Respirazio non gradita, Idiozia manifesta

Aperto da Andrea Molino, 17 Maggio 2020, 01:46:27 AM

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Andrea Molino

Innanzi tutto mi scuso per il latino inventato, ma volevo sdrammatizzare un fatto a dir poco tragico.
Mi riferisco al divieto imposto ai bagnini di praticare la respirazione artificiale ad un bagnante che stia affogando.

Per chi non non fosse al corrente, uno dei membri di una delle nostre Task Force di esperti (non capisco in cosa), ha partorito questa idiozia inqualificabile, gli altri membri l'hanno ritenuta una buona idea, i vari burocrati, amministratori, ministri e compagnia bella, l'hanno inserita tra le norme per la balneazione ai tempi del Covid19.

Ora, io spero che chiunque sia sano di mente capisca che si tratta di un'assurdità, perché non si può pensare di trarre in salvo una persona che sta annegando per poi guardarlo morire soffocato. Quand'anche si volesse fare una valutazione dei rischi, si avrebbe da un lato il 100% di morte per soffocamento, contro il 2% di avere un contagio e lo 0,0002% di avere un decesso da coronavirus.

A questo punto, però mi chiedo: se una simile assurdità viene pensata dai super esperti, attraversa tranquillamente tutta la catena di comando di questa nazione e arriva fino noi, che fiducia possiamo avere di chi stabilisce le regole?

E' pensabile che un piano sia "ottimo" o anche solo "buono" se contiene norme del genere?
Quanto è indicativo del valore generale dell'impianto normativo, un difetto di tale entità?

Jacopus

#1
Effettivamente è una norma che intacca gravemente la fiducia governanti/governati. E ripropone una descrizione cupa dell'intera classe dirigente italiana. Una classe attratta anche in passato più dal modello "marchese del Grillo" che dal modello "calvinista". Ma nel passato, fino a circa 30 anni fa, questa fascinazione era corretta da notevoli eccezioni, che permettevano un bilanciamento a questi autentici attentati all'intelligenza. Accadeva ancora che la "raccomandazione" potesse riguardare una persona competente. Vi erano tracce consistenti di "etiche" che non ponevano il denaro come unico metro di misura: il socialismo, il cattolicesimo.
Mi vien da dire che vi era (anche) un sana concorrenza fra modelli sociali diversi e che sopra di questi vigeva un abbastanza condiviso senso dello stato, come "res publica". Ancora una volta mi torna in mente la tesi di Machiavelli contenuta nei "discorsi sulla prima decade di Tito Livio". Insomma, progressivamente questo scenario è stato sgretolato da un pensiero unico: il denaro. Denaro smaterializzato anche dal suo legame con il lavoro e diventato onnivoro flusso finanziario.
Un flusso che ha svuotato prima le etiche, e poi contemporaneamente portafogli e competenze.
La politica non solo non è stata più considerata come un regolatore, ma si è trasformata in una pratica irrituale per partecipare alla festa del Capitale.
Tutto ciò aggravato nel nostro paese da una cristallizzazione delle classi sociali, che impediva il passaggio da una classe all'altra a chi lo meritava.
Come al solito è un fenomeno mondiale (globalizzazione della finanza), aggravato in Italia da alcune debolezze strutturali, rigidità sociale, debole senso della collettività, permeabilità a modelli culturali fondati sul consumo facile, criminalità organizzata.
A partire da questa descrizione è possibile spiegare anche il successo di un non-partito come quello dei 5stelle. Un tentativo di ripartire dal basso, per cambiare classe dirigente, con l'illusione che per far questo basta tanta buona volontà ed onestà. E invece non basta. La moralità, in sistemi complessi come il nostro, deve essere sempre agganciato alla competenza.

Però il cardine di tutto questo processo resta la finanza come modello che distrugge ogni altro valore, compreso, appunto, quello della competenza, soprattutto se non funzionale alle sue esigenze. Basti pensare a titolo di esempio al debito pubblico italiano. Da almeno 20 anni, la partita corrente è attiva, cioè la spesa pubblica è più bassa delle entrate. Questo potrebbe significare che vi sono state persone competenti a gestire la cassa statale. Questa competenza però ha cambiato per caso il livello del nostro debito? Assolutamente no. Non facciamo altro che pagare gli interessi, dai quali non riusciremo mai a liberarci, a tutto vantaggio della finanza globale. Un caso classico e centrale di irrilevanza della competenza. E quindi a chi importa se una norma stabilisce il divieto paradossale della respirazione artificiale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi


In realtà, Andrea, la nostra Task Force, in riferimento al principio che un lavoratore dipendente deve essere tutelato nella sua attività lavorativa ha imposto ai lidi di dotarsi di strumenti (Di cui adesso non ricordo il nome) che permettano di realizzare la respirazione d'emergenza senza il contatto diretto bocca-bocca.
Capisco che la cosa faccia perdere un po' di romanticismo alla figura del bagnino, ma non mi sembra una cosa così tragica.

baylham

Se non erro una mansione specifica di un bagnino è quella del salvataggio in mare. Quindi un bagnino professionale in tempi di coronavirus dovrebbe aggiornarsi, studiando e applicando nuovi criteri di salvataggio. Criteri che non si trovano sugli articoli dei giornali, ma qui
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-doc-tecnico-att-ricr-balneazione-spiaggia-covid-2.html
oppure qui
https://www.ircouncil.it/per-sanitari/linee-guida-erc-la-rianimazione-cardiopolmonare-pandemia-covid-19/
come esattamente riportato dall'INAIL.
Criteri ovviamente complicati. Purtroppo l'attività di bagnino e di soccorso non è facile, è complessa: bisogna studiare, apprendere, altrimenti i criteri non servono e, in nome della libertà, ogni bagnino sarebbe libero di fare quello che vuole.


sapa

Citazione di: anthonyi il 17 Maggio 2020, 06:02:39 AM

In realtà, Andrea, la nostra Task Force, in riferimento al principio che un lavoratore dipendente deve essere tutelato nella sua attività lavorativa ha imposto ai lidi di dotarsi di strumenti (Di cui adesso non ricordo il nome) che permettano di realizzare la respirazione d'emergenza senza il contatto diretto bocca-bocca.
Capisco che la cosa faccia perdere un po' di romanticismo alla figura del bagnino, ma non mi sembra una cosa così tragica.
Scusami Antony, vorresti dire che ogni bagnino di salvataggio sarà dotato di attrezzatura atta alla respirazione assistita e alle manovre di ERC necessarie alla rianimazione, senza dover ricorrere alla respirazione bocca a bocca? Ma la nostra Task Force le ha da dare in dotazione??  Ho letto le linee guida postate da baylham, dove prima si parla di "valutare" se l'annegato respira autonomamente e poi di ricorrere alla respirazione, se del caso. Si parla di defibrillatori, ma di "ventilatori" non mi pare ci sia traccia. Io credo, come ho già detto, che o quest'anno si vedranno molti meno turisti in spiaggia, oppure sarà una baraonda difficilmente gestibile. Per non parlare delle spiagge libere, dove nelle linee guida si consigliano accessi contingentati (mettiamo i tornelli?) e postazioni recintate. E a questo punto vien da chiedersi: ma chi controllerà mai le nostre migliaia di chilometri di spiagge?

anthonyi

Citazione di: sapa il 17 Maggio 2020, 10:44:34 AM
Citazione di: anthonyi il 17 Maggio 2020, 06:02:39 AM

In realtà, Andrea, la nostra Task Force, in riferimento al principio che un lavoratore dipendente deve essere tutelato nella sua attività lavorativa ha imposto ai lidi di dotarsi di strumenti (Di cui adesso non ricordo il nome) che permettano di realizzare la respirazione d'emergenza senza il contatto diretto bocca-bocca.
Capisco che la cosa faccia perdere un po' di romanticismo alla figura del bagnino, ma non mi sembra una cosa così tragica.
Scusami Antony, vorresti dire che ogni bagnino di salvataggio sarà dotato di attrezzatura atta alla respirazione assistita e alle manovre di ERC necessarie alla rianimazione, senza dover ricorrere alla respirazione bocca a bocca? Ma la nostra Task Force le ha da dare in dotazione??  Ho letto le linee guida postate da baylham, dove prima si parla di "valutare" se l'annegato respira autonomamente e poi di ricorrere alla respirazione, se del caso. Si parla di defibrillatori, ma di "ventilatori" non mi pare ci sia traccia. Io credo, come ho già detto, che o quest'anno si vedranno molti meno turisti in spiaggia, oppure sarà una baraonda difficilmente gestibile. Per non parlare delle spiagge libere, dove nelle linee guida si consigliano accessi contingentati (mettiamo i tornelli?) e postazioni recintate. E a questo punto vien da chiedersi: ma chi controllerà mai le nostre migliaia di chilometri di spiagge?

In un servizio seguito l'altro giorno ho sentito parlare di una specie di pallone che il bagnino che parlava aveva già in dotazione per la respirazione d'emergenza, se lo dice lui che sicuramente conosce il suo lavoro io non vedo dove sia il problema sollevato da questo topic.

sapa

Citazione di: anthonyi il 17 Maggio 2020, 11:41:23 AM
Citazione di: sapa il 17 Maggio 2020, 10:44:34 AM
Citazione di: anthonyi il 17 Maggio 2020, 06:02:39 AM

In realtà, Andrea, la nostra Task Force, in riferimento al principio che un lavoratore dipendente deve essere tutelato nella sua attività lavorativa ha imposto ai lidi di dotarsi di strumenti (Di cui adesso non ricordo il nome) che permettano di realizzare la respirazione d'emergenza senza il contatto diretto bocca-bocca.
Capisco che la cosa faccia perdere un po' di romanticismo alla figura del bagnino, ma non mi sembra una cosa così tragica.
Scusami Antony, vorresti dire che ogni bagnino di salvataggio sarà dotato di attrezzatura atta alla respirazione assistita e alle manovre di ERC necessarie alla rianimazione, senza dover ricorrere alla respirazione bocca a bocca? Ma la nostra Task Force le ha da dare in dotazione??  Ho letto le linee guida postate da baylham, dove prima si parla di "valutare" se l'annegato respira autonomamente e poi di ricorrere alla respirazione, se del caso. Si parla di defibrillatori, ma di "ventilatori" non mi pare ci sia traccia. Io credo, come ho già detto, che o quest'anno si vedranno molti meno turisti in spiaggia, oppure sarà una baraonda difficilmente gestibile. Per non parlare delle spiagge libere, dove nelle linee guida si consigliano accessi contingentati (mettiamo i tornelli?) e postazioni recintate. E a questo punto vien da chiedersi: ma chi controllerà mai le nostre migliaia di chilometri di spiagge?

In un servizio seguito l'altro giorno ho sentito parlare di una specie di pallone che il bagnino che parlava aveva già in dotazione per la respirazione d'emergenza, se lo dice lui che sicuramente conosce il suo lavoro io non vedo dove sia il problema sollevato da questo topic.
Non lo so, non sono un esperto. Se il bagnino che hai sentito tu ha questo pallone, ben venga. Ma se leggi le linee guide postate sopra e, soprattutto, la replica del Consiglio Direttivo del IRC alle tante fake news uscite sull'argomento, mi pare che si dica chiaramente che, una volta valutato, sicuramente in modo sollecito, la necessità dell'assistenza alla respirazione e all'ossigenazione, questa sarà praticata. Che poi sia praticata bocca a bocca o artificialmente, non è chiarito. Il mio dubbio è se ci saranno disponibile le attrezzature, per ora non abbiamo brillato molto in questo senso.

Andrea Molino

Citazione di: sapa il 17 Maggio 2020, 11:53:44 AM
Citazione di: anthonyi il 17 Maggio 2020, 11:41:23 AM
Citazione di: sapa il 17 Maggio 2020, 10:44:34 AM
Citazione di: anthonyi il 17 Maggio 2020, 06:02:39 AM

In realtà, Andrea, la nostra Task Force, in riferimento al principio che un lavoratore dipendente deve essere tutelato nella sua attività lavorativa ha imposto ai lidi di dotarsi di strumenti (Di cui adesso non ricordo il nome) che permettano di realizzare la respirazione d'emergenza senza il contatto diretto bocca-bocca.
Capisco che la cosa faccia perdere un po' di romanticismo alla figura del bagnino, ma non mi sembra una cosa così tragica.
Scusami Antony, vorresti dire che ogni bagnino di salvataggio sarà dotato di attrezzatura atta alla respirazione assistita e alle manovre di ERC necessarie alla rianimazione, senza dover ricorrere alla respirazione bocca a bocca? Ma la nostra Task Force le ha da dare in dotazione??  Ho letto le linee guida postate da baylham, dove prima si parla di "valutare" se l'annegato respira autonomamente e poi di ricorrere alla respirazione, se del caso. Si parla di defibrillatori, ma di "ventilatori" non mi pare ci sia traccia. Io credo, come ho già detto, che o quest'anno si vedranno molti meno turisti in spiaggia, oppure sarà una baraonda difficilmente gestibile. Per non parlare delle spiagge libere, dove nelle linee guida si consigliano accessi contingentati (mettiamo i tornelli?) e postazioni recintate. E a questo punto vien da chiedersi: ma chi controllerà mai le nostre migliaia di chilometri di spiagge?

In un servizio seguito l'altro giorno ho sentito parlare di una specie di pallone che il bagnino che parlava aveva già in dotazione per la respirazione d'emergenza, se lo dice lui che sicuramente conosce il suo lavoro io non vedo dove sia il problema sollevato da questo topic.
Non lo so, non sono un esperto. Se il bagnino che hai sentito tu ha questo pallone, ben venga. Ma se leggi le linee guide postate sopra e, soprattutto, la replica del Consiglio Direttivo del IRC alle tante fake news uscite sull'argomento, mi pare che si dica chiaramente che, una volta valutato, sicuramente in modo sollecito, la necessità dell'assistenza alla respirazione e all'ossigenazione, questa sarà praticata. Che poi sia praticata bocca a bocca o artificialmente, non è chiarito. Il mio dubbio è se ci saranno disponibile le attrezzature, per ora non abbiamo brillato molto in questo senso.

Il "pallone" in questione si chiama Ambu e in teoria sarebbe un ottima soluzione:
https://www.nurse24.it/infermiere/presidio/ambu-pallone-autoespandibile-ventilazione.html

Il problema degli "espertoni" è che non conoscono la differenza tra la teoria e la pratica, perchè in teoria, "teoria" e "pratica" coincidono, ma in pratica NO!
Le domande fondamentali sono:
1) C'è il tempo di andare a prendere tutta la strumentazione necessaria?
2) L'ambiente (sabbia, acqua salata, sole...) sono compatibili con le tecniche si rianimazione proposte?
3) I bagnini sono in grado di fare tutto da soli?
4) Il rischio veramente minimo del covid giustifica questo modus operandi, quando si hanno a disposizione 2 minuti per evitare una morte CERTA?

Andrea Molino

Aggiungo che l'argomento della discussione può essere visto come un esempio della mancanza di "senso pratico" (o in generale di buon senso) di gente che non ha nessuna esperienza delle attività che sta regolamentando. Per non parlare dell'incapacità di bilanciare rischi e benefici...

InVerno

Ebbene si, caro Andrea, quando tu ti preoccupavi per la dittatura della quarantena io già mi immaginavo il dopo, ovvero il profluvio di leggi e leggine che sarebbero arrivate per "regolamentare la situazione". Io non mi preoccuperei più di tanto (e sono bagnino del mio agriturismo),  normalmente il legislatore prevede sempre una scappatoia ai suoi aborti mentali, da qualche parte ci sarà il paragrafo "salvo che ... la distanza  tra ... non fosse più di x metri" e li comincerà il via vai di testimoni, avvocati e misuratori.. chissà se il covid durerà a sufficienza per foraggiare un intera nuova classe di controllori-controllanti-controllandi che si misurano a vicenda pagati da pantalone. Sarà bellissimo vedere un bagnino che ha appena salvato la vita ad un bambino, chiedere al giudice la patente di jettatore, quando la realtà supera Pirandello.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Andrea Molino

#11
Ciao InVerno,
  in effetti, ho usato la respirazione artificiale come esempio di regolamentazione "ai confini della Realtà" (per chi è abbastanza vecchio da ricordare la serie TV).

Ciò che mi preoccupava all'inizio della quarantena e mi preoccupa ancora, è il fatto di non sapere chi stia realmente prendendo le decisioni, dando le direttive, redigendo i regolamenti.


L'impressione è che non sia già più il governo legittimo di una democrazia regolare a "governare", ma un orrendo mostro di Frankenstein, ottenuto mettendo insieme pezzi di scienziati da salotto, tecnici della telefonia mobile, esperti della domenica, amministratori locali allo sbando. Tale abominio ha preso vita grazie ad uno shock di panico scomposto e ora si aggira barcollante e con le braccia tese in avanti, schiacciando deiezioni canine, i piedi della gente e i diritti civili.

Sono sconcertato perché non riesco veramente a vedere la logica di certe scelte, ma se dovessi fare un'ipotesi, direi che il vero obbiettivo, sia quello di "rompere le scatole" a quanta più gente possibile. Cioè, mentre all'inizio, quando non sapevamo quasi nulla, potevamo concedere il beneficio del dubbio, ora possiamo criticare a ragion veduta, sia le scelte passate sia quelle presenti.

Solo un esempio: a Genova, una delle città più ventilate del mondo, il sindaco ha imposto l'obbligo della mascherina anche per chi cammina da solo per strada.
Motivazione? Imperscrutabile, visto che non ha effetti positivi, riguardo al discorso "contagi", ma molti effetti negativi sulla salute di chi la indossa.

Forse stanno solo praticando il vero sport nazionale: Pararsi il c... (parte del corpo umano, spesso usata per scaldare le poltrone)

sapa

Citazione di: Andrea Molino il 18 Maggio 2020, 16:22:20 PM


L'impressione è che non sia già più il governo legittimo di una democrazia regolare a "governare", ma un orrendo mostro di Frankenstein, ottenuto mettendo insieme pezzi di scienziati da salotto, tecnici della telefonia mobile, esperti della domenica, amministratori locali allo sbando. Tale abominio ha preso vita grazie ad uno shock di panico scomposto e ora si aggira barcollante e con le braccia tese in avanti, schiacciando deiezioni canine, i piedi della gente e i diritti civili.


E' un pezzo che è così, Andrea. Solo che forse prima qualcuno poteva anche essere convinto di assistere, da pubblico pagante, a uno spettacolo circense, adesso, invece, direi che si è chiarito bene che noi non siamo il pubblico, ma i clown, gli acrobati, i domatori di leoni, insomma lo spettacolo lo facciamo noi. Loro, i politici e i governanti, sono il pubblico vero, pagato per giunta.

Ipazia

La politica non "rompe le scatole" per acefalo sollazzo, ma per testare il suo dominio.

Richiamando in prima istanza all'ordine lo forze all'uopo preposte, che non si sono fatte pregare per replicare i fasti e l'esercizio dispotico di Genova 2001, infierendo stavolta sul portafoglio e i comportamenti piuttosto che sulle teste manganellate.

In seconda istanza verificando il controllo ideologico che ha sulla popolazione, misurabile scientificamente sulla collusione dei delatori o le urla, mediaticamente recensibili nei social, degli indignati ossessionati dagli untori.

In terza istanza misurando l'allineamento dei media pubblici e privati e calcolando il tasso di omologazione "certificato" al potere dominante da parte degli operatori istituzionali dell'imbonimento: nani, ballerine ed espertoni.

Il valore aggiunto di tutto ciò è nascondere sotto il tappeto l'inadeguatezza del potere, il cinismo e la responsabilità dei fatti criminosi. Agevolando l'impunità e accelerando l'oblio dei fatti già indirizzati verso le opportune postverità.

In Cina risolvono tutto con l'esercito, ma farlo sulle menti è assai più raffinato e ovvia anche - agendo direttamente sul pensiero - all'inconveniente evidenziato da Brecht in una sua celebre poesia.

A tal riguardo esemplari gli #andràtuttobene arcobalenati, attivi fin dall'inizio secondo consolidata pratica di market(t)ing, quando le armate Brancaleone brancolavano ancora nel buio più pesto e inseguivano con gli elicotteri runners e spiaggiati mentre trasformavano le RSA in Endlösung per anziani.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Andrea Molino il 18 Maggio 2020, 10:01:06 AM

Le domande fondamentali sono:
1) C'è il tempo di andare a prendere tutta la strumentazione necessaria?
2) L'ambiente (sabbia, acqua salata, sole...) sono compatibili con le tecniche si rianimazione proposte?
3) I bagnini sono in grado di fare tutto da soli?
4) Il rischio veramente minimo del covid giustifica questo modus operandi, quando si hanno a disposizione 2 minuti per evitare una morte CERTA?

Il pallone in questione è già utilizzato sulle spiagge, basta tenerlo pronto sulla torretta del bagnino. Inoltre è assai più adatto alla rianimazione della bocca del bagnino, essendo stato progettato per questo.