Ma se la Grecia non ci vuole

Aperto da sapa, 01 Giugno 2020, 19:28:13 PM

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sapa

Scusate, ma in che cosa consisterebbe il problema? Non capisco tutta questa indignazione da parte nostra, i greci faranno a meno dei turisti italiani. Se se lo possono permettere, beati loro! E la stessa cosa vale per i siciliani e i sardi. Forse mi sbaglierò, ma quante persone avremo che, di questi tempi, si straccerano le vesti per non poter andare in vacanza in quei posti? Per me, assai poche.

viator

Salve. Sono d'accordo con sapa. I greci sono padroni a casa loro. Siculi e sardi, altrettanto. Leccesi, imperiesi, goriziani, montespertolesi, frusinati, idem. Egualmente per quanto concerne quartieri di Milano e Municipi romani. Perbacco, un minimo di autonomia e di decentramento così come predicato dalla più bella (ciao!) Costituzione del mondo.

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D'altra parte è stata proprio l'Italia ad insegnare ai greci ed al mondo come si fa ad impedire agli ospiti indesiderati di arrivare a casa propria. La nostra "politica" afromediterranea non poteva certamente che fare scuola !

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Che vergognosa figura ! Un Paese dotato di confini "colabrodo" in cui chiunque può entrare e restare ed i cui cittadini invece sono praticamente costretti a restar rinchiusi ! Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

Hai ragione Viator. Un turista dotato di secchiello, paletta, e un congruo conto in banca, più un altro segreto in Svizzera non può godersi il frutto delle sue sudate truffe a Mikonos...mentre un siriano che ha visto morire tutta la sua famiglia entra da impunito in Italia e magari è pure mussulmano, non ha un soldo e pretenderà che lo sfamiamo. I greci rifiutano chi ha soldi per pagare mentre noi accogliamo chi dobbiamo pagare. A rovinare questo quadretto idilliaco però ci pensa il fatto che la Grecia ha i campi profughi più grandi dell'Unione Europea. Anche loro non hanno strategie verso chi fugge dalla fame ma solo strategie verso chi almeno un secchiello e una paletta ce l'hanno.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sapa

Comunque, a parte il discorso sui profughi, in Grecia non vanno solo i ricconi, c'è una consistente fetta di turismo di massa che si dirige tutti gli anni verso quello splendido mare. Se si diventa schizzinosi "Tu sì, loro no...Tu passa, tu invece mettiti lì in quarantena", si corre il rischio di stare aperti, ma  a guardare.....

Jacopus

Certo Sapa. Quello  che non sopporto è mettere sullo stesso piano situazioni completamente diverse, non so più se a scopo manipolativo oppure semplicemente perché si è esasperati, oppure per buttarla sullo scherzo. Veramente mi verrebbe voglia di dire "ok, avete vinto, mi arrendo".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: sapa il 01 Giugno 2020, 19:28:13 PM
Scusate, ma in che cosa consisterebbe il problema?
Questa domanda la potresti porre a circa il 99% degli articoli di giornale italiano, gli piace così, si mettono a capo di immaginari gruppi di indignati per immaginare sollevazioni popolari per la qualsivoglia, salvo che a nessuno frega niente. Tu parli di "indignazione da parte nostra" ma ne hai sentito parlare personalmente da qualcuno? E quel qualcuno te ne ha parlato prima o dopo aver letto il giornale? Sarò "frugale" e "scurrile" io, ma penso che la notizia prima di esser stata romanzata è stata accolta da un sonoro "esticazzi" nazionale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve jacopus.
Citazione di: Jacopus il 02 Giugno 2020, 00:12:21 AMHai ragione Viator. Un turista dotato di secchiello, paletta, e un congruo conto in banca, più un altro segreto in Svizzera non può godersi il frutto delle sue sudate truffe a Mikonos...mentre un siriano che ha visto morire tutta la sua famiglia entra da impunito in Italia e magari è pure mussulmano, non ha un soldo e pretenderà che lo sfamiamo. I greci rifiutano chi ha soldi per pagare mentre noi accogliamo chi dobbiamo pagare. A rovinare questo quadretto idilliaco però ci pensa il fatto che la Grecia ha i campi profughi più grandi dell'Unione Europea. Anche loro non hanno strategie verso chi fugge dalla fame ma solo strategie verso chi almeno un secchiello e una paletta ce l'hanno.
Vedo con piacere che dai anche tu un poco di respiro all'ironia, dote che io ho sempre apprezzato sommamente.

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Ci sono due modi per affrontare i grandi temi politico-social-umanitari. Sto parlando della loro trattazione concettuale, non della loro soluzione pratica.

La maggior parte della gente (quella che non vuole o non riesce ad allontanarsi dalle proprie sensibilità individuali, personali) lo fa esaminando i casi umani e particolari delle singole persone coinvolte nelle dinamiche che vengono affrontate (cercando quindi di comprendere e risolvere - od almeno di partecipare - ai casi umanissimi dei bimbi che muoiono, delle mamme che piangono, degli stermini, delle torture, patimenti, ingiustizie, arricchimenti iniqui, prepotenze, conti svizzeri etc.).

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Tale processo si chiama "via lunga" e consiste nell'operare od auspicare affrontando un caso alla volta guardando bene in faccia alle persone per stabilire se ciascuna di esse merita o meno di venir aiutate (sì per le mamme che piangono - no per i capitalisti ladri). Si spera in questo modo di sistemare - l'una dopo l'altra - tutte le storture del mondo fino a che il loro elenco sia terminato.Purtroppo - a parte le intollerabili lunngaggini di un simile modo di procedere - tale sistema richiede anche che chi giudica ed "aggiusta" le diverse storture possieda anche criteri certi ed immutabili sul come sistemarle. Ovvero che il "sistematore" sia in possesso di una fede o di una ideologia.

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Se poi, come in realtà accade i "sistematori" sono più di uno, il problema diventa che la loro fede od ideologia deve risultare unica per tutti, diversamente la procedura da essi adottata eliminerebbe soggettivamente delle storture creandone oggettivamente delle altre.

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Personalmente io preferisco un secondo modo di affrontare certi argomenti : la "via breve".

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Consiste nel :


       
  • Non guardare in faccia a nessuno (altrimenti mi commuoverei o mi indignerei);
  • Nel non tener conto di alcuna fede nè di alcuna ideologia (cioè evitare pregiudizi religiosi o culturali);
  • Cercare di tenere a mente le vicende storiche del passato per confrontarle con il presente ed usare la sintesi delle singole analogie per ricavarne augurabilmente diagnosi circa il presente ed ipotesi circa il futuro.
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Se l'aspetto umanitario è quello che deve prevalere nell'affrontare globalizzazioni ed immigrazione irregolare.............che ci si decida ! Un bel referendum per cedere la nostra sovranità a qualche Opera Pia !!. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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