando a quanto dice lo stesso Gesù ("da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti", quindi:
- i dieci comandamenti debbono considerarsi soltanto "imperativi ipotetici" (prescrizionali);
- i due comandamenti di Gesù, invece, costituiscono i soli veri "imperativi categorici" alla realizzazione dei quali i primi sono meramente strumentali.
E sono entrambi basati sull'AMORE! :)
"Dio è AMORE; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui." (LETTERA DI GIOVANNI 18).
E sant'Agostino, ne deduce: " "Dilige et quod vis fac"; cioè, "Ama e poi fa quello che vuoi!"
Il che, in sostanza, significa che non importa quello che fai, ma il motivo per cui lo fai; se lo fai per amore, non è mai peccato.
Punto! ::)
Avrebbe anche senso, ma mi permetto di anticiparti il seguito (non di Duc), la distinzione tra "vero amore\cattolico" e "amore veniale\peccaminoso". Se c'è una cosa che accomuna Cristo e gli imperativi categorici è che essi sono venuti per "portare la spada", per dare strumenti agli altri per classificare, dividere, discernere. E così l'amore, concetto che sembrerebbe pacificamente universale, viene presto collegato ad altri passi per discernerlo in qualità, qualità che stranamente (?)il possessore della spada possiede (o dice di) la versione più cristallina. Più che imperativi ipotetici si tratta di imperativi duttili, estremamente duttili, al fabbisogno personale o tradizionale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Caro INverno,
non capisco bene la tua distinzione tra "vero amore\cattolico" e "amore veniale\peccaminoso"; ed invero, il primo, dovrebbe essere identificato come "amore cristiano", di cui quella "cattolica" è solo una versione interpretativa, mentre mi sfugge del tutto il senso di "amore veniale\peccaminoso", laddove tale definizione non venga associata con "amore mortale\peccaminoso"
Ed invero, un peccato di natura sessuale, può essere sia "veniale" che "mortale", ma non vedo cosa c'entri col nostro discorso.
Quanto alla "spada", credo che tu ti riferisca al passo del Vangelo secondo Matteo, in cui Cristo dice: "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada" (Mt10,32-11,5); il che pure non mi sembra molto pertinente al tema in esame.
***
Però il tuo discorso mi sembra costituire uno spunto euristico molto interessante per un eventuale sviluppo dell'argomento; dovresti chiarire solo un po' meglio cosa vuoi dire. :)
***

InVerno

Citazione di: Eutidemo il 04 Aprile 2017, 13:18:37 PM
Però il tuo discorso mi sembra costituire uno spunto euristico molto interessante per un eventuale sviluppo dell'argomento; dovresti chiarire solo un po' meglio cosa vuoi dire. :)
Io niente, pregiudizievolmente so come vanno a finire questi discorsi, taglia e cuci di citazioni fino a far tornare le proprie idee "in versetti" ,quando basterebbe tanta chiarezza nel dire "questa è la mia opinione, Dio la giudicherà a tempo debito" invece no, bisogna averlo a fianco subito, per vincere le diatribe sui forum.. il topic non ha smesso di essere interessante e non smetterà se non si trasformerà in una sparatoria di versetti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Discussioni simili (2)