Qual'è l'"effettivo" equilibrio dei poteri a Mosca?

Aperto da Eutidemo, 17 Ottobre 2022, 12:20:14 PM

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Eutidemo

Sebbene nessuno sia in grado di sapere con certezza quale sia l'effettivo equilibrio dei poteri in Russia, secondo me, attualmente, in tale "democratura", sussiste un "equilibrio precario", tra:
- il "democratore",  sostenuto dalla sua schiera di "pretoriani" dei servizi segreti e della polizia politica;
- i vertici delle forze armate;
- gli oligarchi economici e finanziari.
Il primo ha sempre paura che i secondi possano farlo fuori, e viceversa; mentre i terzi stanno a guardare con chi gli convenga di più schierarsi.
***
Per fare qualche esempio storico (senza voler eccedere con le analogie):
a)
Stalin, per paura di un "golpe" militare (che, in quel caso, non sembra che fosse affatto in preparazione), decapitò i vertici delle sue forze armate:  3 marescialli su 5, 8 ammiragli su 8, i 9 decimi dei comandanti di corpo d'armata e 35.000 ufficiali su 144.300.
Fu una vera strage!
b)
Hitler, invece, quando la guerra cominciò ad andargli male, dopo averne destituiti molti per i fallimenti sul campo, fu lui a rischiare di essere fatto fuori da un complotto di generali; mi riferisco all'attentato del 20 luglio 1944, denominato piano Walküre.
Che però, purtroppo, fallì.
c)
Nell'agosto 1991 il settore settentrionale di Mosca fu occupato dalla divisione Tamanskaja, che schierò a Chodynka un posto di comando mobile del distretto militare di Mosca; la divisione di carri armati Kantemirovskaja fu responsabile della zona sud della capitale, dal posto di comando sulla collina Lenin, mentre ulteriori unità militari delle forze aviotrasportate, truppe di fucilieri motorizzate e la flotta furono trasferite nelle vicinanze di Leningrado, Kiev, Tallinn, Tbilisi e Riga, per cercare prendere il controllo dell'intera Russia
Il tentativo di "golpe" militare era rivolto contro il premier sovietico Gorbaciov,  per impedire il suo timido tentativo di "democratizzazione" del Paese e di  "liberazione" progressiva delle province e delle colonie dell'Impero Sovietico.
Il tentativo, per fortuna fallì, anche se Gorbaciov fu sostituito da El'cin; il quale era persino più democratico e liberale di lui.
***
Non intendo entrare nel merito degli episodi storici sub a), b) e c),  qui riportati in "estrema" e anche troppo "sommaria" sintesi, e che:
- sono completamente diversi gli uni dagli altri;
- sono soggetti alle interpretazioni più contrastanti, anche legittimamente diverse da quelle da me fornite.
Tuttavia, qualsiasi commento o accenno al riguardo, senz'altro degno di appositi TOPIC, verrà invece considerato del tutto OFF TOPIC in questa sede, e, quindi, non riceverà risposta, perchè ci porterebbe decisamente fuori strada.
***
Si trattava solo di esempi per evidenziare l'"equilibrio" o l'eventuale "squilibrio" di potere, che può verificarsi in una "dittatura" e/o in una "democratura" tra potere militare e potere politico; rischio che non è del tutto estraneo neanche alla vere e proprie "democrazie" (vedi "Piano Solo" qui in Italia).
Ma, anche a tale riguardo, vi invito caldamente a non "deragliare" OFF TOPIC dall'argomento principale.
***
L'"oggetto specifico" del presente TOPIC, infatti, è "ESCLUSIVAMENTE" quello di considerare quale tipo di contrasto potrebbe "ora" verificarsi (oppure si sta già verificando), tra:
- il "potere militare" russo, ed il "potere politico" di Putin e dei servizi sotto il suo diretto controllo;
- l'atteggiamento, al riguardo, degli oligarchi economici e finanziari russi.
***
Al riguardo, pur ammettendo di non avere io nessuna certezza o significativa informazione al riguardo, ritengo di poter azzardare le seguenti congetture.
.
1)
LA GUERRA "LIMITATA" E LA GUERRA "TOTALE"
Un intervento militare in un altro Paese, può essere di due tipi:
- una "guerra limitata", in cui gli Stati non usano la totalità delle loro risorse economiche, umane e militari allo scopo di distruggere la capacità di un altro Paese o Nazione di opporre qualsiasi resistenza bellica;
- una "guerra totale" (non necessariamente nucleare), in cui gli Stati usano la totalità delle loro risorse economiche, umane e militari allo scopo di distruggere strategicamente la capacità di un altro Paese o Nazione di opporre qualsiasi resistenza bellica.
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2)
L'"OPERAZIONE MILITARE SPECIALE" DI PUTIN IN UCRAINA
Il termine "operazione militare speciale", secondo me, non era soltanto una ipocrita espressione propagandistica di Putin, ma rivelava anche le sue vere intenzioni (e speranze).
Ed infatti, secondo me, per colpa delle erronee informazioni fornitegli dai suoi servizi segreti, Putin, nella fallace convinzione  di poter facilmente far cadere Zelensky solo mostrandogli qualche carro armato sotto Kiev e qualche "sparacchiata" di cannone, e di poterlo così sostituire con un "leader fantoccio" (come il suo pupazzo bielorusso Aljaksandr Lukašėnka), che gli regalasse "spontaneamente" il Donbass e la Crimea, se non l'intera Ucraina:
- ha usato un numero di soldati troppo limitato, rispetto alle effettive "capacità di leva" della Russia ed alle necessità della progettatata operazione militare (per non turbare troppo la sua opinione pubblica) ;
- ha fatto finora ricorso, rispetto alle effettive "capacità balistiche convenzionali" della Russia, di bombardamenti di gran lunga inferiori a quelli che sarebbe stato in grado di eseguire, illudendosi, così, di non turbare troppo la l'opinione pubblica mondiale).
***
Ma si è gravemente sbagliato!
Ed infatti:
- mentre Putin ha utilizzato una parte molto limitata delle sue forze armate e delle sue risorse militari, l'Ucraina, appoggiata dalla NATO, si è completamente mobilitata per sostenere Zelensky e la propria libertà e indipendenza, per cui il piano russo di un "blitz" tipo Budapest (1956) e Praga (1968) è miseramente fallito;
- di conseguenza l'entità delle vittime procurate dai bombardamenti della Russia sull'Ucraina, per quanto oggettivamente limitata rispetto a quelle che avrebbe potuto effettivamente provocare, ha comunque giustamente turbato l'opinione pubblica mondiale.
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3)
LE VITTIME DEI BOMBARDAMENTI
Tanto più che nessun cittadino russo è deceduto a causa di bombardamenti Ucraini; ed è veramente una guerra "bizzarra", quella in cui la nazione A può bombardare le città della nazione B, mentre la nazione B non può bombardare le città della nazione A (perchè i suoi alleati della NATO glielo impediscono).
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Però, tutto sommato, dal 24 febbraio al 22 agosto 2022, a causa dei bombardamenti russi, sono stati registrati 5.587 civili uccisi e 7.890 feriti;  anche se le vittime effettive sono probabilmente più alte, secondo le stime dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr).
Ora, io non sono certamente un fan di Putin, e ritengo un'"eccidio" criminale quello che lui sta perpetrando in Ucraina; però devo onestamente e oggettivamente riconoscere che, se avessero voluto, con dei "bombardamenti convenzionali" veramente "seri", i russi avrebbero potuto  provocare ben più 5.587 morti e 7.890 feriti in ben sette mesi di guerra ininterrotta.
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Ed invece, ad esempio, il 19 luglio del 1943, vennero sganciate su Roma semplici "bombe convenzionali" che provocarono circa 3000 morti e 11.000 feriti in un solo giorno; 10.000 case furono distrutte e 40.000 cittadini rimasero senza tetto.
E, in fondo, si trattò di uno dei bombardamenti "relativamente" più blandi dell'intera guerra, se si pensa ai bombardamenti di Berlino e di Londra (per non parlare di quelli di Amburgo e di Dresda).
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Per cui, secondo me:
- la minaccia dell'uso di armi "atomiche" tattiche (o addirittura strategiche) da parte dell'esercito russo, è solo una sbruffonata per spaventare i fessi, perchè sarebbe come se qualcuno volesse disinfestare il proprio giardino dalle zanzare dandogli fuoco;
- la minaccia dell'uso di armi "non atomiche" di potenza distruttiva di gran lunga superiore a quella attualmente ustilizzate dai russi, è invece molto più concreta.
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4)
ARMI TERMOBARICHE E ARMI ATOMICHE
Ad esempio, la "bomba termobarica" russa ATBIP, in occidente denominata FOAB ("Father of All Bombs"), ha la potenza distruttiva di 44 tonnellate di tritolo; cioè, più del doppio del "proiettile nucleare tattico" XM388, che ha una resa di 20 tonnellate di TNT.
Solo che la prima arma non è radioattiva e non inquina l'ambiente, la seconda invece sì, per parecchi chilometri e e per parecchi anni; senza considerare che, a causa dei venti, può contaminare anche chi la usa..
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Per cui, se un bombardiere strategico Tupolev Tu-160, con la terrificante apertura alare di 293,15 m² , sganciasse un numero di ATBIP sufficiente su un una città ucraina, potrebbe praticamente raderla al suolo come accadde a Dresda.
***
Il capo delle forze armate russe, Alexander Rukshin (che qualcuna sembra che ne abbia già usata "aum aum"), ne ha descritto gli effetti distruttivi in questo modo: "Tutto ciò che è vivo semplicemente evapora!".
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5)
L'EQUILIBRIO DI POTERE ALTERATO
Per cui, visto che il "blitz" tentato da  Putin,  e dalla sua schiera di "pretoriani" dei servizi segreti e della polizia politica (che lo hanno male informato sulla "resilienza" ucraina) è miseramente fallito, facendo fare una "figura di cacca" all'esercito russo ed ai suoi comandanti, l'"equilibrio precario" che sussisteva tra il "potere politico autocratico" di Putin e i "vertici delle forze armate", secondo me, si sta alterando sempre di più; mentre gli oligarchi economici e finanziari moscoviti stanno interdetti a guardare.
***
Per ora sembra che Putin abbia ancora la "predominanza" sui generali, visto che, di recente, oltre ai sei precedenti, ne ha licenziati altri quattro "A causa dei risultati insoddisfacenti della operazione militare speciale":
- il tenente generale Andrii Sychovyi,  rimosso dalla carica di comandante del distretto militare occidentale;
- il tenente generale Vladyslav Yershov, comandante della sesta armata panzer del distretto militare occidentale;
- il maggiore generale Vyacheslav Gurov, comandante della prima armata panzer del distretto militare occidentale;
- il tenente generale Yakiv Ryazantsev, comandante della 49a armata combinata del distretto militare meridionale.
***
Da notare una stranezza: Ryazantsev era stato dato per morto a causa un cecchino  ucraino.
***
Ma quanto a lungo i generali abbozzeranno?
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CONCLUSIONE 
Secondo me, se l'andamento della guerra in Ucraina non migliorerà quanto prima per la Russia, l'attrito tra potere politico e potere militare diventerà sempre più stridente ed acuto; e non è escluso che Putin possa essere sostituito, oppure costretto dai generali a scatenare una vera e propria "guerra totale" (anche se non "nucleare", perchè neanche i generali sono suicidi).
Ed infatti, così come il generale William Westmoreland in Vietnam, i militari non amano essere costretti a combattere "con una mano legata dietro la schiena"; e poi sentirsi addossare la colpa del loro fallimenti sul campo.
In tal caso la situazione potrebbe aggravarsi notevolmente, e Putin potrebbe essere sostituito da qualcuno molto peggiore di lui; e gli oligarchi non potrebbero impedirlo, ammesso e non concesso che lo desiderino.
***
Ovviamente non si può escludere che avvenga il contrario, e che Putin venga sostituito da qualcuno un po' più ragionevole di lui, in grado di addivenire ad una pace negoziata; però, sebbene io lo speri ardentemente, per le ragioni sopra esposte la ritengo l'ipotesi meno probabile.
***
Però le mie sono solo mere congetture; voi cosa ne pensate?
***

anthonyi

Ciao eutidemo, non ho capito bene se il topic riguarda i poteri a Mosca, o le possibilità di bombardamento russe in Ucraina. 
Riguardo ai poteri credo tu abbia dato un eccessivo ruolo sia ai vertici militari, sia agli oligarchi, magari tralasciando la specifica posizione degli eserciti mercenari, che sembrano contare di più di tutto L'esercito russo. 
Riguardo agli oligarchi, sembra che Putin dica: "io vi ho fatto, e vi disfo quando mi pare". 
Riguardo all'esercito credo che la preoccupazione principale dovrebbe essere la capacità dei vertici stessi di controllare L'esercito stesso. Nelle zone di riconquista dell'ucraina ad est, l'ordine per i soldati russi era quello di resistere a oltranza, ma non si é combattuto per nulla perché i russi scappava o molto prima dell'arrivo degli ucraini. Ci sono stati casi in cui si sospetta che i carristi abbiano appositamente fatto saltare i carri sulle mine per "giustificare" l'abbandono del carro e quindi della linea di fronte.
Io poi non dimenticherei il potere specifico della guardia speciale a protezione di Putin, se c'é un complotto contro di lui, é chiaro che la collaborazione di questa potrebbe essere strategica. 
Riguardo invece ai bombardamenti russi che, come tutti hanno notato, sono nettamente al di sotto del potenziale, la cosa dipende da elementi contingenti. 
Intanto l'uso del bombardamento come supporto all'esercito non é previsto dalla dottrina militare russa. 
Poi c'é il problema dell'efficace antiaerea Ucraina, che ha abbattuto più di 200 aerei russi in missione. 


InVerno

#2
Se c'è un colpo di stato da guardare per capire l'assetto istituzionale russo, non è quello del '91, ma quello del '93 e le relative cannonate sulla casa bianca*. Non ho mai capito da cosa derivi questa convinzione nell'usare il neologismo "democratura", o almeno l'ho capito, serve per indorare la pillola quando vuoi fare affari con qualcosa che con la democrazia non ha niente a che fare, ma ti piacerebbe lo stesso farci affari, sospetto sia di orgine europea. Seriamente dove si esprimerebbe il potere del demos? Boh. In parlamento non esiste nessuno che rappresenti interessi diversi da quelli di Putin, i governatori regionali sono (dal 2003) nominati da Putin, le elezioni nazionali sono finte e lo sanno tutti (i russi, non i "detrattori") perciò dove sta sto demos non si capisce. E' una monarchia, e la sfortuna di Putin è l'incubo di tutti i monarchi: ha avuto solo figlie femmine, perciò la successione non può essere sanguigna e sarà gestita dall'FSB. Eh, poi sti governatori regionali che servono per paraculare Mosca dalle responsabilità, non è che si stuferanno di essere usati come scudi? Chissà.

Ps. Povero Lukashenko, anzichè essere apprezzato per il suo genio, lo chiamano burattino di Putin. Intanto continua a far finta di partecipare all'invasione e non partecipa, così come fa finta di annettere la Bielorussia e non la annette mai, è un equilibrista di primo ordine, il Salazar della patata, dietro ai baffetti e la faccia da tonto, tutte le volte che si fa vedere con Putin gli fa fare figure da idiota, con Putin che si contorce dalla vergogna. Gli ha regalato un trattore per il compleanno :D

p.s.s. Riguardo all'utilizzo di bombardamenti sui civili, ricordarsi sempre che il master plan di Putin è quello di una Russia triunificata. I risultati sono già evidenti senza bombardamenti sui civili, per tre generazioni almeno gli ucraini non vorranno niente a che fare con la Russia, Putin ragiona in termini di generazioni e magari può illudersi che i suoi successori riusciranno a mettere una pezza sulla situazione, ma con bombardamenti sui civili più estesi, anche lui dovrebbe rendersi conto che il tempo da attendere per tale progetto potrebbe estendersi a tal punto da renderlo una fantasia completamente priva di senso.

* Le "case bianche" curiosamente sono tutte risultato di "affumicazioni".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Anthony e Inverno. :)
Vi ringrazio per le vostre considerazioni, le quali sono entrambe degne di apprezzamento, e, certamente, non meno fondate e plausibili delle mie.
Un saluto ad entrambi! :)

hystoricum


Come scrivi :

* Le "case bianche" curiosamente sono tutte risultato di "affumicazioni".

Noi abbiamo bisogno di simboli:il bianco significa "luce","innocenza","chiarezza"
Il nero...il contrario.
L' Aquila statunitense,l'Orso russo,il Lupo Grigio turco,i loghi planetari,le sigle,le marche sono complementi e ...autocomplimenti ideologici!
Come l'Istituto Luce al tempo del fascismo,la Pravda("libertà") durante l'epoca sovietica,ecc...
Cose umane che si per sè stesse non fanno del male a nessuno anzi,possono essere utili a volte.




hystoricum

Se usate male,come tutte le cose,creano problemi e aggravano quelli che già ci sono.

Eutidemo

Citazione di: hystoricum il 18 Ottobre 2022, 08:19:49 AMNoi abbiamo bisogno di simboli:il bianco significa "luce","innocenza","chiarezza"
Il nero...il contrario.
L' Aquila statunitense,l'Orso russo,il Lupo Grigio turco,i loghi planetari,le sigle,le marche sono complementi e ...autocomplimenti ideologici!
Come l'Istituto Luce al tempo del fascismo,la Pravda("libertà") durante l'epoca sovietica,ecc...
Cose umane che si per sè stesse non fanno del male a nessuno anzi,possono essere utili a volte.
Questa volta hai detto delle cose  giuste; ed infatti noi uomini abbiamo bisogno di simboli!
Sono cose umane che di per se stesse non fanno del male a nessuno, ma anzi, a volte possono risultare utili; peccato, però, che, a volte, invece di simboleggiare la verità, essi rappresentano il suo esatto contrario.
***
Ed infatti, ad esempio, "Pravda" (in russo: Правда) non vuol dire "Libertà", come hai erroneamente tradotto tu, bensì  "Verità"; ed invece era un giornale infarcito di "Bugie" di regime.
Quanto all'Istituto "Luce", che faceva la rima con "Duce", era tutto meno che "illuminante" sulla vera realtà delle cose. :)
***
P.S.
Comunque  "Pravda" e  "Luce" sono "sostantivi", e non "simboli" (come l'orso, il lupo ecc.)

sapa

Citazione di: Eutidemo il 22 Ottobre 2022, 11:10:06 AM
Questa volta hai detto delle cose  giuste; ed infatti noi uomini abbiamo bisogno di simboli!
Sono cose umane che di per se stesse non fanno del male a nessuno, ma anzi, a volte possono risultare utili; peccato, però, che, a volte, invece di simboleggiare la verità, essi rappresentano il suo esatto contrario.
***
Ed infatti, ad esempio, "Pravda" (in russo: Правда) non vuol dire "Libertà", come hai erroneamente tradotto tu, bensì  "Verità"; ed invece era un giornale infarcito di "Bugie" di regime.
Quanto all'Istituto "Luce", che faceva la rima con "Duce", era tutto meno che "illuminante" sulla vera realtà delle cose. :)
***
P.S.
Comunque  "Pravda" e  "Luce" sono "sostantivi", e non "simboli" (come l'orso, il lupo ecc.)

Bè, Eutidemo, hystoricum in realtà non ha parlato di verità, ma di autocomplimenti ideologici (se vuoi, propaganda di regime) e secondo me ha ragione. La luce dell'Istituto e la verità ( o libertà, il concetto non cambia molto) della Pravda, pur essendo sostantivi, simboleggiano la solare positività di entrambi i regimi. Luce, Verità, ma mettiamoci anche un pizzico di Libertà,  cosa vuoi di più dalla vita? ;)

iano

#8
Per capire come evolveranno gli equilibri di potere in Russia, bisognerebbe sapere chi è veramente il popolo russo, e noi non lo sappiamo, e a dirla tutta fino a poco tempo fà non sapevamo neanche chi era il popolo ucraino, ma, a quanto pare, non lo sapeva neanche Putin.
Possiamo però dedurre per esclusione chi sia il popolo russo dal comportamento di Putin, che si guarda bene dal coinvolgerlo in una guerra fino a negarla.
Non è un popolo che capirebbe quella guerra, se guerra fosse.
 ma potremo capire meglio chi è da come reagirà nella misura in cui sarà coinvolto nelle conseguenze della non-guerra.
Di fatto la guerra è stata finora un affare privato di Putin e del suo entourage; è stata la loro guerra, non quella della Russia, e chi sono i seguaci stretti di Putin lo capiamo bene, ma continuiamo a ignorare chi sia il popolo russo.
Azzarderei però che non era e non è nelle sue potenziali evoluzioni tanto diverso da quello ucraino.
Mi chiedo quindi se abbiano ostato davvero fattori culturali ad una integrazione della Russia o il fatto che si tratti di una potenza nucleare.
Per il futuro dovremo chiederci cosa succede se un gruppo di potere dentro una nazione acquisisce il controllo totale sulle armi nucleari?
E chiediamoci se di fatto non è questo che è successo in Russia.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Citazione di: iano il 23 Ottobre 2022, 01:14:43 AMPer capire come evolveranno gli equilibri di potere in Russia, bisognerebbe sapere chi è veramente il popolo russo, e noi non lo sappiamo, e a dirla tutta fino a poco tempo fà non sapevamo neanche chi era il popolo ucraino, ma, a quanto pare, non lo sapeva neanche Putin.
Possiamo però dedurre per esclusione chi sia il popolo russo dal comportamento di Putin, che si guarda bene dal coinvolgerlo in una guerra fino a negarla.
Non è un popolo che capirebbe quella guerra, se guerra fosse.
 ma potremo capire meglio chi è da come reagirà nella misura in cui sarà coinvolto nelle conseguenze della non-guerra.
Di fatto la guerra è stata finora un affare privato di Putin e del suo entourage; è stata la loro guerra, non quella della Russia, e chi sono i seguaci stretti di Putin lo capiamo bene, ma continuiamo a ignorare chi sia il popolo russo.
Azzarderei però che non era e non è nelle sue potenziali evoluzioni tanto diverso da quello ucraino.
Mi chiedo quindi se abbiano ostato davvero fattori culturali ad una integrazione della Russia o il fatto che si tratti di una potenza nucleare.
Per il futuro dovremo chiederci cosa succede se un gruppo di potere dentro una nazione acquisisce il controllo totale sulle armi nucleari?
E chiediamoci se di fatto non è questo che è successo in Russia.
Non é proprio così, iano, il popolo russo lo conosciamo bene, al punto che più di uno stratega ci parla di un Putin che é un risultato prevedibile del popolo russo. La cultura russa é stata caratterizzata dalle ambizioni imperialista, da un forte orgoglio nazionale.
La rivoluzione sovietica si sviluppa il 1905 e il 1917, a seguito di sconfitte militari che avevano indebolito questo orgoglio, e la cosa non é stata perdonata al regime zarista.
Nella cultura russa c'é anche questa idea di supremazia nei confronti dei fratelli minori, ucraini e Bielorussi, per cui anche questa guerra era prevedibile.
Quello non previsto é invece il popolo ucraino, prima del 24 febbraio io avevo un'opinione dei due popoli sostanzialmente coincidente, mentre ora mi sto rendendo conto delle profonde differenze che li caratterizzano, il coraggio e la determinazione degli ucraini nella difesa del loro paese é notevole, e contrasta con la mancanza di coraggio di tutti quei russi che sono scappati dalla coscrizione o dalla linea del fronte. 

InVerno

Da Italiani, siamo perlomeno in una posizione avvantaggiata nel capirlo, ci sono molti punti di contatto con la nostra cultura, tra cui essere fortemente etici, e scarsamente morali, il contrario degli americani, per esempio, con cui probabilmente non si capiranno mai. Importanti sono le relazioni strette, familiari, amicali, non quelle distanti e iperdefinite, per cui finchè la guerra non coinvolge il tuo stretto giardino, non è realmente importante se persone con cui ha relazioni deboli ne sono travolte. Altre cose che non possiamo capire, come il trauma dello stalinismo, della repressione totalitaria, di cui la nostra versione, il fascismo, in paragone, è un biscotto. Diverso ancora è come molti di loro vorrebbero che venissero percepiti, gli ipertradizionalisti, quando ci sono regioni dove aborto e dirvozio toccano il 90%, è complicato da sostenere, ma quelli come Putin hanno passato una vita a ricamarci. La domanda semmai sarebbe: si è passato tanto tempo a parlare di un "exit strategy" per Putin, pochissimo se non niente di una "exit strategy" per il popolo russo. Cosa c'è al di là dello steccato? Loro sono stati convinti che abbandonare il comunismo non li ha redenti agli occhi occidentali, anzi, che sono stati trattati peggio di prima. A che pro perciò abbandonare il putinismo, per affrontare un altro ventennio di umiliazioni? Non dico che sia andata così, dico che è la risposta da dare, a chiunque volesse interagire.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Sapa.
Veramente anche io avevo scritto che Historicus questa volta aveva detto delle cose  molto giuste; ed infatti noi uomini abbiamo bisogno di simboli!
***
Gli avevo soltanto corretto un errore di traduzione, perchè "Pravda" (in russo: Правда) non vuol dire "Libertà", come aveva erroneamente tradotto lui, bensì vuol dire "Verità".
***
Quanto al nome del quotidiano di cui sopra, e all'acronimo L.U.C.E. (L'Unione Cinematografica Educativa), avevo semplicemente fatto presente che le denominazioni di un giornale cartaceo o cinematografico non costituiscono mai in sè e per sè dei "simboli iconici"; ma, semmai, costuiscono un "simbolo" in senso proprio le immagini e/o i "loghi" che li accompagnano.
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Però, in senso lato, qualsiasi cosa può assurgere a "simbolo" in senso generico; anche una persona!

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