Presidenza: una "soluzione prammatica" per superare la "legge salica"?

Aperto da Eutidemo, 29 Gennaio 2022, 05:09:10 AM

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Eutidemo

Forse non tutti sanno che:
- almeno formalmente, l'"Impero Romano" ("Sacro Romano Impero") durò fino al 1806, quando Francesco II, sconfitto da Napoleone, si trovò costretto a scioglierlo, rinunciando così per sempre al titolo di Imperatore dei Romani;
- la carica di Imperatore, così come quella del nostro "Presidente della Repubblica" era "elettiva", e veniva rimessa al voto di un determinato numero di "grandi elettori".
Però, per più di un millennio, la "legge salica" impedì la salita al trono di Imperatrici donne.
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Nel 1713, tuttavia, per motivi familiari, l'imperatore Carlo VI provò a far digerire ai "grandi elettori" la cosiddetta "Prammatica Sanzione"; ciò al fine di consentire la salita al trono, sia pure nel ruolo di "Imperatrice Consorte", di sua figlia Maria Teresa.
Però, affinchè tale prammatica sanzione fosse ritenuta valida, era necessario il riconoscimento di tutti i "grandi elettori"; e ciò avvenne dopo aspre e sanguinose lotte, soltanto con la Pace di Aquisgrana del 1748.
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Nel 2022 in Italia si sta ancora discutendo se superare o meno la "legge salica"; in base alla quale, dalla fondazione della Repubblica, sono stati eletti soltanto Presidenti della Repubblica maschi.
Ci sarà mai una Maria Teresa d'Italia?

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anthonyi

Sacro romano impero e impero romano non sono la stessa cosa, eutidemo. Il sacro romano impero nasce nell'anno 800 con l'incoronazione di Carlo Magno, e mi risulta che lo stesso titolo sia stato tramandato fino al 1918 dalla casa d'Asburgo, e finisce con l'impero
Austro-ungarico.

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Che Sacro romano impero e impero romano antico non fossero la stessa cosa, "ovviamente", lo sapevo benissimo; come lo sa chiunque abbia superato l'esame di quinta elementare (così come sa anche che l'impero di Carlo VI d'Asburgo, aveva poco niente a che vedere con quello di Carlo Magno)
Per mero scrupolo lo avevo persino precisato usando l'avverbio "formalmente"; sperando che anche chi non aveva superato l'esame di quinta elementare, capisse benissimo che il mio accostamento era soltanto di carattere metaforico e a fini meramente ironici.
***
Come, d'altronde, lo era anche il mio accostamento tra i "grandi elettori" del "Sacro  Romano Imperatore" (che erano tutti principi tedeschi) e i "grandi elettori" del "Presidente della Repubblica Italiano" (che non sono certo dei principi tedeschi); anche in questo caso, "ovviamente", il mio accostamento era soltanto di carattere metaforico e a fini meramente ironici!
Se pensi che anche in questo caso io ignorassi la differenza, come mai non hai messo i puntini sulle "i" anche a tale riguardo?

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E come mai non hai puntualizzato pure che la "legge salica" ("In terram salicam mulieres ne succedant"):
- non è mai stata in vigore "in terram italicam";
- e, comunque, sicuramente non è inserita nella nostra "Carta Costituzionale", la quale non vieta affatto l'elezione di donne alla carica di Presidente della Repubblica?
Anche in questo caso, ovviamente, il mio accostamento era soltanto di carattere metaforico e a fini meramente ironici.
***
Avrei dovuto precisare anche tutte queste altre "ovvie" cose; come quando si è costretti a spiegare una battuta di spirito o una trasparente metafora a chi non riesce a capirla?
;D
***
Per concludere, tu scrivi:
"Il sacro romano impero nasce nell'anno 800 con l'incoronazione di Carlo Magno, e mi risulta che lo stesso titolo sia stato tramandato fino al 1918 dalla casa d'Asburgo, e finisce con l'impero Austro-ungarico."
Mi dispiace, ma se vogliamo dilettarci a mettere i "puntini" (o meglio, i "puntoni") sulle "i", quello che scrivi è  tutto sbagliato!
***
Ed infatti:

1)
Il primo ad aggiungere il termine "sacro" all'usuale "impero romano" fu Federico Barbarossa: tale qualifica, infatti, appare in una lettera del 1157, che chiedeva ai magnati dell'impero aiuto contro le città lombarde.
E, comunque, fu solo nel 1512 sotto l'imperatore Massimiliano I, che la dizione "Sacro Romano Impero della Nazione Germanica" (in tedesco Heiliges Römisches Reich Deutscher Nation, in latino Sacrum Imperium Romanum Nationis Germanicae), già attestata fin dal 1417, fu usata in un atto del sovrano, e, cioè, nel preambolo di commiato al Reichstag di Colonia.
La titolatura dell'imperatore, però, non cambiò, restando fino al 1806 "Imperator Romanorum semper Augustus", assolutamente senza riferimenti germanici; il che mi ha dato modo di fare il mio accostamento di carattere metaforico e a fini meramente ironici.

2)
E' vero che per parecchi secoli la carica di Imperatore andò sempre tradizionalmente alla casa d'Asburgo, ed è per questo che Carlo VI emanò la "Prammatica Sanzione" per assicurarlo alla figlia; ma, trattandosi comunque, giuridicamente, di una carica elettiva, questo scatenò una guerra lunga e sanguinosa.

3)
Infine ti sbagli di grosso quando scrivi che il titolo di "Sacro Romano Imperatore" sia stato tramandato fino al 1918 dalla casa d'Asburgo, e che finisca con l'impero Austro-ungarico; ed infatti, come avevo scritto io, il titolo di "Sacro Romano Imperatore" si estinse nel 1806 (a seguito della pace di Presburgo nel 1805), e non nel 1918.
Fidati!
Dopo la caduta di Napoleone, il Congresso di Vienna non rinnovò affatto il "Sacro Romano Impero", ma lo sostituì con la "Confederazione Germanica", istituita l'8 giugno 1815;  la presidenza onoraria della quale venne attribuita agli Asburgo, che la ressero sino al 1866.

4)
Quanto all'impero austro-ungarico fu uno Stato dell'Europa centrale nato nel 1867 con il cosiddetto "Ausgleich" ("Compromesso") tra la nobiltà ungherese e la monarchia asburgica inteso a riformare l'Impero austriaco nato nel 1804; ma nessuno dei due aveva a che fare con il il "Sacro Romano Impero".

***
Un saluto! :)
***

viator

Salve Eutidemo. Citandoti : "Avrei dovuto precisare anche tutte queste altre "ovvie" cose; come quando si è costretti a spiegare una battuta di spirito o una trasparente metafora a chi non riesce a capirla?".Perdonami, ma esattamente così avresti dovuto fare, anche se ciò avrebbe umiliato la tua (assai chiara) e l'altrui (talvolta discutibile) intelligenza.Quindi -perdonami ancora - saresti stato tu a sbagliare in quanto hai trascuratoil fatto che qui dentro stiamo in un autentico deserto per quanto riguarda ironie, metafore, umorismi.Qui dentro si incontrano solo persone serie, concentrate in importanti missioni comunicative che consistono nel cercare di dimostrare che le loro menti funzionano meglio di quelle dei loro interlocutori. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Eutidemo

Ciao Viator. :)
Mi sembra che tu sia un po' troppo severo con gli altri partecipanti al FORUM, a cominciare da Anthony, che mi sembra essere uno dei più accorti, informati e riflessivi; in questo caso, magari, lui non aveva compreso che il mio "registro" era di tipo ironico e scherzoso...ma è una cosa che può capitare a tutti (a cominciare dal sottoscritto).
Un saluto! :)

Eutidemo


Al fine di evitare ulteriori fraintendimenti, con il mio TOPIC non intendevo affatto sostenere che bisognerebbe per forza eleggere un Presidente della Repubblica di genere "femminile", a prescindere dalla sua maggiore o minore idoneità a rivestire la carica in questione rispetto ad altri eventuali candidati di genere "maschile";  intendevo soltanto dire che, anche in questo campo, le "preclusioni non scritte" contro il genere "femminile" dovrebbero venire ormai superate.
E che non dovrebbe esserci sempre un "Federico il Grande" di turno a cercare di mettere i bastoni tra le ruote alla "Maria Teresa" di turno!

P.S.
Per inciso, forse non tutti sanno che la prima  grande (e sanguinosa) vittoria dei Prussiani contro gli Austriaci di Maria Teresa a Mollwitz, che sui libri storia viene attribuita a Federico il Grande, non fu certo dovuta a lui, bensì al suo generale von Schwerin; ed infatti, vista la brutta piega che la battaglia stava prendendo per i Prussiani,  Federico II "tagliò la corda" in tutta fretta, fuggendo via a rotta di collo dal campo di battaglia.
Tornò, prudentemente, soltanto quando le sorti dello scontro erano cambiate a suo favore grazie a von Schwerin; e potè così cogliere lui gli allori del trionfo!
;)
Però non voglio essere frainteso anche su questo punto!
Ed infatti, in seguito, Federico II, quando divenne più maturo ed esperto, può davvero essere definito "il Grande" (almeno sotto l'aspetto militare); in quanto di grandi battaglie ne vinse più o meno quante Napoleone, sebbene con modalità alquanto diverse.


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