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Mano de Dios

Aperto da sapa, 26 Novembre 2020, 16:20:34 PM

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sapa

Sportivamente parlando, Diego Armando Maradona era un fenomeno, probabilmente il miglior  calciatore di fine secolo scorso al mondo. Giovanni Agnelli definì Platini un " Raffaello", poi in seguito Del Piero un "Pinturicchio", di Maradona si può dire che era un "Caravaggio", ma sarebbe  non rendergli il giusto rilievo. Perchè ieri, a 60 anni, se ne è andato un eroe popolare e tutto il mondo, sportivo e non, si è commosso. Giocatore di classe divina, capace di gesti tecnici in campo da stropicciarsi gli occhi, sempre correttissimo con gli avversari che cercavano quasi sempre di fermarlo, con le buone e con le cattive, senza quasi mai riuscirvi. Non sono tifoso del Napoli, ma è del tutto ininfluente. Mano de Dios, la mano di Dio, fu come lui descrisse il gol clamoroso di mano, con il quale  sbloccò il quarto di finale di Coppa del Mondo, decretando il vantaggio dell'Argentina su Inghilterra il 22 giugno 1986, vantaggio che, poi, lui stesso consolidò e definì con quello che è stato definito il "gol del secolo". La Mano de Dios vendicò di fatto passati attriti tra le 2 Nazionali e quello recente tra i 2 Stati, reduci da poco dalla guerra delle Falkland/Malvinas vinta in poco più di 2 mesi dalla Flotta di Sua Maestà Britannica. Maradona, per quel gesto, che in seguito portò l'Argentina a vincere l'edizione del Mondiale, fu criticato ma lui si ritenne sempre nel giusto. Se era riuscito a beffare il portiere avversario, senza che l'arbitro se ne accorgesse (a quei tempi non esisteva il VAR), era stato per volere divino. L' Inghilterra se lo prese in saccoccia, in parole povere, e accettò alla fine il "verdetto divino". Verdetto, peraltro, accettato da tutti, anche dal Vaticano, che si è unito al cordoglio di questi giorni  della famiglia. Papa Francesco (vabbè, è argentino) incontrò Maradona nel 2014, lo abbracciò e non risulta che lo abbia rimproverato per quella "monelleria", attribuita furbescamente dall'autore nientemeno che a Dio. Giusto così, secondo me. Diego Maradona era una figura mitologica e nella mitologia le Divinità entrano ed escono dal campo di gioco continuamente. In quella partita, dunque, ci fu la Mano de Dios, nella mano di Diego Armando Maradona.

viator

Salve Sapa. Ci hai parlato di Maradona (pace all'anima sua) definendolo un fenomeno "sportivamente parlando".Premetto di non aver mai seguito le prodezze pedatorie di uno (Sport? Spettacolo?, ci sarebbe da discuterne !!) che non amo, ma trovo profondamente inappropriato sentir parlare di "sportività" (semmai si sarà trattato di "abilità" o di "atleticità") di un personaggio così discutibile, del quale risultano persino mitizzati alcuni comportamenti sia fraudolenti (la Mano de Dios) che penalmente rilevanti (lasciamo perdere).

Certo che - come modelli da proporre alle prossime venture generazioni - la nostra cultura (ed in particolare quelle latine) sta/stanno facendo una interessante collezione di miti "sportivi" (Maradona, Armstrong, Pantani..........). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

sapa

Ciao viator in realtà la tua obiezione è valida solo per chi non ama il calcio. Sportivamente parlando si adatta perfettamente alla figura di Maradona, che era in campo un toro indomabile, si rialzava sempre e non reagiva mai alle botte che gli davano gli avversari.  L' unico gesto che possiamo definite scorretto nella sua carriera fu appunto la mano de dios. Certo, bisogna credere in un Dios e amare il calcio. Il resto, l'esempio per le nuove generazioni e tutto il bla bla, che ci azzecca con lo sport e con lo spettacolo  sportivo? A quel nanerottolo con la palla incollata al piede avrei volentieri schiantato una gamba, finchè fu sul campo un avversario, ma a conti fatti è stato il migliore che io abbia mai visto giocare.....Da tifoso e da sportivo posso solo ringraziarlo per le prodezze ineguagliabili. Non sono napoletano, ma posso essere contento di aver visto El Pibe de Oro.

Socrate78

#3
Io lo disprezzo, Era un drogato, fatto di cocaina dall'età di vent'anni, era un tossico, io odio i tossici, li ritengo stupidi, vuoti, insensati, esseri inutili alla società. Maradona era buono solo con i piedi, non con il cervello, in che cosa consisteva la sua gloria se non nel mettere una palla in un cestino? Cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia un bel niente, vana è la gloria dello stadio. Tutti quei calciatori osannati dal popolino a me fan solo ridere, sempre a correre e ad affannarsi per azioni che non hanno senso, sempre a subire infortuni per niente, spesso a doparsi come anche tantissimi sportivi, ecco, oltre ai tossici io odio anche gli atleti, perché li ritengo irrazionali, e stupido è il pubblico che li osanna, li fa diventare dei miti del nulla. Io sono superiore a queste "leggende" del calcio. Ora è crepato, finalmente, purtroppo bisognerà sorbirsi ancora per qualche giorno le celebrazioni, ma poi finirà nell'oblio, almeno spero. Vi sembrerò cattivo e insensibile, ma secondo me era solo un falso mito.

Jean

Citazione di: Socrate78 il 29 Novembre 2020, 18:03:39 PM
Io lo disprezzo, Era un drogato, fatto di cocaina dall'età di vent'anni, era un tossico, io odio i tossici, li ritengo stupidi, vuoti, insensati, esseri inutili alla società. Maradona era buono solo con i piedi, non con il cervello, in che cosa consisteva la sua gloria se non nel mettere una palla in un cestino? Cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia un bel niente, vana è la gloria dello stadio. Tutti quei calciatori osannati dal popolino a me fan solo ridere, sempre a correre e ad affannarsi per azioni che non hanno senso, sempre a subire infortuni per niente, spesso a doparsi come anche tantissimi sportivi, ecco, oltre ai tossici io odio anche gli atleti, perché li ritengo irrazionali, e stupido è il pubblico che li osanna, li fa diventare dei miti del nulla. Io sono superiore a queste "leggende" del calcio. Ora è crepato, finalmente, purtroppo bisognerà sorbirsi ancora per qualche giorno le celebrazioni, ma poi finirà nell'oblio, almeno spero. Vi sembrerò cattivo e insensibile, ma secondo me era solo un falso mito.


Maradona a Kusturica (regista) : ... ti immagini che giocatore sarei stato se non avessi tirato cocaina?... avrei potuto essere molto di più di quello che sono. Io sono la mia colpa e non posso rimediare.

https://www.la7.it/atlantide/video/maradona-by-kusturica-sapevo-tutto-lunica-cosa-che-non-sapevo-e-che-avrei-preso-la-cocaina-25-11-2020-352345

Maradona quando veniva bastonato dai suoi avversari non ha mai reagito e si è sempre rialzato, da morto le tue astiose parole non lo toccano ma toccano i vivi.

Sempre Maradona, risvegliatosi da un coma, racconta che Dio gli disse che non era ancora giunta la sua ora e doveva ancora lottare. Magari contro se stesso, la lotta più difficile... auguri per la tua.



Cordialement
Jean

viator

Salve socrate78. Quale veemenza ! Ti faccio comunque i miei complimenti per quella che considero essere la tua ammirabile sincerità. Anch'io disprezzo il calcio, non tanto in senso atletico-sportivo, quanto come espressione di costume collettivo diseducativo, volgare, di comportamento gregario da parte di chi vorrebbe essere come i propri idoli e, non riuscendovi, riesce solo ad imitare la loro apparenza ed a dedicarsi a mitologie infantili.
Ma non è per caso che la tue idee siano un tantino manichee ? Cioè rivolte ad un fanatismo perfettamente opponibile a quello che hai criticato ?. Permettimi qualche commento che provvedo ad inserire - grassettando - all'interno del tuo intervento :

Citazione di: Socrate78 il 29 Novembre 2020, 18:03:39 PMIo lo disprezzo, Era un drogato, fatto di cocaina dall'età di vent'anni, era un tossico, io odio i tossici, li ritengo stupidi, vuoti, insensati, esseri inutili alla società. Maradona era buono solo con i piedi, non con il cervello, in che cosa consisteva la sua gloria se non nel mettere una palla in un cestino? (.....rettangolare e molto ampio). Cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia un bel niente, vana è la gloria dello stadio. (hai ragione, utile è invece la Gloria dei Cieli, ottenibile non a furia di calci ma di interminabili sequenze di Ave Maria e di Rosari a recitarsi più volte al giorno, ovunque e per duemila anni) Tutti quei calciatori osannati dal popolino (i Santi sono invece assai più numerosi dei calciatori, anche se meno pagati) a me fan solo ridere, sempre a correre e ad affannarsi per azioni che non hanno senso, sempre a subire infortuni per niente, spesso a doparsi come anche tantissimi sportivi, ecco, oltre ai tossici io odio anche gli atleti (oh, finalmente un tuo slanciodi carità cristiancattolica !), perché li ritengo irrazionali, e stupido è il pubblico che li osanna, (mentre il pubblico che osanna altri e più spirituali personaggi fideistici......quello sarebbe razionale ed intelligente) li fa diventare dei miti del nulla. Io sono superiore (bravo ! un poco di umiltà fa sempre bene !) a queste "leggende" del calcio. Ora è crepato, finalmente, (dopo l'umiltà, vedi di non esagerare con la carità cristiancattolica, poi non capisco il tuo "finalmente", dato che secondo i credenti cristiancattolici la morte non è affatto una fine, bensì l'inizio della vita paradisiaca oppure infernale......tu a Maradona cosa augureresti, tra i due luoghi ?) purtroppo bisognerà sorbirsi ancora per qualche giorno le celebrazioni, ma poi finirà nell'oblio, almeno spero. Vi sembrerò cattivo e insensibile (cattivo non saprei, sensibile invece mi sembri moltissimo, ma solo a quello che piace a te), ma secondo me era solo un falso mito.

Ti saluto laicamente benchè sportivamente.




Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

sapa

Ciao Socrate, io trovo molto arido ciò che hai scritto qui, non cattivo. Maradona era un artista, certo se non ti piace il calcio non puoi apprezzare. Ha avuto problemi vari nella sua vita, anche dipendenza varie, ma in campo ci è andato sempre e sempre ha lottato, senza che nessun test anti doping lo fermasse, almeno nel suo periodo d' oro, quello di Napoli.  Caravaggio si macchiò nella sua vita di vari delitti, per questo la sua arte è un falso mito? Io ripeto, da appassionato, che ciò che lui ha fatto in campo è ineguagliabile e il mondo sportivo e anche non, alla sua morte, si è inchinato. Sul resto della sua vita io dico solo "my way".

bobmax

Ritengo che la vicenda Maradona sia emblematica quale occasione per chi ricerca la Verità.

Perché il personaggio è pubblico e se ne possono così conoscere vari aspetti, certo non in profondità, ma forse sufficienti per cercare di capire.
Allo stesso tempo non è troppo vicino, come chi si frequenta di persona e la cui vicinanza influenza una possibile distaccata valutazione.

Inoltre in Maradona si espicitano, più che in altri, le grandezze e le miserie, che seppur in forme e intensità diverse sono presenti in ognuno di noi.

E così indagando sui tanti sentimenti, anche contrapposti, che suscita il personaggio, finiamo per inoltrarci in noi stessi.
Perché le corde toccate da ciò che notiamo sono le nostre.

L'ammirazione per le prodezze calcistiche si confronta con il disgusto per comportamenti inappropriati. L'entusiasmo che suscita il trionfo, deve fare i conti con quel senso di sciatteria che nell'ambiente calcistico fa da sottofondo.

E così giungiamo alla persona Maradona, alle sue aspirazioni, ai suoi slanci e alle sue cadute.

Allora, forse, può nascere in noi l'amore.
Nella sua forma più autentica possibile nel nostro esserci mondano: la compassione.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo


Secondo me, la quintessenza dello "SPORT", è sintetizzata nel famoso motto di Pierre de Coubertin: "L'importante non è vincere, ma partecipare!"
Per cui, quando un acrobatico nanerottolo, sia pure il più abile calciatore del mondo, "vince" un campionato mondiale con un fallo di mano, può essere definito in molti modi; ma, sicuramente, non può essere definito uno "SPORTIVO"!
***
Comunque, anche considerando gli sportivi veri e propri, secondo me, l'"eccellenza" non conta solo in quanto tale, ma anche in relazione all'ambito in cui si esplica; ad esempio, almeno per come la vedo io, un genio della cucina come Joan Roca  non è paragonabile ad un genio della musica come Mozart!
I "sensi" sono una cosa, la "mente" e lo "spirito" un'altra!
***
Quanto al fatto che lui abbia però costituito un "sogno" di "riscatto" per alcune popolazioni economicamente e socialmente poco favorite, secondo me nessun vero riscatto si ottiene con le vittorie calcistiche; nè con quelle autentiche, nè, tantomeno, quelle fraudolente ottenute con i falli di mano).
I "sogni" sono una cosa un po'  diversa dalle "illusioni"!
***
Ma il vecchio espediente "Panem et circenses", purtroppo, funziona ancora benissimo!
***


sapa

Ciao Eutidemo, come ho specificato, la mano de dios di Maradona è un gesto anti-sportivo, l'unico del quale si sia macchiato in carriera. Ho fornito, di ciò, quelle che per lui, e per gli argentini, sono state le possibili giustificazioni a parziale, secondo me, discolpa. Credimi, Diego Maradona è stato, come ho detto,  un ottimo sportivo. Poi, hai ragione quando dici che, a tuo avviso, il genio nel calcio non è forse paragonabile a quello che si manifesta nell'arte classica. Questa tua opinione è comprensibile. Anche a me non piace la musica dodecafonica, però  non la considero, alla stregua di "panem et circenses"  più o meno di un bel match di football.  Comunque, Maradona, oltre al genio, aveva anche altre doti sportive, quali l'umiltà. Spesso ha giocato contro avversari che, al massimo, avrebbero potuto lucidargli gli scarpini, senza mai snobbarli o mancar loro di rispetto. A ciò ha unito anche una buona dose di umanità, che gli veniva dalle sue origini umili e difficili. Memorabile fu la "partita di Acerra", che si impegnò ad onorare per un bambino gravemente malato, alla quale convinse a partecipare alcuni giocatori del Napoli in corsa per lo scudetto ,accollandosi un tot di milioni di vecchie lire per assicurare i compagni, che l'allora presidente del Napoli Ferlaino temeva si infortunassero. In quell'occasione, fu bello vedere quei campioni riscaldarsi nel parcheggio del campo di Acerra e, poi, giocare in un campo al limite tra il campo di patate e la risaia. Maradona giocò come in una finale, come ha poi sempre fatto, onorando il suo lavoro e l'occasione nella quale aveva deciso di prestarsi. Insomma, non stiamo parlando, secondo me, del classico "miliardario in calzoncini corti", che costituisce l' agiografia classica del calciatore. Come è poi abbastanza evidente anche, secondo me, dall'intervista citatata in questa discussione da Jean.

Ipazia

Citazione di: Socrate78 il 29 Novembre 2020, 18:03:39 PM
Io lo disprezzo, Era un drogato, fatto di cocaina dall'età di vent'anni, era un tossico, io odio i tossici, li ritengo stupidi, vuoti, insensati, esseri inutili alla società. Maradona era buono solo con i piedi, non con il cervello, in che cosa consisteva la sua gloria se non nel mettere una palla in un cestino? Cambia qualcosa nel corso del mondo se una palla fa goal? Non cambia un bel niente, vana è la gloria dello stadio. Tutti quei calciatori osannati dal popolino a me fan solo ridere, sempre a correre e ad affannarsi per azioni che non hanno senso, sempre a subire infortuni per niente, spesso a doparsi come anche tantissimi sportivi, ecco, oltre ai tossici io odio anche gli atleti, perché li ritengo irrazionali, e stupido è il pubblico che li osanna, li fa diventare dei miti del nulla. Io sono superiore a queste "leggende" del calcio. Ora è crepato, finalmente, purtroppo bisognerà sorbirsi ancora per qualche giorno le celebrazioni, ma poi finirà nell'oblio, almeno spero. Vi sembrerò cattivo e insensibile, ma secondo me era solo un falso mito.

Tu pensa noi atei che dobbiamo sorbirci - e pagare le spese per - miti millenari, falsi per definizione, ben più persistenti è tossici di quelli del calcio, che ritengo pure io un circense alquanto pacchiano, ma tra le risse negli stadi e gli autodafè direi che non c'è partita: se il trofeo è il bene, vince il calcio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sapa

Nella mia presentazione al forum avevo premesso che mi piace il calcio e sono tifoso di una squadra, ma che avrei evitato anche sotto tortura di dire quale e, soprattutto, di concedermi excursus sull'argomento. Se ho proposto e indugiato su Maradona, nella sezione attualità, è perchè veramente si parla di un qualcosa di eccezionale, per chi naturalmente è appassionato. Con questo intervento intendo chiudere l'argomento, per non tediare più nessuno con tematiche "volgari".A margine di tutto ciò, però, noto alcune cose espresse, che mi lasciano dubbioso e sulle quali vorrei offrire un chiarimento: 1) il calcio professionistico viene dai più, qui dentro, considerato solo per l'aspetto "tifo organizzato", con la conseguenza di valutarne la portata come fenomeno sociologico, mentre a mio avviso è più o meno da ascrivere alla voce "spettacoli". Non sono un ultras e non ne ho mai frequentati. Genny a carogna non ci azzecca nulla con Maradona. 2) con buona pace di Socrate 78, la morte del Pibe de Oro, finalmente, secondo lui,  sopraggiunta , lo consacra, altro che oblio. Come ha giustamente chiosato Walter Veltroni, Maradona " aveva diritto di essere immortale, adesso lo è" 3) l'accostamento, forse ardito, tra arte e spettacolo sportivo ha sconcertato alcuni. Eutidemo ha più o meno affermato che l' arte si rivolge alla mente e allo spirito, mentre il calcio no. Io credo, invece, che l'arte sia ricerca della perfezione, Caravaggio non dipingeva per la mente e per lo spirito di chi gli commissionava l'opera, ma per cercare la propria perfezione. La stessa cosa vale per Maradona. Ho finito, grazie.

Jacopus

Maradona. Un personaggio ambiguo. Probabilmente è stato un simbolo per tanti diseredati, che almeno nel calcio hanno trovato il loro riscatto. Tutta questa santificazione attuale ha il medesimo scopo: "divertitevi bambini, ma non disturbate il conduttore".
La stessa cosa accadeva, del resto anche per il Merisi, ma il pubblico era diverso, diversi i riferimenti simbolici. L'artista quando dipinge fa riferimento ad un mondo culturale conosciuto dal suo pubblico e questo rende il contesto piacevole. Ma per fare ciò occorre investire in  cultura.
Ora attacchiamo Maradona, invece di attaccare un sistema che preferisce investire nel calcio, invece di diffondere la passione per la cultura nelle periferie massacrate dalle logiche capitalistiche. Tutto ciò ricorda fin troppo la mitica canzone "contessa", solo che l'attuale aristocrazia ha vinto definitivamente, relegando i suoi oppositori a lobotomizzati servi, con diritto alla religione pedatoria.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sapa

Comunque, per concludere veramente, ho apprezzato molto l'intervento di bobmax. Se proprio il fenomeno non piace e non si ritiene l'attore Maradona degno della luce dei riflettori, che almeno ci sia la compassione per l'uomo, con le sue bassezze e le sue qualità. Quella, a parte qualche caso, la si è avvertita. La pietas. E a me può bastare anche così.

Eutidemo

Ciao Sapa.
Io avevo più o meno affermato che l' arte, così come pure la filosofia e la religione, se interpretate da eccellenze come Michelangelo, Socrate e San Francesco, si rivolgono precipuamente alla mente e allo spirito, mentre il calcio no; secondo me, infatti, quest'ultimo costituisce solo un un "divertimento di massa" che, prima o poi, come i giochi del Circo nell'antica Roma (peraltro durati molto di più) farà il suo tempo, e, come quelli, finirà nella pattumiera della storia.
***
Il che, però, non significa affatto, come giustamente hai rilevato tu, che non si possa ricercare ed ottenere la massima "perfezione possibile", in qualsiasi attività umana: dal "pallone" alla "palla prigioniera" ed in molto altro ancora.
Pensa che esistono addirittura dei campionati mondiali di "rutti" e di "scorregge"; ed infatti, l'americano Timothy Janus risulta essere il "campione mondiale" di rutti, mentre il russo Alex Pavlov risulta essere il "campione mondiale" di peti.
Onore al merito!
Penso che nè Timothy Janus nè Alex Pavlov siano in grado di fare acrobazie con la palla come sapeva fare Maradona; così come, presumibilmente, Maradona non era in grado di raggiungere la loro perfezione nell'uso dei due orifizi necessari per produrre i suoni di cui sopra.
***
Come dici tu, anche secondo me chiunque riesca ad ottenere la massima perfezione possibile nelle prestazioni che gli sono più congeniali, tanto da riuscire ad essere il più bravo al  mondo nel suo campo, è indubbiamente da rispettare; questo, sia pure un po' scherzosamente, lo dico "davvero" senza la benchè minima ironia.
***
Quello che, invece, contesto recisamente, è che il raggiungimento della perfezione nel campo dei rutti, dei peti e (mi scusino i tifosi) anche nel calciare una semplice palla di cuoio, possa essere equiparabile raggiungimento della perfezione nell' arte, così come nella filosofia e nella religione; questo,  assolutamente NO!
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Che poi ci siano epoche i cui attecchiscono divertimenti di massa con successo di pubblico, come nell'antica Roma ed in quella moderna, secondo me non rende più pregevole il divertimento di turno, solo perchè ha numerosi spettatori; tuttavia, benchè i campionati di calcio non mi facciano impazzire, e che i gusti del grande pubblico tra mille anni saranno diversi da quelli odierni, devo onestamente ammettere che anche io li trovo "molto" più divertenti ed interessanti dei campionati di rutti e di peti.
Sono nato anch'io nel XX secolo!
***
Quanto alla "pietas", nessuno la nega a Maradona; ma non perchè fosse un campione del pallone, bensì perchè ogni essere umano la merita...sia da vivo che da morto!
***
Un saluto! :)

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