Salvini citato per risarcimento danni.

Aperto da Eutidemo, 22 Febbraio 2019, 11:49:22 AM

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Eutidemo

Da notizie di stampa sembrerebbe che circa quaranta profughi eritrei che erano a bordo della nave della Marina Militare Italiana Diciotti  (sequestrata in porto dal ministro Salvini per dieci giorni prima di liberarne equipaggio e passeggeri), abbiano presentato un ricorso d'urgenza al Tribunale Civile di Roma, onde ottenere il risarcimento dei danni, per essere stati privati "illegalmente" della propria libertà personale. :)
Il "miniministro" SALVINI, a suo dire, avrebbe risposto con una "GRASSA RISATA"; sebbene, nel caso di specie, considerato il soggetto in questione, forse sarebbe stato più appropriato dire che ha risposto con una "CRASSA RISATA". ;D
https://ibb.co/GVH0H9N
Però in effetti, considerata la "stazza" del soggetto, anche una "RISATA GRASSA" mi sembra una definizione più che appropriata.
https://ibb.co/sJ7HC7H
Al suo posto, però, io non riderei troppo, perchè, in questo caso, non potrà salvarsi dal processo ottenendo l'IMPUNITA' grazie ai suoi cointeressati "complici" di governo; come ha già fatto ai fini penali, offrendo, in cambio della sua "improcessabilità", consistenti contraccambi politici (direzione INPS ai 5s, congelamento TAV ecc.).
Questa volta, che finisca per vincere o perdere la causa, credo che il processo lo dovrà comunque subire, come un qualsiasi altro cittadino!
E mi auguro che venga adita anche la CEDU, la quale, in un analogo, MA MOLTO MENO GRAVE respingimento di migranti, già condannò il comportamento del "miniministro" ALFANO, per il quale pure l'autorizzazione a procedere era stata ignobilmente negata dal parlamento (caso Hirsi, che riguardava 24 persone); in quel caso, se non ricordo male, con la sentenza di condanna fu previsto un risarcimento di 15mila euro -più le spese- per ognuno dei 22 migranti respinti (2, invece, furono esclusi dal risarcimento, ma non ricordo perchè).
Ridi, ridi pure Matteuccio, che prima o poi sentirai cantare la quaglia pure tu! ;)

anthonyi

Eutidemo, sai che tra i presentatori della citazione ci sono anche 16 "minori" che risultano essere tutti nati il primo gennaio 2002. Tu saresti soddisfatto se lo stato Italiano (Perché è chiaro che nel caso saremo noi a pagare, mica Salvini) fosse condannato a pagare soldi a questi 16 "minori" che hanno palesemente dichiarato il falso per approfittare al massimo del sistema di tutela Italiano ?

Jacopus

2002 più 18 = 2020. Sono ancora minorenni. La pratica di dichiararsi nati al 1.1. di un qualsivoglia anno è pratica comune nei paesi del terzo mondo, perché non hanno un sistema anagrafe-ospedale-senso del tempo come in occidente. Se anche lo avessero fatto con malizia sono assolutamente solidale con loro, visto che sono persone povere e bisognose. Molto meno solidale per chi dichiara un reddito e ne ha un altro (una bugia anche questa). Un tipo di furto peggiore perché compiuto da chi non rischia niente. Reato per il quale auspico pene severe prima che sia troppo tardi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Eutidemo

Ciao Anthony.
Non sapevo che tra i presentatori della citazione ci fossero anche 16 "minori"; o meglio, i loro rappresentanti legali.
La circostanza, a mio avviso, se vera, rendebbe ancora più grave l'infrazione del nostro "miniministro" dell'inferno; ed infatti, così, le aggravanti a carico del ministro diverrebbero ben tre:
- reato commesso da pubblico ufficiale;
- con abuso dei poteri inerenti alle sue funzioni;
- posto in essere anche ai danni di minori.
Salvini, essendo ignorante come una capra in materia di diritto (e non solo in quello), in un primo tempo pensava di farsi bello con un processo pubblico, che -pensava- si sarebbe risolto con la sua trionfale e propagandistica assoluzione; ma, quando i suoi avvocati (e soprattutto Giulia Bongiorno) gli hanno spiegato bene che, se fosse andato a processo, sarebbe stato quasi certamente condannato ad essere rinchiuso in carcere fino alla vecchiaia, -soprattutto a causa delle dette aggravanti-, DA UN GIORNO ALL'ALTRO, DOPO AVER PROCLAMATO PER MESI CHE VOLEVA ASSOLUTAMENTE ESSERE PROCESSATO, CAMBIO' REPENTINAMENTE IDEA! ;D  ;D  ;D
E così, "Capitan Fracassa", o meglio "Grancassa", optò prudentemente per una più salutare IMPUNITA', gentilmente concessa dai suoi complici di governo; questo, ovviamente, a costo dei generosi "contraccambi politici" che tutti abbiamo potuto vedere (INPS ai 5STELLe, congelamento TAV, ecc).
                               ***
Per rispondere alla tua domanda, comunque, io non sarei affatto soddisfatto se lo Stato Italiano fosse condannato a risarcire anche questi 16 "minori", che sono risarcibili anche se maggiorenni; ma, visto che, effettivamente, costoro sono stati danneggiati dal nostro Stato, che, dopo averli raccolti di propria iniziativa in mare con una propria nave militare, li ha poi ILLEGALMENTE sequestrati in uno spazio ristretto del nostro Territorio, per improvvida e criminale decisione di un suo indegno rappresentante, riterrei senza dubbio doveroso il risarcimento (nè escluderei che lo Stato potesse rivalersi su Salvini). 
Però "mi sembra" che l'azione civile sia rivolta verso la sua persona.
Quanto alla circostanza che i minori abbiano palesemente dichiarato il falso per approfittare al massimo del sistema di tutela Italiano, non ho idea di che cosa tu stia parlando; per cui, spiegati meglio! ;)

Eutidemo

Ciao Jacopus e Anthony  :)
Non avendo letto il post di Jacopus, non capivo a quale tipo di menzogna si riferisse Anthony; perchè lui non lo aveva spiegato.
Solo dopo aver letto il post di Jacopus ho capito a cosa si riferiva.
Ebbene, forse Anthony e Salvini non sanno che IL PRIMO GENNAIO E' IL GIORNO DI COMPLEANNO DI BEN UN TERZO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE! ;D
Ciò dipende:
- dalla mancanza di anagrafi in molti paesi in via di sviluppo (PVS);
- dai criteri di registrazione dei neonati in molti paesi in via di sviluppo (PVS), quali l'Eritrea, che comporta l'adozione di una data convenzionale di nascita, e cioè l'1 gennaio, da poter indicare sui documenti.
Ed invero, il nostro "miniministro" dell'interno dovrebbe ben sapere che, anche in caso di migrazione in Italia, in tali casi sui documenti di una persona viene indicata come nascita il primo giorno dell'anno. ;D
É solo dal 2013 che il documento UNICEF intitolato "Every child's birth right: inequities and trends in birth registration" ha cominciato a sensibilizzare e a informare sul tema poco conosciuto della mancanza di registrazione dei e delle nuove nate principalmente in Asia e Africa, e della prassi del primo Gennaio!
Per cui stai tranquillo Anthony: le uniche autentiche menzogne sono quelle di Salvini, non quelle di sedici poveri ragazzi eritrei, che, probabilmente, non sanno neanche leggere, scrivere e fare di conto! ;)

Ipazia

La giustizia italiana è un terno al lotto. Dipende da chi trovi in tribunale. Già nel caso Diciotti procura e tribunale dei ministri la pensavano diversamente. Solidarietà in questo caso al governo e che sia uno stimolo in più, anche di disposizioni  legislative da promulgare, per liberarci da tutti questi parassiti che hanno messo nel mirino l'Italia. Più schifo ancora chi li sponsorizza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Ipazia il 22 Febbraio 2019, 14:46:37 PMper liberarci da tutti questi parassiti che hanno messo nel mirino l'Italia. Più schifo ancora chi li sponsorizza.
Questo linguaggio è inqualificabile, moderati da sola visto che ne sei perfettamente capace, non siamo a una gara tra chi fa le affermazioni più caustiche. E no, non sono un buonista, rileggiti prima di autoassolverti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve. Penoso teatrino alimentato soprattutto da chi finge di ignorare il principio  di diritto che dovrebbe regolare (ed in quasi tutti i Paesi del mondo, regola) i rapporti tra chi vuole espatriare e le leggi del paese in cui costui vorrebbe andare.

I naufraghi o comunque coloro che sono in pericolo di vita vanno soccorsi da chiunque li incontri e quindi accompagnati sino al limite delle acque trerritoriali del Paese più vicino, il quale dovrebbe farsene carico. Non ha alcuna importanza se tale Paese è quello di partenza dei salvati.
Diversamente, i salvati da naviglio battente una certa bandiera, andranno portati nel Paese del quale battono la bandiera. Se, per ragioni di urgenza o di pericolosità incombente, risulta opportuno chiedere il permesso di approdo a Paese diverso da quello alla cui bandiera appartiene il naviglio, le Autorità di tale Paese potranno sovranamente concedere o negare l'approdo e/o lo sbarco (SONO DUE ASPETTI DEL TUTTO DIVERSI) e la lo decisione le renderà responsabili unicamente di fronte all'umore pubblico (consenso popolare), ad eventuali accordi internazionali in vigore ed alla loro personale coscienza.
Se viene concesso l'approdo, il naviglio avrà diritto a stazionare per un tempo specificato (decisione dell'Autorità ospitante in funzione degli accertamenti necessari - non esclusa una eventuale quarantena) ed a ricevere i rifornimenti necessari per proseguire la navigazione (oneri relativi a carico del Paese di sua bandiera).
Se viene concesso lo sbarco (in accordo alla medesima discrezionalità sopra citata ma comunque solo qualora vengano previamente individuati eventuali "scafisti" i quali dovranno venir sbarcati per primi), l'Autorità competente provvederà all'internamento degli sbarcati per poter :

  • procedere all'identificazione.
  • stabilire la destinazione cui costoro erano diretti.
  • valutazione degli eventuali "status" di rifugiato alla luce delle Leggi e dei Trattati in vigore.

  • regolarizzare la loro posizione attraverso l'ottenimento di visto d'ingresso del Paese cui dichiarano di essere diretti.
Questo è il Diritto per sommi capi.
In poche parole, a casa degli altri si può entrare solo preannunciandosi oppure presentandosi alla porta, bussando e , in entrambi i casi, venendo invitati ad entrare.
Il resto è sentimento, tendenziosità, polemica e via di questo passo.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 22 Febbraio 2019, 22:24:33 PM
.I naufraghi o comunque coloro che sono in pericolo di vita vanno soccorsi da chiunque li incontri e quindi accompagnati sino al limite delle acque trerritoriali del Paese più vicino, il quale dovrebbe farsene carico. Non ha alcuna importanza se tale Paese è quello di partenza dei salvati.
Diversamente, i salvati da naviglio battente una certa bandiera, andranno portati nel Paese del quale battono la bandiera. Se, per ragioni di urgenza o di pericolosità incombente, risulta opportuno chiedere il permesso di approdo a Paese diverso da quello alla cui bandiera appartiene il naviglio, le Autorità di tale Paese potranno sovranamente concedere o negare l'approdo e/o lo sbarco (SONO DUE ASPETTI DEL TUTTO DIVERSI) e la lo decisione le renderà responsabili unicamente di fronte all'umore pubblico (consenso popolare), ad eventuali accordi internazionali in vigore ed alla loro personale coscienza.
Se viene concesso l'approdo, il naviglio avrà diritto a stazionare per un tempo specificato (decisione dell'Autorità ospitante in funzione degli accertamenti necessari - non esclusa una eventuale quarantena) ed a ricevere i rifornimenti necessari per proseguire la navigazione (oneri relativi a carico del Paese di sua bandiera).
.
Ciao viator, è tutto chiaro in termini formali ma guardando alla realtà:
1) I naufraghi vengono salvati vicino alle coste della Libia o della Tunisia, ma la nave che li salva non vuole portarli li ne consegnarli alla guardia libica;
2) La nave è tedesca o olandese, ma Germania e Olanda della regola che tu hai citato se ne fregano;
3) Il governo Italiano concede l'approdo e non lo sbarco e si ritrova denunciato per rapimento.
Ho sintetizzato casi differenti per evidenziare come le regole siano molto relative, gli altri paesi le applicano, e pretendono vengano applicate, quando gli conviene, altrimenti le interpretano. Nel caso dell'Italia invece quest'elasticità non c'è, e quindi l'Italia si ritrova sempre a caricarsi degli oneri che altri non si vogliono caricare. Andando allo specifico dei denuncianti della Diciotti, che sono migranti illegali e 16 dei quali hanno quasi certamente dichiarato il falso per essere considerati minori e godere dei benefici relativi, anche per loro le regole sono da sfruttare quando ti conviene per estorcere soldi allo stato Italiano (Perché nel caso sarà l'Italia a pagare), ma di rispettarle non se ne parla.
Un saluto.

Eutidemo

Ciao Viator. :)
I tuoi rilievi sono in parte esatti, ma, per alcuni aspetti, molto carenti, parziali e disinformati; ed invero, trovo un po' scorretto citare genericamente presunti "principi di diritto", senza indicarne le relative fonti. ::)

1)
I naufraghi o comunque coloro che sono in pericolo di vita vanno soccorsi da chiunque li incontri in mare, e quindi, in base all'art. 1.3.2 della Convenzione Sar e gli emendamenti alle Convenzioni Solas e Sar, i naufraghi - qualsiasi sia il loro status di cittadinanza - devono essere condotti nel porto
- più "vicino";
- più "sicuro". 
BOTH! ;)
Per cui, a differenza di quanto tu scrivi, ha MOLTA importanza il Paese di partenza dei salvati, se questo non garantisce la "sicurezza" dei diritti primari dei naufraghi; in tal caso, infatti, i porti di  tali paesi non possono affatto considerarsi "SICURI".

2)
In particolare, per quanto concerne la LIBIA,  oltre al Diritto Internazionale è lo stesso diritto interno italiano, con la legge 14 luglio 2017 n. 110, a sancire il divieto di respingimento di una persona verso un determinato  Stato, quando vi siano fondati motivi di ritenere che essa, in tale Stato rischia di essere sottoposta a trattamenti inumani; per cui, visto che il Rapporto del Security Council General dell'O.N.U.  del 12 February 2018, integra sicuramente molto più dei "fondati sospetti" di cui alla legge 110, ne consegue che quando affidiamo i naufraghi alla Libia, non li stiamo sicuramente indirizzando verso porti sicuri, COSI' COME DICHIARATO DALLO STESSO MINISTRO MOAVERO, il quale ha pubblicamente ammesso""La Libia non è un porto sicuro".
https://www.repubblica.it/cronaca/2018/10/09/news/moavero_la_libia_non_e_un_porto_sicuro_-208577198/
Circa l'ORRORE dei lager libici per migranti, si legga il seguente REPORT UFFICIALE DELL'ONU:
https://www.avvenire.it/c/attualita/Documents/n1803952.pdf
Se poi uno vuol far finta di non sapere, e girarsi dall'altra parte per non turbare la propria coscienza, questo mi ricorda molto altre tristi memorie storiche. :(

3)
La tua affermazione che "...i salvati da naviglio battente una certa bandiera, andranno portati nel Paese del quale battono la bandiera", secondo me, è invece "parzialmente" corretta.
Ed infatti:
- è FALSO che i naufraghi vadano sbarcati nel porto più vicino e sicuro solo "...per ragioni di urgenza o di pericolosità incombente", in quanto questo va fatto SEMPRE, a prescindere da ragioni di urgenza o di pericolosità incombente; altrimenti una nave lettone che imbarca naufraghi nel mar Jonio, dovrebbe trasportarli fino al mar Baltico (il che sarebbe RIDICOLO). ;D
- è VERO, invece, che, secondo il diritto internazionale marittimo, il "PAESE DI PRIMO INGRESSO" di un naufrago è quello di cui la nave batte bandiera; per cui, se una nave olandese imbarca migranti nel mar Jonio, ha il diritto-dovere di sbarcarli in Italia, ma poi detti migranti "dovrebbero" essere tutti caricati su un treno e spediti in Olanda, che è il loro "PAESE DI PRIMO INGRESSO" in Europa.
Il GUAIO, però, è che noi abbiamo liberamente sottoscritto la Convenzione Sophia, la quale fa riferimento al piano operativo dell'Operazione Triton dell'agenzia Frontex;  la quale prevede che l'approdo dei profughi raccolti nel mediterraneo dalla nave di qualsiasi Paese, debba avvenire "unicamente" nel nostro Paese, in quanto ha i porti più sicuri e vicini; il che sarebbe stato accettabile, se, però, tali convenzioni avessero ANCHE sancito che i migranti sbarcati qui, dovessero essere poi smistati in Europa...a partire dallo Stato di appartenenza della nave che li ha raccolti (come io ho sostengo ed ho sempre sostenuto).
Ed invece, il bello -o meglio, il brutto- è stato che fu proprio l'Italia, per iniziativa di quel decerebrato di Renzi, a richiedere espressamente che venisse inserita la clausola per cui non solo l'approdo doveva avvenire unicamente nel nostro Paese (e questo, come ho detto, può anche andar bene), ma che, per giunta, dei migranti ce ne saremmo occupati SOLO NOI ITALIANI, e che, dopo averli valutati uno per uno negli appositi centri:
- ci saremmo dati la briga di rispedire al Paese di origine coloro che non avevano diritto all'asilo;
- avremmo invece ridistribuito in Europa (e in parte in Italia) coloro che ne avevano diritto.
All'epoca del trattato, io sostenni che questa era una COLOSSALE CASTRONERIA!
Però, tutto questo, fu da noi pattuito IN CAMBIO DI RILEVANTI CONTROPARTITE POLITICHE ED ECONOMICHE, per cui anche sotto tale aspetto ci siamo vincolati; ed infatti, per il diritto internazionale, i governi di uno Stato sono vincolati dai patti siglati dai precedenti governi,  allo stesso modo in cui gli eredi di un inquilino deceduto, sono vincolati dalla clausole del contratto d'affitto stipulato dal "de cuius", e, quindi, non possono unilaterlamente autoridursi gli affitti.
Conte GIUSTAMENTE ha provato a ricontrattare la cosa lo scorso giugno 2018 a Bruxelles, ma non ha avuto molto successo; è su tale punto che bisogna insistere, non certo con i controproducenti e bulleschi "ricatti" salviniani, però. ;D

4)
Tu, poi, scrivi che "...risulta opportuno chiedere il permesso di approdo a Paese diverso da quello alla cui bandiera appartiene il naviglio, le Autorità di tale Paese potranno sovranamente concedere o negare l'approdo e/o lo sbarco (SONO DUE ASPETTI DEL TUTTO DIVERSI) e la lo decisione le renderà responsabili unicamente di fronte all'umore pubblico (consenso popolare), ad eventuali accordi internazionali in vigore ed alla loro personale coscienza..."
Tutto ciò è assolutamente e pericolosamente ERRATO, poichè un Paese CIVILE è "sempre" VINCOLATO dagli accordi internazionali liberamente sottoscritti, e non può certo fare come gli pare (tantomeno in base all'umore pubblico); può solo procedere, secondo i protocolli internazionali, a "rinegoziare" consensualmente i precedenti trattati.
Se li viola UNILATERALMENTE, invece, dimostra di essere un Paese BARBARO, che finirà per essere messo al bando dalla comunità internazionale; ed anche a perdere il "riconoscimento" dei propri cittadini (a cominciare dal sottoscritto).
PACTA SUNT SERVANDA! ;)

4)
E' invece (più o meno) CORRETTO quanto tu scrivi dopo, e, cioè, che, una volta sbarcati,  l'Autorità italiana deve: 
- procedere all'identificazione dei migranti (per quanto possibile);
- cercare di stabilire la destinazione finale a cui costoro erano diretti;
- valutare gli eventuali "status" di rifugiato alla luce delle nostre Leggi (vedi art.10 COST.) e dei Trattati in vigore (vedi Convenzione di Ginevra ed altro).
Coloro che ottengono tale STATUS, dovrebbero essere ridistribuiti in tutta EUROPA, Italia compresa, in base al trattato del 2015; che, finora, è stato parzialmente rispettato, eccetto che dagli "amici sovranisti" di Salvini (i quali, invece, vorrebbero addirittura rispedirci indietro quelli già arrivati da loro)
Questo è il "DIRITTO" per sommi capi, MA con precisi riferimenti alle vigenti fonti normative; il resto, come scrivi tu, è solo sentimento (rectius "pancia"), tendenziosità, polemica e via di questo passo.
Su questo siamo perfettamente d'accordo! ;)

Ipazia

Pacta sunt servanda a causa del PD decerebrato che merita di sparire dalla faccia politica della terra. Invece continua a pontificare su chi cerca di rattoppare i suoi disastri.

Riscrivere i patti è legittimo, soprattutto se assurdi come quelli imposti agli italiani dal PD. Talvolta non è così semplice come buonsenso vorrebbe. Allora bisogna usare qualche accorgimento "barbaro" perchè tutto i soggetti interessati, dal Congo ex belga alla Scandinavia, capiscano che si sta facendo sul serio. E' lo spazio della politica, che nulla ha a che fare con le aule giudiziarie e i risarcimenti farlocchi. E dopo il PD naufraghi, senza salvataggio alcuno, pure Sophia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao :) .
Come ho scritto, riscrivere i patti è PIU' che legittimo, ma occorre farlo secondo le procedure internazionali di revisione pattizia; e GIAMMAI in modo unilaterale! 8)
Chi li viola UNILATERALMENTE, è un BARBARO, che finirà per essere messo al bando dalla comunità internazionale; ed anche a perdere il "riconoscimento" dei propri cittadini (a cominciare dal sottoscritto).
Ed invero, come, ho scritto più volte, i governi di uno Stato sono vincolati dai patti siglati dai precedenti governi,  allo stesso modo in cui gli eredi di un inquilino deceduto, sono vincolati dalla clausole del contratto d'affitto stipulato dal "de cuius", e, quindi, non possono unilateralmente autoridursi gli affitti; tanto meno, ovviamente, possono "ricattare" il proprietario per costringerlo a ridurglieli, sequestrando il primo che bussa alla porta.
Un comportamento del genere, più che BARBARO, sarebbe infatti CRIMINALE!
Tra l'altro simili SMARGIASSATE da gradasso di provincia:
- sono certamente molto produttive a livello elettorale interno, perchè alle masse acefale piace molto vedere un governante che "mostra i muscoli", e "sembra" essere un duro; :o
-  sono invece molto improduttive -e profondamente stupide- a livello internazionale, perchè alle altre nazioni non piace affatto essere ricattate, e se ci prova una sola contro ventisei non cava un ragno dal buco, e fa solo una "miserrima" figura. :(
Tanto è vero, questo, che, alla fine, Salvini quelli della DICIOTTI ha dovuto farli sbarcare lo stesso, perchè gli altri Paesi dell'EU "non se lo sono filato di pezza": a parte la sola Irlanda, per intercessione del Papa che, in quel momento, si trovava lì. ;D  ;D  ;D
Quello che molti italiani non riescono a capire, è che Salvini non solo non fa niente per risolvere REALMENTE il problema migratorio, ma, in effetti, a parte le "sceneggiate" elettorali tipo DICIOTTI, non fa alto che AGGRAVARE IL PROBLEMA:
- avendo ridotto gli stanziamenti per i PVS, (necessari al fine di frenare i flussi);
- appoggiandosi proprio a quei Paesi europei che più degli altri rifiutano la ridistribuzione dei nostri migranti:
- scaricando nelle strade delle città gli irregolari, invece di rispedirli al Paese di origine.
Il che, ho già più volte cercato, INVANO, di spiegare in dettaglio.
Ma, purtroppo, la faziosità addormenta la nostra soglia critica; e IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI!








 

acquario69

Citazione di: Ipazia il 23 Febbraio 2019, 11:13:55 AM
Pacta sunt servanda a causa del PD decerebrato che merita di sparire dalla faccia politica della terra. Invece continua a pontificare su chi cerca di rattoppare i suoi disastri.

Riscrivere i patti è legittimo, soprattutto se assurdi come quelli imposti agli italiani dal PD. Talvolta non è così semplice come buonsenso vorrebbe. Allora bisogna usare qualche accorgimento "barbaro" perchè tutto i soggetti interessati, dal Congo ex belga alla Scandinavia, capiscano che si sta facendo sul serio. E' lo spazio della politica, che nulla ha a che fare con le aule giudiziarie e i risarcimenti farlocchi. E dopo il PD naufraghi, senza salvataggio alcuno, pure Sophia.


...Ma anche SOLA-S (nomen omen)


viator

Salve Anthonyi: Citandoti : "1) I naufraghi vengono salvati vicino alle coste della Libia o della Tunisia, ma la nave che li salva non vuole portarli li ne consegnarli alla guardia libica".
Scusami, ma allora ho sbagliato. Infatti logica e diritto devono prevedere che il naviglio battente bandiera del Balubistan, dopo aver autonomamente deciso di meritoriamente salvare i naufraghi, goda del diritto di valutare autonomamente dove portarli (magari senza averli interpellati quindi decidendo di "sequestrarli").
Quindi il suolo patrio deve restare in gaudiosa attesa ed a a disposizione delle autonome decisioni degli esodandi, degli scafisti, dei soccorritori, del loro Governo e degli auspici del Santo Padre.
Chiedo venia per le mie errate precedenti considerazioni. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 23 Febbraio 2019, 16:25:14 PM
Salve Anthonyi: Citandoti : "1) I naufraghi vengono salvati vicino alle coste della Libia o della Tunisia, ma la nave che li salva non vuole portarli li ne consegnarli alla guardia libica".
Scusami, ma allora ho sbagliato. Infatti logica e diritto devono prevedere che il naviglio battente bandiera del Balubistan, dopo aver autonomamente deciso di meritoriamente salvare i naufraghi, goda del diritto di valutare autonomamente dove portarli (magari senza averli interpellati quindi decidendo di "sequestrarli").
Quindi il suolo patrio deve restare in gaudiosa attesa ed a a disposizione delle autonome decisioni degli esodandi, degli scafisti, dei soccorritori, del loro Governo e degli auspici del Santo Padre.
Chiedo venia per le mie errate precedenti considerazioni. Saluti.

Viator, non so se tu hai errato, io partivo dal presupposto che quello che dicevi fosse giuridicamente corretto, e poi facevo notare che le regole giuridiche purtroppo poi non le rispetta nessuno ma tutti(e quindi coloro che le regole non le rispettano) vogliono imporre all'Italia di rispettarle. I sequestrati della Diciotti stavano affogando sul confine tra la SAR libica e la SAR maltese, e Malta li stava lasciando affogare come già ha fatto altre volte.
E' sconcertante che dopo essere stati gli unici che sono intervenuti in soccorso finiamo sul banco degli imputati (Perché Salvini è ministro dell'Interno e ci rappresenta).

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