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Legge anti bufale

Aperto da Fharenight, 16 Febbraio 2017, 00:44:58 AM

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Fharenight


Un disegno di legge è stato presentato oggi al Senato che prevede sia multe che sanzioni penali per chi diffonde notizie false sia sui social media, che su siti "non espressione di giornalismo online". Si incorrerà in un'ammenda fino a 5mila euro chi diffonda notizie false "esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi"; mentre se le notizie false recano "pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici", oltre alla multa è prevista la pena della reclusione non inferiore a 12 mesi. Chi, invece, si rende "responsabile di campagne d'odio contro individui" o "volte a minare il processo democratico" sarà punito con la reclusione non inferiore a due anni e l'ammenda fino a 10mila euro.
Azzolino! Manco durante il fascismo!

A me sembra che vogliono toglierci anche l'ultimo diritto che ci rimane: la libertà di espressione.
Dato che internet è una realtà troppo grande che sfugge  al controllo di regime, ora si sono inventati il problema delle bufale per impedire l'espressione e la diffusione di idee, pensieri, fatti, avvenimenti che non siano filtrati dai soliti mass media. Col pretesto di tutelare il cittadino e garantire trasparenza.

acquario69

#1
Citazione di: Fharenight il 16 Febbraio 2017, 00:44:58 AM

Un disegno di legge è stato presentato oggi al Senato che prevede sia multe che sanzioni penali per chi diffonde notizie false sia sui social media, che su siti "non espressione di giornalismo online". Si incorrerà in un'ammenda fino a 5mila euro chi diffonda notizie false "esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi"; mentre se le notizie false recano "pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici", oltre alla multa è prevista la pena della reclusione non inferiore a 12 mesi. Chi, invece, si rende "responsabile di campagne d'odio contro individui" o "volte a minare il processo democratico" sarà punito con la reclusione non inferiore a due anni e l'ammenda fino a 10mila euro.
Azzolino! Manco durante il fascismo!

A me sembra che vogliono toglierci anche l'ultimo diritto che ci rimane: la libertà di espressione.
Dato che internet è una realtà troppo grande che sfugge  al controllo di regime, ora si sono inventati il problema delle bufale per impedire l'espressione e la diffusione di idee, pensieri, fatti, avvenimenti che non siano filtrati dai soliti mass media. Col pretesto di tutelare il cittadino e garantire trasparenza.


amica cara....hai mai letto il libro di orwell "1984" ?

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qui sotto già te ne faresti un idea
http://www.anticorpi.info/2011/10/1984-le-profezie-di-george-orwell.html

mentre qui avrei già provato a discuterne se pure in diversi ma corrispondenti aspetti

https://www.riflessioni.it/logos/attualita/essi-vivono/

Fharenight

 Hai perfettamente ragione, Acquario.  Verissimo!
Si rende continuamente evidente che la massificazione, la mondializzazione ottenuta anche attraverso i mezzi di comunicazione sempre piú sofisticati è funzionale al potere, serve per controllare ed orientare le masse non solo a scopo commerciale ma anche politico.
  La mossa è astuta; bisogna prima convincere che in rete girano un sacco di notizie false e che, quindi, bisogna correre ai ripari. Dunque bisogna incaricare qualcuno di trovare, individuare  ed eliminare chi diffonde notizie false. Finora siamo sopravissuti benissimo  districandoci tra le tante notizie e, se alcune sono false, sono in gran parte facili da intuire come tali, altre sono comunque smentite nel giro di pochi giorni.

Chi dovrà assumere l'incarico di individuare le notizie false concentrerà  in sé nel tempo un potere enorme, potrà manipolare ed orientare l'opinione pubblica con poche ed inefficaci tentativi di smentita.

InVerno

#3
Il problema delle "bufale" non se lo sono inventati, esiste ed è serissimo, sopratutto per quella fascia di popolazione in transizione dai mezzi tradizionali e che usa internet allo stesso modo con cui usava i giornali.  Nessuno vi ha ancora raccontato che i tumori si curano con il limone e le cause farmaceutiche non lo dicono? A me si, già due o tre volte.
Proprio per questo si tratta di un problema transitorio, la maggior parte dei "nativi digitali" con un discreto grado di istruzione fa controlli incrociati delle fonti, è abituata ad un sistema di infomazione come internet (anche se i polli non mancano mai). Diciamo che come legge (anche se io non ho letto il testo e bisorrebbe farlo) fa decisamente ribrezzo, purtuttavia potrebbe essere necessaria transitoriamente (ancora, è necessario capire di preciso che cosa dica il testo). Il fatto che il secondo in carica negli states fosse a capo di un sito di bufale dovrebbe dare un idea dell'urgenza. E' un tema molto complesso che andrebbe studiato nei dettagli dal punto di vista giuridico, anche perchè in molti casi si parla di una questione già regolamentata (come una bufala diffamatoria, o l'abuso di credulità  popolare), quindi è abbastanza difficile farsene un idea tranchant.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Tutelare la societa' dalle bufale con una legge fa più danni che altro. Chi decide qual'ė la bufala? Ed anche se lo fosse, la sua repressione non farebbe altro che aumentarne il fascino. Il propagarsi di notizie assurde credo che nasca da un livello culturale più basso collegato ad un accesso ai media ormai universale. Inoltre non esiste più una minoranza intellettuale a cui si da mandato per l'interpretazione della realta' e neppure diverse minoranze dotate di cognizioni per affrontarsi dialetticamente. Ormai vi e' una sfera rappresentativa del mondo "alta" e sostanzialmente corretta ma chiusa e collegata ad un potere economico e sociale asfissiante e malvisto dalla maggioranza. Si sviluppa così una sfera rappresentativa del mondo "bassa" che e' anche un grido di protesta, una ricerca di possibili colpevoli del disagio collegata ad un modo di manifestare le proprie idee con parolacce, insulti, improperi giustificati dall'esaltazione dei sentimenti contrapposti alla razionalita'. In questo gioco i "nuovi timonieri" sono tentati di mantenere questo doppio livello e di gestire il controllo sociale attraverso rappresentazioni sostanzialmente false ma funzionali agli interessi di volta in volta emergenti. Ovvio che questo gioco e' tanto piu' efficace quanta meno capacita' critica e conoscenza c'e' nel pubblico.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sgiombo

#5
Citazione di: Fharenight il 16 Febbraio 2017, 00:44:58 AM

Un disegno di legge è stato presentato oggi al Senato che prevede sia multe che sanzioni penali per chi diffonde notizie false sia sui social media, che su siti "non espressione di giornalismo online". Si incorrerà in un'ammenda fino a 5mila euro chi diffonda notizie false "esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o falsi"; mentre se le notizie false recano "pubblico allarme o nucumento agli interessi pubblici", oltre alla multa è prevista la pena della reclusione non inferiore a 12 mesi. Chi, invece, si rende "responsabile di campagne d'odio contro individui" o "volte a minare il processo democratico" sarà punito con la reclusione non inferiore a due anni e l'ammenda fino a 10mila euro.
Azzolino! Manco durante il fascismo!

A me sembra che vogliono toglierci anche l'ultimo diritto che ci rimane: la libertà di espressione.
Dato che internet è una realtà troppo grande che sfugge  al controllo di regime, ora si sono inventati il problema delle bufale per impedire l'espressione e la diffusione di idee, pensieri, fatti, avvenimenti che non siano filtrati dai soliti mass media. Col pretesto di tutelare il cittadino e garantire trasparenza.
CitazioneSono perfettamente d' accordo.

Siamo in pieno fascismo.

Se malgrado le tonnellate di pubblicità, tutti i giornali chiuderebbero se non fossero lautamente sovvenzionati a spese dei contribuenti ci sarà pure un motivo; credo sia che la gente é (fra l'e altro) meno stupida dei giornalisti e ha capito che per sapere quello che passa il pensiero unico politicamente corretto basta sentire una volta un telegiornale (a caso, essendo tutti uguali).

Pensa che coloro che hanno lanciato questa miserabile, fascistissima "bufala dell' antibufala" sono, oltre a personaggi come la Boldrini, Scalfari e Giorgio di Savoia, per lo più giornalisti di professione.

Sì, proprio quelli che unanimemente avevano dato la notizia delle "armi chimiche di Saddam", dell' oppositore nordcoreano sbranato dai cani o di quello "ucciso a cannonate" (a quando quello ucciso con una bomba atomica? Dato che la RPdC per sua fortuna ne possiede, così come i missili necessari per portarle sul Giappone e probabilmente anche sulla California: e questo é l' unico motivo per cui non ha ancora fatto la fine dell' Iraq e della Libia, peraltro molto più ricchi); sono gli stessi che scrivono su giornali nei quali quotidianamente é presente l' Oroscopo! Sic!

Minchia (quando ci vuole ci vuole)!
Dire che hanno la faccia come il culo é decisamente poco!

sgiombo

Citazione di: InVerno il 17 Febbraio 2017, 15:46:03 PM
Il fatto che il secondo in carica negli states fosse a capo di un sito di bufale dovrebbe dare un idea dell'urgenza.
CitazioneA si?

A me invece da l' idea dell' emergenza in cui ci troviamo il fatto che la megabufala delle "armi chimiche di Saddam" ("la madre di tutte le bufale") sia stata propalata dall' intero governo USA di allora, e prontamente imposta massicciamente all' unanimità nei giornali e televisioni; e sputtanata unicamente in alcuni siti Internet! guarda caso...).

Ma potrei fare infiniti altri esempi.
I primi che mi vengono in mente sono la "strage dell obitorio di Timisoara" e quella "del mercato di Seraievo".

Su Internet si possono almeno leggere notizie e opinioni (di diversissima attendibilità e fondatezza) diverse, e chi ha cultura e senso critico può almeno cercare di discernere le bufale dalle notizie vere.

Invece giornali e TV ciò che vorrebbero fare di Internet diffondono solo ed unicamente il falso al servizio delle sempre più esigue minoranze superpivilegiate al potere!

Fharenight

#7
InVerno, sei il solito estremista e terrorista nel linguaggio. Che il limone possa guarire dal tumore non l'ho mai letto da nessuna parte, ma chi può crederci? Neanche un bambino di 6 anni.
Se poi parliamo di medicina alternativa, beh, anche quella ha il diritto di esistere, se non causa danni in sé, ognuno è libero di seguirla o meno. D'altronde anche le terapie anti cancro ufficiali causano danni, falliscono spesso e portano alla morte anche prima.
La scienza ci aiuta ma può anche sbagliare e fare danni, qualcuno si ricorderà dei danni causati dal farmaco Talidomide ritenuto innocuo e somministrato anche  a molte  donne gestanti.
Oppure le terapie ormonali per le donne in menopausa che hanno causato tumori. Almeno il limone non fa male ed è ricco di vitamina C.
Non si può sopprimere il tentativo, che spesso è vincente, di curare le patologie con metodi naturali o almeno non troppo tossiche. La medicina nasce dalle piante medicinali che sono spesso efficaci quanto o più dei farmaci costosi, tossici ed inquinanti.
Spero tanto che quest'altra assurda legge antidemocratica non passi.

InVerno

Citazione di: sgiombo il 17 Febbraio 2017, 21:28:39 PM
Citazione di: InVerno il 17 Febbraio 2017, 15:46:03 PM
Il fatto che il secondo in carica negli states fosse a capo di un sito di bufale dovrebbe dare un idea dell'urgenza.
CitazioneA si?

A me invece da l' idea dell' emergenza in cui ci troviamo il fatto che la megabufala delle "armi chimiche di Saddam" ("la madre di tutte le bufale") sia stata propalata dall' intero governo USA di allora, e prontamente imposta massicciamente all' unanimità nei giornali e televisioni; e sputtanata unicamente in alcuni siti Internet! guarda caso...).

Ma potrei fare infiniti altri esempi.
I primi che mi vengono in mente sono la "strage dell obitorio di Timisoara" e quella "del mercato di Seraievo".

Su Internet si possono almeno leggere notizie e opinioni (di diversissima attendibilità e fondatezza) diverse, e chi ha cultura e senso critico può almeno cercare di discernere le bufale dalle notizie vere.

Invece giornali e TV ciò che vorrebbero fare di Internet diffondono solo ed unicamente il falso al servizio delle sempre più esigue minoranze superpivilegiate al potere!
In passato ho difeso a spada tratta un signore che aveva scritto un libro negando l'esistenza dei lager, perchè pensavo che fosse suo diritto al di la della cazzata che fosse, ma con internet le cose stanno scappando di mano onestamente. Ideologicamente continua a farmi ribrezzo una legge del genere e istintivamente avrei voglia di dire quello che dici tu, tuttavia, se venisse varata non potrei che fare spallucce, ce lo siamo meritati, se lo sono meritati.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

#9
Citazione di: InVerno il 18 Febbraio 2017, 21:32:02 PM

In passato ho difeso a spada tratta un signore che aveva scritto un libro negando l'esistenza dei lager, perchè pensavo che fosse suo diritto al di la della cazzata che fosse, ma con internet le cose stanno scappando di mano onestamente. Ideologicamente continua a farmi ribrezzo una legge del genere e istintivamente avrei voglia di dire quello che dici tu, tuttavia, se venisse varata non potrei che fare spallucce, ce lo siamo meritati, se lo sono meritati.


CitazioneSi tratta del medesimo atteggiamento censorio incivile, barbarico: chi ha il potere pretende di imporre con la violenza "legale" il suo pensiero unico "politicamente corretto" negando la libertà di espressione, la quale, poiché nessuno é infallibile e tutti si può sbagliare e si sbaglia di fatto, é l' unico modo di permettere un confronto fra opinioni (e notizie; le quali spessissimo sono date false in perfetta malafede) che é indispensabile per poter cercare di superare errori e falsità e ottenere quanto più possibile di verità.

Per dare un' idea di quello che penso del nazismo evitando spiacevoli -per me- equivoci, mi autodefinirò per l' occasione "stalinista" (tra virgolette, nel senso di "vetero"-comunista autentico e senza compromessi ed edulcorazioni; ma potrei anche definirmi "stalingradista", dalla battaglia che ha cambiato e determinato il corso della seconda guerra mondiale, alla faccia delle ripetute bufale di giornali e TV sul presunto ruolo dello sbarchetto in Normandia; il diminutivo non per sminuirlo in assoluto, ma per ri-dare il senso autentico delle proporzioni che le bufale su giornali e TV vorrebbero alterare).
Ebbene, ho sempre avuto forti dubbio non sui campi di concentramento nazisti, ma sul fatto che sarebbero stati "campi di sterminio" deliberato, sulla "camere a gas" e sulla cosiddetta "soluzione finale" poiché ciò che si racconta in proposito almeno in parte é pochissimo credibile (anche in quanto alla realizzabilità meramente "tecnica") e perché "puzza lontano un miglio di ideologia" in quanto di fatto usato spessissimo a sostegno (peraltro del tutto indebito e senza nessi logici, come mera espressione della assurda e infame, autenticissimamente razzista pretesa che un "popolo" sia "eccezionale" rispetto a tutti gli altri, anche e perfino in quanto a "disgrazie subite") del razzismo attualmente più potente e criminale, cioé quello sionista (che non ha nulla da "invidiare" -si fa per dire- a quello nazista; e che -checchè pretenda di millantare Giorgio di Savoia- é tutt' altra cosa dell' ebraismo, ragion per cui antisionismo =/= antiebraismo  o, ancor più impropriamente, antisemitismo; altrimenti, per essere conseguenti -e per assurdo. ammesso e non concesso!- bisognerebbe sostenere che tedesco = nazista).
Comunque le leggi che in buona parte di Europa impediscono la libertà di espressione in proposito di fatto, presso chi ha senso critico (in generale; e in particolare presso di me) anziché rinforzare la versione dei fatti che intenderebbero imporre con la violenza, tendono ad indebolirla dando maggior credibilità anzichè ridurla alle tesi negazioniste: possono servire per convincere meglio quello che i potenti chiamano con disprezzo "popolo bue" a costo di tendere oggettivamente di fatto ad indebolire in consenso di chi ha senso critico.

Tornando alla questione in generale, ritengo che con i giornali e le TV (gli organi di disinformazione e menzogna ufficiali; che se non fosse per le lautissime sovvenzioni statali che ricevono, se si sottoponessero alle regole -anzi, come pretendono spudoratamente loro, alle "leggi"- del mercato che quotidianamente magnificano avrebbero tutti chiuso bottega da un bel pezzo!) "le cose sono già da gran tempo scappate completamente di mano": lì c' é unicamente l' unanimità della sola menzogna, che il potere vorrebbe imporre con la violenza "legale" anche dove (Internet) ancora é possible sentire pure qualche sparuta "campana anticonformistica", a volte verace a volte falsa, ovviamente).

InVerno

#10
Non capisco cosa stai dicendo, io ho usato i lager come esempio estremo, perchè penso che la difesa delle libertà di parola non si faccia con le opinioni che concordano con la tua, ma con quelle totalmente opposte. Uno poi potrebbe aprire parentesi gigantesche a riguardo, anche storiche, per esempio il peso della Russia nella liberazione dai nazisti da sempre minimizzato. Ma queste sono questioni di altro ordine, non si può paragonare la propaganda di stato di qualsiasi tipo, con le bufale online. Almeno per quello che intendo io: persone che aprono siti internet cammuffati da giornali online, che sistematicamente diffondono notizie false, citando fonti false, e fatti deliberatamente falsi, per scopo di lucro (click). Il fatto stesso di essere false è il "valore aggiunto" della notizia, non è un "incidente di percorso" o parte di un agenda politica, il raggiro a scopo di lucro dell'utente è lo scopo. Questo è paragonabile con la prospettiva americocentrica della storia? Per conto mio, ma non sono un giurista, io parlerei più chiaramente di truffe. Poi io sono proprio la persona sbagliata per avvocare questo tipo di causa, mi sento proprio l'avvocato del diavolo in questo caso, ma qualcuno deve pur farlo.

Ps. Occhio a invocare la fine delle sovvenzioni statali, si corre il rischio di finire come Di Battista che nella stessa frase riesce a criticare i finanziamenti pubblici all'editoria e i "finanziatori oscuri del corriere". O una o l'altra, i giornali non vanno a vapore acqueo.

P.s.s. poi siamo contro la censura solo quando ci pare a noi. Per esempio: La moderazione di un forum è censura, perchè nessuno chiede l'abolizione dei moderatori?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sgiombo

Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2017, 17:05:39 PM
Non capisco cosa stai dicendo, io ho usato i lager come esempio estremo, perchè penso che la difesa delle libertà di parola non si faccia con le opinioni che concordano con la tua, ma con quelle totalmente opposte. Uno poi potrebbe aprire parentesi gigantesche a riguardo, anche storiche, per esempio il peso della Russia nella liberazione dai nazisti da sempre minimizzato. Ma queste sono questioni di altro ordine, non si può paragonare la propaganda di stato di qualsiasi tipo, con le bufale online. Almeno per quello che intendo io: persone che aprono siti internet cammuffati da giornali online, che sistematicamente diffondono notizie false, citando fonti false, e fatti deliberatamente falsi, per scopo di lucro (click). Il fatto stesso di essere false è il "valore aggiunto" della notizia, non è un "incidente di percorso" o parte di un agenda politica, il raggiro a scopo di lucro dell'utente è lo scopo. Questo è paragonabile con la prospettiva americocentrica della storia? Per conto mio, ma non sono un giurista, io parlerei più chiaramente di truffe. Poi io sono proprio la persona sbagliata per avvocare questo tipo di causa, mi sento proprio l'avvocato del diavolo in questo caso, ma qualcuno deve pur farlo.

Ps. Occhio a invocare la fine delle sovvenzioni statali, si corre il rischio di finire come Di Battista che nella stessa frase riesce a criticare i finanziamenti pubblici all'editoria e i "finanziatori oscuri del corriere". O una o l'altra, i giornali non vanno a vapore acqueo.

P.s.s. poi siamo contro la censura solo quando ci pare a noi. Per esempio: La moderazione di un forum è censura, perchè nessuno chiede l'abolizione dei moderatori?
Citazione
Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2017, 17:05:39 PMRisposta di Sgiombo:


Veramente il ruolo principale nella liberazione dal nazismo l' ha svolto l' Unione Sovietica e non la Russia (non solo la Russia Sovietica): c' é una bella differenza!

Chiusa anche questa parentesi, come la era quella sul nazismo e il sionismo.

Che trovo del tutto pertinente perché in vari paesi europei esistono persone in carcere a causa di leggi che non mi perito di definire "naziste" avendo sostenuto tesi "negazioniste" (che personalmente per lo più non approvo; ma personalmente sono democratico e tollerante, contrariamente alle minoranze di privilegiati ivi al potere), cioé per reati di opinione (fra l' altro riguardanti il passato), e la censura che vogliono imporre a Internet va esattamente nella stessa direzione.

La stampa e la TV sistematicamente diffondono notizie false al servizio dei potenti mentre su Internet si può trovare (anche) qualche verità.
Ed é per questo che lo vogliono censurare.

E quei falsoni sistematici che sono i giornalisti "ufficali" (ammesso non concesso che la cosa abbia una qualche pertinenza con la libertà di espressione), essendo utilissimi ai nemici del popolo al potere, lucrano stipendi astronomici non perché riescono a "vendere bene" le loro notizie come i veri o presunti "bufalisti" della rete, ma perché lautamente pagati con i soldi delle nostre tasse: "valore rubato", non "valore aggiunto" secondo le regole del "mercato" che incessantemente incensano e divinizzano, come invece almeno é quello dei veri o preusnti "bufalisti" della rete!

Per conto mio l' "americanocentrismo" (e almeno in larga misura anche l' "eurocentrismo") é per l' appunto fatto di truffe (e peggio!).

I finanziatori occulti ci sono comunque e non giustificano affatto i finanziamenti pubblici parassitari ai mentitori di professione  che senza di essi avrebbero già chiuso bottega (o meglio bordello; o meglio ancora associazione a delinquere) da un bel pezzo!

InVerno

Io posso essere d'accordo con te riguardo alla propaganda, ma continuo a non volerla confondere con le bufale, sfruttano meccanismi completamente diversi, se ne può fare un analisi sommaria dei principi.
Quando Powell disse delle armi chimiche di Saddam
a) Sfruttava la sua autorità per creare un fatto e per renderlo difficilmente controvertibile
b) I giornali non hanno "creato" la notizia, l'hanno riportata
c) Se uno degli stessi giornalisti avesse avuto i mezzi per provare che si trattava di una false flag avrebbe vinto il Pulitzer per sei anni di seguito (e anche se con drammatico ritardo, oggi quasi tutti i giornali riferiscono a quell'evento per quello che era)
I bufalari al contrario
a) sfruttano la loro "non-autorità" (variamente chiamata "indipendenza" "controinformazione") per rendere appetibile una notizia
b) non riportano fatti ma li creano dal nulla
c) non sottostanno al benchè minimo obbligo di rettifica\verifica o di deontologia giornalistica, e nessuno vincerà mai niente per dimostrare la banalità delle loro assurdità.

Poi si può parlare per giorni della fabbrica del consenso, sta di fatto che è un meccanismo volutamente implicito in cui la maggior parte dei giornalisti sono solamente pedine (a differenza dei bufalari che sono i protagonisti), e che peraltro è fisiologico (entro certi limiti) in qualsiasi cultura\identità. Le notizie non sono "opinioni" e i giornali non sono composti da 15pagine di editoriali, l'editoriale infatti è quasi sempre lasciato al giornalista più prestigioso e retorico, non al primo frustrato che vuole raccimolare qualche click sparando boiate. Poi che internet sia un sistema che si "autoregola" è forse vero (sperando non sia come il capitalismo), se si prende per assioma che tutti lo sappiano usare in modo corretto, questo attualmente è molto lontano dal vero. E a quanto pare non è vero per il nostro leader pro-tempore, tale Trump. La frequenza con la quale le sue dichiarazioni seguono quasi istantaneamente i titoli di noti siti di giornalismo-bufalino come infowars e breitbart è preoccupante, perchè denota che la echo chamber a cui appartiene è tristemente fake. Sicuri di essere d'accordo che l'uomo che gira con la valigetta coi codici nucleari sempre a minimo 100metri da lui, legga siti di notizie false? L'ultima volta che sono andato su Breitbart (di cui Bannon è fondatore) ho letto "Piano segreto nazista dietro al controllo delle nascite", speriamo la prossima notizia non sia "L'italia segreta fascista pianifica invasione degli USA".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Internet ha permesso lo sviluppo della manipolazione della realta' dal basso, dati i costi irrisori per la gestione di un sito o di un blog. Cio' non toglie che la manipolazione dall'alto e' ben piu' grave e foriera di sventure come la storia ci insegna.
Cio' che c'e  di nuovo con Trump e' il collegamento ancora rudimentale e potenzialmente sinergico fra questi due tipi di manipolazione, che dimostra nello stesso tempo un'altra cosa: la crisi di legittimita' dell'informazione ufficiale, sempre di piu' al soldo dei poteri forti e priva di una propria etica. In fondo anche qui si torna al leit motiv dei nostri tempi: il denaro come unico principio assoluto regolatore delle nostre azioni. Di fronte a questo squallore, distorcere la realta' per un ideale risulta forse moralmente piu' elevato.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sgiombo

Citazione di: InVerno il 21 Febbraio 2017, 10:14:44 AM
Io posso essere d'accordo con te riguardo alla propaganda, ma continuo a non volerla confondere con le bufale, sfruttano meccanismi completamente diversi, se ne può fare un analisi sommaria dei principi.
Quando Powell disse delle armi chimiche di Saddam
a) Sfruttava la sua autorità per creare un fatto e per renderlo difficilmente controvertibile
b) I giornali non hanno "creato" la notizia, l'hanno riportata
c) Se uno degli stessi giornalisti avesse avuto i mezzi per provare che si trattava di una false flag avrebbe vinto il Pulitzer per sei anni di seguito (e anche se con drammatico ritardo, oggi quasi tutti i giornali riferiscono a quell'evento per quello che era)
I bufalari al contrario
a) sfruttano la loro "non-autorità" (variamente chiamata "indipendenza" "controinformazione") per rendere appetibile una notizia
b) non riportano fatti ma li creano dal nulla
c) non sottostanno al benchè minimo obbligo di rettifica\verifica o di deontologia giornalistica, e nessuno vincerà mai niente per dimostrare la banalità delle loro assurdità.

Poi si può parlare per giorni della fabbrica del consenso, sta di fatto che è un meccanismo volutamente implicito in cui la maggior parte dei giornalisti sono solamente pedine (a differenza dei bufalari che sono i protagonisti), e che peraltro è fisiologico (entro certi limiti) in qualsiasi cultura\identità. Le notizie non sono "opinioni" e i giornali non sono composti da 15pagine di editoriali, l'editoriale infatti è quasi sempre lasciato al giornalista più prestigioso e retorico, non al primo frustrato che vuole raccimolare qualche click sparando boiate. Poi che internet sia un sistema che si "autoregola" è forse vero (sperando non sia come il capitalismo), se si prende per assioma che tutti lo sappiano usare in modo corretto, questo attualmente è molto lontano dal vero. E a quanto pare non è vero per il nostro leader pro-tempore, tale Trump. La frequenza con la quale le sue dichiarazioni seguono quasi istantaneamente i titoli di noti siti di giornalismo-bufalino come infowars e breitbart è preoccupante, perchè denota che la echo chamber a cui appartiene è tristemente fake. Sicuri di essere d'accordo che l'uomo che gira con la valigetta coi codici nucleari sempre a minimo 100metri da lui, legga siti di notizie false? L'ultima volta che sono andato su Breitbart (di cui Bannon è fondatore) ho letto "Piano segreto nazista dietro al controllo delle nascite", speriamo la prossima notizia non sia "L'italia segreta fascista pianifica invasione degli USA".

CitazioneLa megabufala dell' intero governo americano circa le presunte "armi chimiche di Saddam" era controvertibilissima e fu molto facilmente e convincetemente sputtanata.
Purtroppo solo da qualche sito internet perché giornali e TV occidentali furono compattissimamente unanimi (altro che la "proverbiale" Bulgaria socialista!) nel propalarla acriticissimamente; essi hanno semplicemente svolto il loro ruolo nella "divisione dello (sporco) lavoro" ai fini dell' aggressione superterroristica e in assoluta violazione di qualsiasi norma delle convenzioni internazionale sulla conduzione delle guerre contro l' Iraq discretamente prospero, laico e religiosamente tollerante (anche se tuttora giornali e TV propalano le altre bufale "di accompagnamento" su pretese persecuzioni di cristiani, sciiti, altre minoranze religiose e atei che invece vengono perpetrate proprio dai fantocci ivi installati dagli imperialisti occidentali mendacemente descritti all' unanimità come "governi legittimi riconosciuti dalla cosiddetta comunità internazionale"; esattamente come hanno fatto in Libia e cercato di fare in Siria).
I mezzi per sputtanare la megabufala c' erano eccome! Tant' è vero che in Internet è stata inequivocabilmente sputtanata; se un giornalista ufficiale avesse avuto il coraggio e l' onestà intellettuale di farlo sarebbe stato licenziato sui due piedi (a qualcuno è capitato in circostanze analoghe; per esempio Fulvio Grimaldi, licenziato per onestà intellettuale prima dalla RAI poi dal Manifesto; è un personaggio un po' eccentrico che a volte spara anche -non: solo, contrariamente ai suoi colleghi di giornali e TV!- qualche cazzata e qualche  bufala in Internet (ove unicamente ora può lavorare; non certo con le prebende dei suoi colleghi sparabufale-senza-eccezione) ma spessissimo verità scomodissime; e il Pulitzer non se l' è mai sognato: mica c' ha scritto in fronte "giocondo", come si diceva una volta!).
L' indipendenza per lo meno della stragrande maggioranza dei controinformatori di Internet (e di tutti quelli di fatto nel mirino dei sostenitori della bufala della legge "antibufala") non è "presunta" (lo sarà casomai quella dei giornalisti mainstream!), a meno di credere a babbo Natale e alla Befana o addirittura alle bufalissime sugli "hacker di Putin".
Perché invece la megabufala delle "armi chimiche di Saddam" notoriamente, per tardiva (quando non serviva più) ed ipocrita ammissione del Goebbels di turno (fra i tantissimi Goebbels oggi lautamente pagati coi soldi di tutti noi) non era stata affatto "creata dal nulla": era un verace riportare i fatti reali, no?
Su stampa e TV  i cosiddetti "obblighi di rettifica\verifica o di deontologia giornalistica, e i vari "premi Gobbels" non sono che ipocriti modi per cercare di ridare disperatamente credibilità ai mentitori professionali che vi "lavorano" (ne sanno qualcosa la Raggi e in generale i ragazzi dei 5 Stelle, da me fortemente criticati; ma non quotidianamente diffamati con bufale a ripetizione e qualche tendenziosa verità "di contorno" per renderle più efficaci che maldestramente forniscono ai loro detrattori-).
Di fisiologico c' é casomai il fatto che in regime di libertà di stampa (Internet e non giornali e TV!) inevitabilmente passano anche (non: solo!) bufale e cazzate; infatti l' uomo è fallace (oltre che in molti casi mentitore in perfetta malafede) e la libertà d espressione è la conditio sine qua non per poter cercare di individuarle, criticarle, superarle e raggiungere per quanto possibile la verità (ciò che ora i potenti vogliono eliminare anche da Internet)!
 
Trump è un nemico dell' umanità ma meno perverso e pericoloso di Obama (rekord mondiale di bellicismo guerrafondaio; e infatti "premio Nobel per la pace") e della Clinton, della Merkel e degli altri eurocrati (non mi stupirei se lo facessero fuori come nel '64 accadde all' ultimo suo predecessore che non si dimostrò all' altezza del suo nefando ruolo, e che ovviamente è venerato come un santo dai bufalari di professione).
Circa l' ultima osservazione: non mi pare che sant' Obama (in combutta con i suoi compari europei, stupidamente più esposti), abbia portato la democrazia in Libia, né in Yemen, né in Bahrein, né che abbia contribuito a combattere il fascismo altrove nel mondo: anzi!

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