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PROGETTO CHITI FORNARO

Aperto da Eutidemo, 28 Novembre 2016, 08:10:07 AM

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Eutidemo

Secondo il progetto Chiti-Fornaro sull'elezione del Senato dopo la riforma,  si è tentato di seguire un procedimento di espressione della scelta degli elettori che fosse chiaro e rispettoso, innanzitutto, del carattere proporzionalistico e al tempo stesso consentisse una automatico recepimento dei risultati da parte dei Consigli regionali e dei Consigli provinciali di Trento e Bolzano.
Secondo la relazione al ddl. infatti:
"Ai suddetti organi spetterà – in buona sostanza – una mera presa d'atto conforme alle scelte espresse dagli elettori, senza possibilità di modificare in tutto o in parte la volontà popolare".
Secondo tale progetto, infatti:
1)
Il giorno delle elezioni regionali all'elettore sono consegnate dal Presidente del seggio DUE SCHEDE: la prima per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Regione e la seconda per la scelta del senatore-consigliere regionale.
2)
L'espressione del voto dell'elettore in questa seconda scheda avverrà con la semplice apposizione di un segno sul riquadro contenente simbolo e candidato prescelto.
Vengono poi precisate le modalità, che, in dettaglio, riporto in nota, in quanto -a mio avviso- non pertinenti al punto cruciale della faccenda, e che potrebbero inutilmente complicare il discorso.
Quest'ultimo, invero, potrebbe essere semplificato al massimo come segue:
REGIONE CON DIRITTO A DUE SENATORI (elettori 100.000)
Alle elezioni regionali si hanno i seguenti risultati:
TIZIO
Scheda per l'elezione del Consiglio regionale: ottiene 40.000 voti.
Scheda per la scelta del senatore-consigliere regionale.
20.000 voti.
CAIO
Scheda per l'elezione del Consiglio regionale: ottiene 40.000 voti.
Scheda per la scelta del senatore-consigliere regionale.
20.000 voti.
SEMPRONIO
Scheda per l'elezione del Consiglio regionale: ottiene 20.000 voti.
Scheda per la scelta del senatore-consigliere regionale.
40.000 voti.
Ed infatti, poichè le competenze più auspicabili per votare un senatore, non necessariamente collimano con quelle per essere eletto consigliere, ne consegue che le preferenze indicate sulle due schede, non necessariamente devono collimare; altrimenti le due schede sarebbero inutili.
Per cui, come nel nostro esempio, i soggetti eletti consiglieri, potrebbero avere meno preferenze quali senatori, dei soggetti che non hanno avuto abbastanza voti per diventare consiglieri, ma che hanno ricevuto "preferenze senatoriali" maggiori di coloro che sono stati eletti consiglieri; il nuovo consiglio regionale, quindi, potrà e dovrà conformarsi solo alle scelte espresse dagli elettori riguardo TIZIO e CAIO, "eleggendo" loro senatori...ma non non potranno sicuramente "eleggere" senatore SEMPRONIO (che, pure, ha ricevuto più consensi di loro come senatore), in quanto non ce l'ha fatta ad essere eletto consigliere regionale.
Quindi, non sarebbe affatto vero che: ""Ai Consigli Regionali spetterà – in buona sostanza – una mera presa d'atto conforme alle scelte espresse dagli elettori, senza possibilità di modificare in tutto o in parte la volontà popolare"; ed infatti, la "la volontà popolare", e, cioè, la maggioranza delle "preferenze senatoriali" espresse per Sempronio non verrà considerata affatto, ma verranno eletti senatori coloro che hanno ricevuto meno preferenze in tal senso.
Ma forse mi sbaglio, perchè il meccanismo progettato da Chiti e Fornaro è alquanto macchinoso (vedi pure le note), e, forse, sono io che non l'ho capito bene; nel qual caso, mi scuso!
Voi cosa ne pensate?
***
NOTE
I candidati dovranno essere collegati a una lista regionale, che a sua volta deve avere tassativamente candidati ad essa collegati in tutti i collegi e con un genere rappresentato in misura non inferiore al 40% del totale delle candidature.
La somma dei voti ottenuti nei singoli collegi dai candidati collegati alla lista regionale, rappresenterà la cifra elettorale di quest'ultima, che sarà utilizzata per l'attribuzione dei seggi spettanti alla Regione con l'utilizzo del sistema proporzionale puro (quoziente intero e migliori resti).
Per individuare gli eletti di ogni singola lista regionale si provvederà, poi, a stilare una graduatoria dei collegi, sulla base del rapporto tra voti ottenuti dal candidato e il totale dei voti validi espressi.
Il consiglio regionale, preso atto dei verbali dello scrutinio e della relativa graduatoria regionale per ciascuna lista,  procede all'atto dell'insediamento del Consiglio regionale, all'elezione dei Senatori consiglieri regionali in conformità alle scelte espresse dagli elettori.

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