Sequestro dei passeggeri sulla nave Diciotti e TEORIA DEI GIOCHI

Aperto da Eutidemo, 23 Agosto 2018, 13:50:30 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

Citazione di: donquixote il 28 Agosto 2018, 06:36:42 AM
Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2018, 20:45:56 PMUn dilemma antico chiede: si può rinunciare a ciò che non si ha? A quanto pare si, visto che Salvini ha annunciato di rinunciare all'immunità parlamentare, dando prova di coraggio, petto villoso, speme di guerriero di celtica stirpe. La mia povera maestra Luisa, quinta elementare, mi disse chiaramente che i ministri non la posseggono. Ah se solo Salvini avesse conosciuto quell'amabile donna..E' tragicomico vedere come due utenti di un forum sperduto su internet, infiorettino le loro argomentazioni con molta pià serietà, di quanto avvenga nel dibattito pubblico, ancora perso in prove muscolari da dodicenni.


Salvini è anche senatore, quindi è soggetto all'autorizzazione a procedere rilasciata da quella istituzione. Tanto per precisare...

Ho fatto qualche ricerca storica su casi analoghi a quello di Salvini, e mi risultano solo due precedenti "abbastanza" simili:
- Pisanu
- Maroni
I due ministri vennero denunciati per "respingimento collettivo" (in alto mare) dei migranti; ma, in entrambi i casi, il Tribunale dei Ministri archiviò il caso, perchè la condotta, in astratto criminosa sotto il profilo giuridico, sotto il profilo politico -secondo loro- non poteva considerarsi tale.
Questo perchè, -secondo i giudici- i due intendevano soltanto contrastare l'immigrazione clandestina, in ossequio alla "linea politica" della maggioranza; e, se per farlo infrangevano la legge, PAZIENZA...in quanto il danno arrecato alle vittime non aveva natura dolosa! :D  :D  :D
Però, trattandosi di archiviazione "per motivi politici" e non "di diritto", la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo condannò successivamente l'Italia per "denegata giustizia", a risarcire 15mila euro ogni migrante respinto; somma che, ovviamente, non pagarono nè Pisanu nè Maroni, ma tutti i contribuenti italiani.
Il caso di Salvini è simile ma, sebbene (secondo me) MOLTO  più grave, sono pressochè certo che subirà un esito analogo :'( :
- per la stessa e/o altre pretestuose argomentazioni paragiuridiche (in genere, che una linea politica non è punibile, anche se criminale, o altri grotteschi argomenti); 
- per questioni procedurali di varia tuzioristica specie (che non mancano mai):
- per vizi di forma di vario specioso tipo (tipo mancanza di ordini scritti).
In ogni caso, anche se il caso non venisse archiviato dal Tribunale dei Ministri (come prevedo), Salvini non corre COMUNQUE alcun rischio, perchè il Senato non concederà MAI l'autorizzazione a procedere; ed infatti il sedere del ministro è ben protetto dalla nuova maggioritaria CASTA politica (a dispetto di quella vecchia, che gli voterà contro).
E probabilmente, anche in questo caso, la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo condannerà l'Italia per denegata giustizia, e saranno i contribuenti (noi) a pagare al posto di Salvini. 
Ma la cosa più esilarante, è l'atteggiamento di Di Maio!!! ;D  :D  ;D  :D  ;D


L'illustre Prof. Giuseppe Andreasi, psicologo, politologo e sociologo presso l'Università Bocconi, ha così commentato l'insolito incongruente comportamento:
https://www.youtube.com/watch?v=_nrNZWbc5Rg

Eutidemo

Per correttezza, e per onestà espositiva, ritengo opportuno far presente a tutti i lettori del FORUM, che, circa l'indagine penale relativa a Salvini, alcuni illustri giuristi si sono espressi a "favore" della medesima, ed altri "contro".
Non potendole riportare tutte, qui, In particolare, ve ne riporto una molto "CONTRARIA", dell'illustrissimo giurista Carlo Nordio, tratta dal Messaggero; con un mio commento a margine delle sue considerazioni.

1)
Lui scrive: 
"Può sembrare paradossale che una nave militare italiana venga tenuta sotto controllo dai carabinieri per evitare sbarchi indesiderabili. In realtà è un paradosso solo apparente, perché le ragioni di igiene, o di ordine pubblico, valgono anche per le forze armate."
E' vero, ma Nordio non tiene conto che, nel caso di specie, il fermo dei passeggeri della Diciotti non è avvenuto:
a) 
Nè per "ragioni di igiene",  nel qual caso, invero, la legge prevede il c.d. provvedimento di "quarantena", che è ben diverso da quello messo in atto; in tal caso, infatti, i migranti avrebbero dovuti essere ricoverati in una struttura ospedaliera idonea "a terra", adeguatamente assistiti e  curati in aree sterili separate, e non tenuti a bordo di un natante (il che, a mio avviso, costituirebbe un ulteriore reato contro l'incolumità personale). ;)
b)
Nè per "ragioni di sicurezza e di ordine pubblico", perchè non risultava alcun elemento di rischi del genere in caso di sbarco; nè, peraltro, è stato rilevato da alcuna autorità competente...neanche da Salvini stesso, che non ha mai parlato di una cosa del genere. ;)

2)
Poi scrive: 
"È appena il caso di ricordare che le decisioni, secondo i vari momenti e i vari allarmi, spettano ai ministri competenti e in particolare a quello dell'Interno."
Il che è fuori discussione.
Ma Nordio non tiene minimamente conto del fatto che, in realtà, il Ministro dell'Interno:
- ha deciso monocraticamente che i profughi non potevano sbarcare, senza però adeguatamente "MOTIVARE" le ragioni di <<sicurezza e di ordine pubblico>> che gli avrebbero consentito di farlo, il che ha reso il suo atto illegale ex comma 1 del nuovo art. 21 septies, L. n. 241/1990, perchè l'esposizione di tali motivazioni era obbligatoria;  ;)
- anzi, al contrario, Salvini ha addirittura  PUBBLICAMENTE ed ESPRESSAMENTE  dichiarato che le ragioni per cui non intendeva farli scendere, NON erano affatto ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, BENSI' ragioni di natura politica, volte ad ottenere la ridistribuzione dei migranti della Diciotti anche in altri Paesi europei.
Lo ha detto lui, mica io! ;)

3)
Poi scrive: 
"Se però dai paradossi apparenti passiamo a quelli reali, c'è soltanto l'imbarazzo della scelta. Possiamo, per brevità, elencare i principali. Il Procuratore della Repubblica di Agrigento, munito di mascherina e galosce protettive, è salito a bordo della "Diciotti" tra gli obiettivi delle televisioni (omissis); ci permettiamo di ricordargli, sempre in virtù della nostra anzianità, che i confini tra la solerte diligenza e l'esibizionismo imprudente sono sottili e incerti."
Non si tratta di una considerazione di carattere giuridico, per cui la ritengo del tutto irrilevante ai fini della fondatezza della incriminazione di Salvini; si tratta del classico "argomentum ad hominem", che, peraltro, ha scarso valore anche in ambito dialettico. ;)

4)
Poi scrive: 
"Anche perché il magistrato non si è limitato a questa operazione che, secondo il codice, avrebbe potuto benissimo delegare alla Polizia giudiziaria, ma ha anche ipotizzato un'indagine per arresto illegale e addirittura per sequestro di persona. Una tesi ardita per entrambi i reati: il primo, infatti, scatta quando c' è un arresto, e qui non risulta sia stato arrestato nessuno; il secondo si verifica quando la privazione della libertà personale è illegittima, altrimenti finirebbero sotto inchiesta anche i giudici che privano della libertà gli imputati mandandoli in galera."
Al riguardo:
a) A mio parere Nordio ha ragione per quanto concerne l'arresto illegale; ed invero, nel caso di specie, non risulta che sia stato arrestato nessuno; anche perchè, non avendo commesso i migranti alcun crimine, non c'era nessuno da arrestare. ;)
b) A mio parere, invece, Nordio ha torto marcio per quanto concerne il reato di sequestro di persona; ed invero, nel caso di specie, secondo me non c'è dubbio alcuno che Salvini abbia perpetrato tale crimine, avendo più volte pubblicamente dichiarato che avrebbe forzosamente ai passeggeri di scendere dalla nave, fino a che l'Europa non avesse accettato le sue richieste. ;)
E, motivata in tal modo, secondo me non c'è dubbio alcuno che la privazione della libertà personale dei passeggeri debba considerarsi illegittima; forse addirittura ai sensi dell'art.289 ter CP, e non solo dell'art. 605 CP....se si leggono con attenzione (vedi nota).
Per cui, trovo semplicemente ridicola l'affermazione di Nordio per la quale:
 "E in questo caso è ben difficile definire illegittima una decisione squisitamente politica, di competenza discrezionale del ministro."
Ed infatti, a me pare OVVIO che una causa squisitamente politica, la quale comporti un atto criminale, non può in nessun caso fungere da esimente del reato; altrimenti anche il decreto  O.N.N. (Operation Nacht und Nebel), a cui pure Salvini, sia pure non intenzionalmente, ha accennato, sarebbe stato da considerarsi pienamente lecito. ;)

5)
Poi scrive: 
"Da ultimo, può suscitar perplessità che, a fronte di gravi e reiterate violazioni delle leggi vigenti sulla immigrazione, invece di individuare e processare scafisti e trafficanti, si ipotizzi l'incriminazione di un ministro per un atteggiamento, criticabile fin che si vuole, ma che fa parte di un accordo approvato dal Parlamento sovrano."
Anche questa non è una considerazione giuridica; e, comunque, è FALSA.
Ed infatti, il Parlamento sovrano non ha mai approvato il sequestro di persone sulla Diciotti.
Inoltre, nessuno ha mai sostenuto che,  "INVECE" di individuare e processare scafisti e trafficanti, si debba, al contrario, ipotizzare l'incriminazione di un ministro per un atteggiamento, che non solo è criticabile, ma OGGETTIVAMENTE delittuoso, perchè gli elementi oggettivi e soggettivi del reato secondo me, ricorrono indubbiamente tutti.
Vanno indistintamente perseguiti TUTTI i reati, da chiunque commessi...senza nessun "INVECE"!
Ad ogni modo, mi fa specie che Nordio sollevi la questione dell'"orientamento politico rosso" di alcuni magistrati; il che potrebbe anche essere corrispondente al vero, ma che però potrebbe essere RIBALTATO anche su di LUI, come indiscusso membro dell' "orientamento politico nero"  di altri non meno numerosi magistrati.
Ed invero, a parte il fatto che fu protagonista della celebre "inchiesta sulle cooperative rosse" (il che, secondo me, non vuol dire assolutamente niente, se, però, si ammette pure che i giudici di Milano non erano di sinistra solo perchè indagavano politici DC e PSI), la sua collaborazione a giornali come "Il Tempo", "Il Messaggero" e "Il Gazzettino", lo qualificano indubbiamente come un uomo di destra; nella qual cosa, intendiamoci, non c'è assolutamente niente di male, ma che però, a mio avviso, non gli consente in alcun la "stigmatizzazione" dei giudici, presunti di colore diverso...perchè anche lui è inequivocabilmente DI PARTE.
Come il suo articolo, peraltro, indiscutibilmente dimostra!
Comunque, filosalviniani, tranquilli...il vostro Ministro non finira mai in galera (per ovvi motivi politici).
                                ***
NOTE:
Art. 605 Codice penale
"Chiunque (anche un minisro) priva taluno (anche uno straniero) della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi a otto anni.
La pena è della reclusione da uno a dieci anni, se il fatto è commesso:
1) in danno di un ascendente, di un discendente, o del coniuge (ma Salvini non aveva parenti a bordo, essendo di pura razza ariana));
2) da un pubblico ufficiale, con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni (e questo lo riguarda).
Se il fatto di cui al primo comma è commesso in danno di un minore, si applica la pena della reclusione da tre a dodici anni (e in questo caso, all'inizio sono stati sequesrati anche dei minori, anche se poi sono stati rilasciati, con conseguente riduzione dell'aggravante). 
Se il fatto è commesso in presenza di taluna delle circostanze di cui al secondo comma, ovvero in danno di minore di anni quattordici o se il minore sequestrato è condotto o trattenuto all'estero, si applica la pena della reclusione da tre a quindici anni."
                                      ***
Art. 289 TER Codice penale
Sequestro di persona a scopo di coazione
"Chiunque, fuori dei casi indicati negli articoli 289-bis e 630, sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando di ucciderla, di ferirla o di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni."

Discussioni simili (5)