La fiamma tricolore: le vicende di un simbolo!

Aperto da Eutidemo, 14 Agosto 2022, 12:00:30 PM

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Eutidemo

Quando, dopo la guerra, i fascisti superstiti si accinsero a fondare un loro nuovo partito politico, con un suo simbolo, trovarono un drastico impedimento nella XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana, la quale sanciva: "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista".
Pertanto, verso la fine del 1946, Giorgio Almirante si riunì con altri (ex)camerati, nello studio di Michelini, per trovare il modo di aggirare tale ostacolo; il che avvenne nel modo che mi accingo a spiegare (anche se in modo in buona parte ipotetico e congetturale).
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Per quanto riguardava la formazione di un vero e proprio "partito", per prudenza, era meglio lasciar perdere, e, quindi si scelse di creare un "movimento" di matrice neofascista; ma quale nome dargli?
Dopo lungo rimuginare, si scelse la sigla di MSI (Movimento Sociale Italiano), per assonanza e continuità ideologica con la RSI (Repubblica Sociale Italiana); però, legalmente, nessun giudice avrebbe potuto eccepire niente ad una denominazione del genere.
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Ma quale simbolo scegliere?
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Dopo lungo rimuginare, ripensando alla "fiammella mortuaria" all'epoca posta sul catafalco di Mussolini, sembra che al napoletano Roberti vennero in mente i seguenti versi di D'Annunzio, che recitò in presenza degli altri: "Solo alla morte l'anima sovrasta/ congiunta ancora al carcere dell'ossa/ come fiamma si radica in catasta".
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Sembra, quindi, che l'idea fu quella di scegliere la "fiamma" come simbolo di sopravvivenza dell'"idea", imperitura, del fascismo; ovviamente "tricolore", sia come emblema nazionalista, sia per non dar adito a sospetti di sorta.
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Ma dove inserire la sigla MSI?
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Sembra che a qualcuno dei presenti, forse allo stesso Roberti (ma non è sicuro), venne in mente di porre alla base della fiamma una "bara stilizzata" nera, ovvero il "catafalco" di Mussolini, per simboleggiare che la "fiamma" era dannunzianamente "congiunta ancora al carcere dell'ossa" del Duce.
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E, in tale base, venne inserito il simbolo del MSI; che, o intenzionalmente o per pura coincidenza (come personalmente ritengo), poteva anche significare "Mussolini Sei Immortale".
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La prima timida svolta "emblematica", si ebbe con "Destra Nazionale", la quale colorò il catafalco sepolcrale di "rosso" invece che di "nero", ritenendo tale colore colore:
- troppo "lugubre";
- troppo "fascista"
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Infine si decise che anche la forma di "bara" (ovvero di "catafalco"), fosse troppo macabra, e troppo facilmente ricollegabile a quella di Mussolini; per cui "Fratelli d'Italia" schiacciò la "bara" fino a ridurla ad un irriconoscibile trattino blu, senza però eliminare del tutto la base della fiamma (nè, ovviamente, la fiamma).
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Si tratta solo di ipotesi, di congetture e di voci, in parte basate su quanto riferito da alcuni partecipanti a quella remota riunione (ormai tutti morti), in parte su ricostruzioni storiche e logiche; però, a distanza di tanto tempo, è difficile verificarne l'autenticità o la falsità.
Tuttavia, come è naturale:
- chi è di sinistra è portato a credere alla loro autenticità;
- chi è di destra, invece, è portato a credere alla loro falsità.
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Secondo me, almeno alcune cose, sono senz'altro "verosimili"; ma questo non significa che siano tutte vere.
L'unica cosa senz'altro vera, è che la fiamma rappresenta per i seguaci di quel partito un passato che non si vuole in alcun modo dimenticare.
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InVerno

Effettivamente se ci pensi bene, i cadaveri, sopratutto di fogna e di palude, rilasciano nel tempo dei gas che comburendo creano i cosidetti "fuochi fatui". Fratelli d'Italia perciò ha l'onore di rappresentare una petofiamma rilasciata dal cadavere del duce.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia