Migranti: lavandini e vasi comunicanti!

Aperto da Eutidemo, 19 Dicembre 2019, 13:43:09 PM

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Ipazia

E' un teorema quello di Eutidemo di cui abbiamo già parlato altrove. Fissare le premesse che confermano aprioristicamente il risultato bypassando i tanti non sequitur non è accettabile minacciando fantomatici OT. Pertanto ribadisco le obiezioni già formulate:

1) Non è detto che con le ONG arrivino meno criminali che con altri mezzi. Arrivano senza documenti e ci raccontano tutte le storie dell'orso che vogliono incluso il paese di provenienza e le vicissitudini nei "lager libici" e nei canotti dove si sono fiondati mica attraverso i vagoni bestiame coatti della Germania nazista. Essendo impossibili gli accertamenti e i rimpatrii, finiscono col restare qua e darsi alla macchia anche se sbarcati da navi ONG;

2) Al contrario delle barchette faidatè, le ONG sono organizzate per traghettare mooolti più clandestini e questo annulla ogni eventuale vantaggio nella peraltro improbabile identificabilità e controllabilità di chi sbarca; Col disvalore aggiunto di aumentare, al crescere del numero dei clandestini, la nostra capacità di gestire l'emergenza anche solo in termini di centri di accoglienza e sorveglianza del territorio da clandestini ingestibili e spesso criminali, pure organizzati (come non ci bastassero le nostre mafie).

3) Altrettanto sbagliato è ritenere che non si possa fermare l'immigrazione clandestina con mezzi drastici. Australia e USA lo fanno. La drasticità dell'intervento antinvasione è auspicabile nella m.i.c. disincentiva le partenze di tipo clandestino (il calo dall'era Renzi a quella Minniti-Salvini non è opera dello Spirito Santo: ma si può fare molto di più) dai paesi di provenienza che devono così, chiuso il rubinetto, cominciare a rimboccarsi le maniche, a partire da una procreazione responsabile con la loro capacità di sostentamento fino ad arrivare a livelli migratori compatibili col resto del mondo. Nel frattempo l'intervento umanitario più auspicabile è il supporto gratuito a pratiche ed educazione contraccettive di massa.

4) Se non lo fanno, che decida la divina provvidenza. Quella del cittadino italiano ha già dato. Dell'UE non parlo perchè il problema è tutto nostro e dei greci. Francia,  Spagna e umanitari nordeuropei fanno filantropia solo coi porti e il tesoro italiani. Così come Malta, che ben più dell'Italia ha imparato a difendersi dall'invasione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao Ipazia :)
Mi pare che, quanto a "petizioni di principio", la campionessa sul FORUM sei indubbiamente tu; ed infatti, se non precisi quali siano le mie "premesse" che confermano "aprioristicamente" il mio risultato logico "bypassando" i tanti "non sequitur", è come se non avessi detto assolutamente NIENTE!
Te ne rendi conto? ;D
Per il resto:

1)
Ovviamente non è detto che con le ONG non arrivi alcun criminale sotto mentite spoglie; io non ho mai affermato una cosa del genere.
Tuttavia:
a)
E' ovvio, per chi abbia un minimo di buon senso e non sia in malafede, che la maggior parte dei criminali (specie quelli gestiti dai "trafficanti mafiosi di carne umana") non vogliono assolutamente essere accolti e monitorati nei porti, perchè non interessa loro affatto di ottenere il riconoscimento di rifugiati, ma (in quanto gestiti da organizzazioni criminali) intendono filtrare clandestinamente sulle nostre coste non sorvegliate:
- per essere destinati al lavoro nero in agricoltura;
- per essere destinati alla prostituzione, allo spaccio di droga, e ad altre attività criminali.
Che poi arrivi qualche criminale anche in porto, con le ONG, nessuno lo mette in dubbio; ma che la maggior parte dei criminali preferisca "bypassare" i porti per sbarcare sulle coste dove nessuno rompe loro le scatole, non è una affermazione gratuita, bensì una mera deduzione di carattere razionale.
b)
In ogni caso, in base agli arresti effettuati dalla polizia per i reati di cui sopra (e, mi sembra, anche in base alle conseguenti sentenze di condanna), tale deduzione è confermata anche dai fatti.

2)
Quanto ai "lager libici", chi, al riguardo, si è astenuto dall'informarsi adeguatamente, farebbe meglio a vergognarsi e a tacere. >:(
https://www.avvenire.it/c/attualita/Documents/n1803952.pdf

3)
Non è affatto vero che sono impossibili gli accertamenti e i rimpatrii, almeno per chi sbarca nei porti e viene sottoposto al vaglio delle autorità competenti; tanto è vero che, ad ottobre 2019, sono sbarcati in Italia circa 379 tunisini, dei quali sono stati già rimpatriati dalla Lamorgese 138 che unitamente ai 105 sbarcati in precedenza porta il numero di rimpatri in Tunisia a 243 unità, pari ad una percentuale del 60 per cento degli sbarcati dello stesso mese.
Rimpatri di tale entità e rapidità, non si erano mai visti sinora: nè ai tempi di Renzi, nè a quelli di Gentiloni nè a quelli di Salvini.

4)
Quelli, che pur essendo arrivati nei porti finiscono col darsi alla macchia anche se sbarcati da navi ONG, sono soprattutto quei migranti che, col de(cretino) (in)sicurezza UNO, Salvini ha estromesso dai Centri di Accoglienza, spingendoli LUI, alla macchia e a delinquere.

5)
Quanto al fatto che le ONG sono organizzate per traghettare molti più clandestini e questo annulla ogni eventuale vantaggio nella peraltro improbabile identificabilità e controllabilità di chi sbarca, questa costituisce una affermazione assolutamente insensata e paralogistica; ed infatti, pochi o tanti che essi siano:
- i migranti sbarcati dalle ONG sono comunque sottoposti ad un controllo (più o meno difficoltoso);
- i migranti sbarcati sulle coste, invece, non sono sottoposti a NESSUN controllo.
Non ci vuole un genio per capire quale delle due cose sia più pericolosa.

6)
Quanto "...al disvalore aggiunto di aumentare, al crescere del numero dei clandestini, la nostra capacità di gestirli", per il principio dei vasi comunicanti, non c'è dubbio che, almeno in parte, al "crescere" del numero dei clandestini "monitorati" che finalmente hanno di nuovo accesso ai porti, fa da contrappeso il "diminuire" di quelli "non monitorati".
I quali, come sopra detto, sono comunque i più pericolosi, proprio perchè non abbiamo la possibilità di gestirli e di controllarli.
Secondo me, è semplicemente RIDICOLO sostenere che lasciare allo stato brado i migranti "non monitorati", sia una cosa preferibile alla difficoltà crescente dovuta alla necessità di gestire i migranti monitorati, molti dei quali ormai tornano ad accedere ai porti, invece che alle campagne; tanto più che il ricollocamento in Europa di questi ultimi, è quasi quintuplicato rispetto ai tempi del "sequestratore" Salvini, che si illudeva di poterli ricollocare in Europa a forza di ignobili ricatti!

4)
Quanto a ritenere che non si possa fermare l'immigrazione clandestina con mezzi drastici, io non l'ho mai messo in dubbio; è solo una questione etica!
Messa da parte quest'ultima, tecnicamente, basterebbe silurare i barconi e le navi delle ONG, e poi mitragliare i superstiti; non c'è dubbio alcuno che, in tal modo,  l'immigrazione clandestina sarebbe drasticamente arrestata.
Mi rendo conto, però, che, effettivamente, lasciarli affogare per conto loro, non consentendo il soccorso delle ONG, o rinchiuderli nei lager facendo finta che si tratti di alberghi a 5 STELLE, può farci IPOCRITAMENTE sentire meno colpevoli; ma, personalmente, io provo un profondo disgusto morale per chi la pensa così, il che mi rende molto penoso anche starci a discutere!
Però, al riguardo si tratta solo di "umanità" e "scelte morali" personali, per cui, in effetti, ciascuno può acconciarsi come meglio crede con la sua coscienza; e nessuno ha il diritto di giudicare un altro.
Se provo disgusto, non è un giudizio...è solo un problema mio!
Quanto al "disincentivo" (che, secondo me funziona meno di quanto si pensi, visto che c'è gente che si vende gli organi pur di venire qui), io sono del parere che usare gli annegati e i reclusi come "deterrente" per spaventare gli altri, è egualmente IGNOBILE; ed infatti, come sosteneva Kant, io penso che "l'uomo deve essere sempre considerato un FINE, e mai un MEZZO".
Però, come ho detto sopra, si tratta pur sempre di mere opinioni personali (mie e di Kant), non dimostrabili nè scientificamente nè razionalmente!

5)
Quanto alla "procreazione responsabile", invece, sono d'accordo con te: però bisognerebbe cominciare ad applicarla a cominciare dalle madri degli imbecilli, che, purtroppo, sono sempre incinte. ;D

6)
Quanto  ad arrivare a "livelli compatibili col resto del mondo", sarebbe meglio di no, perchè, tra le nazioni più importanti, noi siamo tra quelli che ne hanno in carico di meno; per cui non vorrei che ce ne mandassero altri, per pareggiare i conti con loro. :(


7)
Per cui, in effetti, il cittadino italiano "ha dato" molto meno di UK, Germania e Francia, sebbene lì risiedano stranieri di data più antica; il che, però, come si vede dai telegiornali, non ha certo alleviato le loro problematiche, che, anzi, per certi aspetti, sono anche peggiori delle nostre!

Un saluto! :)

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 20 Dicembre 2019, 16:14:55 PM
Ciao Ipazia :)
Mi pare che, quanto a "petizioni di principio", la campionessa sul FORUM sei indubbiamente tu; ed infatti, se non precisi quali siano le mie "premesse" che confermano "aprioristicamente" il mio risultato logico "bypassando" i tanti "non sequitur", è come se non avessi detto assolutamente NIENTE!
Te ne rendi conto? ;D
Per il resto:

1)
Ovviamente non è detto che con le ONG non arrivi alcun criminale sotto mentite spoglie; io non ho mai affermato una cosa del genere.
Tuttavia:
a)
E' ovvio, per chi abbia un minimo di buon senso e non sia in malafede, che la maggior parte dei criminali (specie quelli gestiti dai "trafficanti mafiosi di carne umana") non vogliono assolutamente essere accolti e monitorati nei porti, perchè non interessa loro affatto di ottenere il riconoscimento di rifugiati, ma (in quanto gestiti da organizzazioni criminali) intendono filtrare clandestinamente sulle nostre coste non sorvegliate:
- per essere destinati al lavoro nero in agricoltura;
- per essere destinati alla prostituzione, allo spaccio di droga, e ad altre attività criminali.
Che poi arrivi qualche criminale anche in porto, con le ONG, nessuno lo mette in dubbio; ma che la maggior parte dei criminali preferisca "bypassare" i porti per sbarcare sulle coste dove nessuno rompe loro le scatole, non è una affermazione gratuita, bensì una mera deduzione di carattere razionale.
b)
In ogni caso, in base agli arresti effettuati dalla polizia per i reati di cui sopra (e, mi sembra, anche in base alle conseguenti sentenze di condanna), tale deduzione è confermata anche dai fatti.

Falso. I fatti confermano che i criminali (assassini, stupratori, spacciatori, ladri, sfruttatori) sono in gran parte richiedenti asilo. Con le ONG arrivano in Italia di lusso, dichiarando generalità che neppure la CIA o il Mossad potrebbero collegare ai loro trascorsi criminali. Vengono pure con altri mezzi, ma appena li beccano l'ONG di turno e la manomorta che li ha preceduti sono già pronti con i moduli per la richiesta d'asilo.

Riguardo allo sfruttamento, umanitario o inumanitario, dei clandestini, esso spiega pure perchè la lobby immigrazionista europea sia così forte su una materia che vede l'Europa totalmente in perdita. Con un surplus di italico autolesionistico zelo, "razionalmente deducibile" dalla propensione locale al malaffare.

Citazione2)
Quanto ai "lager libici", chi, al riguardo, si è astenuto dall'informarsi adeguatamente, farebbe meglio a vergognarsi e a tacere. >:(
https://www.avvenire.it/c/attualita/Documents/n1803952.pdf

Nessuno ce li porta nei "lager libici". Ci vanno con le loro gambe e pagano pure per andarci. La Libia, grazie alla NATO, è diventata un porto franco per l'emigrazione clandestina e le ONG chiudono il cerchio ermeneutico che anche un bambino saprebbe disvelare.

Citazione3)
Non è affatto vero che sono impossibili gli accertamenti e i rimpatrii, almeno per chi sbarca nei porti e viene sottoposto al vaglio delle autorità competenti; tanto è vero che, ad ottobre 2019, sono sbarcati in Italia circa 379 tunisini, dei quali sono stati già rimpatriati dalla Lamorgese 138 che unitamente ai 105 sbarcati in precedenza porta il numero di rimpatri in Tunisia a 243 unità, pari ad una percentuale del 60 per cento degli sbarcati dello stesso mese.
Rimpatri di tale entità e rapidità, non si erano mai visti sinora: nè ai tempi di Renzi, nè a quelli di Gentiloni nè a quelli di Salvini.

Tunisia  ;D vuoi vincere facile. I Tunisini non vengono di certo con le ONG. Africani sì, ma mica fessi. Come non sono fessi i subsahariani che sapendo l'impossibilità del rimpatrio invece con le ONG traghettano allegramente.

Citazione4)
Quelli, che pur essendo arrivati nei porti finiscono col darsi alla macchia anche se sbarcati da navi ONG, sono soprattutto quei migranti che, col de(cretino) (in)sicurezza UNO, Salvini ha estromesso dai Centri di Accoglienza, spingendoli LUI, alla macchia e a delinquere.

Almeno si mantengono da soli. E la fase due sarà costringerli a rimpatriare o migrare nell'Europa "umanitaria". Se poi qualcuno trova un lavoro regolare il problema si risolve. Mica siamo xenofobi. Solo parassitofobi.

Citazione5)
Quanto al fatto che le ONG sono organizzate per traghettare molti più clandestini e questo annulla ogni eventuale vantaggio nella peraltro improbabile identificabilità e controllabilità di chi sbarca, questa costituisce una affermazione assolutamente insensata e paralogistica; ed infatti, pochi o tanti che essi siano:
- i migranti sbarcati dalle ONG sono comunque sottoposti ad un controllo (più o meno difficoltoso);
- i migranti sbarcati sulle coste, invece, non sono sottoposti a NESSUN controllo.
Non ci vuole un genio per capire quale delle due cose sia più pericolosa.

Non serve un genio, ma basta un minimo di informazione per scoprire che non c'è nessuna differenza tra le due situazioni visto che essendo senza documenti ci raccontano tutte le bufale che vogliono. Controlliamo nomi e cittadinanze false o comunque inutili perchè tanto non se li ripiglia nessuno sotto il Sahara

Citazione6)
Quanto "...al disvalore aggiunto di aumentare, al crescere del numero dei clandestini, la nostra capacità di gestirli", per il principio dei vasi comunicanti, non c'è dubbio che, almeno in parte, al "crescere" del numero dei clandestini "monitorati" che finalmente hanno di nuovo accesso ai porti, fa da contrappeso il "diminuire" di quelli "non monitorati".
I quali, come sopra detto, sono comunque i più pericolosi, proprio perchè non abbiamo la possibilità di gestirli e di controllarli.
Secondo me, è semplicemente RIDICOLO sostenere che lasciare allo stato brado i migranti "non monitorati", sia una cosa preferibile alla difficoltà crescente dovuta alla necessità di gestire i migranti monitorati, molti dei quali ormai tornano ad accedere ai porti, invece che alle campagne; tanto più che il ricollocamento in Europa di questi ultimi, è quasi quintuplicato rispetto ai tempi del "sequestratore" Salvini, che si illudeva di poterli ricollocare in Europa a forza di ignobili ricatti!

Per quel poco che riusciamo a ricollocare, al netto delle bufale governative sul ricollocamento, sono proprio gli "ignobili ricatti" dell'Infâme che hanno spalancato le orecchie, fino allora ermeticamente chiuse, dell'Europa. Ora se ne raccolgono i precari, e sub judice, risultati.

Citazione4)
Quanto a ritenere che non si possa fermare l'immigrazione clandestina con mezzi drastici, io non l'ho mai messo in dubbio; è solo una questione etica!
Messa da parte quest'ultima, tecnicamente, basterebbe silurare i barconi e le navi delle ONG, e poi mitragliare i superstiti; non c'è dubbio alcuno che, in tal modo,  l'immigrazione clandestina sarebbe drasticamente arrestata.
Mi rendo conto, però, che, effettivamente, lasciarli affogare per conto loro, non consentendo il soccorso delle ONG, o rinchiuderli nei lager facendo finta che si tratti di alberghi a 5 STELLE, può farci IPOCRITAMENTE sentire meno colpevoli; ma, personalmente, io provo un profondo disgusto morale per chi la pensa così, il che mi rende molto penoso anche starci a discutere!

Ma no, che ci vuole a stabilizzare la Libia e umanizzare i campi per il tempo necessario a rimpatriare i clandestini spiegando loro che "non si emigra così" ? Molto meno che portare morte e distruzione in Siria e Libia. Forza NATO, che ce la puoi fare.

CitazionePerò, al riguardo si tratta solo di "umanità" e "scelte morali" personali, per cui, in effetti, ciascuno può acconciarsi come meglio crede con la sua coscienza; e nessuno ha il diritto di giudicare un altro.
Se provo disgusto, non è un giudizio...è solo un problema mio!
Quanto al "disincentivo" (che, secondo me funziona meno di quanto si pensi, visto che c'è gente che si vende gli organi pur di venire qui), io sono del parere che usare gli annegati e i reclusi come "deterrente" per spaventare gli altri, è egualmente IGNOBILE; ed infatti, come sosteneva Kant, io penso che "l'uomo deve essere sempre considerato un FINE, e mai un MEZZO".
Però, come ho detto sopra, si tratta pur sempre di mere opinioni personali (mie e di Kant), non dimostrabili nè scientificamente nè razionalmente!

Forza NATO. Tappa il bubbone libico che hai prodotto e insegna agli africani a migrare legalmente. E chi pensa che "l'uomo sia un fine ma non un mezzo" si prenda tutti i "fini" che vuole. A sue spese e responsabilità. Valorizzandone i talenti. Vorremo mica trattare gli africani come minus habens sempre bisognosi di assistenza: sarebbe razzismo.

Citazione5)
Quanto alla "procreazione responsabile", invece, sono d'accordo con te: però bisognerebbe cominciare ad applicarla a cominciare dalle madri degli imbecilli, che, purtroppo, sono sempre incinte. ;D

Basterebbe che di imbecille ne nascesse 1 per madre e li si potrebbe pure sopportare. Anche economicamente: 6-7 sono decisamente troppi anche per il paese dei balocchi, non solo per l'Africa e l'Asia.

Citazione6)
Quanto  ad arrivare a "livelli compatibili col resto del mondo", sarebbe meglio di no, perchè, tra le nazioni più importanti, noi siamo tra quelli che ne hanno in carico di meno; per cui non vorrei che ce ne mandassero altri, per pareggiare i conti con loro. :(

7)
Per cui, in effetti, il cittadino italiano "ha dato" molto meno di UK, Germania e Francia, sebbene lì risiedano stranieri di data più antica; il che, però, come si vede dai telegiornali, non ha certo alleviato le loro problematiche, che, anzi, per certi aspetti, sono anche peggiori delle nostre!

Finchè tesori e debiti sono sovrani, sovrana viene ad essere pure la generosità. La quale ha compatibilità economiche e civili più limitate della provvidenza divina.

Citazione
Un saluto! :)
Contraccambio! :)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Ipazia. In altri settori del forum sei il top, ma sui migranti ti perdi.

CitazioneFalso. I fatti confermano che i criminali
Quali fatti. Sei pregata di inserire dati, altrimenti i cosiddetti fatti non sono fatti ma illazioni e congetture.

CitazioneRiguardo allo sfruttamento, umanitario o inumanitario, dei clandestini, esso spiega pure perchè la lobby immigrazionista europea sia così forte su una materia che vede l'Europa totalmente in perdita.

Ovvero? Si può interpretare come: lo sfruttamento rende così tanto che la supposta lobby ne trae un vantaggio così vasto da essere "così forte". Bisogna spiegare seriamente, non in modo paranoico, qual'è questa lobby (possibilmente senza citare Soros) e come essa è connessa con lo sfruttamento del fenomeno migratorio (che purtroppo esiste).

CitazioneNessuno ce li porta nei "lager libici".
Accidenti per una marxista è una affermazione forte. Ti consiglio di rileggere il capitale e capire chi è lo sfruttato e chi lo sfruttatore. Questo mi sembra marxismo in salsa individualista o alla "marchese del Grillo".

CitazioneTunisia   vuoi vincere facile. 
La Tunisia era una vittoria facile anche per Salvini, se è per questo, ma pare che l'attuale ministro senza fanfare da sciacallo, sia più efficiente.

CitazioneAlmeno si mantengono da soli. E la fase due sarà costringerli a rimpatriare o migrare nell'Europa "umanitaria". Se poi qualcuno trova un lavoro regolare il problema si risolve. Mica siamo xenofobi. Solo parassitofobi.
Sempre marxismo alla "marchese del Grillo". Bene,. Non te la spiego. Spero che ci arrivi da sola.

CitazioneNon serve un genio, ma basta un minimo di informazione per scoprire che non c'è nessuna differenza tra le due situazioni visto che essendo senza documenti ci raccontano tutte le bufale che vogliono. Controlliamo nomi e cittadinanze false o comunque inutili perchè tanto non se li ripiglia nessuno sotto il Sahara
Ti manca l'empatia Ipazia, a te come a ormai la maggioranza degli autoctoni della "Festung Europa". Inoltre anche se in parte è vero quello che dici, non è del tutto così, perchè ci sono controlli oggettivi come le impronte digitali, che una volta prese sono quelle e le bufale si scoprono. Se una persona presenta un passaporto, sarà sempre collegato a quel passaporto e a quella nazionalità. Esistono i mediatori culturali che sono in grado di smascherare molte bufale.

CitazionePer quel poco che riusciamo a ricollocare, al netto delle bufale governative sul ricollocamento, sono proprio gli "ignobili ricatti" dell'Infâme che hanno spalancato le orecchie, fino allora ermeticamente chiuse, dell'Europa. Ora se ne raccolgono i precari, e sub judice, risultati.
Su questo hai perfettamente ragione, e mi permette di dire che le istituzioni europee hanno una moralità simile a quella dei delinquenti, che si fermano solo se sono costretti.

CitazioneMa no, che ci vuole a stabilizzare la Libia e umanizzare i campi per il tempo necessario a rimpatriare i clandestini spiegando loro che "non si emigra così" ? Molto meno che portare morte e distruzione in Siria e Libia. Forza NATO, che ce la puoi fare.
Anche qui hai perfettamente ragione, ma chi ci rimette non sono i colpevoli, comodamente seduti su poltrone in pelle (umana?), ma i reietti, quelli che non hanno nulla da perdere, quelli che anche se fanno i criminali, lo fanno perchè non hanno alternative, a differenza di banchieri, politici e ndranghetisti nostrani.

CitazioneFinchè tesori e debiti sono sovrani, sovrana viene ad essere pure la generosità. La quale ha compatibilità economiche e civili più limitate della provvidenza divina.
E no. La sovranità italiana è limitata già da un pezzo. E la compatibilità in Italia sarebbe elevatissima. Basterebbe che gli evasori, che sono criminali alla stessa stregua di un rapinatore che eventualmente mi potrebbe rapinare per strada, pagassero le tasse. In Italia si evadono 110 miliardi di euro all'anno. Il famoso reddito di cittadinanza, così oneroso ne costa 2-3. Pensa quante belle cose, ogni anno si potrebbero fare, oltre a ripagare il debito pubblico, con quei 110 miliardi. Ma si sà, il marchese del Grillo è il vero Super-Io dell'italiano medio.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve Eutidemo. Che la prossima invasione terzomondista possa - su scala storico-planetaria - essere considerata una meritata pena di contrappasso per il Primo Mondo, posso anche essere d'accordo con te.

Ma lasciamo perdere sia lo sfruttamento colonialista di altrui risorse (se il Terzo Mondo non avesse mai inciampato nell'egoismo colonizzatore europeo oggi semplicemente vivrebbe di caccia, raccolta, allevamento di caprini, terrazzamenti risicoli, capitribù e maharajah....anche se circondato dalle "sue" magnifiche quanto PERFETTAMENTE IGNOTE E TRASCURATE risorse")..............................sia Mussolini (perfetto prototipo di una certa italianità di successo).............che la beffa rappresentata da un Impero da straccioni (visto che abbiamo dovuto "accontentarci" degli AVANZI DEI VERI COLONIALISTI) il quale ci è costato - anche solo economicamente - assai più di quanto di ci ha permesso di "sfruttare".

Lo vuoi capire che il nostro è SEMPRE stato - comunque tu lo giri e lo interpreti, nel bene e nel male, nelle commedie, nelle farse e nei drammi.............solo l'eterno Paese di Pulcinella ? Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

#20
Citazione di: Ipazia il 20 Dicembre 2019, 18:01:00 PMAlmeno si mantengono da soli. E la fase due sarà costringerli a rimpatriare o migrare nell'Europa "umanitaria". Se poi qualcuno trova un lavoro regolare il problema si risolve. Mica siamo xenofobi. Solo parassitofobi.

Ah, quindi chi non ha un lavoro regolare è un parassita. Vale anche per gli italiani?

E un bambino italiano che fa le elementari e non lavora è un parassita? E un disabile che non può lavorare? E uno che fa il barbone per scelta? E chi si prostituisce per campare e per soldi anche se non ha il pappone e non lo ha costretto nessuno? E chi spaccia droghe leggere come hascisc e marijuana, che attualmente sono proibite per equilibri di potere ma non fanno mediamente più male di un bicchiere di whiskey, che invece non è proibito, e che pure in dosi eccessive anche quello può uccidere?

Tutti parassiti?

E sennò, perché solo gli immigrati?

E un immigrato bambino? E un immigrato disabile? Dove passa esattamente la linea di definizione del parassitismo? Dall'intenzione psicologica, o morale, o magari culturale che può avere un individuo di lavorare oppure no? Dimmi come ti arrangi, e ti dirò se sei parassita?

E chi leggerà, nella mente o nella cultura delle persone e dei popoli, per giudicare se il loro approccio intenzionale e psicologico al lavoro è o non è parassitario? Il nomadismo è intrinsecamente parassitario? E l'italica e mediterranea arte di arrangiarsi? Il monachesimo? Lo stile di vita degli Are Krisna? Chi prova per anni a cercare lavoro ma non ci riesce e si ritrova suo malgrado ai margini della legalità o della società, povero in canna e magari barbone è una persona migliore di chi invece a cercare lavoro non ha provato neanche ed è emarginato o piccolo criminale per scelta? E chi lo decide? Per quanti anni bisogna aver cercato inutilmente lavoro per essere giustificati se si chiede l'elemosina o se si spaccia? E se si occupa casa? Si è parassiti?

E' evidente che il problema non è il parassitismo come colpa imputabile all'individuo, che è una categoria stalinista e nazista per fortuna sepolta dalla storia (il lavoro come omologazione totalitaria dell'individuo alla società, e il conseguente marchio di "asociale" su chi non si conforma) ma il problema è l'accesso al benessere così come definito dal mondo occidentale. Chi qualche briciola di benessere ce l'ha, vuole difenderla con le unghie e coi denti da chi non ce l'ha.

Naturalmente è evidente a chi non ha il salame davanti agli occhi che è solo questione di fortuna (oserei dire di culo), nascere in un paese dove ancora bene o male si mangia, come l'Italia, e non in uno dove si muore di fame, come molti dei paesi africani: la ruota della fortuna al momento del concepimento gira, e un essere umano nasce qui e l'altro lì. Ma siccome la fortuna è indifendibile come motivazione del privilegio, privilegio per cui alcuni al mondo hanno da mangiare e altri no, la si ammanta di etica del lavoro, di accuse di parassitismo all'immigrato, di razzismo culturale secondo cui noi occidentali nati dalla parte giusta del mondo ci meritiamo di consumare le ricchezze che le generazioni precedenti (i "nostri antenati", nella miglior retorica patriottarda) hanno preparato e lasciato per noi, come se non fosse questione di fortuna anche ricevere o non ricevere una eredità, e come se questa eredità non fosse costruita su secoli di sterminio e assoggettamento di ogni diversità culturale rispetto al modello dominante del maschio bianco cristiano occidentale. La cultura che si dice più laboriosa delle altre, in realtà è solo più privilegiata e più grondante di sangue, delle altre.

Ma diritto dei figli a ereditare il privilegio dei padri grazie alla difesa dei cosiddetti confini nazionali non esiste e non può esistere dal mio punto di vista, perché un'evoluzione socialista della società, che io auspico, va verso l'abolizione dell'ereditarietà non solo individuale ma anche sociale ed etnica della ricchezza e della proprietà in vista di una necessaria fase di equalizzazione, equalizzazione necessaria sia tra individui che tra popoli; tanto più se il privilegio che si pretende di ereditare è frutto di rapina di un popolo verso gli altri popoli, è costruito col sangue. La patria non può ridursi al sistema per cui i padri colonialisti e imperialisti già ingiustamente ricchi trasmettono l'ingiusta ricchezza ai figli. Non può essere il sistema per cui i parassiti (quelli veri) continuano a fare i parassiti. Deve essere ben altro se vuole essere e restare un nobile ideale. Sennò è solo una nazione, un'impostura ideologica, che si può difendere giusto coi muri, e neanche con quelli.

Perché la gente ci arriverà, nonostante tutte le stronzate e tutta la propaganda, a capire che non esistono culture più laboriose o superiori, e quindi che non è un merito, ma una fortuna, nascere al di qua e non al di là di un muro antiimmigrati. E quello che sta dall'altra parte non è meno laborioso, ma meno fortunato. E un muro che divide i fortunati dagli sfortunati non è giusto.  Non si possono fare i muri per poter continuare a consumare ed ereditare i privilegi. Chi preme per entrare ha diritto di entrare. L'essere soggetta ai capricci della sorte accomuna l'umanità. I muri la dividono.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Nella tomba di Marx a Londra-Highgate sta scritto "Workers of all lands unite". Lavoro, non fortuna. Quel lavoro che ha permesso a paesi asiatici che un secolo fa erano Africa di diventare autosufficienti e ben presto in grado di competere, anche in termini di qualità della vita, con noi fortunati e sanguinari colonialisti. Paesi che ci hanno combattuto e si sono liberati del colonialismo, come gli africani, ma il cui successivo decorso è stato ben diverso. L'Africa non ha nessun alibi, a oltre mezzo secolo dalla decolonizzazione, per continuare ad essere il continente malato che prolifica irresponsabilmente e dissipa le sue risorse materiali ed umane in corruzione, guerre tribali e sottosviluppo. "Virtù e fortuna" scriveva Machiavelli. L'Africa ha tanta fortuna in termini di risorse naturali, ma gli africani non hanno la virtù di saperle gestire come potrebbero e di questo non possono che incolpare se stessi. Il confronto con paesi asiatici che hanno la stessa loro storia di sottosviluppo coloniale è impietoso. E non può essere messo ideologicamente sotto il tappeto perchè, come diceva un altro profeta comunista, "la verità è rivoluzionaria".

Quando esisterà un governo mondiale in cui tutti collaborano - e non vedo come altro potrebbero farlo se non col loro work (ma forse niko e jacopus hanno altri conigli nel loro cilindro) - potremo abbattere tutti i muri e tutte le frontiere. Ma finchè il debito e le risorse disponibili sono nazionali, nazionale è pure la comunità che ne ha la responsabilità e la sovranità. Non si tratta di ideologia, ma di verità socioeconomica, valida in ogni formazione sociale capitalistica o comunista.

Già in Europa, malgrado l'omogeneità economica e culturale, vediamo come i confini risorgano non appena qualche paese ha più difficoltà degli altri. Vedi Grecia e questione migratoria. Figurarsi in una situazione in cui un continente deve farsi carico dell'esubero demografico inarrestabile di un altro continente della cui forza lavoro non ha nessuna necessità e che gli porta solo costi economici e degrado sociale. Il tutto attuato mediante un impatto migratorio fuori da ogni regola, con caratteristiche invasive, ben diverso dall'immigrato regolare che è invece una risorsa effettiva, pure reversibile nella misura in cui non sia più richiesto il suo lavoro o delinqua. Reversibilità, non possibile con l'Africa subsahariana, che finisce col popolare l'Europa, e soprattutto l'Italia, di mine vaganti respinte solo sulla carta, ma infiltrate in tutti gli angoli più degradati della sopravvivenza per la banale forza di gravità sociale, acuendo la crisi socioeconomica e culturale che già di suo fa abbastanza male.

Sapendo che una volta qui non ce ne possiamo liberare, e neppure riusciamo a dare loro un lavoro, è evidente che l'unica strategia politica reale, qui ed ora, sia chiudere il rubinetto alla fonte, costringendo i paesi di origine ad attuare politiche di sviluppo e responsabilità demografica adeguati alle loro possibilità e necessità.

Anche liberassimo i 100 e passa miliardi di evasione fiscale non credo che l'uso migliore sarebbe di mantenere milioni di africani semianalfabeti, ma evitare a milioni di figli di italiani di "salire e scendere per le altrui scale" fornendo loro lavori decorosi a salari congrui da potersi almeno riprodurre. Lasciando spazio anche all'immigrato che se lo merita. Così come avviene per i 5 milioni di immigrati regolari. Qualcosa resterà anche per l'assistenzialismo globale, ma non molto e comunque discutibile sul piano etico: il ventenne africano che chiede l'elemosina fuori dal supermercato grida vendetta al cospetto pure del Dio-che-non-c'è di fronte al lavoratore anziano, vittima della Fornero, occupato in lavori faticosi o stressanti.

Purtroppo nel mondo reale i pani e pesci non si moltiplicano da soli e quel Workers continua a pesare come un macigno su ogni ipotesi di sopravvivenza e convivenza pacifica della comunità umana.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

#22
Ciao Ipazia. :)
La cosa buffa è che, mentre tu pensi di confutare quello che ho detto io, non fai altro, invece,  non sapendo cosa replicare "razionalmente", che nasconderti dietro:
- "fuffa" propagandistica;
- "paralogismi" di terz'ordine (spesso umoristici).
Non credo che, questa volta, avrò la voglia e il tempo per considerare una per una tutte le tue pseudo-repliche, visto che la loro inconsistenza si manifesta da sola.
Ma, tanto per educazione (e perchè mi sei simpatica) , ne coglierò a caso solo qualcuna; come, d'altronde, anche tu fai sempre con le mie argomentazioni.

1)
Tu scrivi: "I fatti confermano che i criminali (assassini, stupratori, spacciatori, ladri, sfruttatori) sono in gran parte richiedenti asilo".
Ora, a parte la circostanza che non è affatto vero che i "fatti" siano questi, tu non consideri che:
- sebbene non c'è dubbio alcuno che ci siano dei criminali anche tra i migranti sbarcati nei porti (come già ho scritto io per primo);
- tuttavia, "per la contraddizion che nol consente" non ha alcun senso supporre che essi siano più numerosi di quelli che ci sono tra i migranti sbarcati di nascosto sulle coste.
Ed infatti, ti prego, fai un piccolo sforzo mentale, e considera questi due aspetti:

1)
I migranti sbarcati nei porti dalle ONG, e che fanno "domanda di asilo", in genere hanno sicuramente meno interesse a delinquere (a rischio del respingimento della loro domanda) di coloro che, invece, non vogliono assolutamente essere accolti e monitorati nei porti, perchè non interessa loro affatto di ottenere il riconoscimento di rifugiati, ma (in quanto gestiti da organizzazioni criminali) intendono filtrare clandestinamente sulle nostre coste non sorvegliate:
- per essere destinati al lavoro nero in agricoltura;
- per essere destinati alla prostituzione, allo spaccio di droga, e ad altre attività criminali.
Mi pare OVVIO! ;)

2)
A prescindere da quanto sopra, mi sembra anche evidente presumere che i migranti raccolti nei centri, per minima che possa essere la loro sorveglianza, scarso il loro mantenimento ed elevata la loro tendenza a delinquere, hanno comunque meno occasioni e motivi di delinquere di quelli che, essendo allo "stato brado", hanno molte più occasioni e motivi di delinquere di loro.
Mi pare OVVIO! ;)

***
Ed infatti il nostro diverbio:
- non riguardava, in ASSOLUTO, la maggiore o minore entità della delinquenza nel settore degli sbarcati dalle ONG, e monitorati nei centri di raccolta (su cui si può discutere);
- riguardava, invece, un CONFRONTO RELATIVO, e, cioè, se essa fosse maggiore o minore rispetto a quella dei migranti, che, clandestinamente si infiltrano sulle nostre coste non sorvegliate.
E' chiaro il concetto? :)

***
Una volta chiarito tale concetto, ed essendo palese, almeno secondo me, che i "migranti allo stato brado" tendono alla criminalità più dei "migranti mantenuti e monitorati nei centri di raccolta", provocando, così, un maggior "malcontento popolare", e considerando che questo costituisce il perno del consenso elettorale di Salvini, ciò fa nascere in me un DUPLICE SOSPETTO (che, però, non posso dimostrare se non in via argomentativa).
Ed infatti:
- chiudendo i porti alle ONG, Salvini ha aumentato gli afflussi clandestini sulle nostre coste (come documentato dal report da me già citato);
- aprendo i centri di raccolta comunale, Salvini ha messo "allo stato brado", molti migranti che prima erano controllati nei centri di raccolta.
Se è vero che questo ha contribuito ad aumentare il tasso generale di criminalità dei migranti (come documenterò sotto), ed il conseguente malcontento popolare, secondo me è lecito supporre che Salvini lo abbia fatto APPOSTA. ;)
Ma, differenza delle altre considerazioni di cui a questo punto uno, questa è solo una mia personale CONGETTURA: che, però, presuntuosamente, ritengo molto "circostanziale"!

2)
Quanto alla tua osservazione: "Nessuno ce li porta nei "lager libici", ma ci vanno con le loro gambe e pagano pure per andarci", è di natura così ridicola, che, se non fosse tragica, sarebbe umoristica! ;D
Sarebbe come dire che i russi che tentavano di migrare in USA, fuggendo dall'URSS, magari pagando a tale scopo anche grosse somme a personaggi privi di scrupoli, se beccati e "concentrazionati" dal KGB, "...nessuno ce li aveva portati nei "gulag siberiani", ma ci erano finiti per colpa loro, avendo pure pagato pure per andarci".
https://www.youtube.com/watch?v=Q_OFmoJ1z0M

3)
Quanto ai Tunisini, anche questa tua affermazione è senz'altro molto umoristica.
Ed infatti ammetto che non ero al corrente del fatto che quei Tunisini erano venuti in Italia, nella speranza di essere rimpatriati più in fretta degli altri migranti! ;D
Proprio furbi! :D
https://www.youtube.com/watch?v=Q_OFmoJ1z0M

4)
Quanto al fatto che i migranti esttromessi da Salvini dai centri: "almeno si mantengono da soli", questa, forse, è la tua affermazione più comica di tutte!!! ;D  ;D  ;D
Ed infatti, cosa rispondi se uno ti chiede "COME?", visto che non possono essere legalmente assunti da nessuno?
Forse potrebbe risponderti il Viminale, con i seguenti dati, che, almeno in alcune province, dimostrano l'aumento della criminalità in corrispondenza della dismissione dei migranti dai centri; ed infatti, come dici tu, in qualche modo si dovevano pure "mantenere", no?
Ed infatti, ad esempio, leggendo i dati del Ministero dell'Interno (diffusi al tempo di Salvini) si scopre che ci sono alcune province che,  avendo visto scendere il numero dei migranti ospiti delle strutture di accoglienza, hanno registrato un aumento della criminalità: Modena (-12,46 per cento di immigrati che prima erano raccolti nei centri, +5,6 per cento di reati), Viterbo (-49,22 per cento di immigrati che prima erano raccolti nei centri, +2,5 per cento di reati), Imperia (-24,65 per cento di immigrati che prima erano raccolti nei centri, +10,8 per cento di reati), Sondrio (-36,8 per cento di che prima erano raccolti nei centri,+1,7 per cento di reati), Pordenone (-32,31 per cento che prima erano raccolti nei centri,+4,4 per cento di reati)(per correttezza, però, in altre sono diminuite).
Ma, come dici tu, "almeno così si mantengono da soli"!!! ;D  ;D  ;D
https://www.youtube.com/watch?v=liKnNP2ODj8

BASTA!!! ::)
Non ce la faccio più a rispondere, perchè le tue altre "battute di spirito" sono ancora più umoristiche; sto morendo dal ridere per cui non riesco più a scrivere.
Grazie, comunque, per avermi risollevato lo spirito...e non ti offendere se qualche volta eccedo un po' nell'amichevole "sfottò'" nei tuoi confronti; nel quale, in verità, ammetto che anche tu sei maestra nei miei confronti (a volte mi viene addirittura il dubbio che tu scriva apposta delle vistose corbellerie, solo per provocarmi)
Per un po', comunque, considerate le feste incombenti, credo che non avrò più tempo per rispondere a nessuno.
BUON NATALE IPAZIA!!!!  :-*  :-*  :-*

Ipazia

@Eutidemo

Solo due punti:

1) I migranti clandestini che alla fine di un lungo percorso ONG-assistito si trovano respinta la richiesta di asilo, essendo difficilmente rimpatriabili (anche quando si riesca a determinare la "patria") finiscono, qualunque sia il loro mezzo di arrivo - pure legale - nel sottobosco della sopravvivenza fatta di questua, lavoro nero e criminalità. Non potendoli occupare legalmente non c'è altra via che sopravvivere in questo modo.

2) Il che è anche, nel mercato capitalistico, un modo "legittimo" di guadagnarsi da vivere: prostituzione, spaccio di droga, questua, lavoro nero, non sono a carico del contribuente. Vi finisce la criminalità una volta repressa (spese legali e carcerarie) e gli effetti negativi del lavoro illegale (dumping, evasione contributiva). E questo rimane un problema.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#24
Ipazia, dici che l'africa non ha scuse per essere sottosviluppata... mai sentito parlare di neocolonialismo?

Conosci il discorso di Truman del 49 che inventò dal nulla la dicotomia sviluppo-sottosviluppo per poter giustificare l'assoggettamento dei paesi sottosviluppati mascherandolo da intervento umanitario?
La terza bomba atomica che lanciò l'America su tutto il mondo fu quel discorso, la bomba atomica del sottosviluppo...

Nuovi strumenti tecnologici, economici, finanziari ed ideologici nelle mani delle classi dominanti (banca mondiale e fondo monetario internazionale soprattutto) fecero in modo che la decolonizzazione dell'africa andò in maniera ben diversa da quella dell'estremo oriente. E non fu colpa degli africani.  Dire che oggigiorno è colpa dell'africa se sono sottosviluppati, è come dire che il lungo ciclo delle guerre in Iugoslavia (io me le ricordo...) fu colpa degli autoctoni, e non la conseguenza di una manovra di neocolonizzazione da parte delle rinascenti potenze europee e, in misura minore, di quella americana. E le guerre in africa furono immensamente più orrende, anche se con meno copertura mediatica, e sempre innescate, foraggiate e pagate da potenze occidentali, che fornirono anche armi e addestramento, altroché guerre tribali.
Ruanda e Burkina Faso ti dicono niente? Hai il coraggio di dire che sono state guerre tribali anche quelle? Fino a tal punto si spinge la "verità rivoluzionaria" di voialtri populisti?

Ma se non vogliamo risalire alle guerre iugoslave per fare il paragone, se non vogliamo risalire al 49 per trovare l'origine ideologica del discorso su sottosviluppo, per sapere cosa è il neocolonialismo basta guardare quello che fa oggi la Francia in africa, quello che ha fatto in Libia, il signoraggio monetario eccetera.

Per quanto riguarda il lavoro emancipatore, un altro slogan famoso della storia recente e gloriosa dell'umanità fu "chi non lavora non mangia" (Majakowsky lo voleva scrivere sul cielo, "chi non lavora non mangia!", poi arrivò il rag. Fantozzi, a scrivere molto più prosaicamente sul cielo "il megapresidente è stronzo!") ma l'equivoco sta tutto nel fatto che tale slogan non si riferiva al lavoro salariato. O almeno non poteva logicamente riferirvisi anche se in molti lo interpretarono così, perché il lavoro salariato è per definizione la condizione sociale (di classe) in cui non tutti lavorano, perché se esiste il lavoro salariato, per definizione esiste anche la controparte capitalista che non lavora e si appropria dei profitti, che sia controparte privata o di stato poco importa; quindi kantianamente il "chi non lavora non mangia" non può valere come legge universale, se con "lavora" si intende il lavoro salariato. E se non vale come legge universale, non lo si può scrivere sul cielo. E' chiaro che, se deve valere il "chi non lavora non mangia" come legge universale, si deve superare il lavoro salariato e intendere il lavoro in un altro senso. E tutta l'etica del lavoro (salariato) è spazzatura, come pure l'etica dell'imprenditorialità e del sogno americano che all'etica del lavoro crede di contrapporsi. Se esiste il lavoro salariato, allora necessariamente esistono anche i borghesi, che stanno meglio dei proletari e i sottoproletari, che stanno peggio dei proletari. Anche a livello mondiale, di divisione mondiale del lavoro. Paesi borghesi, paesi proletari e paesi sottoproletari. Una certa vetusta e distorta etica del lavoro contribuisce alla sottomissione e allo sfruttamento dell'africa.
L'unica etica del lavoro che accetto io è quella che porta a superare il lavoro salariato come modello di vita per gli sfruttati e di sfruttamento per gli sfruttatori, e quindi quella in cui chi si arrangia per campare secondo la sua fantasia, scelta di vita e cultura, che sia immigrato, mendicante, zingaro o lavoratore anziano che aspetta di andare in pensione, non è un parassita e non grida vendetta davanti a nessun dio, soprattutto finché non fa realmente del male a nessuno (intendo non commette crimini violenti: spacciare, mendicare e prostituirsi non lo sono, finché esiste una verità, se non rivoluzionaria, almeno liberale), se non alla puzza sotto il naso dei benpensanti e dei benestanti.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

Ciao Ipazia.
Stavolta, senza il benchè minimo "sfottò", sono sostanzialmente d'accordo con quello che hai scritto; che ritengo fondamentalmente ESATTO CORRETTO! :)
Come vedi, quindi, io non ti contraddico "mai" per "partito preso". :)

***
Ed infatti,  nella campagna elettorale 2018 Salvini aveva promesso "600.000 rimpatri" nel primo anno del suo "prossimo governo" (testualmente); però, ad un anno dall'entrata in carica del governo giallo-verde, è rimasto a meno dell'1% di tale cifra.
Ed infatti:
a)
Nel periodo giugno-dicembre 2018 ha rimpatriato 3.851 irregolari (nello stesso periodo di tempo, l'anno prima, l'allora ministro dell'Interno Marco Minniti aveva eseguito 3.968 rimpatri).
b)
Nei primi sei mesi del 2019 ha portato a termine soltanto 3.299 rimpatri (cioè un po' meno dei rimpatri portati a termine, nello stesso periodo, dal governo precedente pari a 3.452 rimpatri).
Adesso pare che la Lamorgese abbia previsto un "procedura accellerata" di rimpatrio, che, per ora, pare stia funzionando; ma, sinceramente, è ancora troppo presto per dirlo.

***
Ciò premesso, pertanto, come ti dicevo, stavolta, purtroppo, hai perfettamente ragione; ed infatti, iI migranti irregolari che si vedono respinta la richiesta di asilo, se non si riesce a rimpatriarli, finiscono spesso nel sottobosco della sopravvivenza fatta di questua, lavoro nero e criminalità.
Questo è un problema che i precedenti governi (tutti, non solo quello di Salvini) non hanno mai risolto; e che, obiettivamente, vedo duro da risolvere anche per quello attuale (a prescindere dalla procedure accellerate di rimpatrio della Lamorgese).

***
Mi fa piacere che, almeno questa volta, siamo d'accordo su qualcosa. ;)

Ancora BUON NATALE! :)

viator

Salve Niko. Dopo aver letto la tua semidelirante "tirata" in favore di tutti i bisognosi (ma anche di tutti i piccoli delinquenti ed i fancazzisti) del mondo, mi limito a selezionare la seguente tua piccola perla ; "Chi preme per entrare ha diritto di entrare".

A questo punto ti daremo retta e, oltre ai muri, elimineremo pure le porte, per prima (l'esempio dovresti darlo tu) quella di casa tua.

Comunque, se premendo si acquista il diritto di entrare, ciò dovrebbe risultare vero anche per le potenze capitalcolonialiste del passato e del presente, no ?. Vorremo mica negar loro la possibilità di migliorare il proprio futuro ! O ci deve essere qualcuno che giudica chi ha il diritto di entrare dove, come e quando invece no ??. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

Citazione di: viator il 21 Dicembre 2019, 15:04:20 PM
Salve Niko. Dopo aver letto la tua semidelirante "tirata" in favore di tutti i bisognosi (ma anche di tutti i piccoli delinquenti ed i fancazzisti) del mondo, mi limito a selezionare la seguente tua piccola perla ; "Chi preme per entrare ha diritto di entrare".

A questo punto ti daremo retta e, oltre ai muri, elimineremo pure le porte, per prima (l'esempio dovresti darlo tu) quella di casa tua.

Comunque, se premendo si acquista il diritto di entrare, ciò dovrebbe risultare vero anche per le potenze capitalcolonialiste del passato e del presente, no ?. Vorremo mica negar loro la possibilità di migliorare il proprio futuro ! O ci deve essere qualcuno che giudica chi ha il diritto di entrare dove, come e quando invece no ??. Saluti.

Eppure è semplice, siamo tutti umani, la nostra casa è il mondo, abbattere i privilegi, cioè le "porte" in senso lato, delle "case" in senso lato, dove per motivi arbitrari -e ingiusti- non si può entrare, ci farebbe stare tutti meglio.

Siamo già tutti a casa in quanto terrestri, chi sostiene il nazionalismo e la proprietà privata pretende di essere ancora più a casa in un punto in particolare della terra di quanto non lo sia già ovunque in tutti in punti della terra. La casa mia, il paese mio, l'orticello mio eccetera. I politici che io eleggo su scala locale che devono privilegiare me in quanto elettore, quindi prima gli italiani, prima i padani, prima il paesino mio eccetera. La morte di ogni progetto universalista e realmente collaborativo su scala mondiale. E questo ci pone in una condizione di conflitto permanente, soprattutto con gli altri abitanti della terra meno fortunati.

Il problema è il razzismo culturale di chi pretende che i suoi privilegi, il suo mangiare mentre gli altri muoiono di fame, derivino da una maggior laboriosità o da un'elezione storica o divina di qualche tipo (il fardello dell'uomo bianco, le conquiste da difendere dei nostri avi, magari condite in salsa sinistroide come conquiste dei lavoratori) e non da una maggior fortuna che lo ha visto nascere dalla parte "giusta", cioè fortunata,  in un sistema mondiale di sfruttamento, come ho già illustrato nel mio intervento. Ma il re è nudo. Sarà la storia a decidere se c'è un nesso causale di qualche tipo tra quelli che mediamente mangiano e quelli che mediamente muoiono di fame, e se essere nati in un luogo o in un altro della terra sia questione di merito, virtù, fortuna o privilegio.

A me piace pensare che quelli che nel novecento, prima e seconda metà del novecento, hanno lottato per i diritti dei lavoratori, welfare, pensioni, salario, dignità, erano in maggioranza socialisti o comunisti, e quindi inorridirebbero se questo sogno di estensione dei diritti sociali, che è un sogno intrinsecamente mondiale, fosse declinato su scala locale, come privilegio di qualcuno da difendere contro qualcun altro. Come privilegio che i politici eletti nel paesino x devono difendere contro gli abitanti dell'altro paesino y per raggranellare effimero, e a lungo termine disastroso, consenso.

E mi piacerebbe che chi è razzista, anche solo culturale, cioè chi sente in cuor suo di appartenere a una cultura, o peggio ancora a una religione, superiore, lo ammettesse una volta per tutte.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

viator

Salve niko. Purtroppo il problema non è il razzismo che pure esiste, o l'egoismo, la cattiveria, l'egoismo degli umani.
Sai che buonismo, idealismo, egualitarismo, giustizia sociale, soliderietà umana e tanti altri buoni (ma talvolta pericolosi) sentimenti........in natura........proprio non esistono !?.

Se l'uomo vuole introdurre nel suo mondo i buoni sentimenti che ho citato sopra e che non fanno parte dei meccanismi naturali, libero di provarci. Ha a disposizione due procedure :


  • A - quella sentimental-emozional-idealistica, consistente nel cercare di occuparsi di casi pietosi ed ingiustizie una per una senza badare a principi generali o leggi, ma solo sulla base dei bisogni del singolo (si chiama procedura del "guardali tutti per bene in faccia");

  • B - quella razionale, consistente nel mettere ordine nelle situazioni che si hanno davanti, provvedendo a stabilire precedenze e gerarchie dei bisogni in funzione delle loro categorie, senza badare a pur penosi e meritevoli casi particolari (si chiama procedura del "non guardare in faccia a nessuno").

Tu evidentemente sei a favore della procedura A, io della B- Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Al punto A di viator aggiungerei un aspetto pratico-testimoniale assai realistico che consiste nel farsi pieno carico della sussistenza e integrazione del bisognoso.

Il modello Riace era molto bello. Peccato che fosse a totale carico del contribuente italiano. Anche l'idea di ripopolare borghi appenninici spopolati con colonie africane potrebbe avere una sua plausibilità. Ma fatta la debita tara degli aspetti etnosociologici, anche restando solo sull'economico, difficile che gli africani possano riuscire laddove gli italiani sono scappati via. E visto come sono ridotti i paesi da cui gli africani sono emigrati, ritengo anche poco raccomandabile per la già di suo incerta civiltà italica.

Essere realisti non è un peccato e anche il socialismo ne ha bisogno. Magari non nell'arte, ma nel socioeconomico direi di sì. Bella l'utopia, ma meglio la scienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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