Montesano "spiega l'equivoco"!

Aperto da Eutidemo, 11 Febbraio 2022, 11:29:34 AM

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Eutidemo

Il giornalista di Libero, Tommaso Montesano, aveva postato il seguente  "tweet": "Le bare di #Bergamo stanno al #COVID19 come il lago della Duchessa sta al sequestro #Moro";  da tale commento, poi cancellato,  tutti avevano capito che lui intendeva instaurare un parallelismo tra la "bufala" del lago della Duchessa, e il drammatico corteo dei camion che, il 18 marzo del 2020, sfilarono trasportando quei morti di Covid che i crematori di Bergamo non riuscivano più a bruciare.
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Il comitato di redazione di Libero, il giornale per cui lavora Tommaso Montesano, si è scusato con le famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia (effettivamente trasportate in quei camion); mentre il direttore del quotidiano, Alessandro Sallusti, ha chiesto all'azienda di valutare se esistano i presupposti per il licenziamento del giornalista per colpa grave, e nell'attesa, ne ha richiesto l'immediata sospensione.
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Rendendosi forse conto di  rischiare il posto di lavoro, Montesano ha scritto un post su Facebook affermando di essere stato completamente frainteso.
Ed infatti, su FB scrive testualmente così: "Il mio tweet, su cui in molti in queste ore si stanno scagliando, è stato gravemente equivocato. Il mio pensiero era un semplice parallelismo - espresso in modo icastico ma evidentemente infelice - tra la forza simbolica dei camion militari di Bergamo, che hanno avuto il merito di far aprire gli occhi anche ai più scettici che negavano la gravità della pandemia, e le immagini della ricerca del corpo dell'onorevole Moro nel lago della Duchessa che, secondo le ricostruzioni storiche, convinsero l'opinione pubblica ad accettare l'ineluttabilità del destino di Moro. Non ho mai inteso offendere il ricordo delle Vittime. Se ciò è avvenuto, me ne scuso così come mi scuso con i miei colleghi, con il direttore e con l'Azienda." ***
Ciascuno è "libero" di credergli o meno; a cominciare da "Libero", il giornale per il quale scrive(va).
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