La Corte Suprema negli USA e la difesa dei primordi della vita.

Aperto da PhyroSphera, 24 Giugno 2022, 21:16:03 PM

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PhyroSphera

La Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha abolito il diritto all'aborto. Ora l'aborto è da giustificarsi se possibile ma non più già giustificato. Questa sera in tivù su RaiTre in Italia hanno messo a commentare il fatto la femminista Dacia Maraini, la quale ha involontariamente dimostrato la onestà e assoluta necessità della decisione della Corte americana. La Maraini infatti faceva appello al diritto di gestione del proprio corpo da parte delle donne gravide entrando in palese contraddizione: infatti a gravare è il risultato della fusione tra sostanza maschile e femminile non solo femminile! Per decenni codesta falsa motivazione, la gestione del proprio corpo, è stata usata per sostenere l'assoluta e lecita arbitrarietà nello scegliere l'aborto da parte della donna. Ma c'è di più: la sentenza non si limita a reintegrare di fatto il ruolo del maschio ma limita anche quest'ultimo: il nascituro anche quando non è ancora persona non è qualcosa che si ha diritto di sopprimere, neppure per decisione concorde del maschio e della femmina. Per anni si ha finto da parte di tanti, troppi, che i primordi della vita umana non sono vera vita: questo falso assunto, adatto solo per il razzismo più spietato, negli Stati Uniti d'America è stato smentito e contraddetto dalla sentenza di oggi. Ora le tristi commedie, (come quella, ennesima, della Maraini di questa sera) che si tratti solo di un prolungamento del corpo femminile da poter gestire anche col darne morte, sono in una decisiva parte del mondo fuorilegge. Che possa accadere anche in Europa quanto prima.

MAURO PASTORE 

Jacopus

Il diritto all'aborto è uno di quei diritti che si sono moltiplicati con la complessità delle società umane. Non nego che sia comunque una tragedia, sia per il nascituro che per la madre che acconsente alla sua soppressione. Quello che però non accetto da parte di queste decisioni apparentemente tutelanti della vita è il loro limitarsi ad una grande tutela solo prima della nascita ed eventualmente dopo la morte. Ma "durante" la vita, pensiamo di dover far qualcosa, oppure riteniamo soltanto che il sacro scopo di nascere termini ogni dilemma? Vogliamo far nascere comunque anche un figlio non voluto? Benissimo. Che si organizzino servizi a sostegno della genitorialità, con educatori specializzati. Che si pensi alla madre attraverso psicoterapie che l'aiutino ad accettare la gravidanza. Che si condanni duramente il padre nel caso in cui non riconosca il figlio (e già questa cosa fa ridere). L'obiezione di solito è: ma la madre può partorire e poi, appunto, non riconoscerlo. Questa obiezione, secondo me, può farla solo un uomo, che non ha tenuto nella pancia un altro essere vivente. Ed anche se così fosse, torniamo alla mia obiezione iniziale. Bene, questo bambino come crescerà? Senza padre e senza madre, sballottato di comunità in comunità. Magari riuscirà a fare una vita dignitosa, ma è molto più probabile che nella sua fragilità, conoscerà altri drammi che coinvolgeranno altre anime fragili in un gioco senza fine.
Sintetizzando: il diritto all'aborto potrebbe essere negato solo in una società che si prende davvero cura di chi è nato da madre tossicodipendente, in situazioni di abuso familiare, di scarsa consapevolezza, di assenza di strumenti culturali e di alternative formative al "facciamo una scopata", di violenze sessuali, di povertà economica. Altrimenti è tutta fuffa, anche un pò antipatica, perchè si pontifica di cose di cui non si sa nulla.
Seconda obiezione: se alle ASL fosse vietato procedere all'interruzione di gravidanza, pensate che gli aborti non avverrebbero ugualmente? Ovvio che sì, con la divertente situazione che le ricche abortiste andranno in cliniche private, mentre le abortiste povere si dovranno accontentare delle mammane, mettendo a rischio anche la propria vita.
Terza obiezione: ma in un mondo che stiamo mettendo a repentaglio anche in virtù del nostro numero impressionante, bisogna proprio fare queste battaglie? Non sarebbe meglio impegnarsi per ridurre l'inquinamento, tanto per dirne una molto banale?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

E' curioso vedere osservatori italiani che addebitano tutte queste motivazioni politiche alla Corte Suprema, avevamo avuto il sospetto si trattasse di una decisione ideologica e non giuridica, grazie per la conferma. In america le gravidanze indesiderate si risolvono mandando i bambini a scuola, lì team-gesù vota sempre a favore dei fucili semiautomatici cosicchè si possano accoppare sia i nati desiderati che gli indesiderati, discriminarli sarebbe infatti anticostituzionale. La mia impressione tuttavia è che questa decisione anzichè "portare una brezza da noi" (cit Pillon) avrà l'effetto opposto, non siamo più ai tempi di Renato Carosone, e l'america è sempre più il posto dove non si vorrebbe andare manco per punizione.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

Vergogna, oscurantismo, ritorno al medioevo, nemmeno le dittature isis.

Forse nel concetto wasp-fascista di "famiglia naturale" da imporre a tutti, e' inclusa anche quella in cui papino e nonnino sono la stessa meravigliosa persona, visto che in Texas vogliono vietare l'aborto anche in caso di incesto.

Famiglia naturale comprensiva di porcata innaturale.

Se un figlio non e' voluto, non c'e' sostegno alla genitorialita' che tenga, la psicologia aiuta l'introspezione, non fa cambiare idea a chi non la vuole cambiare.

Quello che tende a far cambiare idea a chi non la vuole cambiare e' il lavaggio del cervello alla 1984 di Orwell, non la psicologia.

Concetto attuale per chi distribuisce volantini fondamentalisti religiosi antiabortisti nei consultori pubblici, con la complicita', di autorita' pubbliche.

Un figlio.non voluto e' spesso condannato a un destino.peggiore della morte, da una societa' di bigotti idioti, che in realta' guarda di cattivo occhio tanto l'aborto quanto l'opzione di adozione in anonimato, creando
famiglie-inferno dove la genitorialita' e' forzata e non una scelta, e la quota piu' insopportabile di frustrazione si riversa proprio sui figli "salvati", dalle idiozie degli integralisti religiosi e di chi ancora se le beve.

Il figlio piccolissimo di una coppia bianca in un paese industrializzato e' adottato istantaneamente al 99,9 per cento, il destino di passare da un orfanotrofio all'altro e' improbabilisimo, semmai avra' gli stress connesdi all'adozione, ma non si puo' comunque obbligare una donna che non lo vuole a portare avanti la gravidanza, con la minaccia del carcere, orrore assoluto, violenza sui corpi  inaccettabile in un paese civile.

Allora si abbia il coraggio di dire, se vogliamo che tutti i figli siano vuluti, di fare come nella Repubblica di Platone, e i figli saranno sottratti ai genitori in maniera da essere loro ignoti e cresciuti dalla comunita' come figli della comunita', come dice il filosofo, si salutera' ogni figlio come figlio proprio e ogni morto come morto proprio, ma finche' esistera' una famiglia riconoscibile, il destino di essere non voluti in un contesto di genitorialita' forzata, e quindi odiati dai propri stessi genitori, sara' sempre potenzialmente molto  peggiore della morte, e quindi l'aborto sempre civilta'.

Che non ci sia mai piu' un essere umano al mondo costretto a dire di se' stesso: 

"Sono nato perche' senno' mia madre andava in galera".

Dignita', dignita', dignita' .

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

Non intendo entrare nel merito della questione, ma voglio soltanto mettere in rilievo come i sei membri reazionari messi nella Corte Suprema da quella "testa di pazzo" di Trump, abbiano idee un po' confuse e contraddittorie circa l'importanza della "tutela della vita umana".
Ed infatti, per loro, le donne non possono abortire per propria scelta; però possono abortire (ed anche morire) per la scelta del primo imbecille che va "sparacchiando" per strada con il suo fucile mitragliatore, in ossequio al secondo emendamento.

viator

Salve. Citando pyrosphera : " il nascituro anche quando non è ancora persona non è qualcosa che si ha diritto di sopprimere, neppure per decisione concorde del maschio e della femmina".


Della notissima serie "polveroni infiniti circa ciò che ci si rifiuta di definire".

Riscriviamo: "il nascituro anche quando non è ancora pulcino non è qualcosa che si ha diritto di sopprimere, neppure per decisione concorde del gallo e della gallina".

Se si sostiene la prima di queste due affermazioni, ovviamente - per logica - si deve risultare d'accordo anche sulla seconda............dal momento che la definizione di "persona" non è stata data.

Qualcuno dirà che per persona si intende (quanto è ignorante il povero viator !) solo la persona umana.

Ma lo spermatozoo umano non è una persona (o sì ?), l'ovulo umano neppure, la morula nemmeno, l'embrione neanche, il feto......................

Le persone sono gli esseri umani dotati di coscienza FORMATA, non gli esseri umani che ancora non possiedono una coscienza. E chi di voi sa dirmi quando esattamente - all'interno di un corpo umano - si insedia una coscienza oppure un'anima ?.


Il resto sono solo ciance poco divertenti fatte da persone che non sanno cosa sia la persona. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 25 Giugno 2022, 11:26:05 AMSalve. Citando pyrosphera : " il nascituro anche quando non è ancora persona non è qualcosa che si ha diritto di sopprimere, neppure per decisione concorde del maschio e della femmina".


Della notissima serie "polveroni infiniti circa ciò che ci si rifiuta di definire".

Riscriviamo: "il nascituro anche quando non è ancora pulcino non è qualcosa che si ha diritto di sopprimere, neppure per decisione concorde del gallo e della gallina".

Se si sostiene la prima di queste due affermazioni, ovviamente - per logica - si deve risultare d'accordo anche sulla seconda............dal momento che la definizione di "persona" non è stata data.

Qualcuno dirà che per persona si intende (quanto è ignorante il povero viator !) solo la persona umana.

Ma lo spermatozoo umano non è una persona (o sì ?), l'ovulo umano neppure, la morula nemmeno, l'embrione neanche, il feto......................

Le persone sono gli esseri umani dotati di coscienza FORMATA, non gli esseri umani che ancora non possiedono una coscienza. E chi di voi sa dirmi quando esattamente - all'interno di un corpo umano - si insedia una coscienza oppure un'anima ?.


Il resto sono solo ciance poco divertenti fatte da persone che non sanno cosa sia la persona. Saluti.

Ciao viator, resta il problema di quelli che la coscienza non la sviluppano neanche da adulti, che facciamo con loro? 

viator

Salve anthonyi. Citandoti : " Ciao viator, resta il problema di quelli che la coscienza non la sviluppano neanche da adulti, che facciamo con loro?".

Cosa ne facciamo dal punto di vista clinico, lo stabilisce la psichiatria, a patto che si creda nella scienza e nella psichiatria.

Qui le considerazioni sono di ordine etico-filosofico-fideistico e - da tali punti di vista - sono da basare appunto sul concetto di persona (che molti mostrano di non aver affatto chiaro) il quale concetto è a sua volta basato su quello di coscienza od anima.....................cioè su ciò che è indefinibilmente oscuro per chiunque (l'io?...il me?...il lui?...la volontà?...il libero arbitrio?...la comunicazione con il nostro esterno?...la conoscenza?...l'afflato divino?...la condizione umana?...il prana?........aggiungete pure qualche altro centinaio di ipotesi. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

Altroche' anima... qui il concetto dovrebbe girare sulla maternita' come scelta e non come imposizione.

Perche' qui la questione dirimente e' solo e semplicemente quella della MATERNITA' COME SCELTA e non come CATENA, da mettere ai piedi delle donne. Sempilce caposaldo, questo, delle lotte e delle conquiste di tutto l'occidente industrializzato negli anni settanta, lotte e conquiste da cui stiamo oggi regredendo sotto la spinta non solo del peggior fanatismo religioso, ma anche del peggior populismo, col suo frainteso senso di comunita'.

Imporre la maternita' come non-scelta, vuol dire imporre l'immagine sociale della donna madre o puttana, madre o niente, madre o non realizzata nel suo essere.

Un fossile di storia patriarcale fortunatamente passata, che nessuna mente razionale puo' rimpiangere.

Anima=esperienza del corpo. E quindi l'etica dovrebbe interrogarsi sulla QUALITA' di tale esperienza.

Se della maternita'' facciamo un incubo, con la pretesa della sua imposizione anche a chi non la scelga e non la voglia, facciamo un incubo, in senso sintetico, di quello che complessivamente e' tutto il "dividuo" madre-figlio.

Magari in nome del culto feticistico dell'individuo, e dello stare a stabilire quando e se il feto abbia/riceva un'anima, quindi discussioni da sesso degli angeli, da teologia medioevale.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

baylham

Mi pare che i sostenitori della vita umana siano mal messi in termini di argomenti a favore se devono basarsi sui principi e sulle sentenze giuridiche di uno Stato. Questi principi, valori incapaci di reggersi sulle proprie gambe, hanno bisogno della violenza e della forza dello Stato. La vita come obbligo, dovere.
Davvero la nascita è l'aspirazione, il desiderio dell'embrione o feto, e non invece l'aborto? 
Per me, poichè principalmente la madre si prenderà cura del nascituro, la risposta a questa domanda impossibile spetta prevalentemente a lei.

L'aborto non è affatto una tragedia, la tragedia è la gravidanza indesiderata. 
La legislazione italiana sull'aborto, una volta eliminati i medici obiettori, è un buon compromesso da difendere.

niko

Citazione di: baylham il 25 Giugno 2022, 16:09:44 PMMi pare che i sostenitori della vita umana siano mal messi in termini di argomenti a favore se devono basarsi sui principi e sulle sentenze giuridiche di uno Stato. Questi principi, valori incapaci di reggersi sulle proprie gambe, hanno bisogno della violenza e della forza dello Stato. La vita come obbligo, dovere.
Davvero la nascita è l'aspirazione, il desiderio dell'embrione o feto, e non invece l'aborto?
Per me, poichè principalmente la madre si prenderà cura del nascituro, la risposta a questa domanda impossibile spetta prevalentemente a lei.

L'aborto non è affatto una tragedia, la tragedia è la gravidanza indesiderata.
La legislazione italiana sull'aborto, una volta eliminati i medici obiettori, è un buon compromesso da difendere.


Sono d'accordo; la maternita' come scelta e non come imposizione, di cui parlavo prima, fa segno a una questione sottostante ancora piu' importante, che e' quella della VITA come scelta, e non come imposizione.

La vita deve essere una scelta.

Deve valere il diritto di scegliere.

Altroche' sfornare -controvoglia- figli per Dio o sfornare -controvoglia- operai e soldati per la cara patria.

Crescete e moltiplicatevi.

Se vi va'.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: baylham il 25 Giugno 2022, 16:09:44 PML'aborto non è affatto una tragedia, la tragedia è la gravidanza indesiderata.
La legislazione italiana sull'aborto, una volta eliminati i medici obiettori, è un buon compromesso da difendere.
Questo credo dovrebbe dirlo chi l'aborto lo ha vissuto, sia come operatore, sia come paziente. Ci sono donne che il trauma non lo recuperano più. E poi vorrei capire cosa si intende con "eliminare i medici obiettori", ora un medico che, per professione e per scelta di vita, salva le vite umane, deve essere costretto a rinnegare questi principi a favore della vita, e sopprimere delle vite umane? Si possono fare tutti i ragionamenti giuridici e sociali che si vuole, l'aborto, legale o meno, resterà sempre la soppressione di una vita umana. 

Ipazia

Ci sono figli e madri che non recuperano mai il dramma di una procreazione indesiderata, e se lo portano avanti per tutta la vita, avvelenando la propria e l'altrui. La decisione di interrompere una gravidanza è una decisione adulta e responsabile, di chi deve fare i conti in maniera adulta e responsabile con la propria disponibilità ad esercitare il ruolo genitoriale nel migliore dei modi possibili.

Detto ciò, si dovrebbero favorire, senza ostracismi e oscurantistiche menate, tutte le forme di contraccezione, ordinaria e d'urgenza, atte a limitare al minimo le interruzioni volontarie di gravidanza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Un sondaggio di qualche tempo fa rilevava che un americano su due si aspettava di vedere una guerra di secessione durante la sua vita, non è chiaro se si aspettava accadesse o volesse parteciparvi, in ogni caso l'america torna a mostrare delle divisioni interne che sembravano sopite o assorbite, e la guerra alla Russia è difficile da visualizzare come fattore unificante quando la maggior parte della popolazione non sa nemmeno trovare l'Ucraina sulla cartina geografica, Biden ha promesso che solleverà milioni di studenti dai debiti ma questo non li solleverà dall'ignoranza. Però nei campus privati ci sono gli acquapark! La critica socratica alla democrazia torna di moda. Facile dare la colpa a Trump, come dare la colpa ai sintomi. Tante discussioni si possono fare sull'eticità o meno del rendere legale l'aborto, ma il punto è che sarebbero fiato sprecato, c'è una parte della popolazione che semplicemente trova conforto in un libro che non hai mai letto, e non ha nessuna intenzione di rivedere le proprie posizioni o dialogare: gioca per vincere, e vince. Marx diceva la condizione di una società si può valutare da come tratta le donne, beh è un indicatore semplicistico ma lo è anche il GDP, e l'America dimostra sempre più di essere in una condizione molto precaria.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Citazione di: anthonyi il 25 Giugno 2022, 16:58:12 PMSi possono fare tutti i ragionamenti giuridici e sociali che si vuole, l'aborto, legale o meno, resterà sempre la soppressione di una vita umana.

Della morte di un embrione umano per aborto volontario non mi interessa. 
O meglio mi interessa al fine di favorire e promuovere gli anticoncezionali, la vita umana è in sovrannumero, per questo vale poco.
Mi interessa soprattutto la qualità della vita di un neonato, di un bambino, soprattutto della sua gioia di vivere.

Citazione di: anthonyi il 25 Giugno 2022, 16:58:12 PME poi vorrei capire cosa si intende con "eliminare i medici obiettori", ora un medico che, per professione e per scelta di vita, salva le vite umane, deve essere costretto a rinnegare questi principi a favore della vita, e sopprimere delle vite umane?

Tra i compiti di un ospedale pubblico, finchè non cambierà la legge, c'è quello di garantire il servizio abortivo, fa parte perciò delle mansioni del medico ginecologo. Se il medico ha dei problemi di coscienza non partecipi al concorso di ginecologo; se gli vengono, si dimetta, dubito che avrà particolari difficoltà a trovare un lavoro alternativo. Di nuovo, dei problemi di coscienza del medico non mi interessa.
 

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