Perchè il terrorismo islamico colpisce solo poveracci?

Aperto da Freedom, 28 Luglio 2016, 20:27:37 PM

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Freedom

La domanda va fatta.

Perché nessun membro della classe dirigente di nessun Paese occidentale è stato mai colpito? Non lo trovate strano? Eppure, se si vuole scatenare una guerra tra civiltà, è molto più redditizio mettere nel bersaglio i potenti.

Pensate, tanto per stare in Italia, a cosa è successo alle Brigate Rosse appena ucciso il Presidente Moro. E' cominciata una reazione che le ha condotte, nel giro di pochissimi anni, alla disfatta e poi alla scomparsa. Finchè ammazzavano poliziotti e carabinieri e/o poveri cristi non se li filava nessuno. Ma quando hanno alzato il tiro gli hanno tirato addosso di tutto di più e li hanno debellati. Ma gl'islamici non rischiano di essere debellati (e chi ci riesce?) rischiano, semmai, di essere presi sul serio e di scatenare la reazione che inseguono da parecchio tempo! Rischiano il successo della loro strategia! Perché rinunciarvi?

Insomma, se vuoi suscitare una reazione adeguata devi sparare al bersaglio grosso. Perchè non lo fanno?

Vi propongo questo link che, a me personalmente, ha convinto assai. Dateci un'occhiata: sono poche parole.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/26/terrorismo-qualcosa-non-torna/2934504/
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

donquixote

Onestà vorrebbe che se si pone una domanda bisognerebbe anche provare ad ipotizzare una risposta, ma vista la poca autorevolezza e soprattutto la prevedibilità del "filosofo" in questione non è affatto difficile "leggergli nel pensiero" e comprendere cosa ha (volutamente?) sottaciuto. Fusaro è il filosofo che ha fondato l'ideologia del "monocausalismo", che ha peraltro già fatto svariati proseliti. Tale ideologia si può sintetizzare nella seguente, perentoria, affermazione: "Qualunque cosa accada, è colpa del capitale":  c'è un terremoto in sudamerica? colpa del capitale; hai un giradito? colpa del capitale; le lumache ti hanno mangiato tutta l'insalata dell'orto? colpa del capitale. Poi, se si vuole, con una serie di arzigogoli argomentativi si trova anche il modo di giustificare tali apodittiche affermazioni.
La risposta che Fusaro ha lasciato in sospeso è quella che logicamente darebbero i più arguti dei suoi affezionati lettori: il terrorismo non colpisce le classi dirigenti (ovvero il capitale) perchè è in qualche modo alimentato dalle stesse ed è funzionale al mantenimento e addirittura all'aumento del loro potere: infatti con la scusa del terrorismo e della paura possono, invocando questioni di ordine pubblico, soffocare alcune libertà del popolo come quelle di manifestazione (ad esempio in Francia quelle sul famoso loi travail) e giustificare magari altre "leggi speciali" che intervengano sulla privacy dei cittadini, diminuendola;  inoltre distraggono la popolazione che non si accorgerà di altre eventuali riforme o provvedimenti che verranno fatti passare "sulla pelle del popolo" a favore magari di banche, grandi società finanziarie, multinazionali eccetera; insomma per farla breve il terrorismo è colpa del capitale.
La risposta che invece darei più banalmente io è che chi commette questi atti di terrorismo ha un'organizzazione che è lontana anni luce dal poter anche solo pensare di attentare alle "alte sfere", tanto è vero che ha dovuto ripiegare su luoghi "anonimi" perchè anche i cosiddetti "obiettivi sensibili" erano fuori dalla loro portata. Inoltre se il "terrorismo" vuole essere tale deve colpire il maggior numero di persone nei posti dove la gente si sente più tranquilla, e se qualcuno di questi terroristi avesse provato ad attentare a qualche istituzione anzichè provocare terrore avrebbe suscitato magari moti di solidarietà. Non esiste una organizzazione che coordina questi atti, li pianifica e li organizza, ma sono tutte iniziative di singoli o piccoli gruppi autorganizzati che poi vengono, ex post, fatte rientrare in una ipotetica strategia globale attraverso le rivendicazioni del cosiddetto "stato islamico". Infine, checchè ne pensi il prof. Fusaro, i "popoli" sono già sufficientemente narcotizzati e abituati a "subire" le decisioni delle classi dirigenti altrimenti dopo quasi dieci anni di questa crisi avrebbero già fatto più di una rivoluzione. D'altronde basta guardare la Grecia che ha subito di tutto e di più da una classe dirigente indegna e traditrice, e nonostante questo la medesima rimane sempre al suo posto senza alcuna necessità di trovare un "nemico" esterno per deviare l'attenzione del popolo dalle questioni interne (in Grecia non vi è stato alcun atto di terrorismo mentre nella vicina Turchia ne accadono quasi ogni giorno).
Se guardiamo poi in Medio Oriente e in particolare in Siria ed Iraq dove il sedicente califfato è più forte e organizzato nemmeno là ha mai provato ad attentare ai governi centrali ma si accontenta sempre di conquiste di retrovia ed attentati in mercati, moschee e luoghi affollati ma "popolari". Nel novembre scorso sono stato 20 giorni in Iraq e parlando con le persone è emerso chiaramente che tutti quegli attentati altro non sono che lotte fra bande più o meno organizzate per la conquista di fette di potere e domini su zone economicamente vantaggiose o quartieri delle grandi città, lotte causate da una situazione di estrema instabilità e debolezza istituzionale determinata in primo luogo dalla guerra scatenata nel 2003. La maggior parte degli attentati si verificava a Baghdad ed era regolarmente rivendicata dall'ISIS, ma sia le persone con cui parlavo io e che avevano parenti nella capitale, sia l'esercito privato che aveva sede a Baghdad e si occupava della sicurezza nel campo dove ero io avevano mai visto un solo militante dell'ISIS, o sedicente tale.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Freedom

Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
Onestà vorrebbe che se si pone una domanda bisognerebbe anche provare ad ipotizzare una risposta, ma vista la poca autorevolezza e soprattutto la prevedibilità del "filosofo" in questione non è affatto difficile "leggergli nel pensiero" e comprendere cosa ha (volutamente?) sottaciuto. Fusaro è il filosofo che ha fondato l'ideologia del "monocausalismo", che ha peraltro già fatto svariati proseliti. Tale ideologia si può sintetizzare nella seguente, perentoria, affermazione: "Qualunque cosa accada, è colpa del capitale":  c'è un terremoto in sudamerica? colpa del capitale; hai un giradito? colpa del capitale; le lumache ti hanno mangiato tutta l'insalata dell'orto? colpa del capitale. Poi, se si vuole, con una serie di arzigogoli argomentativi si trova anche il modo di giustificare tali apodittiche affermazioni.
Bè, a parte gli eventi naturali ai quali ritengo, non a caso è andato il tuo pensiero, tutti gli eventi umani sono riconducibili alle classi dominanti. Se non sono loro la causa diretta sono comunque responsabili del tacito permesso accordato affinchè l'evento possa accadere.
Anche indirettamente: per esempio Toni Negri ed altri intellettuali di un grosso spessore culturale e politico affermano (e credo a ragione) che quando il capitale prende una certa direzione di sviluppo lo fa per soggiogare meglio le classi dominate che dunque, indirettamente ed obtorto collo, suggeriscono la direzione economica, politica e sociale della civiltà.
Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
La risposta che Fusaro ha lasciato in sospeso è quella che logicamente darebbero i più arguti dei suoi affezionati lettori: il terrorismo non colpisce le classi dirigenti (ovvero il capitale) perchè è in qualche modo alimentato dalle stesse ed è funzionale al mantenimento e addirittura all'aumento del loro potere: infatti con la scusa del terrorismo e della paura possono, invocando questioni di ordine pubblico, soffocare alcune libertà del popolo come quelle di manifestazione (ad esempio in Francia quelle sul famoso loi travail) e giustificare magari altre "leggi speciali" che intervengano sulla privacy dei cittadini, diminuendola;  inoltre distraggono la popolazione che non si accorgerà di altre eventuali riforme o provvedimenti che verranno fatti passare "sulla pelle del popolo" a favore magari di banche, grandi società finanziarie, multinazionali eccetera; insomma per farla breve il terrorismo è colpa del capitale.
Non è l'unico a sostenere questa tesi. Naturalmente non sono in grado di confermarla o smentirla tuttavia penso che tenerla presenta aiuti ad avere una visione più completa della realtà.

Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
La risposta che invece darei più banalmente io è che chi commette questi atti di terrorismo ha un'organizzazione che è lontana anni luce dal poter anche solo pensare di attentare alle "alte sfere", tanto è vero che ha dovuto ripiegare su luoghi "anonimi" perchè anche i cosiddetti "obiettivi sensibili" erano fuori dalla loro portata.
E' condivisibile questa tua analisi e certamente è sciocco ridurre un fenomeno così complesso e articolato a due o tre pensieri cardine. Tuttavia bisogna riconoscere che, se vogliono, alcuni spezzoni di terrorismo islamico possono organizzarsi e alla grande. Le torri gemelle, per esempio, sono state un'operazione tecnico strategica degna della Spectre dei migliori film di 007. Così come altri, numerosi attentati che hanno costellato gli ultimi 20 e più anni. Per essere chiaro ci sono stati diversi attentati con autobombe o comunque esplosivi ad altissimo potenziale che hanno fatto vittime nell'ordine di alcune centinaia di persone. Sono straconvinto che se non proprio un Parlamento di qualche capitale europea un qualche edificio di grande valore simbolico istituzionale, se vogliono, lo fanno saltare in aria.
Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
Inoltre se il "terrorismo" vuole essere tale deve colpire il maggior numero di persone nei posti dove la gente si sente più tranquilla, e se qualcuno di questi terroristi avesse provato ad attentare a qualche istituzione anzichè provocare terrore avrebbe suscitato magari moti di solidarietà.
Forse non ti sei soffermato a riflettere sull'odio diffuso, profondo, a tratti bestiale che suscitano le istituzioni al giorno d'oggi. E' viceversa la morte della gente comune a generare moti di compassione e solidarietà.
Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
Non esiste una organizzazione che coordina questi atti, li pianifica e li organizza, ma sono tutte iniziative di singoli o piccoli gruppi autorganizzati che poi vengono, ex post, fatte rientrare in una ipotetica strategia globale attraverso le rivendicazioni del cosiddetto "stato islamico".
Condivido e aggiungo: magari c'è lo zampino di qualche servizio segreto.......non credo ad un grande vecchio ma a un coacervo di interessi convergenti verso alcuni interessi specifici.
Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
Infine, checchè ne pensi il prof. Fusaro, i "popoli" sono già sufficientemente narcotizzati e abituati a "subire" le decisioni delle classi dirigenti altrimenti dopo quasi dieci anni di questa crisi avrebbero già fatto più di una rivoluzione. D'altronde basta guardare la Grecia che ha subito di tutto e di più da una classe dirigente indegna e traditrice, e nonostante questo la medesima rimane sempre al suo posto senza alcuna necessità di trovare un "nemico" esterno per deviare l'attenzione del popolo dalle questioni interne (in Grecia non vi è stato alcun atto di terrorismo mentre nella vicina Turchia ne accadono quasi ogni giorno).
Qui hai ragione da vendere però Fusaro cita la Francia che, guarda caso, in primavera si è sollevata contro il Governo. E poi non farti prendere dalla comprensibile rassegnazione che avvolge questi tempi ingenerosi: una scintilla di rivolta potrebbe far saltare il tavolo in qualsiasi momento. Magari proprio quando il popolo sembra irrimediabilmente abbruttito. La storia, a volte, gioca strani scherzi.
Citazione di: donquixote il 28 Luglio 2016, 21:51:48 PM
Se guardiamo poi in Medio Oriente e in particolare in Siria ed Iraq dove il sedicente califfato è più forte e organizzato nemmeno là ha mai provato ad attentare ai governi centrali ma si accontenta sempre di conquiste di retrovia ed attentati in mercati, moschee e luoghi affollati ma "popolari". Nel novembre scorso sono stato 20 giorni in Iraq e parlando con le persone è emerso chiaramente che tutti quegli attentati altro non sono che lotte fra bande più o meno organizzate per la conquista di fette di potere e domini su zone economicamente vantaggiose o quartieri delle grandi città, lotte causate da una situazione di estrema instabilità e debolezza istituzionale determinata in primo luogo dalla guerra scatenata nel 2003. La maggior parte degli attentati si verificava a Baghdad ed era regolarmente rivendicata dall'ISIS, ma sia le persone con cui parlavo io e che avevano parenti nella capitale, sia l'esercito privato che aveva sede a Baghdad e si occupava della sicurezza nel campo dove ero io avevano mai visto un solo militante dell'ISIS, o sedicente tale.
Ci sono certamente anche questi aspetti che giustamente citi e che sono condivisibili. Il fenomeno è complessissimo.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

donquixote

Citazione di: Freedom il 28 Luglio 2016, 22:48:38 PMBè, a parte gli eventi naturali ai quali ritengo, non a caso è andato il tuo pensiero, tutti gli eventi umani sono riconducibili alle classi dominanti. Se non sono loro la causa diretta sono comunque responsabili del tacito permesso accordato affinchè l'evento possa accadere. Anche indirettamente: per esempio Toni Negri ed altri intellettuali di un grosso spessore culturale e politico affermano (e credo a ragione) che quando il capitale prende una certa direzione di sviluppo lo fa per soggiogare meglio le classi dominate che dunque, indirettamente ed obtorto collo, suggeriscono la direzione economica, politica e sociale della civiltà.

Non tutti gli eventi umani sono riconducibili alle classi dominanti (o comunque alla loro volontà) perchè altrimenti lo si può fare anche per gli eventi naturali. Nel periodo della Rivoluzione Francese la borghesia prese il posto dell'aristocrazia, sostituendola nella gestione del potere: questo è stato un cambio epocale che ci ha portato direttamente nella società mercantile moderna, ma anche se si è trattato di un (enorme) evento umano le "classi dominanti" non c'entrano niente. L'aristocrazia europea già da qualche secolo aveva abdicato al proprio ruolo guida, accontentandosi di vivacchiare e difendere i privilegi acquisiti; in questo clima di vuoto di autorità e anche a seguito della rivoluzione industriale che era nel frattempo in atto è potuta emergere la classe borghese, quella dei mercanti e degli usurai, che sull'onda della crescente importanza che l'economia e il denaro avevano avuto nel frattempo hanno potuto sostituire (attraverso il simbolico evento "storico" della Rivoluzione, ma il processo è durato secoli) i molli aristocratici nella gestione del potere. Non è stato quindi un atto deliberato di qualche "classe dirigente" (non credo che l'aristocrazia di allora avesse deliberatamente deciso di essere così molle: era così e basta) ma solamente un vuoto che si è creato e che altri hanno riempito.
E per quanto riguarda gli eventi naturali non so se ricordi il terremoto del Friuli: contrariamente a quel che era accaduto qualche anno prima in Irpinia i friulani non aspettarono l'intervento dello stato per ricostruire ciò che era crollato, e questa differenza fu notata e rimarcata per evidenziare le diversità di atteggiamento. Questa "indipendenza" (in quel caso dei friulani) dalle decisioni delle classi dirigenti è andata via via scemando tanto che nel recente terremoto all'Aquila e soprattutto in Emilia le popolazioni si aspettano un sempre più massiccio intervento statale. Se dunque a fronte di un tragico evento naturale il "popolo" sarà sempre più dipendente dall'intervento delle classi dirigenti per risolvere i problemi anzichè risolverli da solo è ovvio che il potere delle medesime aumenterà di conseguenza, e ci potrà sempre essere qualche "fenomeno" del pensiero che dirà che tali eventi sono stati in qualche modo "voluti" dalle classi dirigenti medesime per aumentare la propria influenza.
E poi cosa significa "tacito permesso accordato"? Forse vuoi dire che le istituzioni sapevano ma hanno lasciato fare perchè ciò era funzionale ai propri interessi? Bisognerebbe portare anche qualche indizio, magari non incontrovertibile ma quantomeno verosimile, altrimenti si può proporre qualunque tesi più o meno fantasiosa (mi rivolgo ovviamente a gente come Fusaro che conciona e pontifica da giornali e TV, non a te che non hai ovviamente gli strumenti per indagare).

Citazione di: Freedom il 28 Luglio 2016, 22:48:38 PMNon è l'unico a sostenere questa tesi. Naturalmente non sono in grado di confermarla o smentirla tuttavia penso che tenerla presenta aiuti ad avere una visione più completa della realtà.

Vedi sopra; e se questo può eventualmente valere per la Francia perchè mai lo stesso discorso non si fa per il Belgio e la Germania (la quale quest'ultima si trova alquanto indebolita e non rafforzata nelle sue istituzioni dagli ultimi avvenimenti?) E perchè mai se gli attentati terroristici sono funzionali al mantenimento del potere delle classi dirigenti (e quindi da queste in qualche modo "avallati") non si sono verificati quando queste classi dirigenti ne avevano più bisogno ovvero nel momento di maggior crisi economica e quindi di "rivolta" sociale ma quando questa pare sia ormai passata? Chiediamolo a Fusaro

Citazione di: Freedom il 28 Luglio 2016, 22:48:38 PME' condivisibile questa tua analisi e certamente è sciocco ridurre un fenomeno così complesso e articolato a due o tre pensieri cardine. Tuttavia bisogna riconoscere che, se vogliono, alcuni spezzoni di terrorismo islamico possono organizzarsi e alla grande. Le torri gemelle, per esempio, sono state un'operazione tecnico strategica degna della Spectre dei migliori film di 007. Così come altri, numerosi attentati che hanno costellato gli ultimi 20 e più anni. Per essere chiaro ci sono stati diversi attentati con autobombe o comunque esplosivi ad altissimo potenziale che hanno fatto vittime nell'ordine di alcune centinaia di persone. Sono straconvinto che se non proprio un Parlamento di qualche capitale europea un qualche edificio di grande valore simbolico istituzionale, se vogliono, lo fanno saltare in aria.

L'attentato alle torri gemelle non è minimamente paragonabile a quelli che ci sono stati in Europa (o anche nel Medio Oriente) ed è una "cosa a sé" che è stato effettivamente funzionale alla creazione di un clima tale da consentire agli USA di fare la guerra in Afghanistan e in Iraq. E tale attentato ha ben più di qualche zona d'ombra che suscita sospetti. Ma perchè Fusaro non parla di quello? Perchè non spiegano, gli intellettuali che la "sanno lunga", perchè mai quell'attentato, che ha richiesto una organizzazione mostruosa, non ha avuto seguito se i terroristi potevano permettersi tale organizzazione e finanziamenti cospicui? Perchè non ci spiegano come mai in una nazione in cui vi sono in giro 400 milioni di armi (legalmente dichiarate) su di una popolazione di 320 milioni di persone e dove quotidianamente qualche pazzoide ammazza gente "per sport" nelle scuole, nei college e nei locali senza che la polizia riesca a prevenirlo non esiste il fenomeno dei "lupi solitari" islamici come qui da noi?
Il WTC era sicuramente un simbolo del potere finanziario mondiale, e il fatto che il suo crollo abbia scatenato 15 anni di guerra mondiale e di instabilità politica ovunque di cui non si vede la fine è stato effettivamente funzionale alle "classi dominanti", e tutto il resto non sono che "schegge impazzite", epifenomeni determinati dal clima che si è diffuso. Se ci fosse qualche attentato ad un "palazzo del potere" si potrebbe davvero sospettare che sia non dico organizzato ma magari "tacitamente consentito" dal "capitale", ma non certo gli attentati ad una discoteca o ad una sagra paesana.

Citazione di: Freedom il 28 Luglio 2016, 22:48:38 PMForse non ti sei soffermato a riflettere sull'odio diffuso, profondo, a tratti bestiale che suscitano le istituzioni al giorno d'oggi. E' viceversa la morte della gente comune a generare moti di compassione e solidarietà.

Appunto io mi riferivo ai moti di solidarietà che potrebbero sorgere nei confronti dei terroristi, non certo delle vittime.


Citazione di: Freedom il 28 Luglio 2016, 22:48:38 PMQui hai ragione da vendere però Fusaro cita la Francia che, guarda caso, in primavera si è sollevata contro il Governo. E poi non farti prendere dalla comprensibile rassegnazione che avvolge questi tempi ingenerosi: una scintilla di rivolta potrebbe far saltare il tavolo in qualsiasi momento. Magari proprio quando il popolo sembra irrimediabilmente abbruttito. La storia, a volte, gioca strani scherzi. 

Se dovesse scoccare questa "scintilla di rivolta" accadrebbe certamente in seguito ad un attentato (o ad una serie di attentati) che colpissero la popolazione civile, come accade adesso, che si rivolterebbe poichè ritiene le istituzioni non in grado di proteggerla. Questi fatti sono dunque più pericolosi per le classi dominanti di quanto siano funzionali ai loro interessi.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Freedom

Citazione di: donquixote il 29 Luglio 2016, 08:48:39 AM
Nel periodo della Rivoluzione Francese la borghesia prese il posto dell'aristocrazia, sostituendola nella gestione del potere: questo è stato un cambio epocale che ci ha portato direttamente nella società mercantile moderna, ma anche se si è trattato di un (enorme) evento umano le "classi dominanti" non c'entrano niente. L'aristocrazia europea già da qualche secolo aveva abdicato al proprio ruolo guida, accontentandosi di vivacchiare e difendere i privilegi acquisiti; in questo clima di vuoto di autorità e anche a seguito della rivoluzione industriale che era nel frattempo in atto è potuta emergere la classe borghese, quella dei mercanti e degli usurai, che sull'onda della crescente importanza che l'economia e il denaro avevano avuto nel frattempo hanno potuto sostituire (attraverso il simbolico evento "storico" della Rivoluzione, ma il processo è durato secoli) i molli aristocratici nella gestione del potere. Non è stato quindi un atto deliberato di qualche "classe dirigente" (non credo che l'aristocrazia di allora avesse deliberatamente deciso di essere così molle: era così e basta) ma solamente un vuoto che si è creato e che altri hanno riempito.
Non vorrei sembrare capzioso ma anche la debolezza di una classe dominante è pur sempre un atto riconducibile ad essa. Inoltre non c'è una sola classe dominante ma un coacervo di gruppi di potere. Si semplifica chiamandolo capitale ma in realtà c'è qualcuno che comanda più di altri. Magari fa "cartello" ma al vertice della piramide sono davvero in pochi. In certi periodi storici una o più classi sostituiscono altre classi divenute più deboli come nel caso che citi che è stato un momento storico importante e raro. Per fartela breve, anche se ti apparirò un po' sempliciotto, una civiltà va avanti solo se c'è qualcuno che comanda e quest'ultimo non è disposto a cedere lo scettro ma, al contrario, è disposto a tutto per mantenerlo. La storia, tuttavia, si incarica di fare qualche cambio: il controllo umano non è totale. E' un po' la classica eccezione che conferma la regola. La classe dominante sovietica è già stata spazzata via due volte in appena un secolo. Ma subito ne emerge un'altra. I poveracci, invece, rimangono sempre gli stessi! 8)  ;D
Citazione di: donquixote il 29 Luglio 2016, 08:48:39 AM
E poi cosa significa "tacito permesso accordato"? Forse vuoi dire che le istituzioni sapevano ma hanno lasciato fare perchè ciò era funzionale ai propri interessi? Bisognerebbe portare anche qualche indizio, magari non incontrovertibile ma quantomeno verosimile, altrimenti si può proporre qualunque tesi più o meno fantasiosa (mi rivolgo ovviamente a gente come Fusaro che conciona e pontifica da giornali e TV, non a te che non hai ovviamente gli strumenti per indagare).
Mi viene in mente Moro: furono certamente le Brigate Rosse ad ucciderlo ma abbiamo fondati (e secondo me ragionevoli) sospetti che l'omicidio sia stato permesso dalla classe dominante italo-americana.
Citazione di: donquixote il 29 Luglio 2016, 08:48:39 AM
Appunto io mi riferivo ai moti di solidarietà che potrebbero sorgere nei confronti dei terroristi, non certo delle vittime..
Scusa, non avevo capito. :-[
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

donquixote

Citazione di: Freedom il 29 Luglio 2016, 15:11:20 PMNon vorrei sembrare capzioso ma anche la debolezza di una classe dominante è pur sempre un atto riconducibile ad essa.

Accusare una classe dominante di essere semplicemente quello che è è davvero un po' capzioso; certamente nella sua qualità di classe dominante avrebbe dovuto avere la responsabilità di gestire in maniera corretta il proprio potere ma la debolezza in questo caso, dato che ha investito una classe intera e non suoi singoli e isolati rappresentanti, è paragonabile ad una sorta di "malattia", un segno dei tempi che molti nell'antichità hanno saputo prevedere e anche Platone ben descrive nella Repubblica.

Citazione di: Freedom il 29 Luglio 2016, 15:11:20 PMMi viene in mente Moro: furono certamente le Brigate Rosse ad ucciderlo ma abbiamo fondati (e secondo me ragionevoli) sospetti che l'omicidio sia stato permesso dalla classe dominante italo-americana.

Vedi allora che gli atti di terrorismo che eventualmente "servono" alle classi dominanti sono quelli contro il potere e non quelli contro i "poveracci" come afferma il prof. Fusaro?
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

acquario69

a me piacerebbe provare a capire meglio;

nel particolare dell'omicidio moro,i mandanti erano (e secondo me sono,gli stessi di sempre a partire dalla rivoluzione francese) la classe dominante,gli esecutori le brigate rosse,ma la classe dominante non erano,sempre secondo me (e su questo punto mi piacerebbe un chiarimento) i politici italiani o americani,che in questo caso sarebbe solo coloro che prendono gli ordini (dalla classe dominante) e che li fa eseguire a terzi,cioè,in questo caso le brigate rosse,ma a monte,la classe dominante e' e si situa al di fuori e all'ombra di tutto questo contesto...
insomma il vero potere non sarebbero i governanti "ufficiali" (di cui ritengo siano pure infiltrati al loro interno) e questi ultimi sarebbero utilizzati tra l'altro anche per una "rassicurante" facciata nei confronti dei sudditi.


verosimile o sballato il mio ragionamento?

donquixote

Citazione di: acquario69 il 29 Luglio 2016, 16:21:11 PM
a me piacerebbe provare a capire meglio;

nel particolare dell'omicidio moro,i mandanti erano (e secondo me sono,gli stessi di sempre a partire dalla rivoluzione francese) la classe dominante,gli esecutori le brigate rosse,ma la classe dominante non erano,sempre secondo me (e su questo punto mi piacerebbe un chiarimento) i politici italiani o americani,che in questo caso sarebbe solo coloro che prendono gli ordini (dalla classe dominante) e che li fa eseguire a terzi,cioè,in questo caso le brigate rosse,ma a monte,la classe dominante e' e si situa al di fuori e all'ombra di tutto questo contesto...
insomma il vero potere non sarebbero i governanti "ufficiali" (di cui ritengo siano pure infiltrati al loro interno) e questi ultimi sarebbero utilizzati tra l'altro anche per una "rassicurante" facciata nei confronti dei sudditi.


verosimile o sballato il mio ragionamento?
A mio avviso i mandanti dell'omicidio Moro sono da ricercarsi nei servizi segreti americani che sono, fino a prova contraria, al servizio del loro governo. Moro era il politico del compromesso storico, della teorizzazione del Partito Comunista al governo, e questo in un paese occidentale e in un periodo come quello degli anni '70 non era accettabile dai veri padroni dell'Italia, di cui i governanti "eletti" erano solo meri amministratori. I poteri a cui alludi tu non erano in quel periodo ipotizzabili visto che il mondo era ancora saldamente diviso in due contrapposti blocchi d'influenza, l'uno sotto il controlloo del governo americano e l'altro sotto il controllo del governo sovietico, ed hanno potuto emergere ed estendere esponenzialmente la loro influenza solo dopo il 1989.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

acquario69

Citazione di: donquixote il 29 Luglio 2016, 16:35:20 PM
A mio avviso i mandanti dell'omicidio Moro sono da ricercarsi nei servizi segreti americani che sono, fino a prova contraria, al servizio del loro governo. Moro era il politico del compromesso storico, della teorizzazione del Partito Comunista al governo, e questo in un paese occidentale e in un periodo come quello degli anni '70 non era accettabile dai veri padroni dell'Italia, di cui i governanti "eletti" erano solo meri amministratori. I poteri a cui alludi tu non erano in quel periodo ipotizzabili visto che il mondo era ancora saldamente diviso in due contrapposti blocchi d'influenza, l'uno sotto il controlloo del governo americano e l'altro sotto il controllo del governo sovietico, ed hanno potuto emergere ed estendere esponenzialmente la loro influenza solo dopo il 1989.

chiaro ci sono di mezzo anche i servizi segreti,che sono a servizio anche loro.
i poteri allora non erano ipotizzabili,ad ogni modo c'erano - come il fuoco sotto la cenere - e che al momento opportuno (dopo il crollo sovietico) hanno agito senza più ostacoli...ma io credo che era già nei loro piani futuri e in questo senso penso anche che l'unione sovietica rappresentasse solo un intralcio,un ulteriore tappa da superare per avere il dominio UNICO...come credo oggi sia palese.
per me su tutte queste vicende,che solo in apparenza potrebbero sembrare scollegate,ce e ce' stato un vero e proprio progetto che parte da molto lontano

donquixote

Citazione di: acquario69 il 29 Luglio 2016, 16:55:09 PMchiaro ci sono di mezzo anche i servizi segreti,che sono a servizio anche loro. i poteri allora non erano ipotizzabili,ad ogni modo c'erano - come il fuoco sotto la cenere - e che al momento opportuno (dopo il crollo sovietico) hanno agito senza più ostacoli...ma io credo che era già nei loro piani futuri e in questo senso penso anche che l'unione sovietica rappresentasse solo un intralcio,un ulteriore tappa da superare per avere il dominio UNICO...come credo oggi sia palese. per me su tutte queste vicende,che solo in apparenza potrebbero sembrare scollegate,ce e ce' stato un vero e proprio progetto che parte da molto lontano

Già dal 1981 il presidente americano Reagan con tutta una serie provvedimenti in materia economica (la famosa reaganomics) aveva posto le basi normative per tutto quello che poi accadde successivamente, e il Papa di allora, oggi santo, contribuì in maniera determinante a quel processo di "capitalizzazione" del mondo. I poteri finanziari si sono espansi enormemente proprio nel decennio degli "yuppies", quello della cosiddetta "Milano da bere", sull'onda delle politiche thatcheriane in Europa imitate poi dagli altri governi continentali. Il crollo del muro ha quindi aperto al resto del mondo i "benefici" dei nuovi potentati che con le privatizzazioni hanno potuto far prevalere l'interesse del profitto a quello del "bene comune", comunque questo venga inteso.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

paul11

#10
Non è nemmeno definibile terrorismo, c'è un salto di qualità da Al Qaeda a Isis.
Il primo è terrorismo, non ha territori occupati, le menti pensanti sono in luoghi segreti.
Quì abbiamo territori occupati, un esercito, pozzi petroliferi.L'unica cosa è che non sono riconosciuti
come Stati.Quando mai le Baader Meinhof, Action Directe , Brigate Rosse, avevano città o quartieri occupati.
Hezbollahaad esempio si muove in modo completamente diverso, persino la vecchia Al Fatha , Hamas avevano o hanno intenti e movenze diverse.Non ho una conoscenza così approfondita della cultura araba da poterne capire la genesi e la fenomenologia,ma so che bisogna iniziare dalla loro religione fino ai tempi nostri, ma sicuramente influì il colonialismo occidentale  dal momento in cui il progresso della macchina tecnologia richiedeva di essere pompato dal petrolio, divenendo da allora strategico il Medio Oriente, la giugulare del mondo.

E' divenuta ancor più strategica con la globalizzazione. Il blocco USA, URSS viveva su equilibri chiari, si sapevano gli Stati a loro affiliati con in cambio la protezione. Il protettorato colonialistico fu alla base del nascente anticapitalismo. Le ricche caste arabe intanto mandavano i loro rampolli nelle università occidentali e l'università de Il Cairo era il luogo di erudizione del Corano, di discussioni creazioni e affiliazioni dei futuri gruppi antisitema, a volte arabi contro arabi, a volte contro gli occidentali.

La globalizzazione ha spostato gli equilibri che erano più chiari e definiti.Ad esempio Tito e Gheddafi erano fuori dagli schemi USA URSS, era un terzo polo indipendentista(diciamo così).Non erano affiliati e garantivano nelle loro aree territoriali un equilibrio. Siè visto cosa è accaduto dopo la loro scomparsa.
Ora ci sono USA che sa di perdere l'egemonia mondiale, seppure l'abbia ancora, a scapito di nuovi assi mondiali,
il gruppo Europa,la nuova Russia, ma soprattutto la Cina.Tutte le istituzioni sovranazionali come ONU nata come assetto di equilibrio mondiale dopo la fine della seconda guerra mondiale con il patto di Yalta, sono saltate di fatto.Oggi si fanno trattati economici di standard, il Nafta americano, il tentativo rimandato fra USA ed Europa, l'Asean, sono accordi fondamentali, come quando vi era il WTO che organizzò con l'abbattimento della cortina di ferro, la globalizzazione del mercato liberistico.
L'attuale situazione non è per niente chiara, addirittura contraddittoria, come lo è stata nella ex Jugoslavia, come lo è  stato con Gheddafi. Come l'Europa ha strizzato l'occhio all'Ucraina si è mosso militarmente Putin,Come la Turchia che ha un ruolo molto ambigua ben prima di questa commedia del colpo di Stato,si sono mossi saggiando militarmente le forze aeree. La Siria è in guerriglia da almeno cinque anni e nessuno ne parlava, come l'area del corno d'Africa di Somalia ed Etiopia non è mai stata risolta.Sono punti strategici territoriali nelle linee logistiche dei passaggi di materie prime,Basta un dittatore un poco folkloristico per rimettere in discussione multinazionali che speculano sulle filiere dalle miniere al trafilato dei metalli per far saltare il mercato e alzare prezzi.
Adatto che non esitono mai scorte di materie prime,come quelle agricole, tali da sorreggere una domanda mondiale, basta una siccità, una dittatura, un colpo di Stato nel punto strategico che nemmeno cinesi, americani, russi ed europei riescono più a controllare gli effetti.
Il mondo oggi è molto meno deterrministico ed in preda alla psicosi degli equilibri instabili,che nessuno, è in grado di averne il controllo, Nessuno può essere contemporaneamente nei voleri degli USA, Europa,Russi e Cinesi e quest'ultimi hanno acquistato enormi territori in Africa per sostenere le loro fasi, e la loro è una strategia in sordina, non si vedono, ma ci sono. Quindi non è più chiaro, trasparente lo scacchiere mondiale, è tutto bloccato perchè come ha dimostrato Putin se uno muove una pedina arriva la risposta e non c'è un istituto mondiale di autorità superiore al volere degli Stati singoli, quindi si muovo in gruppo, ma attenzione non organizzato .Perchè ad esempio il Trattato europeo recita chiaramente che ogni Stato può scegliere la sua strategia estera, il commissario europeo che attualmente è italiana, può tentare ma non ordinare una strategia comune.Per cui  rimangono da una parte istituti obsoleti, nuovi trattati e vecchie ma fondamentali alleanze come la Nato.
Nello specifico la Turchia è nella Nato e vorrebbe entrare in Europa, da qualche anno sta alzando la cresta sull'egemonia dell'area mediterranea fino al libano e sul curdistan.Dai suoi confini orientali passa tutto il petrolio di contrabbando pompmato dai pozzi petroliferi dell'ISIS, e tutti l osanno,compreso Putin.
Putin appoggia da sempre Assad in Siria, gli USA da sempre lo vogliono destituire e finanziano i gruppi paramillitari di opposizione che guarda caso sono finiti anche all'ISIS.

Sappiamo che l gruppo religioso numericamente molto più forte è il sunnita fra i musulmani, di cui ISIS è parte.
L'unico stato fortmetne sciita guarda caso è il nemico numero uno USA: l'Iran.
Quindi gli USA si troverebbero nella paradossale situazione di doversi scegliere il nemico migliore.
Dove Khomeini soggiornò nell'esilio prima di ritornare come ayatollah e capo politico anchen dell'Iran? in Francia.
Nascono dubbi e considerazioni... Di come regni la disorganizzazione è il comportamento dei singoli stati occidentali se pagare i riscatti o far tagliare le teste.Italia paga, USA no

Il terrorismo ha un punto debole, la segretezza logistica dei gruppi dormienti che dovrebbero comunicare con il nucleo strategico pensante.E' possible quindi falsare comunicazioni se vengono individuate dalle intelligenze e agire con infiltrati per capire la struttura logistica strategica.
Il mio personale parere, di chi vede massmediaticamente e non può conoscere di più, quasi tutti gli attentait, chiamiamoli così, non sono gestiti da paramilitari addestrati, freddi, lucidi.
L'attentato in USA nel club gay rivendicato dal cosiddetto terroristica, era un fuori di testa senza alcun legame logistico,Che poi ISIS sia più che felice e santifica l'accaduto rivendicandolo è tutto a suo favore., come lo fu decenni fa la "moda" di dirottare aerei per farsi conoscere mediaticamente, come dire ci siamo anche noi.

Penso che se non ci fosse la tecnologia atomica della bomba che appartiene ormai a troppi stati,da tempo sarebbe scoppiata una terza guerra mondiale,non so su quale scala territoriale, ma sarebbe già operante.
L'alternativa è un "blocco" di equilibri, fra poteri economici a livello globale soprattutto nell'area del petrolio,dove nè Russia e nemmeno Cina permetterebbero un'invasione cone in Kuwait di decenni fa in maniera unilaterale da parte degli USA.Oggi si gioca su trattati di aree, ancora protettorati,ma dove ognuno non si fida dell'altro vista l'alta instabilità politica delle amministrazioni dirigenti soprattutto in  USA ed Europa,In USA è chiaro l'interventismo militare dei repubblicani e le trattative  invece dei democratici. Ora una nuova tornata elettorale può ricombinare le posizioni politiche,strategie ed assetti diplomatici. Intanto ISIS può campare da questo stallo strategico

acquario69

Citazione di: donquixote il 29 Luglio 2016, 17:48:36 PM
Citazione di: acquario69 il 29 Luglio 2016, 16:55:09 PMchiaro ci sono di mezzo anche i servizi segreti,che sono a servizio anche loro. i poteri allora non erano ipotizzabili,ad ogni modo c'erano - come il fuoco sotto la cenere - e che al momento opportuno (dopo il crollo sovietico) hanno agito senza più ostacoli...ma io credo che era già nei loro piani futuri e in questo senso penso anche che l'unione sovietica rappresentasse solo un intralcio,un ulteriore tappa da superare per avere il dominio UNICO...come credo oggi sia palese. per me su tutte queste vicende,che solo in apparenza potrebbero sembrare scollegate,ce e ce' stato un vero e proprio progetto che parte da molto lontano

Già dal 1981 il presidente americano Reagan con tutta una serie provvedimenti in materia economica (la famosa reaganomics) aveva posto le basi normative per tutto quello che poi accadde successivamente, e il Papa di allora, oggi santo, contribuì in maniera determinante a quel processo di "capitalizzazione" del mondo. I poteri finanziari si sono espansi enormemente proprio nel decennio degli "yuppies", quello della cosiddetta "Milano da bere", sull'onda delle politiche thatcheriane in Europa imitate poi dagli altri governi continentali. Il crollo del muro ha quindi aperto al resto del mondo i "benefici" dei nuovi potentati che con le privatizzazioni hanno potuto far prevalere l'interesse del profitto a quello del "bene comune", comunque questo venga inteso.


si,con la scusa delle privatizzazioni,dicendo che erano positive per l'economia di tutti,(e' interessante secondo me notare l'opinione pubblica che abboccava allegramente,avendo già la mentalità perfettamente adattata al consumo e al dio denaro...e che da quel momento in poi sarebbe subentrato l'edonismo di massa e l'individualismo assoluto,anch'esso svincolato da tutto..ed era infatti quello il momento giusto)
sarebbe cominciato il saccheggio e la speculazione coi trasferimenti di capitale e multinazionali in paesi terzi...e via discorrendo,naturalmente con tutte le imprecisioni e generalità di una tale descrizione..

sullo stesso filone all'indietro,credo spiegherebbe anche altre cose ed altri avvenimenti cruciali...e secondo me si arriverebbe ai mercanti e all'illuminismo..

Aniel

Alla luce degli ultimi avvenimenti questo topic mi fa pensare...se ci scappa l'atomica siamo fritti!!!, Allora, la Turchia si e' decisa a farsi vedere per quella che e': in regime dittatoriale e traditore, da alcuni giorni e' entrata nel conflitto Siriano,, combattendo i Curdi, si perche' i Curdi appoggiati dagli Americani rivendicavano territori che a questo punto neanche piu' gli Americani sono disposti a concedere,traditori anche loro!!!( ieri i loro porta voci l'hanno chiamato 'impiccio diplomatico') Allora a fine guerra la torta se la dividono sempre come al solito le super-potenze e i super-poteri economici di sempre.
Seguire i'giochi' della guerra diventa sempre piu' difficile.....sul Fatto ho letto che la Nato vuole spostare gli arsenali atomici dalla Turchia in Romania, magari lo ha gia' fatto, pare che i Turchi non siano per niente d'accordo,... certo e' che tutte ste armi potenzialmente pericolosissime,solo Dio sa dove le hanno collocate!!! a me qualche dubbio sull'incolumita' del mondo me la fa pensare, con certi criminali ai governi poi...
ma lo sapevate che Putin ha creato un esercito di bambini,non e' una novita', in molti paesi africani e' nella norma...non voglio pensare a tutto questo...non c'e' coscienza!!!
 chi lavora nelle fabbriche di armi, ma che cuore ha? noi italiani siamo bravi come guerrafondai, io preferirei morire piuttosto che avere polvere da sparo al posto di un cuore!!!
Una poesia di Wislawa Szymborska dice: La storia non accoglieva con squilli di fanfara / ha gettato negli occhi sabbia sporca / davanti a noi strade lontane e cieche/pozzi avvelenati,pane amaro.

maral

In effetti è vero, sono soprattutto i civili e le persone delle classi popolari a essere colpite dal terrorismo, ma non solo islamico, anche Occidentale, se si considera chi sono in primissimo luogo le vittime dei bombardamenti nei paesi islamici. E' strano, perché all'inizio del secolo i terroristi volevano colpire solo i capi di stato, gli esponenti delle case regnanti. Poi da un lato forse la cosa è diventata sempre più difficile, dati i sistemi di sicurezza a questi assicurato, poi ci si è accorti del grande effetto delle bombe sui civili indifesi, molto più facile da assicurare e, in alcuni casi, l'unico modo (per quanto atroce) per farsi sentire quando il divario tecnologico tra i contendenti è enorme.
Non so se Fusaro ha ragione o meno, non credo che ci sia per nulla un disegno del capitale che guidi le organizzazioni terroristiche islamiche a colpire i poveracci, semplicemente è più facile se non l'unica via possibile che hanno per combattere la loro guerra procurando dolori e danni a un nemico di enorme capacità tecnologica rispetto alla loro. 

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