Nordio non revoca il 41 bis per Cospito

Aperto da Eutidemo, 10 Febbraio 2023, 17:14:04 PM

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daniele22

Buondì Eutidemo, scuse accettate, ma non dovute per quel che mi riguarda.
E' naturale che io svolgo il mio ruolo di anarchico che vuole destabilizzare il sistema. Cerco di farlo criticandolo nelle sue fondamenta, altrimenti dovrei darmi a forme di lotta armata che non sono proprio la mia via, ritenendole poco significative e sicuramente perdenti. Perdenti per tutti noi infine perché potrebbero innescare nuovi strumenti di controllo nelle nostre vite, cose che almeno in teoria nessuno dovrebbe auspicare qualora bramasse ad un minimo di libertà (quella piccola anarchia che in fondo cova dentro di noi). Svolgendo questo ruolo abbastanza fedelmente, in ogni tema cerco di cogliere l'occasione migliore che mi si propone di volta in volta. Chiaro che nelle mie supponenze/supposizioni vi siano certamente delle lacune dovute ad ignoranza, e infatti tu puntualmente ne sveli qualcuna: in quest'occasione quella rappresentata dall'intervento di Gaeta. In questo nostro dialogo colsi in prima battuta il 4 bis, ma vi rinunciai perché uscivamo troppo dal tema. In subordine ho colto l'occasione dell'intervento di Nordio che poi è proseguita con quella di Gaeta. A fronte di tutto ciò continuo ancora a ribadire questo concetto: secondo me gli interventi delle due figure non hanno altra funzione che quella autocelebrativa, che, dal mio punto di vista consiste in una perdita di tempo e pure di energia (penso alla protocollazione di queste gesta, tanto per dirne una). Un saluto

Eutidemo

Ciao Daniele 22 :)
Anche io, quando ero molto giovane, avevo idee di tipo anarchico; ed anche alquanto bellicose!
Poi, però, ho capito, che, con la violenza, l'unica cosa che si ottiene, è di consentire ai "servizi deviati" di far ricorso alla "strategia della tensione"; la quale è il classico pretesto per invocare un "governo d'ordine", o, addirittura, per organizzare un "colpo di stato" militare (vedi De Lorenzo).
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Ora sono un "giusnaturalista" convinto, nel senso che, se una legge dello Stato contrasta "troppo" radicalmente con ciò che io ritengo "giusto", io mi rifiuto di "rispettarla"; ovvero, altrimenti cerco di interpretarla nel modo più equo possibile.
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Come, oggettivamente, mi sembra che abbia fatto anche Gaeta; la cui requisitoria ho letto, e che non mi è affatto parsa autocelebrativa.
Resta da vedere cosa deciderà il Collegio Giudicante, riunito in Camera di Consiglio!
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Un saluto :)
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daniele22

Ciao Eutidemo, mi concederò un fuori tema proprio perché ti riconosco "ostile" nei miei confronti in modo leale. So ben della tua metamorfosi da anarchico a giusnaturalista ... mi ricordo ben della storia che c'è tra noi, compresa quella grottesca baruffa che a suo tempo mettemmo in scena. Col senno di poi, e così ti svelo una curiosità che avevi espresso, pensai che tu potessi essere un troll filo russo. Non lo penso in verità, ma mi pareva strano che uno come te potesse essere così fazioso, ancor più che nelle parole, nei modi, cioè pubblicando vignette per le quali ebbi a dire che erano oscene. Forse invece si trattava solo di una attuale manifestazione della tua personalità coi limiti che ha il computer, la stessa quindi che a suo tempo ti vide compiere atti di manifesta ostilità nei confronti dell'edificio scolastico se non erro.
Ora io persisto nel mio ruolo di cittadino anarchico che si rende conto della necessità dello stato, ma pretende che sia lo stato a girare intorno all'individuo e non il contrario. Infatti, vuoi per sicuro carattere pacifista (la guerra quando è necessaria), vuoi per analisi razionale del problema, condanno senz'altro la violenza di un movimento anarchico anche se la capisco benissimo. E' quindi solo la ragione che non mi fa essere solidale nei confronti delle loro gesta. E spero che Cospito torni indietro a meno che non sia una vicenda tutta sua personale; perché se morisse sono incline a pensare che gli anarchici alzerebbero il potenziale di fuoco col rischio di si sa bene cosa. A proposito infatti di quelli che vengono spesso chiamati "servizi deviati" questi sarebbero invece per me servizi fedeli allo Stato, cioè persone che servono a mantenere viva l'onorabilità dello Stato. Ed è gente che rischia questa, immagino. Rischia cioè di ritrovarsi sola nel momento più delicato, il momento cioè in cui si ritrovano nel banco degli accusati. Bruno Contrada forse ne sa qualcosa. Anche le voci corse sull'ambiguità della posizione di (Kim) Harold Philby mettono ben in evidenza questo aspetto, immaginando tali voci che la spia potesse essere rimasta fino in fondo fedele alla Corona pur accettando il ruolo che la storia gli avrebbe conferito, ovvero quello del traditore.
Dal punto di vista del cittadino e basta torno infine alla contesa questione degli interventi. Di sicuro Gaeta e Nordio si sono impegnati, ma vista dal cittadino la funzionalità del gesto non è proprio recepita, o meglio è recepita nel senso che i cittadini e i media si sono aizzati uno contro l'altro per nulla dato che sarà la Corte di Cassazione a regolare definitivamente il tutto avendone solo lei l'autorità. Forse gli interventi serviranno agli specialisti, non lo so, ma allora non vedrei la necessità di proclamare queste esternazioni. Un saluto

Eutidemo

#18
Ciao Daniele 22 :)
Come tu possa aver pensato che io potessi essere un "troll filorusso", lo trovo davvero "sorprendente"; ed infatti, anche cercando di essere il meno fazioso possibile, in tutti i miei post io mi sono "nettamente" schierato dalla parte ucraina.
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Quanto al fatto che io possa aver pubblicato  vignette "oscene", mi sembra alquanto strano, anche se non lo posso escludere; quello che escludo, però, è che si trattasse di vignette oscene "filorusse".
Semmai erano vignette oscene "antirusse".
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Però sarei curioso di sapere a quali vignette tu ti riferisci!
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Quanto alla necessità dell'esistenza dello Stato, sono d'accordo con te; ma sono d'accordo con te anche nel ritenere che debba essere lo Stato a "girare" intorno all'individuo e non il contrario.
Ovviamente, sempre che l'individuo, con le sue libere scelte:
- non rechi offesa o danno ad altri individui;
- non rechi offesa o danno alla collettività.
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Anche io sono sempre stato un "pacifista", dalla guerra del Vietnam in poi; però riconosco la legittimità della guerra quando essa si renda davvero necessaria.
Come, ad esempio, nel caso della guerra di difesa dell'Ucraina, contro l'infame aggressione russa.
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Anche io condanno senz'altro la violenza da parte di chiunque; e, quindi, anche da parte di un movimento anarchico.
Sebbene, come ho già ammesso in un altro post, io stesso, a 17 anni, nel 1968, feci esplodere di notte della "polvere nera" davanti al cancello del mio liceo, provocando un bel botto, ma nessun danno; era una miscela di carbonella (15 per cento), salnitro (75 per cento) e zolfo (10 per cento), che avevo assemblato da solo procurandomi i materiali in un negozio di giardinaggio.
Però, tecnicamente, era una "bomba" a tutti gli effetti; anche se un po' antiquata, in quanto dello stesso tipo, ma molto meno potente, di quella usata nella "Congiura delle Polveri" del 1604.
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Quanto a quelli che vengono chiamati "servizi deviati", si tratta di quei "servizi di intelligence" i quali, invece di eseguire i compiti di sicurezza loro demandati dallo Stato, si mettono al "servizio" di interessi di parte; i quali, solitamente, hanno finalità sovversive e/o criminali.
Personalmente, invece, non ho niente da ridire circa i "servizi di intelligence" che eseguono correttamente i compiti di sicurezza loro demandati dallo Stato; soprattutto quelli del "controspionaggio estero", i quali difendono la sicurezza del Paese dalle "spie" e dalle illecite intromissioni straniere sul nostro territorio (e dei quali ho fatto parte anch'io).
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Quanto alle diverse competenze tra Ministero della Giustizia e della Cassazione, vedo che, nei precedenti post, non sono riuscito a spiegarmi in modo adeguato.
Ed infatti, la circostanza, come scrivi: "che sarà la Corte di Cassazione, in sede giudicante, a regolare definitivamente il tutto", non dipende dal fatto che "solo lei ne ha l'autorità"; e che, quindi, l'intervento di Nordio e di Gaeta erano del tutto fuori luogo.
Ed infatti:
a)
Il "potere esecutivo", nelle vesti di Nordio, aveva l'autorità, anzi, il "potere-dovere" di prendere una decisione di carattere amministrativo circa il 41 bis di Cospito; anzi, doveva farlo entro una precisa scadenza (che ha rispettato).
b)
Il "potere giudiziario", però, sollecitato secondo "diritto" dal dal difensore di Cospito, Flavio Rossi Albertini, è stato invitato a decidere giurisdizionalmente circa il suo contenimento al 41 bis, in dissenso con quanto deciso amministrativamente da Nordio.
c)
Poichè la legge prevede che la Corte di Cassazione, in sede giudicante,  debba previamente tener conto della requisitoria della Procura Generale presso la Cassazione, anche Gaeta ha esercitato il suo "potere-dovere", esprimendo, al riguardo, il suo parere; del quale il Collegio giudicante potrà tenere conto o meno.
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Come avevo spiegato in un mio precedente esempio, infatti:
- un ministro può licenziare un dipendente pubblico;
- il dipendente pubblico, però, può ovviamente ricorrere in giudizio contro tale provvedimento.
Ma non è che si possa considerare fuori luogo ed inutile il licenziamento da parte del Ministro, solo per il fatto che il dipendente può successivamente ottenere l'annullamento di tale provvedimento da parte dell'autorità giudiziaria.
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Un saluto! :)
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