L'austerity per la crescita

Aperto da cvc, 22 Maggio 2018, 10:55:23 AM

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Jacopus

Le responsabilita' politiche, economiche, culturali degli italiani sono altissime. Viator parla di tre emergenze: sono d'accordo solo sulla questione meridionale. L'immigrazione e' gia' ora una risorsa e non un proble ma. Andrebbe gestita meglio. Ma nel triveneto e emilia senza immigrazione la barca affonderebbe in breve tempo. La chiesa e' stato effettivamente un problema, di modellamento culturale. Difficile pero' capire oggi se siano di piu' i pregi o i difetti di questo modellamento. Il problema principale resta quello di non avere piu' un sentimento collettivo di nazione. Ricordate il termine "patria". Ora lo colloco subito in cantina tanto e' privo di significato. I grandi paesi europei Francia e Germania hanno sempre fatto correre in parallelo la loro storia nazionale e quella della integrazione europea. Il fascismo in Italia ha interrotto quella storia, facendoci ereditare un paese che si alimenta di fazioni, partiti, tifoserie, campanilismi. I veri "italiani" sono pochi e non sono certo quelli della retorica di destra.
All'orizzonte scorgo nubi fosche, prepariamoci. Spesso nei momenti di difficolta' abbiamo dato il meglio (ma che stress).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Jacopus

Una precisazione. La guerra eterna fra fascismo e antifascismo ha enfatizzato quella nostra attitudine secolare a creare bande, non il fascismo in se'. Bisognerebbe perdonarsi e riconoscersi come italiani al di la' dei danni, dei crimini commessi, delle ipocrisie da ambo le parti. Il fatto che non ci si riesca e' grave.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

cvc

Credo il problema sia che la UE è vista dalla popolazione come un qualcosa di troppo tecnico ed astratto, non arriva alla pancia della gente (vedi brexit e populismi). Occorre un disegno politico, un'idea che possa essere ben recepita ed accettata dal cittadino medio. Se adesso, come pare, scornarsi con l'UE significa diventare carta straccia ( spread, rating), perché chi vota possa capirlo è necessario umanizzare quello che si presenta ai più come un apparato di burocrati che sembrano solo dire "tu non cercare di capire, ci pensiamo noi, dacci il tuo voto e basta". Occorre che i professoroni scendano dalla cattedra se vogliono dare un senso a questa Europa che non sia solo una questione di spread, tassi d'interesse, differenziali e altre cose indigeste alla gran parte della popolazione. Che poi quando chi non sa cerca di erudirsi in fretta e furia su internet nascono mostri. Eppoi non so se l'unico problema dell'EU sia il debito pubblico e la crescita dei PIGS (porci per intendersi). Che dire ad esrmpio della spada di Damocle dell'entrata in Europa della Turchia? Si potrà rimandare ad libitum? E se avverrà, chi sarà a comandare? I musulmani?
Per oggi credo sia più realistico, anziché auspicare ad un'omogeneizzazione dei bilanci di tutto i paesi, che o paesi più forti aiutino i più deboli secondo logiche da piano Marshall, magari importando da chi è più indietro ad esempio.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Jacopus

Ammettere la Turchia sarebbe il colpo di grazia dell'Europa ed e per questo che i populisti potrebbero essere favorevoli. Io credo che l'Europa debba essere ristretta non allargata e la brexit e in questo senso una grande occasione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

cvc

Mah, io vado coi piedi di piombo perché non sono una cima e cerco di stare attento a ciò che dico. Però penso che la partnership europea dovrebbe riferirsi ad accordi commerciali che favoriscano tutti i membri e non a politiche monetarie che intralciano con la sovranità dei vari stati. Che gli stati europei debbano collaborare reciprocamente è indubbio, ma era proprio necessaria la moneta unica? Io credo che in un sistema economico è normale che ci sia chi va meglio e chi va peggio, e una delle poche cose certe dell'economia è che il libero scambio avvantaggia tutti. Ma se si impongono dei vincoli per cui tutti i bilanci di tutti gli stati debbano funzionare allo stesso modo (debito <2 o 3%, pil > 2 o 3%), secondo me cosi l'economia perde il suo carattere dinamico e naturale. Bisogna distinguere fra il 'lascia fare al mercato' e il 'lasciar comandare chi comanda il mercato'.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

cvc

Viator parla giustamente di tre problemi cronici dell'Italia che sono innegabili. Ad un livello più generale il problema dell'Italia potrebbe coincidere con il suo punto di forza. Siamo un paese con un grande passato, e questo è certamente un patrimonio inestimabile. Però questo grande passato in qualche modo ci tiene in trappola, perché ci chiude al cambiamento. Come le case in zone sismiche che nessuno si sogna di toccare perché sono lì dal 1500. O come il fatto che le grandi imprese famigliari del boom economico non siano riuscite ad evolversi in grandi aziende come in Germania. Quando è ora di innovare il grande passato pesa. Specie se non lo si riesce a valorizzare per i problemi del meridione, i legami troppo stretti con la chiesa, l'immigrazione fuori controllo e una leziosità burocratica assurda aggiungo io. Poi è anche vero, come dice Jacopus, che la nostra già difficile identità nazionale è stata traumatizzata dal ventennio prima e dalla deriva comunista poi. Tanto che siamo ancora qui a parlare di fascisti e comunisti.... ossia dei fantasmi del passato.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

anthonyi

Citazione di: cvc il 26 Maggio 2018, 07:25:55 AM
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/05/25/il-giornale-tedesco-spiegel-italia-scroccona-colpa-di-draghi_ea76ce45-3c85-4054-a860-d56e7561e078.html

Ma le cose stanno proprio così? Siamo gli scrocconi arroganti dell'Europa? Ci stanno facendo l'elemosina? I tedeschi sono i benefattori europei che ora si sentono stufi dell'irriconoscenza degli altri stati fannulloni e spendaccioni. E Draghi è il capo brigante che tiene a freno i tassi di interesse ed emette eurobond ad esclusivo interesse dell'Italia. Quindi l'Europa altro non è che la croce rossa dell'Italia. Beh, se le cose stanno così allora non ci resta che demandare la nostra sovranità ai più savi e potenti stati signori d'Europa e sperare nella loro benevolenza. E magari poi riscrivere la storia e rivendicare la superiorità delle ben più civili popolazioni germaniche rispetto a noi rozzi discendenti del diritto romano.

Ciao cvc, bisogna saper leggere dietro le parole, è cominciata la campagna elettorale per i vertici della BCE e i falchi si stanno muovendo perché il partito di Draghi sia messo in minoranza. Certo hanno gioco facile perché l'attuale intellighenzia italiana (Salvini e Di Maio) stanno collezionando figure di niente a ripetizione. Noi non siamo gli scrocconi dell'Europa, siamo polli che rimangono sempre fregati perché non abbiamo politici degni di farsi valere (Dove farsi valere vuol dire contrattare per tutelare i nostri interessi, e non fare dichiarazioni donchisciottesche su facebook che fanno alzare lo spread, come fa Salvini).
Un saluto

viator

Salve. Per cvc: Vedi, il fatto è che l'Italia, davanti al proprio poco lusinghiero presente (debito pubblico, evasione fiscale, lavoro in nero, immigrazione clandestina, mantenimento del- ed ossequio al Vaticano, pessimo livello della scuola, carenza di innovazione, questione meridionale, mafie, impreparazione della classe politica, gestione quasi tribale dei rapporti sociali) per far bella figura è costretta a fare come l'Egitto : tirare in ballo glorie di due o tremila anni fa.
Nonostante tutto l'Italia è un paese fantastico. Da visitare come turista, meglio ancora se gastronomico.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

cvc

Ciao Anthonyi, purtroppo la nostra classe politica riflette l'incapacità della classe dirigenziale del paese, dove la meritocrazia ha ceduto il passo al walzer delle poltrone. 
Salve Viator, il nostro presente è fatto di statue del passato. E come dice Alessandro Barbero in Italia c'è un ostinato e patologico rifiuto delle verità storiche. Anche se magari in questo non siamo poi così soli.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

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