Sonno della ragione: il caso Orsini

Aperto da bobmax, 31 Marzo 2022, 13:09:03 PM

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bobmax


Mi sono imbattuto nel "caso Orsini". Ossia la polemica sui media, innescata dalle opinioni del sociologo Alessandro Orsini riguardo alla guerra Russia - Ucraina.

Ho cercato di approfondire la questione e ho trovato un quadro sconsolante.

Al di là dell'essere d'accordo o meno con le posizioni di Orsini, è la reazione scomposta, che queste hanno suscitato, a preoccupare.

Una reazione grossolana e diffusa, incapace di confrontarsi con le idee altrui, peraltro espresse civilmente, che scade frequentemente nell'irrisione, nel disprezzo. Senza essere in grado di contro argomentare.

Sonno della ragione.

Anche in chi ritenevo "intellettuale". Mi sbagliavo, che tristezza...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

viator

Salve bobmax. Mi dispiace per l'ennesima delusione che ci riserva la realtà. Solamente non capisco il tuo lamentarti dell'inadeguatezza di alcuni (molti ?) intellettuali. Pensavi che "intellettuale" fosse sinonimo di "saggio" ?.

L'intelletto è funzione cerebrale, e la cerebralità è atteggiamento del tutto indipendente (indipendente non significa per forza estraneo) dalla saggezza, dalla spiritualità, dal sentimento.

O magari sono io a sbagliarmi.......intelletto ed intelligenza devono funzionare solo se plasmati dallo spirito. Chissà. Solidarietà e saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

#2
Io non riesco a capire le ragioni per le quali si stia dando tanta importanza alle parole di Orsini, presenta argomenti elementari e falsati che ne evidenziano l'incompetenza, inferiore solo alla sua presunzione.
Comprendo comunque le ragioni di chi lo invita nei programmi, lo stile Galli nel pollaio nei programmi manda su lo share.
E' interessante notare che pur essendo lui un presunto tecnico, non viene mai messo a confronto con altri tecnici che potrebbero contro argomentare l'irragionevolezza delle cose che dice.

bobmax

Secondo me, Viator, un intellettuale può benissimo non essere saggio, ma deve necessariamente aver fede nella Verità.

A causa di questa fede, il suo intelletto non può adagiarsi pedissequamente sul pensiero scontato, seguendo acriticamente la corrente maggioritaria. Ma deve essere sempre attento a cogliere nuove possibilità!

Anche a costo di cambiare idea.
Perché è la verità che conta, non l'amor proprio.

E invece... emerge un diffuso abbruttimento.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

Ho voluto ascoltare anche io cosa diceva di così scandaloso questo signore sulla bocca di tutti, il mio pensiero è che la reazione è motivata da un mix di fattori che si sono verificati anche nella pandemia.

- Conformismo ai massimi livelli, in Italia peggio che altrove, ma in generale il conformismo dilagante.
- Impreparazione generale, peggio dei giornalisti ma ovunque, rispetto a quello che è la vicenda ucraina, questo fa si  che l'informazione attraversi diversi stadi che assomigliano all'elaborazione del lutto, la prima fase è quella di appiccicarsi  alla narrativa di chi appare meno sorpreso ed impreparato, gli USA in questo caso, e coerente coi nostri interessi, poi col tempo vengo elaborate diverse tonalità di grigio.
- Idealizzazione della propria utenza. La televisione tratta i suoi fruitori come dei minorati mentali che non sanno gestire tonalità diverse dal bianco e dal nero, questo accade sempre, prima di Orsini, dopo Orsini, ogni argomento,  principalmente perchè la polarizzazione aumenta lo share, ma anche per pigrizia e per via dei formati che non permettono di sviluppare e motivare certe posizioni più complesse.
- Volontà pedagogica. Come servizio pubblico, in un epoca di fake news a mitraglia, nel tenere un certo numero di cose salde e fuori discussione.
- Fiuto giornalistico per la fuffa. Perchè Orsini gira che ti rigira sembra voler fare un certo gioco retorico nel creare  rumore bianco, un giornalista se ne accorge e lo porta al punto, o non lo invita, altresi ci sono una serie di elementi dei suoi discorsi parecchio discutibili.

In generale, è difficile che davanti a un evento nuovo, si sviluppi immediatamente un accettazione delle posizioni grigie, la prima fase è invece di schieramento, Orsini verrà accettato meglio in futuro, e per quanto riguarda ora, si è solo guadagnato un pò di effetto Streisand che sicuramente fa piacere a lui e al suo editore.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

bobmax

@InVerno

Concordo con te.

Tuttavia l'impreparazione generale è evidentemente non limitata allo specifico argomento.
Emerge invece una profonda incapacità. Non solo nell'analisi politica, ma proprio nelle basi del confronto tout-court.

Riguardo a Orsini, sarò ingenuo, ma mi sembra sincero. Crede in ciò che dice.
E questo è di gran lunga la cosa più importante.
Al di là che abbia ragione o meno.
Anch'io nutro dubbi su alcune sue opinioni.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

Anche a me sembra sincero. Però non sono comunque d'accordo con l'applicare interpretazioni deterministiche solo con la Russia. Per esempio lui dice di aver preveduto questa guerra nel 2018 (se non erro) perchè essendo l'Ucraina un interesse nevralgico della Russia e della sua narrativa, era ovvio sarebbe intervenuta. Beh, interpretando deterministicamente anche la controparte USA (tema frontiera, città sulla collina, da Woodrow Wilson in poi) era altrettanto determinato che gli USA avrebbero provato a espandere la propria frontiera in Ucraina. Perciò il conflitto era inevitabile? Si possono capire entrambe le posizioni, poi però si deve scegliere quale giustificare, e le premesse lapidarie e d'ufficio ("Io riconosco la russia come aggressore! "sono dalla parte dell'Ucraina") vengono presto dimenticate di fronte ad un bel racconto che in realtà sta giustificando la parte Russa. E secondo me ha ragione chi lo critica per non averci mai messo piede, sembrerà una cazzata, ma non lo è. Il determinismo geopolitico è quello che ha portato Putin a credere di entrare in Ucraina visto come un salvatore, come ne sta uscendo... ognuno il suo giudizio.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

daniele22

Citazione di: bobmax il 31 Marzo 2022, 13:09:03 PMMi sono imbattuto nel "caso Orsini". Ossia la polemica sui media, innescata dalle opinioni del sociologo Alessandro Orsini riguardo alla guerra Russia - Ucraina.

Ho cercato di approfondire la questione e ho trovato un quadro sconsolante.

Al di là dell'essere d'accordo o meno con le posizioni di Orsini, è la reazione scomposta, che queste hanno suscitato, a preoccupare.

Una reazione grossolana e diffusa, incapace di confrontarsi con le idee altrui, peraltro espresse civilmente, che scade frequentemente nell'irrisione, nel disprezzo. Senza essere in grado di contro argomentare.

Sonno della ragione.

Anche in chi ritenevo "intellettuale". Mi sbagliavo, che tristezza...
Ciao vecchio bob. Hai perfettamente ragione. Oltre al caso Orsini segnalo pure il caso Luciano Canfora, sottoposto a linciaggio da molte testate giornalistiche per questa intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno.

https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1332616/canfora-salvini-sbaglia-ma-lucraina-pure-veneziani-evidente-l-irrilevanza-della-politica.html

Comunque vecchio bob, in un post sull'arbitrio mi sembra che tu dicessi che noi siamo quello che amiamo e le nostre scelte derivano da questo amore. Beh ... a me sembra che noi siamo anche quello che odiamo e le nostre scelte derivano da questo odio. Non v'è proprio nulla che tu odii o ami poco?

Infine, si può non essere d'accordo con Orsini o Canfora, però segnalo pure questo articolo:

https://www.lacittafutura.it/interni/guerra,-fake-news-e-censura-la-stampa-tocca-il-fondo

Alexander

#8
Buongiorno a tutti

Quel che a me sembra è che, in qualche modo, si stia continuando a fare informazione, in Italia, con lo stesso sistema che ci ha martoriato per due anni in pandemia. C'è questa tendenza costante a ridurre in modo manicheo, veramente semplicistico la realtà, che è cosa molto complessa e che abbisogna, per capirci qualcosa, di spiegare il contesto per il quale certi fatti avvengono. Invece si tende a dare subito l'etichetta: buono o cattivo, giusto o ingiusto,ecc. Insomma, per l'informazione sembra che le cose siano solo bianche o nere. Proprio ieri sera ascoltavo un dibattito televisivo e ho notato proprio l'ormai generale abitudine a "mettere in bocca" all'interlocutore concetti propri che servono ad etichettarlo immediatamente. Una cosa già vista con l'infinita polemica vax-no vax, pro o contro green pass, in cui si è spaccata la società. In mezzo a questo modo superficiale e manicheo di procedere, che esclude la grigiosità, la plumbea pesantezza dei fatti storici, la difficile lettura della realtà, l'approfondimento langue. Si vive di slogan, di frasi fatte, di informazione che, a parte alcuni bravi e coraggiosi interpreti che vediamo sui campi di battaglia, è ormai fatta da gente che trova la notizia su internet e raramente la verifica. La notizia su internet però è quasi sempre, per ragioni di spazio e immediatezza di fruibilità, un "riassuntino", spesso impreciso, da bersi a volo, uno spritz aperitivo domenicale quasi. Però poi si dovrebbe fare pasto e approfondire. Questo non avviene. Così, se parlo con un amico, come mi è capitato domenica, di guerra che continua dal 2014, di Donbass e separatismo , ecc. mi cade letteralmente dal pero e mi dice: "Ca..o D.! Quante cose sai, io non ho tempo per leggere. Guardo un quarto d'ora al massimo alla mattina le notizie sul telefonino, Non le sapevo queste cose.".
La mancanza di reportage "sul campo" si fa sentire sulla qualità dell'informazione. Ci sono eccezioni:ieri sera tardi su La7 è andato in onda un servizio da Mariupol e si sono viste e sentite cose interessanti (che l'Ansa non dà). Per esempio: la gente intervistata, ridotta a vivere negli scantinati e che si fa 5 Km per trovare dell'acqua potabile, era incazzata con gli amministratori ucraini della città che si erano dati tutti alla fuga prima dell'arrivo dei russi. La gente è rimasta totalmente abbandonata a se stessa. Questa per esempio è informazione importante che contraddice in parte la propaganda bellica ucraina, che sbandiera invece il coraggio estremo di sindaci vari. Però queste cose le puoi sapere solo se "vai sul campo", se verifichi di persona i fatti.
Altra cosa che si vedeva e che ci fa capire come la guerra sia una cosa tragica ma "non seria": nella città semiditrutti dai bombardamenti russi , erano gli stessi russi volontari di "Russia Unita" a portare scatoloni di viveri ai residenti ucraini. Della serie: ti bombardo, ma lo faccio per il tuo bene.

Eutidemo

Ignoro cosa abbia detto Orsini, e neanche mi interessa più di tanto.
Ed infatti, secondo me, i casi sono due:
- o ha detto delle cose che configurano un reato (come l'istigazione a delinquere o altre cose del genere), e allora deve essere arrestato;
- oppure ha detto delle cose che non configurano alcun reato, nel qual caso nessuno può impedirgi di dirle, in quanto, ai sensi dell'art.21 della Costituzione, tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (anche se si tratta di idiozie).
Detto questo, però, riconosco di non aver seguito in dettaglio la vicenda!

baylham

Orsini confonde la politica e la morale con la scienza.
Alla domanda provocatoria "conosce qualcosa della cultura russa, ha rapporti con russi" ha tergiversato prima di ammettere che non conosce la cultura russa e non ha rapporti con russi. 
Il succo delle proposte "geniali" di Orsini: per limitare le perdite umane e materiali gli ucraini debbono arrendersi alla prepotenza dei russi di Putin, i paesi occidentali non devono perciò rifornire di armi gli ucraini e devono proporzionare le sanzioni economiche in base al numero delle vittime prodotte dall'aggressore.
Non ho bisogno di sentire ripetere questa tiritera ad ogni comparsata televisiva di Orsini.
Gli anticonformisti sono ai vertici del conformismo, con analisi, teorie e valutazioni che puzzano di vecchio come questa guerra dei russi di Putin, buone per tifosi da stadio.

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 01 Aprile 2022, 10:46:45 AMIgnoro cosa abbia detto Orsini, e neanche mi interessa più di tanto.
Ed infatti, secondo me, i casi sono due:
- o ha detto delle cose che configurano un reato (come l'istigazione a delinquere o altre cose del genere), e allora deve essere arrestato;
- oppure ha detto delle cose che non configurano alcun reato, nel qual caso nessuno può impedirgi di dirle, in quanto, ai sensi dell'art.21 della Costituzione, tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (anche se si tratta di idiozie).
Detto questo, però, riconosco di non aver seguito in dettaglio la vicenda!
Il problema, eutidemo, é che Orsini é un accademico, che insegna (o insegnava) in un'università privata, la Luiss, che ci tiene al suo prestigio. Un po' come se un Bassetti si fosse messo a sparare stupidaggini no vax, sarebbe stato libero di dirle, ma che ne sarebbe stato del suo ruolo nella scienza medica? 

bobmax

Citazione di: daniele22 il 01 Aprile 2022, 09:16:51 AM...in un post sull'arbitrio mi sembra che tu dicessi che noi siamo quello che amiamo e le nostre scelte derivano da questo amore. Beh ... a me sembra che noi siamo anche quello che odiamo e le nostre scelte derivano da questo odio. Non v'è proprio nulla che tu odii o ami poco?

Giusta osservazione la tua Daniele.

Vi è anche l'odio e tanto altro ancora oltre all'amore...

Ma tutto quello che amore non è, non deriva forse anch'esso da un impulso d'amore?

Amore per se stessi. Amore per chi può appagarci, esserci utile.
Amore verso chi è generoso con noi....

E quando questo amore per noi stessi, per la nostra appartenenza, trova un ostacolo, quello stesso amore si difende lottando.

Si inizia amando se stessi.
Ma questo amore alla lunga non soddisfa. Si vuole amare di più.
E allora noi stessi diventiamo un ostacolo a questa crescita. E perciò ci odiamo.

Ma questo odio deriva dal nostro amore per il Bene 

Fino a quando, forse, potremo amarci nuovamente.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Anthony :)
Se Bassetti si fosse messo a sparare stupidaggini no vax, sarebbe stato libero di dirle, ma avrebbe meritato di essere immediatamente radiato dall'Albo dei Medici.
Allo stesso modo Orsini, quale che sia la sua professione, è libero di dire tutte le castronerie che vuole, ma, così facendo, nel suo ambito, perderà ogni credito; e ciascuno sarà libero di non dargli più ascolto.
Ad esempio, se io ho un guasto nel mio bagno, e l'idraulico mi dice che dipende dalle congiunzioni astrali, lui è liberissimo di crederlo e di dirlo; io, però, cambierò subito idraulico!
Un saluto! :)

daniele22

Citazione di: bobmax il 01 Aprile 2022, 22:39:29 PM
Citazione di: daniele22 il 01 Aprile 2022, 09:16:51 AM...in un post sull'arbitrio mi sembra che tu dicessi che noi siamo quello che amiamo e le nostre scelte derivano da questo amore. Beh ... a me sembra che noi siamo anche quello che odiamo e le nostre scelte derivano da questo odio. Non v'è proprio nulla che tu odii o ami poco?

Giusta osservazione la tua Daniele.

Vi è anche l'odio e tanto altro ancora oltre all'amore...

Ma tutto quello che amore non è, non deriva forse anch'esso da un impulso d'amore?

Amore per se stessi. Amore per chi può appagarci, esserci utile.
Amore verso chi è generoso con noi....
Certo vecchio bob, ma infatti è per questo che la nostra psiche ammalata ha innalzato tutti quegli eccessivi muri, ultimo tra questi quello di cui si parla oggi. Non ci si vuol proprio ficcare in testa che i valori della Russia sono uguali ai valori degli Usa. Naturalmente questo non ficcarci vale per ambo le parti, ma la Russia, secondo me, possiede una novità. Infine, ancora una volta non ci si vuole ficcare in testa che l'assoluto con tutte le sue varie pretese non esiste di per sé stesso, e quindi non esiste nemmeno per noi tutti, checché ne possa pensare chiunque. Oppure lo dica

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