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Trump sotto ricatto?

Aperto da Eutidemo, 19 Luglio 2018, 12:36:04 PM

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Eutidemo

Come mai Trump, dopo un'ora di colloquio segreto con Putin, si è "appecoronato" così platelamente, in pubblico, davanti all'autocrate russo?
Io ho un sospetto...per ora ancora assolutamente indimostrabile...ma, secondo me, MOLTO plausibile! 
Nel 2013 l'allora imprenditore TRUMP, in un'intervista rilasciata al Real Estate Weekly dopo un viaggio a Mosca per incontrare potenziali investitori che finanziassero le sue attività a rischio di bancarotta, si vantava testualmente: "I have a great relationship with many Russians, and almost all of the 'oligarchs' were in my room". ("Io ho grandi relazioni con molti russi, quasi tutti gli oligarchi erano nella mia stanza").
Parole sue!
Da indagini in corso, pare che almeno 10 di tali oligarchi facessero parte di organizzazioni criminali, dedite al riciclaggio di denaro sporco; ma, finora, mancano ancora le prove che Trump abbia partecipato al riciclaggio di denaro della mafia russa, per finanziare le sue aziende sull'orlo del fallimento.
La cosa, però, che è quantomeno "verosimile" (visto il soggetto), potrebbe spiegare l'appecoronamento di Trump, nel caso in cui Putin lo abbia più o meno apertamente ricattato; il che non sarebbe affatto inverosimile, in quanto Putin era un agente del KGB, specializzato nel settore "ricatti", e, successivamente, è stato sospettato di attività criminali in materia di riciclaggio.
Dal 1992 al marzo 2000, infatti,  diresse il St. Petersburg Immobilien und Beteiligungs AG (SPAG), un'agenzia immobiliare tedesca, finita sotto inchiesta in Germania per riciclaggio di denaro sporco.
Quale che sia la verità, comunque, quello che è certo è che, a capo di grandi potenze, ci sono soggetti MOLTO ambigui! :(

acquario69

Citazione di: Eutidemo il 19 Luglio 2018, 12:36:04 PM
Quale che sia la verità, comunque, quello che è certo è che, a capo di grandi potenze, ci sono soggetti MOLTO ambigui! :(

non e' certo una novita'  :) ...in primis Stati Uniti e più in sordina Israele (ma all'unisono allo stesso tempo)...seguono Inghilterra e Francia (la nostra storia,cioe' l'italietta,dal dopoguerra in poi ne eseguiva semplicemente le direttive...le stragi di quegli anni ne sono la testimonianza)...poi venne l'unione europea..
ma la vera domanda secondo me e': chi ce' e chi manovra davvero dietro le cosiddette grandi potenze?

Eutidemo

Citazione di: acquario69 il 19 Luglio 2018, 13:55:06 PM
Citazione di: Eutidemo il 19 Luglio 2018, 12:36:04 PM
Quale che sia la verità, comunque, quello che è certo è che, a capo di grandi potenze, ci sono soggetti MOLTO ambigui! :(

non e' certo una novita'  :) ...in primis Stati Uniti e più in sordina Israele (ma all'unisono allo stesso tempo)...seguono Inghilterra e Francia (la nostra storia,cioe' l'italietta,dal dopoguerra in poi ne eseguiva semplicemente le direttive...le stragi di quegli anni ne sono la testimonianza)...poi venne l'unione europea..
ma la vera domanda secondo me e': chi ce' e chi manovra davvero dietro le cosiddette grandi potenze?

Altre potenze, più o meno occulte ;)

Eutidemo

Saranno tutte coincidenze, ma, a parte qualche sceneggiata antirussa "di facciata" (per gettare fumo negli occhi), sembra proprio che Trump stia agendo prevalentemente per favorire gli interessi geopolitici russi; basta vedere il suo atteggiamento nei confronti dell'Europa, dell'Iran...e adesso della Turchia.
La sta praticamente gettando tra le braccia di Putin!

Jacopus

E' possibile che vi siano delle collusioni Trump-Russia poco chiare, ma nell'attuale scenario rinforzare la russia significa indebolire l'Europa e questa e' una priorita' politico-economica degli Usa, al di la' delle alleanze di facciata. L'Europa e' in competizione tecnologica con gli Usa mentre la Russia e' solo un fornitore di materie prime.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 12 Agosto 2018, 17:49:11 PM
E' possibile che vi siano delle collusioni Trump-Russia poco chiare, ma nell'attuale scenario rinforzare la russia significa indebolire l'Europa e questa e' una priorita' politico-economica degli Usa, al di la' delle alleanze di facciata. L'Europa e' in competizione tecnologica con gli Usa mentre la Russia e' solo un fornitore di materie prime.

Condivido, inoltre l'Europa in quanto detentrice della moneta più importante a livello mondiale dopo il dollaro è anche in competizione con gli Usa sul piano della centralità finanziaria.

Eutidemo

Citazione di: Jacopus il 12 Agosto 2018, 17:49:11 PM
E' possibile che vi siano delle collusioni Trump-Russia poco chiare, ma nell'attuale scenario rinforzare la russia significa indebolire l'Europa e questa e' una priorita' politico-economica degli Usa, al di la' delle alleanze di facciata. L'Europa e' in competizione tecnologica con gli Usa mentre la Russia e' solo un fornitore di materie prime.

Anche queste sono considerazioni molto fondate: la geopolitica è un'arte (oltre che una scienza) molto complicata.
Ed infatti, nell'attuale scenario rinforzare la russia significa indebolire l'Europa e questa e' una priorita' politico-economica degli Usa, al di la' delle alleanze di facciata; ed infatti come giustamente rilevi, l'Europa e' in competizione tecnologica con gli Usa mentre la Russia e' solo un fornitore di materie prime.
Se, però, questo è vero sotto l'aspetto economico, non è però vero sotto il profilo politico e militare; ed infatti l'Europa, fino a ieri, era sempre stato un "contrafforte avanzato" degli USA, per arginare l'espansionismo egemonico (per non dire l'imperialismo) russo.
Perchè non dimentichiamoci che la Russia, pur attraverso tutti i suoi mutamenti politici, è rimasto, in effetti, l'ultimo "vero" IMPERO del nostro pianeta; un impero anche "coloniale", visto che, sia pure senza soluzione di continuità, oltre gli Urali il suo potere si estende su popolazioni e territori che hanno a che vedere con la Russia, allo stesso modo in cui l'India aveva a che vedere con la Gran Bretagna.
Ed un IMPERO tende sempre ad espandersi, spesso anche militarmente, perchè è insito nella sua natura; quantomeno tende a voler recuperare i territori perduti, per cui Putin, in un certo senso, può essere visto come un moderno Giustiniano (non a caso Mosca si è sempre considerata la "terza Roma").
E un indebolimento dell'Europa, tramite l'"abbandono" USA, è sicuramemente funzionale a tale scopo!
Non ci sono MAI certezze in ambito geopolitico, quindi anche le mie sono solo mere congetture; però ci sono SEGNALI, cioè elementi sintomatici, che le suffragano.
Ed infatti, una delle caratteristiche "spie rosse" della potenziale aggressività espansionistica di una nazione, è il numero di CARRI ARMATI di cui essa dispone; ed infatti, benchè sotto certi aspetti, si tratti di un'arma alquanto superata, resta comunque la più efficace e indispensabile -insieme alla fanteria-, per l'OCCUPAZIONE FISICA di un territorio (come la Russia ha ampiamente dimostrato in Ossezia nell'agosto 2008).
Per cui, "in genere":
TROPPI CARRI ARMATI = CATTIVE INTENZIONI
E la Russia, negli ultimi anni, ha enormemente aumentato le sue "panzerdivisionen", talchè si contano più di 14 carri armati per ogni 100.000 Russi; mentre in Italia, ad esempio, disponiamo di 0,33 carri per ogni 100.000 italiani, per giunta, in media, di potenza molto inferiore.
E l'Europa non è messa meglio (a parte la Grecia, in funzione antiturca), per cui, se gli USA ci abbandonassero, i Russi, volendo, potrebbero arrivare a Lisbona in due o tre settimane; sebbene, fortunatamente, le sue mire siano MOLTO più limitate.
Almeno per ora.
Se la Turchia dovesse passare dalla parte russa (grazie all'attivo aiuto di Trump), sarebbe davvero un disastro geopolitico; ma non solo per l'Europa...anche per gli USA.
L'isolazionismo li ha sempre severamente puniti!

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 12 Agosto 2018, 20:28:31 PM
Citazione di: Jacopus il 12 Agosto 2018, 17:49:11 PM
E' possibile che vi siano delle collusioni Trump-Russia poco chiare, ma nell'attuale scenario rinforzare la russia significa indebolire l'Europa e questa e' una priorita' politico-economica degli Usa, al di la' delle alleanze di facciata. L'Europa e' in competizione tecnologica con gli Usa mentre la Russia e' solo un fornitore di materie prime.

Condivido, inoltre l'Europa in quanto detentrice della moneta più importante a livello mondiale dopo il dollaro è anche in competizione con gli Usa sul piano della centralità finanziaria.

Anche questo è vero...a parte quello che ho risposto a Jacopus.

InVerno

Eutidemo, i carri contavano qualcosa nella seconda guerra mondiale, ora la guerra è un po diversa. Ovviamente la Russia ha uno dei confini di terra più lunghi del mondo, m ac'è una nazione con 13 superportaerei nucleari, le altre messe tutte insieme non arrivano a quattro..il risiko moderno si vince cosi, e la partita è già chiusa. Peraltro ricordo sempre che la Germania fu unificata col permesso russo (non certo gratuito, visto i milioni di morti per mano tedesca) a patto che la Nato non si espandesse oltre a Berlino. Oggi la Nato è in Ucraina a spalleggiare una strana rivoluzione, alle porte di Mosca e con il controllo su gasdotti chiave per l'economia russa. Poi uno può credere quello che vuole riguardo a chi sia l'aggressore, gli ultimi 60 anni hanno visto una continua avanzata del confine Nato verso Mosca, non il contrario e questo è un dato di fatto. La Russia non è l'ultimo impero , il primo lo conosciamo tutti, il secondo quello Cinese è completamente indisturbato mentre si tengono gli occhi puntati sul Donbass e sul demone Russo figlio dell'isteria americana "anticomunista". L'Europa dovrebbe allertarsi quando i Cinesi  comprano Suez, non quando Putin rilascia il video di qualche missile che fa la botta.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Secondo me la politica pro-russia degli Usa e' in funzione antieuropea ma anche anti-cinese. Fra questi 4 global-player, la Russia ora e' quella che puo' da un lato rallentare il processo di integrazione europeo e dall'altro svolgere un ruolo dissuasore e di minaccia sulla Cina, che dovra' dirottare risorse dalla ricerca tech alla difesa. Di sicuro il vero antagonista degli Usa e' comunque la Cina.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Eutidemo

Caro Inverno,
lo so benissimo che i carri armati contavano diversamente nella seconda guerra mondiale, mentre ora la guerra è un po' diversa; ed infatti, avevo scritto: "... benchè sotto certi aspetti, si tratti di un'arma alquanto superata, resta comunque la più efficace e indispensabile -insieme alla fanteria-, per l'OCCUPAZIONE FISICA di un territorio(come la Russia ha ampiamente dimostrato in Ossezia nell'agosto 2008)!.
Qualsiasi generale potrà confermarti la cosa; che, peraltro, è dimostrato dalla storia recente.
Con 13 superportaerei nucleari puoi far valere la tua egemonia navale ed aerea, ma non riuscirai MAI ad occupare nessun territorio: al massimo qualche isoletta del pacifico.
La Germania fu unificata col "permesso russo", perchè l'URSS aveva perso la guerra fredda; che, in fondo, è stata una guerra come tutte le altre.
E chi perde paga, da che mondo è mondo!
Ma, se è per questo, la Russia ha poi perso, "obtorto collo" e non certo volentieri, territori sottomessi da secoli all'Impero Russo: come Ucraina, Bielorussia ed altri ancora.
Tuttavia, poichè c'è stato un periodo, purtroppo breve -dopo il fallito golpe militare del 1991- in cui la Russia si stava "effettivamente" democratizzando, la ritrovata indipendenza di tali Paesi non ha poi creato particolari "sconquassi"; ed infatti una Russia "democratica" e "non imperiale", non aveva ragione di rivendicare nulla da tali Nazioni, nè, tantomeno, dai Paesi Baltici.
Però, purtroppo, con la presa del potere del nuovo "Imperatore" Giustiniano-Putin, sia pur timidamente (ma non tanto), cominciò a riprendere piede il "revanchismo" denominato "Grande-Russo"; per certi aspetti molto simile all'analogo "Großdeutschland" del II e III Reich tedesco, in quanto volto alla progressiva "reintegrazione" del perduto impero originario.
Se la Nato non si non si fosse espansa oltre a Berlino, su pressante ed angosciosa richiesta dei Paesi minacciati dal  "revanchismo" russo, Giustiniano-Putin già si sarebbe "ripappato" molto più della Crimea. 
Per questo i servizi segreti russi hanno favorito l'elezione a Presidente USA dell'"utile idiota" Trump (se non peggio, come alcuni elementi fanno temere), e dei partiti filoputiniani europei: fino a spingere alcuni dei suoi leader ad indossare persino "t-shirt" con la sua faccia (di spia).
Però, come tu dici, ognuno può credere quello che vuole su chi abbia intenzioni aggressive o meno; benchè, dopo l'esperienza di Napoleone ed Hitler, solo un PAZZO potrebbe nutrire intenzioni "invasive" nei confronti dell'Impero Russo.
Ma stiamo scherzando? ;D  ;D  ;D
E' semplicemente RIDICOLO soltanto supporre che un gigante super-armato, il cui dominio territoriale è il più vasto del pianeta, dotato di un numero spropositato di armi convenzionali e nucleari, possa correre rischi di invasioni e di sopraffazioni da parte di chicchessia; mentre è invece OVVIO comprendere come i piccoli Paesi confinanti, spesso oggetto di aperte provocazioni russe, si siano voluti difensivamente tutelare entrando nella NATO.
Sotto il profilo economico, peraltro, la Russia non può essere nè combattuta nè sopraffatta in alcun modo, in quanto non è in competizione tecnologica e produttiva con nessuno, visto che è precipuamente fornitrice di materie prime; per cui la sua è una economia complementare, più che antagonista, di quella occidentale.
Quanto ai gasdotti, bisognerebbe fare un discorso a parte, sebbene è ovvio che la parte "forte" è chi ha in mano il rubinetto alla fonte; sebbene, in effetti, solo fino ad un certo punto.
Quanto all'Impero Cinese, in effetti, è tale solo di nome, poichè, etnicamente e religiosamente, è MOLTO più compatto di quello russo; e, storicamente, a parte il fallito tentativo di Kubilai Kan (che comunque non era cinese) di invadere il Giappone alla fine del 1200 e il riuscito tentativo di Mao di conquistare il Tibet, la Cina non è mai stata "espansiva", a differenza della Russia, ma, anzi, è sempre rimasta molto chiusa in se stessa.
Adesso si sta indubbiamente espandendo a livello economico...ma questo mi sembra del tutto pacifico e legittimo!



 

InVerno

#11
Caro Eutidemo, troppa carne al fuoco, mi risulta difficile risponderti.
Non sono un esperto militare ma con le portaerei si conquistano molte più cose che le isolette, banalizziamo pure per farci una risata ma non andiamo troppo oltre nell'inverosimile, quelle 13 sono I pilastri del dominio militare USA. La strategia americana moderna è basata sul terrorismo internazionale, non certo le battaglie campali con carri e mortai, che invece va bene per guerre di confine (Ukraina, Georgia etc etc). Ora per paragonare anche solo vagamente l'interventismo americano (e l'eccezionalismo dei "leader del mondo") al militarismo autoritario Russo lascia un po il tempo che trova. Vabbè, ma siamo questi qui, che si scandalizzano per la Crimea e non portano Blair e Bush davanti ad una corte marziale, andiamo oltre all'ennesima asimmetria retorica. La Russia nella sua storia ha conosciuto tre mesi di democrazia, la Cina forse nemmeno, aspettarsi che questi due paesi si comportino in maniera liberale è tendenzialmente ingenuo o ipocrita. Fatto sta che quello che sta succedendo nel partito cinese non ha precedenti dai tempi di Mao, il potere si sta accentrando nella mani di JinPing ad una velocità impressionante, e I morti del suo regime si contano a migliaia, ma noi ce la prendiamo con la spia Russa o l'assassinio di un giornalista, perchè non abbiamo altro da dire. La Cina è diventata un partner commerciale troppo forte per poter fare sanzioni di mozzarella o l'embargo del pan grattato, e dopo che avrà aperto la nuova via della seta passante per Suez e I porti greci (intelligentemente regalati ai cinesi dagli economisti "darwinisti" tedeschi) dire "no" alla Cina sarà praticamente impossibile. Se paragonato alla Russia, l'escalation cinese dovrebbe stare su tutti I giornali, invece nessuno ne parla, siamo troppo indaffarati a sapere se la Crimea ha scelto democraticamente di annettersi ad una superpotenza mondiale invece che ad uno stato "mangiatoia" europeo con guerra civile in corso. Trump è sotto ricatto dai russi, dalle escort, e forse anche dal concetto di intelligenza in generale, è un leader in declino di una superpotenza in declino costante da quando si è data al familismo di governo (Bush, Clinton, Obama) . L'europa aveva la possibilità di smarcarsi da questo Titanic verso l'iceberg se fosse stata temperata da UK e Russia, Putin per vent'anni ha parlato di progetto "euroasiatico", da questa parte il telefono dava sempre occupato, ma chiedi ad un russo e saprai quanto "gliel'ha menato" con sto progetto, mentre da questa parte manco si sapeva esistesse. Ora gli UK sono fuori e la Russia è il nemico numero uno, e l'Europa è ovviamente a brandelli.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Caro Inverno,
hai ragione: troppa carne al fuoco, rischiamo solo di fare una gran confusione.
Quanto alle Portaerei e ai Carri Armati, detto in "estrema" sintesi, si tratta di due armi con funzioni ed "effetto bellico" diverso, sia a seconda dello "scacchiere", sia dello specifico "scenario bellico" (a volte complementari, a volte no), sia delle finalità che si intendono perseguire, e, cioè:
- le portaerei, che operano "esclusivamente" come "squadra navale" e MAI da sole, hanno la funzione di MINACCIARE, ovvero di ATTACCARE "da remoto" particolari siti "sensibili" nemici, sia in supporto ad operazioni terrestri (come in IRAQ), sia come mere azioni di intimidazione e di rappresaglia (come in Libia);
- i carri armati, invece, insieme alla fanteria, hanno la precipua funzione di OCCUPARE un territorio, inglobandolo direttamente nella sfera di dominio politico e militare di chi li detiene, talvolta senza neanche doverli usare (come fece l'URSS nell'Europa Orientale).
Per cui, in effetti, non sbagli nel dire che la strategia americana moderna è basata sull'intimidazione e la minaccia, più che in battaglie campali con carri e mortai (sebbene in IRAQ e AFGHANISTAN, per non dire in VIETNAM ha usato pure quelli); in genere, infatti, si tratta precipuamente di una strategia di tipo "imperialistico", che mira ad imporre in modo più o meno "indiretto" la propria egemonia sugli stati "clientes" (soprattutto in  Sud America, ma non solo).
Quella russa, invece, è una strategia di tipo "imperiale" vecchio stile, perchè, almeno nelle intenzioni, tende ad inglobare (o,  a volte, a reintegrare) dei territori nel suo dominio politico diretto; e, a tale scopo, i carri armati sono l'arma strategicamente più adatta, anche OGGI.
Ed è per questo che, personalmente, ritengo alquanto preoccupante l'implementazione di divisioni corrazzate da parte russa:
- sia quantativamente:
- sia qualitativamente.
Ed infatti, non solo noi italiani abbiamo solo un (vecchio) carro armato su 300.000 abitanti, mentre loro ben 14 su 100.000, con una popolazione enormemente superiore alla nostra e a quella degli altri Paesi europei (disarmati "quasi" quanto noi), ma, per giunta, la Russia ha di recente varato e messo in produzione massiva il T-14 'Armata', definito già come il più potente carro armato  del pianeta.
Prodotto dalla Uralvagonzavod, il nuovo T-14, un mostro da 48 tonnellate propulso da un motore diesel a dodici cilindri da 1500 cavalli che gli conferisce una velocità massima di 90 km/h con autonomia di 500 km, rappresenta un enorme salto tecnologico rispetto alle poche centinaia di carri delle nazioni confinanti.
Ragionando secondo logica e buon senso, a me sembra molto poco probabile che tale impulso alla produzione bellica sia stato dato da Putin (con conseguente titanico sforzo economico), perchè teme che qualcuno voglia invadere o attaccare militarmente il suo Paese; come ho già detto, secondo me un'ipotesi del genere è impensabile.
Quindi?
***
Quanto al resto, sono abbastanza d'accordo su quello che scrivi (anche se non proprio su tutto); ed infatti, se a mio avviso è più che lecito scandalizzarsi per la Crimea, sarebbe però davvero ipocrita non scandalizzarsi egualmente per certe puttanate marcate Bush (e non solo).
Mi ricorda un po' l'accusa mossa nel processo di Norimberga a Donitz (comandante degli U BOOT tedeschi), per aver emesso una direttiva ai battelli subacquei praticamente identica a quella che aveva emesso Nimitz, comandante della flotta USA nel Pacifico ai propri sottomarini; per fortuna che in quel caso, forse per la comune ascendenza tedesca (evidenziata dalla desinenza dei loro cognomi), lo stesso Nimitz ammise la cosa, e così Donitz  si salvò dalla forca!
Quanto alla Cina, sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che, sia pure molto meno aggressiva militarmente della Russia, è però politicamente alquanto meno democratica della Russia stessa; quest'ultima, infatti, è una "semidittatura" (sebbene anche essa talvolta sanguinaria), mentre quello cinese è un totalitarismo vero e proprio, benchè ormai aperto al libero mercato (pure troppo).
E' perfettamente vero, come scrivi, che quello che sta succedendo nel partito cinese non ha precedenti dai tempi di Mao: il potere si sta accentrando nella mani di JinPing ad una velocità impressionante, e I morti del suo regime si contano a migliaia (forse anche più che in Russia).
Comunque non puoi paragonare alla Russia, l'escalation cinese, perchè la prima è militare, la seconda è economica: sono due cose diverse.
***
Quanto al fatto che la Crimea abbia scelto democraticamente di annettersi alla Russia invece che all'Ucraina, vorrei farti che i plebisciti, per avere valore giuridico e democratico, in caso di secessione di un Territorio da una Nazione all'Altra,  devono SEMPRE avvenire a seguito di un trattato, e sotto il controllo dell'ONU, e, comunque, rispettare alcuni criteri di trasparenza e garanzia, i quali, invece, per quanto riguarda la Crimea, sono del tutto mancati.
Altrimenti, i plebisciti sono solo una frode, per mascherare violente annessioni...all'ombra dei cannoni dei panzer (come fecero Hitler e Stalin).
Per cui, un conto è parlare di "plebiscito pro-forma", e un altro conto è parlare di un "vero plebiscito":
A) Nel "vero plebiscito" (rectius "referendum") del 1º dicembre 1991, la Repubblica autonoma di Crimea votò con il 54,19 % dei voti, la sua appartenenza all'Ukraina.
B) Il 16 mar 2014, invece, il referendum in Crimea, all'ombra dei carri armati russi, ha dato il 96,6% delle preferenze all'unione con la Russia.
Già la "percentuale bulgara", ti fa capire quanto fosse fasullo il secondo...e riconosciuto come tale da resto del mondo; era solo la brutta copia degli stessi metodi già usati Hitler nei Sudeti. 
Al netto di tutto, infatti, risulta di certo poco credibile un referendum organizzato da un presunto "governo autonomo" (tipo il "governo fantoccio" del prete cattolico Jozef Tiso, in Slovacchia) sostenuto da forze di occupazione straniera; la Crimea, infatti, era già, e tutt'ora è, militarmente occupata da forze militari russe, sebbene in via "non ufficiale".  
Per cui ti chiedo, Posto che ti piacciono i "plebisciti" (rectius: "referendum") ucraini, perchè ritieni più valido quello del 2014, avvenuto sotto la minaccia delle armi russe, e non quello del 1991, avvenuto liberamente?
Ciao!

InVerno

Tolgo un po di carne dal fuoco perchè tanto come vedi abbiamo trovato punti di contatto. Sulla Crimea ci tengo a specificare che non so in che condizioni si sia svolto il referendum (o meglio lo so) ma lo ritengo irrilevante. Tendo a fidarmi delle fonti di prima mano che ho nella zona, ma sopratutto a riconoscere l'identità "Rus" della penisola, e a ricordare che il colpo di stato in Ucraina non è stato certamente organizzato dai Russi. Pensare di poter tagliar l'accesso al mare alla Russia e I gasdotti, mentre gli si prende una nazione ex sovietica da sotto il naso, e che I Russi rimangano fuori guardando dagli spalti.. insomma, le speranze sono lecite, ma mi pare un po ingenuo. La Crimea è il dito, la Luna è Il fatto che quei carrarmati erano li perchè un "client" russo era appena stato scippato alla solita maniera. In Iran costo' 60.000 dollari rovesciare il governo legittimo e dare vita ad uno stato totalitario, una Ferrari usata. Quello che successe in Iran è oggi la causa della guerra in Siria che si combatte per controllare I fiumi iraniani. Queste operazioni che si protraggono da centanni e a cui abbiamo fatto il "callo" causano danni devastanti ovunque vengano promosse, e non penso siano nell'interesse a lungo termine degli europei, che dovrebbero condannarle e sanzionarle, e forse lo farebbero se avessero uno stato.
Ciao!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Inverno,
stavolta cercherò di essere breve, perchè mi rendo conto di essere eccessivamente logorroico...e questo è un grave difetto.
***
REFERENDUM
Quanto al fatto che tu sappia in che condizioni si sia "realmente" svolto il referendum crimeano del 2014, non ne dubitavo affatto; ma che tu lo ritenga "irrilevante", questo mi sorprende molto.
Ed invero, secondo me, non si può ritenere "irrilevante" una così patente violazione del diritto internazionale; tanto più che, con un referendum tenuto senza alcuna garanzia internazionale, se ne è annullato uno precedente del tutto regolare (quello del 91).
Quanto a riconoscere l'identità "Rus" della penisola, sono d'accordo con te; ma il punto non è questo!
Il punto è che è che che i plebisciti, per avere valore giuridico e democratico, in caso di "secessione" di un Territorio da una Nazione all'Altra,  devono SEMPRE avvenire a seguito di un "trattato ", e sotto il controllo dell'ONU; e devono comunque, rispettare alcuni criteri di trasparenza e garanzia, i quali, invece, per quanto riguarda la Crimea, sono stati del tutto assenti.
Una secessione senza un previo accordo tra i due Stati in causa sul relativo referendum, senza controllo dell'ONU, e su evidente pressione illecita di uno dei due, deve ritenersi un ATTO GRAVISSIMO DI VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE...che può essere gravido delle peggiori conseguenze (come già è accaduto in passato).
Ed infatti, che gli abitanti di un territorio siano prevalentemente dell'etnia di un diverso Stato, non giustifica e non legittima il trasferimento di quel territorio da uno Stato all'altro; e, questo, anche se ciò avvenisse col consenso di tale maggioranza (ammesso e non concesso che ciò sia accaduto nel caso dell'Ucraina).
Altrimenti, benchè la cosa possa ritenersi astrattamente "giusta" -non lo nego affatto-, sarebbe il CAOS generale...con conseguenti rischio di guerre e conflitti di tutti i generi!
Pensa solo al fatto che il nostro governo, giustamente, il mese scorso ha ritenuto un "ATTO OSTILE" la semplice idea avanzata dall'Austria della  concessione della "doppia cittadinanza" ai cittadini altoatesini; atto che, in passato, è stato appunto spesso prodromico a plebisciti "annessivi".
Ma non sarebbe tanto la concessione della "doppia cittadinanza" in sè ad essere un "atto ostile" (è un istituto più che legittimo), quanto la modalità UNILATERALE con la quale la si vorrebbe concedere da parte dell'Austria; e, questo, tanto più che tale provvedimento sarebbe stato preordinato per il novembre 2018...con chiaro riferimento al novembre 1918, quando Bolzano divenne italiana.
Non c'è dubbio che la maggioranza altoatesina, o sudtirolese come dicono loro, sia di "stirpe" tedesca (così come è russa quella della Crimea); ma non ti sto ad elencare quante dozzine di plebisciti si dovrebbero svolgere in tutta Europa, anche da etnie italiane, se si dovessero, ricongiungere tutte le etnie nello Stato di effettiva appartenenza.
Ti rendi conto di cosa accadrebbe...soprattutto senza previ accordi bilaterali?
***
UCRAINA
Sono (quasi) perfettamente d'accordo su quanto scrivi dopo: "La Crimea è il dito, la Luna è Il fatto che quei carrarmati erano li perchè un "client" russo era appena stato scippato alla solita maniera."
E' esattamente quello che mi ero affannato a sostenere io: Putin si vede nei panni di Giustiniano, e, almeno nelle intenzioni, vorrebbe ricostruire il perduto impero:
- in parte diretto (Paesi Baltici, Bielorussia, Ucraina);
- in parte indiretto (Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia). 
Dove, invece, dissento totalmente è sul fatto che si sia trattato di uno "SCIPPO"!
Ed infatti, le popolazioni di tali Paesi erano state assoggettate con la forza dalla Russia (prima zarista e poi sovietica), ed odiavano e detestavano tale dominio: è stata una "LIBERAZIONE" ed una riacquistata "INDIPENDENZA", altro che scippo!
Pensa soltanto che gli Ucraini, all'inizio, accolsero a braccia aperte i tedeschi invasori, perchè speravano che venissero a liberarli dall'oppressione sovietica (per non parlare del genocidio dell'HOLOMODOR, dall'espressione ucraina "Морити голодом", che significa "infliggere la morte attraverso la fame); uno dei più grandi errori di Hitler, fu di non cogliere l'occasione, e di trattare gli Ucraini (quasi) peggio di come li aveva trattati la Russia di Stalin.
Per cui, tali Paesi, sono tutti attualmente fermamente, e giustamente, ostili alla Russia, e spaventati dal "revanchismo" imperiale Putiniano. 
Solo un povero ingenuo come Salvini, che inneggia a Putin indossando addrittura T-shirt con la sua faccia da boia, non ha ancora capito che i suoi presunti amici sovranisti del Gruppo di Visegrád (Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia), lo disprezzano per tale idiota atteggiamento; visto che, sebbene poco europeiste, tali Nazioni destano e temono soprattutto Putin e la Russia. 
Il che è ovvio, perchè a loro non bisogna certo spiegare che il VERO pericolo viene da lì!
***
IRAN
Riguardo all'IRAN, poichè avevo promesso di essere breve, mi asterrò dal parlarne in questa sede; perchè è un tema molto vasto ed interessante che meriterebbe una trattazione a parte.
Però ti suggerisco di acquistare in edicola l'ultimo numero di LIMES, che tratta con molto approfondimento la questione; io, almeno, leggendolo, sto scoprendo un sacco di cose che ignoravo...e mi sono anche reso conto che molte mie convinvinzioni al riguardo non erano così fondate come supponevo (ad es.l'antagonismo tra Iran e Israele).
Comunque, visto che la storia mi ha sempre appassionato, chiudo con un indovinello: cosa hanno a che fare gli iraniani con i nostri aristocratici nobili romani? :)

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