Menu principale

PDR

Aperto da bluemax, 28 Maggio 2018, 10:43:27 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

baylham

InVerno comprendo il senso del tuo intervento, tuttavia non concordo. Sono d'accordo che i risultati elettorali vadano rispettati, che le due forze sovraniste abbiano il diritto di governare se hanno la fiducia di una maggioranza parlamentare, ma questo entro i limiti posti dalla Costituzione a difesa della democrazia. Se anche il Presidente della Repubblica avesse ecceduto nei suoi poteri, cosa che contesto, andava rispettata e accettata la sua scelta come si è sempre fatto in passato. Invece si è preferito giocare allo scasso delle istituzioni per avere mano libera in seguito, con un ridicolo Presidente del Consiglio che non contava nulla, un Ministro dell'Economia chiaramente anti euro e due capi liberi di fare strame delle regole con una Presidenza della Repubblica imbelle. Se il "governo del cambiamento" dipende dalla scelta di un Ministro allora possiamo buttare la democrazia e affidarci all'unto del Signore. La mossa del Presidente della Repubblica li ha favoriti elettoralmente? Allora di che cosa si lamentano, non hanno alcun motivo di fare le vittime, soprattutto Salvini, il più furbo dei due.

Non ricordo che l'uscita dall'euro e dalla Comunità Europea fosse un tema della precedente campagna elettorale, che le forze sovraniste abbiano vinto su questo.
Se alle prossime elezioni politiche  vinceranno su questo tema per me hanno tutto il diritto di far nominare Salvini Presidente del Consiglio e Savona Ministro dell'Economia, di uscire dall'euro e dalla Comunità Europea.

InVerno

#61
Citazione di: baylham il 30 Maggio 2018, 17:10:54 PMNon ricordo che l'uscita dall'euro e dalla Comunità Europea fosse un tema della precedente campagna elettorale, che le forze sovraniste abbiano vinto su questo.
Se alle prossime elezioni politiche  vinceranno su questo tema per me hanno tutto il diritto di far nominare Salvini Presidente del Consiglio e Savona Ministro dell'Economia, di uscire dall'euro e dalla Comunità Europea.
Anche io comprendo, purtuttavia non esiste clausola che possa costringere i partiti a fare ciò che hanno promesso in campagna e\o di quello che hanno parlato, ne esiste assicurazione che Savona avesse in mente questo o altro, perciò il risultato è un processo alle intenzioni. Se si vogliono evitare queste storture (posto che sia vero) bisogna far perno su un giornalismo serio, per esempio che metta in chiaro ai politici che non esistono programmi economici degni di tal nome senza ritrattare in EU, si dice all'inizio dell'intervista e si vede che cosa risponde, altrimenti si pubblica carta straccia e si accettano i rischi di ciò.

Peraltro che dire dei 150 economisti tedeschi che chiedono l'istituzionalizzazione di una via di uscita dall'euro per gli stati? Per chi la chiedono, per l'Italia o per la Germania? Coi debiti è come al bar, il primo esce e dice "pagate voi".. qui il rischio è di rimare gli ultimi seduti al bancone, mentre si ascoltano le direttive di quelli già fuori. Come è chiaro da sempre, con debiti\rischi non convidisi, non esiste reale cooperazione e anche questi "complottismi" prendono sostanza, in allenze inesistenti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Anche l'incompatibilità alle cariche pubbliche di un già condannato per corruzione  si basa su un processo alle intenzioni.
La nomina di un ministro non è un processo giudiziario o un esame di laurea, si basa su criteri politici, la cui valutazione alla fine spetta costituzionalmente  a due soggetti, il Presidente del Consiglio che lo propone e il Presidente della Repubblica che lo nomina. La storia, i pensieri e azioni, di un candidato ministro contano eccome nella scelta. 


Se gli Stati della Comunità Europea violano in continuazione i patti concordati alla fine la Comunità si rompe. Non so se Mario Draghi abbia ragione, che l'euro è irreversibile, ma chiunque provi ad uscirne innescherà una grande crisi economica, di sistema. Per l'Italia il sicuro default dello Stato. 

anthonyi

Citazione di: baylham il 30 Maggio 2018, 11:14:17 AM
Da uomo della strada pretendo che alle prossime elezioni i sovranisti siano onesti, seri, dicano chiaramente che se non ottengono dalla Comunità Europea il consenso alle loro, per me, sciagurate politiche, l'Italia esce dall'euro e dalla Comunità Europea.



Mentre discutevano la situazione della Grecia uno dei falchi cercò di convincere Tsipras ad uscire dall'Euro, naturalmente dichiarando default ufficialmente. Tsipras non accettò perché forse in un barlume di buonsenso aveva capito che stare nell'Euro conviene, a qualsiasi condizione. Per questo la tesi del piano B non è credibile, se tu minacci di uscire, gli altri ti dicono "accomodati".
Naturalmente nell'immediato l'uscita si rivela un vantaggio perché freghi i creditori, che poi nella gran parte sono Italiani.
Un saluto.

InVerno

Citazione di: anthonyi il 30 Maggio 2018, 20:13:30 PM
Citazione di: baylham il 30 Maggio 2018, 11:14:17 AM
Da uomo della strada pretendo che alle prossime elezioni i sovranisti siano onesti, seri, dicano chiaramente che se non ottengono dalla Comunità Europea il consenso alle loro, per me, sciagurate politiche, l'Italia esce dall'euro e dalla Comunità Europea.



Mentre discutevano la situazione della Grecia uno dei falchi cercò di convincere Tsipras ad uscire dall'Euro, naturalmente dichiarando default ufficialmente. Tsipras non accettò perché forse in un barlume di buonsenso aveva capito che stare nell'Euro conviene, a qualsiasi condizione. Per questo la tesi del piano B non è credibile, se tu minacci di uscire, gli altri ti dicono "accomodati".
Naturalmente nell'immediato l'uscita si rivela un vantaggio perché freghi i creditori, che poi nella gran parte sono Italiani.
Un saluto.
Varoufakis raccontò di aver chiesto a Schauble "ma se lei fosse ministro dell'economia Greco, accetterebbe queste condizioni?"
ed herr doktor come rispose? "NO". (mai smentito). Se non si condividono rischi e debiti non si è "noi", al massimo può essere un buon auspicio o cortesia.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

bluemax

penso sia importante leggere...

https://www.maurizioblondet.it/fine-delleuro-berlino-ha-il-piano-noi-no/


FINE DELL'EURO: BERLINO HA IL PIANO, NOI NO.

Maurizio Blondet
31 maggio 2018


Me lo ricordo, ero in Grecia, l'esultanza popolare per la vittoria del No al referendum: "Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata", disse Alexis Tsipras "Non è una rottura con l'Unione Europea. 

Chiediamo un accordo per uscire dall'austerity. Vogliamo un'Europa della solidarietà ...domani la Grecia andrà al tavolo negoziale con l'obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche. Vogliamo continuare le trattative con un programma reale di riforme, ma con giustizia sociale".

L'entusiasmo popolare crollò quando Mario Draghi fece mancare la liquidità ai Bancomat. Un atto criminale, perché se c'è un obbligo fondamentale per una banca centrale, è appunto di non far mancare la liquidità corrente. 

Ma Mario Draghi, e tutti gli altri membri dirigenti della BCE, non possono essere chiamati in giudizio, imputati in alcun modo. Hanno preteso ed ottenuto dai nostri politici di essere esenti dal diritto penale e civile. 

Questa è l'Europa: dove una istituzione non eletta, di banchieri che commettono (e l'abbiamo visto) errori enormi ed esercitano atti politici criminali e inumani per terrorizzare l'opinione pubblica affamandola, non devono rendere conto a nessuno.

Ora, Draghi e il board BCE (e i tedeschi che già studiano come uscire dall'euro, mentre a noi è vietato) stanno sicuramente soppesando se usare il terrore del Bancomat senza soldi, per cambiare il voto dei risparmiatori italiani, facendoli votare "giusto". 

Non c'è dubbio che il membro tedesco Weidmann lo voglia fare: ha spesso invocato che l'Italia paghi più interessi sul debito pubblico, ossia che vada in bancarotta, che le sia tolto l'appoggio della banca centrale col quantitative easing – anche sapendo che essendo l'Italia grossa, 

trascinerebbe con sé anche la Germania: ma per il tedesco si tratta di tenere il punto costi quel che costi. Punire i colpevoli, insolenti e mendicanti arroganti, è un fine morale che vale ogni sacrificio.

Quindi prevedo che l'attuale entusiasmo patriottico possa spegnersi molto presto in Italia e tramutarsi in rivolta contro i "populisti", che le oligarchie provvederanno (hanno tutti i media in mano) a bollare come gli irresponsabili che hanno rovinato i nostri risparmi. Lo stanno già facendo.


Una "profezia" di Borghi (2011, golpe di Monti)
Ora, la BCE ha il gioco facile, perché l'Italia è sotto perfusione: è la BCE, non i mercati, che comprano i nostri Buoni del Tesoro a tassi minimi. Già esponenti tedeschi dalla BCE hanno indicato come data per cominciare ad alzarei tassi , giugno. Basta la decisione (insindacabile) di alzarli, per rovinarci.

Questo, perché le nostre banche hanno una falla che le espone: sono strapiene di Buoni del Tesoro. Più di tutte le altre banche europee, hanno "investito", se così si può dire, in titoli di Stato.

Non l'hanno fatto per patriottismo. L'hanno fatto perché la recessione gravissima in corso da 10 anni, ha fatto perdere loro l'abitudine di fare prestiti e fidi alle attività produttive, cosa per cui "hanno perso la tecnica, il saper fare, il gusto". Oltretutto, sono titoli che la BCE compra, e loro ci fanno un guadagno.

Ma soprattutto perché – per le regole sovrannazionali stilate dalla BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali) "i debiti sovrani sono ritenuti assolutamente senza rischi" – e quindi nella ponderazione della loro sicurezza, 

le banche commerciali possono detenere "qualunque quantità di debito sovrano senza aver bisogno di disporre la minima riserva a fronte di questo attivo di bilancio". Anzi sono gli stessi BTP in qualche modo la preziosa riserva, il capitale "più sicuro" (Tier-1, nel gergo) che detengono le banche.

Quasi tutte le nostre banche hanno BTP oltre il 100% del loro Tier-1. E questo, ci dicono, non va. Le rende esposte.

Ma chiedetevi: come mai la BRI e tutti gli altri regolatori mondiali, ritengono i "titoli sovrani assolutamente senza rischi" tanto da non aver bisogno di accantonare riserve per il rischio d'insolvenza? Perché questa è la condizione di un paese sovrano che la sua banca centrale: non può fallire. 

La sua banca centrale può sempre stampare i soldi per "onorare" il suo debito, trasformando il rischio in inflazione. Certo, può fare troppa inflazione; deve stare attento a non finire nell'iper-inflazione, ma formalmente uno Stato sovrano non fallisce mai.

Ma questa non è più la condizione da quando siamo entrati nell'euro, e abbiamo perso la nostra sovranità; soprattutto dal momento in cui il banchiere centrale tedesco sfida ogni giorno i mercati a chiedere per in nostri BTP molti più interessi, propagandando che l'Italia è insolvente. Ed è anche vero, dato che non possiamo stampare moneta.

L'errore – o la furba equivocità – però è della regolamentazione vigente: che ritiene ancora i titoli europei rivestiti della sicurezza "sovrana", come in passato, mentre adesso i titoli pubblici, in Unione Europea, sono diventati obbligazioni private, come quelle di una qualunque ditta. Che deve "rientrare dal debito", mentre uno stato non ha questo obbligo, ma può rinnovarlo indefinitamente.

Dunque le banche italiane sono strapiene di attivi che la BRI ritiene senza rischi, tanto da considerarli come oro sonante o quasi (Tier-1) senza obbligo di accantonare riserve, mentre la stessa BRi esorta le banche a liberarsi di questi titoli, perché ne hanno più del 100 per cento del Tier-1,ossia li mette a rischio; e la Bundesbank invoca su essi la punizione dei "mercati". 

Capite l'assurdità? Una assurdità intellettuale, anzitutto. Scientifica. L'Unione Europea è piena di queste assurdità intellettuali. La zona euro, è l'assurdità per definizione. Ma i nostri poltiici hanno accettato a nome nostro tutte queste assurdità e ambiguità, legandoci mani e piedi, senza discuterle.

A questo punto, è chiara la situazione in cui ci hanno messi i nostri politici da trent'anni in qua: nelle mani di un'istituzione bancaria insindacabile e impunibile, che ci tiene sotto perfusione perché possiamo "servire" il debito.


Ferber rivela il progetto: loro sono già pronti all'uscita dall'euro.
Questa perfusione sta per finire? Così premono i tedeschi, desiderosi di vederci fallire e di espellerci dalla zona monetaria con atto di autorità. 

Basta molto meno, basta che Draghi aumenti i tassi, e le banche italiane cadono in crisi: e allora, grazie al fatto che i nostri politici hanno ratificato il "bail in" per il loro salvataggio, le normative europee consentono alle banche di saccheggiare i depositi dei risparmiatori. 

Vi saccheggeranno. Volete ribellarvi? E come? Con quali forze? Possono agire manu militari. E dove è l'esercito italiano che ci potrebbe difendere? Dove lo Stato che si oppone nelle sedi europee, se la Germania ha già deciso e preparato il piano di uscita (per noi), mentre noi semplicemente ne parliamo – all'italiana – nelle risse dei talk show?

Attenzione a quel che ha detto il deputato europeo CSU Markus Ferber: "Lo scenario peggiore sarebbe quello dell'insolvenza dell'Italia. Poi la troika dovrebbe invadere Roma e prendere in mano il ministero delle Finanze", perché ""Il debito italiano è aldilà delle nostre capacità europee".

Queste non sono parole a vanvera, come quelle die nostri talk shows. Questo è il progetto che hanno evidentemente messo a punto. Siccome l'Italia ha innescato lo scollamento dell'euro, che sarà inevitabile, i tedeschi hanno pensato a come uscirne compensando i danni loro con il saccheggio nostro.

Noi – noi come popolo – litighiamo sull'uscire o no dall'euro; siamo pronti ad avventarci l'uno contro l'altro, in una guerra civile ((la sola in cui diventiamo volentieri guerrieri feroci); per adesso, ci battiamo a parole: 

i servi dell'oligarchia si rallegrano di aver sbarrato il passo all'uomo che "di nascosto aveva il piano B" che "avrebbe distrutto i nostri risparmi"; i vari "sovranisti" e populisti rivendicano di aver riconquistato la democrazia, di avere il mandato del popolo; 

al tedesco che dice "i mercati vi insegneranno per chi votare", rispondono a testa alta che non osino, loro i barbari, insultare noi che siamo i nipoti di Giulio Cesare, dell'Impero Romano....parole. Solo parole e nessuna preparazione al peggio. Pensando che l'euro ci sarà ancora domani. Invece i tedeschi si sono già preparati.

L'Otto Settembre 2.0

E' esattamente la situazione dell'8 Settembre. "La guerra continua", diceva il disco lasciato a Roma del governo fuggiasco: parole, ma i tedeschi, silenziosa,mente, avevano già occupato le posizioni e cominciato a neutralizzare, disarmare, internare (o fucilare) le nostre patetiche truppe mal calzate e malvestite, rimaste senza ordini, senza capi, senza capire chi è l'amico e chi è il nemico.

Le parole dell'eurodeputato Ferber dicono esattamente qual è il loro progetto, già messo a punto. Con l'uscita dall'euro, la Germania si troverà una valuta nazionale (non escludo che l'abbia già stampata) rivalutata del 20-30 per cento: un trauma mortale per il suo export. Il loro progetto èd i compensare la perdita, enorme, mettendo le mani sul nostro Tesoro.

Vogliono, a farla breve, recuperare a nostre spese il loro Target-2. Quel "debito" contabile che noi idioti parolai, guidati da idioti parolai, abbiamo accumulato verso la Germania.

Per chi sa di più, consiglio l'articolo di M. Minenna (Consob) sul Target 2:

https://www.glistatigenerali.com/eur...irreversibile/

Per semplificare: ogni volta che un italiano ha comprato una Mercedes o una Polo, ha pagato coi soldi suoi, ma questo viene contabilizzato come un deflusso di capitale dall'Italia alla Germania, i soldi partiti dall'Italia sono accreditati al sistema bancario tedesco. 

Per i teedschi, ciò indica che ci hanno fatto credito perché comprassimo le loro Mercedes. Finché c'è l'euro, il credito non viene reclamato: ma adesso, spaccandosi l'euro, lo reclameranno manu militari.

Il Target-2 non è dovuto solo alle Mercedes che i nostri ricchi hanno acquistato; rappresenta anche una fuga di capitali dal Sud al Nord verso investimento "sicuri"; è un segno dell'imperfezione della zona monetaria. Ammonta 900 miliardi, e per l'Italia, a 440. di passivo.


Noi siamo sotto. Loro sopra.
E' una odiosa anomalia, che una banca centrale vera avrebbe dovuto correggere, e non l'ha fatto perché alla Germania conveniva accumulare un "credito" su quelli che riempiva del suo "export", un export parimenti mostruoso e destabilizante.

E' quello il Tesoro a cui Farber dice che la Germania dovrà riprendersi, scatenando la Troika perché "invada Roma", "prendere in mano il ministero delle Finanze" e svuotare i depositi delle nostre banche. 

Senza dimenticar la grande riserva d'oro italiana: che non è in proprietà del Tesoro ossia dello Stato, perché i nisti politici idioti e criminali, l'hanno data a Bankitalia – dopo averla privatizzata, ovvio. 

E' Bankitalia – privata, posseduta dalle banche – che ne è padrona legale. Essa obbedisce alla BCE, mica allo Stato italiano (Anche ammesso che avremo uno Stato). 

Assoggettati come vogliono gli "anti-sovranisti" alle "normative europee", i tedeschi avranno tutto il "diritto" europeo di compensarsi riscuotendo il loro "credito" di 440 miliardi, appena decidono (loro) di farci uscire dall'euro per espulsione.

E noi? Possiamo difenderci. Lottare. Prendere le armi. Con quale esercito? 
E poi, saremo troppo occupati a spararci addosso nella nostra cara guerra civile (e i media italiani ci diranno: vedete cosa succede a voler uscire dall'euro).

viator

Salve Bluemax. l'ultimo "tuo" intervento è di argomento attuale ed interessante, benché ovviamente di contenuto opinabile. Ciò che non capisco è il senso del presentare in un Forum un così corposo copia-incolla tratto da un blog altrui. I Forum dovrebbero ospitare le autonome convinzioni, dichiarazioni, escogitazioni degli Utenti. Io frequento Logos perché, a differenza di troppi altri forums, i suoi contenuti non provengono dal suo esterno e non contengono - per altro verso - beceri o ridicoli commenti monosillabici conditi da onomatopee, insulti,  faccine e grafiche insignificanti o surreali.
Intendiamoci, considero il tuo un peccato veniale che tra l'altro non desidero contrastare. Ma mi sono permesso di formulare la presente osservazione. Salutoni
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

bluemax

Citazione di: viator il 31 Maggio 2018, 13:06:52 PM
Salve Bluemax. l'ultimo "tuo" intervento è di argomento attuale ed interessante, benché ovviamente di contenuto opinabile. Ciò che non capisco è il senso del presentare in un Forum un così corposo copia-incolla tratto da un blog altrui. I Forum dovrebbero ospitare le autonome convinzioni, dichiarazioni, escogitazioni degli Utenti. Io frequento Logos perché, a differenza di troppi altri forums, i suoi contenuti non provengono dal suo esterno e non contengono - per altro verso - beceri o ridicoli commenti monosillabici conditi da onomatopee, insulti,  faccine e grafiche insignificanti o surreali.
Intendiamoci, considero il tuo un peccato veniale che tra l'altro non desidero contrastare. Ma mi sono permesso di formulare la presente osservazione. Salutoni
Si scusami... hai ragione... è che penso che tale articolo possa riassumere molto di quel che accaduto e generare molte riflessioni...

prometto... non metto piu' copia incolla :)

baylham

Il nucleo centrale dell'articolo del filosofo è sbagliato: gli Stati sovrani, dotati di una Banca Centrale che emette una moneta nazionale, possono sicuramente fallire, come è già successo in passato e come succederà ancora in futuro.
Il filosofo non capisce che uno Stato non è isolato, che l'economia non è autarchica, ma inserita in un contesto internazionale di altri stati e che nel mercato internazionale c'è una comune moneta di riferimento, attualmente il dollaro USA. 
Siccome i creditori valutano il valore della  moneta sulla base di aspettative, che lo Stato possa ordinariamente finanziare la spesa pubblica emettendo moneta è un grande errore. Una simile politica, che può valere nei momenti di crisi, come fatto straordinario, non può essere svolta in modo ordinario per due ragioni: lo Stato non avrebbe limiti di spesa, la corsa a monete estere stabili a causa dell'inflazione monetaria. In breve i creditori, i cittadini vogliono una moneta stabile, una riserva di valore.
Inoltre anche supponendo che lo Stato e/o le banche non falliscano grazie alla Banca Centrale, fallirebbero comunque in massa le imprese ed i cittadini.
Poi ho l'impressione che il filosofo confonda il bilancio pubblico con la bilancia dei pagamenti.
Non approfondisco il secondo aspetto, il ragionamento tipicamente nazionalista alla base dell'analisi del filosofo. All'interno di ogni Stato c'è concorrenza, conflitto tra i cittadini sulla distribuzione delle risorse. Con questo aspetto fondamentale bisogna fare i conti: gli  interessi economici sono anche e soprattutto conflittuali. Questo fatto viene dai sovranisti sempre rivolto all'esterno, ma celato e rimosso all'interno. 
In breve il filosofo come il politico sovrano rimane servo dell'economia interna e internazionale, anche peggio di prima perché le sue politiche sono velleitarie, donchisciottesche e guerrafondaie. Non è una necessità trasformare i conflitti economici in conflitti militari.

Non appare strano che i detrattori dell'economia basata sulla finanza, sulle speculazioni finanziarie, sui derivati, alla fine propongono come soluzione ai problemi dell'economia proprio la finanza, l'emissione della moneta cartacea. C'è anche la versione moderna degli ortodossi liberisti la moneta virtuale. 
Metaforicamente la moneta dei sovranisti è carta straccia.

Ho l'impressione che  non si  riescano a comprendere gli elementi basilari dell'economia, che è sicuramente una scienza complessa, difficile, per le azioni e retrazioni che si svolgono.  Sembra che alcuni epigoni keynesiani, diffusi soprattutto tra la destra sovranista, siano rimasti alle teoria economica degli anni 60, quando si pensava che lo Stato attraverso le sue politiche fiscali e monetarie potesse dirigere regolarmente le dinamiche economiche verso gli obiettivi prefissati della piena occupazione. Evidentemente la curva di Philips, le aspettative adattive di Friedman, le aspettative razionali e la critica di Lucas, la teoria dei giochi e la teoria del controllo dei sistemi non sono ancora state assimilate.

anthonyi

Citazione di: bluemax il 31 Maggio 2018, 10:56:39 AM


L'entusiasmo popolare crollò quando Mario Draghi fece mancare la liquidità ai Bancomat. Un atto criminale, perché se c'è un obbligo fondamentale per una banca centrale, è appunto di non far mancare la liquidità corrente.

Ma Mario Draghi, e tutti gli altri membri dirigenti della BCE, non possono essere chiamati in giudizio, imputati in alcun modo. Hanno preteso ed ottenuto dai nostri politici di essere esenti dal diritto penale e civile.


Draghi allargo la liquidità al sistema greco al massimo possibile (Molti dei membri del consiglio erano contrari, volevano una linea più dura). Fu Tsipras, condizionato dall'incompetente Varoufakis, a non voler bloccare la fuoriuscita di capitali dalla Grecia, ma soprattutto a mantenersi su posizioni utopiche e populistiche che non facevano che incrementare il senso di allarme.
La non citabilità in giudizio è assolutamente necessaria, così come lo è ad esempio per il PDR, essi non possono essere messi sotto scacco dal sistema giudiziario, magari per effetto dell'azione di qualcuno che vuole indebolire lo stato o l'Euro. Capisco che in questi tempi di democrazia naturale nella quale sembra che qualsiasi maggioranza estemporanea possa arrogarsi il diritto di schiacciare tutte le istituzioni, lasciando tutto nelle mani del Masaniello di turno, questi sono discorsi un po' desueti.
Un saluto, e un augurio all'Italia di superare questo triste momento.

bluemax

Citazione di: anthonyi il 31 Maggio 2018, 15:57:52 PM
Citazione di: bluemax il 31 Maggio 2018, 10:56:39 AM


L'entusiasmo popolare crollò quando Mario Draghi fece mancare la liquidità ai Bancomat. Un atto criminale, perché se c'è un obbligo fondamentale per una banca centrale, è appunto di non far mancare la liquidità corrente.

Ma Mario Draghi, e tutti gli altri membri dirigenti della BCE, non possono essere chiamati in giudizio, imputati in alcun modo. Hanno preteso ed ottenuto dai nostri politici di essere esenti dal diritto penale e civile.


Draghi allargo la liquidità al sistema greco al massimo possibile (Molti dei membri del consiglio erano contrari, volevano una linea più dura). Fu Tsipras, condizionato dall'incompetente Varoufakis, a non voler bloccare la fuoriuscita di capitali dalla Grecia, ma soprattutto a mantenersi su posizioni utopiche e populistiche che non facevano che incrementare il senso di allarme.
La non citabilità in giudizio è assolutamente necessaria, così come lo è ad esempio per il PDR, essi non possono essere messi sotto scacco dal sistema giudiziario, magari per effetto dell'azione di qualcuno che vuole indebolire lo stato o l'Euro. Capisco che in questi tempi di democrazia naturale nella quale sembra che qualsiasi maggioranza estemporanea possa arrogarsi il diritto di schiacciare tutte le istituzioni, lasciando tutto nelle mani del Masaniello di turno, questi sono discorsi un po' desueti.
Un saluto, e un augurio all'Italia di superare questo triste momento.


Volevo fare una domanda... una domanda più matematica che politica ma devo far ricorso ad un esempio:

Mettiamo caso che esiste un isola con 2 persone.
Una di queste si occupa di coltivare metà isola. L'altra persona invece si occupa di allevare gli animali nell'altra parte di isola.

La prima persona produrrà più grano e cederà il surplus alla seconda persona per avere in cambio qualche animale. Questo si chiama baratto.
Il baratto ha funzionato per migliaia di anni perchè il valore del baratto corrispondeva ad "oggetti" reali.

Mettiamo quindi che nell'isola arriva una 3a persona che ha una bellissima idea...
"Dati i problemi del baratto perchè non utilizzate la (mia) moneta ?" (attenzione perchè mia non è essenziale ai fini matematici).

La persona 3 dice alla prima ed alla seconda.
Guardate... io vi presto 100 monete (conchiglie, sassi, pietre insomma non ha importanza) ciascuno e voi stabilite quante monete vale 1 pecora e quante ne vale 1 kg di grano.

La persona 1 e 2 trovano grandioso questo "stratagemma" e chiedono..."bello... ma in cambio cosa dobbiamo darti per questo servizio ?"
La terza persona dice: Nulla... non voglio pecore, non voglio grano... basta che alla fine dell'anno mi restituite le monete con l' 1% di interesse...

Domanda matematica.
Quante monete esistono nell' Isola ? Risposta 200
Quante monete devono tornare nelle tasche della terza persona ? Risposta 202
Esistono nell' Isola 202 monete ? Risposta NO

Evidente che mentre uno dei due puo' restituire le monete ed interessi alla terza persona, l'altra no e si indebita cercando di lavorare di piu' per... nulla. Nell'isola non ci saranno MAI monete sufficienti a pianare il debito.

Quindi la domanda (che a suo tempo feci al prof di economia senza avere risposta) ogni volta che chiediamo un prestito si CREA moneta dal nulla. Moneta che non esiste e non ha un corrispettivo in valore "reale" come puo' quindi funzionare la moneta in tale ISOLA ?
(volevo rimanere in ambito dell' isola immaginaria per non creare distorsioni se possibile).

Penso che unica soluzione matematica sia quella che l'allevatore e l'agricoltore decidano LORO cosa utilizzare come moneta senza creare interessi dal nulla. Interessi immaginari.
oppure... ? ? ? ?

cvc

Nell'isola arriva una quarta persona che mette su una banca e il problema è risolto grazie all'effetto moltiplicatore. Perché ogni conchiglia prestata è contemporaneamente posseduta da tre soggetti: chi deposita, chi presta (la banca) e chi riceve in prestito.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

bluemax

Citazione di: cvc il 31 Maggio 2018, 17:25:25 PM
Nell'isola arriva una quarta persona che mette su una banca e il problema è risolto grazie all'effetto moltiplicatore. Perché ogni conchiglia prestata è contemporaneamente posseduta da tre soggetti: chi deposita, chi presta (la banca) e chi riceve in prestito.
Esiste già la banca è la terza persona. E comunque sia la matematica non sarebbe rispettata...
creare moneta dal nulla (ossia numeri e solo numeri a cui non corrisponde niente di reale) secondo me per forza di cose porta a non far tornare i conti perchè non possono tornare...
Prima la moneta aveva un suo corrispettivo in oro. Adesso non esiste alcun corrispettivo...

avevo letto che la somma dei debiti pubblici mondiali non basterebbe a comprare 10 pianeti terra...

cvc

Ma il tizio banchiere dell'isola tiene in deposito le conchiglie e da in cambio dei foglietti con su scritto il numero di conchiglie depositate. Poi quando vede che raramente i depositanti vengono a risquotere, allora nel frattempo usa le conchiglie a suo piacimento. Così il denaro in circolazione aumenta. Certo la cosa deve essere regolamentata perché se lo pseudo banchiere ritiene che su 200 monete può tenerne come fondo di garanzia 100, poi 80, poi 50.... dopo si capisce come va a finire. Va a finire come in effetti è successo, ossia che la finanza seppellisce l'economia reale.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

anthonyi

Citazione di: cvc il 31 Maggio 2018, 17:50:41 PM
Va a finire come in effetti è successo, ossia che la finanza seppellisce l'economia reale.

Ciao cvc, quando la mattina ti prendi il cappuccino col cornetto (Al bar o a casa, a tua scelta), prova a riflettere su quanti sono i passaggi nei quali la finanza ti ha permesso di farlo, a partire dal momento in cui ha finanziato la coltivazione, raccolta e trasformazione del caffè, la sua esportazione in Italia etc..
La sottovalutazione del ruolo della finanza nasce dalla visione materialista marxiana che non è in grado di concettualizzare il valore di servizi immateriali come quelli finanziari. I processi produttivi necessitano il trasferimento delle merci nel tempo e nello spazio, e a questi trasferimenti devono coincidere simmetrici trasferimenti di denaro, oltretutto con quelle garanzie particolari di sicurezza necessarie a una merce così delicata.
Un saluto