Le opinioni dei virologi

Aperto da anthonyi, 23 Settembre 2021, 13:44:26 PM

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anthonyi

Sembra che il governo abbia deciso di creare un regime di controllo sull'opportunità che hanno i virologi, o altri esperti, di esprimere opinioni pubbliche sull'epidemia.
La tesi sulla quale questa limitazione è stata sostenuta é quella che l'espressione di molteplici opinioni differenziate abbia prodotto confusione e paura tra i cittadini, che poi si è tradotta in una crescita dei novax.
Personalmente non condivido la tesi, anche perché la gran parte della propaganda novax proviene da soggetti che sono tutto fuorché appartenenti al mondo degli esperti della sanità ufficialmente riconosciuti.
E' vero che questi soggetti spesso e volentieri  strumentalizzano le differenti opinioni per creare confusione, per dare l'idea di una scienza che non sa cosa dire, ma lo fanno insieme ad un'insieme di ipotesi dietrologiche e di interpretazioni della realtà fortemente manipolate, che lasciano pensare che probabilmente riuscirebbero a creare confusione anche senza sfruttare le differenziazioni del dibattito scientifico.
Forse sarebbe più utile cercare di zittire questi "leoni da tastiera", d'altronde che logica c'è nel limitare il diritto di espressione dei competenti, quando non c'è nessun controllo nell'espressione degli incompetenti?

atomista non pentito

Al di la' di pandemia e presunte necessita' non mi piace per nulla che si zittisca alcuno. Dovrebbe essere la (provata e non millantata) credibilita' di chi decide  coadiuvato da specialisti altrettanto credibili , a fare da sordina alle caxx......... sparate a caso. Se cio' non avviene qualcosa e' andato storto. Non e' con i bavagli che si risolvono i problemi. La situazione e' cosi' confusa che sono pienamente consapevole che quando ho deciso di farmi vaccinare ho messo sul piatto una scommessa ( non dovrebbe funzionare cosi') che , a vedere i numeri ( di oggi) sembrerebbe non perdente , domani si vedra' ma sempre scommessa e' stata. 

InVerno

C'è una parte di me che sarebbe contenta ci fossero meno virologi nei media, in parte perchè penso che l'argomento di cui trattano ha già molto più spazio di quanto ne abbisogna, in parte perchè non fanno altro che ripetere la stesse cose, annoiando chi è già convinto, e aumentando le paranoie di chi già non gli crede. Non capisco perchè nessuno pensa alla semplice possibilità di fare dibattiti pubblici, moderati e approfonditi... ma so già la risposta: i media sono convinti siano argomenti troppo pesanti e noiosi per il pubblico, e la serietà e l'umiliazione non portano pubblicità. Peccato che siano gli stessi media che stanno perdendo terrenosu ogni fronte, rispetto all'internet, dove dibattiti di anche quattro ore senza interruzioni e con toni estremamente seri e per niente spettacolarizzati raccolgono milioni di visualizzazioni. Vai a capire la gente che si da la zappa sui piedi?
In ogni caso.. se anche fosse stata una buona idea (e secondo me non lo è per niente) mi chiedo che senso abbia metterla in atto a settembre 2021. Forse il deputato che ha proposto questa misura stava dormendo in un congelatore? Il 99,99% delle persone, a questo punto della storia, ha già investito così tanto nella propria versione (la "scommessa" di cui parla anche atomista) che non cambierà più idea, a meno di non essere costretto "con le cattive", ha già accumulato troppo da sacrificare per essere anche remotamente possibile che cambi idea volontariamente o ascoltando qualche intelligentone.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve InVerno. Citandoti : "In ogni caso.. se anche fosse stata una buona idea (e secondo me non lo è per niente) mi chiedo che senso abbia metterla in atto a settembre 2021. Forse il deputato che ha proposto questa misura stava dormendo in un congelatore? Il 99,99% delle persone, a questo punto della storia, ha già investito così tanto nella propria versione (la "scommessa" di cui parla anche atomista) che non cambierà più idea, a meno di non essere costretto "con le cattive", ha già accumulato troppo da sacrificare per essere anche remotamente possibile che cambi idea volontariamente o ascoltando qualche intelligentone".


Hai profondamente ragione. Quello che descrivi altro non è che l'effetto psicologico individuale profondo del sistema "democratico".

Il popolo ascolta, digerisce, ascolta i propri brontolamenti enterici ed infine esprime le proprie convinzioni per via anale. In forma educata infatti si dice che il popolo ragiona di pancia e non di cervello.


E non può fare altro, poichè altrimenti esploderebbe. Impossibile turare in modo permanente certi orifizi. Saluti.




Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Magari, gusterebbero anche loro un po' di totalitarismo di cui sono parte organica e ben pagata. Ma è solo la proposta di un parlamentare che subordina la comparsata ad autorizzazione dei "superiori" che certo non li metteranno a tacere. Alla fine non se ne farà nulla perché Covidemia nol consente.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#5
Citazione di: anthonyi il 23 Settembre 2021, 13:44:26 PM
Sembra che il governo abbia deciso di creare un regime di controllo sull'opportunità che hanno i virologi, o altri esperti, di esprimere opinioni pubbliche sull'epidemia.
La tesi sulla quale questa limitazione è stata sostenuta é quella che l'espressione di molteplici opinioni differenziate abbia prodotto confusione e paura tra i cittadini, che poi si è tradotta in una crescita dei novax.
Personalmente non condivido la tesi, anche perché la gran parte della propaganda novax proviene da soggetti che sono tutto fuorché appartenenti al mondo degli esperti della sanità ufficialmente riconosciuti.
E' vero che questi soggetti spesso e volentieri  strumentalizzano le differenti opinioni per creare confusione, per dare l'idea di una scienza che non sa cosa dire, ma lo fanno insieme ad un'insieme di ipotesi dietrologiche e di interpretazioni della realtà fortemente manipolate, che lasciano pensare che probabilmente riuscirebbero a creare confusione anche senza sfruttare le differenziazioni del dibattito scientifico.
Forse sarebbe più utile cercare di zittire questi "leoni da tastiera", d'altronde che logica c'è nel limitare il diritto di espressione dei competenti, quando non c'è nessun controllo nell'espressione degli incompetenti?
Non credo che  la soluzione proposta al problema sia praticabile, ma il vero problema , finalmente, a mio parere, è stato ben individuato.
Non ha senso censurare, ma il problema è nell'inevitabile disequilibrio creato dalla fine di una "censura di fatto", quella imposta dalla limitatezza dei mezzi prima di internet.
In attesa che l'equilibrio si ricrei occorrerebbe sensibilizzare i virologi a desistere volontariamente dall'esprimere la loro opinione, se non dentro la cerchia degli aventi competenza , come prima, necessariamente , per limitatezza di mezzi, avveniva. Un invito a una momentanea autocensura per prendersi il tempo di riorganizzare le idee.
Per quante previsioni si facciano, le nuove tecnologie riescono sempre a farci goal  in contropiede..
Senza volere questa pandemia è divenuta una palestra dove mettere alla prova la competenza di ognuno, di qualunque tipo fosse, e senza escludere le buone intenzioni, come genericamente mi pare si faccia.
Ma chi lo ha fatto con buone intenzioni ha capito subito l'errore e si è già pentito e autocensurato.


Comunque, aver capito la vera fonte del problema, innocente in quanto impersonale, internet, è già qualcosa , e già da adesso sappiamo che qualunque evento si presenterà per la prima volta sulla nuova scena digitale sarà un nuovo problema "inatteso".


Mi chiedo quanti di noi, nel nostro piccolo, nel bene e nel male , non abbiano fatto scelte che in era pre-internet non avrebbero fatto, e che magari, sempre nel bene e nel male,  gli abbiano cambiato la vita.

Io scommetto tutti, quanto scommetto che pochi abbiano preso coscienza  della vera causa.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#6
Più si sa' e meglio è, ma solo se si è preparati a gestire un nuovo diluvio di informazioni, e se nessuno nasce imparato, tanto meno nasce preparato  a ciò che imparerà.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

#7
Ritengo semplicemente assurdo;
- imbavagliare i pochi che ne capiscono qualcosa dell'argomento di cui si sta parlando;
- consentire di parlare a ruota libera, sparando corbellerie di tutti i generi, ai molti che dell'argomento di cui si sta parlando non ne capiscono una sega.
In questo modo non si fa altro che ulteriormente implementare la già disastrosa ignoranza del pubblico.
:'(
***
Secondo me, invece, quando si parla di argomenti tecnici (di qualsiasi genere essi siano), dovrebbe "sempre" essere presente "almeno" un esperto della materia; e, qualora si tratti di una questione tecnicamente controversa, due esperti di parere opposto.
Parlo in generale, in tutti i casi nei quali si parli di una materia di carattere particolarmente "tecnico", e non solo nel caso dei "virologi"; nonchè degli "infettivologi", degli "igienisti" degli "epidemiologi" ecc., che la maggior parte degli "ignorantioti" assimilano tutti "tout court" ai "virologi", mentre invece si tratta di soggetti con competenze diverse!
Parlo, ovviamente, anche di materie non "mediche", bensì "giuridiche", "psicologiche", "militari" ecc.ecc.
***
Ad esempio, quando si tratta di discutere se sia costituzionalmente lecito sancire per legge l'obbligo di un vaccino, dovrebbero essere presenti quantomeno due "giuristi" di differenti opinioni (i quali, però, dovrebbero essere vivamente pregati di parlare in modo comprensibile a tutti); ovviamente, alla discussione, dovrebbero poter partecipare anche coloro che di diritto non ne capiscono una mazza, perchè siamo in un Paese libero e tutti sono quindi liberi di manifestare pubblicamente la loro "nescienza".
***
In questo modo:
- se chi ascolta è una persona dotata di un minimo di cultura generale, di assennatezza, e, soprattutto, di "discernimento", potrà dare il giusto "peso" alle parole del giurista rispetto a quelle del bibitaro, o, magari, anche del professore di filosofia (che, come Cacciari, di diritto non ne capisce una sega);
- se, invece, chi ascolta è una persona priva di cultura generale, di assennatezza, e, soprattutto, di "discernimento", probabilmente darà lo stesso "peso" sia alle parole del giurista,  sia a quelle del bibitaro e del professore di filosofia.
***
I primi soggetti potranno fruire molto più proficuamente di quanto ascoltano dibattere, mentre i secondi soggetti molto meno ; però non subiranno alcun danno, in quanto, nella peggiore delle ipotesi, resteranno "ignorantioti" come lo erano prima.
Per cui, complessivamente parlando, quando si tratta di argomenti tecnici (di qualsiasi genere essi siano), secondo me, la presenza di "almeno" un esperto della materia potrebbe comunque risultare un elemento molto utile nella discussione!
;)
***
P.S.
Quanto alla fatto che, adesso, in TV, ci siano soprattutto "medici", mi stupisco dello stupore di certi imbecilli; ed infatti, visto che c'è una "pandemia" in corso, a me la cosa sembra perfettamente naturale.
Come mi sembrerebbe perfettamente naturale che, se ci fosse in corso una "guerra", probabilmente in TV, ci sarebbero  soprattutto "generali".
Trovo strano che si trovi la cosa strana!
::)

Alexander

Buongiorno a tutti


Il problema dei virologi diventati star mediatiche  non si risolve con la censura,ma con l'auspicabile, ma non certo scontata, presa di coscienza di questi esperti che l'autorevolezza  di un parere cala all'aumento esponenziale dei pareri stessi espressi. Vedere infatti virologi , presenti quotidianamente in tv, dare (a volte quasi un pò imbarazzati) pareri  su ogni cosa o fatto d'attualità li rende sempre meno, alla percezione collettiva, degli "esperti" e sempre più dei semplici personaggi televisivi da talk show, quasi degli strilloni come gli altri. Se il prof.Bassetti discute sul caso Eitan, per esempio, tende ad essere percepito con il tempo sempre meno come il "prof.Bassetti" e sempre più come "il Bassetti". Se poi, in quasi due anni di società cristallizzata mediaticamente sul coronavirus (anche se altre malattie stanno facendo nel mondo più morti dello stesso), gli esperti presentano spesso contraddizioni che non passano inosservate (il virus non arriverà da noi, il virus è poco pericoloso, il virus è pericolosissimo, guanti, non guanti, un metro, uno e mezzo, due metri, non si prende all'aria aperta, si prende anche lì, il vaccino protegge dal contagio,protegge solo dalla malattia seria, riduce le possibilità, sopra i 60, sotto i 60, mescoliamone due, due dosi, tre è meglio, facciamo forse 4,non serve ai guariti, serve a tutti, vacciniamo i bambini piccoli, meglio la prudenza con i bambini,ecc.) e che, pur essendo inevitabili, visto che si tratta di una malattia nuova di zecca, finiscono per alimentare parecchi dubbi in molte persone, si comprende perché poi perdono credibilità. Capisco però anche che, dal loro punto di vista, è una cuccagna. Quando mai si ripresenterà un'occasione simile? Persone sconosciute ai più, "topi" da laboratorio, apprezzate in una ristrettissima cerchia di esperti, diventate star televisive nazionali e presumo anche piuttosto ricche?

InVerno

Citazione di: Eutidemo il 24 Settembre 2021, 05:58:54 AM
P.S.
Quanto alla fatto che, adesso, in TV, ci siano soprattutto "medici", mi stupisco dello stupore di certi imbecilli; ed infatti, visto che c'è una "pandemia" in corso, a me la cosa sembra perfettamente naturale.
Come mi sembrerebbe perfettamente naturale che, se ci fosse in corso una "guerra", probabilmente in TV, ci sarebbero  soprattutto "generali".
Trovo strano che si trovi la cosa strana!
::)

I media dovrebbero interessarsi, in teoria, di notizie. Invitare tutti i giorni un virologo a confermare questioni che dovrebbero essere oramai banali, come il fatto che le FP2 proteggano dall'inalazione del virus (ho sentito ieri Bassetti invitato a ripeterlo) non è una notizia, è un voler allungare il brodo per perseguire scopi pubblicitari o al massimo pedagogici che non dovrebbero essere prerogativa dei media. Peraltro, la materia è stata sviscerata a sufficienza che ad oggi, perchè un medico dica qualcosa di "nuovo", deve per sforza spingersi a discutere di questioni non realmente ben stabilite da studi scientifici, ma spesso ancora controverse (per esempio le migliori misure preventive da adottare in uno stadio) oppure di natura politica e giuridica, come il green pass. C'è una pandemia in corso, c'è stata anche una crisi migratoria nel mediterraneo, ci sono stati anche i problemi giudiziari di Berlusconi. Ed è trent'anni che si parla di sta roba, nel frattempo TUTTI gli altri problemi si accatastano uno sull'altro perchè l'opinione pubblica non spinge la politica ad interessarsene a sufficienza. L'ossessione dei media italiani per dei temi macroscopici, ma analizzati al microscopio della cronaca, è un arma di distrazione di massa, perchè non ha alcun interesse alla ricerca delle soluzioni dei problemi, ma si interessa solamente di trasformarli in un prodotto narrativo altamente spettacolarizzato che non ha niente a che fare con la comprensione di esso, è na serie tv, uno spezzatino ipnotico.  Molte persone adorano le soap opera, io sarò un imbecille, ma vorrei anche cambiare canale se possibile.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Inverno. :)
Sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che un medico non dovrebbe spingersi a fare affermazioni non ancora ben recepite da unanimi studi scientifici (a meno che non siano loro stessi a precisare che la questione è ancora controversa);  oppure a fare considerazioni di natura politica e giuridica, come sul "green pass".
Anzi, io aggiungerei che, sia pur restando in ambito medico, i "virologi" non dovrebbero spingersi a discutere di questioni che sono di precipua pertinenza degli "epidemiologi", come, invece, ho notato che spesso fanno molti di loro (e viceversa).
Soprattutto, non dovrebbero continuare a ribadire ossessivamente nozioni che dovrebbero essere oramai pacifiche, come il fatto che le FP2 proteggano dall'inalazione del virus più di quelle chirurgiche, e così via; mentre, invece, sono sempre benvenuti da parte loro aggiornamenti e considerazioni sulle nuove varianti del virus in arrivo, sull'ulteriore evoluzione dei vaccini e così via.
E, poichè, purtroppo, la pandemia è ancora in corso, e quasi ogni giorno spunta una novità al riguardo, personalmente trovo perfettamente naturale che vengono invitati a pronunciarsi in merito gli esperti del settore; purchè, però, non cadano nei difetti da te così bene evidenziati, e che anch'io mi associo a deprecare.
"Abusus non tollit usum!"
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Un saluto! :)
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