Renzi rinviato a giudizio

Aperto da Eutidemo, 10 Febbraio 2022, 14:16:50 PM

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Eutidemo

Da notizie di stampa, si è venuto a sapere della richiesta della procura fiorentina di rinvio a giudizio per Matteo Renzi e per buona parte della sua "c(o)orte" toscana; ed infatti, così come fecero a suo tempo i Papi fiorentini  (Leone X e Clemente VII), quando Renzi ottenne il "papato" del PD, anche lui si portò dietro con sè, a Roma, una nutrita schiera di compaesani toscani.
Ma per carità, in questo non c'è assolutamente niente di male; ed infatti, se una cosa del genere accadeva nel "Rinascimento" del sedicesimo secolo, perchè mai non dovrebbe accadere anche nel "Decadimento" del ventunesimo?

***
Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Alberto Bianchi e Marco Carrai sono  stati tutti accusati, a vario titolo, insieme ad altre sette persone e quattro società, dei reati di:
- finanziamento illecito ai partiti;
- corruzione;
- riciclaggio;
- traffico di influenze.
Ed infatti, secondo i sostituti procuratori Luca Turco e Antonino Nastasi la fondazione Open avrebbe agito come un'articolazione (della corrente) di partito, incassando dal 2014 al 2018 più di 3 milioni e mezzo di euro violando le norme sul finanziamento pubblico ai partiti.
***
Da parte sua, al di "fuori" del processo e del relativo contraddittorio (che inizierà il 4 aprile), Renzi ha già avuto modo di premettere alcuni punti, che per lui sono fondamentali:
1)
A quanto pare il dottor Creazzo, uno dei sostituti procuratori che hanno incriminato Renzi e compagnia, tempo fa :
- tentò di baciare a tradimento una sua collega magistrato;
- le mise una mano sul seno sinistro;
- le mise l'altra sul sedere (sembra la natica destra, ma il punto è controverso).
La collega magistrato lo respinse sdegnata e offesa; però non sporse nei suoi confronti nessuna denuncia penale.
Tuttavia, secondo Renzi, avendo Creazzo un precedente del genere, a che titolo potrebbe mai indagare su di lui per finanziamento illecito ai partiti, corruzione, riciclaggio e traffico di influenze?
Secondo lui l'incompatibilità è evidente!
Non sembra anche a voi?
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Peraltro anche altri due "inquisitori", secondo Renzi, avrebbero dei precedenti anch'essi, per certi aspetti, alquanto discutibili; il che (almeno in parte), è indubbiamente vero.
Tuttavia nessuno dei tre  "inquisitori";
- ha mai commesso reati di sorta;
- ha mai avuto comportamenti disdicevoli  specificamente connessi con la causa in corso.
***
Diversamente, ai sensi dell'art. 36 del Codice di procedura penale, essi avrebbero avuto l'obbligo di "astenersi" dall'incriminare Renzi; ovvero, in mancanza della loro doverosa "astensione", quest'ultimo avrebbe potuto benissimo "ricusarli" ai sensi dell'art. 37 Codice di procedura penale.
Ma, almeno per ora, non mi pare che lo abbia ancora fatto!
2)
A parte tali "argumenta ad hominem", per quanto concerne il merito della vicenda, essendo Renzi il direttore di fatto di Open,  respinge fermamente le accuse replicando che non c'è stato alcun finanziamento illecito.
Ed infatti:
- i bonifici dei finanziatori della fondazione, a suo dire, erano tutti tracciati;
- venivano utilizzati per sostenere iniziative come la Leopolda, la quale, secondo Renzi "Non è una manifestazione di una corrente o di una parte del Pd (quello suo personale)  ma un luogo di libertà, senza bandiere!".
Ed infatti è noto che la Leopolda è sostenuta da tutti i politici italiani, da Salvini, da Meloni, da Letta, da Conte ecc.ecc., a prescindere dalle diverse bandiere che costoro battono al vento!
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Gli inquirenti hanno replicato che, come si riservano di documentare durante il processo,  oltre alle spese per le "convention" della Leopolda, la fondazione Open raccolse finanziamenti per alcune specifiche campagne elettorali di Renzi:
- la prima per le primarie del Pd;
- la seconda per il referendum costituzionale del 2016.
Così a Bianchi, Carrai, Lotti e Boschi, in quanto membri del consiglio direttivo di Open, oltre che a Renzi, è contestato il finanziamento illecito ai partiti.
***
Le altre persone fisiche sotto accusa sono Patrizio Donnini, Alfonso Toto, Riccardo Maestrelli, Carmine Ansalone, Giovanni Caruci e Pietro Di Lorenzo, mentre le quattro società sono la Toto Costruzioni Generali, la Immobil Green, la British American Tobacco Italia e la Irbm.
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In particolare, secondo la procura, Lotti, al governo fra il 2014 e il 2017 prima come sottosegretario alla presidenza del consiglio e segretario del Cipe e poi come ministro dello sport, si sarebbe adoperato per disposizioni normative favorevoli a due società che avevano finanziato la Open, la Toto Costruzioni e la British American Tobacco (vedi sopra).
Oltre a Lotti sono accusati di corruzione l'avvocato Bianchi come ex presidente di Open, l'imprenditore Patrizio Donnini, e Alfonso Toto.
3)
Probabilmente sentendosi un po' deboluccio riguardo al "merito" della vicenda, sembra, quindi, che Renzi intenda battersi soprattutto per "vizi procedurali"; ed ha così presentato una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi, per violazione:
- dell'articolo 68 della Costituzione, il quale prevede che debba essere richiesta una apposita autorizzazione per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza;
- della legge 140/2003, contenente disposizioni per l'attuazione dell'articolo 68 della Costituzione;
- dell'articolo 323 del codice penale, il quale sanziona il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle sue funzioni, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni.
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Non esprimo opinioni personali, perchè non ho ancora elementi sufficienti per farmene una; vedremo cosa accadrà al processo!
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P.S.
Un suggerimento spassionato.
Se qualcuno vi ruba la macchina mentre l'avete parcheggiata un attimo davanti al giornalaio, e voi fate in tempo a filmare la scena col vostro cellulare, prima di fare una denuncia alla polizia controllate bene che la faccia del ladro non corrisponda a quella di un parlamentare; ed infatti, se dovesse corrispondere, secondo me è meglio che lasciate perdere l'idea di una denuncia, perchè, se la fate, correte voi il rischio di finire in galera, per aver "abusivamente" videoripreso un parlamentare mentre commetteva un reato.
:D
***

Eutidemo

Quanto a denunce per indebite "videoregistrazioni" di parlamentari, in effetti, a suo tempo, come già avevo scritto in un altro post, Renzi già ne aveva presentata un'altra.
***
Ed infatti, come è noto, il 23 dicembre 2020 Renzi venne "videoripreso" mentre,  sulla piazzola esterna dell'autogrill autostradale di Fiano Romano, "confabulava" per ben 40 minuti -al freddo e al gelo- con Marco Mancini, il quale era Capocentro del DIS (cioè, del  Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza); incontro, questo, alquanto irrituale sia per le persone che per il luogo, il quale, in genere, è quello preferito per gli incontri di natura clandestina.
***
Di conseguenza, nel maggio scorso, l'Ufficio di presidenza del Copasir chiese al presidente del Consiglio Mario Draghi l'attivazione di un'inchiesta sul caso dell'anomalo incontro;   ciò, in base alla procedura prevista dall'articolo 34 della legge sull'"Intelligence", che prevede che il COPASIR, "qualora, sulla base degli elementi acquisiti nell'esercizio delle proprie funzioni, deliberi di procedere all'accertamento della correttezza delle condotte poste in essere da appartenenti o da ex appartenenti agli organismi di informazione e sicurezza, può richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri di disporre lo svolgimento di inchieste interne".
In tal caso, infatti, l'Ufficio ispettivo del Dis può svolgere, "autorizzato dal presidente del Consiglio dei ministri, inchieste interne su specifici episodi e comportamenti verificatisi nell'ambito dei servizi di informazione per la sicurezza": e le relazioni conclusive delle inchieste interne, prevede sempre la legge, sono trasmesse integralmente al Copasir.
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Il sottosegretario delegato ai Servizi, Franco Gabrielli, nell'occasione, aveva richiamato i direttori del Dis, dell'Aise e dell'Aisi al rispetto del principio secondo cui "gli esponenti dell'intelligence dovrebbero incontrare parlamentari, giornalisti e magistrati solamente nel caso in cui ci siano precise motivazioni di servizio e, comunque, con l'autorizzazione del vertice dell'agenzia di appartenenza" (e possibilmente, non nelle piazzole degli autogrill).
***
Nella sua prima audizione, invece, il capo del DIS Gennaro Vecchione avrebbe riferito di non essere stato informato da Mancini di quel colloquio avvenuto fuori dall'autogrill, al freddo e al gelo, con l'ex presidente del Consiglio Renzi.
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Subito dopo tale audizione, il 12 maggio 2021, Gennaro Vecchione  venne dimesso dal suo incarico prima della scadenza del suo mandato,  e sostituito da Elisabetta Belloni; alla cui direzione venne quindi devoluta l'inchiesta.
Marco Mancini è stato licenziato!
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Matteo Renzi non ha mai rivelato quale fosse l'oggetto del suo riservato colloquio con Mancini, in quanto, avendo promosso al riguardo un'azione penale (ai sensi degli artt. 617 bis e 323 CP), ha dichiarato di essere tenuto al riserbo circa la vicenda processuale.
Lo stesso art.323 CP citato nella sua attuale denuncia.
***

anthonyi

Ciao eutidemo, tu non esprimi opinioni personali, ma gli aspetti del renzi gate che ometti la dicono lunga sull'opinione che hai.
Ometti ad esempio di dire che lo stesso Pm che incrimina renzi ha incriminato e arrestato i suoi genitori, (poi comunque liberati da altri magistrati) , con argomenti giuridici, in quel caso come nell'attuale renzi gate molto presuntivi.
In particolare nel renzi gate la presunzione è quella che la fondazione open sia un partito. Strano che non abbia mai presentato candidati in nessuna elezione ufficiale?
Quello che sta facendo quel magistrato e molto grave ed è sconcertante che l'Anm invece di fare tesoro delle osservazioni di Renzi critichi lo stesso perché con le sue affermazioni lederebbe l'immagine di un magistrato.
C'è ad esempio il fatto grave che l'estratto del conto corrente sia stato pubblicato sui giornali, e questo è un indubbia responsabilità del magistrato perché quell'estratto non conteneva nessun elemento neanche presuntivo di reato e quindi non doveva neanche essere messo negli atti dell'inchiesta.
Riferendomi poi a quanto dici sulla questione dell'incontro "segreto" di Renzi, ti faccio presente che in esso non vi era nulla di irregolare da parte di Renzi, e che Renzi non ha mai contestato la presunta legittimità del filmato ma il fatto che dal contesto e dalla narrazione fosse possibile presumere che lo stesso veniva pedinato, e questo sarebbe illegale.

sapa

Ciao anthonyi, pur essendomi Renzi simpatico come un pugno in faccia, concordo con te che sembra esserci, da qualche tempo, accanimento giudiziario nei suoi confronti. Però, non me ne riesco a spiegare la ragione. Che, a suo tempo, nel mirino di buona parte della magistratura fosse Silvio Berlusconi, facoltoso imprenditore, immanicato nella prima repubblica con poteri piuttosto forti,  a capo di un partito (e svariate volte anche di vari esecutivi) allora di maggioranza relativa, non mi stupisce. Mi meraviglia, invece, questo accanimento nei confronti di un politico che rischia, ormai, quasi di sparire, lui e il suo partito, dalla scena politica. Tu come te lo spieghi? Vabè che Renzi stesso, per vanagloria e per non sparire nell'anonimato, ama intestarsi la paternità di azioni politiche di un certo rilievo, vedi la caduta del governo giallo-rosso e la conseguente nomina a Palazzo Chigi di Mario Draghi e, ancor prima, la manovra machiavellica che costò il posto della Lega nel governo giallo-verde, ma non mi sembra sufficiente tutto ciò, per giustificare questo vespaio e questo fango che gli sta arrivando addosso.

anthonyi

Ciao Sapa, guarda che non si tratta di vanagloria. Renzi è effettivamente dotato di capacità strategiche e competitive fuori dall'ordinario, tutte le posizioni di potere che ha conquistato, dalla provincia di Firenze, allo stesso comune, al segretariato del Pd, alla presidenza del consiglio si sono realizzate sorprendendo i suoi avversari con mosse intelligenti e innovative. Con tale modo di fare e chiaro che i nemici rancorosi, in politica, te li fai, soprattutto in un mondo politicamente molto aggressivo come quello toscano del PD(ho avuto modo di conoscerlo) . Se dovessi fare un'indagine, e li che indagherei, beninteso non stiamo parlando di una specifica strategia di attacco giudiziario, quando di un clima di odio che probabilmente circola in certi ambienti è che quindi potrebbe aver condizionato quel pm che tanto c'è l'ha con lui.
Altra cosa era invece l'indagine consip, la cui evoluzione è stata caratterizzata da coincidenze tali da far sospettare che quella si, fosse veramente il frutto di una strategia politica atta ad indebolirlo.

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Se dovessi elencare tutti gli aspetti del "Renzi Gate" (almeno quelli che conosco), non mi basterebbe un libro; in ogni caso mi sembrava di aver citato sia quelli a suo "sfavore" che quelli a suo "favore".
Comunque:
1)
Quanto ai genitori di Renzi (le cui vicende giudiziarie non rientravano nel mio Topic), mi risulta che Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono stati condannati a un anno e nove mesi di reclusione dal giudice di Firenze Fabio Gugliotta al processo per fatture false che li vedeva imputati insieme all'imprenditore Luigi Dagostino.
Il tribunale di Cuneo ha però assolto Laura Bovoli, madre dell'ex premier Matteo Renzi, per un "altro" reato a lei specificamente imputato; cioè, per il concorso in bancarotta fraudolenta della Direkta srl, ditta cuneese fallita nel 2014 che si occupava di diffusione di volantini e pubblicità.
Quanto alla "liberazione" di Tiziano Renzi e di Laura Bovoli, forse tu ti riferisci al fatto che, a suo tempo, i due furono liberati dagli "arresti domiciliari", tramutati  in "obbligo di dimora"; ma questo col merito dei processi c'entra poco, e, comunque, non sono particolarmente informato al riguardo, perchè i due soggetti in questione non mi interessano.
Pertanto non avendo seguito più di tanto le loro vicende processuali, ignoro la loro evoluzione in sede di appello.
In ogni caso le vicende giudiziarie di Tiziano Renzi e Laura Bovoli (per limitarmi solo a quelle di cui ho notizia) non rientravano in alcun modo nel mio Topic; anche perchè, se ne avessi parlato, sarebbe potuto sembrare che io volessi "far ricadere sui figli le colpe dei padri", insinuando indebitamente che Matteo Renzi proviene da una famiglia di traffichini e intrallazzatori di provincia.
Lungi da me l'idea!

2)
Poi tu scrivi: "Nel renzi gate la presunzione è quella che la "Fondazione Open" sia un partito; ma non è strano che non abbia mai presentato candidati in nessuna elezione ufficiale?".
In questo caso temo che tu sia caduto in un grosso equivoco, in quanto nessun giudice ha mai presunto che la "Fondazione Open" sia un partito; il che sarebbe stato assolutamente senza senso!
Ed infatti nessuno ha mai detto una simile sciocchezza!
La presunzione dei giudici, invece, è quella che la "Fondazione Open" sia lo "schermo", ovvero l'"interposizione fittizia", per il tramite della quale Renzi avrebbe incassato illecitamente dei soldi per favorire le sue campagne elettorali.
Non tanto quelle del PD, quanto quelle che lo interessavano personalmente.
- la prima per le primarie del Pd;
- la seconda per il referendum costituzionale del 2016.
Il che, ovviamente, non vuole affatto dire che tale presunzione sia necessariamente fondata, in quanto, in base all'art. 2729 del Codice Civile, le presunzioni sono lasciate alla prudenza del giudice [116 c.p.c.]; il quale non deve ammettere altro "che presunzioni gravi, precise e concordanti".
Nel caso in esame, non avendo nessuno di noi due accesso al fascicolo processuale, non siamo ovviamente in grado di esprimere opinioni di sorta.
Ed infatti io avevo testualmente concluso il mio TOPIC, scrivendo: "Non esprimo opinioni personali, perchè non ho ancora elementi sufficienti per farmene una; vedremo cosa accadrà al processo!"
E la stessa cosa dovresti ammettere anche tu!

3)
Quanto al conto corrente di Renzi,  il 17 gennaio 2018, ospite di Nicola Porro a Matrix, l'allora segretario del Pd Matteo Renzi ha voluto dare prova di trasparenza esibendo il suo conto corrente di allora.
Ed infatti erano i giorni della polemica nata da un'intercettazione telefonica in cui Carlo De Benedetti ordinava a un suo consulente di investire subito in Borsa 5 milioni di euro, operazione che gli avrebbe fruttato in poco tempo 600mila euro netti; in quell'occasione, dichiarò che la legge che gli avrebbe consentito una così proficua speculazione, sarebbe passata in brevissimo tempo, precisando testualmente: "Me lo ha assicurato Renzi!".
Ed in effetti il guadagno fu determinato dagli effetti del "Decreto Banche" a cui lavorava l'allora Governo Renzi e approvato dopo 4 giorni dall'intercettazione incriminata, datata 16 gennaio 2015.
Pertanto, come sopra detto, l'allora segretario del Pd, nella bufera delle critiche, andò in tv per mostrare a tutti il suo conto corrente da 15.000 euro; e, in quell'occasione, pontificò sulla politica come missione, asserendo che il suo "sedicente" conto corrente era più povero di quello di un frate (dopo cinque mesi acquistò una casa con giardino nel quartiere più prestigioso di Firenze)!
In quell'occasione dichiarò: "Se un politico ha conti correnti diverso da questo c'è qualcosa che non torna!"
Dal 2018 al 2020, però, ha incassato oltre 2,6 milioni di euro, come emerso dalle carte dell'inchiesta fiorentina sulla "Fondazione Open"; adesso, però grida allo scandalo perché Il Fatto Quotidiano ha pubblicato il contenuto di atti che  non erano più coperti da segreto investigativo.
Ed infatti, almeno a quanto mi risulta, nessuno è stato incriminato per questo!

4)
Quanto al fatto che quell'estratto non conteneva nessun elemento neanche presuntivo di reato e quindi non doveva neanche essere messo negli atti dell'inchiesta, questo resta da vedere in base agli altri elementi indiziari in possesso dei giudici; che nè io nè te conosciamo.
Ed infatti io avevo testualmente concluso il mio TOPIC, scrivendo: "Non esprimo opinioni personali, perchè non ho ancora elementi sufficienti per farmene una; vedremo cosa accadrà al processo!"
E la stessa cosa dovresti riconoscere anche tu!

5)
Quanto all'incontro di Renzi con un agente segreto , durato ben 40 minuti in una gelida piazzola autostradale il 23 dicembre 2020, (a seguito del quale l'agente segreto fu licenziato, e il suo capo dimissionato) Renzi :
- non ha mai negato l'incontro;
- non ha mai rivelato che cosa si sono detti (perchè mai, se si trattava di cose perfettamente innocenti?).
Però, sinceramente, non credo neanche io che la ripresa sia stata effettuata per puro caso; su questo, secondo me, Renzi ha perfettamente ragione.
Come vedi, io cerco sempre di essere il più obbiettivo possibile.
Ed infatti:
a)
E' alquanto strano che la professoressa, la quale si sarebbe trovata 'casualmente' sul posto, (fermatasi lì con la macchina a causa di un malore del padre), sia rimasta ferma sul posto per ben 40 minuti a videoriprendere Renzi e il suo interlocutore.
b)
Inoltre la professoressa ha dichiarato di aver notato che, alla fine del colloquio, Renzi si era diretto con la sua auto verso Firenze, e l'altro verso Roma; il che, in effetti, non poteva essere in grado di saperlo, perchè dall'Autogrill in questione si esce andando nella medesima direzione (verso Nord), e solo più avanti, fuori vista, può effettuarsi l'inversione di marcia.
Per cui, per affermare una cosa del genere, almeno una delle due autovetture doveva essere effettivamente sotto pedinamento.
Quello che penso io, però, è che ad essere pedinato non era Renzi, bensì l'agente segreto.
Ed infatti:
- in genere, i politici a livello di Renzi, quando viaggiano in auto hanno dei sistemi di rilevamento "antipedinamento", gestiti personalmente o dall'autista o dal BG di turno;
- l'agente segreto, invece, sebbene anche lui potesse fruire di sistemi di rilevamento "antipedinamento", questi sarebbero risultati inutili se l'agente stesso fosse stato "sotto controllo" da parte dei servizi di sicurezza di appartenenza.
Pertanto ritengo molto più probabile tale seconda ipotesi, in quanto:
- la legge "vieta" il tracciamento di parlamentari, per cui, chi lo avesse fatto, avrebbe rischiato una incriminazione;
- il regolamento dei servizi segreti, invece, "impone" il tracciamento, occasionale o mirato, dei propri dipendenti, per scoprire eventuali comportamenti irregolari.
Tanto è vero, che Mancini è stato licenziato dai servizi.
Per cui, se così fosse, nessuna irregolarità sarebbe stata commessa specificamente nei confronti di Renzi.
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Sapa. :)
Dovresti considerare che, quello che tu definisci "accanimento giudiziario" nei confronti di qualcuno, può avere due ordini di ragioni, una "patologica" e una "fisiologica":
- o c'è qualcuno alle spalle dei giudici, che, in vari modi, se ne serve per mettere nei guai un suo avversario politico, finanziario, commerciale ecc.
- oppure non c'è nessuno alle spalle dei giudici, i quali si accaniscono contro qualcuno per il semplice fatto che è un furfante che ne combina di tutti i colori e cerca in tutti modo di sfuggirgli.
Non si può dare per scontata nessuna delle due ipotesi;  però, in mancanza di validi elementi atti a comprovare circostanziatamente la prima, a me sembra molto più logico propendere (almeno in via di principio) per la seconda.
Anche perchè, come sosteneva Biante di Priene, uno dei "Sette Saggi": "αʹ οἱ πλειστoι κακoί" ("La maggior parte degli uomini sono dei furfanti").
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Anthony :)
Renzi è effettivamente dotato di notevolissime capacità "strategiche"; però, purtroppo, sono tutte di carattere eminentemente "distruttivo"!
Ed infatti:
- nelle elezioni politiche del 2013, con Bersani, il PD prese il 35% dei voti;
- in cinque anni, con la sua gestione, Renzi riuscì a far scendere tale percentuale al 18% dei voti nelle elezioni politiche del 2018.
Chapeau!
***
Meno male che adesso se n'è andato dal PD, per andare a far "morire" elettoralmente "Italia Viva"; cosa che non mi rattristerà affatto!
***
In realtà, Renzi, più che un grande "statista" politico, è un grande "manovratore" di palazzo; il che è una cosa completamente diversa!
E' molto triste è che molti italiani non riescano a distinguere le due cose!
Un saluto! :)
***
P.S.
Stiamo andando OFF TOPIC!




anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 11 Febbraio 2022, 06:56:31 AM
Ciao Anthony :)
Renzi è effettivamente dotato di notevolissime capacità "strategiche"; però, purtroppo, sono tutte di carattere eminentemente "distruttivo"!
Ed infatti:
- nelle elezioni politiche del 2013, con Bersani, il PD prese il 35% dei voti;
- in cinque anni, con la sua gestione, Renzi riuscì a far scendere tale percentuale al 18% dei voti nelle elezioni politiche del 2018.
Chapeau!
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Meno male che adesso se n'è andato dal PD, per andare a far "morire" elettoralmente "Italia Viva"; cosa che non mi rattristerà affatto!
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In realtà, Renzi, più che un grande "statista" politico, è un grande "manovratore" di palazzo; il che è una cosa completamente diversa!
E' molto triste è che molti italiani non riescano a distinguere le due cose!
Un saluto! :)
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P.S.
Stiamo andando OFF TOPIC!
Ma sai gli italiani sono così, sono settari. D'altronde è tutto questione di interpretazione, e anche di buona memoria (ti ricordo che Bersani nel 2013 prese il 25 ,5 % non il 35).
Se pensiamo che sapa, certo non un fans di Renzi, ha sentito puzza di bruciato al fatto che sempre lo stesso pm ha aggredito giudiziaria mente Renzi, quasi tutta la sua famiglia, molti suoi amici e collaboratori, e che Renzi è un leader politico. in un paese democratico tutta la politica dovrebbe preoccuparsi di una situazione del genere, perché con questi mezzi la democrazia viene alterata, pensa al Brasile, dove Bolsonaro é presidente perché un magistrato ostinato ha mandato in galera Lula.
Riguardo poi al tuo Renzi distruttore, e a quel Bersani che evidentemente stimi visto che gli regali 10 punti in più, ti ricordo che mentre quest'ultimo si sfracello sull'elezione del PdR, il primo riuscì, con lo stesso parlamento dell'altro, ad eleggere il PdR esattamente come aveva programmato, alla quarta votazione, e che presidente! visto che adesso lo hanno pure riconfermato.

Eutidemo

#9
Ciao Anthony. :)
Scusa, hai perfettamente ragione, ho sbagliato io  a scrivere: ed infatti, ovviamente, era il "25%" e non certo il "35%" ...che il PD se lo sarebbe sognato alle politiche del 2013 (e non solo a quelle)!
Mi sto proprio rimbambendo, perchè me lo ricordavo benissimo che Renzi aveva fatto perdere al PD circa 7 punti percentuali tra il 2013 e il 2018; per cui è proprio vero che in matematica sono una frana.
:-[
***
Quanto alla puzza di bruciato, per il fatto che sempre lo stesso pm ha aggredito giudiziariamente Renzi, quasi tutta la sua famiglia, molti suoi amici e collaboratori, secondo me, a parte il fatto che non si tratta solo di un solo pm, ma di tre, questo potrebbe anche dipendere dal fatto che quella di Renzi, la sua famiglia e compagnia varia, era una associazione a delinquere, dedita al:
- finanziamento illecito ai partiti;
- corruzione;
- riciclaggio;
- traffico di influenze.
Ed infatti, si tratta di una tipologia di reati che quasi sempre vengono commessi in collaborazione o collusione tra più persone; soprattutto se tra di essere intercorre uno stretto rapporto di fiducia, come tra familiari e compaesani.
***
Come ho già scritto a Sapa, in verità, il cosiddetto "accanimento giudiziario" nei confronti di qualcuno, può avere due ordini di ragioni, una "patologica" e una "fisiologica":
- o c'è qualcuno alle spalle dei giudici, che, in vari modi, se ne serve per mettere nei guai un suo avversario politico, finanziario, commerciale ecc.
- oppure non c'è nessuno alle spalle dei giudici, i quali si accaniscono contro qualcuno per il semplice fatto che è un furfante/i che ne combina di tutti i colori e cerca in tutti modo di sfuggirgli.
Non si può dare per scontata nessuna delle due ipotesi;  però, in mancanza di validi elementi atti a suffragare la prima, a me sembra molto più logico propendere (almeno in via di principio) per la seconda.
***
Ed infatti, almeno a tutt'oggi, non risultano strani incontri sulle piazzole di qualche autogrill, tra i giudici che stanno indagando su Renzi e qualche suo specifico nemico politico.
E poi, chi mai sarebbe costui, Conte, Letta, o chi altro?
In base a quali indizi gravi precisi e concordanti?
Nessuno!
Si tratta solo di complottismo di bassa lega, senza alcun elemento circostanziale a suffragarlo.
***
Ovviamente, come ho premesso, questo non significa affatto che Renzi, i suoi familiari o i suoi giannizzeri toscani si siano necessariamente macchiati di un qualche reato; ed infatti, anche se i giudici non sono stati "sobillati" contro di loro da nessuno (come, di fatto non risulta in alcun modo), questo però non significa che non sia siano sbagliati nell'accusarli.
***
Al riguardo, per legge:
a)
Non c'è dubbio alcuno che gli indizi di colpevolezza nei confronti di Renzi e degli altri imputati ci siano senz'altro, altrimenti il giudice dell'udienza preliminare (che non ha niente a che vedere con i P.M.) non ne avrebbe disposto il rinvio a giudizio, che è l'inizio del processo vero e proprio.
b)
Non è però affatto detto che gli indizi di colpevolezza nei confronti di Renzi e degli altri imputati, benchè sufficienti per l'apertura del processo, siano così gravi, precisi e concordanti da condurre alla loro condanna; ed infatti, nel nostro ordinamento giuridico, vige il principio della presunzione di innocenza, e, in base art.355 CPP, si può essere condannati solo se ritenuti colpevoli "al di là di ogni ragionevole dubbio".
***
In  uno Stato di Diritto la democrazia viene alterata, quando dei "parolai" come Berlusconi, Renzi ed altri cialtroni, si permettono di attaccare i giudici difendendosi "fuori" del processo, invece che "dentro"; lo facessero nella sede opportuna, e basta.
***
Quanto al "Renzi distruttore", resta il fatto che ha fatto perdere sette punti al partito di cui era segretario; per cui, sia che lo abbia fatto apposta o che lo abbia fatto per incompetenza, sempre un "autorottamatore" rimane.
Circa l'elezione di Mattarella, non vedo cosa c'entri; ed infatti sia nel 2015 che nel 2022,  Mattarella era oggettivamente la scelta più condivisibile da tutti, per cui Renzi non ha fatto altro che assumere la veste di "mosca cocchiera".
Ruolo che gli è molto congeniale, perchè, qualsiasi cosa accada in parlamento, determinata non certo da lui, bensì dalle preponderanti forze politiche in gioco, quando gli conviene è lui a volersene attribuire il merito; come, appunto, è tipico di della "mosche cocchiere" di ogni tipo e colore, che da tempo immemorabile hanno sempre ronzato nel nostro parlamento attribuendosi meriti che non competono certo a loro (se non, a volte, in minima misura).
***
E Renzi ronza davvero tanto!
***
Un saluto! :)
***

anthonyi

A quanto pare renzi continua a ronzare, eutidemo.
Lo davano tutti per morto e invece, come l'Ucraina, resiste, anzi contrattacca. 
I magistrati che si sono accaniti contro di lui sembra stiano andando incontro alle loro responsabilità, qualche trasferimento, e adesso anche nordio pensa di fare un'ispezione nella procura in questione.
Quanto poi al filmato di Renzi con mancini anche lì succedono cose interessanti, c'é un'ulteriore denuncia circostanziata di Renzi nella quale si ipotizza la violazione del segreto di stato. Chi ha cercato di fare strani giochi per metterlo in difficoltà potrebbe avere brutte sorprese. Intanto Renzi continua a chiedere una commissione d' inchiesta sull'emergenza covid e la gestione Arcuri, confido che riesca ad ottenerla perché, come dice Renzi, il tempo é galantuomo. 
Spero che anche tu, un giorno, ti ricrederai su di lui, come i tanti che a sinistra sono stati confusi dalle tante cattiverie che contro di lui sono state costruite. 

Eutidemo

Ciao Anthony :)
Non c'è dubbio alcuno che Re(nzi) continui a "ronzare", come un moscone su una cacca di mucca; la cosa non mi stupisce affatto, perchè è nella sua natura!
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Nè mi sorprende che Nordio, il paladino dei "colletti bianchi criminali" (come lo è, d'altronde, tutto il suo governo), abbia iniziato a perseguitare i magistrati che doverosamente procedevano contro di lui; quindi è perfettamente normale che Nordio pensi di fare un'ispezione "intimidatoria" nella procura in questione, in perfetto stile mafioso.
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Quanto poi al suo filmato con Mancini, lo so che  c'é un'ulteriore denuncia di Re(nzi) nella quale si ipotizza la violazione del "segreto di stato, che comporta 24 anni di carcere"; la quale è una ulteriore dimostrazione della sua miserabile e inqualificabile "cialtroneria".
Ed infatti, chiunque conosca minimamente il combinato disposto degli artt. 256 e 261 del Codice Penale, sa benissimo che, per quanto concerne il suo "incontro privato" con Mancini sulla piazzola di un Autogrill autostradale, il "segreto di Stato" c'entra quanto i cavoli a merenda; a meno che Re(enzi), come il Re Sole, non pensi di essere lui, lo "Stato"! :))
Ed infatti il segreto di Stato è un vincolo giuridico che pregiudica la divulgazione di una determinata notizia al di fuori dell'ambito dei soggetti autorizzati, al fine di tutelare la sicurezza nazionale di uno Stato ponendo delle sanzioni nei confronti di chi violi tale obbligo; ma non tutela certo le "zozzate" private di Re(enzi).
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Quanto poi al fatto che Re(nzi) faccia strani giochi e bizzarre denunce per deviare l'attenzione dalle sue personali difficoltà giudiziarie, come anche la richiesta di una una commissione d' inchiesta sull'emergenza covid e la gestione Arcuri, non mi stupisce neanche questo; ed infatti si tratta di una strategia tipica degli "intrallazzatori", "ciarlatani" e "maneggioni" politici di infima natura, quale è la sua.
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Purtroppo, però, visto che l'appoggio del suo partito all'attuale governo, all'occorrenza, potrebbe riuscire molto utile, penso che, sia tramite Nordio sia con altri mezzi, la Meloni troverà il modo di tirarlo fuori dai guai.
Da un governo che vara misure a favore degli evasori  e dei riciclatori di valuta (vedi artt. da 37 a 46 Capo III del Titolo III della Legge di Bilancio), non ci si può attendere altro.
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In ogni caso, per quanto concerne Re(nzi), la politica c'entra poco o niente, in quanto Renzi non è nè di sinistra, nè di centro, nè di destra: è soltanto un egoico "renzista" che fa esclusivamente il suo interesse personale (anche se, talvolta, prende delle stupide cantonate anche limitandosi soltanto a questo).
Re(nzi) fa "parte solo per se stesso", come leggiamo nella Divina Commedia del suo compaesano Dante Alighieri.
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Un saluto! :)
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anthonyi

Sembra però che per gli inquirenti renzi non sia un ciarlatano, nel tuo pregiudizio nei suoi confronti tu ti ostini a non riflettere sull'ipotesi di una sorta di trappola preparata per ledere la sua immagine, e dei risvolti penali che questo comporterebbe. Conte ha dichiarato di aver saputo dell'incontro renzi mancini quando era ancora pdc, ma di non aver voluto "approfittare" di quell'informazione per delegittimarlo. In questo c'é qualcosa che non torna perché se l'incontro fosse stato non autorizzato dai servizi, non si vede come conte avrebbe potuto saperlo visto che la pubblicazione del video é di mesi posteriore.
Se invece l'incontro fosse stato autorizzato, o magari addirittura organizzato da conte per cercare di mandare un messaggio velatamente minaccioso a Renzi che in parlamento già stava facendo i suoi attacchi a conte, allora certamente questi lo avrebbe saputo. E se lo stesso avesse fatto in modo che terzi sapessero dell'incontro per organizzare il filmato allora questo configurerebbe la violazione del segreto di stato.
Sull'incontro Renzi mancini la Belloni ha opposto il segreto di stato, cosa significativa visto che lo stesso incontro é stato reso pubblico, cosa c'é da nascondere al riguardo? 
Mi sorprende che un approfonditore di miste
ri come te, eutidemo, al riguardo non si faccia domande. 

Eutidemo

Ciao Anthony
Hai ragione, per gli inquirenti renzi non non è soltanto un "ciarlatano" (come lo è per gli elettori), ma è molto "peggio"; però preferisco astenermi dal commentare gli eventuali aspetti penali delle sue varie discutibili condotte.
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Ed infatti:
- ai sensi dell'art.27 della Costituzione, in Italia vige la presunzione di innocenza;
- non spetta comunque a me di emettere giudizi di carattere penale su di lui, che di certo non mi competono;
- dispongo di sovrabbondanti elementi di "sospetto" circa i comportamenti, di sicuro non molto limpidi, di Renzi, però non dispongo al riguardo di nessun elemento di prova che dimostri una sua condotta criminale.
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In ogni caso il mio non è affatto un "pregiudizio" nei suoi confronti, bensì un "postgiudizio" maturato a seguito di quello che "fa" e di quello che "dice"; "postgiudizio" molto negativo  che ora si aggrava ancora di più, a seguito della sua assurda denuncia di "violazione di segreti di stato" circa i suoi conciliaboli nelle piazzole degli autogrill.
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Quanto all'ipotesi di una sorta di "trappola" preparata per ledere la sua immagine, e dei risvolti penali che questo comporterebbe, la trovo una congettura assolutamente ridicola e priva qualsiasi fondamento; ed infatti, personalmente, se io avessi voluto avere un incontro "per ragioni di Stato" con un agente segreto dei servizi di "intelligence" come Mancini, lo avrei fatto in una sede istituzionale (magari segreta, come i nostri  servizi di "intelligence" ne hanno tante), ma non certo su una piazzola di un autogrill autostradale.
Per cui, se di "trappola" si tratta, renzi ci si è cacciato da solo, senza l'aiuto di nessuno; con quella faccia da "sorcio" che si ritrova!
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Per quanto io mi rammenti, infatti, almeno ai miei tempi:
a)
Gli incontri nelle piazzole degli autogrill autostradali (o luoghi analoghi), venivano effettuati:
- o tra agenti di diversi agenzie di spionaggio (ad es. SISMI e KGB), per regolare informalmente delle questioni in sospeso, al fine di evitare inutili spargimenti di sangue;
- o tra politici corrotti e agenti dei servizi deviati;
- o tra criminali.
b)
Gli incontri tra agenti gli dei servizi di "intelligence" ed esponenti politici italiani di qualsiasi livello erano invece severamente vietati; salvo che non si trattasse dei vertici dei servizi stessi, e sempre che l'incontro avvenisse ufficialmente nelle apposite sedi, e venisse appositamente verbalizzato (su documenti eventualmente "secretati").
Chi non faceva così, nel migliore dei casi veniva licenziato; oppure finiva in galera, come molti agenti dei "servizi deviati" negli anni '70 o '80.
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Ma penso che questo non avveniva solo ai miei tempi, bensì anche al giorno d'oggi; ed infatti, non a caso, Marco Mancini, dopo che si è risaputo del suo "indebito" incontro con renzi, è stato immediatamente estromesso dai servizi.
E' vero che aveva comunque raggiunto i requisiti minimi per eventualmente ritirarsi, però avrebbe potuto tranquillamente proseguire nella sua professione per altri cinque anni; come senz'altro avrebbe fatto, se non gli fosse capitato di "deviare" dalle regole del suo lavoro, incontrando un esponente politico in un luogo improprio.
Nè renzi avrebbe avuto alcun interesse ad incontrarsi segretamente con un agente dei servizi in procinto di ritirarsi anzitempo dai servizi.
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Quanto al fatto che Conte abbia dichiarato di aver saputo dell'incontro tra renzi e Mancini quando era ancora pdc, ma di non aver voluto "approfittare" di quell'informazione per delegittimarlo, i casi sono due:
- o Conte  si è inventato tutto a posteriori, per ovvie ragioni;
- oppure Conte era stato veramente  informato dai servizi, ma non certo perchè l'incontro era stato autorizzato dai capi di Mancini.
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Ed infatti, per le ragioni sopra esposte, i capi di Mancini non avrebbero mai potuto autorizzare un incontro di lui con Renzi nella piazzola di un autogrill dell'autostrada; è una cosa impensabile (oltre ad essere ridicola).
Per cui, se Conte era stato veramente  informato dai servizi, non è stato certo perchè l'incontro era stato autorizzato dai capi di Mancini, ma perchè, sospettando che facesse qualcosa di losco, i suoi capi lo avevano fatto pedinare; poi hanno riferito, come di dovere, a Conte, il quale ha preferito mantenere il segreto per evitare lo scandalo.
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Il quale, poi, per fortuna, è scoppiato lo stesso: perchè il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi!
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Quanto al fatto che la direttrice dei servizi segreti Elisabetta Belloni aveva deciso, nella primavera del 2022 di opporre "il segreto di Stato" fino al 2037, durante il suo interrogatorio come testimone, questo riguardava soprattutto le proprie  responsabilità personali come direttrice dei servizi e soprattutto nei suoi rapporti istituzionali con Conte riguardo al silenzio ufficiale questione, e non certo i conciliaboli segreti tra renzi e Mancini; cioè riguardava i motivi della decisione comune, di Belloni e Conte,  di mantenere il segreto sulla vicenda.
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Alfredo Mantovano, sottosegretario con delega ai Servizi, ha poi spiegato che, quanto sopra: "è avvenuto nel corso di indagini dell'autorità giudiziaria, in relazione alla sola esigenza di tutelare la funzionalità dei Servizi, e per scongiurare il rischio di violarne la necessaria riservatezza; il segreto di Stato è stato peraltro a suo tempo comunicato all'ambito istituzionale proprio, costituito dal Copasir, nei termini di legge".
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Come è noto, infatti, secondo la legge l'unico soggetto titolare del potere di apposizione del segreto di stato è il premier "pro-tempore", e, nel giugno del 2022, a Palazzo Chigi c'era ancora Draghi: dunque il segreto di Stato che, secondo Renzi, nega "la verità sulle vicende connesse all'autogrill" è stato confermato proprio dal capo del governo a suo tempo amatissimo dal leader dei fermenti lattici lassativi denominati "Italia viva".
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Quanto al fatto che lo stesso incontro sia stato "reso pubblico" dalla stampa, in realtà è stato reso pubblico l'"incontro", ma mica il suo "contenuto"!
Capisci la differenza?
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Ed infatti c'é ancora da nascondere, al riguardo, quello che si sono detti renzi e Mancini; quello, nè renzi nè Mancini lo hanno ancora "reso pubblico".
PERCHE' MAI?
Se veramente si trattava di un incontro innocuo, perchè renzi non dice di che cosa hanno parlato?
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Un approfonditore di misteri come me, sono queste le domande che si pone; e che dovresti porti anche tu.
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Ovviamente io non sono un indovino, per cui non posso certo sapere che cosa si sono detti; però, visto il luogo, l'ora, il modo ed il loro assoluto riserbo, ritengo estremamente probabile che si trattasse di qualcosa di davvero molto ZOZZO.
Come è sempre accaduto in Italia, quando si incontrano di nascosto i politici e le spie.
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Mi sorprende che tu possa pensare che un politico ed una spia possano darsi appuntamento in una piazzola di un autogrill, solo per parlare del campionato di calcio.
Forse sei tu che hai dei pregiudizi troppo favorevoli a renzi; anche se questo non diminuisce minimamente la stima nei tuoi confronti (questo è sicuro). ;) 
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Ma, forse, un giorno sarà la storia a dire chi di noi due aveva ragione; o forse non si saprà mai!
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Un saluto!
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anthonyi

C'é un'imprecisione non irrilevante nella tua rappresentazione, e cioè il fatto che l'incontro con Renzi sia stato richiesto da mancini, cosa provata dal fatto che é mancini ad andare per primo e ad attendere i comodi di Renzi. La spiegazione di Renzi sul perché di un incontro in quel luogo é perfettamente logica, e soprattutto il luogo, in pieno giorno e in uno spazio pubblico, é assolutamente incompatibile con obiettivi di tipo losco.
I comportamenti avuti dai servizi segreti verso mancini sono certo compatibili con l'ipotesi che l'incontro fosse irregolare, ma potrebbero essere comportamenti strumentali proprio in funzione della trappola posta in essere a carico di Renzi. 
Comunque credi quello che ti pare, in queste opinioni sei in buona compagnia. Sai quell'ex deputato Pd che poi abbandono il PD perché diceva che: "Renzi non é compatibile con i valori della sinistra" e che oggi é ospite delle galere belghe dopo che gli hanno trovato circa mezzo milione di euro in contanti in casa....

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