L'occupazione di Taiwan è (vi)Cina

Aperto da Eutidemo, 06 Agosto 2022, 06:19:53 AM

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Eutidemo

La situazione giuridica di Taiwan è molto diversa da quella dell'Ucraina; ed infatti per il diritto internazionale, in base alla Risoluzione dell'ONU n.2758 del 25 Ottobre 1971, l'isola di Taiwan non è uno Stato autonomo membro dell'ONU, bensì è soltanto solo la ventitreesima provincia della Cina; e quindi non possiede alcun titolo per agire come un'entità statale sulla scena internazionale.
Pertanto, una eventuale occupazione militare di Taiwan da parte della Cina, non potrebbe innescare una reazione di "condanna giuridica" nè da parte dell'ONU, nè da parte del Tribunale Internazionale di Giustizia; il quale, invece, ha formalmente condannato l'invasione russa dell'Ucraina.
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Resta da vedere, però, se tale eventuale occupazione possa innescare:
a)
Una "resistenza militare" da parte degli abitanti dell'isola (che tra l'altro , in parte residuale, sono anche di origini "austronesiane", e non solo "cinesi"), la quale potrebbe comportare  un'altra spaventosa "catastrofe umanitaria", visto che si tratta di una popolazione, armata fino ai denti, di 23 milioni di persone.
b)
Una "condanna morale" da parte del resto del mondo (civile), visto che i Taiwanesi, pur costituendo formalmente una provincia cinese, sono di fatto e sostanzialmente uno Stato indipendente, e pur non potendo contrastare a lungo le preponderanti forze cinesi, non hanno la benchè minima intenzione di sottostare alla oppressiva ed autocratica dittatura di Pechino.
c)
Un "intervento militare" USA, che potrebbe  davvero scatenare, stavolta, una terza guerra mondiale.
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Incrociamo le dita!
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P.S.
In realtà, la situazione "geopolitica" e "giuridica" di Taiwan, è "molto" più complessa e ambigua di come io l'ho descritta, limitandomi a citare la Risoluzione dell'ONU n.2758 del 25 Ottobre 1971; ma, per descriverla dettagliatamente, questo TOPIC sarebbe diventato troppo lungo e complicato.

anthonyi

Ciao eutidemo, é indubbio che la situazione di Taiwan é differente da quella Ucraina. In Ucraina c'é la guerra mentre invece a Taiwan c'é una sorta di gara di provocazioni il cui senso é difficile da interpretare. 
Io ho sentito dire che le provocazioni americane sono strategiche, sono cioè indirizzate a rendere evidente che la Cina non ha la capacità, e forse neanche la volontà, di tentare di invadere Taiwan, ma che deve porre la questione per ragioni identitarie e di immagine. D'altronde credo che per la Cina, il costo di una guerra con taiwan, che comporterebbe anche una guerra con altre potenze del pacifico, fino ad arrivare agli USA, possa comportare un costo enorme, e noi sappiamo che per la Cina l'argomentazione economica e assai più convincente di quanto possa essere per la Russia. 

InVerno

#2
La Pax Americana è agli sgoccioli, la trappola di Tucidide è tesa, Atene e Sparta si contendono il potere talassocratico nel pacifico. Giova ricordare ai cinesi che fintanto che il partito "comunista" non era così profondamente installato, i "comunisti" erano ben felici che Taiwan ospitasse i fuggitivi "bianchi" e l'idea di una doppia Cina gli era congeniale in modo da sbarazzarsene il prima possibile esiliandoli. Ora che il partito si sente egemone, cambia prospettiva. Un pò come accadde con la Crimea, la Cina ha tastato il terreno con HongKong e ha visto che tutto sommato se ne strafottono tutti, che piani abbia preparato in base a quella convinzione e come siano stati alterati dalla guerra in Ucraina che ha dimostrato il contrario, è tutto da vedere. Anche la Cina, come la Russia, sta soffrendo molto internamente, sceglierà di esternalizzare i problemi militarmente o di riformare il suo paraschiavistico stato? Storicamente e culturalmente si potrebbe ipotizzare la seconda, ma non si sa mai come va a finire con un una divinità-leader senza contropoteri.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Avete ragione tutti e due, in quanto:
- può darsi che la Cina non abbia la volontà di tentare di invadere Taiwan, ma che deve comunque "bluffare" per porre una questione identitaria e di immagine;
- però, poichè anche la Cina, come la Russia, sta soffrendo molto a livello interno, potrebbe anche scegliere di esternalizzare più concretamente i suoi problemi interni con il ricorso ad una guerra esterna (come spesso fanno le dittature).
Chi l'avrebbe mai detto che Putin avrebbe invaso l'Ucraina?
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Speriamo bene! ::)
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Ipazia

Se la Cina invaderà Formosa lo farà con più determinazione della Russia, tenendo conto delle difficoltà incontrate dai russi in Ucraina, ma consapevole della difficoltà  che l'impero canaglia incontrerà nell'estremo oriente cinese, ben maggiori della gara a chi è più guerrafondaio nel sostegno al regime confinante di Kiev.

Finirà come ad HongKong con qualche scontro in più.  Non so quanto convenga all'impero canaglia e a Formosa tirare la corda, avendo tutto da perdere dal suo spezzarsi. Il ritorno di Taiwan alla Cina e inevitabile come quello della Crimea alla Russia. Può essere solo ammorbidito da una relativa autonomia amministrativa, se tutti saranno saggi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Occupare un'isola é molto più complesso che occupare un territorio confinante, e inoltre Taiwan é una realtà tecnologicamente molto evoluta che può contare oggi sull'appoggio del paese tecnologicamente più sviluppato al mondo. Qual'é la dimensione delle insidie strategiche che nel tempo queste tecnologie sono state in grado di posizionare nei 60 km di mare che separano Taiwan dalla Cina? 
Secondo me i cinesi non proveranno mai ad invadere, hanno molto più buon senso dei russi. 

Eutidemo

#6
La marina militare USA dispone di dieci (super)portaerei, 22 incrociatori, 62 cacciatorpediniere, 17 fregate  72 sottomarini (in buona parte nucleari) e nove navi da sbarco.
La Marina cinese ha una sola portaerei, nessun incrociatore, 25 cacciatorpediniere, 42 fregate, delle quali otto nucleari, circa 50 sottomarini convenzionali (cioè diesel-elettrici), e solo tre navi da sbarco.
Gli USA, inoltre, dispongono di 13.246 velivoli da combattimento, quasi tutti moderni, mentre la Cina ne ha "solo" 3.285, per lo più tecnicamente superati; però in uno scontro aeronavale nello stretto di Taiwan, gli USA potrebbe utilizzare solo gli aerei imbarcati sulle portaerei, mentre i Cinesi anche quelli stanziati a terra.
Tuttavia, in caso di guerra, gli aerei USA potrebbero essere stanziati in molto maggiore quantità anche negli aeroporti taiwanesi.
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La PLAGF cinese ("People's Liberation Army Ground Force") è strutturata su cinque comandi territoriali, dei quali, per quanto è noto ai nostri servici di "intelligence", solo due sarebbero impegnati nella campagna contro Taiwan: l'Eastern ed il Southern, ciascuno su tre corpi d'armata, dei quali soltanto tre, il 1° Corpo d'Armata di Huzhou, il 31° Corpo d'Armata di Xiamen ed il 42° Corpo di Armata di Huyang, annoverano unità con capacità anfibia: cioè la 1ª  2ª, 124ª, 24ª Brigata Anfibia Armi combinate, la 14ª  Brigata Carri (Anfibia), la 92ª  e 138 ª  Brigata Fanteria Motorizzata Anfibia.
Cioè, detto in parole povere, l'Esercito terrestre cinese dispone di 15 gruppi navali propri, ciascuno dotato di 10 mezzi da sbarco; però queste imbarcazioni, per lo più appartenenti alla serie 271 e al Type 068 (classe Yuqing), sono utilizzabili principalmente in acque costiere e non sarebbero assolutamente adatte per una missione anfibia in mare aperto.
Tanto più che le coste di Taiwan sono quasi tutte rocciose e poco favorevoli ad uno sbarco, per cui i Cinesi potrebbero cercare di occupare Taiwan preferibilmente con un attacco "aviotrasportato"; come fecero i Tedeschi a Creta, sia pure con perdite spaventose.
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A tale scopo, la flotta da trasporto aerea cinese comprende aerei a medio raggio Y-9, insieme al sovietico-russo Ilyushin Il-76 ed i nuovi  aerei da trasporto strategico Y-20 (ritmo di costruzione 20/25 ogni anno); non si sa quanti ne abbiano a attualmente a disposizione, ma potrebbero essere utilizzati solo dopo che delle forze aviotrasportate abbiano reso loro disponibili degli aeroporti su Taiwan.
A tale scopo, potrebbe essere utilizzata la componente Airborne della PLAAF cinese ("People's Liberation Army Air Force")  che ha una forza stimata di circa 40.000 uomini suddivisi tra la Brigata Forze Speciali "Thunder Gods" e le 6 Brigate Airborne di cui due meccanizzate su ACV ZBD-03, due medie su CSK002 Airborne Assault Vehicle e due leggere su ATV CS/VP4 8×8, più 2 Brigate Aeree da Trasporto.
Però, presupposto per il loro impiego, è l'acquisita supremazia aerea da parte della PLAAF; il che è molto difficile, ma non impossibile. 
Peraltro, attualmente, a causa delle limitate capacità di trasporto aereo, si ritiene che solo 2 delle attuali 6 Brigate dei PLAAF Airborne Corps possano essere dispiegate al di fuori della Cina in modo efficace; solo l'introduzione di nuovi aerei Xian Y-20 dovrebbe colmare questa lacuna entro il 2030. 
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Non bisogna peraltro dimenticare che Taiwan, nel suo piccolo, dispone di forze armate di tutto rispetto: oltre a numerosi missili da crociera che potrebbe lanciare per ritorsione su molte città della Cina Meridionale

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Ufficialmente, Taiwan non ha armi nucleari;  però, per ben due volte - tra il 1974 e il 1977 e poi tra il 1978 e il 1987 - le autorità taiwanesi hanno tentato di sviluppare una bomba atomica; e non è detto che, all'insaputa di tutti, oggi non ci siano finalmente riusciti!

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