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Tutti in pannolino!

Aperto da Fharenight, 07 Marzo 2017, 02:51:24 AM

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Fharenight

Ora mi è ancor piú chiaro perché siamo invasi e nessuno fa niente. 
Che molti occidentali siano dormienti, un po' rincretiniti, affetti da masochismo e autolesionismo cronico lo sapevo già e lo sostengo da tempo, ma che fossero arrivati a questo stadio... davcero non lo sapevo:

TUTTI IN PANNOLINO,
IMPAZZA LA MODA DEGLI ASILI NIDO PER ADULTI 

"Tornare bambini si può. Più che una sindrome da Peter Pan però, si tratta di una regressione. Anche mentale. Roma, Milano, Verona, Napoli: ecco gli asili nido per adulti. Una giornata in pannolino? Si può fare, e all'occorrenza te lo cambiano pure. Riposare in una maxi culla? Idem.

L'invito della AB nursery è esplicito: «Volete recuperare l'ingenuità e la spensieratezza tipica dei bambini, lasciando da parte per un giorno tutte le vostre responsabilità? E' il posto che fa per voi». A Roma hanno già organizzato eventi speciali prima e dopo Natale. I prossimi due saranno a Verona il 19 marzo (pare che la data sia già sold out) e a Milano il 2 aprile. All'ombra di Romeo e Giulietta o della Madonnina....

C'è perfino la scaletta della giornata tipo, che ovviamente è a pagamento: dalle 11,30 alle 12 accoglienza e giochi; dalle 12 alle 13 coccole, disegno e lavoretti; dalle 13,30 alle 14 pappa & cartoon; dalle 14 alle 16 riposino, coccole e igiene; e per chiudere coccole e saluti finali. Chi lo ha provato ne è rimasto entusiasta: «E' stato fantastico, così tanto che al momento non sono quasi riuscito a razionalizzarlo, (forse anche per l'imbarazzo). Però mi è rimasto un ricordo indescrivibile», scrive un adult baby sul sito della AB nursery.

Una cosa gli organizzatori la chiariscono subito: chi pensa a qualcosa di sessuale è fuori strada. «Durante il cambio del pannolino non ci sarà contatto con le parti genitali. Ricorda che alla AB Nursery sei un bambino, e come tale sarai trattato. Comportamenti e commenti fuori luogo, esplicitamente volgari o che creino problemi alle maestre saranno causa di allontanamento dall'asilo». Bebè avvisato mezzo salvato."
https://www.google.it/amp/www.ilmessaggero.it/AMP/tutti_pannolino_impazza_moda_asili_nido_adulti-2299998.html


Vi prego, ditemi che si tratta di una bufala o sarebbe meglio che chiedessimo in massa  il "suicidio assistito"...  ;D

Eutidemo

Purtroppo non è una bufala, è proprio vero; guarda il videoclip:
https://www.youtube.com/watch?v=ZrwNjdyave8
Non dubitavo che, tra non molto tempo, in Italia gli abitanti indosseranno quasi tutti i "pannoloni" per incontinenti; ma, questa, non me la immaginavo proprio.
Non so se sia il caso specifico, comunque, a quanto mi risulta, quella di indossare "pannolini", sembra che sia l'ultima moda nel campo delle perversioni sessuali; anche se non sono sufficientemente edotto nel campo del "fetish", per capire in che categoria tale deviazione rientri.
Boh!
Comunque, sull'entrata dell'asilo per adulti, io ci metterei la seguente scritta:
"SI NUN SO' MATTI NUN CE LI VOLEMO!!!"
;D  ;D  ;D

Fharenight

#2
Grazie Eutidimo per il tuo intervento.
Per me è uno dei tanti sintomi che mostrano sempre piú chiaramente il decadimento se non il declino e il lento autoannientamento dell'Occidente. Un Occidente che per un verso è cresciuto molto sul versante della conquista di libertà e diritti, daltro canto non si è stati capaci di prevedere e prevenire il possibile degrado causato dalla non severa regolamentazione delle tantissime libertà conquistate, perché stiamo passando dalle libertà al libertinismo, dall'affermazione dei diritti alle prepotenze delle lobby, dalla giustizia alla peggiore delle anarchie, con tutte le conseguenze deleterie dello status quo. Cosí la società ha perso la sua adesione e sono aumentate l'infelicità e le depressioni per cui è iniziata la corsa (e la pretesa) verso il suicidio assistito e vediamo svilupparsi ora questi disturbi psicologici di tipo regressivo.
Volendo approfondire la questione, anche l'assunzione di qualsiasi tipo di droga in fondo altro non è che un bisogno di regressione; ed oggi l'uso di droghe è molto diffuso sin da ragazzinii, addirittura circola nelle scuole!

Eutidemo

Caro  Fharenight,
la famosa secentesca "Querelle des anciens et des modernes" (cioè , la discussione se nel passato l'uomo fosse più savio che nel presente, o viceversa), in effetti, c'è sempre stata in ogni epoca ed in ogni tempo; magari sarà mutato il tema della "querelle", ma la sostanza sempre quella è stata ed è.
Essendo un appassionato lettore di libri di storia, ti posso assicurare che -almeno dal tempo degli antichi romani in poi- non c'è stata un epoca nella quale non vi fossero dei ferventi "laudatores temporis acti"; i quali, con riferimento ai loro tempi, si dolevano del  decadimento, del declino e del lento autoannientamento della loro cultura di riferimento originario. 
Ma io non ci ho mai creduto molto alle "...gran bontà de' cavallieri antiqui"; erano buoni, cattivi, savi e matti, come noi oggi.
Nè più nè meno!
Ed invero, a parte i libri di storia, già da bambino trovavo alquanto ilari le vignette di "Nonno Gemebondo", sul "Corriere dei piccoli" (pensate quanto devo essere vecchio, per avere tali ricordi): 
<< Ahi che tempi!
Ahi che mondo!
freme nonno Gemebondo!>> 
A dire il vero, ora che sono nonno pure io, sentendo la faccenda dell'"asilo per adulti", verrebbe anche a me da gemere allo stesso modo!
In effetti, è davvero "roba da matti!"
Però, anche se guardo indietro nella storia, debbo ammettere che di follie ne sono sempre state commesse in tutte le epoche ed in tutti i Paesi; e, purtroppo, in genere si è sempre trattato di forme di follia ben più atroci di quelle odierne...dai gladiatori dell'antica Roma, passando per l'Inquisizione e la Caccia alle Streghe...fino ai genocidi del secolo scorso.
Quanto alla "libertà ed al libertinismo", anche al riguardo ci sono state diverse fasi ed estremi storici alterni; non è sempre facile distinguere.
Ed infatti, ciascuno interpreta a modo suo i concetti di "libertà"  e di "libertinismo"; e non si può in assoluto dire chi abbia ragione e chi torto.
Come, infatti, diceva Protagora: "Di tutte le cose è misura l'uomo; di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in quanto non sono" ("Panton chrematon metron anthropon, einai. Ton men onton hos esti, ton de ne onton hos ouk esti" tradotto da Platone, Teeteto, 151e-152a).
Ovviamente, l'"uomo" può essere inteso in senso generico (antropologico) o specifico: ma, secondo me, la sostanza non cambia molto.
In ogni caso, a parte l'equa distribuzione di "follie" (e di abominii) che c'è sempre stata in tutti i periodi storici, la stessa cosa accade anche a livello "geografico"; come magistralmente messo in risalto da Montesquieu, nelle sue "Lettere persiane".
Quanto a cosa sia meglio, eccessi a parte, io preferisco la prevalenza della libertà di coscienza su tutto il resto (o, quantomeno, che nessuno mi imponga la "sua" libertà di coscienza) ; quindi storco un po' il naso quando sento parlare di  "severa regolamentazione delle tantissime libertà conquistate".
Hmmmmmm!!!
E' un concetto che secondo me, è molto pericoloso; anche se è ovvio che certi fenomeni possano e debbano essere regolamentai dalla legge, onde evitare indebiti abusi.
Quanto ai babbioni in pannoloni, se si divertono così, e non fanno male a nessuno, facciano pure!
"De mattibus non est disputandum"!! ;D  ;D  ;D !

cvc

Ma nell'antica Roma non c'era il concetto di "fiducia nel futuro", era naturale pensare che il bene era nei costumi dei padri e che le nuove usanze potevano solo corrompere. Non esisteva il concetto di rivoluzione come di un qualcosa che potesse innovare positivamente. Solo col cristianesimo, con l'illuminismo e col positivismo scientifico si è inserita l'idea che il meglio deve ancora venire. Poi c'è stato il paradigma del buon selvaggio di Rousseau, che pero è un po come affermare che liberta ed uguaglianza coincidono con la miseria, vedi il perfetto egualitarismo dellURSS.
Ma la questione degli adulti in pannolino ha una facile soluzione: sono degli imbecilli. Come ce ne saranno stati molti anche in passato, certamente. Però non per questo non può esserci una critica alla modernità, quando nei costumi si ravvisa più che altro un ozioso e insensato passatempo che fa presumere l'assenza di una qualsiasi traccia di cultura. Non credo ci siano dei comportamenti da imporre coattamente, ma piuttosto bisognerebbe scoraggiare la dilagante pigrizia intellettuale che porta a certe nefandezze. In un futuro dove ci saranno sempre più persone inoccupate, il fenomeno non potrà che aumentare. Forse avevano ragione i vecchi insegnanti bacchettoni che ci tormentavano con le poesie a memoria e i calcoli a mano. Quando la mente non è occupata da qualcosa tende alla stupidità.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Sariputra

Secondo me invece , i tanti adulti che si sono avventurati all'interno dell'"asilo, non erano affatto attratti dall'idea di tornare bambini quanto dall'idea di farsi spupazzare il pannolone (e non solo... ;D ) dalle abili e sapienti mani delle giovani maestrine. Appena realizzato che l'età media delle "maestre" era addirittura superiore alla propria e che ogni morbosità era severemente bandita, pare...che le iscrizioni al nuovo anno scolastico siano drasticamente cadute!! ;)...Della serie: Tira più un pannolone che...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo

Citazione di: cvc il 17 Marzo 2017, 15:09:11 PM
Ma nell'antica Roma non c'era il concetto di "fiducia nel futuro", era naturale pensare che il bene era nei costumi dei padri e che le nuove usanze potevano solo corrompere. Non esisteva il concetto di rivoluzione come di un qualcosa che potesse innovare positivamente. Solo col cristianesimo, con l'illuminismo e col positivismo scientifico si è inserita l'idea che il meglio deve ancora venire. Poi c'è stato il paradigma del buon selvaggio di Rousseau, che pero è un po come affermare che liberta ed uguaglianza coincidono con la miseria, vedi il perfetto egualitarismo dellURSS.
Ma la questione degli adulti in pannolino ha una facile soluzione: sono degli imbecilli. Come ce ne saranno stati molti anche in passato, certamente. Però non per questo non può esserci una critica alla modernità, quando nei costumi si ravvisa più che altro un ozioso e insensato passatempo che fa presumere l'assenza di una qualsiasi traccia di cultura. Non credo ci siano dei comportamenti da imporre coattamente, ma piuttosto bisognerebbe scoraggiare la dilagante pigrizia intellettuale che porta a certe nefandezze. In un futuro dove ci saranno sempre più persone inoccupate, il fenomeno non potrà che aumentare. Forse avevano ragione i vecchi insegnanti bacchettoni che ci tormentavano con le poesie a memoria e i calcoli a mano. Quando la mente non è occupata da qualcosa tende alla stupidità.

Caro CVC,
secondo me, nell'antica Roma il concetto di "fiducia nel futuro" c'era eccome, così come lapidariamente proclamato da Virgilio nell'Eneide: "Tu regere imperio populos, Romane, memento. Hae tibi ERUNT artes: pacisque imponere morem,parcere subiectis et debellare superbos."(Eneide, canto VI).
E, nelle Bucoliche: "Ultima Cumaei venit iam carminis aetas: magnus ab integro saeclorum nascitur ordo. Iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna, iam nova progenies caelo demittitur alto". 
Quindi i Romani erano fin troppo proiettati nel loro futuro: il quale, in effetti, per ora risulta ancora più lungo del nostro.
Col Cristianesimo, invece, almeno a leggere San Paolo (per non dire  San Giovanni), non c'era alcuna fiducia e proiezione nel futuro; perchè la fine del mondo era sempre attesa da un momento all'altro!
Con l'illuminismo e col positivismo scientifico, invece, si è effettivamente inserita l'idea che il meglio deve ancora venire.
***
Quanto alla questione degli adulti in pannolino, sono perfettamente d'accordo: sono sicuramente degli imbecilli. 
Però mi pare che possa anche trattarsi di una particolare perversione sessuale; ma vorrei astenermi dall'approfondire la cosa!
***
Sono anche d'accordo sul fatto che, sebbene gli imbecilli abbiano sovrabbondato anche nel nostro passato, questo non ci esime certo da una critica alla modernità, quando nei costumi si ravvisa più che altro un ozioso e insensato passatempo che fa presumere l'assenza di una qualsiasi traccia di cultura.
Diciamo che l'imbecillità non è una caratteristica specifica della nostra epoca; la quale, però, rispetto al passato ci mette in condizione di "potenziarla" a dismisura, anche per mezzo delle nuove tecnologie che lo consentono.
Quanto a scoraggiare la dilagante pigrizia intellettuale che porta a certe nefandezze, la vedo dura; per esperienza (salvo che in questo FORUM), ho notato che molte persone fanno fatica a concentrarsi a leggere più di venti righe di fila.
Ad essere ottimisti!
Penso anche io che, forse, avevano ragione i vecchi insegnanti bacchettoni che ci tormentavano con le poesie a memoria e i calcoli a mano; quanto alle prime, con me hanno avuto abbastanza successo, ma quanto ai secondi hanno fallito miseramente.
Quando la mente non è occupata da qualcosa tende alla stupidità; ed infatti il cervello è come una macina, se dentro non ci meti il grano, finisce per macinare il loglio (che è più facile da triturare). ;)

Eutidemo

Citazione di: Sariputra il 17 Marzo 2017, 15:19:34 PM
Secondo me invece , i tanti adulti che si sono avventurati all'interno dell'"asilo, non erano affatto attratti dall'idea di tornare bambini quanto dall'idea di farsi spupazzare il pannolone (e non solo... ;D ) dalle abili e sapienti mani delle giovani maestrine. Appena realizzato che l'età media delle "maestre" era addirittura superiore alla propria e che ogni morbosità era severemente bandita, pare...che le iscrizioni al nuovo anno scolastico siano drasticamente cadute!! ;)...Della serie: Tira più un pannolone che...

Come ho detto, non intendo approfondire più di tanto tale faccenda, ma penso anche io che si tratti di una nuova forma, davvero singolare, di deviazione sessuale...ma non necessariamente.
Viene tecnicamente definito, infatti, "infantilismo parafilico", il quale viene, però, distinto dal "feticismo del pannolone", che è una cosa un po' diversa.
Guardate qui, se vi interessa:
https://it.wikipedia.org/wiki/Infantilismo_parafilico

Buon approfondimento!
;D  ;D  ;D

Fharenight

Sí, certo, sono degli imbecilli come ce ne sono sempre stati,  la mia preoccupazione è che attualmente l'imbecillità e la follia stanno superando il limite, quel limite che si supera quando una civiltà ha preso la china dell'autodistruzione. 
Eutidemo, la follia dei Romani o dei nazisti erano d'altro tipo però, era comunque una follia attiva, prepotente, vigorosa, c'era vita e desiderio di futuro, al massimo si annientava l'altro; questa degli asili per adulti invece  raggiunge il colmo dell'auto-annientamento, della passività, della remissività, del reale rimbambimento,  della totale rinuncia ad essere uomini. Ed essere uomini significa in primo luogo "agire", per offendere o per difendere, oggi in Occidente abbiamo perso questo input, c'è tanta passività e vigliaccheria al punto che non si fanno piú figli.

Ora, per ampliare e approfondire ciò che sta accadendo e trovarne le cause e le conseguenze, bisogna per forza andare un attimo fuori tema.

 Ciò che dovrebbe indignare è che stiamo gettando le basi per un "futuro peggiore". L'aspetto preoccupante è che oggi si tende a normalizzare tutto, a normalizzare l'anomalo,  tutto è considerato normale ed accettabile, la morale, i freni inibitori sono visti come ostacoli e non come mezzi di autodeterminazione. Prendiamo per esempio la teoria ideologica gender (non ha alcuna base scientifica), si vuole con questa confutare tutto ciò che è non solo naturale, ma logico. Ma vi pare normale che a dei bambini di scuola elementare si dica che non sono né maschi né femmine ma che si può scegliere quello che si vuole, oggi si sceglie di essere maschio, domani di essere femmina? Perché in sostanza è questo ciò che si insegna secondo le schede applicative dell'educazione sessuale. Questa è pazzia e si rischia di di creare generazioni non di disadattati come oggi (vedi gli asili nido per adulti), ma di psicotici proprio.
Quanti di voi, per esempio, sanno che c'è un disegno di legge anti-omofobia, ma dato che non è possibile definire cos'è l'omofobia, si farà ugualmente questa legge a tutto rischio e pericolo della libertà di espression di chiunque vorrà opporsi, anche argomentando su basi scientifiche, a qualsiasi teoria delle lobhy gay. (stessa cosa sta accadendo con 'l'islamofobia"). 
Viviamo nella dittatura del pensiero unico e del potere di privilegiati cioè delle minoranze sulla maggioranza; sono altri a stabilire ciò che dobbiamo credere e seguire, pena una probabile denuncia. La sfumatura non tutti la colgono. Fate bene attenzione che qui si esce ampiamente dall'ambito della democrazia e dell'uguaglia tra le persone.

Eutidemo

Caro Fharenight,
Quanto al fatto che la follia dei Nazisti (campi di sterminio) fosse d'altro tipo sono perfettamente d'accordo; quanto al fatto, però, che in essa c'era vita e desiderio di futuro, avrei qualche dubbio!
Tu dici: "...al massimo si annientava l'altro!"
Già!
In fondo che sarà mai gasare qualche milione di ebrei..non si può mica stare sempre "a guardare al capello"!!!  :D
Questa follia degli asili per adulti, invero,  raggiunge sicuramente il colmo del rimbambimento; ma preferisco un rimbambito innocuo, ad una SS.
***
Hai più ragione, invece, quando deprechi che oggi si tende a normalizzare tutto, anche l'anomalo; per esempio capi di governo che gestiscono bordelli. ;)
***
Quanto al fatto che debbano essere altri a stabilire ciò che dobbiamo credere , seguire, e, soprattutto, "essere", pena una probabile denuncia, sono perfettamente d'accordo.
Ed infatti, l'omosessualità, in alcuni Paesi del mondo è punita con la pena di morte; in altri, invece, più «tolleranti», l'omosessualità può costare soltanto il carcere a vita. 
Per cui anche io depreco fermamente che debbano essere altri a stabilire ciò che dobbiamo credere , seguire, e, soprattutto, "essere", pena una probabile denuncia! ;)

Jacopus

Cara Fahrenight, non entro nel merito della discussione, sottolineo solo che equiparare gli antichi romani (penso che tu alluda a quelli) ai nazisti è inconcepibile. Non so quali libri di storia tu abbia, ma veramente siamo ad un passo dal delirio o dalla strumentalizzazione. decidi tu.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Eutidemo

Citazione di: Jacopus il 18 Marzo 2017, 20:49:37 PM
Cara Fahrenight, non entro nel merito della discussione, sottolineo solo che equiparare gli antichi romani (penso che tu alluda a quelli) ai nazisti è inconcepibile. Non so quali libri di storia tu abbia, ma veramente siamo ad un passo dal delirio o dalla strumentalizzazione. decidi tu.

Per fortuna, mentre l'Impero Romano (senza considerare quello d'Oriente) è durato circa mezzo millennio, il III REICH Hitleriano è durato solo 12 anni.
Pure troppi, per me ???

Fharenight

Jacopus, forse non hai letto i post precedenti, non paragonavo gli antichi romani ai nazisti. Vorrei davvero che i romani di oggi avessero il vigore e il senso di dignità dei Romani di quell'epoca.

Caro Eutidemo, "annientare l'altro" fa parte della vita, che ci piaccia o no. Annientiamo in tanti e disparati modi anche figli, fratelli, coniugi, genitori, anziani e quant'altro e neppure senza accorgercene. Pensaci un po', chissà quante volte accade anche nelle migliori famiglie.
Ma questo succede in maniera soft, in piccolo, nelle famiglie.

Nei grandi avvenimenti storici, a partire dagli uomini primitivi, se non avessimo annientato o se in qualche modo non ci fossimo difesi (offendere, difendere) dagli animali predatori non saremmo sopravvissuti.
Se il 7 ottobre del 1571, nella famosa Battaglia di Lepanto, non avessimo combattuto contro gli ottomani, la storia europea avrebbe preso un corso quasi simile a quella del Medioriente. Forse tu l'avresti preferita, io no.

La vita è questa: o mangi o sei mangiato; o ti difendi o sei sopraffatto. La nostra finitudine comprende anche questa realtà che a te non piace, neanche a me, ma è questa, e né tu né io possiamo cambiarla. Ma dal momento in cui esistiamo e viviamo in questa realtà bisogna accettarla e non vivere di sciocche illusioni derivanti da certe ideologie.

Essere ragionevoli e volere la pace non significa rimbambire al punto da rinunciare alla difesa; sarebbe stupido, le conseguenze sarebbero (anzi sono, lo stiamo vivendo a poco a poco) disastrose allo stesso modo che volere la guerra. Se non reagiamo, se non ci difendiamo, saremo annientati; forse a te l'idea di essere annientati piace, a me no.
Tu dici: "preferisco un rimbambito innocuo, ad una SS."
Io ti dico che gli SS approfittarono dei "rimbambiti innocui" di allora per mettere in atto le loro nefandezze, perché dove c'è un sopruso c'è sempre l'altro lato della medaglia che glielo permette, c'è sempre chi si rende innocuo. Se il lupo sbrana e continua a razziare indisturbato vuol dire che c'è chi si è fatto pecora e non sa più difendersi.
Caro mio, le cose stanno così, oltre le chiacchiere, e oltre l'isola che non c'è...

Eutidemo dice: "Quanto al fatto che debbano essere altri a stabilire ciò che dobbiamo credere , seguire, e, soprattutto, "essere", pena una probabile denuncia, sono perfettamente d'accordo.
Ed infatti,l'omosessualità, in alcuni Paesi del mondo è punita con la pena di morte; in altri, invece, più «tolleranti», l'omosessualità può costare soltanto il carcere a vita. 
Per cui anche io depreco fermamente che debbano essere altri a stabilire ciò che dobbiamo credere , seguire, e, soprattutto, "essere", pena una probabile denuncia.

Bravo! In alcuni paesi del mondo (cioè i paesi islamici, e diciamolo, ancora possiamo dirlo, non c'è ancora una legge che lo vieta) l'omosessualità è punita anche con la pena di morte, in altri col carcere a vita. Se passasse una legge anti-islamofobia non lo potresti dire più.
Forse non hai colto la differenza tra l'essere libero di "essere" quello che si è, purché non si cagioni del male ad altri, e negare agli altri di criticare determinate scelte derivanti dal proprio "essere". Io potrei essere un pazzo, bene, il mio "essere" è questo, sono libero come chiunque altro, bene, ma se la mia follia mi induce a torturare alcune persone, la mia libertà va limitata. Se una legge mi consente oltretutto di accusare o denunciare chiunque mi dica solo: "tu sei un folle se vuoi torturare", non è normale, vuol dire che viviamo in una dittature voluta da folli prepotenti.
Quindi non devono essere gli altri a stabilire cosa dobbiamo credere, seguire ed essere.

Infatti si nasce maschi e femmine, questo fa parte dell'essere umano, non esiste un altro sesso, non si può forzare a credere diversamente. Che poi ci sia l'omosessualità, attiva e passiva, la transessualità, il travestitismo, ecc. non si può insegnare ai bambini che è tutto normale, che ognuno di noi può essere ora etero, ora omosessuale... così, a piacere, come si può scegliere di indossare una maglietta verde o una gialla. Questa non è educazione sessuale, bensì distorsione della realtà, follia, dittatura del pensiero delle lobby dominanti. Perché così NON è.

E non esiste che chi nasce maschio in maniera completa e ben definita in tutti gli aspetti psicofisici possa sentirsi femmina a piacere. Se si plasmano le menti con insegnamenti simili non credo che andremo incontro ad un mondo migliore, ma a generazioni di psicopatici.
E a proposito dei paesi poco o per niente tolleranti dell'omosessualità, sono proprio le associazioni gay che si battono per la difesa dell'islam. Se tutto questo vi pare normale...

Ah c'è chi sta abbozzando la richiesta che anche fare l'amore coi bambini debba essere considerato normale....

Eutidemo

Cara Fharenight,
temo che noi si stia parlando di cose diverse!
Ed infatti, a quanto mi risulta (ma potrei sbagliarmi), il testo base della legge contro l'omofobia e la transfobia, non prevede affatto che non si possano avere le idee che si vogliono circa l'omosessualità; altrimenti, in base a tale legge, dovrebbero essere condannati in blocco il Papa e tutti i cattolici assieme a lui, cosa che, invece, la legge non prevede minimamente!
La legge contro l'omofobia, invece, prevede solo che costituiscano reato le discriminazioni per ragioni omofobiche (come già lo sono quelle per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall'identità sessuale della vittima).
***
Ecco, infatti, il testo base della legge contro l'omofobia e la transfobia:
" In conformità a quanto disposto in materia di discriminazioni dall'articolo 10 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, le disposizioni dell'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni, e le norme del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, si applicano integralmente anche in materia di discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere della vittima."
Il richiamato art.3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, invero, così recita recita:
"Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell'attuazione dell'articolo 4 della convenzione, è punito:
a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi chiunque, in qualsiasi modo, diffonde idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall'identità sessuale della vittima;
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall'identità sessuale della vittima"
***
Se non ti richiami a tali riferimenti normativi (che non hanno niente a che vedere con la "libertà di pensiero e di espressione di cui parli tu), a cosa ti riferisci allora?
Cerchiamo di essere più circostanziati, per cortesia! ;)

Fharenight

Caro Eutidemo, temo che invece stiamo parlando della stessa cosa ma che tu voglia interpretarla secondo l'ideologia di moda attualmente e secondo la lobby gay. Di fatti nel mio intervento avevo specificato che: dato il fatto che non si può definire esattamente cos'è l'omofobia, ma che la legge probabilmente andrà ugualmente in porto, resta vaga l'idea su che cosa si potrebbe essere accusati in riferimento all'omofobia (il termine è ambiguo ed è un vocabolo nuovo fatto apposta per tarpare le ali a chi voglia pensare e mettere in discussione o rifiutare determinate teorie) poi, a denuncia avvenuta, spetterebbe al giudice interpretare e decidere se si tratta di reato o meno. E questo è tipico dei sistemi totalitari.
E l'imbecillità prettamente occidentale attuale non voglia che si dovesse intraprendere una simile decisione anche per quanto riguarda l'altra parolina inventata e tanto di moda: "islamofobia", perché spianeremmo completamente la strada all'applicazione di diritto della sharia.

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