Reddito di Cittadinanza: sillogismo aritmetico.

Aperto da Eutidemo, 20 Gennaio 2019, 07:16:14 AM

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Eutidemo

Vi sottopongo, in modo molto sintetico, il mio seguente "sillogismo aritmetico".
A)
Pare che, estrapolando i dati macroeconomici,  nel nostro Paese ci siano circa 3,5 milioni di "lavoratori invisibili" (cmq non meno di 3 milioni, secondo i calcoli più prudenziali)  che non dichiarano alcun reddito, ovvero lo dichiarano in misura risibile.
B)
In media, gli accertamenti relativi ai redditi in tutto o in parte occultati, non superano mai qualche decina di migliaia all'anno: secondo i dati della Corte dei Conti, in media, ogni anno, vengono sottoposti a verifica meno del 2% dei contribuenti "dichiaranti", e ancor meno -ovviamente- coloro che non dichiarano niente. 
C)
L'ISTAT ha stimato in -presunta- povertà assoluta circa 5 milioni di individui, in quanto "dichiarano" al Fisco poco o niente; tra i quali, ovviamente, ci sono ANCHE i 3,5 milioni di "lavoratori invisibili" di cui al punto A), i quali, in realtà, non dovrebbero -se non in misura minima- rientrare nella classificazione di "povertà" dell'ISTAT, perchè UN REDDITO (sebbene occultato) CE L'HANNO.
                                     ERGO
Entro il prossimo aprile, onde evitare di regalare il REDDITO DI CITTADINANZA ad evasori totali o parziali, occorrerebbe PREVIAMENTE vagliare la posizione di circa 5 milioni di individui, al fine di separare il grano dal loglio; compito per il quale, anche con l'ausilio delle banche dati (in perfetta funzione da più di 20 anni, checchè ne dica Di Maio), ci vorrebbero "tecnicamente" almeno 50 ANNI, ma aumentando di molto l'attuale tasso di accertamento fiscale.🤗
                                        ***
Ben consapevole che la cosa non è "tecnicamente" possibile, Di Maio, dovendo di necessità rassegnarsi a qualche controllo a campione, ricorre al solito espediente delle GRIDA MANZONIANE, minacciando "sei anni di galera" ai furbetti"; cioè, al vecchio espediente "se non li puoi beccare, cerca almeno di spaventarli!"
Ma, quando proclama: "Chi fruisce del reddito di cittadinanza senza diritto, finirà il galera per SEI ANNI", il realtà,  sta dicendo una COLOSSALE CASTRONERIA!
Ed infatti, mi rendo conto che sarebbe più facile spiegare ad un pesce rosso la teoria della relatività, che cercare di spiegare a Di Maio che differenza c'è tra la COMMINATORIA di una pena, e la sua IRROGAZIONE; ed invero, la pena edittale prevista è la reclusione da 1 a 6 anni, il che significa che nella STRAGRANDE MAGGIORANZA dei casi, ai pochi che verranno beccati col sorcio in bocca, come di solito avviene in casi analoghi, verrà irrogata la sanzione minima, oltre ad una eventuale "sospensione condizionale della pena" (disciplinata dagli artt. 163-168 del Codice penale).
Per cui, secondo me, in galera per aver indebitamente fruito del reddito di cittadinanza non ci finirà praticamente <<NESSUNO>>, nè per sei anni nè per sei giorni!
Posso anche sbagliarmi, ma potremo verificare tra un anno o due. ;)

viator

Salve Eutidemo. Naturalmente non ti sbagli. Il nostro destino è il venir governati da chi è come noi. Il quale agisce attraverso dichiarazioni trombonesche cui fanno seguito comportamenti miseramente furbeschi.
Poniamo che qualcuno voglia veramente cambiare l'italico andazzo. Attraverso una sistematica caccia all'evasore. Si vedrebbe negati alcuni milioni di consensi.
Oppure attraverso la certezza della pena. Perderebbe alcuni milioni di consensi-
Oppure attraverso la eliminazione dei condoni edilizi. Perderebbe alcuni milioni di consensi.
Oppure cancellando il fenomeno dei raccomandati, del nepotismo, delle assunzioni clientelari. Perderebbe alcuni milioni di elettori.

L'unico modo per restare al potere in Italia dopo aver "scontentato" una ventina di milioni di elettori è l'autocrazia dittatoriale.

Anche negli altri Paesi esistono le storture elencate sopra. Solo che, nei Paesi seri, chi li combatte veramente perde solamente qualche centinaio di migliaia di elettori. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Ciao Eutidemo. Non lo so, smettiamo di dare le pensioni di invalidità perchè ci sono i finti invalidi? smettiamo di dare gli incentivi alle ristrutturazioni perchè ci sono gli abusi edilizi? Smettiamo di dare "bonus giovani" perchè ci sono i tossici? Uno stato che si arrende alla sua inefficienza, che stato è? Quello che dici è puntuale e interessante, ma è l'idea di fondo che mi pare un po fine a se stessa. Io fin ora non ho ancora visto NESSUNO discutere se sia positivo o meno adottare questo sistema chiaramante scoppiazzato dalla germania, ma di cui i tedeschi stessi sono convinti fino ad un certo punto. Ipotizzando funzioni come nelle intenzioni dei 5s (cosa su cui sono altrettanto scettico quanto te) qualcuno (sopratutto le opposizioni) si è ancora chiesto se è quello che davvero vogliamo per la nostra società? Il messaggio che passa invece è che è una misura buona, semplicemente difficile da attuare, cioè sposta il problema sulla fiducia al governo, anzichè su una valutazione squisitamente politica della misura in se. C'è un modo di fare politica in questo paese, che non sia dividersi tra "speranzosi" e "bastian-contrari"  a fasi alterne, discutere DI politica non SULLA politica? Chissà..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Inverno
La tua obiezione è assolutamente razionale: ed infatti, indubbiamente, anche io concordo con l'antico brocardo "abusus non tollit usum"!
Però, occorre anche vedere di che tipo di "abusus" e di "usus" parliamo, perchè si tratta di casi tutti diversi gli uni dagli altri; ed infatti, è anche vero che non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio...ma occorre distinguere!

1) FALSI INVALIDI
Al riguardo ci sono da rilevare DUE  circostanze, che rendono il caso non raffrontabile con quello dei FALSI POVERI; tra cui il gioielliere sotto casa mia, che gode dell'esonero dalla contribuzione scolastica per i propri figli, in quanto dichiara un reddito "sotto la soglia" :P .
a) 
La percentuale dei falsi (o parzialmente falsi) invalidi su quelli veri, è di gran lunga inferiore a quella degli evasori (totali e parziali) sul totale dei contribuenti, sebbene in entrambi i casi si tratti di cifre stimate; in ogni caso, la platea totale degli invalidi da verificare, è oggettivamente di molto inferiore a quella dei contribuenti (in atto o in potenza), per cui i controlli sono più agevoli, anche se ci volesse limitare ai soli "presunti poveri" (oltre 5 MILIONI).
b)
La verifica dell'evasione fiscale da parte, ad esempio, di una prostituta, è infinitamente più difficoltosa della verifica di una falsa invalidità, da parte di un finto invalido; ed infatti, dissimulare un reddito occulto, è cento volte più facile che simulare una invalidità inesistente!

2) INCENTIVI PER LE RISTRUTTURAZIONI
Anche a tale riguardo ci sono da rilevare TRE  circostanze, che rendono il caso non raffrontabile a quello dei FALSI POVERI.
a)
Per quanto possa essere diffuso il ricorso all'abuso edilizio, è di gran lunga inferiore a quello dell'evasione fiscale.
b)
In secondo luogo, poichè spesso c'è di mezzo una ditta ed un direttore dei lavori, i lavori agevolati devono essere descritti, e, comunque, i pagamenti (per essere deducibili) devono essere adeguatamente documentati e tracciabili, è molto più difficile ottenere incentivi non spettanti, o dedurre indebitamente le eventuali spese.
c)
La verifica della maggior parte degli abusi, è ancora più semplice di quella dei falsi invalidi; ed infatti, con la sentenza 1604/2018, il Tar della Calabria ha affermato che i fotogrammi del programma Google Earth costituiscono prove documentali degli abusi edilizi (anche di semplici risatrutturazioni) pienamente utilizzabili anche in sede penale.

2) BONUS GIOVANI
A tale riguardo, un raffronto tra il fenomeno dei giovani tossici che godono del "bonus" per comprarsi la droga, e quello dei FALSI POVERI che godranno del RECITT, è talmente SPROPORZIONATO sotto il profilo circostanziale, e soprattutto numerico, da non meritare neanche una disamina.
                                     ***
Ciò detto riguardo alle tue obiezioni preliminari, non è neanche da rigettare del tutto la tua ulteriore (valida) considerazione che uno Stato che si arrende alla  propria inefficienza, è come se ammettesse il proprio fallimento; il che, in linea di principio, è assolutamente vero.
Al riguardo, però, osservo:

1)
Un partito, come quello dei 5STELLE che si oppone drasticamente a quasi tutte le "grandi" opere, perchè potrebbero dare adito a corruzione ed abusi, ammette implicitamente la sua inefficienza ed incapacità nel controllo della illegalità diffusa che inquina il Paese; ma allora, come diamine pensa di poter effettuare una efficace controllo sui milioni di abusi che potrebbero verificarsi nel riscontro dei soggetti che vantano il diritto a fruire del RECITT? ;)

2)
A prescindere da tale contraddizione logica di fondo, che si spiega facilmente sul piano delle esigenze propagandistiche ed elettorali, non è tanto il principio del RECITT ad essere da rigettare (anzi, tutt'altro), bensì il modo dilentattesco e rodomontesco con cui lo si vuole in concreto affrontare da parte di questo simulacro di governo!
Il quale sembra aver scoperto l'acqua calda, sebbene io mi ricordi che, sin da quando ero bambino, sia in Italia che nel resto del mondo, esistevano già da decenni:
- i sussidi di disoccupazione (vedi Reddito di Cittadinanza);
- gli uffici di collocamento (vedi Centri per l'impiego).
Tali istituti, ovviamente, si sono evoluti e sono cambiati nel tempo, soprattutto nella denominazione (vedi pure il "reddito di inclusione), ma SOSTANZIALMENTE SI TRATTA SEMPRE DELLA STESSA COSA!
A volte fatta meglio, e a volte fatta peggio (a seconda dei tempi, dei governi e dei Paesi)
Nel caso attuale, temo che sarà fatta molto peggio, perchè chi la vuole attuare, per esempio, si vanta di aver abolito il REDDITOMETRO -per fortuna, mentendo-; il quale strumento, a ben vedere, sarebbe il principale e più efficace mezzo per discernere il grano (i veri poveri), dal loglio (i falsi poveri), attraverso il controllo dei loro consumi. ;)
Per cui, anche sotto questo aspetto, almeno secondo me, l'attuale governo si dimostra inaffidabile e contraddittorio; come uno che volesse andare a caccia di beccacce, e si portasse dietro la cerbottana, lasciando a casa la doppietta. ;D

Socrate78

Questo governo è l'unico, sinora, che sta almeno provando a fare qualcosa a favore degli italiani e delle fasce sociali più deboli, tutti gli altri precedenti si sono solo riempiti la bocca di ottime parole e il portafoglio di bel denaro! Questo è quello che io constato.

Eutidemo

Ciao Socrate78. :)
La tua constatazione -a mio avviso- è parzialmente esatta, in quanto è fuori di dubbio che quasi tutti i precedenti governi (a cominciare da quello di Berlusconi) si sono solo riempiti la bocca di ottime parole ma hanno concluso poco o niente!
Ma, almeno a mio avviso, ti sbagli completamente per quanto concerne l'attuale governo di demagoghi, che riempie di belle parole la testa della gente (anche con "oggettive" e documentabili menzogne), per meglio prenderla per il naso; come sicuramente, prima o poi, anche tu stesso avrai modo di constatare.
Troppo tardi, purtroppo!  ::)
https://www.youtube.com/watch?v=YoBuv7HR-Fw

baylham

La povertà non dipende esclusivamente dalla disoccupazione. Questo mi sembra un grande limite o errore di questo provvedimento, la confusione sulle cause della povertà.

Alcune condizioni di povertà non sono individuali, sono sociali, sono stabili, difficilmente aggredibili,  croniche, come la malattia, l'anzianità o l'arretratezza economica.

L'aspetto positivo di questa misura è che continua, sia pure in modo pessimo sia nella proposta che nelle reazioni, a porre la questione nel confronto politico, a far riflettere sulla povertà.

Ipazia

Citazione di: baylham il 23 Gennaio 2019, 10:17:32 AM
La povertà non dipende esclusivamente dalla disoccupazione. Questo mi sembra un grande limite o errore di questo provvedimento, la confusione sulle cause della povertà.

Alcune condizioni di povertà non sono individuali, sono sociali, sono stabili, difficilmente aggredibili, croniche, come la malattia, l'anzianità o l'arretratezza economica.

L'aspetto positivo di questa misura è che continua, sia pure in modo pessimo sia nella proposta che nelle reazioni, a porre la questione nel confronto politico, a far riflettere sulla povertà.

Infatti, anche a correzione di chi ha idee confuse sulla legge, si sono equiparati i trattamenti per tutti i cittadini sotto la soglia dei 780 €/mese (9360 €/anno), ponderati ISEE.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Citazione di: Ipazia il 23 Gennaio 2019, 10:55:08 AM
Citazione di: baylham il 23 Gennaio 2019, 10:17:32 AMLa povertà non dipende esclusivamente dalla disoccupazione. Questo mi sembra un grande limite o errore di questo provvedimento, la confusione sulle cause della povertà. Alcune condizioni di povertà non sono individuali, sono sociali, sono stabili, difficilmente aggredibili, croniche, come la malattia, l'anzianità o l'arretratezza economica. L'aspetto positivo di questa misura è che continua, sia pure in modo pessimo sia nella proposta che nelle reazioni, a porre la questione nel confronto politico, a far riflettere sulla povertà.
Infatti, anche a correzione di chi ha idee confuse sulla legge, si sono equiparati i trattamenti per tutti i cittadini sotto la soglia dei 780 €/mese (9360 €/anno), ponderati ISEE.

Pensi che un anziano o un malato abbia bisogno per vivere dignitosamente dello stesso reddito di un abile al lavoro? Che un abitante del settentrione abbia bisogno per vivere dignitosamente dello stesso reddito di un abitante del meridione d'Italia?


Le idee confuse sono di chi propaganda di avere eliminato la povertà.

Ipazia

Citazione di: baylham il 23 Gennaio 2019, 17:15:28 PM

Pensi che un anziano o un malato abbia bisogno per vivere dignitosamente dello stesso reddito di un abile al lavoro? Che un abitante del settentrione abbia bisogno per vivere dignitosamente dello stesso reddito di un abitante del meridione d'Italia?


Le idee confuse sono di chi propaganda di avere eliminato la povertà.

Piuttosto che niente meglio piuttosto, si dice dalle mie parti del profondo nord. Una mia zia che se la cavava con 600 euro al mese sicuramente non si lamenterà per 180 euro in più al mese. I malati cronici hanno altre agevolazioni. Non si sà ancora per quanto visto che il mercato capitalistico si vuole divorare anche il welfare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Sono contento di aver suscitato un interessante dibattito anche tra gli altri partecipanti al FORUM; le cui opinioni, sia in un senso che nell'altro, trovo tutte meritevoli di riflessione. :)
Ad ogni modo vorrei che la mia posizione non venisse equivocata; ed infatti io ho sempre ritenuto, e tutt'ora ritengo, che, nei limiti delle effettive possibilità della finanza pubblica, lo Stato debba SEMPRE e COMUNQUE offrire un sostegno economico a chi si trova in condizioni di (effettiva) povertà!
Mi irrita soltanto che, gattopardescamente, e con toni "millenaristici", degli insulsi demagoghi vadano in giro vantandosi di aver introdotto una EPOCALE NOVITA', quando invece  cambiando loro denominazione, non hanno fatto altro che implementare (molto "FORSE"), istituti di sostegno sociale che già esistevano da decenni, sia in Italia che nel resto d'Europa; e, per giunta, in modo finanziariamente discutibile e proceduralmente "prescioloso", solo per poter fruire di un ritorno elettorale prima delle elezioni Europee 2019.
Come, peraltro fecero:
- Renzi, con i famosi 80 EURO con i quali riuscì ad abbindolare il 40% dei votanti, nelle elezioni europee del 2014;
- Gentiloni, con il REDDITO DI INCLUSIONE, con il quale non riuscì ad abbindolare quasi nessuno nelle elezioni politiche del 2018, perchè la propaganda demagogica dei pentastellati sul REDDITO DI CITTADINANZA (offerta per 17 MILIARDI, ora solo 6) risultò più appetibile della sua.
Ma, come già ho detto, ANALOGHI ISTITUTI DI SOSTEGNO SOCIALE esistevano già da prima, e tutt'ora esistono; per cui, invece di fare i DEMAGOGHI, i politici di cui sopra potevano più seriamente impegnarsi a migliorarli, nei limiti del possibile:
- sia sotto il profilo quantitativo (senza però "scassare" la finanza pubblica);
- sia sotto quello qualitativo dei controlli per "scremare" i furbi ,che Di Maio e Salvini miravano a "depotenziare", abolendo il REDDITOMETRO.
Mi riferisco, solo per fare riferimento ai principali strumenti di sostegno alla povertà che già esistono -a parte gli 80 euro renziani e al reddito di inclusione gentiloniano-, a:
1) 
ASSEGNO SOCIALE (istituito dall'articolo 3, commi 6 e 7, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ed altre correlate normative).
In sintesi, si tratta di una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge; l'importo dell'assegno è pari a 458,00 euro per 13 mensilità, e, per il 2019 il limite di reddito è pari a 5.954,00 euro annui e 11.908,00 euro, se il soggetto è coniugato.
2) 
ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE  (istituito dall'art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22)
È una prestazione economica, chiamata NASPI, istituita dal 1° maggio 2015, che sostituisce l'indennità di disoccupazione denominata Assicurazione Sociale per l'Impiego (ASpI); si tratta, in questo caso,  di una prestazione a domanda, erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l'occupazione, per gli eventi di disoccupazione che si verificano dal 1° maggio 2015.
3)
ALTRI ASSEGNI DI SOSTEGNO ECONOMICO VARI (per poveri, giovani, disabili ecc.), su cui non mi soffermo, sia perchè non è materia di mia specifica competenza, sia perchè in libreria potrete trovare molti trattati al riguardo.
Ovviamente, non si tratta di un sistema assistenziale perfetto, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, ma, comunque, al riguardo, il REDDITO DI CITTADINANZA non aggiunge niente di veramente nuovo, neanche ai tanto sbandierati fini occupazionali; ed infatti, fino a qualche anno fa, questa attività era basata sugli uffici di collocamento, mentre oggi queste funzioni sono state ereditate dai centri per l'impiego presenti in ogni provincia...ma, ad oggi, del TUTTO INEFFICIENTI!
Ed infatti i dati che ogni anno comunica la Confartigianato, mostrano che a trovare lavoro con i CPI sono solo una minima parte di coloro che ne fanno richiesta, attestando così la sostanziale inefficienza di un sistema che costa allo Stato più di quattrocento milioni di euro ogni anno; motivo di questa inefficienza è dato anche dal fatto che sono davvero poche le imprese che si rivolgono ad un CPI per la ricerca di personale, pari ad appena il 2% del totale.
Per cui, prima di mettere in funzione il nuovo farraginoso meccanismo del REDDITO DI CITTADINANZA, oltre a predisporre una accurata procedura di controllo della effettiva spettanza del medesimo (comunque scarsamente realizzabile), si sarebbe anche dovuto PREVIAMENTE disporre di un'apparato di CENTRI PER L'IMPIEGO DAVVERO FUNZIONANTE!
Altrimenti, sarà come aprire a manetta il rubinetto di un lavandino, il cui tubo di scarico è intasato!
:(

Eutidemo

COROLLARIO
Rispetto a quanto ho scritto sopra, ritengo opportuno un necessario chiarimento; ammesso che sia possibile chiarire una materia così ingarbugliata (a cominciare dal sottoscritto).
Il DL sul REDDITO DI CITTADINANZA, per stabilire il diritto a fruire del beneficio in questione, fa precipuo riferimento all'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che, volgarmente, viene chiamato RICCOMETRO; e che è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle FAMIGLIE, col fine di determinare chi ha effettivamente diritto a prestazioni sociali agevolate, esenzioni e agevolazioni tariffarie in vari ambiti...e, adesso, anche al Reddito di Cittadinanza.
Tale istituto, è diverso, ma affine e funzionalmente connesso al REDDITOMETRO (a cui il DL non mi pare che faccia cenno alcuno, e che Di Maio "dice" di aver abolito),  il quale è lo strumento attraverso il quale il Fisco stima il reddito presunto di un SINGOLO CONTRIBUENTE, sulla base delle spese che quest'ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici fissati a priori, e successivamente convocarlo, per chiedergli di giustificare lo scostamento tra spese effettuate e reddito dichiarato.
Volendo semplificare al massimo:
1)
Il RICCOMETRO (ISEE) attiene alla ricchezza familiare, ai fini della fruizione di determinate agevolazioni.
2)
Il REDDITOMETRO, invece, accerta la ricchezza individuale, ai fini della della imposizione fiscale IRPEF (che è personale, e non familiare).
A mio modesto pare, "SIMUL STABUNT AUT SIMUL CADENT", ai fini di evitare un illegittimo abuso del REDDITO DI CITTADINANZA; in quanto, in passato, si è di fatto riscontrata una notevole discordanza tra i dati forniti da molti cittadini ai fini ISEE, rispetto a quelli fiscali risultanti dal REDDITOMETRO.
La cui abolizione, invece, è testualmente (stupidamente e suicidamente) prevista nel CONTRATTO DI GOVERNO GIALLOVERDE; il quale, quindi, prevede l'introduzione del REDDITO DI CITTADINANZA, abolendo, però, proprio il principale strumento che può limitarne l'abuso (perchè impedirlo è impossibile).
Spero di essere riuscito a spiegarmi!
::)

Sariputra

@Eutidemo
Intanto ben ritrovato! Si era sentita la mancanza della tua mostruosa preparazione in materia... :o
Concordo ampiamente con la tua analisi e...ti chiedo se posso farmi tuo discepolo. Sono disposto anche a pelar le patate e a metterti le babbucce alla sera!.. :-[
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Eutidemo

@SARIPUTRA
Caro Sariputra, ti ringrazio sentitamente per i tuoi complimenti, ma debbo schermirmene alquanto, perchè, in materia, la mia preparazione è molto meno approfondita di quanto -forse- possa apparire (e soprattutto, di quanto vorrei che essa fosse); ed infatti, ho appena iniziato ad analizzare la normativa sul reddito di cittadinanza, ed alcuni punti mi risultano ancora alquanto oscuri.
Oltre che "scherMirmi", quindi, certe volte dovrei effettivamente (auto)"scherNirmi" per l'eccessiva prosopopea con cui, a volte, trincio giudizi forse un po' troppo "tranchant"! ;D

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