Movente non trovato e per questo inesistente? Il positivismo protagonista al Tg3

Aperto da PhyroSphera, 03 Settembre 2024, 06:55:20 AM

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PhyroSphera

Ieri il Tg3 delle 19 trasmetteva un aggiornamento di un caso di cronaca nera.
Una famiglia trucidata da un suo membro, minorenne. Gli inquirenti al momento non trovano moventi. Purtroppo il Tg3 raccontava la cosa trasformando l'ignoranza dei giudici in inesistenza dell'oggetto di ricerca: si voleva persuadere il pubblico che il movente non esisteva, con tono falsamente scientifico.
Per mezzo c'è la sopravvalutazione delle scienze giuridiche. La scienza viene applicata anche alla légge e lo scientismo o proprio la falsificazione trattano risultati di indagine alla stregua dei dati teorici degli scienziati, i quali peraltro possono avere a che fare solo indirettamente con la légge.
Seguiva il peggio: fingendo la certezza assoluta della inesistenza del movente, un sedicente esperto, intervistato, comunicava la falsa deduzione di un grave disagio sociale alla base del fatto, come se non vi fosse per mezzo anche una interpretazione dello stesso, la quale non potrebbe mai essere scientifica. In tale comunicazione si fingeva che la società possa determinare l'individualità nelle sue scelte. In verità nessuna scienza afferma questo ed anzi la sociologia ha già precisato che l'individuo non è una determinazione della società. Non è un caso che il confronto politico tra collettivisti e individualisti si basava e si basa su considerazioni diverse, ma non sulla negazione della libertà individuale né della opportunità collettiva!
Ma, tant'è: ancora adesso si dice di "omicidio stradale" alla stregua di "omicidio familiare" come se la strada possa essere compartecipe di un delitto e per giunta al modo di una persona (in verità il Codice Penale non reca questa dizione!) e insomma le illazioni imperversano invadendo caserme, televisioni, le case dei cittadini e tanto, tanto altro!

MAURO PASTORE

Ipazia

"Verità" a km zero in tempo zero. Con l'immancabile esperto che non sa di non sapere. Tanto l'importante è imbonire.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao PhyroSphera. :)
A mio parere è "impossibile" avere la "certezza assoluta della inesistenza di uno specifico movente del reato"; ed infatti , la circostanza che non si riesca a trovare un movente, non significa che esso non ci sia.
***
Ad ogni modo, ai fini della configurazione di un "delitto"":
- è necessario stabilire che esso sia stato commesso con "dolo", e, cioè, con la volontà consapevole di commettere un crimine;
- non è invece affatto necessario individuare il "movente", e, cioè, quale sia la motivazione specifica e concreta che ha indotto il reo a commettere un crimine (la quale, semmai, può eventualmente influire sulla misura della pena).
***
In ogni caso, l'eventuale grave disagio sociale in cui versa il criminale, non ha niente a che vedere nè con l'uno nè con l'altra; ma, semmai, serve solo a delineare il "contesto" nell'ambito del quale si è verificato il reato.
***
Comunque, almeno giuridicamente, è escluso che la società possa determinare l'individualità delle scelte criminali di un determinato soggetto; il quale, sempre che sia in grado di intendere e di volere, è in ogni caso responsabile del crimine commesso.
***
Un cordiale saluto! :)
***

anthonyi

Ma come, Eutidemo, tutti i polizieschi che vediamo ci insegnano che il movente é la cosa più importante dell'indagine è tu, da ex funzionario di polizia, vieni a dirci che se ne può fare a meno! 
Questa quantomeno ce la devi spiegare meglio. 

sapa

Citazione di: anthonyi il 05 Settembre 2024, 07:08:57 AMMa come, Eutidemo, tutti i polizieschi che vediamo ci insegnano che il movente é la cosa più importante dell'indagine è tu, da ex funzionario di polizia, vieni a dirci che se ne può fare a meno!
Questa quantomeno ce la devi spiegare meglio.
Bè, penso che nel caso in questione, dove ci si trova in presenza di un reo confesso, l'individuazione del movente possa servire, come dice Eutidemo, solo a ricostruire il contesto del delitto e, perciò, a individuarne le eventuali attenuanti o aggravanti. Diverso è il caso di un' indagine su sospetti e con solo indizi, nel quale l'individuazione di un movente può aiutare a indicare il colpevole.
Ma a parte ciò, nel caso in questione, per quanto si sa e se ciò che si sa è vero, il movente lo ha indicato lo stesso assassino, che ha dichiarato, a quanto sembra, che l'eliminazione di tutti i membri della sua famiglia gli sembrava l'unica strada per rimanere solo in vita e, perciò, per crescere e diventare un uomo. Non ci sarebbe quindi un movente per interesse economico, come mettere le mani su un'eredità, per esempio, ma un movente personale sì. E' tutto abbastanza agghiacciante....

Ipazia

Agghiacciante come l'evoluzione dei marmocchi straviziati di un occidente in cui conta solo la roba, inclusa la vita propria e soprattutto altrui, come roba intesa. Dal Verga ad oggi ne ha fatta di strada la civiltà capitalistica della roba.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Anthonyi ha messo in evidenza un aspetto importante, il movente, ma la giustizia di fatto ne fa a meno. 
Tutto verte sempre sul fondamento della giustizia, in cui la formula "incapacità di intendere e volere" poggia su ben poco, ovvero poggia sulla convinzione dell'esistenza del libero arbitrio. 
Tutto il resto è letteratura; legittima, anche se a mio giudizio insostenibile, quella del credente cristiano, mentre certamente illegittima da parte del non credente che sia  ancora convinto di tale esistenza, fatto che però gli consentirebbe di avvicinarsi di più, secondo lui,  a una corretta interpretazione dei  dati della realtà. Ma avvicinarsi non significa affatto risolvere.  Quel giovane, ferma restando la sua pericolosità sociale, andrebbe assolto per incapacità di intendere e volere che si rivela nell'errata convinzione che liberandosi della famiglia avrebbe risolto i suoi problemi. L'eventuale premeditazione nulla aggiunge a tale incapacità, anzi, ne sarebbe solo la conferma; ma il colpevole sostiene un più credibile raptus. Allo stesso modo andrebbero assolti tutti i condannati per tutte le pene a loro inflitte, proprio per incapacità di intendere e volere. Il diritto a disobbedire è sacrosanto e rappresenta perfettamente il contrario complemento alla formula espressa da Anna Arendt "Nessuno ha il diritto di obbedire".  Il complemento però si coglie solo se la formula verrà ritenuta corretta in modo relativo e non assoluto:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Nessuno_ha_il_diritto_di_obbedire
Kant, col suo imperativo categorico  pretendeva troppo dall'essere umano che già fatica assai a reggere il peso dell'imperativo ipotetico. Ha semplicemente ecceduto con questa pretesa tenuta in piedi dalla libertà del giudizio. Ma lui era un credente

Eutidemo

Ciao Anthony.
In primo luogo io non sono, nè sono mai stato, un funzionario di P.S.; ma come diamine ti è venuto in mente! :D
***
In secondo luogo, non sono mica io, ma è la legge a stabilire che, per la configurazione di un "delitto"":
- è necessario stabilire che esso sia stato commesso con "dolo", e, cioè, con la volontà consapevole di commettere un crimine;
- non è invece affatto necessario individuare il "movente", e, cioè, quale sia la motivazione specifica e concreta che ha indotto il reo a commettere un crimine (la quale, semmai, almeno in taluni casi, può eventualmente influire soltanto sulla misura della pena).
***
Vale a dire che, se io adesso mi reco da un mio vicino, gli sparo e l'ammazzo davanti a dieci testimoni, in galera ci finisco comunque (se sono sano di mente); non ha alcuna rilevanza che io mi ostini a non voler rivelare il "movente" che mi ha indotto ad ucciderlo!
***
Ed infatti non bisogna confondere:
a)
Gli elementi che "configurano" il reato, e, cioè:
- l'elemento "soggettivo", cioè il "coefficiente psichico della condotta" dell'agente (ed infatti, se io, per sbaglio, prelevo dal guardaroba un cappotto che non è il mio, non commetto certamente un furto);
- un elemento "oggettivo", cioè l'"illecito" in se stesso (vale a dire il "fatto di reato", costituito dalla "condotta", dall'"evento" e dal  "nesso di causalità" tra il primo ed il secondo)
b)
Gli elementi circostanziali che "costituiscono" gli indizi e/o le prove che, in determinati casi, servono per accertare se l'imputato ha veramente commesso il reato ascrittogli, e cioè:
- il "movente";
- il "mezzo";
- l' "occasione".
Ovviamente tali elementi, in tutto o in parte, devono essere accertati soprattutto nei "processi indiziari", e, cioè, quando non è palese la meccanica del delitto; quando invece essa è chiara (come nel caso della "flagranza" o in analoghi casi), nessuna indagine è richiesta al riguardo.
***
Un cordiale saluto! :)
***

anthonyi

Eppure io ricordo che tu hai detto qualcosa del genere, Eutidemo, forse dicesti di aver lavorato al ministero degli interni. 

Aspirante Filosofo58

Buon pomeriggio a tutti. I miei studi recenti mi hanno portato a considerare che:
  • Siamo tutti attori di questo immenso teatro chiamato Pianeta Terra: chi più bene e chi meno bene, ognuno recita un copione predestinato;
  • Ad ogni attore tocca una parte ben precisa in questa incarnazione, perché l'Anima ha bisogno di apprendere, di perfezionarsi, di imparare, anche attraverso la parte del "cattivo";
  • Tutto è stabilito dalle nostre Anime (sia le parti dei "buoni", che quelle dei "cattivi", come comunemente si intendono), prima delle rispettive incarnazioni;
  • a sostegno di quanto da me scritto c'è la frase pronunciata dal reo confesso dell'assassinio di Sharon Verzeni: "scusa per quello che ti sto facendo";
  • ciò spiegherebbe le stragi e i delitti commessi da diversi anni, ancora rimasti irrisolti.
Potrei sbagliarmi ma... se io avessi ragione, che cosa cambierebbe? Grazie.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

daniele22


Eutidemo

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 05 Settembre 2024, 15:47:39 PM
Buon pomeriggio a tutti. I miei studi recenti mi hanno portato a considerare che:
  • Siamo tutti attori di questo immenso teatro chiamato Pianeta Terra: chi più bene e chi meno bene, ognuno recita un copione predestinato;
  • Ad ogni attore tocca una parte ben precisa in questa incarnazione, perché l'Anima ha bisogno di apprendere, di perfezionarsi, di imparare, anche attraverso la parte del "cattivo";
  • Tutto è stabilito dalle nostre Anime (sia le parti dei "buoni", che quelle dei "cattivi", come comunemente si intendono), prima delle rispettive incarnazioni;
  • a sostegno di quanto da me scritto c'è la frase pronunciata dal reo confesso dell'assassinio di Sharon Verzeni: "scusa per quello che ti sto facendo";
  • ciò spiegherebbe le stragi e i delitti commessi da diversi anni, ancora rimasti irrisolti.
Potrei sbagliarmi ma... se io avessi ragione, che cosa cambierebbe? Grazie.
La vita è un palcoscenico, in cui pensiamo di svolgere il ruolo dei "protagonisti"; e gli altri solo quello di  "deuteroagonisti", "antagonisti" o "spettatori".
E, invece, siamo  tutti soltanto delle fugaci "comparse".

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Eutidemo il 06 Settembre 2024, 06:39:53 AM
La vita è un palcoscenico, in cui pensiamo di svolgere il ruolo dei "protagonisti"; e gli altri solo quello di  "deuteroagonisti", "antagonisti" o "spettatori".
E, invece, siamo  tutti soltanto delle fugaci "comparse".

Che cosa ti fa scrivere che, su questo palcoscenico, siamo tutti "fugaci comparse"? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Eutidemo

Ciao Aspirante Filosofo58. :)
Me lo fa scrivere il fatto che mi sembra ieri che andavo ancora a scuola, mentre, tra non molto andrò per sempre al cimitero; dove già mi aspettano, impazienti, non pochi compagni di scuola!
Ormai sono a corto di "domani"!
***
"Domani, e domani, e poi ancora domani!
Il tempo striscia, un giorno dopo l'altro, fino all'estrema sillaba degli anni segnati; e tutti i nostri ieri hanno illuminato agli stolti soltanto  la via della polverosa morte!
Suvvia, spegniti o esile fiamma!
La nostra vita è solo:
- un'ombra fuggente;
- un attore da strapazzo, che si agita per breve tempo sulla scena per il poco tempo assegnato alla sua parte, e poi nessuno si ricorda più di lui;
- il racconto narrato da un idiota, senza capo nè coda, e del tutto privo di senso!" (Shakespeare - Macbeth ATTO V SCENA V).
***
"Vecchierel bianco, infermo,
mezzo vestito e scalzo,
con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle,
per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
al vento, alla tempesta, e quando avvampa
l'ora, e quando poi gela,
corre via, corre, anela,
varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e più e più s'affretta,
senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch'arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu volto:
abisso orrido, immenso,
ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
è la vita mortale." (Leopardi: "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" vv 20-35)
***
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Un cordiale saluto! :)
 ***

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