Necessità di creare uno "Stato Palestinese"

Aperto da Eutidemo, 03 Gennaio 2024, 13:24:32 PM

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Eutidemo

In principio avevo intenzione di intitolare  questo TOPIC l'"Enigma del confini", formulandolo in questo modo: "Guardando la mappa politica dell'"Europa" e la mappa del "Vicino Oriente" (secondo me erroneamente definito "Medio Oriente"), qual'è la differenza più evidente, che salterebbe subito agli occhi di un extraterrestre?"
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Prima di proseguire nella lettura, vi concedo dieci minuti di tempo per rifletterci!
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Se non avete rilevato per conto vostro l'evidente differenza, ve la faccio notare io:
- i confini delle "nazioni europee", sono per lo più "geometricamente irregolari";
- i confini delle nazioni "vicino-orientali", invece,  sono per lo più "geometricamente regolari".
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Secondo enigma: PERCHE' MAI?
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Prima di proseguire nella lettura, vi concedo dieci minuti di tempo per rifletterci!
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DISOMOGENEITA' ED OMOGENEITA' ETNICA.
Al riguardo, occorre premettere che, dal punto di vista "etnico", ed anche "culturale", "linguistico" e "religioso", con qualche rara eccezione, pressochè tutte le popolazioni del mondo sono un "mix" di "popolazioni" diverse, accavallatesi e mescolatesi tra loro nel corso della storia.
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Tuttavia, storicamente, occorre tenere presente quanto segue.
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1) EUROPA
A partire dal V secolo, dopo la caduta dell'Impero Romano,  in "Europa", pur cambiando in continuazione i confini tra una guerra e l'altra, i nuclei etnici principali sono rimasti complessivamente "differenziati" in Italiani, Francesi, Tedeschi, Magiari, Slavi, Finnici ecc.
Ed infatti, se si incontrano a cena un italiano, un tedesco, un ungherese ed un serbo, non capiscono mezza  parola l'uno dell'altro! ;D
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2) VICINO ORIENTE
A partire dal VII secolo, sia in conseguenza  della loro "esplosione demografica", sia a seguito della loro "unificazione religiosa", gli Arabi hanno invaso un'area geografica vastissima, compreso il "Vicino Oriente"; per cui, con il tempo, "quasi" tutte le preesistenti etnie sono state assorbite ed "omogeneizzate" da quella araba (sottolineo il "quasi").
Ed infatti, se si incontrano a cena un un egiziano, un palestinese, un libanese, un siriano ed un giordano, nonostante qualche lievissima differenza linguistica, dovuta ai diversi dialetti, si capiscono "perfettamente" l'un l'altro; così come se si incontrano a cena un un romano, un siciliano, un napoletano, un milanese ed un veneto, nonostante qualche lievissima differenza linguistica, dovuta ai diversi dialetti, si capiscono anch'essi "perfettamente" l'un l'altro. ;D
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Se volete un riscontro di quanto dico, controllate il TRADUTTORE DI GOOGLE, e potrete facilmente riscontrare che, mentre esiste una "lingua araba", non esiste nessuna lingua:
- egiziana;
- palestinese;
- libanese;
- siriana;
- giordana.
Verificate pure:
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In tutti i seguenti Paesi, infatti, si parla soltanto l'ARABO: Algeria, Bahrain, Ciad, Comore, Gibuti, Egitto, Eritrea, Iraq, Israele, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Mauritania, Marocco, Territorio palestinese occupato, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Somalia, Sudan, Siria, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Sahara Occidentale e Yemen.
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LINGUA ED ETNIA
Ora non intendo qui sostenere che "lingua" ed "etnia" coincidano in tutto e per tutto; tuttavia, in genere, una lingua comune, secondo l'"etnolinguistica" e  l'"antropologia del linguaggio", identifica una stessa "etnia", ancorchè divisa in "Nazioni" e/o "Stati" diversi.
Ed infatti, se io vado a cena con un "sanmarinese" ed un "vaticanese", ci capiamo tutti perfettamente l'un l'altro, pur appartenendo a Stati differenti; con il secondo, poi, posso addirittura usare il mio stesso dialetto! ;D
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L' OCCUPAZIONE TURCA
Dal 1299 al 1922 pressochè tutte le etnie arabe furono "sottomesse", (ma non "invase") dai Turchi, venendo inglobate nell'Impero Ottomano.
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Ma attenzione!
Mentre gli Arabi, a partire dal VII secolo, sia in conseguenza  della loro esplosione demografica, sia a seguito della loro unificazione religiosa, avevano "invaso", "occupato" e pressochè "assimilato etnicamente" quasi tutte le preesistenti popolazioni, creando per esse un'"unica lingua", i Turchi, invece, si limitarono soltanto a "sottomettere" tali territori, "introducendo la loro ben diversa lingua soltanto in Anatolia".
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Se volete un riscontro di quanto dico, controllate pure il TRADUTTORE DI GOOGLE, e potrete facilmente riscontrare che esistono una "lingua turca" ed una "lingua araba", ma nessuna diversificazione di quest'ultima.
Verificate pure:
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I "PALESTINESI" E I "FILISTEI"
Durante la lunghissima durata dell'Impero Ottomano, gli Arabi si trovarono "indifferenziatamente" distribuiti in tutto il "Vicino Oriente"; c'era chi "risiedeva" sulla costa e chi all'interno, ma non esistevano  nè Egiziani, nè Palestinesi, nè Libanesi, nè Siriani nè Giordani. 
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Fu solo nel periodo precedente alla prima guerra mondiale che gli Arabi residenti sulla "costa sud" e all'interno di essa,  cominciarono ad usare diffusamente il termine "Palestinesi",  per indicare il concetto nazionalista di un immaginario popolo "palestinese"; il quale, invece, storicamente, non era mai esistito prima.
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O meglio, la regione a ovest del fiume Giordano era nota da secoli,  in lingua araba, come "Filastin"; ed infatti tale area era stata occupata, attorno al 1200 a.C., dai "Filistei" (in ebraico פְלִשְׁתִּים peli�tīm; in arabo فلستيون filastiyyūn)
Tali "Filistei" erano un antico popolo, estintosi prima di Cristo, che abitava la regione litorale della terra di Canaan, pressappoco fra l'attuale Striscia di Gaza e Tel Aviv; si trattava di uno dei tanti "Popoli del Mare", molto probabilmente "Indoeuropei" che si riversarono in oriente in quel periodo.
Un consistente indizio della loro "origine greca", è l'elmo piumato e le armi di tipo acheo, da loro indossate nelle raffigurazioni egizie.
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Eutidemo

#1
DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Poco prima del crollo dell'"Impero Ottomano", nell'area oggi genericamente chiamata "Palestina" (dal nome dei suoi originari estinti abitanti), mescolati agli Arabi ivi residenti, si trovava una minoranza di circa 80.000 Ebrei; una delle poche che aveva mantenuto la  sua identità locale nel corso dei secoli.
Una volta crollato l'"Impero Ottomano", a seguito della prima guerra mondiale, il "Vicino Oriente" cadde in mano ai Francesi e agli Inglesi, che, con gli "Accordi  di Sykes-Picot" se lo spartirono col "compasso" ed il "righello", inventandosi per ognuna delle varie aree, dei nomi più o meno di origine storica o di fantasia.
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DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Di fronte alle rispettive rivendicazioni nazionali della comunità ebraica e di quella araba, nella Seduta 128 del 29/11/47, e poi con la contestuale Risoluzione 181, con  33 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astenuti, fu deciso il seguente Piano di Ripartizione della Palestina tra Arabi residenti in Palestina ed Ebrei residenti in Palestina.
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Tale suddivisione, almeno secondo me, non aveva alcun senso;  ed  era, quindi, chiaramente inaccettabile da parte araba.
Ed infatti:
a)
Allo Stato ebraico veniva assegnato il 55% del territorio dell'"ex mandato" britannico, sebbene la comunità ebraica possedesse soltanto il 7% delle terre in Palestina, compreso il deserto del Negev.
b)
Inoltre:
- lo Stato Arabo avrebbe avuto al suo interno soltanto un 1% di minoranza ebraica;
- lo Stato Ebraico avrebbe avuto al suo interno il 45% di minoranza araba.
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Per cui gli Arabi rifiutarono (secondo me giustamente) tale ripartizione.
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I rappresentanti della comunità ebraica, invece (esclusi il Lehi e l'Irgun), accettarono il piano; per cui, il 14 maggio 1948, in seguito alla "Dichiarazione d'Indipendenza Israeliana", scoppiò una guerra tra gli stati arabi, intervenuti a favore della comunità araba palestinese, e il neonato Stato di Israele il quale, alla fine,  riuscì a prendere il controllo dei territori contesi ed a respingere gli eserciti arabi, che volevano completamente eliminarlo dalla carta geografica.
***
Il conflitto generò un esodo di massa delle comunità palestinesi (si valutano circa 700.000 rifugiati palestinesi, ossia i due terzi della popolazione palestinese nel territorio israeliano); ed infatti, a conclusione della guerra, Israele rifiutò il ritorno dei profughi, che da allora vivono in campi profughi in Libano, Siria, Giordania, striscia di Gaza e Cisgiordania.
***
Sorvolo sulle seguenti guerre tra Arabi e Israeliani, perchè sarebbe troppo lungo (e inutile) parlarne qui in dettaglio.
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UN DUPLICE ERRORE!
A mio parere:
a)
Agli Ebrei è imputabile l'"errore" di aver "preteso troppo", sebbene in conformità alla risoluzione 181/47 dell'ONU; e, poi, "bellicamente" di aver progressivamente occupato in modo del tutto "arbitrario" anche altri territori non di loro spettanza neanche in base alla citata risoluzione.
b)
Agli Arabi, invece, è imputabile l'"errore" di non aver mai voluto riconoscere "in via di principio" l'esistenza di uno Stato Israeliano indipendente; di qualunque equa dimensione territoriale e giusta consistenza etnica  esso fosse.
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Forse la soluzione migliore, all'epoca, anche se molto drastica, sarebbe stata quella India-Pakistan; cioè la creazione di due Stati indipendenti,  "senza minoranze altrui", a seguito della migrazione degli Arabi nello Stato Arabo, e della migrazione degli Ebrei nello Stato Ebraico (rispettando le proporzioni tra le due etnie).
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Ma ormai è troppo tardi!
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ESPROPRIAZIONI TERRITORIALI
Non 'è dubbio alcuno che, in ogni caso, gli Arabi residenti in Palestina, a seguito di una "guerra persa" (e di successivi sfortunati eventi bellici) abbiano subito una espropriazione territoriale da parte degli Israeliani; su questo non ci piove, risultando storicamente dai fatti!
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In effetti, però, non c'è neanche dubbio che, risultando storicamente dai fatti, a seguito di due "guerre perse":
- i Tedeschi abbiano subito una espropriazione territoriale da parte dei Polacchi dei Francesi e dei Danesi, dovendo  rinunciare a estesissimi territori:
- Noi Italiani abbiamo dovuto rinunciare all'Istria.
Ma, per fortuna, nè la Germania nè l'Italia rivendicano ormai più tali territori, armi (e razzi) alla mano!
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Tuttavia il paragone di cui sopra calza fino ad un certo punto, non essendo assolutamente paragonabile il (pur tragico)  esodo dei Tedeschi e degli Italiani dalle case e dalle città dove erano nati, con la situazione degli Arabi residenti in Palestina, ormai quasi tutti "esodati", oppure disumanamente "ristretti" in una ristrettissima fascia di territorio.
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.
NECESSITA' DELLA CREAZIONE DI UNO STATO PALESTINESE.
Ciò premesso, ritengo opportuno dare un'occhiata all'"intera area geografica" in questione; dalla quale risulta che il territorio occupato (più o meno arbitrariamente) dagli Ebrei, costituisce, comunque, una minuscola "isoletta" circondata da uno sterminato "oceano arabo".
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Ed infatti la superficie totale dello Stato d'Israele ammonta in tutto a soli 22.072 km quadrati, di cui soltanto 21.643 di superficie terrestre, mentre la superficie totale della sola Arabia Saudita ammonta 2.149.690 km²; la quale, considerando anche i territori dell'Egitto, estesi per altri 1.002.000 km², e i territori di Siria, LibanoGiordania e Iraq, configura un "Pianeta Arabo" di molto più di 3 MILIONI E MEZZO di km² (solo considerando il "Vicino Oriente").
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Ora, secondo me, a prescindere di chi abbia avuto ragione o torto nel provocare l'attuale drammatica situazione degli Arabi residenti nella striscia di Gaza, se gli altri Arabi del "Vicino Oriente", tutti "etnolinguisticamente" e "religiosamente" omogenei, seguissero "veramente" la dottrina del del "Dār al-Islām" (in arabo : دار الإسلام cioè "Casa dell'Islam"), non dovrebbero aver alcuna difficoltà a consentire ai fratelli Arabi che erano residenti in Palestina, la creazione di un loro Stato indipendente, in un territorio di dimensione e collocazione adeguate, all'interno del gigantesco "Pianeta Arabo", di molto più di 3 MILIONI E MEZZO di km².
***
Tale Stato, ad esempio, potrebbe essere creato nella regione di "El Hasa"; scarsamente abitata, ma abitabilissima, in fila agli altri vari "Emirati" arabi.
***
Tale Stato, comunque, potrebbe essere creato, col "compasso" ed il "righello" (come, d'altronde, tutti gli altriin dozzine di altri luoghi dell'Arabia, egualmente adeguati; dai quali, in fondo, nel 600 d.c., gli Arabi -ora residenti in Palestina- "tracimarono" per invadere territori che non erano certo di loro appartenenza.
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Ma non si tratta certo di fare delle anacronistiche "rivendicazioni storiche", altrimenti anche noi Romani potremmo rivendicare la Palestina; si tratterebbe, invece, soltanto di trovare uno spazio adeguato per gli Arabi ex-residenti in Palestina, in un'area "etno-linguisticamente" e "religiosamente" omogenea di più di 3 MILIONI E MEZZO di km², invece che intestardirsi per il possesso di qualche altura sulla costa.
***
Mi rendo tuttavia conto che la mia ipotetica soluzione, sebbene, almeno a mio modesto parere, del tutto "razionale", è però completamente "illusoria" ed "utopistica".
Ed infatti contro di essa ostano:
- i pregiudizi idologici;
- i pregiudizi religiosi;
- i pregiudizi nazionalistici;
di tutte le parti interessate.
***
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Eutidemo

                                      APPENDICE
NECESSITA' DELLA CREAZIONE ANCHE DI UNO STATO CURDO.
Parlando della necessità della creazione di uno "Stato Palestinese", autonomo e indipendente, e degno di questo nome, non si può sottacere che, almeno a mio parere, ci sarebbe anche la necessità della creazione di uno "Stato Curdo", autonomo e indipendente, e degno di questo nome.
***
Ma, in questo caso, essendo coinvolte ben quattro "etnie" (Curdi, Arabi, Turchi e Iranici), la questione è ancora più complicata di quella palestinese; e poi, dei Curdi, anche quando vengono uccisi con i gas asfissianti, non gliene frega niente a nessuno.
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Così va il mondo, bellezza! :'(
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anthonyi

Non mi ricordo chi l'avesse detto che la gran parte dei problemi internazionali sono stati originati da un inglese tirando una riga su una cartina. Non solo in medio oriente, anche in africa abbiamo situazioni analoghe di confini tra nazioni tirate col righello e non con la storia.
Se pero i popoli capiscono che comunque la pace è piu conveniente della guerra la possibilità di accordarsi c'è sempre. Personalmente io ci credo alla possibilità che i popoli abbiano questa maturazione, basta guardare agli ultimi eventi, Hamas si aspettava che nella sua guerra assurda contro israele avrebbe fatto partecipare altri paesi arabi ma, a quanto pare, non c'è nessuno che voglia fare la guerra con lei, fino a 50 anni fa non era certo cosi, è un passo avanti.

Eutidemo

Ciao Anthonyi. :)
E' senz'altro vero che non solo nel "Vicino Oriente", ma anche in Africa abbiamo situazioni analoghe di confini tra nazioni tirate col "compasso" ed il "righello", e non con la storia.
Questo perchè in Africa, a parte:
- l'Egitto;
- l'Impero Songhai;
- l'Impero Etiopico
(e poco altro)
non ci sono mai state vere e proprie nazioni che potessero "fare la storia".
Per questo anche in Africa, sebbene per motivi non del tutto identici a quelli del "Vicino Oriente", la maggior parte dei confini sono senz'altro molto "artificiosi", derivanti dalla spartizione delle "ex colonie".
***
Quanto al fatto che i popoli capiscano che la pace è piu conveniente della guerra, e che, quindi, la possibilità di accordarsi c'è sempre, sono alquanto scettico; ed infatti, nella maggior parte dei casi della storia, i popoli hanno ritenuto che la guerra e il completo annientamento dell'avversario fosse molto piu conveniente della pace. :(
***
Vedi, come esempio tra i tanti, le "Guerre Puniche" e il famoso motto di Catone, che, alla fine di ogni sua orazione in Senato, anche se non c'entrava niente, concludeva sempre: "Ceterum censeo Carthaginem delendam esse" ("Per il resto ritengo che Cartagine debba essere distrutta" PLUTARCO, VITA DI CATONE IL CENSORE, 27).
E così, alla fine, Scipione la rase al suolo, asportandone perfino i ruderi, e seminando sale sul suolo dove prima sorgeva la città.
***
Mi auguro vivamente, come te, che oggi le cose siano un po' cambiate; ma non ne sono affatto sicuro!
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Cordiali saluti. :)
                                                        Eutidemo




bobmax

Ritengo anch'io, Eutidemo, che la tua soluzione sia altamente improbabile, sebbene avveduta.
Ho però letto che Israele sta provando a muoversi in questa direzione contattando Arabia Saudita e altri stati.

Che poi, non vedo la necessità di creare una vera e propria nuova nazione... Non basterebbe essere accolti e integrarsi?

Comunque mi domando, nuova nazione o meno, come farebbero poi a campare?
Potranno essere autosufficienti?
Perché non mi sembra che tutt'ora lo siano.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Hitler prima della soluzione finale voleva mandare gli ebrei in Madagascar. I suoi legittimi eredi sionisti alternano soluzione finale e proposte gaglioffe di stati palestinesi lontani dalla Palestina.

Mi sa che come con Hitler, la resa dei conti si avvicina e non si faranno prigionieri.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

#7
Ciao Ipazia :)
Non esiste un "oceano ebraico" nel quale spostare lo "Stato Israeliano", però esiste un  "oceano arabo" nel quale si potrebbe agevolmente creare un adeguato "Stato Palestinese"; ed infatti i cosiddetti "Palestinesi", dal punto di vista "etnico", non esistono (come, invece, gli "Ebrei" e i "Curdi"), ma sono "Arabi" al 100% come tutti gli altri  "Arabi".
Per cui, almeno secondo me, potrebbero benissimo essere allocati altrove nell'immenso "oceano arabo" (non certo in Madagascar).
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Un cordiale saluto! :)
***
                                                              Eutidemo

Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
Ti ringrazio per aver considerato "avveduta" la mia ipotetica soluzione; ma, purtroppo, più che "altamente improbabile", per le ragioni che ho detto, io la ritenevo addirittura "chimerica". :(
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Ignoravo però che Israele stesse provando a muoversi in questa direzione contattando Arabia Saudita e altri Stati; sebbene dubito fortemente che l'Arabia Saudita e gli  altri Stati Arabi le daranno mai retta.
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Razionalmente parlando, non vedrei neanch'io la necessità di creare una vera e propria nuova "Nazione Palestinese"; ed invero dovrebbe essere sufficiente essere accolti e integrarsi con gli altri Arabi, giacchè i cosiddetti "Palestinesi" non sono altro che "Arabi" come tutti gli altri.
Però tu sottovaluti il fatto che, ormai, anche gli Arabi sono stati contagiati dal "virus nazionalistico" (trasmessogli da noi occidentali); per cui anche  i cosiddetti "Palestinesi" hanno il diritto di avere un loro Stato ed una loro bandiera, come tutti gli altri.
***
Quanto a come farebbero poi a campare, è ovvio che il territorio loro assegnato dovrebbe avere le dimensioni e le risorse necessarie e sufficienti per consentirglielo; tutte cose che di cui, invece, oggi sono quasi privi!
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Un cordiale saluto! :)
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Jacopus

Immagina, Eutidemo le geremiadi degli israeliani di fronte ad una ipotesi del genere, che sarà descritta come l'ennesima  diaspora del perseguitato popolo eletto. Come ho scritto in passato, la soluzione migliore sarebbe stato ricavare uno stato dalla Germania o a cavallo fra Italia e Germania, secondo una logica retributiva, ma Israele aveva un significato geostrategico e culturale così importante che non poteva farsi altrimenti. Nel corso del tempo inoltre, l'arrivo di sempre maggiori flussi migratori dai paesi dell'est Europa e Russia ha reso le posizioni israeliani più intransigenti e contemporaneamente ha creato le condizioni per una risposta speculare da parte delle società arabe. Una soluzione europea sarebbe quella di integrare le popolazioni israeliane e palestinesi in un unico stato, magari chiamandolo confederazione israelo-palestinese. Questo dovrebbe collegarsi ad un percorso di rielaborazione del male commesso da entrambi le parti, come accaduto in Sudafrica al termine dell'Appartheid. Attualmente in questo mondo in fiamme, è una soluzione tanto nobile quanto inapplicabile. Al momento la guida è il discorso degli ateniesi al popolo dell'isola di Meli.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

L'oceano ebreo è il mondo ed in particolare l'occidente ed in particolare gli USA, dove hanno la loro roccaforte politico-finanziaria. Consiglierei loro di ritornarvi prima che una sciagura più definitiva di Tito e Hitler li estingua per sempre. Vadano loro in Congo, alla peggio!

Israele è un corpo estraneo in un mondo che ne ha le scatole piene della supremazia giudaico-occidentale. 

Supremazia odiosa che è riuscita perfino a rianimare un fossile storico vivente come l'Islam.

Forse prima dell'invasione sionista i palestinesi non esistevano. Dopo 75 anni di angherie e 4 generazioni di campi profughi esistono e non sarà facile liberare la Palestina dalla loro bellicosa presenza. Sono gli invasori che devono andarsene. O cambiare, ma la vedo difficile.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#11
Citazione di: Ipazia il 04 Gennaio 2024, 08:29:18 AML'oceano ebreo è il mondo ed in particolare l'occidente ed in particolare gli USA, dove hanno la loro roccaforte politico-finanziaria. Consiglierei loro di ritornarvi prima che una sciagura più definitiva di Tito e Hitler li estingua per sempre. Vadano loro in Congo, alla peggio!

Israele è un corpo estraneo in un mondo che ne ha le scatole piene della supremazia giudaico-occidentale.

Supremazia odiosa che è riuscita perfino a rianimare un fossile storico vivente come l'Islam.

Forse prima dell'invasione sionista i palestinesi non esistevano. Dopo 75 anni di angherie e 4 generazioni di campi profughi esistono e non sarà facile liberare la Palestina dalla loro bellicosa presenza. Sono gli invasori che devono andarsene. O cambiare, ma la vedo difficile.


Ipazia, per quanto io sia filopalestinese, sono anche realista, e uno stato con settanta o piu' bombe atomiche, come e' attualmente Israele, non puo' piu' in nessun modo, neanche con una probabilita' dell'uno per mille, essere tolto di mezzo da una guerra di invasione "tradizionale", ad opera dei suoi, sia pur giustamente incazzati ed esasperati, vicini.

Se parliamo di scenari realistici.

Tu paragoni sempre israele alla germania nazista, e in un certo senso hai ragione, ma e' molto piu' facile invedere con una guerra tradizionale la germania nazista, piuttosto che uno stato dove ci stanno 70, minimo, bombe atomiche e sistemi di lancio adeguati per esse.
Chi mai, dei nemici tradizionali di Israele, si prenderebbe questo rischio? L'Iran che non riesce a impedire che gli nascondano una bomba tradizionale in un cimitero il giorno in cui tutti sanno che sara' affollato? L'Egitto che attualmente non vuole manco per niente i profughi straccioni (palestinesi fratelli arabi...) e pianta un casino che neanche il Salvini dei tempi d'oro?

Mi sembra assolutamente impossibile che Israele sara' in un futuro prossimo spazzato via da una guerra tradizionale.

Non sono possibili nemmeno guerre locali tra potenze nucleari minori, scenari del tipo l'Iran impazzisce e prova davvero a invadere Israele facendo un bombardamento nucleare preventivo coi pochi ordigni e vettori che possiede, ammesso che di straforo ne possieda qualcuno, in risposta o in anticipazione all'inevitabile bombardamento nucleare anche ad opera di Israele stesso.
Nel senso che, alla prima guerra locale di questo tipo, sarebbe rotto il tabu' nucleare, e in breve tempo scenderebbero in guerra anche le potenze maggiori (israele, si tirerebbe appresso gli stati uniti, l'iran, si tirerebbe appresso la russia) e il mondo per come lo conosciamo finirebbe.

La probabilita' che uno stato arabo notoriamente non nuceare provi a invadere israele, per finire, e' la stessa che uno con una pistola ad acqua provochi seriamente e sfidi a duello uno con una pistola vera.

Quindi visto che israele non sara' mai, tolto di mezzo da una guerra, l'unica cosa che si puo' sperare e' che sia tolto di mezzo da una rivolta della sua stessa popolazione contro il suo stesso governo.

Che sarebbe anche la cosa piu' umanamente giusta, e auspicabile.

Altre possibili "rese dei conti" definitive all'orizzonte contro Israele, che pure detesto, a livello di possibili interazioni tra umani, io non ne vedo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

daniele22

@Eutidemo
Ciao Eutidemo, 
A) - Per quel che riguarda etnia e lingua osservo che gli arabi nella loro espansione si guardarono ben dall'imporre l'Islam, che fu invece abbracciato dai sottomessi Spagna esclusa. C'è poi l'Iran, che fu per gli arabi il territorio più ostico da sottomettere forse anche per la sua conformazione geografica. L'Iran, pur convertendosi all'Islam, mantenne di fatto la sua lingua adottando però l'alfabeto arabo con minutissime varianti.
B) - Per quello che riguarda l'esproprio di terre, un conto è intraprendere una guerra con altro popolo ben consapevoli che si possa vincere o perdere, altro è trovarsi in casa un invasore legittimato ad invadere dal mondo.
C) - Non capisco proprio per quale motivo ad essere confinati dovrebbero essere i palestinesi che erano abitanti del luogo e comunque etnia di fatto anche se non proclamata. Per non confinare gli ebrei l'unica soluzione è che vi sia un unico stato ... Stato: all'inizio del terzo millennio concetto obsoleto ... Come già detto nell'ultimo post su "il nuovo kippur" dovrebbe essere infine Israele a muoversi verso posizioni di ravvedimento.
D) - Un cordiale saluto 

Eutidemo

Ciao Daniele22 :)
Riguardo alle tue considerazioni, osservo quanto segue:
.
1)
Hai perfettamente ragione nello scrivere che gli Arabi, nella loro espansione, si guardarono ben dall'imporre la religione islamica; ed infatti, pagando una tassa, ebrei, cristiani e mazdeisti potevano tranquillamente continuare a praticare la loro religione.
Diversamente, nell'Europa cristiana, era severamente proibito praticare la religione islamica.
***
.
2)
La Spagna non fu conquistata solo dagli "Arabi" , ma anche e soprattutto dai "Berberi", sottomessi dagli Arabi dopo dure lotte, promettendo loro la Spagna; i quali "Berberi", infatti, dagli Europei venivano chiamati "Mauri" (visto che venivano dalla Mauritania), ovvero "Mori" (sia distorcendo la parola "Mauri", sia perchè erano "scuri di carnagione").
***
Recita difatti l'Ariosto:
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori d'Africa il mare,
e in Francia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
d'Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano." ((Orlando furioso, I, 1-4)
***
Però la Spagna musulmana fu senz'altro:
- più tollerante religiosamente dei coevi stati europei;
- molto più avanzata culturalmente dei coevi stati europei.
***
.
3)
L'Iran, pur convertendosi all'Islam, mantenne di fatto la sua lingua adottando però l'alfabeto arabo con minutissime varianti; ed infatti, nel mio post iniziale, non li ho inclusi nell'"Oceano Arabo", in quanto i "persiani" sono di "etnia  indoeuropea", e non "semitica" (come gli Arabi e gli Ebrei).
***
Ed infatti il termine  "Iran" (o "Aryana") ha origine dalle popolazioni indoeuropee, le quali, al tempo delle grandi migrazioni, vennero a stanziarsi in quell'altipiano; e, per quanto già differenziate in varie stirpi, portavano il comune nome di "Arî", ovvero, di "Ariani".
***
.
4)
Per quanto riguarda l'esproprio, in Palestina, di terre arabe da parte degli ebrei, ho già scritto che la ritengo una "operazione arbitraria"; anche se essa, per lo più, avvenne a seguito di guerre vinte dallo "Stato Ebraico", contro l'intero mondo arabo-islamico, che voleva cancellarlo dalla faccia della Terra.
Tuttavia, poichè, comunque, ritengo che si sia trattato di una "operazione arbitraria", "lesiva" ed "abusiva", a mio parere, le infrastrutture commerciali, industriali, agricole e viarie necessarie per rendere agibile un nuovo "Stato Palestinese" nel "pianeta arabo", dovrebbero restare tutte a carico di Israele (e degli USA), a risarcimento degli espropri subiti dagli Arabi residenti in Palestina, e dei danni materiali e morali da essi subiti.
***
.
5)
Come te, anche io non capisco proprio per quale motivo ad essere confinati in una stretta ed inospitale fascia di terra, dovrebbero essere gli Arabi che erano residenti in Palestina;  ed è proprio per tale motivo che, almeno secondo me, essi avrebbero diritto ad avere uno Stato autonomo e indipendente tutto per loro, di dimensioni e risorse adeguate, la cui creazione (nel mondo arabo), dovrebbe essere ad intero carico economico e finanziario di Israele e degli USA.
Chi rompe paga, e i "cocci" (di Gaza) sono suoi!
***
.
6)
Ed infatti sono d'accordo con te che dovrebbe essere Israele a muoversi verso posizioni di ravvedimento, sobbarcandosi le enormi spese necessarie per costituire un nuovo "Stato Palestinese", autonomo o indipendente, nel mondo arabo.
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7)
Sono invece assolutamente in disaccordo con te quanto all'idea di creare un "Unico Stato", la cui sovranità appartenga contemporaneamente  sia agli Ebrei che agli Arabi; o, peggio ancora, ad una sola delle due etnie.
Sarebbe come mettere insieme cani e gatti; ed a rimetterci sarebbe chi si trovasse in minoranza numerica.
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Un cordiale saluto! :)
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                                                                        Eutidemo

InVerno

Secondo me la proposta del '47 non aveva alcun senso perchè i confini sono indifendibili, in medio oriente. Capisco rappresentare la fonia\etnia ma il finale è che una delle due parti finisce recintata in una pezza di deserto perchè l'altra deve difendersi, se ci fossero state le Alpi tra di loro, la questione sarebbe diversa, i confini europei sono diversi anche in questo..

Siria, Libano ed Israele sono tutti in guerra civile... direi che se c'è da ridisegnare le mappe bisogna allargare lo zoom e ripensare un pò tutta la zona, sarebbe meglio farlo cartograficamente e senza righelli piuttosto che con una guerra. I mussulmani potrebbero farlo, autonomamente, loro son fratelli, vedrete che andranno d'accordo, negli interessi della popolazione, mettere in salvo i palestinesi e tanti altri, vedrete. Non ci credete? Islamofobi che non siete altro..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia