LIBIA: ' la guerre comme à la guerre

Aperto da Eutidemo, 03 Settembre 2018, 07:49:41 AM

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Eutidemo

 Secondo me, non si può escludere, che dietro le sommosse di Tripoli, ci sia "anche" (a dir poco) Khalifa Haftar, l'uomo forte della Cirenaica che da tempo non nasconde l'intenzione di estendere il suo controllo su Tripoli; dietro di lui, peraltro, non è da escludere  che ci sia lo zampino di Macron e dei servizi segreti francesi (che sono "pappa e ciccia" con Haftar).   ::)
Ed infatti gli attacchi al nostro ambasciatore libico Perrone (attualmente in vacanza "cautelativa") erano arrivati ad Agosto proprio da Tobruk, e, cioè, dal parlamento e dal governo non riconosciuti dalla comunità internazionale, ma appoggiati ufficiosamente dalla Francia; la quale, probabilmente, punta a far cadere  Fayez al Serraj, il quale, oltre ad essere riconosciuto dalla Comunità Internazionale, è la nostra principale "sponda" libica.
E non è neanche da escludere che il missile Grad che ha colpito il quarto piano dell'hotel al-Waddan, fosse diretto proprio alla nostra ambasciata; o, cmq, "vicino", a meri fini intimidatori.
D'altra parte, la sorda lotta di "intelligence" tra noi e la Francia nell'Africa del nord, la cominciammo  noi nel 1987, quando il presidente tunisino Habib Bourghiba, filofrancese, fu destituito con un "golpe" definito "dei camici bianchi", cioè per "incapacità psicofisica", ed al suo posto i servizi di "intelligence" italiani riuscirono a mettere Ben Alì; cosa, questa, ammessa nel 1999 in audizione dal capo del Sismi Fulvio Martini, il quale ha rivelato che lo scopo era quello di strappare alla Francia tale zona di influenza.
Per cui, oggi, i francesi (anche) per vendicarsi del nostro sconfinamento nella loro zona di influenza tunisina -e non solo per quello-, senza contare l'episodio della guerra gheddafiana, attualmente punterebbero a prendersi la loro fetta di Libia (che, teoricamente, dovrebbe essere zona d'influenza nostra); lasciando, quindi, all'Italia solo la Tripolitania, dove si concentrano gli interessi di Roma...e forse neanche più quella, se gli esiti della rivolta risulteranno a noi sfavorevoli.
Affermare che si tratti, per usare una terminologia schermistica, di un "RIDOPPIO ROVERSO"* nell'ambito dello scontro geopolitico tra Salvini e Macron, forse è un po' eccessivo (anche perchè le sommosse in atto rispondono pure alle dinamiche interne della Libia); ma neanche questo è del tutto da escludere!

*Il *"ridoppio roverso*, è una sorta di incrocio tra il *"montante"* e il *"tondo"*, e punta solitamente a gambe o fianchi dell'avversario con un *colpo a sorpresa dato in OBLIQUO dal basso verso l'alto*;  se inferto da destra a sinistra è detto *mandritto*, mentre da sinistra a destra è detto *manroverso*.

Quest'ultimo era quello preferito da *Cyrano*; che mi pare lo chiamasse *tir de gauche*.

Eutidemo

La cosa veramente tragica è che, se la situazione libica raggiunge il livello di una vera guerra civile...saremo inondati di profughi di guerra; che dovremmo accogliere tutti, in quanto tali. :(
Però, in tal caso, una revisione dell'art.6 dell'accordo di Bruxelles si rende indispensabile, nel senso di sancire l'obbligatorietà del ricollocamento in Europa, sia dei rifugiati (per i quali già lo sarebbe) sia dei rifugiandi. >:(

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