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Migranti

Aperto da Jacopus, 29 Aprile 2016, 15:50:33 PM

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verdeidea

#30
Maran, non dovrei più risponderti perché nell'altro sessione in qualità di moderatore hai citato il mio nick ingiustamente. Tuttavia rispondo perché ho disquisito parecchio sull'argomento e sulla questione della relazione tra giustizia e carità.

Non occorre essere proprio teologi ma di certo occorre essere abbastanza istruiti per discutere di queste cose, ed io mi sono laureata in queste materie perciò mi permetto di rilevare la relazione che c'è tra giustizia e carità e che quest'ultima viene dopo la giustizia ed il perché mi pare di averlo spiegato così bene che ribadirlo sarebbe superfluo.
Più di qualcuno vuole avere ragione a tutti i costi in una discussione ma nessuno è capace di guardare oltre la propria ideologia e sforzarsi di essere più oggettivo possibile avendo il coraggio di guardare la realtà più che rifugiarsi nei principi teorici.
Essere cristiani è il massimo grado di sublime umanità che una persona può raggiungere, ciò non significa per forza farsi massacrare o non farsi rispettare dagli altri; questo è masochismo. Amare il prossimo come sé stessi significa che, come premessa, si deve innanzitutto amare sé stessi, essere un valore da rispettare e far rispettare per sé stessi, in seguito a ciò si è in grado di amare il prossimo come sé stessi. Il grave problema dell'invasione di massa che stiamo subendo non c'entra con la carità bensì con la giustizia. Le cause di questa immane immigrazione le abbiamo già eviscerate nei precedenti post, è inutile ricominciare da capo la litania. Le barriere andavano alzate già anni addietro. Nessuno vuole risolvere in breve il problema anche perché questo problema ce lo stanno appioppando da una ventina d'anni e nessuno fa niente per impedire il disastroso declivio (almeno finché non torneranno le Destre al potere; è l'unica soluzione ormai, mi dispiace, ma non vedo altra via di uscita).

Le barriere possono esserci benissimo per difendere un territorio, una popolazione, una comunità, non c'è nulla di male, basta volerlo. O meglio, diciamo che il male esiste in questo mondo ed è da sciocchi e ingenui credere alle favole del "cittadino del mondo" o che "la terra è di tutti", "amiamoci ed abbracciamoci, siamo tutti fratelli"... Cavolate sinistroidi! Saremo pure tutti fratelli, ma tra i fratelli ci sono i Caino e ci sono gli Abele. Non penso che l'umanità non sarà mai in grado di abbattere definitivamente tutte le barriere e che possa un giorno esistere il cittadino del mondo, ma sono convinta che sia ancora troppo troppo presto, Occorre ancora un lungo cammino da affrontare, magari proprio per i popoli non occidentali.
Ogni comunità ha bisogno di un proprio territorio per riconoscersi, sentirsi uniti e al sicuro, di una propria identità che si distingue dalle altre, fa parte del nostro DNA, come fa parte del nostro DNA distinguerci tra maschi e femmine.


La storia non la si conosce o la si interpreta a proprio modo. È sempre stato così cosa? Le migrazioni di solito sono avvenute in terre quasi disabitate o, quando erano già abitate si cercava di conquistarle con la guerra ed i popoli oggetto di attacchi si sono sempre difesi. È un fenomeno tutto nuovo quello nostro attuale che accetta l'invasione e si fa servo per andare a prendere i propri invasori. È la degenerazione dell'ideologia progressista ed egualitaria. Finirà male perché ad esempio negli Usa che già nascono come società multirazziale c'è di nuovo una recrudescenza di razzismo sia dei neri verso i bianchi che viceversa. Non ne parliamo in Europa cosa accadrà, specialmente con la presenza degli islamici, molti dei quali arretrati ed arroganti, attizza zizzanie. Ovviamente in un clima del genere avremo perduto per sempre la pace e il benessere sociale ed economico per tutti. Un giorno rimpiangeremo il bene, la pace e la civiltà non difesi e perduti. Le culture mischiate nella nuova concezione è una emerita cretinata oltre ad essere un'aberrazione. Il "mescolamento" infatti ha sempre avuto un significato e una connotazione negativa. Siamo rammolliti e molti di noi sono codardi e si nascondono dietro il concetto di "carità" perché si ha paura di affrontare il problema, perché, in poche parole, non si è più uomini.
Le invasioni vanno impedite, fermate, il popolo va protetto, difeso. Avremmo già dovuto farlo da anni addietro ma chi ci governa (Usa e Ue) ce lo impedisce. Ma lo vogliamo noi del popolo e prima o poi ho fiducia che ci libereremo dal fango in cui ci hanno immerso a partire dalla situazione economica.
Inoltre non se ne può più col discorso che: "ma anche noi siamo stati emigranti". . . ecc ecc ecc. Tutte le Nazioni europee hanno sempre avuto una fetta di popolazione emigrante. Anni fa conobbi un operaio francese che lavorava in una ditta italiana e veniva trattato male. Nulla di nuovo sotto il sole e tutto il mondo è paese. Quindi, è strampalato il modo buonista di vedere le cose. Economicamente non abbiamo bisogno di essere invasi, è pazzesco solo pensarlo. Il novanta percento di queste cosiddette risorse sarà un grave peso sociale insostenibile tra non molti anni, tutta gente che creerà nuova miseria e degrado sociale. Solo una parte di queste "risorse"verrà sfruttata nel lavoro nero o in altri ambiti lavorativi per sostituire gli autoctoni ormai abituati a non essere più retribuiti con paghe da schiavo. E' tutta qui la "carità". In realtà la carità, (cioè il regalo) la stanno ricevendo gli affaristi dell'immigrazione.

La mancanza di lavoro c'è e ci sarà anche in futuro, è inutile farsi illusioni. Le nascite non possono continuare a cresce, neppure tra gli immigrati, poiché c'è il problema della sovrappopolazione e delle risorse naturali disponibili che cominceranno a scarseggiare.
Il problema del rimpinzare le casse dello Stato è inerente alla politica distruttiva e ingiusta dell'UE. La popolazione indigena non ha NULLA a che vedere con un supposto mescolamento tra etnie avvenuto nella storia; è stata un'altra storia e mai si è dovuto subire pacificamente l'invasione di tante etnie in pochi decenni come quella che si vuole realizzare attualmente, neppure dopo gli attacchi degli ottomani ci siano ridotti al mescolamento anche perché nessuno ce lo aveva mai imposto, neppure gli invasori.
Inoltre, tacciare di egoismo gli italiani è falso, irriconoscente, disumano ed offensivo. Quanto ancora dobbiamo sopportare? Non solo subiamo ingiustizie, siamo offesi perché giudicati egoisti, razzisti e quant'altro solamente per zittirci, affinché possa agire indisturbata la convenienza di tutti coloro che in un modo o nell'altro ci guadagnano.
Di tutto si potrebbe dire del popolo italiano, ma che sia egoista, no, assolutamente, Noi egoisti? E gli altri popoli cosa sarebbero allora? I paesi maomettani cosa sono?
Che quei paesi siano stati sfruttati dall'Occidente è un tema già discusso in altri filoni. Non possiamo dimenticarci che è la storia dei popoli, è la storia dell'umanità, non possiamo farcene una colpa, specialmente noi comuni cittadini. Se l'Occidente domina vuol dire che è più forte non solo tecnicamente ma soprattutto culturalmente, nonostante la crisi economica, la crisi valoriale, nonostante la sinistra... l'Occidente domina. Non c'è dunque nessun conto da pagare, almeno per i cittadini; forse sono coloro che comandano e muovono i fili ai vertici che dovranno pagare più di qualcosa.
E lasca stare i link dei mezzi di distrazione di massa; la povertà e la disperazione degli italiani la vedo ogni giorno uscendo di casa.

maral

#31
Verdeidea, resto convinto che un cristiano che non nutra un sentimento di carità non è un cristiano, la carità è una condizione necessaria per esserlo (anche se, direbbe donquixote, non sufficiente), ma in una società (quella Occidentale) che appare sempre più decristianizzata (e quindi sempre meno caritatevole nel suo complesso e anche sempre più ingiusta) questo è un discorso che può lasciare il tempo che trova.
Il punto fondamentale è invece un altro e il punto fondamentale è che noi, la fetta di gran lunga più ricca e minoritaria del mondo, utilizziamo consumandole le risorse dell'80% del pianeta e lo utilizziamo depredando gli altri, la maggioranza, di queste risorse che sono nei loro territori. C'è una lunga storia che lo spiega, di cui tu, io non siamo colpevoli, non è questione di sensi di colpa che sarebbe anche ipocrita oltre che del tutto inutile, se non controproducente, sollevare, ma è un dato di fatto e di fronte a questo dato di fatto storico e attuale, quello che accadrà è inevitabile: comunque saremo sommersi dai poveri e dagli sfruttati del mondo, non ci sono né destra o sinistra che tengano e chi illude di poter fermare la cosa con delle barriere o con le armi lo fa solo perché spera di trarne personale tornaconto, lo fa solo per menare il can per l'aia. Nessuna barriera né naturale né artificiale ha mai fermato o impedito le grandi migrazioni degli esseri umani, sempre spinte dalla fame e dalla necessità, sarà un caso, eppure siamo arrivati tutti dall'Africa, che prima e chi dopo.
Ora pagheremo il conto di secoli di depredazione, che lo vogliamo o meno, colpevoli o no che siamo.
Tu dici che nessun mescolamento ha prodotto una civiltà, è vero l'esatto opposto: tutte le civiltà nascono  dal mescolamento delle etnie, altrimenti avvizziscono e muoiono. E' quello che è successo proprio con la nostra civiltà occidentale, nata dal mescolamento tra i popoli latini, nordafricani e germanici e ti assicuro, se rileggi la storia, che i Germani di un tempo non erano per nulla migranti tranquilli, rispettosi e pacifici e ben poco compatibili con la civiltà greco romana: dove arrivavano depredavano, sgozzavano, violentavano e sterminavano (la bestia bionda, è così che Nietzsche li chiama). I Germani a loro volta erano spinti dai Mongoli che premevano da est e che per secoli avevano premuto sui Cinesi mescolandosi con loro nonostante la Grande Muraglia con cui l'impero cinese si era illuso inutilmente di tenerli fuori (quanto pensi possa durare un muro? qualsiasi muro? Guarda il muro di Berlino, costruito al contrario per tenere la gente per sempre dentro) e pure i Mongoli e i Turchi sono arrivati in Europa e si sono mescolati. Nell'alto medioevo la civiltà occidentale, quella fondata sulla cultura greca, si preservò solo nei paesi europei in cui dominava l'Islam, sì proprio all'Islam trapiantatosi in Europa dobbiamo la conservazione e il successivo sviluppo della nostra civiltà, il fatto che ancora sappiamo chi sia Aristotele, il fatto che ci sia stata una teologia scolastica su cui si basa ancora la dottrina cristiana.
Nella popolazione italiana si trovano i geni di tutte le diverse etnie del mondo, con l'eccezione degli indigeni americani e degli aborigeni australiani (gli unici che a quanto pare non siano in passato arrivati fin qua a mescolarsi): noi, italiani per quello che oggi siamo, nel bene e nel male, con i pregi e i difetti che ci contraddistinguono, siamo il risultato di una grande mescolanza biologica e culturale e siamo andati sempre ovunque nel mondo a "contaminare" gli altri, spinti come sempre dalla fame e dalla necessità a portare cose buone e cose cattive.
Probabilmente tutto questo non ti farà cambiare idea, ma che la cambi o no resta il fatto che ci sono almeno una settantina di milioni di persone nell'Africa subsahariana che, lo si voglia o meno, prima o poi muoveranno verso di noi spinti dalla miseria e, buoni o cattivi che siano, lavoratori o nullafacenti, onesti o delinquenti, arriveranno qui, perché qui sperano di poter vivere, come tutti gli esseri umani (noi Italiani compresi) hanno sempre fatto e non ci sarà né deserto, né polizie o eserciti di dittatori corrotti e pagati da noi, né mari, né marina, né muri che riusciranno a fermarli. Non abbiamo colpe, ma pagheremo il conto per colpe di altri e il mescolamento ci sarà e con esso più povertà per noi (e forse non sarà nemmeno un male) e certamente lo scontro di modi di sentire e pensare, il dolore, i massacri e le rapine come sempre è stato in tutta la storia umani, quando arrivano i barbari, predatori predati, mossi dalla loro fame. Può essere che da questo incontro/scontro restino solo rovine, può essere che da queste rovine rinasca tra qualche secolo una nuova civiltà come accadde in Europa quasi 2 millenni fa. Il resto sono solo chiacchiere di cialtroni interessati al loro tornaconto, come quel pagliaccio tinto di biondo americano (ma ce ne sono pure tanti di Europei e pure a casa nostra), per illudere e rendere ancora più tragica la cosa, perché l'umanità non può reggere con questa distribuzione ingiusta e iniqua di ricchezza: non è discorso di carità, ma proprio di giustizia.
Tra gli Italiani ci sono persone egoiste e razziste come persone generose e disponibili all'accoglienza, ci sono delinquenti e onesti, scansafatiche e operosi proprio come tra ogni altro popolo, nei nostri geni e nelle nostre culture ci sono già i geni e le culture di tutto il mondo. Speriamo che questo ci aiuti a farcela, non per conservare quello che siamo e il nostro orto in cui vogliamo sentirci (come è giusto che sia), un po' al sicuro con il benessere che abbiamo conosciuto e che conosceremo inevitabilmente sempre meno, ma a cambiare per come volenti o nolenti comunque saremo costretti a cambiare incontrando gli altri che comunque arriveranno.
Attraversare il mondo, oggi è incomparabilmente più semplice rispetto al passato e anche inevitabile, pensare di chiudersi oggi può solo essere patetico.

verdeidea

#32
Non ho detto che non ci siano mai stati mescolamenti nella storia, ho detto che non c'è mai stato un mescolamento come quello che si vuole attuare oggi. Le civiltà sono morte sempre  in seguito alle massicce invasioni dalle quali non si è riusciti a difendersi; nel nostro caso pur avendo numerose possibilità di difenderci non lo facciamo per imbecillità ideologica di chi ci governa.  Non esiste la società multirazziale spontanea, non ne parliamo di quella multiculturale, è una aberrazione, è una società ingestibile ed infelice. Non è la povertà che sta muovendo queste masse di immigrati, non prendiamoci in giro. Gli africani che davvero muoiono di fame non li calcola nessuno, rimangono in Africa a morire di fame. Come ho già detto due post fa, se davvero fossimo giusti e caritatevoli la marea di soldi che si regalano per il business dei migranti si spendessero  direttamente in quei paesi si creerebbe lavoro  e crescita civile. Questa sarebbe stata carità!  In Africa i problemi ci sono sempre stati, come mai le invasioni sono nate solo da un decennio a questa parte? Semplice, perché è nato il business dei migranti. Nel mondo i soldi ci sono e vanno spesi anche per quei popoli, ma non è possibile rassegnarsi al fatto di essere letteralmente invasi da tutto il resto del mondo, questa è solo codardia da parte di chi la pensa così, null'altro. Personalmente mi auguro che arrivino le Destre, quelle vere, serie, non i pagliacci che abbiamo in Italia, e spero che arrivino presto, prima che l'Europa diventi un inferno da cui non sarà più possibile liberarci perché ci sarà una tale confusione di razze, ideologie, interessi in conflitto tra loro che sarà preferibile la morte che viverci. È pazzesco rassegnarsi facendo credere che sia quasi un destino, che sia inevitabile.

Credo che per ristabilire un equilibrio occorre che in tutta Europa spariscano le ideologie di sinistra, sono queste, oggi, il vero male, insieme al capitalismo mondialista. Praticamente stiamo ancora pagando le conseguenze della seconda guerra mondiale. Noi non abbiamo più il potere di difenderci, questa è la realtà. Mare Nostrum nacque apposta come punizione (io la chiamo per quello che è, punizione) da quando una nave militare italiana speronò una nave albanese causando la morte di non ricordo quanti albanesi. Allora volevamo difenderci dall'invasione albanese, ed era giusto volersi difendere, non avremmo oggi le tante bande di delinquentii e rapinatori albanesi che sguazzano nelle città e non avremmo un gran numero di prostitute albanesi per le strade anche in pieno giorno. Vi ricordo che la prostituzione di strada era scomparsa in Italia, oggi è tornata nella maniera più schifosa possibile grazie all'immigrazione, tant'è che alcuni vorrebbero riaprire le case di tolleranza che la legge Merlin eliminò con grande senso di civiltà. Stiamo già tornando indietro, stiamo già regredendo, purtroppo non ve ne accorgete nemmeno. Trovo assurdo che ci sia chi difende lo status quo.

maral

Citazione di: verdeidea il 16 Settembre 2016, 15:01:25 PM
Non ho detto che non ci siano mai stati mescolamenti nella storia, ho detto che non c'è mai stato un mescolamento come quello che si vuole attuare oggi. Le civiltà sono morte sempre  in seguito alle massicce invasioni dalle quali non si è riusciti a difendersi;
Tutte le civiltà muoiono sempre, che si pensi di isolarsi o no: muoiono per esaurimento di risorse e deterioramento dell'ambiente, muoiono per corruzione interna, stanchezza e fallimento economico, politico e sociale. Poi può esserci qualcuno che giunge dall'esterno per approfittarne e al crollo segue la fusione e nella fusione chi è arrivato dall'esterno porta nuove forze che fanno sorgere una nuova civiltà, finché anch'essa non decade e muore e qualcun altro arriva. In questi casi l'invasione segue il decadimento, non ne è la causa. Ci sono invece casi in cui le invasioni sono causa di una radicale scomparsa di una civiltà, in genere è accaduto quando noi Occidentali ne siamo stati protagonisti come invasori, ad esempio nelle Americhe, in Australia e in Africa. Accade quando la capacità tecnologica dell'invasore è molto superiore e sorretta da spinte propulsive verso l'espansione. Non mi pare che gli attuali migranti godano di questo vantaggio, ma la civiltà occidentale, pur avendo conquistato tecnicamente l'intero pianeta, è in uno stato di completa decadenza, dunque comunque saremo invasi dai poveri delle periferie del mondo che esigeranno che sia restituito quanto fu e viene loro sottratto, che sia pagato il prezzo della disperazione che continuiamo a causare a casa loro bombardandoli e giocando con il debito e le scommesse finanziarie. E' la disperazione e la povertà che muove quelle masse (esattamente come fu la disperazione e la povertà a muovere le masse dei migranti italiani, a milioni), ma è anche una grande speranza, una grande voglia di poter vivere. E la speranza è dei giovani, per questo sono soprattutto i giovani a muoversi con tutti i pregi e i difetti dei giovani, la loro prepotenza, la loro mancanza di rispetto. Noi siamo vecchi e il nostro mondo, ricchissimo rispetto al loro, ma sempre meno, è un mondo di vecchi, soprattutto di vecchi dentro, vecchi destinati a morire presto senza lasciare giovani al loro posto.
Solo un disperato può pensare di attraversare il deserto e il mare su barche marce e abusi di ogni genere, camminare a piedi per migliaia di chilometri da una frontiera all'altra, guardato con odio e sospetto, ma un disperato che ancora ha una grande speranza e una grande voglia di vivere.
Lo scontro etnico è certamente sempre assai problematico e devastante, la multietnicità non nasce spontanea, ma con il tempo accade: lo ripeto, è accaduta in Europa, è accaduta in Italia, noi siamo il risultato di un incontro di popoli violenti, con vite e tradizioni completamente diverse.
Forse possiamo provare di poter almeno un po' gestire la cosa che comunque accadrà, anche perché noi non sappiamo più vivere senza di loro che fanno i mestieri che noi non vogliamo più fare, compreso combattere sul terreno a casa loro di cui diamo la procura ai vari tiranni locali. La nostra ricchezza e la nostra vecchiaia ci ha reso imbelli, sempre più egoisti e dipendenti. 
Certo, è nato il business dei migranti, ma è un business che conviene anche alla stragrande maggioranza di  chi vive qui, al sicuro nella sua casetta mentre gestisce un'impresa edile o un terreno agricolo o una fabbrica, o semplicemente spera in una pensione o ha i suoi vecchi di cui non vuole e non può prendersi cura.
Cosa sarebbe questo paese senza immigrati? Se tutti gli immigrati sparissero domani? L'idea di isolarsi e barricarsi a casa propria nel mondo attuale poi è assurda quanto non lo è mai stata in tutta la storia umana e in tutta la storia umana ci sono state migrazioni di popoli che si sono comunque mescolati: quella multiculturalità che credi impossibile è già in da tempo in atto e cresce sempre di più.
Vogliamo rallentare i flussi? Smettiamo innanzitutto di sfruttarli a casa loro, di intervenire per sistemare ai posti di comando il tiranno che ci torna comodo, smettiamo di voler esportare la democrazia con tutta l'ipocrisia che l'accompagna, e soprattutto smettiamo di depredarli sistematicamente delle loro risorse. L'Africa fino agli anni 50 del secolo scorso era autosufficiente dal punto di vista alimentare, poi sono venute le grandi carestie grazie all'economia liberista e oggi, l'Africa , nonostante vi si muoia di fame, è costretta a esportare risorse alimentari nel mondo. Smettiamola soprattutto di prestare loro denaro, ce lo chiedono loro stessi, per poi vessarli e incatenarli con i meccanismi di un debito infinito. Sarebbe già qualcosa, ma è molto difficile e poi... ci conviene?   

 



verdeidea

#34
Certo che sei testardo, Maral. Gira e rigira ripetete le stesse cose come un mantra, come a voler convincere innanzitutto sé stessi.
Siete ancora talmente convinti che la vostra visione del mondo sia la verità assoluta che non considerate più nulla.  Aveva ragione un vecchio frate che conobbi molti anni fa, il quale quando qualcuno non riusciva proprio a capire determinati concetti dopo averli spiegati più volte, esclamava serio e irritato: "Ma hai la testa dura come i comunisti!"  All'epoca pensavo fosse solo una battuta per l'eterna antipatia tra comunisti e clero del tipo Don Camillo e Peppone; adesso invece mi rendo conto che non era una battuta messa lì per antipatia ideologica, ma è la verità.

Se le antiche Civiltà sono crollate pur lottando, per noi è diverso, molto diverso, la nostra situazione è molto differente da quelle accadute in passato.
Noi siamo consapevoli sia del passato che del presente. Siano tecnologicamente e culturalmente più avanzati delle altre cultura e abbiamo tutte le carte in regola affinché la nostra Civiltà duri ancora a lungo. Il mondo antico ce lo siamo lasciato alle spalle. Noi apparteniamo alla modernità, anzi al postmodernismo. Non credo che l'Occidente non abbia più nulla da offrire o insegnare, se così fosse sarebbe la fine per tutti semplicemente perché il mondo rimarrebbe nelle mani di chi è più sciagurato ed incosciente di noi.
Come ho già accennato, è l'ideologia di sinistra che, dopo il disastro della seconda guerra mondiale, è divenuta padrona incontrastata della politica italiana ed europea, ma dopo il crollo del Muro di Berlino è cascata tutta la struttura portante del pensiero comunista e della sinistra in generale; poi dopo i drastici cambiamenti della società ed i  nuovi problemi legati all'economia, il pensiero di sinistra non è più adatto a  fornire valide soluzioni così come non lo è più il cattolicesimo.
Siamo rimasti in crisi perché non abbiamo ancora trovato la strada giusta per la svolta decisiva. Ma per poter svoltare abbiamo bisogno di abbandonare la sinistra, il pensiero, la mentalità sinistroide, tutta la zavorra dei partiti e partitelli di sinistra.
Il Movimento Cinque Stelle è stato l'inizio, una timida scintilla, ma è ancora qualcosa di troppo debole per una svolta, anche perché tende sostanzialmente a sinistra e questo lo rende molto meno affidabile e convincente.

L'invasione segue il decadimento favorito dalle sinistre che, dopo aver ben distrutto le destre (ma grazie al cielo stanno rinascendo e spero non sia troppo tardi) sono tutte ormai in combutta con i poteri forti. E' una leggenda metropolitana, una falsità che può ingannare ancora i più ingenui il fatto che i poveri delle periferie del mondo debbano pretendere sia restituito quanto fu e viene loro sottratto, che sia pagato il prezzo della disperazione che continuiamo a causare a casa loro bombardandoli e giocando con il debito. No, noi non dobbiamo niente a nessuno, tutto quello che abbiamo ce lo siamo guadagnati. Anche noi abbiamo sofferto guerre di invasioni, bombardamenti,
guerre di indipendenza, lotte di classe, eccetera, e tutto quello che abbiamo ce lo siamo meritato, abbiamo lottato per ottenerlo.
Gli altri popoli non ne sono all'altezza. Basta considerare la scarsa dignità che hanno nel preferire di fuggire invece di lottare nei propri Paesi, o almeno avessero l'astuzia di migrare nei Paesi con maggiori possibilità di un reale inserimento.
L'Europa non è più in grado di accogliere e poter assicurare benessere a tutti. Una grossa fetta di questi clandestini rimarrà miserabile e saranno molto più disperati di quanto potrebbero essere nei loro paesi di origine. Non capiscono di essere anche loro delle pedine, un mezzo da sfruttare per lucrare su risorse economiche che prima o poi finiranno e saranno abbandonati allo stato brado. Le conseguenze saranno terribili per tutti i normali cittadini.
Come fate a rassegnarvi a questo?

Gli africani devono decidersi a diventare più coraggiosi, risoluti, furbi e uniti, magari usando anche capacità diplomatiche, per lottare a casa loro, cacciare lo straniero sfruttatore dei loro territori; li apprezzerei molto di più. Perché se arrivano in Occidente in massa, per quanta democrazia possano trovare, saranno sempre considerati diversi e ci saranno sempre episodi di razzismo nei loro confronti.


Ormai mancano i fondi per sostenere questa invasione atta e promossa essenzialmente per arricchire le tasche degli avidi e maledetti affaristi, inoltre si sta aggiungendo un altro disastro relativo ai clandestini e di cui i mass-media asserviti al potere non parlano, ci ritroviamo anche col grave problema dei minori stranieri non accompagnati, i quali sono un grosso peso non più sostenibile per i Comuni (con un dispendio di risorse economiche non indifferente) che si vedono costretti a togliere risorse importanti per il welfare autoctono. C'è un giro di sfruttamento e truffe anche su questo tema, pare che i più abili a sfruttare il nostro welfare siano gli albanesi che accompagnano i loro figli minori in Italia e li abbandonano conoscendo le leggi che tutelano i minori in questione. http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2016/29-settembre-2016/finti-abbandoni-ragazzini-forli-66-denunciati-240939506384.shtml


E' uno scandalo di cui nessun politicante si fa carico, tanto, grazie ai fessi buonisti tutto diventa sopportabile... almeno fin quando la corda non si spezza.
In pratica stiamo affondando lentamente ma nessuno si muove; troppi sfruttatori, anche nostrani, senza scrupoli. Maledetti! A questo punto come si fa ad avere paura di una dittatura? Non è quello che ci meriteremmo?

acquario69

Citazione di: verdeidea il 03 Ottobre 2016, 19:52:44 PM
E' uno scandalo di cui nessun politicante si fa carico, tanto, grazie ai fessi buonisti tutto diventa sopportabile... almeno fin quando la corda non si spezza.
In pratica stiamo affondando lentamente ma nessuno si muove; troppi sfruttatori, anche nostrani, senza scrupoli. Maledetti! A questo punto come si fa ad avere paura di una dittatura? Non è quello che ci meriteremmo?

leggevo nell'articolo che ho postato qui sotto..
 
http://www.ilcorrieredelleregioni.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9780:dallinvasione-migratoria-alla-guerra-civile&catid=114:civiltaoccidentale&Itemid=145

che in soli tre giorni sono sbarcati più di 10000 immigrati!....
questi sono incontestabilmente numeri apocalittici!

esattamente dieci anni fa mi domandavo cosa sarebbe diventata l'Italia dieci-quindici anni più tardi,cioè oggi;

http://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/9042-come-immaginate-litalia-fra-10-15-anni.html

ho trovato curioso e interessante leggerle dopo tutto questo tempo ma dalle vecchie risposte nessuno avrebbe ipotizzato nulla di simile.
..pero mancano ancora altri cinque anni da quella mia domanda..per avanzare nel frattempo altre ipotesi  :o  

Vittorio Sechi

Buon pomeriggio!
Mi sono appena iscritto.
Chiedo scusa in anticipo, non ho ancora avuto modo di completare la lettura di tutti i vari post susseguitisi nel corso del tempo, ne ho letto solo alcuni. Mi riservo, nel prosieguo, di ultimare la lettura ed intervenire sul merito del confronto. Non vi ruberò troppo tempo, il tanto che basta per presentarmi come un buonista, con la specificazione che, se l'aggettivo è sufficiente a disntinguermi dai pavidi che avversano il diverso, son ben felice di poterlo indossare senza alcna remora...

Grazie per l'attenzione e buon proseguimento

Vittorio Sechi

#37
Avevo intenzione di inserire un post. Ho rinunciato. Confesso, leggendo qualche intervento sono rimasto un po' frastornato, e mi chiedo, come si possano scrivere tante cose per dire poche cose e, fra l'altro, assai scontate e poco significative ed incidenti.
Mah!

acquario69

chi può dire di non essere frastornato di fronte a eventi del genere?
quanta confusione e quante forze che si oppongo in cattiva fede per far si che la matassa sia sempre più ingarbugliata e sia sempre più difficile estrapolare il vero dal falso? o peggio di invertirne i fattori?
e chi e' (o "cosa") che rema in questa direzione?..e che magari non sia pure qualcosa che viene scaturito anche da un modo di pensare sbagliato e che
abbiamo finito per introiettare in noi?

queste sono le domande che perlomeno mi pongo,e vabbe ci vuole pazienza..dopodiché per prima cosa bisogna risalire ai motivi che hanno causato tutto questo

ce un articolo di maurizio pallante che in tal senso e secondo me offre ottime riflessioni
http://mauriziopallante.it/2015/12/13/rompere-il-cerchio-crescita-migranti/

doxa

Guarda che strano ! In questi giorni del terremoto nel centro Italia i mass media si sono dimenticati di aggiornarci su quante migliaia di migranti non rifugiati stanno arrivando. Ma stanno venendo o sono fermi in Libia ? Questo dubbio mi assilla ! I loro procacciatori in Italia (italiani e non) hanno telefonato per invitarli ad una pausa ?

Anche papa Francesco sta subendo la catarsi migratoria ? Ieri durante il suo viaggio di ritorno dalla Svezia ha "corretto il tiro" sull'immigrazione selvaggia, inglobando all'approccio "umanitario" aspetti che in precedenza aveva taciuto, come la distinzione tra migrante economico e rifugiato politico. Il primo che s'illude o lo illudono di trovare il benessere in Europa, il secondo che fugge dalla guerra, perciò va accolto.

Poi ha parlato della "prudenza", virtù necessaria a chi governa (mi sembra manchi al ministro Alfano e a Renzi), perché se non si predispongono adeguati piani di accoglienza ed "integrazione", si finisce per creare dei ghetti, come sta avvenendo. Quei corpi ammucchiati fuori dalle stazioni o nei giardini pubblici sono inanimati o debbono essere considerate persone ? Come tali vanno rispettate, perciò aiutate nelle loro nazioni, se possibile. Non illuderle a farle giungere in Italia con la speranza di raggiungere altre nazioni europee al solo scopo di far guadagnare denaro alle cooperative catto-comuniste, agli albergatori in crisi di presenze, ai costruttori di case invendute.

Qualche saggio consigliere curiale sta forse facendo capire al pontefice che l'immigrazione selvaggia dall'Africa esaspera molta gente in Italia, in Europa, e causa smottamenti elettorali verso le destre estreme. Che poi è ciò che in questi due giorni in Svezia gli hanno spiegato diversi interlocutori preoccupati  dall'avanzata di un partito di estrema destra di radici neonaziste.

La Svezia, tradizionalmente accogliente, ha inziato a chiudere le proprie frontiere e fa bene. Quanto tempo si dovrà attendere in Italia ?

Non si tratta di "paura del migrante". Non fanno paura. Sono troppi. Ci sono troppi africani in giro senza far nulla tutto il giorno. Hanno vitto, alloggio, vestiario gratuito. Se possibile viaggiano gratis sui mezzi di pubblico trasporto e se ne ridono di noi.

Jacopus, autore di questo topic, quando pensi che i migranti economici clandestini torneranno nelle loro nazioni in Africa ?

Verdeidea, dammi il conforto della tua opinione.

verdeidea

#40
Come non essere d'accordo con chi ragiona, cioè con te, Altamarea, e con Acquario?
A quanto hai già scritto tu, posso aggiungere per esempio, a proposito di Jacopus che sosteneva, nella sua malafede, che gli immigrati ci servono poiché gli italiani non fanno più figli; beh, è smentita anche quest'altra balla tanto cara agli incoscienti buonisti; dagli ultimi dati Istat si rileva che nemmeno gli immigrati fanno più figli secondo una tendenza che c'è almeno dal 2008. Il calo delle nascite è dovuto essenzialmente, a mio modesto parere, più che a problemi economici, al tipo di società che abbiamo costruito, ed in questo mi riallaccio all'articolo riportato da Acquario nel suo ultimo post.

Ma vedo che un altro buonista è atterrato su questo forum, un altro che, o fa parte degli ingranaggi del sistema dello sfruttamento dei clandestini, oppure si crede intelligentone dandosi un'aria da snob, scrivendo belle parole, ad effetto, ma che in sostanza dice sole caxxate.

Citazione di: Vittorio Sechi il 29 Ottobre 2016, 16:09:39 PMil tanto che basta per presentarmi come un buonista, con la specificazione che, se l'aggettivo è sufficiente a disntinguermi dai pavidi che avversano il diverso...

Io disprezzo al massimo grado i buonisti perché c'è falsità in ognuno di loro. L'aggettivo dispregiativo distingue i falsi e gli ipocriti, tutti coloro che per ideologia o per interessi fingono di non vedere il disastro della realtà e cercano di fare leva sui sentimenti del popolino. Quindi "pavidi" un corno.... "Che avversano il diverso"? Il diverso?
Tipica risposta semplicistica, falsa e tendenziosa da... buonista, appunto.

Che ci vuoi fare, Acquario, dobbiamo sopportare anche quest'altro radical-schic? Ma la nostra pazienza sta per finire...
Oltre ad essere clandestini gli immigrati attuali sono i nuovi deportati: http://www.lettera43.it/firme/basta-retorica-i-migranti-sono-i-nuovi-deportati_43675259973.htm

acquario69

Citazione di: verdeidea il 06 Novembre 2016, 21:47:05 PM
Come non essere d'accordo con chi ragiona, cioè con te, Altamarea, e con Acquario?
A quanto hai già scritto tu, posso aggiungere per esempio, a proposito di Jacopus che sosteneva, nella sua malafede, che gli immigrati ci servono poiché gli italiani non fanno più figli; beh, è smentita anche quest'altra balla tanto cara agli incoscienti buonisti; dagli ultimi dati Istat si rileva che nemmeno gli immigrati fanno più figli secondo una tendenza che c'è almeno dal 2008. Il calo delle nascite è dovuto essenzialmente, a mio modesto parere, più che a problemi economici, al tipo di società che abbiamo costruito, ed in questo mi riallaccio all'articolo riportato da Acquario nel suo ultimo post.

Ma vedo che un altro buonista è atterrato su questo forum, un altro che, o fa parte degli ingranaggi del sistema dello sfruttamento dei clandestini, oppure si crede intelligentone dandosi un'aria da snob, scrivendo belle parole, ad effetto, ma che in sostanza dice sole caxxate.


 Ma la nostra pazienza sta per finire...

be mi hai letto nel pensiero,in effetti,quando ti accorgi che ormai quasi tutti remano in direzione contraria all'evidenza di pazienza ne rimane sempre meno anche perché arrivi a chiederti se ne vale ancora la pena.

si appunto come spiega bene l'articolo il vero problema,da cui derivano anche tutti gli altri (e non solo migratori) e' il tipo di società che abbiamo costruito,ma che e' basata a sua volta dalla visione materialista-individualista e percio sempre più limitata e ristretta...chiaro che poi si arriva a un punto in cui le cose non si riesce nemmeno più a "vederle" (talmente sono rimpicciolite) se non nell'unica maniera rimasta,narcisistica e percio' deformante.

probabilmente e almeno per come la vedo io e' pure il "normale" epilogo di un umanità che ha girato le spalle a Dio ed e' ovviamente diventato pazzo..(e suicida) e non e' tanto una questione religiosa ma appunto più semplicemente di "visione".

maral

Pallante ha perfettamente ragione nell'individuazione delle cause economiche che determinano il fenomeno migratorio. Ma questo implica che sono le cause che vanno affrontate e non gli effetti e sulla volontà/capacità di affrontare queste cause restano molti dubbi. E' davvero possibile il ritorno a un'economia di sussistenza dall'economia di mercato senza che questo si riduca ad alcuni fenomeni del tutto marginali che possono sussistere in virtù dell'economia di mercato che li usa?
E' assurdo scagliarsi contro i migranti che, come dice Pallante, sono in realtà i meri effetti di un panorama economico globale nato e costruito in Occidente, basato sulla schiavitù disponibile e volontaria, ancora più assurdo suddividere tra migranti politici e migranti economici, ancora più assurdo pensare che le cose si risolvano con i muri (per cui se chi non li vuole è tacciato di essere ipocrita, chi li vuole è semplicemente idiota), ma quali speranze può mai avere la "decrescita felice" pur individuando le cause giuste, se non affronta politicamente e a fondo la domanda sulla sua effettiva perseguibilità? Non basta certo raccontarci che il tale si è messo a coltivare cavolfiori nel suo orto per dimostrare la fattibilità dell'economia di sussistenza in un mondo intriso e dominato da quella di mercato.
Il nostro mondo, i nostri modi di esistenza e noi stessi sono davvero disponibili a una decrescita? Sappiamo cosa significa rispetto all'economia di mercato che ci ha allevati e cresciuti, che ancor più intensamente alleva e cresce i nostri figli, oltre a vagheggiare la sua immagine ideal utopistica?

acquario69

io credo che anche se non si e' disponibili ad una decrescita,arriverà un momento -forse nemmeno tanto lontano- che non avremo più scelta e non ci saranno alternative..meglio percio cominciare a pensarci sin da ora.
certo il punto in cui siamo arrivati fa venire il dubbio se ne vale ancora la pena,se non sia già troppo tardi e allora viene più facile dire a se stessi (magari per chi ne ha ancora una qualche possibilità) di continuare nel nostro modello di vita..nella speranza che faremo pure in tempo a morire,prima che ci crolli tutto addosso ..e buonanotte al secchio per le generazioni a venire.
e già quest'ultima mi sembra un evidente follia

pero intanto cominciamo pure a chiederci se effettivamente proseguire in questa direzione non sia innanzitutto qualcosa che non ci fa stare bene oggi stesso e a noi in prima persona!

cio che a mio avviso va cambiato non e' tanto il fatto di rinunciare alle presunte comodità in senso lato eccc ma di capire che sono proprio queste che non ci consentono più una vita sana ed in armonia e che sono veri e propri ostacoli alla nostra libertà...un armonia che va inquadrata nel senso più ampio possibile,cosmico ed universale del termine (e lo so che questi sono termini ritenuti - a torto - obsoleti o magari mere e sterili fantasie)..ma non siamo separati,tutto e' strettamente collegato,ma ci e' venuta meno la sensibilità per arrivare a "vederlo"..cosa questa che non era affatto estranea ai nostri antenati che ci hanno preceduto.

maral a me sembra inequivocabile il fatto che le ultimissime generazioni (noi compresi) siano quelle che più dipendendo in assoluto da tutto e che non si era mai verificato prima..siamo scollegati quasi completamente dal reale e dalla realtà e questo va a braccetto con la parallela trasformazione del mondo che ci circonda e che diventa a sua volta un luogo sempre più brutto ed inospitale in cui vivere.. la nostra e' la cultura della morte non della vita! 

con l'occasione,inserisco pure quest'articolo qui sotto...e' molto interessante anche da un altro punto di vista,pur sempre inerente a cio che ho appena accennato
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36076

..che ci piaccia o no bisogna "tornare indietro" (notare le virgolette)...ma tornare indietro infatti non significa affatto regredire ma ben altro.

non centra niente secondo me,non ce un andare avanti o indietro,sempre falsamente proiettati su una qualche direzione a noi "esterna"...chiaro,siamo talmente usciti dal nostro nucleo che per alcuni forse non e' nemmeno più immaginabile,ma non e' un utopia capire che il mondo esterno e' l'esatta proiezione di cio che e' interno.

cvc

#44
L'articolo di Caperna è una buona disamina della situazione attuale. Però, pensiamoci bene, noi stiamo condannando gli orizzonti della società della tecnica, e lo stiamo facendo discutendo con identità virtuali, in un luogo virtuale, linkando articoli o video, consultando enciclopedie multimediali. Acquario dice che che il mondo esterno è un riflesso di quello interno, ma è vero anche il contrario. Nel momento in cui critichiamo l'empietà della tecnica, continuiamo a servircene, a dedicarle gran parte del nostro tempo. Cerchiamo di uscire da una buca tirandoci per il colletto. Lanciamo anatemi alla civiltà della tecnica, non gettando alle ortiche Smartphone e pc, ma continuando ad usarli. In definitiva è il principio di necessità che ci guida. Anche condannando questa realtà, la necessità ci impone di usare i mezzi più efficienti per farlo. Ma è quella stessa necessità che quando la decrescita non sarà più un'opzione ma appunto una necessità (magari faremo appunto in tempo a morire prima), allora fra necessità ed efficienza non ci sarà nemmeno confronto. Ma ancora non avvertiamo la necessità. Come per i migranti, finché la situazione non congestiona, si continua a sottovalutarla. Ma non basterebbe il buon vecchio metodo bastone e carota? Cioè accogliere a braccia aperta i virtuosi e a calci nel sedere i delinquenti.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

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