La "spacconata" del Poseidon!

Aperto da Eutidemo, 14 Maggio 2022, 14:27:50 PM

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Eutidemo

Dmitry Kiselyov il "propagandista capo" di Putin (travestito da giornalista), ha mostrato alla Tv di Stato russa tutte le potenzialità del "drone sottomarino" russo Poseidon;  ed infatti, avvalendosi di immagini da videogioco, Kiselyov ha dichiarato che il Poseidon, fatto esplodere ad una certa distanza dalle coste britanniche, potrebbe innescare "uno tsunami radioattivo con onde alte 500 metri, che farebbe sprofondare la Gran Bretagna nelle profondità dell'oceano". ???
Secondo lui, infatti, il drone avrebbe una capacità di 100 megatoni, migliaia di volte la forza della bomba sganciata su Hiroshima;  per cui "solleverebbe un'onda gigante, uno tsunami, fino a 1.640 piedi di altezza (500 mt), abbastanza da raggiungere a metà Scafell Pike, il punto più alto d'Inghilterra." ???
***
Però, sebbene un ordigno del genere produrrebbe senz'altro danni spaventosi, è da escludere, come dice lui, che farebbe davvero sprofondare la Gran Bretagna nelle profondità dell'oceano.
***
Ed infatti:
1)
Innanzitutto, secondo attendibili fonti dell'"intelligence" occidentale,  la testata del "siluro-drone", così come si evince dal suo schema costruttivo, sarebbe di soli 2 megatoni al Cobalto e non di 100 megatoni; per cui avrebbe senz'altro un effetto devastante ma, secondo gli esperti, non certo tale da creare uno "tsunami" delle proporzioni descritte dal propagandista televisivo russo.
2)
Comunque, forse bisognerebbe spiegare a Dmitry Kiselyov che, anche ammettendo che il siluro abbia effettivamente l'esagerata potenza di 100 megatoni, un'onda alta 500 metri, una volta giunta a riva, si frangerebbe sul terreno perdendo progressivamente elevazione e velocità:
- sia in proprorzione alla sua altezza;
- sia in proprorzione alla sua larghezza;
- sia in proprorzione alla sua profondità.
Per cui, ammesso e non concesso che l'onda riuscisse ad arrivare fino a Scafell Pike, che è alto 978 metri ed è situato a circa 20 km di distanza dalla costa, risulterebbe alta al massimo qualche centimetro.
Sarebbe senz'altro un gigantesco disastro radioattivo, ma  è escluso è che verrebbe inondata tutta l'Inghilterra; e, tantomeno, che "sprofonderebbe nel mare", come sostenuto dal quel buffonesco "piazzista" di regime di Dmitry Kiselyov.
3)
In ogni caso, a seguito dell'implementazione delle tecniche di "hackeraggio" militare della "serie J", come Link 16 e IDM (Improved Data Modem), non è escluso che il "controllo da remoto" del drone Poseidon, così come anche di altri ordigni nucleari russi quali il Sarmat, potrebbe essere sottratto alle centrali di controllo russe ed acquisito da quelle NATO; nel qual caso il "siluro-drone", che ha un raggio di azione di oltre 11.000 km, potrebbe essere rispedito al mittente, nella baia di San Pietroburgo.
***
A parte tali considerazioni, secondo me, sebbene la Russia sia in leggero vantaggio rispetto alla NATO quanto ad "armi atomiche", secondo me è ESCLUSO che farebbe mai ricorso ad una simile "risorsa bellica"; ed infatti, anche se la Russia (Poseidon e Sarmat a parte) è perfettamente in grado di distruggere atomicamente gran parte del mondo occidentale usando soltanto un "dodicesimo" del suo arsenale nucleare, la stessa cosa è in grado di fare la NATO con la Russia, usando soltanto un "decimo" del suo arsenale nucleare.
La distruzione reciproca è garantita! :(
Ed infatti, le risorse atomiche della NATO e della Russia sono straordinariamente "ridondanti"; e, inoltre, gli attuali sistemi di allerta nucleare reciproca, escludono nel modo più assoluto che una delle due parti possa "colpire per prima" l'avversario, riuscendo ad evitare la sua reazione nucleare.
Non è proprio possibile!
***
Pertanto, così come nella seconda guerra mondiale nessuno dei due schieramenti in conflitto ha mai fatto ricorso nè alla guerra "chimica" nè a quella "batteriologica" (pur disponendo entrambi in larga misura dei due tipi di armamenti, Hitler compreso), poichè si sarebbe trattato di un pericolosissimo "boomerang", allo stesso modo, per le stesse ragioni, se disgraziatamente dovesse verificarsi una terza guerra mondiale, io sono ("quasi") certo che nessuna delle due parti farebbe mai ricorso alla guerra "atomica".
Ed infatti nessuno ha voglia di "sputare controvento", e di suicidarsi, solo per fare un "dispetto" al nemico.
***
Per cui, secondo me, quella di Dmitry Kiselyov è solo una bullesca "spacconata" per spaventare gli Inglesi, che hanno già promesso alleanza militare sia alla Svezia che alla Finlandia in caso di aggressione russa; ma Kiselyov casca male con tutte e tre, perchè quella è gente che non si lascia spaventare facilmente dai "teppisti" al soldo di Putin.
Il quale, a causa della sua criminale -e stupida- aggressività, si sta rendendo "ostili" anche delle nazioni che, prima, erano assolutamente "neutrali" nei suoi confronti (come Finlandia e Svezia).
***
Chapeau! :D
***

niko

#1
secondo me se nato e Russia cominciassero a combattersi con armi convenzionali, la guerra nucleare sarebbe inevitabile, perché prima o poi ci sarebbe un vantaggio relativo di una parte sull'altra, probabilmente un vantaggio relativo della nato, che è più forte, e la parte soccombente semplicemente a un certo punto distruggerebbe il mondo pur di non essere la sola a soccombere.

Muoia Sansone con tutti i Filistei. Figuriamoci appunto una personalità come quella di Hitler, dotata ipoteticamente del pulsante della guerra termonucleare globale, nella primavera dell'assedio su Berlino, quando a livello di guerra convenzionale era ormai tutto finito, se avesse potuto scegliere tra:

A: distruggere il mondo

e B: subire l'umiliazione di essere lui il solo a perdere, mentre Stalin e Roosevelt avrebbero festeggiato la vittoria.

se ci avrebbe pensato su due secondi.

O una personalità come quella di Stalin, in un mondo ipotetico in cui l'operazione barbarossa andasse bene e Hitler stesse per vincere in tutta l'unione sovietica.

In altre parole, è come una partita di calcio: nessuno la perderebbe volontariamente sapendo che la può sempre e comunque pareggiare all'ultimo minuto qualunque risultato provvisorio si delinei nel resto del tempo della partita stessa: ad esempio, chi stesse soccombendo in una guerra convenzionale tra Russia e nato la vedrebbe come una scelta del tipo: perdo uno a zero e siamo al quinto minuto di recupero, palesemente non posso più vincere, ma posso scegliere tra lasciare il risultato così com'è o fare uno a uno. La logica agonistica, e quindi tanto più quella di guerra, prescrive in una situazione del genere di fare sempre e comunque uno a uno. Con l'arma non convenzionale che realizza istantaneamente il risultato finale dell'uno a uno (distruzione reciproca) qualunque altro tipo risultato si stia delineando in una guerra tradizionale, ovvero con la bomba atomica.

Uno scambio di colpi diretto convenzionale tra forze della nato e forze e dell'urss finalizzato a distruggere uomini e mezzi dell'avversario e a guadagnarne il territorio non c'è mai stato nella seconda metà del novecento, e non c'è mai stato per la buona ragione che, se ci fosse stato, sarebbe stato il preludio alla fine del mondo.

Abbiamo assistito, appunto, alla centralità della guerra per procura, che permetteva ai due giganti di misurare le forze senza scontrarsi direttamente.

Se ci sarà uno scambio di colpi diretto tra nato e Russia (o anche "solo" tra nato e Cina) e qualcuno comincerà e cercare di guadagnare il territorio dell'altro, possiamo cominciare a consideraci tutti morti, o regrediti all'età della pietra per chi sopravviverà.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

#2
Ci sono invece secondo me dei punti che rendono lo scenario nucleare più probabile di quanto si pensi, non so in che misura, ma in modo tale che non può essere evitato per il semplice fatto che è una procedura che ha come l'unico risultato l'annichilazione reciproca. Alcuni in punti sparsi:

- Ascoltare i clown. Prima del 24 febbraio solo i clown della televisione e qualche parlamentare noto per le sue sparate parlavano apertamente di guerra in Ucraina, gli analisti più forbiti e persino più altolocati hanno sempre inteso le manovre come "posturing" anche quando gli americani denunciavano apertamente sarebbe avvenuta l'invasione. Hanno avuto ragione i clown. Ora i clown parlano di attacchi nucleari, e l'attitudine non è tanto cambiata "figuriamoci se i clown hanno ragione" e se ce l'avessero di nuovo?

- Lo stato maggiore è in condizioni ignote, Gerasimov e Shoigu sono vivi morti, ologrammi, demansionati, di sicuro si sono molto allontanati da Putin, questo è ammesso dalle fonti russe, rendendolo sempre più solo con il pulsante.

- Giocare per primo e puntare sul default avversario, non è esattamente la strategia che vorresti preferita da un uomo solo al comando nucleare, eppure è la preferita di Putin.

- Tre sono le clausole che innescano la risposta nucleare, la terza ovvero quella cosidetta "esistenziale", è parecchio dibattibile direi. Considerato le acrobazione neolinguistiche che la dirigenza russa è in grado di fare, compresi  voli pindarici meravigliosi come "Hitler era ebreo", io avrei un certo timore che facessero qualche discorso nella loro neolingua, e poi belli pasciutì di aver detto la loro che solo lor capiscono, decidessero di farlo.

- Ma in tal caso sarà certà  una cosa: lo faranno solo il giorno dopo che Putin avrà detto: non lo faremo mai e a nessuna condizione. Quel giorno andatevi a nascondere!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

#3
Le "armi di distruzione di massa" sono di quattro tipi:
- biologiche;
- chimiche;
- nucleari;
- radiologiche.
Per questo le relative tenute protettive sono definite NBC (nuclear, biological and chemical) ovvero CBRN (chimico, biologico, radiologico e nucleare)
.
***
Quelle di ultima generazione, se vengono usate in modo "pervasivo", a breve, medio o lungo termine, sono tutte egualmente "apocalittiche"; sebbene solo le prime, in taluni casi, potrebbero avere effetti davvero "estintivi".
***
Storicamente, a quanto mi risulta, sono state utilizzate tutte, meno la quarta (cioè, le cosiddette "bombe sporche"); però, dopo la prima guerra mondiale, sono state usate "esclusivamente nel caso in cui l'avversario ne fosse privo".
Ad esempio, sebbene in forma molto limitata, furono utilizzate:
- l'"arma chimica" sui Libici e sugli Etiopi da parte italiana (ed anche in altri casi, per esempio, più di recente, da Saddam sui Curdi);
- l'"arma biologica" sui Cinesi da parte giapponese (peste bubbonica);
- l'"arma atomica" sui Giapponesi da parte americana (una bomba all'uranio 235, e l'altra al plutonio 239).
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Nell'ultimo secolo, però, pur essendoci stati un'infinità di conflitti, mi risulta che tali "armi di massa" sono state usate esclusivamente nel caso in cui l'avversario ne fosse privo.
Non c'è mai stato "neanche un caso in cui sia stata usata una delle dette quattro armi di massa contro un avversario che ne fosse dotato anche lui"!
MAI!
***
Si tratta di una constatazione oggettiva, che, nello stesso tempo, risulta:
- storica;
- logica.
Ed infatti non ha alcun senso far ricorso ad una delle dette quattro armi di massa contro un avversario che può replicare allo stesso modo; ed infatti, in tal caso, la distruzione reciproca sarebbe assicurata (a prescindere da chi colpisce per primo).
***
Sarebbe come usare una pistola con canne a direzione doppia ed opposta:
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Per cui, anche se Putin fosse ridotto alla disperazione e impazzisse (più di quanto già non sia), non potrebbe mai scatenare da solo un attacco atomico!
***
Ed infatti, l'attuale catena di comando del sistema nucleare russo è identica a quella sovietica; per cui si basa su una concatenazione a tre "chiavi", che sono in realtà tre diversi "codici di lancio":
- uno è nelle mani del presidente (Putin);
- uno in quelle del ministro della Difesa;
- uno in quelle del capo di Stato maggiore interforze.
***
Nessuno dei tre è a conoscenza dei codici dell'altro, e, anche se lo fosse, non potrebbe mai usarli tutti e tre se non avendo a disposizione  almeno tre braccia; ed infatti, per scatenare un lancio nucleare, i tre codici vanno digitati "contemporaneamente" su tre diverse e distanti tastiere.
***
Pertanto, poichè è "altamente improbabile" che tre diverse persone, per quanto "conniventi", impazziscano tutte e tre contemporaneamente, ritengo parimenti "improbabile" che Putin potrà mai scatenare una guerra atomica; la quale, per distruggendo il nemico, distruggerebbe anche il suo stesso territorio.
***
Le sue "minacce", perciò, non mi spaventano minimamente; anche perchè, come è ben risaputo "Can che abbia non morde!" (se ha davvero intenzione di mordere, infatti lo fa senza preavviso).

sapa

La prospettiva di una guerra nucleare mondiale è apocalittica, però l'utilizzo di armi nucleari si è verificato anche recentemente nei Balcani, se non ricordo male con ordigni "a uranio impoverito". Putin potrebbe, però, per convincere l'Ucraina ad arrendersi, decidere di sganciare una bombetta atomica su una città ucraina, forte dell'esempio dato dagli americani nel 45 in Giappone. Sarebbe una cosa anche più infame di quanto non siano state Hiroshima e Nagasaki, visto che l'Ucraina è stata aggredita, mentre il Giappone era l' irriducibile aggressore. Ritengo improbabile questo scenario anche per un criminale come Putin, però, sai mai......Gli americani li hanno avvertiti, non saranno tollerati usi di armi non convenzionali, se i russi decidessero diversamente sarebbe una bella pesca.

Eutidemo

Citazione di: sapa il 15 Maggio 2022, 11:32:21 AMLa prospettiva di una guerra nucleare mondiale è apocalittica, però l'utilizzo di armi nucleari si è verificato anche recentemente nei Balcani, se non ricordo male con ordigni "a uranio impoverito". Putin potrebbe, però, per convincere l'Ucraina ad arrendersi, decidere di sganciare una bombetta atomica su una città ucraina, forte dell'esempio dato dagli americani nel 45 in Giappone. Sarebbe una cosa anche più infame di quanto non siano state Hiroshima e Nagasaki, visto che l'Ucraina è stata aggredita, mentre il Giappone era l' irriducibile aggressore. Ritengo improbabile questo scenario anche per un criminale come Putin, però, sai mai......Gli americani li hanno avvertiti, non saranno tollerati usi di armi non convenzionali, se i russi decidessero diversamente sarebbe una bella pesca.
Anche io ritengo altamente improbabile questo scenario anche per un criminale come Putin; però, ovviamente, non si sa mai :(

Eutidemo

Ciao Sapa.
Sotto il profilo del diritto internazionale, non esiste un trattato ufficiale sul bando delle "armi all'uranio impoverito" o che vieti espressamente il ricorso a tale tipo di "munizionamento"; ed infatti le "armi all'uranio impoverito", non sono esattamente la stessa cosa di  un'"arma radiologica" (cioè di una "bomba sporca"), la quale utilizza dell'esplosivo convenzionale, come la dinamite, confezionato assieme a materiale radioattivo che si diffonde quando la bomba esplode.
***
Però la questione è controversa, in quanto:
a)
Jean-Marie Benjamin ritiene che le "armi all'uranio impoverito",  avendo effetti radioattivi e/o con persistenza ambientale, non rientrano nelle categorie di armi convenzionali, secondo l'art.23 della Convenzione dell'Aia del 1899 e la Convenzione di New York del 1976; per cui dovrebbero essere assolutamente bandite.
b)
Carla Del Ponte, che nel 2001 era a capo del Tribunale Penale Internazionale, affermò che l'uso di armi all'uranio impoverito potrebbe comunque essere considerato un "crimine di guerra".
c)
Poco dopo, uno studio commissionato dal predecessore della Del Ponte, Louise Arbour, affermò che, però, non esiste un trattato ufficiale sul bando delle "armi all'uranio impoverito", né leggi internazionali che le vietino espressamente.
***
Giuridicamente, "legibus sic stantibus", Louise Arbour ha ragione; però, secondo me, dovrebbe essere varato quanto prima un trattato ufficiale sul bando delle "armi all'uranio impoverito", il quale vieti severamente il ricorso a tale tipo di "munizionamento".
Ed infatti, pur non trattandosi di vere e proprie "bombe sporche", sono tuttavia munizioni radioattivamente molto pericolose non solo per chi ne è bersagliato, ma anche per chi ne fa uso.
Un saluto :)

 

InVerno

@ Eutidemo, anche se le prospettive televisive indicano come obbiettivi paesi armati nuclearmente, quando mi riferisco a possibilità, mi riferisco all'uso in Ucraina, non certo su Londra per creare tsunami, dare retta ai clown, ma non nei dettagli specifici, solo nelle intenzioni e a quello a cui preparano il pubblico/ sondano la risposta =)

Peraltro, anche se la procedura è complicata e richiede più mani, la clausola "esistenzialista" potrebbe scattare nella testa di tutti e tre, con dei ragionamenti che noi capiamo, o con ragionamenti che.. come al solito non capiamo. Il problema è prioprio questo, in questa guerra non è più in discussione l'esistenza dell'Ucraina, ma l'esistenza della Federazione Russa.. quando e come la trinità dello stato maggiore deciderà che l'esistenza della Russia è in pericolo e necessita l'intervento nucleare, io non mi azzarderei a predire! Speriamo che il conflitto finisca e certe cose succedano al freddo della realtà che ti viene addosso, non nel caldo della guerra!

Povera Russia in che mani sei finita!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Inverno. :)
Io distinguerei:
- la "Russia" vera e propria, la cui "esistenza", dai tempi di Hitler, non è mai stata messa in pericolo da nessuno;
- dalla "Federazione Russa" (cioè l'ex Impero Zarista e poi Sovietico), che la cui "esistenza" si è frantumata, per conto suo, negli anni '90.

***
Per cui, visto che l'"esistenza" della "Russia", non è mai stata, non è, nè sarà mai messa in pericolo dalla NATO (che non si sognerebbe mai di aggredirla), credo molto improbabile che la trinità dello stato maggiore russo deciderà un intervento nucleare solo perchè il piano di "ricostituire" l'Impero Russo  di quel megalomane di Putin sta fallendo!
***
Putin si deve rassegnare ad essere il "Granduca della Moscovia", senza pretendere di rompere le palle alle nazioni che si sono ormai rese indipendenti dal giogo moscovita!

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Un saluto :)
***

InVerno

Caro Eutidemo, quella che tu indichi come la "Russia" attuale, ovvero la "Federazione Russa" è già un coacervo di etnie di cui i russi, etnicamente russi, occupano principalmente i centri coloniali sulla transiberiana (Ekaterimburg, Novosibisk, Krasnodarsk etc) il resto sta lì perchè l'esercito russo, ancorchè quello sovietico, ha già dimostrato come tiene insieme i pezzi della federazione (v. Cecenia) ma non c'è alcuna garanzia che questo sia il futuro di domani. Fondamentalmente Putin ha impresso un obbiettivo alla Russia post sovietica: ricostruire l'antico perimetro zarista. Nel caso in cui questo si dimostrasse impossibile, non solo nell'attuale ma anche nel futuro, per esempio per manifesta incapacità rappresentata attraverso fallimenti clamorosi dell'esercito convenzionale (es. Ucraini che riprendono Crimea/Donetsk) per come conosco io la Russia, questo sarebbe decisamente un pericolo esistenziale, perchè verrebbe a mancare il telos esistenziale della nazione.  Altro scenario potrebbe essere l'attivazione di diverse cellule separatiste che, viste sguarnite le rispettive guarnigioni, volessero fare un pò di fracasso, Georgia, Cecenia, isole Curili, ma anche il Tatarstan che probabilmente è il candidato numero uno per creare una spaccatura sul fronte mussulmano-uralico. Insomma, l'attuale Russia, è a mio avviso a grave rischio di balcanizzazione, e questo potrebbe far scattare la clausola esistenziale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Inverno :)
La vera e propria "Russia", in realtà, è solo una delle tante "entità" che compongono il suo residuo impero; così come Roma era solo una delle "entità" che componevano l'Impero Romano.
Le vere e proprie "Repubbliche" della Federazione creata dai Russi sono 22, tra le 85 complessive entità federali (unità amministrative di primo livello, che differiscono tra loro per tipo e grado di autonomia) in cui è suddivisa la "Federazione Russa" stessa (o meglio, l'"Impero Russo"); la maggior parte delle quali hanno "natura coloniale",  trattandosi di  popoli di etnia non russa.
Ed invero, "etnicamente", noi "Italiani" siamo molto più simili ai "Russi" veri e propri, di quanto non lo siano i "Russi" ai sudditi delle loro più remote colonie.
***
Per cui, eventualmente, nel caso di un fallimento di Putin, un pericolo esistenziale non lo correrebbe tanto la compagine russa vera e propria, bensì precipuamente la compagine della Federazione russa nel suo complesso; perchè verrebbe a mancare il "telos" centripeto ed autocratico del suo Impero.
Così come accadde per l'Impero Austriaco e per quello Turco; il cui crollo non comportò certo nè la distruzione dell'Austria nè della Turchia, bensì solo la loro "riduzione" da "Imperi" a semplici "Nazioni".
Come era giusto che fosse!
***
Però, sebbene la prima frammentazione dell'Impero Russo, sotto Gorbaciov, fu assolutamente pacifica, temo anche io, come te, che un'eventuale ulteriore frammentazione di ciò che resta dell'attuale Impero Russo, sotto Putin, non lo sarebbe altrettanto.
Lui vuole ricostituire il vecchio Impero, per cui figuriamoci se si rassegnerebbe a fare il "liquidatore" di quello restante!
***
Un saluto! :)
***

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