La bella e grande Marine Le Pen

Aperto da Fharenight, 06 Febbraio 2017, 14:50:41 PM

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Fharenight

Ieri, in un comizio, Marine Le Pen ha dichiarato: "quelli che sono venuti in Francia devono aspettarsi la Francia, non pretendere di trasformarla nel loro Paese d'origine. Perché se volevano vivere come a casa loro, dovevano restarci».

Ragionamento che fila liscio, non occorre essere né di destra né di sinistra per formularlo nella propria mente, al massimo occorre non essere completamente idioti.
Alla stessa logica conclusione dovrebbero pervenire i politici italiani di sinistra, centrosinistra e centrodestra invece di blaterare le loro solite e immense stupidate.
Il grave errore che abbiamo commesso (specialmente i servili italiani a cui importa solo del denaro) è stato quello di voler adeguare i nostri Paesi occidentali a quelli da cui provenivano (e provengono) i migranti. Se tanti stranieri per la maggioranza provenienti dal medioriente, scappano dai loro Paesi, evidentemente lo fanno perché le loro terre sono meno ospitali, meno ricche e meno pacifiche rispetto all'Occidente. Vengono da noi perché a quanto pare il nostro modello è vincente, pur con tutti i suoi limiti, ma certamente vincente rispetto a qualsiasi altro modello esistente.

Allora mi chiedo: Per quale cavolo di motivo vogliamo trasformare le nostre terre in un ammasso, una mescolanza ibrida e informe multiculturale dove una chiesa secolare si trova a poche centinaia di metri da una moschea, o adeguare i nostri prodotti alimentari ai prodotti halal quando noi stiamo sviluppando una sensibilità verso gli animali per cui pretendiamo e gridiamo rispetto anche nella macellazione?
Credo sia ora di rimettere in funzione i nostri cervelli e riprenderci la nostra dignità.


doxa

Marine Le Pen in un comizio a Lione ha anche invocato un "cambiamento di civiltà" per "rimettere la Francia in ordine"; ha fustigato l'Unione Europea "sconnessa dalle aspirazioni dei popoli. Ha anche affermato che se vince indirà un referendum per l'uscita della Francia dalla Nato e dalla comunità europea. 

La Le Pen da Lione ha  rivolto un appello a "tutti i patrioti francesi, di destra e di sinistra", incentrando il suo comizio su "patria, famiglia e sicurezza". 
Già, la "patria", parola in disuso in Italia:  "o mia patria sì bella e perduta" (Giuseppe Verdi, Nabucco)

paul11

Devo stare attento a quello che scrivo...........perchè qualcuno capirà "Roma per toma..."

Le ferite della Seconda Guerra mondiale e forse ancor più di errori ed orrori di nazismo, fascismo e comunismo,sono ancora  relativamente recenti. 
La cultura in generale, per suoi falsi pruriti morali, sta ostacolando un sereno e sincero riesame della cultura che era alla loro base.
L'intento è chiaro, non riesaminare serenamente la storia  passata significherà rischiare di ripercorrere i medesimi errori, perchè i presupposti socio-economici, l'incapacità della politica attuale di gestire le problematiche in atto, porterà prima o poi all'esasperazione.

Non dimentichiamo che alla fine ella prima guerra mondiale il pre-fascismo fu l'arditismo, vale adire avanguardie che volevano e desideravano risposta nel dopoguerra da una politica corrotta e inadeguata.
Il nazismo nasce dalla crisi di Weimar, dove un kilo di pane lo si acquistava con una caretta di denaro, talmente era elevata l'inflazione. Ma quell'inflazione fu generata,(sempre loro) dalla celebre crisi del Venti in USA.

Noi oggi siamo nella fase pericolosa, perchè può aprire diversi scenari Incapacità delle classi al governo politico di gestire le problematiche in atto. Incapacità dello stesso capitalismo di ricreare condizioni di sviluppo con più investimenti e più occupazione e quindi muovere il denaro e i capitali e con essa la distribuzione e prima ancora, la produzione di ricchezza. 
siamo inastasi asfittica, tipica degli aerei quando sono in "stallo" e rischiano di precipitare..

La politica del bon ton "il poliyically correct", il regno dell'ipocrisia per lasciare un capitalismo selvaggio che sta macinando carne umana, ha avuto l'andamento di portare destre e sinistre a centralizzarsi ipocritamente in un interclassismo becero, che non esiste perchè c'è lo straricco, una classe abbiente, dei lavoratori con vite "normali" ,e dei poveri da paesi ricchi che stanno aumentando numericamente.

Questa ottusità mentale, culturale ch agisce sull'azione politica ha quindi portato a governi dove le politiche sono tute uguali e conseguenze asservimento al capitale.
Il trovare soluzioni avrebbe dovuto già da tempo permettere quella serena capacità di ridiscutere anche le ideologie, dove hanno sbagliato, cosa invece hanno ancora di buono da salvare. se ne hanno.Insomma uscire da questo pantano significa rivisitare la storia per trovare nuove soluzioni, queste attuali sono incapaci.

L'appiattimento politico, la potenza del capitale e della  tecnica, di un treno lanciato verso il futuro(ma quale futuro?) senza guidatore ci sta portando alla follia sociale.

InVerno

Citazione di: paul11 il 07 Febbraio 2017, 09:58:50 AM
Devo stare attento a quello che scrivo...........perchè qualcuno capirà "Roma per toma..."

Le ferite della Seconda Guerra mondiale e forse ancor più di errori ed orrori di nazismo, fascismo e comunismo,sono ancora  relativamente recenti.
La cultura in generale, per suoi falsi pruriti morali, sta ostacolando un sereno e sincero riesame della cultura che era alla loro base.
L'intento è chiaro, non riesaminare serenamente la storia  passata significherà rischiare di ripercorrere i medesimi errori, perchè i presupposti socio-economici, l'incapacità della politica attuale di gestire le problematiche in atto, porterà prima o poi all'esasperazione.

Non dimentichiamo che alla fine ella prima guerra mondiale il pre-fascismo fu l'arditismo, vale adire avanguardie che volevano e desideravano risposta nel dopoguerra da una politica corrotta e inadeguata.
Il nazismo nasce dalla crisi di Weimar, dove un kilo di pane lo si acquistava con una caretta di denaro, talmente era elevata l'inflazione. Ma quell'inflazione fu generata,(sempre loro) dalla celebre crisi del Venti in USA.

Noi oggi siamo nella fase pericolosa, perchè può aprire diversi scenari Incapacità delle classi al governo politico di gestire le problematiche in atto. Incapacità dello stesso capitalismo di ricreare condizioni di sviluppo con più investimenti e più occupazione e quindi muovere il denaro e i capitali e con essa la distribuzione e prima ancora, la produzione di ricchezza.
siamo inastasi asfittica, tipica degli aerei quando sono in "stallo" e rischiano di precipitare..

La politica del bon ton "il poliyically correct", il regno dell'ipocrisia per lasciare un capitalismo selvaggio che sta macinando carne umana, ha avuto l'andamento di portare destre e sinistre a centralizzarsi ipocritamente in un interclassismo becero, che non esiste perchè c'è lo straricco, una classe abbiente, dei lavoratori con vite "normali" ,e dei poveri da paesi ricchi che stanno aumentando numericamente.

Questa ottusità mentale, culturale ch agisce sull'azione politica ha quindi portato a governi dove le politiche sono tute uguali e conseguenze asservimento al capitale.
Il trovare soluzioni avrebbe dovuto già da tempo permettere quella serena capacità di ridiscutere anche le ideologie, dove hanno sbagliato, cosa invece hanno ancora di buono da salvare. se ne hanno.Insomma uscire da questo pantano significa rivisitare la storia per trovare nuove soluzioni, queste attuali sono incapaci.

L'appiattimento politico, la potenza del capitale e della  tecnica, di un treno lanciato verso il futuro(ma quale futuro?) senza guidatore ci sta portando alla follia sociale.
Come già i Greci sapevano (Aristotele? Non ricordo), la democrazia cessa di funzionare quando la diseguaglianza sociale supera un certo livello. Il popolo affamato decidere (ed elegge) per perseguire i propri scopi protezionistici, anzichè per il bene comune. Il capitalismo ha portato in città quelli che in gerco tecnico si chiamano irrational peasants, "contadini irrazionali", che vanno poi ad aggravare questa situazione. Situazione a cui le soluzioni sono chiaramente due, o si diminuisce la democrazia, o si diminuisce la diseguaglianza. Il padre costituente americano Madison James avvocava (a differenza dei buontemponi greci) la diminuzione della democrazia, e sembra la strada (implicita) intrapresa anche dai movimenti popolisti europei, che tutto fanno anzichè attaccare le concentrazioni di capitali, utili idioti della plutocrazia.
Sarebbe interessa chiedere a LePen cosa pensa di ottenere uscendo dalla NATO, a parte prendere voti dalla orgogliosa borghesia "militarista" francese e perdere un mucchio di potere contrattuale nei trattati internazionali. Tanto poi lo sanno tutti che in caso di guerra passerebbe le giornate a telefonare a Washington in lacrime. La NATO è esattamente lo scotto che abbiamo dovuto pagare per "quelle ideologie", il problema è che non si tratta di un contratto a termine, il termine arriva solamente quando c'è una equivalenza di forze, e nessuna nazione Europea può equivalere gli states da sola. Con il fallimento politico Europeo e i movimenti nazionalistici sulle barricate, ci apprestiamo a un altro mezzo secolo assicurato di inenesistenza internazionale a fare i cagnolini Americani, dopo tre generazioni a scontare ancora il prezzo di quelle ideologie, i pronipoti ci consegnano altre tre generazioni di sudditanza.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Sul significato della frase di Marine Le Pen.

Certamente, logicamente, non significa che quello che pensa Marine Le Pen o il suo partito sia quello che pensa la Francia. Un significato possibile e legittimo è che la Francia, intesa come Stato, si relazionerà con gli immigrati secondo le sue leggi, secondo i principi che derivano dalla sua Costituzione.

Presumo che la Costituzione francese, come quella italiana, contenga il principio della libertà religiosa per tutti, nel rispetto degli altri principi costituzionali. Quindi la compresenza di moschee, chiese e altri edifici di culto religioso mi sembra scontata.

Per la macellazione degli animali immagino che la Francia, come l'Italia, seguirà le regole imposte dalla sua Costituzione; se la Costituzione non dice niente in merito si farà una legge, con le regole del procedimento legislativo, che disciplini la questione. Presumo comunque che l'importazione della carne animale da altri paesi non sia discriminata in base alle tecniche di macellazione adottate. Discriminazione che ogni cittadino può liberamente adottare.

Non considero gli italiani "servili a cui importa solo del denaro".




Fharenight

#5
 Baylham, Purtroppo voi la fate facile,  c'è molta superficialità in parecchie delle vostre considerazioni e analisi,
A proposito della "libertà religiosa per tutti", bisognerebbe considerare che le nostre Costituzioni nacquero, furono scritte  per noi stessi, per noi Occidentali, per stabilire dei principi che per "noi"erano assodati, riconosciuti, nessuno all'epoca pensava di trasformare le nostre società in  mescolanze etniche, culturali e religiose cosí massicciamente da porci nuovi problemi.
Per quanto riguarda il riferimento alla Costituzione italiana immagino che allora si pensasse e ci si riferisse sostanzialmente  alla religione ebraica e quindi per evitare un rigurgito antisemitico. Le comunità stranierie all'epoca, nelle nostre nazioni, erano pochissime ed esigue, quasi inesistenti le presenze mediorientali.
Ma di fronte alla situazione attuale che è completamente diversa, dovremmo rivedere  l'opportunità di lasciare o meno ancora validi certi articoli come  la "libertà religiosa "per tutti" e modificarli in maniera che non diventino per noi un boomerang.
Altrimenti rischiamo di soccombere schiacciati dalla proclamazione della libertà per tutti che alla fine si ritorcerà contro.
Poi dici che la compresenza di chiese, moschee e altri edifici di culto ti sembra scontato. Altra superficialità. Le moschee non sono necessarie per il culto islamico, a momenti ci saranno piú moschee nelle nostre nazioni che in quelle islamiche in rapporto al numero di islamici; la continua richiesta di  moschee è un loro modo di marcare il territorio e imporre la loro presenza. Inoltre le moschee  appartengono ad un contesto sociale e culturale chiuso e compatto, di credenti privi della nostra concezione della vita, sia del singolo che sociale,  con un sistema di valori  molto diverso dal nostro, e che col tempo gli stessi islamici pretenderanno (perché loro pretendono sempre) di modificare o introdurre nuove leggi a loro immagine e somiglianza e non piú  seguendo quelle in linea con la Costituzione. Allora a quel punto cosa si dovrebbe fare?  Se tutti hanno il diritto di affermare i propri principi, e se i principi entrano in conflitto tra loro, chi deve soccombere? E chi lo decide? Alla luce di ciò che è e che è stato l'islam, pensi che sarebbe una questione  risolvibile pacificamente? A Londra ci sono già comunità islamiche che stanno premendo per introdurre legalmente la sharia, certo, solo per loro, per il momento.
Il dramma è che nessuno ne parla, nessuno si pone il problema, per il maledetto "politicamente corretto" si lascia correre, forse convinti che il nostri principi continueranno ad esistere  perché li diamo per scontati?



baylham

Trovo che la mia libertà religiosa, sono ateo, sia maggiormente garantita da un Costituzione che preveda e garantisca la libertà religiosa per tutti nell'ambito degli altri principi fondamentali. Ciò significa che ogni religione è subordinata alla Costituzione e ai suoi principi.
Della Costituzione italiana contesto la discriminazione religiosa a favore della religione cattolica contenuta negli artt. 7 e 8.

Sulla sharia. Non mi stupisce la possibile applicazione di norme di derivazione religiosa islamica in Italia o in altri paesi europei: si tratta dell'applicazione dei principi di diritto internazionale privato, laddove i soggetti implicati siano stranieri, in Italia regolati dalla legge n. 218 del 1995.

donquixote

#7
Citazione di: Fharenight il 07 Febbraio 2017, 17:33:59 PMA proposito della "libertà religiosa per tutti", bisognerebbe considerare che le nostre Costituzioni nacquero, furono scritte per noi stessi, per noi Occidentali, per stabilire dei principi che per "noi"erano assodati, riconosciuti, nessuno all'epoca pensava di trasformare le nostre società in mescolanze etniche, culturali e religiose cosí massicciamente da porci nuovi problemi.  

Le nostre costituzioni, e la nostra in particolare, furono scritte sotto dettatura degli americani,  sulla falsariga dei principi che loro, i vincitori della seconda guerra mondiale, avevano utilizzato per redigere la famosa "dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" che è servita ad esportare in tutto il mondo il loro "way of life". Se la libertà religiosa poteva avere senso in America in cui si erano formate, nei secoli, numerose comunità con usi, costumi e religioni diverse e quando i primi coloni si erano stabiliti laggiù vi era ancora l'eco delle sanguinose battaglie combattute fra cattolici, protestanti e anglicani, non l'aveva per niente in Europa ove le nazioni avevano religioni omogenee (le religioni diverse da quella cattolica erano in Italia e in Spagna un'infima minoranza, come del resto quella cattolica lo era in Germania o in Scandinavia) tanto è vero che il Cattolicesimo rimase "Religione di Stato" fino al 1948, poi le cose cambiarono con la proclamazione dell'uguaglianza religiosa in Costituzione (anche se ufficialmente rimase tale fino alla riforma dei Patti Lateranensi nel 1984). La religione di stato non è incompatibile con la libertà religiosa (molti paesi buddhisti hanno la religione di stato ma nel contempo anche le chiese cattoliche e le moschee, e anche nei paesi islamici sono esistite da sempre minoranze cristiane) e nemmeno con la separazione Chiesa/Stato, poichè quest'ultima di fatto esiste, in Italia, almeno dalla breccia di Porta Pia. La religione di stato serve semplicemente a dire: noi siamo questi, queste sono le nostre radici e i nostri valori; chi viene qui e vuole esercitare un culto diverso è tollerato, ma se per caso contrasta con i nostri (millenari) valori saranno questi ultimi a prevalere. Se invece si proclama l'uguaglianza di tutte le religioni allora non vi potranno essere valori prevalenti. La Corte Costituzionale nel 1989 stabilì con una sentenza (emessa sulla questione del crocefisso nelle scuole e negli uffici pubblici) che in Italia vige il principio di laicità: ma che cosa contiene tale principio? che valori positivi esprime? Secondo la Corte Costituzionale "il principio di laicità implica un regime di pluralismo confessionale e culturale e presuppone, quindi, innanzitutto l'esistenza di una pluralità di sistemi di valori, di scelte personali riferibili allo spirito di pensiero, che sono dotati di pari dignità e nobiltà". Sulla base di tale enunciato come si può quindi affermare la prevalenza di un valore rispetto ad un altro? O di un rito rispetto ad un altro? O di un principio rispetto ad un altro? Il principio di laicità dichiara nella sostanza che l'Italia è una terra culturalmente "vergine" in cui ognuno può affermare qualunque tipo di cultura gli garbi poichè nessuna prevale sull'altra. Sulla base di queste norme (che noi ci siamo dati e che non sono state imposte da nessuno) non è difficile comprendere come si possa essere arrivati alla situazione attuale di confusione culturale e intellettuale e di conflitto permanente non solo fra italiani e stranieri ma anche fra italiani e italiani e fra stranieri e stranieri. Mala tempora currunt...
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Fharenight

 Baylham,
Non ho letto il documento relativo a questa legge, ma non cambia nulla  di ciò che ho detto sopra, anzi è la conferma che l'Europa (ma l'Italia ancor piú degli altri paesi) dopo la 2° guerra mondiale si è gestita male, è diventata un gigante economico e un nano politico e militare, non per niente si attacca sempre agli USA.
l'Europa ha perso via via influenza e autorevolezza nel mondo, tanto che oggi appare incerta e sgomenta come una zebra sfuggita all'assalto di un branco di leoni, e quando si scatena una tempesta, a malapena  riesce ad aprire l'ombrello.

...E sono leggi sbagliate, Baylham, fattene una ragione. Non è legge scritta da Dio, ma da umani limitati, quindi si possono cambiare, a volte è necessario cambiarle.
  Per me e per tanti altri cittadini europei queste leggi sono deleterie, assurde, idiote e autolesionistiche e vanno cambiate prima del suicidio definitivo.

Ooh...Come devo fare, Donquixote (finalmente ho imparato a scrivere il tuo nick), è sconfortante che ci sia ancora gente che la pensi cosí! Come possiamo rimediare? È atroce...  Io sento il dovere di salvare la nostra patria, la nostra cultura e identità. Bisogna correre ai ripari. C'è in troppe anime perdute un sentimento di inconsapevole autodistruzione. Come faremo ad uscire da queste tenebre. Chi o cosa potrà salvarci? Non posso credere che è davvero la fine per noi.
Donquixote, sollevami tu da questa profonda afflizione, cosa si può fare?


baylham

Sinceramente delle leggi di Dio non mi interessa nulla, sono ateo, mi interessano le leggi degli uomini. La tua legge non è la mia, la mia è rispettosa della Costituzione, la legge fondamentale vigente.

Il diritto internazionale privato ha origini millenarie e quello italiano è simile a quello della maggioranza degli stati e non contiene assurdità, ma regole sensate. Prima di cambiare qualcosa bisogna conoscerla.

Sulle questioni sollevate da donquixote rispondo nell'argomento "La disgregazione dell'Occidente". Mi  limito a ricordare che la Costituzione prevede la libertà religiosa nell'ambito di altri principi fondamentali. Quindi le religioni sono subordinate a principi  superiori espressi dalla Costituzione. Che poi la stessa Costituzione preveda il proprio cambiamento è segno di saggezza, di conformità alla realtà che diviene, all'essere che diviene. Se la Costituzione fosse rigida, immobile il cambiamento avverrebbe con la rivoluzione, oppure con piccoli cumulativi cambiamenti di significato.

Ritorno sulla macellazione. Ho fatto in tempo da bambino ad assistere alla macellazione di un maiale in una famiglia contadina parente e a mangiare la torta al sanguinaccio prima della sparizione di questa pratica e della civiltà contadina da cui proveniva. Quindi Fharenight in questo caso, la macellazione, chi è che conserva la nostra cultura, tu o gli islamici?



InVerno

#10
Avendo avuto la fortuna e l'onore di conoscere seppur solo un poco una delle cinque "madri costituenti" penso di non farle un torto dicendo che sta facendo le capriole nella tomba. Riempirsi la bocca sulla difensa dell'identità e non saper nemmeno difendere quella sancita sessantanni fa.
La cosa tragicomica è che non vi balena nemmeno in mente che sono tutte critiche che se applicate non farebbero altro che accelerare la distruzione dei valori cristiani. E' dalla nascita del regno d'Italia che la chiesa fa leva sul diritto e la politica (divisione stato-chiesa sic!) e facendolo non fa altro che marginalizzarsi volta dopo volta, apparire sempre più interessata ad un proselitismo farisaico che a seguire la sua missione, stucchevoli dimostrazioni di pensiero debole che scalcia. Spero vivamente che le vostre istanze vengano accolte e venga apposto un crocifisso in ogni cesso, mi spiace solo per i bambini nelle scuole che non capisco (o meglio lo capisco) perchè debbano essere esposti a queste viltà subliminali. Ma forse dovrei fidarmi di loro, impareranno con chi hanno a che fare.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Fharenight

#11
Baylham, e meno male che la Costituzione si possa cambiare!  Io la cambierei incominciando proprio da  questi articoli,  perché oggi non tiene piú, non è piú idonea a proteggere il popolo italiano.
Ma ciò che è sconvolgente constatare  ė che mentre io mi impegno, sgomenta ed allarmata, a far comprendere tutte le ingiustizie, le assurdità, le sciocchezze, le contraddizioni di un'Occidente che sembra smarrito e rincretinito fino a  rischiare l'autodistruzione, votato all'annientamento, c'è chi, felice e contento, cerca di contraddirmi, di contrastarmi a tutti i costi , criticarmi e darmi torto con tutte le proprie forze.

Questa è dunque realmente una psicosi collettiva. Occidentali ammalati gravemente di autodistruzione, perché non c'è spiegazione o ragionamento logico che tenga, niente, questi negano la realtà, negano sé stessi, lo loro origine, la loro cultura, la loro identità, e si sentono pure superiori negando sé stessi al colmo dell'esaltazione e del delirio autodistruttivo. Si tratta effettivamente di "cupio dissolvi" nel senso piú drammatico del termine.
Sono orrmai presi totalmente dalla follia masochistica  e autolesionistica, tanto che se sono atei (e forse l'ateismo è anche uno dei sintomi, dei primi sintomi della cupio dissolvi, di fatti non mi sembra un puro ateismo filosofico e tranquillo) pur di ribadire il loro profondo desiderio autodistruttivo fanno appello al cristianesimo! Questo è peggio del martirio, perché il martire aveva ben presente la sua identità e donava volentieri  la propria vita per dei valori nobil e per la salvezza dei propri simili. Questi vogliono suicidarsi tirando nel baratro anche il loro popolo e per nessun reale valore, solo profondo desiderio di disintegrazione e autodistruzione.
È come se la forza e tutti gli impulsi vitali intrinseci nell'essere umano, specialmente nell'uomo, di fatti espressi nella virilità, l'Occidente li avesse perennemente soffocati avendo sminuito od eliminato innanzitutto la stessa virilità, declassando nella società  il ruolo dell'uomo e del suo essere maschio, della sua paternità, del suo essere protettivo nei confronti della donna e della propria famiglia. Avendolo deresponsabilizzato e spogliato di tutto, anche della patria, della leva obbligatoria, e persino del lavoro, si è fatto dell'uomo occidentale una specie di ibrido invertebrato, indolente, accidioso, rancoroso e sprezzante (verso la propria cultura), mancante completamente del senso protettivo e dell'istinto di conservazione della specie.
È avvilente davvero...

InVerno

Citazione di: Fharenight il 08 Febbraio 2017, 13:12:02 PM
Baylham, e meno male che la Costituzione si possa cambiare!  Io la cambierei incominciando proprio da  questi articoli,  perché oggi non tiene piú, non è piú idonea a proteggere il popolo italiano.
E' perlomeno curioso che un topic sulla LePen deragli in "la costituzione che vorrei", uno sarebbe tentato di fare un analisi psicologica di questa digressione. Beh allora io nella mia letterina a Babbo Costituzionalista voglio mettere altri elementi tradizionali. Mi piacerebbe riportare in auge per esempio tradizioni romane (ancora più antiche di quelle cattoliche!) individuando in ogni provincia una Rupe Tarpea, per dire allo straniero "questi siamo noi" e per rendere tradizionale la gestione dei delitti, e anche per conservare le nostre mitologie, utilizzando le rupi per selezionare i bambini inetti, strumento decisamente migliore di qualsiasi leva militare. Allo stesso tempo mi rendo conto che sarebbe una costituzione un po antiquata, allora vorrei metterci anche una spruzzatina di Garibaldi (a chi altro dovrei la mia nazione?) espropriando tutte le proprietà della Chiesa fuori i confini vaticani e portando a processo tutti i preti per la ragione stessa che Garibaldi denunciava "maestri impostori e truffatori di derelitti, discendenti di Torquemada". Ecco cosi bilanciamo bene, ora chiudo la busta e spedisco.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

jsebastianB

Citazione di: paul11 il 07 Febbraio 2017, 09:58:50 AM
Il nazismo nasce dalla crisi di Weimar, dove un kilo di pane lo si acquistava con una caretta di denaro, talmente era elevata l'inflazione. 

 

Scusa.. ma non è cosi'. 

In verita' furono le "pesantissime" sanzioni imposte dal trattato di Parigi alla Germania.  
Non ti dice nulla l' occupazione delle truppe francesi nel bacino minerario della Ruhr ?? 
Questa ( secondo eminenti storici ) è stata l' "inaspettata" occasione per rivitalizzare i sedicenti "revanscisti".
 Il "germe"  del forte nazionalismo si stava "piantando" e cresceva,  cresceva.. 
L' inflazione altissima - semmai è una delle conseguenze del caos di quel turbolento periodo.. tanto che con una cariola di marchi era possibile comprare - solo - un panino ! 
Infatti erano aperte delle stamperie che " giorno e notte " stampavano carta-moneta.. proprio perchè l' inflazione.. altro che "galoppante" - 
Se poi ci fu un seppur breve periodo di ripresa, la crisi del '29 determino' l' impoverimento generale.. e nuovo incremento del nazionalismo - e per la repubblica di Weimar sara' l' inzio della fine.. eccc.. eccc...   

jsebastianB

Citazione di: Fharenight il 08 Febbraio 2017, 13:12:02 PMciò che è sconvolgente constatare  ė che mentre io mi impegno, sgomenta ed allarmata, a far comprendere tutte le ingiustizie, le assurdità, le sciocchezze, le contraddizioni di un'Occidente che sembra smarrito e rincretinito fino a  rischiare l'autodistruzione, votato all'annientamento, c'è chi, felice e contento, cerca di contraddirmi, di contrastarmi a tutti i costi , criticarmi e darmi torto con tutte le proprie forze.
 


E purtroppo non puoi farci niente.. cosi' è la "corrente".
Ammesso che si verifichi come tu la prospetti.. tuttavia (simili) catastrofici  eventi si sono gia' verificati nel tempo passato.
Conoscerai la storia di Roma - quel suo declino ? Le cause che hanno "accelerato" quel suo dissolvimento ? 
Una  certa affinita' ( secondo te ) non la si potrebbe confrontare con il nostro tempo ?
 
Ora gli storici hanno avanzato varie ipotesi circa la decadenza dell' impero romano ( occidentale ). 
Seppur nulla è eterno / permanente - tuttavia tra le piu' importanti cause che hanno accelerato il progressivo disfacimento dell' impero.."sarebbero" dovuti a:
- 1 ) Rilassamento dei costumi -
- 2 ) (secondo Gibbon) da quel cristianesimo.. con quelle sue strampalate idee  che diffondeva ( incentivando l' obiezione di coscienza nel praticare l' uso delle armi ).

Se dunque il primo punto è quello che tu evidenzi - forse piu' "subdolo" potrebbe essere rappresentato dalla crescente presenza di quella religione ( seppur mono-teista ) che vede, proprio nel cristianesimo, l' acerrimo nemico da contrastare, da abbattere ( proprio perchè NON dimentica..).

Questo continuo assalto di profughi ( per lo piu' islamici !).. Non potrebbe essere questo un "cavallo di Troia".. che poi, proprio il mondo catto-cristiano dovra' fare i conti ?
Molti rimproverano al vicario di Roma di aver dato un "messaggio" sbagliato - ma senza rendersi conto delle conseguenze..
  
E questa gente è "molto determinata", fanatica, con una rabbia "interiore".. verso il cristianesimo e noi occidentale..  che tu non puoi immaginare.
( azzardo ) Forse M. Le Pen tenta di arginare il fenomeno.. ma la storia non puoi cancellarla. 
Il passato coloniale pesa eccome.. 
Quando ero in Algeria ho notato quanto fosse profondo l' acredine verso noi occidentali (in special modo contro i francesi), mentre in Marocco piu' verso gli spagnoli (che conservano due "enclave" nel loro territorio..). 

Scenari da incubo.. piu' grandi di noi. 
Saranno questi i ( Nuovi) Goti, Ostrogoti, Visigoti.. eccc.. eccc... quelli che disintegreranno l' Occidente ??

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