Le dichiarazioni di Berlusconi

Aperto da Eutidemo, 22 Ottobre 2022, 07:03:19 AM

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Eutidemo

Le registrazioni audio di Silvio Berlusconi, rese pubbliche da "LaPresse",  sono un'ulteriore dimostrazione di quanto il "cavaliere" (inesistente) sia un sfacciato e grottesco "bugiardo"; il quale difende, con spudorate menzogne, il suo compare Putin.
Ecco le nuove "balle" o "semiballe" del vecchio "pallonaro".
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A)
"Putin è entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente".
Al riguardo, osservo quanto segue:
a)
Putin non è affatto eufemisticamente "entrato" in Ucraina in autostrada,  alla guida della sua personale vettura "Aurus Senat", su espresso invito o permesso degli Ucraini; ha invece inviato i suoi carri armati ad invaderla, senza alcun invito o permesso da parte di nessuno.
b)
Considerato quanto sopra, soltanto un cretino poteva dichiarare che Putin si è trovato "di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli Ucraini!".
Ed infatti, se si aggredisce un territorio altrui con le proprie truppe, i propri carri armati e i propri missili, è "ovvio" prevedere una resistenza armata da parte dei suoi abitanti.
O no?
c)
Quanto al fatto che gli Ucraini "hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall'Occidente", anche questo è "inesatto".
Ed infatti:
- solo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, e non tutto l'Occidente, avevano inviato una esigua quantità javelin e nlaw (razzi anti-carro) nella prima settimana di guerra, ma niente denaro;
- per diverse settimane, e almeno fino alla scoperta degli orrori di Bucha all'inizio di aprile, in Ucraina non è arrivato materiale bellico dai Paesi dell'Unione europea, anche perché quasi tutti i leader di governo erano convinti che gli ucraini non sarebbero stati in grado di sostenere l'impatto dell'avanzata russa;
- i primi pezzi di artiglieria pesante, i blindati e i missili a media e lunga distanza sono arrivati, a scaglioni, a primavera inoltrata.
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B)
"Nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l'Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l'altro. L'Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche".
Anche questo è assolutamente falso, perchè l'accordo di Minsk è stato, sì, violato da entrambe le parti, ma soprattutto da Mosca e dai filorussi.
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Ecco i 12 punti degli accordi di Minsk, che B non si è neanche dato la pena di leggere e commentare:
1) Assicurare un cessate il fuoco bilaterale immediato;
2) Garantire il monitoraggio e la verifica del cessate il fuoco da parte dell'OSCE.
3) Una decentralizzazione del potere, anche attraverso l'adozione di una legge ucraina su "accordi provvisori di governance locale in alcune zone delle oblast (regioni) di Doneck e Lugansk" ("legge sullo status speciale").
4) Garantire il monitoraggio continuo della frontiera russo-ucraina e la loro verifica da parte dell'OSCE, attraverso la creazione di zone di sicurezza nelle regioni di frontiera tra l'Ucraina e la Russia.
5) Rilascio immediato di tutti gli ostaggi e di tutte le persone detenute illegalmente.
6) Una legge sulla prevenzione della persecuzione e la punizione delle persone che sono coinvolti negli eventi che hanno avuto luogo in alcune aree delle oblast (regioni) di Doneck e Lugansk, tranne nei casi di reati che siano considerati gravi.
7) La continuazione del dialogo nazionale inclusivo.
8 ) Adozione di misure per migliorare la situazione umanitaria nella regione del Donbass, in Ucraina orientale.
9) Garantire lo svolgimento di elezioni locali anticipate, in conformità con la legge ucraina (concordato in questo protocollo) su "accordi provvisori di governo locale in alcune zone delle oblast (regioni) di Doneck e Lugansk" ("legge sullo statuto speciale").
10) Rimozione di gruppi illegali armati, attrezzature militari, così come combattenti e mercenari dal territorio dell'Ucraina sotto la supervisione dell'OSCE. Disarmo di tutti i gruppi illegali.
11) Adozione dell'ordine del giorno per la ripresa economica e la ricostruzione della regione di Donbass, in Ucraina orientale.
12) Garantire la sicurezza personale dei partecipanti ai negoziati.
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A quanto mi risulta, invece:
a)
Il punto 1), e, cioè il cessate il fuoco bilaterale immediato, è stato violato da entrambe le parti; questo perchè le truppe mercenarie filorusse e le contrapposte milizie ucraine non si sono sentite vincolate dall'accordo.
b)
Il punto 3), che prevedeva una decentralizzazione del potere, anche attraverso l'adozione di una legge ucraina su "accordi provvisori di governance locale in alcune zone delle oblast (regioni) di Doneck e Lugansk ("legge sullo status speciale"), non è stato rispettato da nessuno dei due; ed infatti il governo ucraino si è rifiutato di concedere la decentralizzazione, fino a che i Russi non avessero ritirato i loro agenti segreti e i loro "troll", mascherati da cittadini ucraini, dalla  governance locale.
c)
Il punto 4) è stato rispettato,  in quanto il monitoraggio continuo della frontiera russo-ucraina e la sua verifica da parte dell'OSCE, attraverso la creazione di zone di sicurezza nelle regioni di frontiera tra l'Ucraina e la Russia, aveva considerevolmente ridotto il numero delle vittime civili.
d)
Il punto 5), riguardante il rilascio immediato di tutti gli ostaggi e di tutte le persone detenute illegalmente, è stato parzialmente rispettato da entrambe le parti.
e)
Il punto 9),  riguardante lo svolgimento di elezioni locali anticipate, in conformità con la legge ucraina su "accordi provvisori di governo locale in alcune zone delle oblast (regioni) di Doneck e Lugansk" ("legge sullo statuto speciale"), è fallito perchè la Russia si è rifiutata di accettare la concordata "conformità con la legge ucraina" ed i controlli internazionali da parte di osservatori indipendenti dell'ONU.
f)
Il punto 10), riguardante la rimozione di gruppi illegali armati, attrezzature militari, così come combattenti e mercenari dal territorio dell'Ucraina sotto la supervisione dell'OSCE, non è stato rispettato principalmente dalla Russia.
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Il problema principale dello scarso rispetto dell'accordo di Minsk, è derivato dal fatto che la Russia non si considerava parte in causa nel conflitto e dunque non si sentiva tenuta a rispettare gli accordi raggiunti; quindi non c'era alcuna garanzia che un eventuale accordo tra Kiev e i separatisti avrebbe portato al cessare delle ostilità e al ritiro delle truppe russe (specie di quelle "sotto mentite spoglie").
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C)
"Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti" (B. si riferisce al periodo precedente la guerra, e fino all'arrivo sulla scena di Zelensky).
Dal "report" ufficiale dell'ONU, invece, emerge quanto segue:
- 10.900 erano state le vittime militari, di cui 4.400 ucraini e 6.500 miliziani armati filorussi;
- le vittime civili, invece,  erano state 3.400 ucraini  e 3.500 filorussi.
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D)
"Arriva Zelensky, e triplica gli attacchi alle due repubbliche".
Il che assolutamente è falso, in quanto, in realtà, è avvenuto esattamente il contrario; ed infatti da quando è diventato Presidente Zelensky la pressione sulle zone del Donbass, occupate arbitrariamente (e con la forza) dai separatisti filorussi, si era alleggerita rispetto al mandato del suo predecessore, Petro Poroshenko.
Anzi, Zelensky è stato addirittura criticato dalla destra nazionalista ucraina, per aver concentrato gran parte del budget statale nel rifacimento e la costruzione di strade, tralasciando i programmi militari avviati da Poroshenko.
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E)
"Avevo in tasca una lettera di Putin che era pronto a entrare nella Nato, avremmo cambiato la storia del mondo".
Al riguardo, se veramente B. aveva in tasca una lettera di Putin che era pronto a entrare nella Nato, che cosa ne ha fatto?
Mi sembra strano che, se veramente ce l'aveva, l'abbia gettata via, non vi pare?
Quanto all'affermazione "avremmo cambiato la storia del mondo", è un'evidente ulteriore dimostrazione della narcisistica megalomania di un pallonaro come B; il quale, nella geopolitica mondiale, contava quanto il due di coppe (a poker).
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E' invece vero che George Robertson - allora segretario generale della Nato - in un incontro nel 2000 con Putin, dichiarò che quest'ultimo propose l'entrata di Mosca nell'Alleanza Atlantica; a condizione, però, che venissero riconosciute alcune sue rivendicazioni.
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                                     CONCLUSIONE
Sembra che l'altroieri B. abbia "smentito" su un noto giornale tali sue affermazioni; ma, non avendo letto tale intervista, non sono in grado di commentarla.
Quello che è certo, comunque, è che B. è una "mina(ccia) vagante" per il prossimo governo Meloni; che si accinge a giurare stamattina!
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