La guerra atomica e le capacità di distruzione reciproca

Aperto da Eutidemo, 14 Dicembre 2022, 13:02:30 PM

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Eutidemo

Premesso che una eventuale guerra atomica risulterebbe catastrofica per l'intero pianeta, ivi compresi i Paesi che non vi partecipassero, volendosi limitare ad un confronto meramente "sommario" e "teorico" tra le contrapposte forze nucleari della NATO e della RUSSIA, secondo me occorre tenere presenti due fattori; il secondo dei quali, in genere, non viene mai considerato.
.
1) DIMENSIONI DEL POTENZIALE NUCLEARE
Quanto al numero di armi atomiche rispettivamente possedute, circola su INTERNET il seguente prospetto:
Tale prospetto, però, secondo me è ingannevole, in quanto:
a)
Occorre considerare anche il numero di MEGATONI a disposizione dei due eventuali contendenti, e non solo il numero di armi su cui esso sono "caricati"; ed in questo sembra che siano sicuramente in vantaggio i Russi, sebbene sia praticamente impossibile sapere di quanto.
b)
Bisogna poi tener conto delle varie tipologie di armi atomiche a disposizione dell'uno e dell'altro, e, cioè:
- la loro vetustà;
- la loro velocità;
- la loro portata;
- la loro efficacia;
- la loro maggiore o minore intercettabilità;
- le loro piattaforme di lancio;
ecc.ecc.
Ed anche in questo sembra che siano leggermente in vantaggio i Russi; sebbene sia praticamente impossibile sapere di quanto.
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2) DIMENSIONI DEI "BERSAGLI"
Quanto alle dimensioni dei "bersagli", basta guardare l'illuminazione notturna del pianeta per rendersi conto che sono di gran lunga più estesi quelli occidentali di quelli orientali; che si riducono principalmente a Mosca, San Pietroburgo e non molte altre città importanti.
Senza considerare che la Russia ha 143,4 milioni di abitanti, contro molto più di mezzo miliardo di abitanti della NATO.
***
Per cui, in una guerra atomica:
a)
Le vittime occidentali e le strutture occidentali distrutte, sarebbero di gran lunga più numerose di quelle russe; però almeno qualcuna la scamperebbe.
b)
Diversamente, le vittime russe e le strutture russe distrutte, sarebbero molto meno numerose di quelle occidentali; però, considerato che tutto il potenziale nucleare occidentale sarebbe concentrato su bersagli molto più limitati e concentrati, non ne scamperebbe praticamente "nessuno".
E, così, la Russia (abitata) diventerebbe una "tabula rasa"; cioè una enorme steppa deserta.
***
Però, considerate le conseguenze per l'intero pianeta, la catastrofe sarebbe comunque globale; per cui, secondo me, soltanto un pazzo potrebbe scatenare una guerra atomica "a livello strategico".
Per quanto, invece, riguarda una guerra atomica "a livello tattico", purtroppo qualche deficiente potrebbe anche pensarci; senza riflettere che, dal "livello tattico" al "livello strategico" il passo è davvero breve.
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Che Dio ce ne scampi!
***

niko

Purtroppo, in una guerra atomica anche solo eventuale, la distanza conta, non è vero, naturalmente, il mito che ormai la tecnologia, spesso spaziale, risolve ed equalizza ogni problema di distanza o di gittata: è vero invece che avere i punti di lancio e in generale di inizio dell'attacco vicino al bersaglio è ancora un vantaggio enorme, così come avere le contromisure e gli "scudi" vicini a dove si suppone che inizierà un attacco nemico è ancora un vantaggio enorme.

Risultato: nessuna superpotenza, comprensibilmente, vuole le armi atomiche nemiche nel cortile di casa. Tanto meno le difese e le contromisure nemiche, visto che il cortile di casa tende ad essere anche un punto di passaggio.

Gli usa al tempo loro l'hanno fatta, la loro chiara e diretta minaccia di guerra nucleare globale quando i sovietici ci hanno candidamente provato, ad armare nuclearmente Cuba, cioè il loro cortile di casa.

Sovietici scoperti con le mani nella marmellata e costretti a ritornare a casa con la coda tra le gambe.

C'è poco da stupirsi di quale sia stata ai tempi nostri la reazione della Russia ad un processo di occidentalizzazione ed europeizzazione che a lungo termine avrebbe portato ad un'Ucraina ad essa ostile e armata nuclearmente.

Ognuno difende il suo, di cortile di casa.

Ma so che Eutidemo non sarà d'accordo e non mi va' di fare polemica.

Anche io sono contrario a tutte le guerre nucleari, e credo che il conseguente disastro colpirebbe anche i paesi non coinvolti mettendo a rischio la sopravvivenza di tutti gli esseri umani.

Davvero una cosa da evitare a tutti i costi.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Ragionare sulle vittime umane di una guerra nucleare é strategicamente errato. In caso di una guerra del genere, infatti, gli obiettivi sarebbero militari e industriali, primariamente sarebbero attaccate tutte le strutture in grado di organizzare una risposta dello stesso livello, aeronautiche, navali, e missilistici, nonché i depositi di materiale bellico, poi verrebbero attaccati i porti e gli aeroporti civili, le grandi strutture, industriali e minerarie, le raffinerie.
Le città sarebbero le ultime della lista ma, a quel punto, è difficile che qualcuno abbia la capacità di attaccare. 

Eutidemo

Ciao Niko. :)
Ed invece, questa volta, sono perfettamente d'accordo con te.
***
Ed infatti, per quanto concerne le "armi nucleari tattiche", avere i punti di lancio vicino al bersaglio è senz'altro un vantaggio enorme; così come avere le contromisure e gli "scudi" vicini a dove si suppone che inizierà un attacco nemico.
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Per quanto, invece concerne le "armi nucleari strategiche", la distanza continentale ha perso valore da quando i sottomarini possono lanciarle in prossimità delle coste nemiche:
- gli USA dal Baltico;
- la Russia da qualsiasi punto delle coste USA.
***
I Russi, al riguardo, sembra che però siano in netto vantaggio, in quanto il loro titanico sottomarino k-329 Belgorod,  operativo da luglio,  può lanciare il siluro drone Poseidon, una testata nucleare da 100 megatoni, il quale ha un raggio di diecimila chilometri, e  poi può esplodere nella vicinanza di una costa nemica provocando un terrificante tsunami radioattivo, come le famose "bombe zar" di Krushov ( testate nel lontano 1961).
Per ora, contro un diabolico ordigno del genere, non sembra che ci sia possibilità di difesa!
***
Hai anche pienamente ragione nell'essere contrario a tutte le guerre nucleari, anche perchè il conseguente disastro colpirebbe anche i paesi non coinvolti mettendo a rischio la sopravvivenza di tutti gli esseri umani; per cui è davvero una cosa da evitare a tutti i costi!
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Un saluto. :)
***

Eutidemo

Ciao Anthony.
Il tuo ragionamento è assolutamente corretto per quanto concerne le "armi nucleari tattiche", ma è radicalmente errato per quanto concerne le "armi nucleari strategiche", che hanno per obiettivo proprio lo "sterminio" della popolazione nemica.
***
Pensa soltanto al titanico sottomarino russo k-329 Belgorod,  operativo da luglio,  il quale può lanciare il siluro drone Poseidon, una testata nucleare da 100 megatoni, che ha un raggio di diecimila chilometri, e  poi può esplodere nella vicinanza di una costa nemica provocando un terrificante tsunami radioattivo, in grado di generare ondate alte anche fino a 500 metri.
E' stato calcolato che, se fosse fatto esplodere al largo di New York, potrebbe:
- sopprimere subito per annegamento circa 10 milioni di persone;
- far morire più tardi, per le radiazioni, circa 100 milioni di persone.
***
Non so se tali stime siano esagerate, ma si tratterebbe comunque di una catastrofe di proporzioni bibliche...provocate da una sola "bomba strategica".
Pensa alle altre ed alla reazione americana!
***
Ovviamente, come scrivi tu, verrebbero colpite in particolar modo le strutture in grado di organizzare una risposta dello stesso livello, aeronautiche, navali, missilistici, e, soprattutto, le "piattaforme di lancio" nemiche; ma quasi la metà di queste ultime, al giorno d'oggi, (almeno quelle NATO), non possono essere colpite molto facilmente, poichè sono nascoste, ed in continuo spostamento, sotto il mare, nel cielo e nello spazio.
***
Senza considerare che, anche se le città nemiche non fossero il "primo obiettivo" dei missili, i loro abitanti morirebbero comunque a milioni a seguito :
- del "fall out" nucleare;
- dell' "inverno" nucleare
- del freddo e della fame.
***
Per cui, ragionare sulle vittime umane di una guerra nucleare é strategicamente corretto, mentre è gravemente errato sottovalutare tali effetti.
***
Un saluto. :)
***

anthonyi

Guarda eutidemo che anche il siluro Poseidon ha un senso strategico in linea con il mio ragionamento, la gran parte delle infrastrutture strategiche navi, porti, industrie, sono infatti solitamente piazzate in aree prossime al mare, scommettiamo che se c'é la guerra nucleare I russi la bomba la fanno scoppiare alla foce dell'hudson e non a Miami Beach! 
Se poi dovessero farla scoppiare a Miami Beach riconoscero di aver perso la scommessa e ti farò un bonifico di Mille euro. 🙄

InVerno

Le dinamiche nucleari sono volutamente quanto di più definito ed indefinito allo stesso tempo della diplomazia russa. Il ricatto nucleare è la maggior (qualche detrattore  addirittura direbbe "unica") carta diplomatica russa, e il loro potenziale politico è direttamente proporzionale a quanto indeterminate sono le regole di ingaggio, più è certo che e come vengano usate (fino al momento effettivo in cui vengono usate) più disperdono potere politico. Il sottomarino è la massima espressione nucleare, perchè la sua invisibilità a qualsiasi forma di rilevamento incarna il nocciolo del rischio nucleare stesso, presente-assente. Ogni volta che Putin dice la parola "nucleare" intende  ridefinire le regole minute di ingaggio per trarne un vantaggio politico, ricalibrando il ricatto per chiedere accesso a diverse mosse strategiche (es. difendere a tutti i costi una regione). Il fatto che sono così preponderanti nella diplomazia russa, fa si che se ne parli tanto, senza che questo stia a significare automaticamente un aumento del livello di rischio complessivo. La strategia americana, e di Biden, è quella di chiamare continuamente il bluff, facendo partecipare il mondo intero all'angosciosa questione e sperando di coinvolgere anche il resto del mondo alla deterrenza. Putin ha ripetuto più volte che il precedente lo hanno dato gli americani in Giappone, l'arma retorica definitiva del putinista è come al solito "e allora l'America?" e i suoi minion si sono scatenati a ripetere lo stesso argomento. Il punto però è che gli americani hanno tirato due bombe per evitare un conflitto che avrebbe causato forse quattro volte le vittime se si fosse svolto "boots on the ground", se Putin vuole risparmiare uomini può semplicemente smettere di invadere i vicini. E' lui l'invasore, così come lo era il Giappone, è lui che ha lanciato un attacco preventivo a sorpresa come a Pearl Harbor, è lui che è un fascista, è lui che in definitiva, nel paragone col Giappone, dovrebbe prendersi due bombe in testa. E poi che mondo multipolare sarebbe, se anche la Russia si comportasse come l'America? L'argomento "e allora l'America" non è adatto a chi vuole fornire una nuova visione di mondo, ma ci eravano ben accorti, che per quanto ne parli, Putin non ne avesse una coerente e razionale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Citazione di: anthonyi il 15 Dicembre 2022, 08:12:11 AMGuarda eutidemo che anche il siluro Poseidon ha un senso strategico in linea con il mio ragionamento, la gran parte delle infrastrutture strategiche navi, porti, industrie, sono infatti solitamente piazzate in aree prossime al mare, scommettiamo che se c'é la guerra nucleare I russi la bomba la fanno scoppiare alla foce dell'hudson e non a Miami Beach!
Se poi dovessero farla scoppiare a Miami Beach riconoscero di aver perso la scommessa e ti farò un bonifico di Mille euro. 🙄
Scommessa accettata!
Peccato che, se vinco io, probabilmente saremo morti entrambi! >:(

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