La mossa della pecora gradassa

Aperto da Eutidemo, 23 Agosto 2019, 11:22:13 AM

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Eutidemo

Ieri Salvini ha dichiarato: "Se si vuole far ripartire il governo e far ripartire il paese noi ci siamo senza pregiudiziali, ovviamente cambiando, non guardando indietro, ma guardando avanti".
Trasformatosi da facocero in pecora, devo ammettere che adesso Salvinsky "forse" ha davvero azzeccato la mossa giusta; è vero che così ci sta perdendo la faccia, ma, considerando come è fatta, non credo che la cosa possa procurargli soverchi danni.
Ed infatti, facendo la mossa della "pecora che vuole tornare all'ovile", con molte minori pretese di quando ne è uscita (a parte le solite "trombonate programmatiche" a beneficio delle proprie credule folle), in effetti, Salvini mette davvero sotto scacco il M5S; anche se, all'apparenza, sembra che ormai non ci siano più speranze di riconciliazione, dopo le accuse che si sono reciprocamente lanciate.

***
Ed infatti, se i "veri" dirigenti del M5S analizzassero con lucidità la situazione del loro Movimento, in primo luogo dovrebbero prendere atto delle uniche tre scelte che si offrono loro (il che è facile):
1) Andare alle urne.
2) Sposare il PD;
3) Annullare il divorzio con la LEGA.
Il difficile è scegliere! :-\

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O meglio è difficile scegliere tra l'opzione 2) e l'opzione 3), perchè l'opzione 1) per il M5S risulta palesemente "insensata", in quanto:
- godendo attualmente in Parlamento di una schiacciante maggioranza del 32%, di cui possono tranquillamente godere per altri quattro anni circa, 
- sarebbe del tutto "illogico" che vi rinunciassero, rassegnandosi ad un quasi certo "dimezzamento" del loro peso parlamentare per i successivi cinque anni (a voler essere ottimisti).
Oltre a perdere un sacco di poltrone!
Perchè mai dovrebbero scegliere una cosa del genere, se è minimamente possibile evitarlo, mettendo a frutto la dote del 32% di cui attualmente dispongono?

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E' invece un po' più difficile, dal loro punto di vista, volendo prolungare l'attuale legislatura, dover scegliere tra:
2) Sposare il PD;
3) Annullare il divorzio con la LEGA.
Entrambi i pretendenti (alla dote, non alla sposa) hanno il loro "atout"!
Però, ragionando con cinica lucidità, sebbene la prima scelta sembri attualmente la più attraente, nonchè quella più gettonata da tutti gli osservatori, almeno a mio modesto parere, essa risulta SOSTANZIALMENTE la più difficilmente percorribile e la meno conveniente (per loro).

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Ed infatti, per quanto concerne l'ipotesi 2), e, cioè, un matrimonio d'interesse PD M5S:
a)
Considerata la distanza delle posizioni tra PD e M5S, per cercare di abbozzare una qualche sorta di "programma" comune appena accettabile (per non parlare della composizione del governo), sempre ammesso che la cosa sia possibile, servirebbero almeno tre o quattro mesi; e Mattarella non può concedere loro tanto tempo.
b)
Ammesso e non concesso che, nel poco tempo a disposizione, potesse raffazzonarsi un governo del genere, è molto probabile che esso abortirebbe nel giro di pochi mesi, esponendo il M5S ad elezioni anticipate con esiti ancora più disastrosi di quelli attuali.

***
Diversamente, per quanto concerne l'ipotesi 3), e, cioè, una replica del matrimonio d'interesse LEGA M5S:
a)
Non sarebbe necessario abbozzare "ex novo" un "programma" comune, ma sarebbe sufficiente dare una "ritoccatina", sia pure con "squilli di tromba" al "vecchio" contratto già bello e scritto, spacciandolo come "nuovo" agli occhi del "popolo"; forse ci sarebbe qualche problemino in più per la composizione del governo, ma non certo insuperabile.
b)
Inoltre, un nuovo governo giallo-verde, con dentro un Salvini -relativamente- "ridimensionato", potrebbe consentire al M5S di avere maggiori spazi, e, comunque, di recuperare almeno un po' di consensi (anche se tale replica dovesse fallire, e si dovesse andare lo stesso alle urne dopo qualche tempo); però tutto ciò sarebbe da verificare, perchè Salvini  è comunque un soggetto "border line" molto poco affidabile, e con un imponente consenso popolare che gli dà molta forza contrattuale.

***
In ogni caso, sempre ragionando dal punto di vista del M5S ed in linea meramente teorica, secondo me a loro converrebbe comunque di più riesumare (metaforicamente)  il cadavere di Salvini, piuttosto che quello di Renzi; tutte e due le cose, per loro, sono molto pericolose, ma la seconda penso che lo sarebbe un po'di più.
Ma questa è solo una mia opinione di carattere, per così dire, di pura "logica politica" dal punto di vista del M5S; che è del tutto svincolata dal mio personale punto di vista!

***
Un saluto! :)






 

anthonyi

Ciao Eutidemo, nel tuo excursus sulle opportunità decisionali di M5s sarebbe stato bene considerare un aspetto, e cioè la reazione dell'elettorato.
Qualche sondaggio serio evidenzia come a seguito di questa crisi M5s abbia recuperato elettorato, al punto da essere a ridosso del PD. La cosa non dovrebbe meravigliare, l'elettorato M5s è in gran parte originario della sinistra, e adesso che il M5s sembra stia consolidando un'alleanza a sinistra di logica vede la cosa con favore.
Un saluto.

baylham

Non sono un esperto politico, ma Salvini e la Lega stanno puntando dritti alle elezioni anticipate.
L'apertura ai grillini è pura tattica, sarebbe la loro completa sottomissione agli obiettivi di Salvini e della Lega, che mirano al totalitarismo politico, ai "pieni poteri" appunto. Spero per i grillini che non siano così grulli.

Comunque non sono favorevole ad una alleanza del centrosinistra con i grillini, continuo a preferire le elezioni anticipate.

bobmax

A questo punto, ritornando con la Lega il M5S decreterebbe la propria fine politica. La sua inconsistenza sarebbe infatti conclamata.

Un'inconsistenza sulla quale la Lega ha costruito nel tempo la crescita del proprio consenso.

Solo l'errore di Salvini, che trascinato dal delirio di volontà di potenza brucia i tempi e fa saltare il banco, permette al M5S di riacquistare una certa credibilità. Soprattutto per lo stile e la fermezza di Conte...

Se a questo punto  l'M5S dovesse tornare con la Lega, quella non sarebbe che la strada per la propria dissoluzione. In attesa del prossimo tradimento di Salvini.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

paul11

#4
Salvini potrebbe aver fatto un' autorete rompendo con il M5S,  o monetizza immediatamente la sua potenziale forza elettorale o lentamente li perderà. Berlusconi non vuole essere "il secondo", per questo l'alleanza possibile di destra si giocherà sulle griglie di partenza nelle liste elettorali.
E non è come le europee.
il fattore tempo è dalla parte dei M5S, che perderebbe gli attuali seggi e il potere quantomeno di portare avanti alcuni dei suoi punti programmatici e dall'altra nel PD il gruppo di Renzi che è attualmente forte in Parlamento.

Ma non è stata  analizzata un'altra cosa: quando e come il PD potrà governare? Con chi potrebbe allearsi per poter andare al potere?
Nessun partito da solo è in grado nemmeno nelle imminenti possibili elezioni e l'unico alleato possibile del PD è la sinistra del M5S.

All'estero solo il PD è credibile e probabilmente ha dalla sua i "poteri forti" seppur non la base elettorale.
L'alleanza PD e M5S è l'unica che può aver credito all'estero

Eutidemo

Ciao Anthonyi, Baylham, Bobmax. :)
Circa le vostre acute osservazioni, rilevo quanto segue:

1) Anthonyi 
Circa il fatto che l'elettorato M5s è in gran parte originario della sinistra, e che, adesso che il M5s sembra stia consolidando un'alleanza a sinistra, vedrebbe la cosa con favore, secondo buon senso io sarei perfettamente d'accordo con te in tale (sia pure un po' ottimistica) valutazione.
Peccato, però, che, almeno stando ai sondaggi, "sembra" che:
- la maggioranza dei parlamentari M5S la veda così, più che altro per conservare lo scranno;
- la maggioranza dei partecipanti alla Piattaforma Rousseau, invece, oltre ad essere più di destra (visto che ha salvato Salvini dal processo), vedrebbe con più favore una riedizione del governo giallo-verde o il voto.
Però, a parte il fatto che i sondaggi lasciano il tempo che trovano, secondo me l'opinione dei partecipanti alla Piattaforma Rousseau, non necessariamente coincide con quella del popolo 5 STELLE.
Per cui, non saprei proprio cosa dire!

2) Baylham 
Non c'è il benchè minimo dubbio che Salvini e la Lega preferirebbero subito le elezioni anticipate; però, pur di evitare che il M5S e il PD facciano un governo giallo-rosso per impedire tali elezioni (e quindi lasciarli all'opposizione per i prossimi 4 nni), sono disposti a prolungare questa legislatura, a patto di restare loro al governo, in una versione aggiornata del "contratto gialloverde".
E, per i motivi che ho spiegato nel mio topic iniziale, "forse" la cosa al M5S potrebbe convenire più che un governo con il PD.

3) Bobmax
Sono perfettamente d'accordo con te che, ritornando con la Lega il M5S rischierebbe davvero grosso!
Però, comunque:
- si troverebbe a dover gestire un Salvini -relativamente- "ridimensionato", il che potrebbe consentire al M5S di avere maggiori spazi, e, comunque, di recuperare almeno un po' di consensi perduti, se a dirigerlo ci fosse qualcuno un po' più abile di Di Maio;
- una prosecuzione del precedente matrimonio con la lega, potrebbe risultare un po' più decoroso agli occhi dell'elettorato, di uno "change la femme" a metà del ballo di una stessa legislatura.
- mentre con la lega il M5S sa già con chi ha a che fare, e l'interlocutore e comunque univoco, con il PD, invece, si troverebbe di fronte ad una nuova incognita, anche considerando  le varie anime di tale partito.
Per cui, pur essendo d'accordo con te che, ritornando con la Lega il M5S rischierebbe davvero grosso, credo che rischierebbe molto di più mettendosi col PD (sebbene, dal mio punto di vista, io preferirei di gran lunga tale scelta)

***
PREVISIONE
Io non ho la sfera di cristallo, però i "segnali", un po', li so leggere.
Il più importante dei quali, secondo me è che, tra i dieci punti che il M5s ritiene imprescindibili per un accordo di legislatura,  è stato messo come primo nell'ordine, da considerare "imprenscindibile" e "prioritario", "il taglio dei parlamentari"; questo, dopo aver saputo , almeno secondo alcuni retroscena, che Zingaretti avrebbe consegnato a Mattarella tre condizioni fondamentali per cominciare a trattare per un nuovo governo, la prima delle quali è proprio "il rifiuto a votare la riforma tagliapoltrone" (e non dimentichiamoci che Zingaretti gradirebbe il voto, pur sapendo di perdere, perchè almeno farebbe fuori dal parlamento i "renziani") . 
Questo, per voi, cosa vuol dire? ::)
***
Un saluto! :)


 

Eutidemo

Scusa Paul11 :) , ma ho letto il tuo post solo dopo aver risposto a Anthonyi, Baylham, Bobmax.
Ora sto per uscire, per cui non posso riflettere bene sulle tue osservazioni; le quali, però, a colpo d'occhio mi sembrano abbastanza sensate.
Ed infatti, Salvini ha fatto autorete rompendo con il M5S,  per cui o monetizza immediatamente la sua potenziale forza elettorale o lentamente li perderà; però, piuttosto che vedere impedita tale monetizzazione da un governo giallorosso, gli conviene rientrare nel governo facendo qualche concessione al M5S, per evitare di restare 4 anni a mollo all'opposizione.
Il quale M5S, quindi, avendo -in parte- il coltello dalla parte del manico nei confronti di Salvini (al prossimo tradimento divorzia e si sposa il PD), potrebbe assumere una posizione di maggior forza in un nuovo governo gialloverde; anche perchè la Lega ha meno parlamentri del PD. 
Un saluto! :)

Jean

Tutto giusto e logico... ma manca un tassello importante che alcuno ha sin qui tenuto in considerazione: Giuseppe Conte (l'unico che si è dimesso... il che è tutto dire.)

Se ci troviamo qui (politicamente) lo dobbiamo, nel bene e nel male, a lui.

Ripristinare l'alleanza tra Lega e M5S con Conte tolto di mezzo sarebbe un regalo troppo grande a Salvini, quasi una vittoria completa che Di Maio non potrà accettare, occorrerebbe metter fuori anche lui.

Conte altresì – a onor del vero non per Renzi, dotato di maggior fiuto – è un problema anche per il PD.

Ogni soluzione che non contempera un ruolo di alto prestigio per Conte non potrà aver successo e a quel punto forse le elezioni saranno inevitabili. Ma prima voleranno altri stracci, da tutte le parti.
 

Cordialement
Jean

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 23 Agosto 2019, 15:48:27 PM
Il più importante dei quali, secondo me è che, tra i dieci punti che il M5s ritiene imprescindibili per un accordo di legislatura,  è stato messo come primo nell'ordine, da considerare "imprenscindibile" e "prioritario", "il taglio dei parlamentari"; questo, dopo aver saputo , almeno secondo alcuni retroscena, che Zingaretti avrebbe consegnato a Mattarella tre condizioni fondamentali per cominciare a trattare per un nuovo governo, la prima delle quali è proprio "il rifiuto a votare la riforma tagliapoltrone" (e non dimentichiamoci che Zingaretti gradirebbe il voto, pur sapendo di perdere, perchè almeno farebbe fuori dal parlamento i "renziani") .
Questo, per voi, cosa vuol dire?



Ciao Eutidemo, in realtà sembra che la questione del tagliapoltrone sia risolta, un misunderstanding ha comportato che si intendesse per rifiuto una osservazione sull'effetto del taglio sui piccoli partiti. La soluzione però è semplice, ed estremamente conveniente per i contraenti, riformare la legge elettorale per ritornare, dopo 25 anni, di nuovo al proporzionale puro della prima repubblica, altra tranvata per Salvini che, se questa riforma dovesse essere fatta, se lo scorderebbe di controllare il parlamento insieme alla Meloni.
Un saluto.

Eutidemo

#9
Ciao Jean. :)
Non hai tutti i torti nel ritenere che, una soluzione che non contempli un ruolo di alto prestigio per Conte, visto l'elevatissimo (e un po' eccessivo) gradimento di cui costui gode, difficilmente potrà aver successo; ma d'altronde Zingaretti pretende un segno di discontinuità, per cui Conte per lui è un po' un problema.
Vedremo se e come riusciranno a risolvere l'intoppo!
Cordialmente :)
                                                                       Eutidemo

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
E' vero, sembra che la questione del "tagliapoltrone" sia risolta; d'altronde, se si riduce drasticamente il numero dei parlamentari, è quasi inevitabile tornare al proporzionale puro della prima repubblica.
Ed infatti, il risparmio derivante dalla riduzione delle relative indennità, è sostanzialmente "ridicolo": lo 0,007 % della spesa pubblica; mentre, invece, è notevole l'impatto sulla dinamica elettorale e parlamentare.
Ed infatti, come evidenziato sul Sole 24 Ore di oggi, in particolare, al Senato - ove i seggi sono attribuiti esclusivamente su base regionale - la diminuzione dei parlamentari comporterebbe una più esigua rappresentanza dei partiti minori, specie nelle regioni meno popolose alle quali sarebbero garantiti non più sette ma solo tre senatori (Molise e Valle d'Aosta continuerebbero ad averne rispettivamente due e uno). 
Cioè, in tali regioni, sarebbero eletti soltanto i rappresentanti dei partiti più votati, con un evidente sacrificio delle minoranze.
Per ovviare a tali effetti distorsivi della rappresentanza conseguenti ad una riduzione dei parlamentari, quindi, anche io vedo la necessità di accompagnare la riforma costituzionale con una nuova legge elettorale MOLTO proporzionale; che, tra l'altro, mi sembra più adatto ad un sistema tripolare con "cespugli" vari.
Come giustamente osservi tu, peraltro, sarebbe un'altra tranvata per Salvini che, se questa riforma dovesse essere fatta, se lo scorderebbe di controllare il parlamento insieme alla Meloni.
Un saluto. :)

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