Sanremo: il festival della canzone italiana?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 02 Febbraio 2023, 17:22:39 PM

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Phil

Condivido lo stupore; tuttavia si chiama «due vite» quindi almeno è di buon auspicio contro il pensiero "unico" nel festival... oppure è una velata allusione alla doppia vita del leader ucraino, comico e politico? Non mi stupirebbe se ascoltandola al contrario si sentisse Zelenski che chiede altre armi; sarà meglio frugare bene nei bagagli di Mengoni quando andrà a Kiev.
Si scherza, ovviamente (o no?).

Claudia K

Citazione di: Phil il 19 Febbraio 2023, 22:56:26 PMSi scherza, ovviamente (o no?).
Mi associo allo <ovviamente>, pur avendo qualche timore che non sia così condiviso il clima (anche) scherzoso. 

A conforto di Inverno, io che Sanremo lo avevo visto a sprazzi, mi sono resa conto leggendo il suo ultimo post di doverci pensare qualche minuto per ricordare chi fosse il vincitore, mentre il suo brano risulta non metabolizzabile dalla mia memoria, sebbene avessi e abbia una bella opinione dell'Artista Mengoni. 
Sarà perchè (baudianamente, credo ::) ) "Sanremo è Sanremo" ? E cioè quello spettacolone Popolare da cui il Pubblico si attende un intrattenimento pacioso-festaiolo-rilassante che...dopo anni di schermaglia verbalmente armata su tutto e ovunque...torna gradito persino agli intellettuali? 

InVerno

Citazione di: Claudia K il 20 Febbraio 2023, 10:55:58 AMMi associo allo <ovviamente>, pur avendo qualche timore che non sia così condiviso il clima (anche) scherzoso.

A conforto di Inverno, io che Sanremo lo avevo visto a sprazzi, mi sono resa conto leggendo il suo ultimo post di doverci pensare qualche minuto per ricordare chi fosse il vincitore, mentre il suo brano risulta non metabolizzabile dalla mia memoria, sebbene avessi e abbia una bella opinione dell'Artista Mengoni.
Sarà perchè (baudianamente, credo ::) ) "Sanremo è Sanremo" ? E cioè quello spettacolone Popolare da cui il Pubblico si attende un intrattenimento pacioso-festaiolo-rilassante che...dopo anni di schermaglia verbalmente armata su tutto e ovunque...torna gradito persino agli intellettuali?
Avendo ascoltato la canzone... penso che, musicalmente, un buon suggerimento per Sanremo sarebbe quello di licenziare l'orchestra. Non perchè non siano capaci, lo sono sicuramente, ma l'idea stessa di offrire automaticamente un accompagnamento sinfonico al cantante, non fa altro che lasciare il cantante solo sul palco con la sua voce, e quella di Mengoni è ottima, e il testo non contiene la parola amore.... ma musica è solo cantare? Non è un caso che molti sono già intervenuti dicendo che hanno chiuso con Sanremo ascoltando i DeepPurple o i LedZeppelin, è un sintomo della supremazia (direi quasi oggettiva) del rito anglosassone della musica leggera, composto da un cantante sì, ma da anche 3-5 strumentisti, riconoscibili, con le proprie parti, responsabilità pregi e difetti (anche per questo i Maneskin sono bravi)... nella canzone italiana tutto questo viene ostinatamente e contrariamente opposto, come dei giapponesi nella foresta (o degli italiani nella giungla neomelodica), per lasciare un cantante solitario a reggere l'intero fraseggio musicale con la propria ugola, e un sottofondo di archi... sono abbastanza sicuro che se Mengoni avesse dato una musica alla sua canzone, probabilmente te la saresti ricordata..ma purtroppo (per lui) verrà registrata nel tuo cervello come l'ennesimo gioco melenso di sanremo. C'è posto per un autore e la sua canzone in solitaria, se la gola e il testo e lo permettono, c'è posto per un orchestra sinfonica in taluni casi..metterli insieme sempre e comunque è una boiata. A tal proposito mi permetto di segnalare un concept album di Gazzè, tale "Alchemaya", nel disco 1 è presente un interessante esperimento dove lo stesso "si permette" di mettere in canzone alcuni passaggi della Bibbia, con alcune trovate molto interessanti, e in questo caso, vista la grandiosità del topic è pressochè naturale rivolgersi ad un accompagnamento sinfonico, ed infatti il disco ne esce molto bene, era forse dai tempi di "Darwin" dei BMS che non si vedeva un tema affrontato così a muso duro... tirare fuori l'orchestra per la storia di tua sorella che s'è lasciata è solo pigrizia.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Claudia K

Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2023, 16:09:56 PMAvendo ascoltato la canzone... penso che, musicalmente, un buon suggerimento per Sanremo sarebbe quello di licenziare l'orchestra. Non perchè non siano capaci, lo sono sicuramente, ma l'idea stessa di offrire automaticamente un accompagnamento sinfonico al cantante, non fa altro che lasciare il cantante solo sul palco con la sua voce, e quella di Mengoni è ottima, e il testo non contiene la parola amore.... ma musica è solo cantare? Non è un caso che molti sono già intervenuti dicendo che hanno chiuso con Sanremo ascoltando i DeepPurple o i LedZeppelin, è un sintomo della supremazia (direi quasi oggettiva) del rito anglosassone della musica leggera, composto da un cantante sì, ma da anche 3-5 strumentisti, riconoscibili, con le proprie parti, responsabilità pregi e difetti (anche per questo i Maneskin sono bravi)... nella canzone italiana tutto questo viene ostinatamente e contrariamente opposto, come dei giapponesi nella foresta (o degli italiani nella giungla neomelodica), per lasciare un cantante solitario a reggere l'intero fraseggio musicale con la propria ugola, e un sottofondo di archi... sono abbastanza sicuro che se Mengoni avesse dato una musica alla sua canzone, probabilmente te la saresti ricordata..ma purtroppo (per lui) verrà registrata nel tuo cervello come l'ennesimo gioco melenso di sanremo. C'è posto per un autore e la sua canzone in solitaria, se la gola e il testo e lo permettono, c'è posto per un orchestra sinfonica in taluni casi..metterli insieme sempre e comunque è una boiata. A tal proposito mi permetto di segnalare un concept album di Gazzè, tale "Alchemaya", nel disco 1 è presente un interessante esperimento dove lo stesso "si permette" di mettere in canzone alcuni passaggi della Bibbia, con alcune trovate molto interessanti, e in questo caso, vista la grandiosità del topic è pressochè naturale rivolgersi ad un accompagnamento sinfonico, ed infatti il disco ne esce molto bene, era forse dai tempi di "Darwin" dei BMS che non si vedeva un tema affrontato così a muso duro... tirare fuori l'orchestra per la storia di tua sorella che s'è lasciata è solo pigrizia.

Condivido l'osservazione, anche se l'ho svolta per la prima volta grazie al tuo intervento. 
Trovo incontestabile il tuo appunto, e confesso di aver trovato sempre "ovvia" la prassi dell'orchestra per il semplice fatto che, almeno per chi è in sala, l'orchestra doni vibrazioni irripetibili. 
E poi mi citi Gazzè...e come potrei non essere d'accordo?  :-*

Jacopus

Inverno, per uno che si permette di citare Darwin del BMS, respect! :D
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

atomista non pentito

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Febbraio 2023, 16:57:52 PMIn realtà la mia domanda era abbastanza chiara, o perlomeno pensavo e penso che lo fosse. Chiedevo se fosse lecito chiamare Festival della canzone italiana un programma che trasmette una ventina di canzoni su cinque ore di tempo totale. Purtroppo vedo che abbiamo divagato e parecchio.
Ti stai " Eutidemizzando" :)

atomista non pentito

Citazione di: Jacopus il 20 Febbraio 2023, 22:16:29 PMInverno, per uno che si permette di citare Darwin del BMS, respect! :D
..........uno scimmione , senza ragione ......senza ragione

daniele22

Se Eutidemo è giunto fino al 63 io sarò giunto al 70 forse. Sanremo non mi è mai piaciuta. Parlai nel mio primo post in questo topic di "Uno spettacolo di una cultura giunta alla frutta".
Come dice Ipazia nel suo ultimo post in questo topic : "Se qualcuno non ci vede un "pensiero unico" che viene pasturato, urbi et orbi, no stop, acriticamente alle plebi occidentali, evidentemente quella pastura gli sta bene e pensa che vada bene così per tutti e che tutti debbano allinearsi a quel pensiero (unico)." Più che giusta affermazione.
Il pensiero unico è certamente quello che ha il marchio di tutte le produzioni della società capitalista che vanno dal Big Farma, alla guerra, stavolta contro la Russia, al Festival di Sanremo etc etc. Penso che questo fatto sia di una banalità lampante. Nemmeno da dirsi se non fosse che metto proprio nel banco degli accusati la nostra società capitalista responsabile di una cultura di serie B. Io non dico che al Festival ci vadano solo quelli che fanno piacere al capitalismo; così fosse ne andrebbe di mezzo un certo tono di democraticità che è caratteristica culturale della nostra società pseudodemocratica. Sarebbe come a dire che la Chiesa deve fare del bene. Quello che invece io scorgo addebitandone al capitalismo la responsabilità sarebbe la trasformazione della cultura in spettacolo della cultura ... Sarebbe cioè lo spettacolo a comprendere la cultura come una sua forma, e non il contrario come sarebbe più giusto che fosse. Per fare un esempio io sono da tempo appassionato di ciclismo, anche se preferisco di gran lunga camminare piuttosto che andare in bici. Però d'estate preferico andare in bici. Nel ciclismo, ma pure nel calcio, si vede benissimo all'opera questa trasformazione tanto da non doverne nemmeno parlare. In sintesi, la squadra di Gimondi o Merckx era magari una squadra forte, ma non stellare. Quella era la cultura ciclistica. Le squadre di oggi sono stellari. Ci sono squadre in cui sei sette ciclisti potrebbero benissimo competere contro il loro capitano e invece sono giustamente sacrificati allo stesso. Ciò si è reso possibile soprattutto dall'intervento maggiore di capitale e di attività pubblicitaria. Questo è dunque lo spettacolo della cultura ciclistica, non la cultura del ciclismo. Tale spettacolarizzazione della cultura, Sanremo compresa, possiede canoni diversi di selezione dei partecipanti che non coincidono affatto con i valori universali dell'arte a cui un individuo si dedica. Un saluto

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