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La minaccia del Sarmat

Aperto da Eutidemo, 22 Giugno 2022, 13:35:35 PM

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Eutidemo

Vladimir Putin ha dichiarato provocatoriamente che il missile balistico intercontinentale SARMAT, che diventerà operativo entro la fine del 2022 sarà in grado di "penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futuro".
Ha poi aggiunto che tale ordigno "sarebbe in grado di distruggere un intero Paese, avendo una potenza di 750 kilotoni, 50 volte più potente della bomba che si abbatté su Hiroshima",
***
Al riguardo:
a)
Quanto ai sistemi di difesa missilistica "esistenti", Putin ha probabilmente ragione, trattandosi di un missile "ipersonico"; e, cioè, che ha una velocità più di cinque volte superiore a quella del suono.
Ma quanto ai sistemi di difesa missilistica "futuri", dubito che Putin abbia facoltà divinatorie!
b)
Quanto al fatto che il vettore "sarebbe in grado di distruggere un intero Paese, avendo una potenza di 750 kilotoni, 50 volte più potente della bomba che si abbatté su Hiroshima", questo, invece, è un tantino esagerato.
Ed infatti, un missile da 750 kilotoni porta meno di un megatone, e, quindi, è 50 volte meno potente della bomba RDS-220 (TSAR), che ha un raggio di distruzione di circa 2 km e 300 metri; mentre il Sarmat, ha un raggio di distruzione di circa 600/700 metri (notevole, ma non certo in grado di "distruggere un intero Paese")
***
In una trasmissione televisiva andata in onda sul canale televisivo "Russia 1", una minacciosa grafica di ispirazione putiniana mostrava la gittata dei missili, che partendo da Kaliningrad, al centro delle tensioni tra Nato e Russia, impiegherebbero "106 secondi per colpire Berlino, 200 secondi per Parigi, 202 secondi per Londra".
***
Al riguardo, c'è da notare che:
1)
Per arrivare a Kaliningrad, i Sarmat ci devono prima essere trasportati attraverso la Lituania; la quale, invece, non ne consente in alcun modo  il transito (il che ha fatto imbufalire Putin).
Senza considerare che la NATO potrebbe comunque distruggere il treno che li trasporta, prima che giunga a destinazione alle basi di lancio!
2)
Anche riuscendo a colpire e distruggere da Kaliningrad Berlino, Parigi e Londra (Roma, per fortuna, pare che non sia in lista), si tratterebbe di un'operazione tatticamente inutile; ed infatti le rampe di lancio dei missili nucleari occidentali non sono certo ubicati nelle loro capitali.
Perciò, non appena distrutte queste ultime (ammesso che Putin ci riesca), per rappresaglia partirebbero immediatamente circa un migliaio di missili nucleari della NATO in direzione della Russia; i quali, anche se in parte intercettati, ne raderebbero al suolo tutte le più importanti città.
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Per cui, ammesso e non concesso che riesca a sopravvivere all'apocalisse nucleare, quella "testa di pazzo" di Putin potrebbe consolarsi soltanto col dire: "Vabbè, la Russia è stata distrutta...però io sono riuscito a sparare per primo!"
Chapeau, hai vinto l'orsacchiotto!
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Infine, sui Sarmat e su tutti i sistemi missilistici (orientali e occidentali) grava una ulteriore incognita: l'"hackeraggio"!
Ed infatti, tutti i missili balistici, poichè se ne vuole mantenere il controllo fino all'ultimo, sono ovviamente dotati di "controlli da remoto", con i quali, da terra o da satellite, possono essere:
- deviati;
- disattivati.
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Questo comporta il rischio (teorico) che tali "controlli da remoto" potrebbero essere "hackerati", per far fare al missile Sarmat una conversione ad U, rispedendolo in testa al mittente.
Viste le rigide misure di sicurezza, e la "crittazione" dei comandi  e dei codici, questo, almeno in teoria, dovrebbe essere assolutamente "impossibile"; ma la storia ci ha insegnato che, in materia, niente è impossibile!
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Peraltro, il Sarmat su cui Putin fa tanto conto, ha un dispositivo di guida basato sul sistema satellitare russo GLONASS; si tratta di un totale di 31 satelliti nell'orbita terrestre, dei quali 24 rimangono sempre attivi, mentre gli altri si dedicano a funzioni di mantenimento, riparazioni e prove.
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Dal 3 marzo 2022, però, da parte dell'"intelligence" ucraina e di molti gruppi di "hacker" sparsi per il mondo (che è quasi tutto contro la Russia di Putin), il sistema di navigazione satellitare della Russia Glonass, è sottoposto ad attacchi sempre più continui e invalidanti; da parte della NATO, invece, sembra, che si stia studiando segretamente il modo di prenderene parzialmente e temporaneamente il controllo.
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In tal modo, senza necessariamente hackerare i "controlli da remoto" del Sarmat, se ne potrebbero alterare le informazioni di navigazione; con risultati pressochè analoghi.
Cioè, invece di interferire da remoto sullo sterzo di una vettura, sarebbe come fornire false indicazioni al suo navigatore di bordo.
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Perciò, caro Putin, stai attento a minacciare l'uso di certi "giocattoli"!
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Ma, per fortuna, devono essere almeno in tre ad inserire i loro codici di lancio; ed è difficile trovare altri due individui tanto pazzi da volersi suicidare insieme a Putin, condannando alla distruzione non solo altri Paesi, ma anche e soprattutto il proprio!

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P.S.
Ovviamente, se fosse la NATO a scatenare per prima una aggressione nucleare, non c'è dubbio che la Russia (più che legittimamente) reagirebbe nello stesso modo; ma, poichè una eventualità del genere è oggettivamente da escludere, quelle di Putin sono solo ridicole sbruffonate!

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