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Le presidenziali USA

Aperto da anthonyi, 04 Agosto 2024, 17:32:53 PM

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anthonyi

Negli ultimi giorni la campagna presidenziale Usa è stata totalmente ribaltata. Si è passati dalla senile fragilità di Biden, che lasciava presagire una drammatica vittoria di Trump, alla grinta della nuova candidata Harris che sembra aver riportato in pari i sondaggi di opinione, ma che soprattutto sembra aver completamente sfasato il suo competitore che non ha argomenti, se non di tipo becero "E' pazza", contro di lei.
Nel contempo ci sono chiari segni di una ripresa di fiducia del popolo democratico, la percentuale di elettori che dichiarano di voler votare è passata dal 55 al 65 %, e sono quasi tutti elettori di spirito democratico che prima di Kamala si sentivano completamente sfiduciati.
La ripresa di fiducia la si vede copiosa anche dagli incassi dei finanziamenti elettorali che hanno fatto piu di 100 milioni in pochi giorni dopo la sua entrata come candidata presidenziale, merito anche di una buona campagna mediatica nella quale spicca il filmato dell'atteso si di Obama che le arriva mentre sta prendendo la macchina in garage, quindi in una situazione normale, casalinga, tranquillizzante.
chissa se della stessa campagna mediatica fa parte anche quello che sta succedendo su tiktok, che è stato invaso da una marea di filmati ispirati a Lady gaga, la più famosa artista sostenitrice sfegatata dei democratici, con la sua più famosa "always us remember this way".

Pio

Miao chiese a Maramao: "Harris e Trump si contendono la presidenza. Chi dei due è preferibile?". Maramao si grattò con la zampa un orecchio e rispose: " Chiunque dei due vinca, i poveri resteranno poveri e i ricchi resteranno ricchi". Miao provò una grande stima, con un briciolo di invidia, per la saggezza di Maramao.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

InVerno

Sono d'accordo ma frenerei l'entusiasmo, è solo una fase e più che meriti di Harris sono demeriti di Trump. In più a monte c'è un problema, ovvero che i repubblicani non accetteranno di essere sconfitti per poco, si sono messi in posizione di creare brogli e delegittimare l'elezione. Harris ha bisogno di vincere in maniera convincente, e non ha ancora fatto un dibattito, rito dove già il suo predecessore ci ha lasciato le penne. Addirittura arrivare in vantaggio potrebbe essere controproducente, molti non hanno votato Clinton proprio perché pensavano che avrebbe vinto lo stesso ...e venivano dalla sinistra Sanders, che ora è influenzata dalle vicende in Palestina.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

iano

Se non è pan bagnato è zuppa.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Citazione di: Pio il 05 Agosto 2024, 09:17:46 AMMiao chiese a Maramao: "Harris e Trump si contendono la presidenza. Chi dei due è preferibile?". Maramao si grattò con la zampa un orecchio e rispose: " Chiunque dei due vinca, i poveri resteranno poveri e i ricchi resteranno ricchi". Miao provò una grande stima, con un briciolo di invidia, per la saggezza di Maramao.
Saggezza? Trump é un pericolo per la democrazia, considerarlo equivalente a un altro presidente, per quanto mediocre possa essere, non é per nulla saggio. 

iano

#5
Se i democratici, come mi pare, sono stati timidi nel proporre la Harris, che in quanto vice presidente si proponeva da se, immagino sia perchè non si siano ancora dati una risposta a :''Quanto sia controllabile la harris dal partito?'' mentre Biden invece era assodato che lo fosse.
Trump invece è assodato che non lo sia per i repubblicani, che infatti in buona parte lo avversano.
E' in conseguenza della risposta che ancora i democratici non si sono dati che  temono che la Harris faccia il suo libero dibattito, mentre non hanno avuto difficoltà a farglielo fare da vicepresidente, con conseguente riscontro elettorale positivo, di cui quindi si ha già prova.
La Harris, a differenza di Trump, non sembra intenzionata a scavalcare il suo partito, e dirà la sua solo quando gli daranno il lasciapassare.
I democratici vinceranno se daranno il permesso ad Harris di fare quel che ha fatto Trump senza chiedere il permesso, di scavalcare il partito.
L'unico modo per limitare il potere che da al presidente la costituzione è non darglielo di fatto, o in alternativa eliminarlo quando ''incautamente'' glielo si è dato.
Mi piace vedere nella Harris la strategia del leone che si avvicina con indifferenza alla preda, e la preda è la casta del partito democratico.
Aggredire la preda in modo diretto non è facile, ma è quel che è riuscito a Trump con una strategia che sembrava disperata.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Citazione di: InVerno il 05 Agosto 2024, 09:46:21 AMSono d'accordo ma frenerei l'entusiasmo, è solo una fase e più che meriti di Harris sono demeriti di Trump. In più a monte c'è un problema, ovvero che i repubblicani non accetteranno di essere sconfitti per poco, si sono messi in posizione di creare brogli e delegittimare l'elezione. Harris ha bisogno di vincere in maniera convincente, e non ha ancora fatto un dibattito, rito dove già il suo predecessore ci ha lasciato le penne. Addirittura arrivare in vantaggio potrebbe essere controproducente, molti non hanno votato Clinton proprio perché pensavano che avrebbe vinto lo stesso ...e venivano dalla sinistra Sanders, che ora è influenzata dalle vicende in Palestina.
Non si tratta di entusiasmo, la situazione é critica e di questo dovrà rendersi conto il popolo americano se vuole liberarsi del pericolo Trump.
Intanto il partito democratico ha cominciato a prendere coscienza, é solo grazie a questo che é riuscito a superare le tante beghe interne ritrovando un'unità che non aveva da tempo.
Io poi, inverno, non parlerei di repubblicani che non accettano di perdere, chi non accetta di perdere é Trump e i trumpiani, ma c'é una percentuale di repubblicani un po' più istituzionali che non vedrebbero come così terribile una sconfitta di Trump. 

InVerno

A me pare invece proprio entusiasmo, non tanto il tuo ma quello dem, di essere usciti da una situazione di assicurata sconfitta, ma questo "boost" non durerà per sempre. I liberali vedono "scivoloni" nella campagna di Trump, a me sembra che continua ad essere retoricamente molto efficiente se si tiene conto che parla ai suoi, e che certe sue uscite non sono "gaffes" ma un linguaggio internamente coerente ai trumpiani. Punto a favore: Vance non espande la platea della gente a cui parla Trump, la consolida sui wasps, Kamala è libera nella caccia ai moderati. Mi piace l'idea di dipingerlo come un vecchio lunatico, "weirdo", anziché spingere troppo sui rischi della democrazia. Ai fascisti si fa un gigantesco complimento dicendogli che sono forti e pericolosi, prenderli per il culo è molto meglio. Due terzi di americani sono stati esposti a dosi neurotossiche di piombo, nelle pitture di casa e delle staccionate, Kamala deve convincere l'america che i Trumpiani sono gente che ha pitturato anche le staccionate dei vicini.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Vabbe' faranno il confronto in diretta tv, e vedremo cosa ne verra' fuori: dicerto Trump questa volta non dovra' confontarsi con un vecchietto mezzo addormentato e mezzo farfugliante.

Non potra' cavarsela con il mitico:

"Non ho capito bene cosa abbia detto, e credo nemmeno lui",

che con i farfugliamenti di Biden, invece, ha funzionato benissimo.

Io non voto per le elezioni americane.

Tra due sionisti, voterei scheda nulla o astensione.

Visto che uno dei due sionisti puo' forse porre fine alla guerra in Ucraina, o almeno fare un tentativo in tale senso, la tentazione, soprattutto da europeo/eurasiano, sarebbe di votare Trump, e non certo Harris, ma non sono cosi' becero.

Tanto, adesso pure Zelensky, vuole trattare.

Chi l'avrebbe mai detto O:-) :D

A voler fare la superguerra del bene contro il male per salvare il mondo, sono rimasti solo i piu' zelenskiani di Zelensky.







Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 05 Agosto 2024, 12:16:42 PMAi fascisti si fa un gigantesco complimento dicendogli che sono forti e pericolosi, prenderli per il culo è molto meglio. 
A ironizzare sugli strafalcioni io sono d'accordo, ma anche le questioni serie ed importanti devono essere sottolineate perché su di esse sono sensibili gli elettorati moderati, che alla bisogna passano dall'altra parte proprio se percepiscono il pericolo. 
Pensa a quello che é successo in Francia dove per non far vincere la destra ha vinto la sinistra estrema. 

InVerno

Queste persone sono affascinate dall'estetica della prevaricazione e della violenza, un pò come gli ufficiali dell'esercito italiano con le divise naziste a casa, dipingerli come i cyborg di Terminator gli fa un grosso piacere in termini di immagine. La democrazia americana è in pericolo sia che vincano i dem che non vincano, due pericoli diversi ma non sarà vincendo le elezioni che l'america uscirà dalla crisi. Scopro tralaltro che questa idea che mi era sembrata furba non viene da Harris ma da Tim Waltz, che è anche un papabile vicepresidente, e che per i quindici minuti che l'ho sentito mi sembra retoricamente molto più bravo della Harris, ma ovviamente è meno popolare e conosciuto.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2024, 06:50:43 AMLa democrazia americana è in pericolo sia che vincano i dem che non vincano, due pericoli diversi ma non sarà vincendo le elezioni che l'america uscirà dalla crisi. 
La crisi di una certa politica tradizionale é purtroppo una realtà in tutto l'occidente. 
Ma quello che é in gioco negli USA é qualcosa di più, é il rischio di un peggioramento istituzionale fatto di controllo governativo dell'azione della magistratura e dell'azione delle strutture informative e investigative, di una negazione dei principi di separazione dei poteri. Trump questo dice nei suoi discorsi, e se il voto lo legittimera cercherà di attuarli.
Se invece il voto non lo legittima, questo vuol dire che gli affascinati dall'aggressivita di Trump sono meno di quelli che sono coscienti del pericolo di questa aggressività, e non é poco. 

InVerno

Intendo che anche vincendo i democratici si troveranno con parte dell'elettorato avversario che non riconosce sostanzialmente il risultato delle elezioni, cosa produrrà questo, dipenderà dai prossimi mesi, ma Trump non ammetterà la sconfitta neanche da morto. Quello che è in crisi è l'apparato burocratico che sforna solo gente rettiliana, come la Clinton o Von Der Leyen, e come Kamala, gente che viene votata a naso turato per conservare il sistema, piu che per fare qualcosa. Questa continua guerra di retroguardia del liberalismo ha rotto i coglioni, ci sarebbero tante cose da fare, purtroppo serve qualcosa di molto più profondo che un elezione, un cambio generazionale, compreso del più grande trasferimento di ricchezza nella storia umana (eredità dei boomers) , infatti i giovani sono gli astensionisti per eccellenza in tutte le democrazie occidentali.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2024, 10:55:05 AMQuello che è in crisi è l'apparato burocratico che sforna solo gente rettiliana, come la Clinton o Von Der Leyen, e come Kamala, gente che viene votata a naso turato per conservare il sistema, piu che per fare qualcosa. Questa continua guerra di retroguardia del liberalismo ha rotto i coglioni, 
Inverno, questi sono gli stessi argomenti che potrebbe usare un Trump, un Grillo, un populista o un rossobruno. 
Tu critichi la "conservazione del sistema", e non ti rendi conto che é il meglio a cui si possa auspicare, visto che le alternative che conosciamo sono tutte peggiori.

niko

Citazione di: InVerno il 06 Agosto 2024, 10:55:05 AMIntendo che anche vincendo i democratici si troveranno con parte dell'elettorato avversario che non riconosce sostanzialmente il risultato delle elezioni, cosa produrrà questo, dipenderà dai prossimi mesi, ma Trump non ammetterà la sconfitta neanche da morto. Quello che è in crisi è l'apparato burocratico che sforna solo gente rettiliana, come la Clinton o Von Der Leyen, e come Kamala, gente che viene votata a naso turato per conservare il sistema, piu che per fare qualcosa. Questa continua guerra di retroguardia del liberalismo ha rotto i coglioni, ci sarebbero tante cose da fare, purtroppo serve qualcosa di molto più profondo che un elezione, un cambio generazionale, compreso del più grande trasferimento di ricchezza nella storia umana (eredità dei boomers) , infatti i giovani sono gli astensionisti per eccellenza in tutte le democrazie occidentali.


Se la proposta di quelli che dovremmo votare col naso turato e' quella di preparare una guerra contro la russia... anche no.

Anche l'antipolitica piu' tecnocratica e piu' radicata, di questi scalcagnati tempi, e' diventata politica.

Anche i trenta anni di nulla incarnati, sono, improvvisamente, diventati politica.

Alla faccia di chi non lo credeva possibile.

E a votare con il naso turato, saranno sempre di meno.

Soprattutto dalla parte di quelli che, col loro voto, dovrebbero "salvare il mondo".

Salvare l'Eurasia e' piu' importante, di salvare il mondo. E anche piu' bello.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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