L'Europa rimprovera l'Italia a riguardo dell'aborto!

Aperto da giona2068, 11 Aprile 2016, 22:52:17 PM

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giona2068

L'Europa che bacchetta l'Italia, a riguardo delle difficoltà che le donne italiane  incontrano  per abortire, è la stessa Europa che si dice fiera delle sue radice cristiane, ma  un popolo cristiano può ammettere l'aborto?
Ora delle due una: O gli europei non hanno mai avuto a che fare con l'insegnamento del Signore Gesù oppure sono cristiani e non possono ammettere l'aborto e tanto meno puntare il dito su una nazione che ha conservato un briciolo di umanità.
Se esaminiamo la situazione dell'Europa dobbiamo ammettere che, come nel passato così nel presente, il cristianesimo è stato ed è solo un'idea che non ha corrispondenza alcuna con il comportamento degli europei. Infatti il popolo di quale continente ha dominato popoli di altri continenti nella stessa misura dei popoli europei? Per quanti anni la Spagna, l'Italia, la Francia, l'Inghilterra ecc... hanno dominato altri popoli? Da dove sono partite le crociate? Dove sono nate le guerre mondiali? Dove sono stati sterminati gli Ebrei? Dove c'è stata la "sacra inquisizione?  Ecc..
Cos'altro bisogna fare per credere di essere anticristo?
Per questo non dobbiamo meravigliarci se oggi gli  stessi pretendono che le mamme abbiano il diritto di uccidere i loro bimbi e che non bisogna ostacolarle.
La cosa peggiore è che non si ha il coraggio di dichiararsi anticristo, anzi si porta la croce sul petto per dire che si appartiene al Signore Gesù.
Da più parti si sente dire che se i medici vogliono essere obbiettori di coscienza devono cambiare mestiere o cercarsi un'altra clinica  perché così facendo si nega il diritto alla salute e che il nostro è uno stato laico!
Come può essere che uccidere il proprio bimbo sia lecito perché è esercizio del "diritto" alla salute e chi ha detto  che il laico ha il diritto di uccidere?
Dove siamo arrivati?
Quando l'uomo perde il Signore Dio dal Suo cuore perde la sapienza, chi perde la sapienza diventa stolto e lo stolto chiama bene il male e male il bene.
Per questo si arroga il diritto di uccidere è pretende che anche altri lo facciamo.
Il Signore Dio non può sopportare che satana guidi il mondo; presto castigherà questa umanità.

Jacopus

Buonasera Giona. Ritengo che il diritto all'aborto sia una conquista e non un abominio. Non credo che una madre mandi a morte il proprio possibile figlio a cuor leggero e se lo facesse, allora tanto meglio abortire perchè non sarebbe una buona madre. La libertà di abortire non significa l'obbligo di abortire. E' una possibilità, dolorosa, contraddittoria che lascerà le sue tracce in quella donna per tutta la vita (a meno che non sia una psicopatica e allora torna il discorso che è meglio che non faccia figli). Altrettanto tremendo è pensare che viene soppresso il più debole, quello che non può decidere e che probabilmente vorrebbe vivere. Non so, l'aborto è un tema complesso e delicato, uno di quelli dove è difficile separare nettamente la ragione e il torto. Forse sarebbero necessari strumenti di educazione alla contraccezione come prevenzione, dei colloqui di approfondimento nel momento in cui la donna chiede l'interruzione. Sicuramente hai ragione a considerare la società occidentale una società di morte, e dovrebbero esserci più spazi di riflessione, ad esempio sulla sessualità, sul godimento del corpo come atto meccanico. Anche questo è un fenomeno mortifero a cui può facilmente conseguire un aborto.
Ho avuto la fortuna di non essere mai stato coinvolto in una situazione del genere ma credo che la decisione debba essere individuale. La nascita di un figlio è una scelta troppo importante per poterla lasciare al caso, ad una notte di leggerezza, ad un rapporto occasionale.. La vita presenta tante circostanze che non possono essere tagliate con l'accetta della fede e credo che una nazione rispettosa delle donne debba garantire l'esercizio dell'interruzione di gravidanza. E' la donna che porta il peso della nascita. Poni il caso di un rapporto bellissimo fra un uomo e una donna. La donna resta incinta e l'uomo, per paura, vigliaccheria, o altro, la lascia. La donna sa che dovrà affrontare quella nascita da sola. Questo non giustifica automaticamente l'aborto, ma purtroppo la natura ha scisso le responsabilità e l'uomo può sfuggire. Può essere inchiodato alle sue responsabilità economicamente ma quel figlio vivrà senza un padre. E' comunque solo un esempio, il primo che mi è venuto in mente.
 Anche per un motivo pratico e di igiene collettiva, l'aborto mi sembra necessario, poichè laddove l'aborto è vietato, l'intervento si pratica lo stesso, in cliniche clandestine oppure affidandosi a "mammane" che uccidono oltre al feto anche la madre. Un diritto maturo deve considerare anche queste prospettive, poiché i principi ferrei, di qualunque tipo, religiosi e non, hanno il difetto di stritolare le persone e di non considerare la loro umanità, dolente, peccatrice, contraddittoria. Se poi proprio insisti, ti posso cercare dei passi della Bibbia dove viene proclamata la santità dell'infanticidio.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

giona2068

Per Jacopus e chi vuole.

Caro mio, se l'aborto è per noi una conquista vuol che qualcuno è stato sconfitto! Chi è o chi sono gli sconfitti in questo caso? Sono il Signore Dio, il bimbo e se vogliamo dirla tutta anche la "mamma" che lo permette. Se così è, nell'aborto può esserci la volontà del Signore Dio? Direi proprio no, visto che è il Primo a soffrirne, ma satana ne è contento perché ha vinto!
Apprezzo tantissimo il tuo modo riguardoso  di approcciarti a questo argomento, ma le cose stanno così!
Purtroppo quando ci fu il referendum per l'aborto, io ero studente universitario e vedevo tante ragazze che di nascosto andavano ad abortire, ragion per cui votai a favore perché anch'io ero convinto che chi avesse deciso avrebbe abortito in ogni caso. Con il passare degli anni mi sono reso conto che non è così perché averlo legittimato ha portato a pensare che non ci sia niente di male e questo è molto grave perché se non fosse lecito almeno qualcuno desisterebbe. Nel suo complesso il livello della coscienza individuale si è molto abbassato.
Tu dici che molte volte la gravidanza arriva da un rapporto occasionale e questo se non giustifica attenua la colpa, ma il problema è proprio questo. Per risolvere il problema dell'aborto non basta vietarlo, occorre regolare i rapporti riconducendoli ad atti di amore responsabili. E' impossibile che una coppia se volutamente ha deciso di avere un figlio. Gli aborti nascono da rapporti occasionali o non ma sempre finalizzati al sesso per il piacere!
Se nel cuore delle persone ci fosse il Signore Dio, questo non succederebbe.
Se guardi bene con l'aborto  si impedisce ad un bimbo di nascere come se l'uomo fosse il padrone della vita e in quanto padrone della vita si arroga anche il diritto di ricorrere all'eutanasia, ma l'uomo non è il padrone della vita! Tutto questo sta avvenendo in questo tempo perché dietro a codesta arroganza c'è satana!
In ogni caso nessuna donna  è giustificata quando abortisce perché in Italia c'è una legge che permette di partorire in incognito, non occorre neanche dare il proprio nome se si lascia il bimbo in ospedale per essere adottato. Ci sono tantissime persone pronte ad adottare un bimbo specialmente se appena nato. Allora perché abortire?
Con l'aborto la donna si libera del feto, ma non della sua anima che rimane attaccata al grembo della mamma e grida ogni giorno: Mamma perché mi hai ucciso. In conclusione nessuna donna che abortisce potrà vivere in pace. Portate questa voce del mondo per il bene della mamma e del nascituro.
Buona notte - Giona 2068 

acquario69

ma e' palese che tutto cio non e' altro che la chiarissima conferma dello stato ormai avanzatissimo del rovesciamento e della sovversione...il falso che si capovolge in vero e viceversa (diventando in questo caso pure istituzione!) ed e' ovvio proprio per questo stesso motivo che non troverai quasi più nessuno che sia in grado di riconoscerlo

Elyah

La verità è che la cosiddetta "cristianità" è stato e lo è tutt'ora un grande inganno, l'anticristo ha infiltrato la chiesa sia dall'inizio:

CitazioneRagazzi, è l'ultima ora. Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. (1Giovanni 2:18)


Ma basta guardare la vita dell'imperatore Costantino; ha mai dato segni di un vero e sincero pentimento e ravvedimento secondo ciò che il Messia ha insegnato? Era pagano prima, e lo è stato anche dopo, ha travestito quel pantheon di divinità pre-cristiane con un simulacro di Verità... Ma eravamo e siamo ben lontani dalla Verità.

È vero che nelle scritture si parla di Ciro con l'unto di YHVH, ma eravamo nel Vecchio Patto, e non era stato ancora comandato il battesimo del ravvedimento.

Oggi siamo all'apoteosi dell'ipocrisia e il pericolo è che, se non stiamo attenti, rischiamo di essere contaminati e fagocitati anche noi...

Citazione
Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere. (1Corinzi10:12)

InVerno

Consiglio di spostare questo thread in attualità, che con la spiritualità non c'azzecca niente, a meno che non viviate in uno stato dove vige la sharia. 
Ma visto l'andazzo mi limito a citare De Andrè:

"....Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede.
poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io forse ho confuso il piacere e l'amore
ma non ho creato altro dolore."

giona2068

Per Inverno che dice:




Consiglio di spostare questo thread in attualità, che con la spiritualità non c'azzecca niente, a meno che non viviate in uno stato dove vige la sharia.
Ma visto l'andazzo mi limito a citare De Andrè:

"....Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede.
poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io forse ho confuso il piacere e l'amore
ma non ho creato altro dolore."
////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Personalmente consiglio di essere tu a spostarti su altri thred visto che non c'azzecchi con quello di cui si parla.

InVerno

Cosa non le è chiaro che le modalità con cui viene effettuato l'aborto vengono stabilite dalla legge, e lo stato (e l'Europa) sono organismi laici, in cui la spiritualità non c'entra nulla di niente? Magari le piacerebbe non fosse cosi, però la realtà è un altra.

giona2068

Dice InVerno:



Cosa non le è chiaro che le modalità con cui viene effettuato l'aborto vengono stabilite dalla legge, e lo stato (e l'Europa) sono organismi laici, in cui la spiritualità non c'entra nulla di niente? Magari le piacerebbe non fosse cosi, però la realtà è un altra.




"Grazie" per l'informazione, non sapevo che il laico o l'uomo senza spiritualità avesse il "diritto" di uccidere!

maral

#9
E chi dovrebbe cristianamente decidere in merito se non la madre, colei che porta nel suo grembo quella vita a lei affidata? Forse i preti o i vescovi che non porteranno mai in grembo loro vita alcuna? In nome di chi pretendono di parlare costoro? Non è forse Dio che ha affidato per natura alla madre (e non certo al prete) la vita della sua creatura?
Per quanto riguarda l'uccisione degli innocenti, la storia ci insegna ampiamente che qualsiasi istituzione laica o religiosa che fosse, non ha mai avuto alcuno scrupolo a sacrificarne la vita ai propri interessi, ci fosse o meno l'anticristo sotto.
Poi se i medici anti abortisti confidano nella santità della loro posizione, non saranno certo turbati da una piccolezza mondana come il  venire esclusi dall'impiego nel settore pubblico per porre in atto le loro scelte di fede, anzi!

Freedom

Citazione di: maral il 18 Aprile 2016, 22:50:42 PM
E chi dovrebbe cristianamente decidere in merito se non la madre, colei che porta nel suo grembo quella vita a lei affidata?
Trascuri i diritti del nascituro.
E, a dirla tutta, anche quelli del padre.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

InVerno

Citazione di: maral il 18 Aprile 2016, 22:50:42 PM
Poi se i medici anti abortisti confidano nella santità della loro posizione, non saranno certo turbati da una piccolezza mondana come il  venire esclusi dall'impiego nel settore pubblico per porre in atto le loro scelte di fede, anzi!

Senza generalizzare senza dati statistici, c'è anche una parte di loro che vedono specialmente santo il loro studio privato, si professano anti-abortisti al pubblico e lasciano il loro biglietto da visita (e IBAN) per una "chiaccherata" in privato.

Qualche anno fa ricordo la storia di una ragazza che aveva dato una lezione di civiltà (essendo finita sui giornali) a tanti. Andando in farmacia e chiedendo una pillola del giorno dopo, si era vista negare la stessa dalla farmacista che non voleva vendergli la pillola cercando di persuaderla a non comprarla, con motivazioni che si possono immaginare. La ragazza aveva fatto una cosa molto semplice, aveva chiamato i carabinieri. La farmacista si era ovviamente immediatamente persuasa di smetterla di pontificare del corpo degli altri.

maral

#12
Citazione di: Freedom il 19 Aprile 2016, 10:31:46 AM
Trascuri i diritti del nascituro.
E, a dirla tutta, anche quelli del padre.
I diritti del nascituro, che lo si voglia o meno, sono per natura affidati alla madre che lo reca in grembo. Questo significa che è la madre colei che in ogni caso ha il diritto e la responsabilità della decisione, giusta o sbagliata che sia, tenendo conto o meno dei contesti sociali e del padre, poiché non è né la società né il padre che custodiscono in grembo quella creatura e ogni volontà di gestione dall'esterno di quel grembo la trovo assolutamente indebita, equivale a considerare la madre un mero contenitore a disposizione di volontà superiori del tutto mondane.
Semmai le strutture sociali e il padre possono operare affinché la tutela della madre gravida e le prospettive post parto del nascituro siano ottimali, questo è quanto a loro compete secondo responsabilità.

donquixote

Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2016, 11:57:33 AM
Citazione di: maral il 18 Aprile 2016, 22:50:42 PM
Poi se i medici anti abortisti confidano nella santità della loro posizione, non saranno certo turbati da una piccolezza mondana come il  venire esclusi dall'impiego nel settore pubblico per porre in atto le loro scelte di fede, anzi!

Senza generalizzare senza dati statistici, c'è anche una parte di loro che vedono specialmente santo il loro studio privato, si professano anti-abortisti al pubblico e lasciano il loro biglietto da visita (e IBAN) per una "chiaccherata" in privato.

Qualche anno fa ricordo la storia di una ragazza che aveva dato una lezione di civiltà (essendo finita sui giornali) a tanti. Andando in farmacia e chiedendo una pillola del giorno dopo, si era vista negare la stessa dalla farmacista che non voleva vendergli la pillola cercando di persuaderla a non comprarla, con motivazioni che si possono immaginare. La ragazza aveva fatto una cosa molto semplice, aveva chiamato i carabinieri. La farmacista si era ovviamente immediatamente persuasa di smetterla di pontificare del corpo degli altri.

Sarebbe anche corretto, però, che chi si fa forte di argomenti come questi e come quello più sopra avesse anche il buon gusto di portarli alla logica conclusione.
Se una persona viene ritenuta talmente responsabile dalla legge da consentirgli di  decidere della vita e della morte di un altro essere, a maggior ragione dovrà poterle essere consentito di drogarsi liberamente, di andare in auto a duecento all'ora e senza cinture allacciate, oppure in moto senza casco... dovrà essere talmente responsabile da riconoscere a distanza una Wanna Marchi e non farsi truffare, e se dovesse capitare non dovrebbe lamentarsi con lo stato e pretendere che la legge corra in suo soccorso. E chi afferma il primato della responsabilità individuale abbia il coraggio di contestare le leggi che la limitano, quali che siano, e non avalli ad esempio tutte quelle migliaia di leggi sui controlli alimentari, o dei giocattoli destinati ai bambini, e rifiuti in linea di principio qualsiasi intrusione dello stato nella vita altrui. Se tutti sono ritenuti responsabili al punto di poter decidere se uccidere o meno un altro essere umano, e se in particolare questa responsabilità è demandata alla sola madre, perché allora lo stato si intromette se una madre decide di uccidere il proprio bimbo di due o tre anni, che fino a prova contraria dipende ancora totalmente da lei quasi come se fosse ancora nel suo grembo?
Ognuno pensi e decida quel che vuole, ma almeno sia coerente, e risolvere tutti questi problemi attraverso la ributtante ipocrisia di non attribuire la qualifica di essere umano ad un feto passibile di aborto secondo la legge è francamente insopportabile.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

InVerno

Citazione di: donquixote il 19 Aprile 2016, 14:51:54 PM
Citazione di: InVerno il 19 Aprile 2016, 11:57:33 AM
Citazione di: maral il 18 Aprile 2016, 22:50:42 PM
Poi se i medici anti abortisti confidano nella santità della loro posizione, non saranno certo turbati da una piccolezza mondana come il  venire esclusi dall'impiego nel settore pubblico per porre in atto le loro scelte di fede, anzi!

Senza generalizzare senza dati statistici, c'è anche una parte di loro che vedono specialmente santo il loro studio privato, si professano anti-abortisti al pubblico e lasciano il loro biglietto da visita (e IBAN) per una "chiaccherata" in privato.

Qualche anno fa ricordo la storia di una ragazza che aveva dato una lezione di civiltà (essendo finita sui giornali) a tanti. Andando in farmacia e chiedendo una pillola del giorno dopo, si era vista negare la stessa dalla farmacista che non voleva vendergli la pillola cercando di persuaderla a non comprarla, con motivazioni che si possono immaginare. La ragazza aveva fatto una cosa molto semplice, aveva chiamato i carabinieri. La farmacista si era ovviamente immediatamente persuasa di smetterla di pontificare del corpo degli altri.

Sarebbe anche corretto, però, che chi si fa forte di argomenti come questi e come quello più sopra avesse anche il buon gusto di portarli alla logica conclusione.
Se una persona viene ritenuta talmente responsabile dalla legge da consentirgli di  decidere della vita e della morte di un altro essere, a maggior ragione dovrà poterle essere consentito di drogarsi liberamente, di andare in auto a duecento all'ora e senza cinture allacciate, oppure in moto senza casco... dovrà essere talmente responsabile da riconoscere a distanza una Wanna Marchi e non farsi truffare, e se dovesse capitare non dovrebbe lamentarsi con lo stato e pretendere che la legge corra in suo soccorso. E chi afferma il primato della responsabilità individuale abbia il coraggio di contestare le leggi che la limitano, quali che siano, e non avalli ad esempio tutte quelle migliaia di leggi sui controlli alimentari, o dei giocattoli destinati ai bambini, e rifiuti in linea di principio qualsiasi intrusione dello stato nella vita altrui. Se tutti sono ritenuti responsabili al punto di poter decidere se uccidere o meno un altro essere umano, e se in particolare questa responsabilità è demandata alla sola madre, perché allora lo stato si intromette se una madre decide di uccidere il proprio bimbo di due o tre anni, che fino a prova contraria dipende ancora totalmente da lei quasi come se fosse ancora nel suo grembo?
Ognuno pensi e decida quel che vuole, ma almeno sia coerente, e risolvere tutti questi problemi attraverso la ributtante ipocrisia di non attribuire la qualifica di essere umano ad un feto passibile di aborto secondo la legge è francamente insopportabile.
Chi ha mai affermato primati, assoluti, della responsabilità individuale? Se la farmacista crede di saperla lunga sulla questione, si faccia promotrice di un disegno di legge e la modifichi. I cosidetti obbiettori di coscienza non si possono sostituire alla legge, la responsabilità individuale può essere ceduta verso la collettività, non verso un altra persona, che peraltro agisce secondo motivazioni di "coscienza" e che nulla hanno a che fare con la sua professione, che è quello di dispensare trattamenti medici se dovuti e richiesti, non di moralizzare o farsi carico delle responsabilità (individuate dalla legge, come individuali). Sarebbe come se si, ci fosse libertà di andare in autostrada ai 200 senza cinture, salvo che poi incontrando polizziotti "obbiettori di coscienza" questi ti facessero la multa anche se quello che stai facendo è permesso dalla legge. E' ovvio che questo sistema se replicato si trasformerebbe in un vulnus legislativo tragicomico e distruttivo dell'ordinamento. Peraltro, dare responsabilità individuali, a volte ha risultati insperati secondo i conservatori, ma effettivi e positivi secondo la realtà, come la legalizzazione delle droghe in Portogallo, che ha praticamente liberato il paese dalla piaga della tossicodipendenza. Giusto per ribattere ai tuoi esempi.

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